Ballare e cantare a ritmo di pace

Gen Verde: un 1° maggio scoppiettante via streaming

 Migliaia di giovani da tutta Italia. Un programma effervescente con esperienze da tutto il mondo. Balli folcloristici. Incontri inaspettati. Gioia palpabile e contagiosa. Sono questi gli ingredienti alla base del 1° maggio, evento che ogni anno si ripete a Loppiano (Firenze) da decenni. E il Gen Verde di anno in anno protagonista al fianco dei giovani per cantare e ballare a ritmo di fraternità e pace.

E quest’anno? Cosa ha fatto il Covid-19?

Un virus che non si vede ma si percepisce e continua a distruggere… non ha fermato l’entusiasmo dei giovani e così il grande anfiteatro all’aperto di Loppiano si trasferisce nelle case di quanti si collegheranno da casa propria. Niente palco, niente scarpe comode o k-way pronto all’occorrenza. Bastano pochi click collegandosi alle 15 in punto sul canale YouTube del Gen Verde.

“Anche quest’anno i giovani ci hanno invitato a partecipare a questo grande appuntamento del 1° maggio – spiega Adriana Garcia del Messico -, e noi abbiamo subito aderito con entusiasmo e ci siamo subito messe in gioco. In ogni cosa che realizziamo, infatti, cerchiamo di promuovere la giustizia sociale, d’impegnarci per la pace e per la salvaguardia dei diritti umani. Poter promuovere tutto questo a fianco di ragazzi e ragazze di tutto il mondo è quello che ci auguriamo sempre”.

E infatti il Gen Verde anche in questo tempo di pandemia non si è mai fermato e le tournée si sono trasformate in dirette streaming dal salotto di casa: “la prossima – spiega Sally McAllister, manager del gruppo – sarà venerdì 1° maggio alle 21 collegandosi sul nostro canale YouTube; sarà una serata speciale dedicata tutta ai giovani, al lavoro che svolgiamo con loro, ai rapporti profondi che costruiamo con loro, al comune impegno per essere protagonisti di un mondo più fraterno”. Un’edizione dunque speciale perché il Gen Verde ha aderito alla Settimana Mondo Unito, un’intera settimana dedicata a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi che mai come oggi sono così attuali: la pace, la fraternità, i diritti umani, il disarmo. “E proprio perché è un’edizione speciale – continua Sally – avremo il contributo dei giovani di Matera con i quali lo scorso anno abbiamo avuto l’occasione di vivere una settimana indimenticabile grazie al progetto Start Now”.

E i prossimi giorni vedranno il Gen Verde impegnato anche in diversi collegamenti con ragazzi del Portogallo, dell’India, della Francia e dell’America Latina (dal Messico all’Argentina e al Brasile). Insomma aderire alla Settimana Mondo Unito non è una questione di etichetta, ma di impegno nella vita di tutti giorni h24. E nessun virus, anche invisibile, può distruggere i semi piantati giorno dopo giorno in cammino verso la fraternità universale.

Tiziana Nicastro




Ristampa del libro: “Aurelio Lagorio”

di Alberto Ferrucci

Nell’anno di Chiara Lubich ci sembra importante proporre ai lettori, soprattutto giovani, uno dei primi bellissimi frutti del suo ideale: la storia e la figura di Aurelio Lagorio, il giovane focolarino che nel 1968, a soli ventidue anni è partito per il cielo, vittima  di un incidente stradale.

Aurelio era giunto a Genova dall’Uruguay, dove dopo la guerra la sua famiglia era emigrata e dove durante il liceo aveva conosciuto i focolarini: si era subito presentato alla nostra piccola comunità, tre giovani famiglie, alcuni ragazzi, un dirigente di industria ed il sacerdote che la aveva suscitata: il sagrato della sua chiesa era il punto di ritrovo.

Affascinato dall’ideale dell’unità, Aurelio era sempre pronto a “farsi uno” con gli altri, proteso verso di essi dalla sua notevole statura, sempre sorridente e senza problemi: ben presto ci comunicava la scelta di mettere da parte tutto, anche gli studi di chimica, per farsi focolarino, trasferendosi con altri giovani da tutto il mondo sulle colline di Firenze, a Loppiano, per costruirvi una città nuova basata sull’amore scambievole.

L’incidente stradale della sua partenza avveniva due anni dopo a Prato, dove Aurelio stava tornando ad incontrare industriali del settore tessile di cui aveva guadagnato la fiducia, per ottenere nuove commesse: con i suoi compagni aveva fatto nascere una azienda per la cernita per colore e qualità di ritagli di tessuto, che permetteva a quei giovani, che alternavano studio e lavoro, di essere economicamente indipendenti.  

Il libro racconta in particolare l’avventura di questi due anni partendo da quanto scritto anni prima da Alfredo Zirondoli, il medico anestesista scelto da  Chiara per la gestione della scuola di formazione di Loppiano, che aveva  condiviso l’avventura della costruzione della cittadella, che poi per anni si sarebbe chiamata Mariapoli Aurelia.

La rapida crescita della cittadella deve molto alle capacità anche imprenditoriali di Aurelio e dei suoi compagni, ma non sono questi talenti che maggiormente sono ricordati da chi lo ha conosciuto: meglio esprime Chiara nel suo diario del 27 giugno 1968:

“Mi arrivano moltissime lettere che mi
parlano d’Aurelio o meglio della scia di bene
senza fine che lui ha fatto.
Oggi m’è parso di capire il perché di
tanta soprannaturale influenza.
Non furono i grandi programmi che
lo fecero grande, né le grandi imprese, né le
azioni vistose, nemmeno le parole di sapienza
che pur aveva. No. Aurelio ha saputo rendere
grande il più piccolo atto della sua vita
perché, fatto con amore, per amore, essendo
amore, l’ha dilatato senza misura dandogli la
potenza, l’influenza del divino.
Di lui forse si può proprio dire che non
era lui a vivere ma Cristo in lui.”

————————————————————————————————–

Il libro sarà in vendita nelle librerie di Loppiano, dei Centri Mariapoli di Castengandolfo, Cadine, ecc., ma in questo periodo di Coronavirus potete richiederli e riceverli direttamente a casa: www.cittanuova.it , o scrivendo a: giannino.fasoli49@gmail.com (senza spese aggiuntive)
 




Un’esplosione di gioia

Il Gen Verde raggiunge oltre 100mila visualizzazioni in 4 giorni

“Non avete idea di quante persone state facendo felici con questi video… siete un raggio dell’Amore di Dio che riscalda i cuori con l’annuncio della Risurrezione, degne seguaci di quelle donne che per prime Lo videro Risorto”, “I vostri canti per questo triduo così particolarmente segnato dal dolore e dalla morte sono un’esplosione di speranza che trasforma i cuori”, “Bello, bellissimo! Anche i vostri volti dicono Resurrezione, grazie”.

Sono questi alcuni dei tanti, tantissimi messaggi giunti al Gen Verde al termine di questa Pasqua in cui ha cercato di essere vicino alle persone, e in modo particolare a chi sta soffrendo di più, attraverso la musica.

“La notte di Pasqua – spiega Mileni del Brasile – volevamo essere le prime ad annunciare la gioia del Risorto proprio come quelle donne che vanno al sepolcro e lo trovano vuoto; a mezzanotte abbiamo caricato sui social e su You Tube il nostro video contenente gli auguri di Pasqua e da quel momento in poi le nostre chat sono letteralmente impazzite: abbiamo avuto quasi 30mila visualizzazioni in 24 ore senza contare gli altri video precedenti, i siti che hanno trasmesso i nostri messaggi, gli articoli pubblicati, davvero un’esplosione di vita”.

Un lavoro impegnativo che ha visto il Gen Verde non solo cantare in più lingue ma anche sistemare e montare video con sottotitoli affinchè tutti potessero cogliere il significato dell’esperienze donate: “Abbiamo lavorato tantissimo – spiega Maricel della Spagna che si occupa proprio del montaggio video – ma facciamo sempre la stessa esperienza: quando arrivano i primi commenti sulle chat e senti le persone contente, allora anche la stanchezza passa in secondo piano e ritrovi maggior grinta per lavorare sempre più e meglio. In questo caso siamo state molto contente di attualizzare con immagini che parlano di oggi, della realtà del COVID-19, il video di Servire è regnare”.

