ColoriAMO la Città: Cantiere 2018 dei Ragazzi per l’unità di Roma

La fame nel mondo è stata la protagonista del cantiere che si è tenuto a Roma, quartiere Bravetta, dal 28 giugno al primo luglio 2018, organizzato dai “Ragazzi per l’Unità”.

Il “cantiere” è così chiamato proprio perché ha il compito di accompagnare i ragazzi verso la scoperta dei problemi della società odierna e verso una collaborazione concreta per contribuire alla loro risoluzione. Ma ha anche lo scopo di vivere rapporti di amicizia veri, profondi, di costruire “ponti” tra le culture e le diversità.

Il tutto  scandito quotidianamente in due momenti: il primo è quello della riflessione guidata da esperti nelle materie presentate: ci hanno accompagnato Vincenzo Buonomo, Rettore della pontificia università lateranense, Roberta Cafarotti, direttrice scientifica di Earth Day Italia e Raffaele Natalucci collaboratore della rivista “Città Nuova”. Questi esperti, hanno approfondito assieme ai ragazzi temi quali la crisi ambientale e la guerra ovvero le cause principali della fame nel mondo, problema che la FAO vuole risolvere entro il 2030 attraverso l’obiettivo “Fame Zero”.

L’obiettivo Fame Zero, è il progetto al quale i Ragazzi per l’Unità di tutto il mondo hanno deciso di aderire, percorrendo vari “sentieri” e dove gli adolescenti sono i primi protagonisti nel cercare risposte concrete partendo da loro stessi e dal proprio stile di vita, ad un tema così impegnativo.

Anche una riflessione sulla “cultura del dare”, argomento sul quale ci ha aiutato a riflettere Waris Umer, ha messo in risalto quanto una più profonda cultura della condivisione, sia alla base della risoluzione di tanti problemi con noi stessi e con gli altri.

Il secondo momento che ha scandito le giornate del cantiere è stato più attivo: i ragazzi hanno avuto modo di impegnarsi nel sociale mediante attività presso vari istituti: Istituto Don Calabria, dove hanno servito alla mensa per i poveri; Casa di riposo Ancelle della SS. Trinità nel quale gli ospiti hanno giocato e cantato assieme ai ragazzi; Istituto Don Guanella, dove si sono svolti giochi a squadre con gli ospiti della casa.

L’integrazione è stata protagonista non solo negli istituti visitati, ma anche all’interno del gruppo stesso dei ragazzi dove erano presenti varie religioni e culture; alcuni di essi venivano infatti dalla “Città dei ragazzi” che ospita minorenni non accompagnati immigrati in Italia. Si sono creati dei rapporti nel rispetto delle diverse culture, delle abitudini alimentari, delle lingue differenti. Questo è stato reso possibile anche grazie ai momenti di gioco che hanno avuto luogo nella vicina parrocchia della Natività di Maria, messa a disposizione da p. Stefano. Sono stati organizzati tornei con regole particolari che miravano a favorire i giocatori meno esperti.

Un ringraziamento speciale va alla comunità del Movimento dei Focolari del quartiere Bravetta che ha reso possibile la concreta realizzazione del cantiere attraverso l’organizzazione logistica ed i momenti di gioco quali i tornei sportivi e la caccia al tesoro del giorno 30 giugno. Grazie!

Valeria De Carolis




Dare un’anima alla democrazia. La rappresentanza come spazio d’incontro fra politici e cittadini

Roma – Palazzo Toniolo, il 13 giugno 2018

Il prof. Alberto Lo Presti dell’Istituto universitario Sophia di Loppiano-Firenze e Direttore del Centro Igino Giordani ha avviato il dialogo con la partecipazione di 11 parlamentari, sindaci, amministratori locali, cittadini attivi.

La rappresentanza non è solo un meccanismo alle prese con la tecnologia elettorale. Ha anche una interpretazione ideale della relazione politica, come Chiara Lubich ci ha insegnato fondando il Movimento politico per l’unità.  Lei ha sempre avuto un’idea alta di rappresentanza politica, a partire dal 1959. “O sacerdoti o politici”.   

E’ un rapporto politico di investitura diretta, un rapporto etico basato sulla fiducia, un rapporto sistemico con l’intero Paese e con i cittadini: aprirsi, donarsi, saper perdere fino ad “Amare il partito altrui come il proprio” ed “Amare la patria altrui come la propria”.

I parlamentari di maggioranza e di opposizione e tutti i presenti, intervenuti numerosi, hanno raccolto la sfida di un cammino controcorrente all’inizio della XVIII Legislatura.