E proprio da chi non sta bene arrivano gli echi più toccanti: “Ha un potere magnetico – scrive un malato affetto da Covid, 19 attualmente in ripresa – come fosse un mantra, una melodia che si fa subito spazio dentro, un canto di gioia a cui è difficile resistere. Grazie, un bellissimo regalo”. E ancora un ragazzo che ha conosciuto il Gen Verde mediante dei workshop nella propria città: “Molto bello questo video!!! Veramente tutti i volti esprimono il Risorto!!! Grazie a tutte voi! Ascoltarvi mi fa per un attimo dimenticare l’attuale situazione e mi fa sorridere, ricordando  quel breve ma intenso periodo che abbiamo trascorso insieme, donandoci qualcosa che rimarrà sempre dentro di noi, ovvero l’importanza del conoscere il prossimo senza giudicarlo e non limitarsi al compatire, ma aprirsi ed essere empatici e così tanto altro che non basterebbero le parole per descriverlo e renderlo comprensibile, ma soltanto il viverlo, per poter sentire quel calore che ti avvolge il cuore. Ho fatto e continuerò a fare tesoro di ogni vostra singola parola e gesto. Grazie ancora di tutto e vi auguro una buona Pasqua”.

Insomma il Gen Verde continua a stupire e contagiare di gioia con le proprie canzoni e la propria musica allietando anche questo periodo particolarmente duro e difficile a livello internazionale e… pensa già a nuovi progetti: “stiamo lavorando – spiega Alessandra – per la prossima diretta streaming del 17 aprile e naturalmente ci saranno tante belle sorprese. Vi aspettiamo sul nostro canale YouTube.

Tiziana Nicastro

Rivedi i video

E-mail: press@genverde.it
Facebook: @GenVerdeOfficial
Youtube: https://www.youtube.com/user/GenverdeOfficial Twitter: @GenVerde_music




Jesús Morán: “Siamo (un) corpo. Una riflessione per questo tempo”. Rivedi la serata

Serata webinar con   sul tema “Siamo (un) corpo. Una riflessione per questo tempo” con commenti di Gianluca Falconi e Fernando Muraca, dal Polo Lionello.

RIVEDI LA SERATA




Una sorpresa nell’uovo di Pasqua. Triduo Pasquale in compagnia del Gen Verde

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SABATO SANTO

 

Resto con te

Seme gettato nel mondo, Figlio donato alla terra,

Il tuo silenzio custodirò

In ciò che vive e che muore

Vedo il tuo volto d’amore:

Sei il mio Signore e sei il mio Dio.

Io lo so che Tu sfidi la mia morte io

Lo so che Tu abiti il mio buio

Nell’attesa del giorno che verrà

Resto con Te.

Nube di mandorlo in fiore dentro gli inverni del cuore

è questo pane che Tu ci dai.

Vena di cielo profondo dentro le notti del mondo

è questo vino che Tu ci dai.

Tu sei Re di stellate immensità

E sei Tu il futuro che verrà

Sei l’amore che muove ogni realtà

E Tu sei qui

Resto con Te

VENERDI’ SANTO

 

 

SOLO CANZONE

 

AMORE ABBANDONATO
(Traduzione non letterale)
Giorno verrà
Del Tuo ritorno in festa
Un vino nuovo porterai
Ed io berrò con Te
Come il tralcio
Resto in Te
E accolgo in me
La vita
Dal Tuo ferito amore io
Non mi separerò
 
Canto per Te
Che doni la Tua vita
Nel sangue mi purifichi
Agnello immacolato
Del mio cuore
Arido
Tu spezzi le catene
Più nulla ci separerà
Un cuore nuovo avrò
 
Resta con me
La sera della vita
Nel segno della croce io
Ti riconoscerò
Nel mio amore
Fragile,
Tu accendi la speranza
Amore abbandonato, Tu
Non mi abbandonerai

Questa brano, “Morning Will Come”, è tratto dall’album “He’s Alive” (https://tinyurl.com/snbj75y). E’ disponibile anche la versione in italiano “Amore abbandonato” nell’album “Il mistero pasquale” (https://tinyurl.com/v6otmmo)

GIOVEDI’ SANTO

Tempo di Pasqua e, come sempre, tempo di uova di cioccolato e di sorprese. Tra le tante carte dai mille colori con sfumature raggianti e primaverili, a dir la verità quel che più interessa ai bambini non è l’uovo ma la sorpresa.

E quest’anno anche il Gen Verde, un po’ in punta di piedi, ma con la grinta di sempre ha pensato ad una sorpresa per tutti, grandi e bambini, vicini e lontani, ammalati e non.

“In tutto il mondo quest’anno – racconta Nancy degli U.S.A. – la Pasqua sarà particolarmente speciale: forse potremo seguire le celebrazioni attraverso uno schermo televisivo o uno smartphone, alcuni magari chiusi in una piccola stanza in isolamento o in ospedale. Col Gen Verde ci siamo chieste: come possiamo vivere questi giorni insieme a tutti e far sì che, pur lontani, la nostra fede non vacilli, anzi si rafforzi e cresca in profondità? E ci è venuta un’idea.

Qualche anno fa abbiamo realizzato la raccolta di canti liturgici “Il mistero pasquale” proprio a servizio delle celebrazioni della Settimana Santa. Così vogliamo fare un piccolo dono: ogni giorno del Triduo – a partire da domani Giovedì Santo – proponiamo uno dei nostri canti e raccontiamo qualcosa che possa servire come spunto di riflessione personale”.

Ancora una volta la musica sarà l’occasione per “avvicinare” chi si sente più solo, ma questa volta la sorpresa consiste proprio nel vivere assieme #distantimauniti i giorni così speciali che precedono la Pasqua.

E il Gen Verde non si lascia vincere in generosità e si mette in gioco fino in fondo raccontando qualcosa della propria vita di tutti i giorni, esperienze d’amore che partono da gesti quotidiani tante volte semplici e banali, ma mai scontati.

E se è chiaro cosa accadrà fino a sabato, ancora non si conosce la sorpresa per la domenica di Pasqua “non posso svelare nulla – spiega Raiveth –, ma aprite con noi l’uovo domenica mattina e seguiteci sui social e sulla pagina YouTube”. Insomma, di sorpresa in sorpresa tocca ogni giorno aprire un uovo e ammirare con stupore il dono che contiene. Le note, le parole, l’armonia faranno da sfondo ad un rapporto più intimo con Dio

Tiziana Nicastro

E-mail: press@genverde.it
Facebook: @GenVerdeOfficial
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Loppiano: “cittadella” dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine “made in Loppiano”

 

MADE IN LOPPIANO – ACQUISTO MASCHERINE

Coronavirus Covid-19: “cittadella” dei Focolari impegnata nella produzione di mascherine “made in Loppiano”

Fonte articolo – AGENSIR

“Un’occasione per fare qualcosa di concreto per l’altro e in aiuto al nostro Paese, in questo momento di incertezza e sospensione”. Così Luisa Colombo spiega al Sir le ragioni che hanno spinto il marchio “Fantasy”, fabbrica che da oltre 50 anni produce prodotti tessili per l’infanzia, a riconvertirsi passando dalla produzione di oggetti alla fabbricazione di mascherine di protezione individuale anti Covid-19.

La fabbrica si trova nel cuore della cittadella del Movimento dei Focolari, a Loppiano: 260 ettari di terreno immersi nel verde delle colline di Incisa Valdarno, a meno di 20 chilometri da Firenze. Qui oggi vivono quasi un migliaio di persone: arrivano da tutto il mondo aderendo alla proposta fatta agli inizi degli anni ’60, dalla fondatrice Chiara Lubich, di “incarnare in una città la legge evangelica dell’amore reciproco, unendola ad elementi di una città moderna in cui vivere, istruirsi, lavorare”.

Due anni fa, Papa Francesco visitò Loppiano e chiese agli abitanti della cittadella di mettersi in ascolto delle “urgenze spesso drammatiche che ci interpellano da ogni parte e non possono lasciarci tranquilli”. Occorrono – disse in quell’occasione  – uomini e donne “capaci di tracciare strade nuove da percorrere insieme” per dar vita ad “una civiltà globale dell’alleanza”.

”Fantasy, come gli altri brand che operano all’interno della Cittadella, aderisce da sempre a questo “stile di vita”, ritagliandosi un posto importante nel mercato dei prodotti tessili per l’infanzia. “A fine febbraio però – racconta Luisa Colombo, che insieme a Marco Barlucchi, è responsabile del progetto “mascherine” – ci siamo resi conto che la crisi del settore stava peggiorando. L’epidemia e subito dopo il blocco della Cina hanno cominciato ad avere un impatto molto forte che si è fatto subito sentire sul calo delle commissioni e degli ordini”. È a quel punto che a Loppiano arriva una richiesta insolita da parte della Regione Toscana: la disponibilità a fabbricare mascherine. Fantasy aderisce subito, riconvertendo, nel limite del possibile, i laboratori di cucito e stoccaggio.

Alla produzione – racconta sempre Colombo – partecipano gli abitanti della cittadella, in particolare gli oltre 100 giovani che si trovano qui come ospiti per un periodo di tempo, provenienti da tutto il mondo. Divisi in due turni da 35 persone, vengono realizzate dalle 3mila alle 5mila mascherine al giorno. “L’idea è quella di offrire mascherine made in Loppiano” che la Regione Toscana distribuisce soprattutto agli operatori e a chi lavora nelle case di cura per anziani. “Ci siamo messi in questo progetto – aggiunge Colombo – coscienti di vivere in un momento di grande incertezza, dove nessuno ha ancora le idee chiare di come da qui a qualche mese evolveranno la situazione e le nostre vite, ma abbiamo accolto questa richiesta perché ci è sembrata subito un’attività che può coniugare da una parte il desiderio di dare un contributo al nostro Paese e dall’altra le necessità, in questo tempo di crisi, di trovare uno sbocco economico e di lavoro”.

Fonte: SIR Agenzia d’informazione

https://www.madeinloppiano.com/it/




Un salotto spalancato per tutta l’umanità

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Il Gen Verde in diretta streaming da Loppiano… #distantimauniti

Riccardo, Anna, Cristian, Paola… e l’elenco non finirebbe più. Sono solo alcuni degli oltre 4mila fan che la scorsa settimana hanno seguito la diretta streaming del Gen Verde direttamente da casa loro.

Non è questo il tempo dei concerti, gli assembramenti pubblici sono proibiti e così alcune domande diventano un chiodo fisso: come far sentire il sostegno a chi è solo, a chi sta vivendo questa epidemia in prima linea sul fronte, come essere portatori di pace e di speranza in questo contesto?

Nasce così l’idea di “Live from Home Gen Verde”: le piazze e i palazzetti si trasformano nel salotto di casa. Gli strumenti ci sono: una chitarra, una tastiera, un flauto, i microfoni e… un computer per entrare in punta di piedi in tutte le case di coloro si collegano.

Ma non si tratta di un concerto, bensì di un appuntamento un po’ straordinario: si canta, si raccontano esperienze di vita, si presenta il frutto della creatività di questo momento e… come diceva Beethoven “Dove le parole non arrivano… la musica parla”.

In tempo reale ognuno da casa può esprimere un pensiero, lanciare un messaggio e letteralmente la chat esplode e non riesce a contenere la gratitudine e l’entusiasmo di tutti i collegati dai 5 continenti. All’appello non manca nessuno: dall’Argentina alla Corea, dal Canada all’Ungheria, dall’Italia all’Australia. Improvvisamente, quasi un miracolo frutto della tecnologia, il salotto aperto a tanti diviene contemporaneamente un luogo intimo dove cantare e pregare sono sinonimi, dove festeggiare un compleanno e ricordare chi ha perso la battaglia contro il COVID-19 hanno la stessa importanza e tutto è un dono d’amore.

In questo ultimo tempo – racconta Colomba – sento tante notizie, non solo dalla tv, ma anche dai nostri vicini, familiari, ecc. Sono purtroppo notizie dolorose. Provo dentro tanta paura, preoccupazione, e anche un forte senso di impotenza… di non poter fare nulla per chi soffre. 
Mi chiedo “perché?, fino a quando?” Nei giorni scorsi, una mattina, mentre pulivo casa ho sentito dentro una voce: “tranquilla, se tu fai bene le piccole cose con amore lì dove sei, questo darà un contributo per sostenere l’umanità
“.

Un’esperienza semplice quella di Colomba che come le altre ragazze del Gen Verde cerca un senso al suo stare a casa, a sbrigare le faccende domestiche come tante donne in tutto il mondo “Da quel giorno la situazione non è cambiata tanto – continua Colomba – ma io posso cambiare il mio atteggiamento credendo che questo può cambiare il mondo”.

Ecco allora la ricetta per trasformare le 4 mura di casa (che talvolta appaiono anche molto strette) in un salotto spalancato per tutta l’umanità, una ricetta tutta da provare e vivere.

E Colomba è già all’opera e tra una telefonata e un lavoretto di casa la sua esperienza è divenuta musica… pronta per essere condivisa durante la prossima diretta streaming di domani 3 aprile alle 16 (ora italiana). Un’occasione da non perdere. Basta collegarsi cliccando su https://youtu.be/NLsPTyuITu0

Tiziana Nicastro




I mercoledì del Polo Lionello di Loppiano – Dirette streaming

Si è iniziato a metà marzo con lo psicologo Ezio Aceti per approfondire la natura, l’importanza e le dinamiche delle relazioni, su vari livelli della sfera umana, con una conferenza on line dal titolo  “Relazioni per il futuro: persona in un mondo che cambia“. Lo streaming, promosso e trasmesso dal Polo Lionello Bonfanti, organizzato con l’Associazione Salve! Health to share, in seno al progetto “Noi qui, relazioni generative“, ha riscontrato grande interesse, e da lì è sorta l’idea di continuare ad offrire al pubblico delle riflessioni che, da diverse prospettive, possano aiutare ad interpretare il momento così particolare che stiamo vivendo.

A seguire è stato trasmesso il secondo webinar, che ha ottenuto oltre un migliaio di visualizzazioni, “La quaresima del capitalismo nel tempo del Coronavirus”, con profondi spunti del professor Luigino Bruni, in colloquio dinamico e costruttivo su temi di cura e bene comune (evidenziato dal male comune del virus) con Alessandra Smerilli, docente di economia, la Rabbina Silvina Chemen, collegata dall’Argentina e l’ambasciatore d’Italia in Algeria Pasquale Ferrara. Si è poi proseguito, proprio con l’ambasciatore che ha condotto la terza serata con un webinar dal titolo “Il potere e la cura. La politica ai tempi della pandemia”, secondo uno sguardo inclusivo ed innovativo sull’essenza della politica e del suo ruolo nello scenario attuale; al suo fianco, oltre a commenti sempre interessanti di Bruni, anche gli interventi altrettanto stimolanti di Mauro Magatti, sociologo ed economista.

Gli appuntamenti dei “mercoledì del Polo” continuano, con energia, offrendo visione e prospettive! I prossimi interventi in programma saranno:

  • mercoledì 1° aprile, serata webinar con l’urbanista Elena Granata sul tema “Guardandoci dentro. Guardando fuori. Pensieri su come abiteremo le città domani” e la partecipazione dell’imprenditore sociale Johnny Dotti, dalle ore 20:45 alle 21:45 sempre in diretta dal Polo Lionello Bonfanti.
  • mercoledì successivo, 8 aprile con un intervento speciale di Jesus Moran, co-presidente del Movimento dei Focolari

www.pololionellobonfanti.it: sul sito del Polo si può seguire la diretta dei prossimi webinar, rivedere i primi 3 ed approfondirne i contenuti. Canale YouTube




“Il potere e la cura. La politica ai tempi della pandemia” con Pasquale Ferrara – Rivedi la serata

Serata webinar con Pasquale Ferrara sul tema “Il potere e la cura. La politica ai tempi della pandemia” con la partecipazione di Mauro Magatti, dal Polo Lionello Bonfanti.
 
Una serata sull’essenza della politica e del suo ruolo nello scenario attuale. Biopolitica e non democratura, qualità del potere e non quantità, operato orientato all’intesa e all’interazione, fiducia: solo così la politica avrà la possibilità di occuparsi davvero della vita delle persone, generando risposte valide ed efficaci per gestire la crisi.
 
Polo Lionello Bonfanti



La quaresima del Capitalismo nel tempo del Coronavirus – Rivedi la serata

Webinar del 18 marzo 2020, in collegamento dal Polo Lionello Bonfanti con Luigino Bruni

Rivedi la serata:

La serata è stata organizzata da “Noi Qui – relazioni generative” e da Polo Lionello Bonfanti. Se succederanno altre il mercoledì sera alla stessa ora.




A Firenze un incontro sulle orme del “Documento sulla Fratellanza Umana” di Abu Dhabi

Il testo sottoscritto da Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb – Un percorso per un’amicizia tra cristiani e musulmani a Firenze.

A Firenze la comunità cristiana e quella musulmana si sono incontrate oggi, 30 gennaio 2020, per riflettere sullo storico “Documento sulla Fratellanza Umana” sottoscritto il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi da Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb.

L’appuntamento, promosso dal Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, dalla Fondazione Giorgio La Pira, dall’ Istituto Universitario Sophia di Loppiano e dalla Comunità Islamica Firenze e Toscana, è una prima risposta all’appello contenuto nel documento stesso che invita “tutte le persone che portano nel cuore la fede in Dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme, affinché esso (il documento) diventi una guida per le nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazia divina che rende tutti gli esseri umani fratelli”.