Silvio Minnetti, presidente del Movimento politico per l’unità- Italia ha annunciato l’avvio di un percorso comune tra parlamentari, cittadini e sindaci di Città per la fraternità per vivere il Patto politico eletti-elettori in Parlamento e nelle comunità locali. 

Intervista a Silvio Minnetti, presidente del Movimento politico per l’unità – Italia




Summer Campus 2018: l’impegno dei giovani nelle periferie d’Italia

“La periferia: capitale d’Italia” è il titolo che i Giovani del Movimento dei Focolari hanno scelto per i Summer Campus che quest’anno si svolgeranno a Torino e a Roma. Due città, la prima storica capitale d’Italia e l’attuale, unite da una prospettiva comune: concepire la periferia come valore, come “capitale” umano e sociale.

E’ iniziato il Summer Campus di Torino, vedi articolo:

 https://www.cittanuova.it/iniziato-torino-summer-campus/

“Dai semi di speranza piantati pazientemente nelle periferie dimenticate del pianeta, da quei germogli di tenerezza che lottano per sopravvivere nel buio dell’esclusione, cresceranno alberi grandi, sorgeranno boschi fitti di speranza per ossigenare questo mondo”. Le parole di Papa Francesco, trascritte in un murales all’entrata della scuola Martoglio di Siracusa, sede del primo Summer Campus nel 2014, sono rimaste impresse nella memoria dei Giovani per un Mondo Unito, che, nella “Carta d’identità del Campus” redatta di recente, lo hanno definito come “un evento estivo inserito in un progetto più ampio in risposta ad un’esigenza sociale di una determinata periferia e aperto a giovani dal Nord al Sud dell’Italia che diventano protagonisti di un’esperienza di donazione, scambio e confronto”.

Il “Torino Summer Campus” si svolgerà dal 28 luglio al 6 agosto presso la Cartiera, un’ex fabbrica della Circoscrizione IV della città. In seguito ad un’opera di riqualificazione è diventata uno spazio polivalente a disposizione del territorio, gestito da un coordinamento di enti associativi con sale per la danza, spazi per la psicomotricità, una palestra e un’area teatrale. L’obiettivo di questa riconversione è quello di creare un luogo di socializzazione e aggregazione dove i ragazzi possono essere protagonisti e instaurare rapporti con il tessuto culturale e sociale cittadino. L’area in cui questa realtà si inserisce è abitata da numerose famiglie composte da immigrati di prima e seconda generazione.

Ed è proprio in questa dimensione interculturale che il Campus andrà a collocarsi. Seguendo il format collaudato di azione-formazione le mattinate verranno dedicate ad attività con i bambini del quartiere, con divisione in laboratori di danza, musica, teatro, pittura-riciclo e giornalismo. I bimbi, così divisi in base alle loro passioni, avranno il compito di portare in scena uno spettacolo nella serata finale. I momenti pomeridiani invece verranno utilizzati, dagli iscritti all’esperienza Campus, per approfondire temi attuali attraverso una serie di momenti di formazione. Gli argomenti affrontati saranno molteplici e spazieranno dal Fine Vita alla Legalità, dalla Guerra alla cura dell’ambiente che ci circonda. L’obiettivo del Campus di Torino è quello di creare ponti di fraternità in un crocevia di culture e popolazioni, cercando di andare a toccare con mano i problemi, ma anche le ricchezze, di una periferia situata all’interno del tessuto cittadino torinese.

Il “Rome Summer Campus”si svolgerà dal 3 al 12 agosto a Corviale, un quartiere situato nella zona sud-ovest della capitale, noto per il “Serpentone”, una controversa opera architettonica di 958 metri in cui vivono più di 8000 persone, e per il “Campo dei Miracoli”, sede del progetto “Calciosociale”, che, cambiando le regole del gioco, promuove i valori dell’accoglienza e del rispetto delle diversità. Sarà questa struttura, attrezzata con palestra e campi sportivi, la base operativa dove risiederanno i giovani partecipanti il cui obiettivo è quello di aprirsi al quartiere e mettersi in ascolto di quanti vi abitano. In linea con il format, che prevede l’alternanza di azione e formazione, durante le mattinate verranno svolte opere di riqualificazione del quartiere, attività a favore dell’associazione “Sempre Persona”, che sostiene le famiglie di ex detenuti in stato di indigenza, e alcuni laboratori per i più piccoli, quest’ultima iniziativa sorta grazie alla collaborazione con la parrocchia di San Paolo della Croce situata nel quartiere Corviale.