L’incontro è stato aperto dai saluti dell’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori e dell’imam di Firenze Izzeddin Elzir che hanno firmato un testo in cui, dopo aver sottolineato la tradizione di Firenze come città di incontro e di esperienze di dialogo fra culture e religioni diverse, viene rinnovato l’impegno ad essere costruttori di pace e fare propri gli intenti del Documento: “[…] La nostra presenza insieme vuol essere un segno tangibile dell’amicizia che ci caratterizza e che ci lega, sollecitati dalle nostre Fedi che si fondano sulla medesima Speranza, radicata nella fiducia dell’Azione di Dio che, essendo Amore, chiede la partecipazione libera e responsabile di ogni singola persona umana, senza mai abbandonarla. E’ questa comune Speranza che ci fa incontrare per conoscerci sempre meglio, per imparare gli uni dagli altri, per stimarci reciprocamente; affinché, resi pacifici nel cuore possiamo costruire percorsi di pace e di giustizia finalizzata al bene, camminando idealmente e fraternamente gli uni accanto agli altri verso la Sorgente di ogni realtà. […]Facendo tesoro della viva esperienza di dialogo che caratterizza la nostra città e con la piena condivisione del Documento per la Fratellanza umana, la pace e la convivenza comune, auspichiamo che questo nostro momento di riflessione, ci apra a un Percorso verso un rapporto più strutturato tra le nostre realtà religiose, per una sempre più feconda amicizia Islamico- Cristiana”.

Durante l’incontro mons.Vittorio Ianari, della Comunità di Sant’Egidio ha illustrato il percorso storico del documento di Abu Dhabi, mons. Piero Coda, preside dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, ha presentato significato e prospettive, mentre il prof. Mohamed Bamoshmoosh, resp. Culturale della Comunità islamica di Firenze si è focalizzato sulla attualizzazione del Documento a livello locale.

Infine il Direttore del Centro Internazionale Studenti La Pira Maurizio Certini, insieme a Mohamed Bamoshmoosh si sono concentrati su alcune prospettive del cammino di amicizia in atto a Firenze da tanti anni. Ricordiamo in tale senso lo straorinario, profetico apporto al dialogo da parte del sindaco Giorgio La Pira e il cammino fiorentino più recente.
L’incontro di oggi intende segnare infatti anche il primo passo verso un rapporto più strutturato tra le due realtà religiose per un’amicizia islamico-cristiana a Firenze. “Una lunga storia lega la comunità cattolica e islamica di Firenze, dagli incontri con i primi studenti universitari di fede islamica nella Sala Teatina, dove significativamente ci siamo incontrati oggi. La Sala del Centro è stata infatti (dal 1989 al 1992) la prima aula di preghiera della nascente Comunità islamica toscana e sede provvisoria del primo Centro culturale islamico della nostra città. – hanno sottolineato Certini e Bamoshmoosch – In queste stanze, sino dal 1978, per iniziativa dell’arcivescovo di Firenze card. Benelli che volle un Centro che desse dignità a ogni giovane internazionale e aperto al dialogo interreligioso, sulla spinta ideale di Giorgio La Pira e con l’attento e appassionato accompagnamento di Chiara Lubich e dei Focolari, è nato un rapporto di amicizia e di dialogo tra giovani basato su significative interazioni personali, sincere, aperte e collaborative. Un dialogo che si è poi dilatato irreversibilmente, con autonome iniziative di persone, di associazioni, di Chiese; mostrando come Firenze sia sempre città culturalmente aperta. Una città che in molte sue parti crede che il dialogo come stile di vita, realizza un diverso modo di incontrarsi e relazionarsi, portando così a superare stereotipi e pregiudizi, e a rendere vera ogni giorno una fraternità che afferma e garantisce le relative differenze. L’esperienza qui realizzata insegna come il radicamento in Dio offra un modo nuovo di guardare ogni uomo: il riconoscere la dignità dell’altro proprio in virtù del suo essere “altro” genera una reciproca accoglienza, un’amicizia tale da suscitare in ciascuno il desiderio di una mutua e più profonda conoscenza e solidarietà. Quello che ci proponiamo è strutturare un percorso verso un’amicizia islamico-cristiana sempre più ampio e inclusivo, costruire relazioni sempre più significative, per spargere nuovi semi di fraternità e di pace a Firenze, in tutto il territorio nazionale e oltre”.
…………….
In collaborazione con : Mov. dei Focolari, GMI Ass. Giovani Musulmani, Comunità di SantEgidio, Toscana Impegno Comune, Opera per la Gioventù Giorgio La Pira.

Messaggio

A un anno dallo storico Incontro del Santo Padre papa Francesco e del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, abbiamo desiderato, oggi, ritrovarci in questa Sala Teatina.

Un luogo significativo in quanto ospita un Centro intitolato a Giorgio La Pira. Noto per l’Esperienza di amicizia, cresciuta sin dal 1978, tra donne e uomini di differenti credi, fedi religiose e visioni del mondo, segnatamente tra giovani internazionali, cristiani e musulmani. Primo luogo di preghiera e di incontro comunitario della nascente Comunità islamica di Firenze.

Il singolare percorso fiorentino intorno alla centralità della persona umana e alla sua dignità, si è storicamente espresso in svariati modi: nella cultura, nell’arte, nella vita civile, nella carità, nell’attenzione all’incontro tra le Chiese cristiane e nel dialogo interreligioso, nell’incontro tra i popoli.

Tale percorso ci mostra il volto di una città religiosamente aperta. Ne è testimonianza la vasta e appassionata diffusione di esperienze di dialogo che oggi si svolgono a ogni livello: fino alla recente costituzione della Scuola fiorentina di alta formazione per il dialogo interreligioso e interculturale.

Il tempo presente, così carico di paure e di gravi tensioni, in una società che diviene sempre più varia ed eterogenea, eppure interdipendente, ci richiama a rinnovare con audacia e con forza, la nostra testimonianza nel comune impegno per la buona convivenza e per la pace.

La nostra presenza insieme vuol essere un segno tangibile dell’amicizia che ci caratterizza e che ci lega, sollecitati dalle nostre Fedi che si fondano sulla medesima Speranza, radicata nella fiducia dell’Azione di Dio che, essendo Amore, chiede la partecipazione libera e responsabile di ogni singola persona umana, senza mai abbandonarla.

E’ questa comune Speranza che ci fa incontrare per conoscerci sempre meglio, per imparare gli uni dagli altri, per stimarci reciprocamente; affinché, resi pacifici nel cuore possiamo costruire percorsi di pace e di giustizia finalizzata al bene, camminando idealmente e fraternamente gli uni accanto agli altri verso la Sorgente di ogni realtà.

Noi crediamo che gli esseri umani, strutturalmente creati per amare Dio e amarsi tra di loro, siano al centro della natura come responsabili di essa, e siano al cuore della bellezza del mondo la quale si manifesta particolarmente lì dove accade una relazione fraterna tra le persone e le diverse comunità.

Sentiamo pertanto profondamente Nostra la Dichiarazione sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, riaffermando qui le parole conclusive in essa contenute, per le quali ci sentiamo oggi particolarmente responsabili, anche nei confronti delle generazioni future.

“[…] che questa Dichiarazione sia un invito alla riconciliazione e alla fratellanza tra tutti i credenti, […] tra i credenti e i non credenti, tra tutte le persone di buona volontà; sia un appello a ogni coscienza viva che ripudia la violenza […] e l’estremismo cieco; appello a chi ama i valori di rispetto e di fratellanza […] sia una testimonianza della grandezza della fede in Dio che unisce i cuori divisi ed eleva l’animo umano; sia un simbolo dell’abbraccio tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci, per cooperare tra di noi e per vivere come fratelli che si amano […]”.

Facendo tesoro della viva esperienza di dialogo che caratterizza la nostra città e con la piena condivisione del Documento per la Fratellanza umana, la pace e la convivenza comune, auspichiamo che questo nostro momento di riflessione, ci apra a un Percorso verso un rapporto più strutturato tra le nostre realtà religiose, per una sempre più feconda amicizia Islamico- Cristiana.

Firenze, 30 gennaio 2020

Arcivescovo metropolita di Firenze: Giuseppe card. Betori

Imam di Firenze: Izzeddin Elzir




We care education – Sessioni di Loppiano e Verona

Da Loppiano a Benevento passando per Verona: we care education, scuola d’autunno 2019, Corso di formazione per il Personale della Scuola, Per Studenti e per  Genitori

Un centinaio di docenti, una quarantina di genitori, una trentina di studenti sono già riemersi dalla scuola d’autunno di We Care 2019, un corso di formazione che in questa sua seconda edizione si è fatto in tre per due volte: ha moltiplicato per tre le sedi (Loppiano, Verona, Benevento) e per tre i suoi destinatari (docenti, genitori, studenti).

Lezioni accademiche introduttive e finali vissute in comune, laboratori-esercitazioni individuali e di gruppo finalizzate all’apprendimento dei principi generativi e di strategie per una comunicazione efficace nei rapporti interpersonali e sociali portate avanti per gruppi di appartenenza.

In tre giorni le sessioni di Loppiano e Verona hanno visto l’attiva partecipazione dei corsisti ai seminari accademici e alle attività laboratoriali attraverso processi induttivo-deduttivi d’apprendimento, di costruzione e verifica di mappe concettuali, di percorsi  e modelli comportamentali da spendere nella vita scolastica o familiare.

Il titolo del corso, “Parole come pietre, Parole come ali” – ciò che fa la differenza nella relazione con gli altri- è stato sviluppato dalle parole   del prof. Piero Coda (rettore di Sophia ), del prof. Michele De Beni (Istituto Universitario Sophia -Loppiano), del priore di Bose    fr. Luciano Manicardi, del prof. Domenico Bellantoni (Pontificia Università Salesiana – Roma) e da un team di Esperti Facilitatori/trici dell’Istituto dell’Approccio Centrato sulla Persona, dal prof. Ivo Lizzola (Università di Bergamo).
Professori illustri e straordinari che sono riusciti a prendere l’attenzione in modo continuativo e a condurci in un tour de force di formazione.

leggi tutto – fonte focolariveneto

http://www.focolaritalia.it/events/we-care-education-2019-progetto-a-cura-delli-u-sophia/




Studenti, Docenti e Staff dell’Istituto Universitario Sophia in udienza privata da Papa Francesco

Comunicato Stampa2_Udienza dell’Istituto Universitario Sophia con Papa Francesco_141119

ARTICOLO SU VATICANNEWS

TESTO DISCORSO DEL PAPA

Istituto Universitario Sophia – 14 NOVEMBRE 2019

Il 14 novembre 2019, l’intera comunità accademica dell’Istituto Universitario Sophia(Loppiano – Fi) sarà ricevuta in udienza privata da Papa Francesco in Vaticano.

«Ci è così donata la possibilità più bella di testimoniare al Papa la gratitudine per le parole che ha voluto rivolgere anche a Sophia nel corso della sua visita a Loppiano (il 10 maggio 2018) e la convinta e gioiosa unità al suo magistero di gesti e di parole con cui quotidianamente opera a servizio di tutta la famiglia umana in uno spirito che desideriamo trovi eco nella nostra attività accademica» ha commentato l’evento Mons. Piero Coda, preside dell’Istituto.

L’udienza, che si svolgerà a partire dalle ore 11.00, presso la Sala Clementina in Vaticano, coinvolge circa 200 persone, rappresentanti tutte le componenti dell’Istituto: docenti, studenti dei diversi cicli, staff. Un appuntamento che giunge solo pochi giorni dopo la cerimonia di inaugurazione dell’a.a. 2019/2020 (lunedì 11 novembre), con il conferimento del dottorato h.c. in Cultura dell’Unità al filosofo e teologo prof. Juan Carlos Scannone S.J., esponente della “teologia del popolo” e professore del giovane seminarista Jorge Mario Bergoglio.

«È importante che a Loppiano vi sia un centro universitario destinato a chi – come dice il suo nome – cerca la Sapienza e si pone come obiettivo la costruzione di una cultura dell’unità. […]». Così, si rivolse Papa Francesco il 10 maggio 2018, al popolo di Loppiano, la cittadella internazionale dei Focolari dove sorge l’Istituto Universitario Sophia. E incoraggiando la comunità accademica dell’Istituto: «Esso rispecchia, a partire dalla sua ispirazione fondativa, le linee che ho tracciato nella recente Costituzione apostolica Veritatis gaudium, invitando a un rinnovamento sapiente e coraggioso degli studi accademici. E questo per offrire un contributo competente e profetico alla trasformazione missionaria della Chiesa e alla visione del nostro pianeta come un’unica patria e dell’umanità come un unico popolo, fatto di tanti popoli, che abita una casa comune. Avanti, avanti così».

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Promosso dal Movimento dei Focolari ed eretto con decreto pontificio dal 2008, opera a Loppiano, nel comune di Figline e Incisa Valdarno (Fi), l’Istituto Universitario Sophia.
Al centro del progetto accademico è l’esperienza di una comunità di studio in cui si condividono ricerca, pensiero e vita quotidiana, tra studenti, i docenti e lo staff di più di 30 nazionalità. Sophia offre quattro percorsi di Laurea Magistrale in Economics and Management (in italiano e in inglese), in Scienze Politiche, in Ontologia Trinitaria (in Teologia e in Filosofia) e in Cultura dell’Unità, con i corrispondenti indirizzi di Dottorato. I titoli sono riconosciuti internazionalmente dal Processo di Bologna e attraverso accordi di doppia laurea.

Per un impatto culturale sempre più efficace, sono attivi alcuni centri di alta formazione: il Centro Evangelii Gaudium, Sophia Global Studies e il Sophia Center for Research in Politics and Human Rights. Apprezzati anche i programmi della Cattedra Piero Pasolini sul dialogo tra teologia, filosofia e scienza, e la Cattedra Athenagoras – Chiara Lubich sul dialogo tra Chiesa cattolica e ortodossa.

Ufficio Stampa Istituto Universitario Sophia

Tamara Pastorelli
Mail: ufficiostampa@loppiano.it

Cell. 3470064403

Via San Vito n.28, Loppiano
50064 Figline e Incisa Valdarno (FI) Italia




Convegno Internazionale per Vescovi – Trento e Loppiano

Convegno Internazionale per Vescovi organizzato in collaborazione con il “Centro Evangelii gaudium” dell’Istituto Universitario Sophia sul tema: “Un carisma a servizio della Chiesa e dell’umanità. A cento anni dalla nascita della Serva di Dio Chiara Lubich”.

Gli interventi previsti svilupperanno il tema su come comunicare Dio oggi, attraverso contributi, esperienze e testimonianze alla luce della spiritualità dell’unità. Il Convegno sarà anche l’occasione per approfondire la comunione fraterna fra Vescovi di paesi e continenti diversi in uno spirito di sinodalità affettiva ed effettiva.

Tale incontro si terrà in Italia dal 8 al 12 febbraio e si svilupperà in due momenti: il primo a Trento, nei giorni 8 e 9 febbraio; il secondo, dal 10 al 12 febbraio, presso l’Istituto Universitario Sophia (che ha sede nella cittadella di Loppiano, Figline e Incisa Valdarno – Firenze).

Invito Vescovi Italiani 2020

Programma

Far pervenire l’adesione alla segreteria del Convegno email: segves@focolare.org




Loppiano – Alcuni eventi dell’anno

LINK PER IL CALENDARIO COMPLETO




Gen Verde – Progetto Start Now

GEN VERDE

Video Progetto Start Now (sottotitoli italiano)




Gen Rosso, è uscito l’album live del tour LIFE 2019  

I grandi successi di sempre e le hit degli ultimi anni

1° luglio è uscito l’album live del Tour “LIFE”. Si chiama “Gen Rosso LIFE Tour”, disponibile già su tutte le piattaforme digitali, e raccoglie 12 canzoni live delle ultime tournée in Italia.

La musica diventa un contributo importante per migliorare la società se riesce a parlare ai cuori delle persone di quel tempo e di quel luogo. Il Gen Rosso, fin dai suoi esordi, ha sempre voluto immergersi nelle gioie e nei dolori delle migliaia di persone che di volta in volta andava ad incontrare nelle nazioni di tutto il mondo.

Le sfide tipiche della società di oggi hanno origine da una politica di morte: individualismo, relativismo, disumanizzazione, disuguaglianza, violenza, razzismo. Il nuovo spettacolo del Gen Rosso vuole scendere fino al cuore di queste problematiche rimettendo al centro la vita, proponendo spunti di riflessione e speranza. 

Il GR LIFE tour è una celebrazione alla vita, attraverso un nuovo sound pop/rock, con un fil rouge che caratterizza il concerto: l’Amore è il DNA di ogni uomo. Il concerto è stato ideato per soddisfare le numerose richieste arrivate da ogni parte d’Italia. Gen Rosso LIFE propone un mix di brani classici e alcune novità particolarmente apprezzate negli ultimi anni dal pubblico di sempre, ma anche dalle nuove generazioni.

Ecco un link per ascoltare alcuni brani.




Popolo di Dio in uscita!

“Il soggetto dell’uscita è la Chiesa, il popolo di Dio” ribadisce don Sergio Pellegrini dando così un filo conduttore a tutto il percorso di questa scuola.

Il principio di unità è il Risorto. La Chiesa entra nella storia degli uomini ed è seme di unità. Se la realtà del Risorto è viva, la Chiesa deve uscire dai confini dove è stata generata.  Il Risorto comprende tutti perciò, chi è oltre la Chiesa,  deve potersi scoprire nell’esperienza che anche loro vivono pur non conoscondola.

In questo cammino in uscita per scoprire oltre sé la presenza e la Luce del Risorto  è imprescindibile il discernimento comunitario (che presuppone quello individuale) che, come ama dire papa Francesco, è “artigianale”, nel senso che non è fatto in serie, ma specifico per ogni persona.

Tutta la giornata di venerdì è stata dedicata a scoprire come attuare questo discernimento, anche con dei giochi di ruolo che ci hanno aiutato a capire vitalmente come procedere.

Certo, non si genera la comunità senza avere presente alcuni elementi fondamentali:

  • L’Arte di amare, che vuole dire riconoscere e amare Gesù nell’altro
  • L’amore a Gesù crocefisso e abbandonato, che vuole dire il confronto e l’accoglienza della diversità
  • Maria Desolata, il saper perdere per fare spazio al fratello

Con queste convinzioni, si parte con un nuovo entusiasmo per costruire comunità vive, lì dove siamo!

Le prospettive sono tante ed ognuno cerca di individuarle per incarnarle nel proprio ambiente. Ma ci sono anche progetti comuni:

  • Trovare delle vie per moltiplicare questi corsi per operatori pastorali ed aprirli a tanti altri
  • Cogliere l’invito di Mons. Vicenzo Zani e andare avanti nell’approfondimento del progetto educativo dell’Opera con iniziative dedicate a questo argomento fondamentale per il tempo in cui viviamo
  • Fare dei corsi su pastorali specifiche, magari iniziando con quella giovanile, anche con dei momenti di incontri per giovani durante l’anno.

Tante le impressioni:

In questi giorni abbiamo ricevuto un “pronto soccorso pastorale”:  abbiamo imparato ad usare degli strumenti di pronto soccorso per  l’“ospedale da campo” che ci è affidato.

Questo è il futuro: l’orizzonte in cui viviamo qui, con l’apertura a persone di tutte le religioni e culture: una Chiesa che comprende tutti! Bisognare aggiornare il nostro stile di pastorale e scoprire modi nuovi in questo mondo nuovo in cui ora viviamo

Importanti i laboratori che ci hanno fatto fare un’esperienza viva di comunità

C’è un solo verbo capace di illuminare l’oscurità: amare (Socrates)

Bellissima l’esperienza intergenerazionale che abbiamo fatto insieme, adulti e giovani.

Ciò che mi porto è che non possiamo avvicinare l’altro con dei pregiudizi. Vorrei vivere la vita come ho vissuto qua.

Partiamo convinti che in ogni angolo di terra dove andremo troveremo il “super amore” che è Gesù stesso che ha già dato la vita per tutti. A noi scoprirlo perché emerga la Luce che c’è in ognuno!

Maria do Sameiro Freitas

Vedi anche:http://www.focolaritalia.it/2019/07/04/come-trasmettere-il-vangelo-in-unepoca-di-cambiamento-mistica-del-noi-e-cultura-del-dialogo/

http://www.focolaritalia.it/2019/07/02/percorsi-pastorali-passaggio-dallio-al-noi/




Come trasmettere il Vangelo in un’epoca di cambiamento? Mistica del noi e cultura del dialogo

Come trasmettere il Vangelo in un’epoca di cambiamento, in un periodo dove sembra che la “cristianità” intesa come “universo cristiano” non esista più?

Sono alcune questione poste nelle due relazioni di questi due giorni, tenute dal Professore Vincenzo Di Pilato su Vita e annuncio del Vangelo e da Mons. Vincenzo Zani su La comunità cristiana: educante.

La vita della Parola porta con sè un cambiamento di mentalità, di vita, di modo di agire. Ma non solo,  crea la comunità, una comunità che genera e continua a generare uomini e donne rinnovate dal Vangelo. Bisognerebbe trasmettere sempre di più e con forza che la Parola va vissuta. Una proposta in questo senso sono gli incontri chiamati della “Parola di vita” dove, oltre a conoscere la Parola, la si cerca di vivere, di raccontarsi vicendevolmente le proprie esperienze vissute, ed infine di agire in conformità. Incontri che aiutano ad imparare il linguaggio del Vangelo ed aiutano a creare una comunità che sia allo stesso tempo “scuola e casa di comunione” e comunità “in missione”.

Ma, come ci ha ricordato Mons. Vincenzo Zani,  ci vuole un cambiamento di paradigma nella trasmissione della Parola, e della formazione in generale: occorre passare dall’insegnamento all’apprendimento, ossia non dare solo nozioni ma dare gli strumenti perchè  l’altro possa apprendere. Bisogna evitare il tecnicismo, anche se i tempi che viviamo esigono preparazione e efficacia. Bisogna imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a convivere, imparare ad essere.

L’Opera di Maria nel suo insieme è un progetto educativo. Porta con sé un Carisma che ci aiuta ad aprire orizzonti e ad entrare nella complessità dell’ oggi. E Maria stessa ci indica la vita, con la sua vita, per un metodo di pastorale adatto ai tempi di oggi.

La visita all’Istituto universitario Sophia ci ha fatto toccare con mano un metodo di trasmissione di cultura che è anche vita perché basato sulla “mistica del noi” e la “cultura del dialogo”, tanto care a Papa Francesco. Ed allo stesso tempo è un luogo di incontro dove il progetto educativo dell’Opera di Maria può esplicitarsi in tutte le sue componenti.

Poi, ieri pomeriggio, un momento molto arricchente: alcuni di noi si sono trasformati in “libri” che venivano letti da altri, a gruppetti (le proprie esperienze condivise come fossero dei libri pieno di vita della parola vissuta).

Alla fine della giornata qualcuno diceva: “Questo non  è un corso, ma un percorso di vita che si spiega davanti a noi”. E ci sembra che esprima molto bene ciò che stiamo vivendo in queste belle, intense e calde giornate a Loppiano!

 




Percorsi pastorali: passaggio dall’io al noi

Una insolita e gioiosa animazione riempie il cortile del Centro di spiritualità “Vinea Mea” a Loppiano:  è infatti iniziata domenica 30 giugno la Scuola per Operatori Pastorali promossa dal Centro Evangelii Gaudium e dal Movimento dei Focolari Italia. I partecipanti provengono dalle diverse regioni italiane e rappresentano un bello spaccato del Popolo di Dio: giovani, sacerdoti e diaconi, sposati, catechisti e operatori pastorali laici, religiose e seminaristi, persone “appassionate” della Chiesa e spese nel costruire le comunità cristiane locali.

Da subito, tra tutti un clima bello di reciproca accoglienza e apertura, il desiderio di mettersi in gioco nella comunione e di sperimentare relazioni autentiche. Lo si legge sui volti di ognuno, lo si sperimenta ad ogni intervallo, mentre si prepara la colazione per gli altri corsisti, mentre ci si accompagna lungo le strade della cittadella.

La Scuola si propone di essere in ogni suo momento “luogo” in cui sperimentare l’azione dello Spirito, la passione dell’impegno a costruire rapporti comunionali e la libertà che scaturiscono dalla vita del Vangelo, con l’apertura a lasciarsi “sorprendere” da ciò che si comporra’ col contributo di ognuno.

La prima mattina Gerard Rosse’, Docente di Sophia, esegeta esperto del Nuovo Testamento con la sua relazione “Io – l’altro – Dio”,ha posto le basi della Scrittura al Corso, aiutando a riscoprire che “Chi ama il prossimo ama Dio e chi ama Dio ama il prossimo”. A partire dai testi biblici Gerard ha infatti affermato che “l’unione con Dio e la comunione fraterna, sono inseparabili in Gesù Crocifisso e Risorto”.

Nel pomeriggio il Cardinale dell’Aquila mons.Pino Petrocchi è intervenuto con grande Sapienza e incisività con il tema: “Essere protagonisti della vita delle Parrocchie e delle Diocesi”. Emblematiche le sue espressioni sulla necessità di “attivare cantieri sinodali”,  cioè cantieri di esercizio concreto della sinodalita’ perché le nostre comunità ecclesiali necessitano di “fisioterapia comunionali”.

Richiamando ognuno dei presenti a partire dalla contemplazione delle dinamiche della vita trinitaria per generare e attuare nelle comunità, processi di comunione, il Cardinal Petrocchi ha affermato: “Come dalla reciprocità tra Padre e Figlio scaturisce lo Spirito Santo, così i cristiani devono sperimentare che l’amore è darsi, acaccogliere e ridonarsi. Ed ecco il ‘novum’: nel NOI c’è qualcosa in più, un ‘oltre’, la semplice somma delle parti.” Ha poi proseguito: “Non c’è comunione senza le 3 P: Parola, Pasqua, Pentecoste”.

Nel pomeriggio il laboratorio all’aperto con giochi di relazione e di costruzione dei team hanno  coinvolto i partecipanti alla Scuola in esercitazioni alla scoperta che: “solo insieme si può!”

Il secondo giorno si è aperto con le attività di laboratorio sulle dinamiche di gruppo che possono aiutare ad arricchirsi nella pluralità delle esperienze e dei gruppi ecclesiali. Insieme si è riscoperto che il contenuto è nel metodo: ascoltarsi, uscire da sé verso l’altro, trovare la “Luce del NOI”.

La relazione lucidissima di don Alessandro Clemenzia nel pomeriggio ha illuminato con una nuova  comprensione che il passaggio dall’IO al NOI, è la rottura di una unità interna che genera l’apertura, l’uscire, per ritrovare Cristo dove sta, cioè fuori, oltre le mura dove è stato Crocifisso. Questo genera la dimensione missionaria della Chiesa, l’andare verso quel mondo che dà alla Chiesa il senso del suo esistere.

Vivissima tra noi la presenza di don Mario Benedini, grande sostenitore e costruttore del Corso, che ci ha lasciati pochi mesi fa per il Paradiso. …

Patrizia Bertoncello

foto di Francesca Zitoli

Vedi anche: http://www.focolaritalia.it/2019/07/04/come-trasmettere-il-vangelo-in-unepoca-di-cambiamento-mistica-del-noi-e-cultura-del-dialogo/

http://www.focolaritalia.it/2019/07/06/popolo-di-dio-in-uscita/




Apporti metodologici del Carisma dell’unità all’agire pastorale

Un seminario promosso dal Centro Evangelii Gaudium dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano.

Un metodo per pensare insieme?

Proprio così! È stata questa l’esperienza fatta da una trentina di presbiteri, laici, religiosi da diversi Paesi dell’Europa, che si sono radunati a Loppiano in un seminario promosso dal CEG dal 26 al 28 giugno.

Ma pensare su che cosa?

Siamo in un momento in cui occorre sincronizzarsi con l’attuale cammino sinodale della Chiesa, con un metodo che porti ad un pensiero condiviso, non facile in una situazione di grande pluralità e di varietà di situazioni, contesti, modi di agire pastorale. Si sente la necessità di avere luoghi di condivisione, di sinergia, di confronto e verifica. Il Centro Evangelii Gaudium si mostra sempre più come un soggetto previlegiato in questo senso.

Si è cercato di guardare la realtà dell’agire pastorale partendo da buone pratiche ispirate dal Carisma dell’unità di Chiara Lubich.

L’orientamento di fondo è quello di Papa Francesco: “farsi prossimo” andando incontro alle persone, per far emergere le domande nascoste, spesso inespresse, anche le più dolorose.

Non si butta via niente delle vie tradizionali ma si agisce dal di dentro per illuminarle, senza perdere la creatività di cui la pastorale ha bisogno. Importante avere capacità di costruire relazioni, di dialogo. La relazione costruisce fiducia, e la fiducia genera corresponsabilità. 

Molto arricchenti gli interventi di Padre Mariano Steffan, fc, sulla teologia pastorale alla luce dell’esperienza di Chiara Lubich e di Mons. Brendan Lehay, vescovo di Limerick (Irlanda), sulla sua esperienza pastorale in una Chiesa segnata da non poche difficoltà.

Dalle 4 esperienze raccontate (Germania in ambito accademico, Repubblica Ceca con i giovani, Italia sia in parrocchia che nella pastorale familiare) emerge l’importanza di agire nel segno di un Noi-Chiesa, un NOI che agisca anche se siamo da soli. Un metodo questo che ci porta a sentirsi Chiesa, “sentire cum Ecclesia”, secondo l’invito di Papa Francesco nella veglia dell’ultima GMG in Panama.

MARIA DO SAMEIRO FREITAS




LoppianoLab 2019

Dirette Streaming

COMUNICATO STAMPA N.4 del 1 ottobre 2019 

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LOPPIANOLAB 2019 – Loppiano (FI), 4-5 ottobre 2019
CUSTODIRE, VALORIZZARE, INNOVARE: I VERBI DI LOPPIANOLAB 2019
CONIUGATI DALL’ECONOMIA DI COMUNIONE

 Il paradigma dell’ecologia integrale sfida il mondo dell’economia e della politica: l’edizione 2019 di Loppianolab comincia simbolicamente venerdì 4 ottobre, giorno di San Francesco, presso il Polo Lionello Bonfanti, primo polo europeo e punto di convergenza per le oltre 200 aziende italiane che aderiscono al progetto di Economia di Comunione.

«Occorre pertanto correggere i modelli di crescita incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente, l’accoglienza della vita, la cura della famiglia, l’equità sociale, la dignità dei lavoratori, i diritti delle generazioni future» scrive Papa Francesco nella sua lettera d’invito all’evento “The Economy of Francesco”. «Purtroppo resta ancora inascoltato l’appello a prendere coscienza della gravità dei problemi e soprattutto a mettere in atto un modello economico nuovo, frutto di una cultura della comunione, basato sulla fraternità e sull’equità». Venerdì 4 ottobre, Loppianolab 2019 apre i battenti raccogliendo la sfida, mettendo a confronto il mondo dell’economia e della politica con il paradigma dell’ecologia integrale lanciato da Papa Francesco già nella sua lettera Enciclica Laudato Si’.

Nel giorno di San Francesco, studiosi di economia, imprenditori, esponenti del mondo dell’associazionismo e politici, si confronteranno con le parole chiave di questa edizione del laboratorio per l’Italia: “Custodire, valorizzare, innovare”.

Spiega l’economista Luigino Bruni, del comitato organizzativo dell’evento: «Abbiamo scelto di cominciare simbolicamente nel giorno di San Francesco perché Francesco non solo rifiuta l’economia del tempo, ma afferma un altro modo di fare economia. Il tema della povertà scelta apre la strada ad un’economia diversa: una povertà come radice di un’altra idea di mondo di giustizia, di inclusione degli esclusi, di economia della condivisione. I beni e la ricchezza sono un dono, una gratuità, una grazia. La gratuità precede i nostri meriti. Poi, c’è la dimensione del rapporto profondo tra economia ed ecologia. Con lui si pensa per la prima volta a un’economia sostenibile e circolare».

Coordinati da Eugenia Scotti, conduttrice di TV2000, si confronteranno sul tema studiosi di economia e imprenditori: Suor Alessandra Smerilli, docente di Economia Politica alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma; Giuseppe Argiolas, docente di Management presso l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano; e poi, tre imprenditori che rappresentano diverse aree della Penisola, Roberto e Monica Oppio della Bionatural Dimension (Milano), Emanuel Dairo dell’Associazione Costruttori di Pace (Firenze) e Jacopo Conte della Orto e Porto (Lecce).

Sul tema interverrà anche il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, l’onorevole Steni Di Piazza.

A metà pomeriggio, Loppianolab prosegue con una celebrazione: verrà scoperta la targa dedicata a Lionello Bonfanti, cui è intitolato il Polo. Magistrato e focolarino, fu il più giovane pretore d’Italia negli anni ’50. Arrivò a Loppiano nel 1965 e qui, per 15 anni, dedicò tutto sé stesso allo sviluppo della cittadella internazionale, cercando di renderla il più possibile simile alle altre città del mondo, con una sola differenza, la sua legge: l’amore reciproco.

 The economy of Francesco

A seguire, la presentazione dell’evento “The Economy of Francesco” che nel marzo 2019 vedrà l’incontro di Papa Francesco con giovani economisti, imprenditori e change makers, ad Assisi, per suggellare un patto nello spirito di San Francesco, perché l’economia di oggi e di domani diventi più giusta, fraterna e sostenibile, con un nuovo protagonismo di chi oggi è escluso.

Into the LABel

Infine, torna l’appuntamento con Into the LABel il laboratorio di Consumo Responsabile e Democrazia Economica, presso la Coop di Figline Valdarno, per imparare a scoprire il valore sociale dei prodotti di uso quotidiano che troviamo sugli scaffali dei supermercati e a fare valutazioni “consapevoli” al momento dell’acquisto.

Afferma Koenraad Vanreusel, presidente del Polo Lionello Bonfanti: «Il Polo desidera essere sempre di più luogo di testimonianza di pratiche coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e dei valori espressi nell’enciclica “Laudato Si’” che passano anche attraverso scelte di maggiore sobrietà adottate sia dai singoli che dalle imprese.

Loppianolab 2019 è promosso dalla Cittadella internazionale di Loppiano (Fi), e dal Polo Lionello Bonfanti, in collaborazione con il Gruppo Editoriale Città Nuova, e l’Istituto Universitario Sophia.

Per le iscrizioni, consultare il sito www.loppianolab.it .
 Ufficio Stampa Loppianolab:
Tamara Pastorelli
mob: 3470064403
mail: ufficiostampa@loppiano.it          
 
Web: www.loppianolab.it
Facebook: www.facebook.com/loppianolab
Twitter: @LoppianoLab
Instagram: @loppianolab
Loppianowww.loppiano.it  
Polo Lionello Bonfantiwww.pololionellobonfanti.it
Gruppo Editoriale Città Nuovawww.cittanuova.it
Istituto Universitario Sophiawww.sophiauniversity.org
 
Tamara Pastorelli
Ufficio Stampa Loppiano
Cell. 3470064403
Mail: ufficiostampa@loppiano.it
 

“Custodire, valorizzare, innovare”. È intorno a queste tre parole chiave che nasce la proposta della decima edizione di LoppianoLab, il laboratorio per l’Italia che ritorna, il 4 e 5 ottobre 2019, rinnovato nel format e nei contenuti con focus, laboratori ed esperienze immersive, per approfondire la nostra relazione con la Terra e con l’uomo. Nell’epoca in cui l’umanità sta consumando le risorse terrestri disponibili e il futuro dei nostri giovani, Loppianolab guarda al Pianeta. 

Comunicato Stampa n. 1 – 1° Luglio 2019

Comunicato Stampa n. 2 – 2 Settembre

www.loppianolab.it

Come partecipare

Post Loppianolab 2019

Tutti i dettagli dei programmi per chi desidera prolungare la propria esperienza nella cittadella internazionale dei Focolari, dopo la manifestazione di Loppianolab 2019.

Come noto, il programma ufficiale della manifestazione inizia venerdì 4 ottobre, alle 14,30, presso il Polo Lionello Bonfanti e si conclude sabato sera nell’Auditorium di Loppiano. Ma Loppianolab ha il suo post. Qui, vi presentiamo una serie di proposte per chi desidera “espandere” il proprio soggiorno nella cittadella:

  • Domenica 6 ottobre, si attiverà il programma “Alla scoperta della cittadella e dei suoi abitanti”. Per l’occasione, sarà possibile visitare l’Istituto Universitario Sophia, il Polo Lionello Bonfanti con la mostra SCIC, la sala prove del Gen Verde (saranno presenti alcune componenti della band), gli artisti di Loppiano, con l’Atelier di Hung e la Bottega di Ciro, il santuario Maria Theotokos e le esposizioni dei prodotti di Ceramica Centro Avee della Fantasy.
  • Da domenica 6 a mercoledì 9, inoltre, si svolgerà, sempre a Loppiano, la Scuola per giovani delle professioni sanitarie su “Scienze della salute e società nel 2019”, promossa da “Health Dialogue Culture”.
  • Sempre domenica 6 ottobre, si terrà, presso l’Auditorium, l’Assemblea nazionale del Movimento Politico per l’unità, aperta al centro nazionale, ai centri regionali, alle scuole di partecipazione, ai tutor, al coordinamento giovani, e a tutti i cittadini attivi che si riconoscono nei valori del MPPU fondato da Chiara Lubich.
  • Intanto al Polo Lionello Bonfanti, domenica 6 dalle ore 9.00 alle 16.30 si svolgerà il convegno “L’armonia delle relazioni: una risposta in tutte le fasi della vita”, rivolto agli operatori sanitari.

Insomma, tante ragioni in più per partecipare a Loppianolab e prolungare la propria permanenza a Loppiano!

Per prenotare il post LoppianoLab, si può scrivere a: loppianolab.accoglienza@loppiano.it o ai referenti delle diverse iniziative.




Made in Loppiano

Nella cittadella internazionale è nato “Made in Loppiano” un “market place”, cioè una vetrina digitale, dove sono esposti tanti dei prodotti realizzati a Loppiano.

Che a Loppiano il lavoro non sia un optional è cosa risaputa. Qui, tutti lavorano, non solo gli abitanti stabili ma anche i cittadini temporanei che frequentano una delle dieci scuole di formazione della cittadella. Il lavoro è parte dell’esperienza formativa dei suoi abitanti. Come si lavora a Loppiano? Si legge in un foglio discretamente appeso in uno dei laboratori:«Usare “ante omnia” la carità con tutti; vedere nel lavoro la volontà di Dio; osservare la puntualità; che ogni ora di lavoro sia un piccolo capolavoro di ordine, precisione e armonia da offrire a Dio; aiutare gli altri che lavorano con te; soprattutto fare e non predicare, poiché nel lavoro è la vita privata di Gesù che si ripete».

Da qualche mese, i prodotti realizzati a Loppiano sono acquistabili anche on-line, su una piattaforma tutta dedicata: “Made in Loppiano”.  Che valore ha questo “fatto a Loppiano”? Lo si legge sul sito: «I nostri prodotti sono frutto dell’impegno e della passione che mettiamo ogni giorno nel nostro lavoro. I brand che fanno parte della Cittadella di Loppiano mettono al primo posto le persone e l’ambiente. Ogni realtà si apre al contributo di giovani collaboratori, che provengono da ogni parte del modo per trascorrere un periodo formativo a Loppiano, durante il quale sperimentare uno stile di vita unico di fraternità ed acquisire nuove competenze. Ogni prodotto, realizzato a mano, è interamente Made in Italy, in quanto pensato, ideato e creato all’interno di Loppiano, utilizzando materiali che garantiscono il pieno rispetto delle persone e dell’ambiente circonstante».

Dentro Made in Loppiano è possibile trovare opere d’arte, creazioni in ceramica, tessili per l’infanzia, una selezione di vini DOCG e olio extravergine d’oliva. I brand che per adesso partecipano al progetto sono: Fantasy, Centro Ave Ceramica e Fattoria Loppiano. Come trovare la piattaforma? Basta digitare sul motore di ricerca: www.madeinloppiano.com . Vi invitiamo a visitare il sito, a farlo conoscere e… ad acquistare “Made in Loppiano”!

dal sito www.loppiano.it




Mariapoli vacanze – Abbadia San Salvatore (SI)

Abbadia San Salvatore (SI)

dal 28 luglio al 4 agosto 2019


La Mariapoli è un’esperienza che, iniziata nel 1949 sulle Dolomiti di Primiero, si rivive oggi in tanti paesi del mondo. Un’opportunità di vacanza, di incontro e di dialogo alla luce della spiritualità del Movimento dei Focolari. Quest’anno la nostra Mariapoli si svolgerà a Abbadia San Salvatore (SI) dal 28 luglio al 4 agosto 2019.


Contributi di partecipazione (pensione completa)

Adulti  € 325
Giovani 16-25 anni compiuti € 260
Ragazzi 12-15 anni compiuti € 225
Bambini 4-11 anni compiuti  € 160
Bebè 0-4 anni non compiuti: portando lettino da campeggio gratis oppure con culla o lettino fornito dall’albergatore € 25
Supplemento Stanza Singola € 100

Tassa di soggiorno, a partire dai 14 anni, € 1,20 a persona al giorno, da versare in contanti direttamente all’albergatore.
Acconto € 100 per adulti e € 50 per giovani-ragazzi.

L’IBAN del conto su cui versare è IT74Y0501803200000012416988

intestato a NUOVE VIE PER UN MONDO UNITO

con la causale Acconto/Saldo Mariapoli 2019 – Cognome e Nome dell’intestatario della scheda

L’acconto non è rimborsabile.

La scheda di prenotazione va compilata da ogni partecipante (una solo scheda nel caso di nuclei familiari con l’indicazione dei componenti) completa in ogni campo e va consegnata firmata, unitamente all’acconto, entro il 9 giugno 2019.

Considerato il limitato numero di posti, oltre tale data, e comunque fino al loro esaurimento, le prenotazioni saranno ricevute con riserva e si aprirà una lista di attesa.

In caso di esaurimento posti l’acconto sarà restituito.

Il saldo deve essere versato non oltre il 30 giugno 2019.


Contatti per informazioni e prenotazioni

E-mail mariapoli.roma@gmail.com
Anna Maria Filice 331-5876140
Marco Alfano 349-5786093
Giancarlo Amurri 328-3322053


Prenotazioni

online: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSc1fYzWsVO0AF3lh4mrqeUq7W-12OD0TUG6oVDBpIEDHYuibQ/viewform

oppure utilizzando la scheda di prenotazione