Durante le notti del 4 e del 10 agosto i giovani animeranno le puntate di Radio Impegno: una web radio (www.radioimpegno.it), che va in onda in diretta streaming da mezzanotte alle 8 del mattino dalla struttura del Campo dei Miracoli. Nei momenti pomeridiani si avrà un focus iniziale su periferie, spazi urbani e relazionali ed alcuni laboratori interattivi su tematiche come la legalità, la cittadinanza attiva o il disarmo, collegate da un filo conduttore: il valore delle scelte secondo coscienza nella prospettiva di crescere come cittadini attivi e incidere nella società. Infine l’11 e il 12 agosto, insieme a giovani provenienti da tutta Italia, sarà possibile partecipare al Pre-sinodo con il Papa al Circo Massimo, un evento che segnerà, idealmente, la tappa finale del percorso intrapreso con il Campus.




Movimento dei Focolari: convegno ecclesiale della Chiesa in Italia

A Castelgandolfo l’1 e il 2 giugno, si sono dati appuntamento per un convegno ecclesiale dal titolo “percorsi di sinodalità in atto” circa 180 partecipanti di tutte le vocazioni del Movimento dei Focolari, uniti da una comune “passione per la Chiesa” testimoniata attraverso l’impegno comune nelle diverse realtà ecclesiali: parrocchie, diocesi e organismi diocesani.

Un’idea originale, prima nel suo genere, una sfida nel ricco panorama degli impegni di quest’anno, maturata all’interno del percorso ecclesiale che va avanti da due anni con degli incontri che si sono svolti a Sassone, fortemente sostenuta dai sacerdoti e promossa dai Focolari in Italia che si sono interrogati su quale contributo il Carisma dell’Unità di Chiara Lubich potesse offrire alla Chiesa in Italia.

Lo scopo era quello di ascoltarsi e rinnovare l’impegno a vivere tale Carisma all’interno delle strutture della Chiesa e con coscienza rinnovata mettere a frutto l’Unità che è tipica della spiritualità del Movimento dei Focolari.

Questo incontro, che seguiva di poco all’appuntamento di Papa Francesco a Loppiano, ha offerto la possibilità di dare subito una risposta concreta al Santo Padre rivedendoci con slancio rinnovato in questo nostro servizio.

Ci si vuole infatti inserire accanto al Papa in quel processo di cambiamento pastorale che egli indica. Un processo che prima di incidere sulle strutture, deve innestare nella vita del Vangelo la mente, il cuore e le mani.

Papa Francesco così parlava della “mistica del noi” a Loppiano: «Il carisma dell’unità è uno stimolo provvidenziale e un aiuto potente a vivere questa mistica evangelica del noi, e cioè a camminare insieme nella storia degli uomini e delle donne del nostro tempo . . .  è questa spiritualità del noi, quella che voi dovete portare avanti, che ci salva da ogni egoismo e ogni interesse egoistico. La spiritualità del noi». (1)

Il Convegno si è svolto proprio in questa prospettiva della “mistica del noi”, raccogliendo quanto si sta vivendo – attraverso l’ascolto delle diverse esperienze, sia insieme che in gruppi meno numerosi – ma anche cercando di “fare un salto di qualità”. Infatti, per accettare la sfida della fedeltà creativa vorremo «essere fedeli all’ispirazione originaria – diceva Papa Francesco a Loppiano – e insieme essere aperti al soffio dello Spirito Santo e intraprendere con coraggio le vie nuove che Lui suggerisce».

I diversi interventi hanno evidenziato l’urgenza di mettere in pratica il discernimento comunitario: «I discepoli di Gesù debbono essere dei contemplativi della Parola e dei contemplativi del Popolo di Dio. Siamo chiamati tutti a diventare degli artigiani del discernimento comunitario. Non è facile farlo, ma dobbiamo farlo se vogliamo avere questa fedeltà creativa, se vogliamo essere docili allo Spirito» così continuava a dire Papa Francesco.

Ci si è anche ritrovati  in piccoli gruppi per lavorare, discernere, progettare insieme. Sinodalità in atto da subito, quindi, per condividere le esperienze nei diversi ambiti ecclesiali, allo scopo di far emergere i tre aspetti importanti del servizio ecclesiale: le criticità, i punti-forza, le prospettive.

Tra le prospettive: la formazione continua, la creazione e la cura di una rete di condivisione delle esperienze in atto, la generazione di quanti più possibile a questo amore per la Chiesa che si fa vita nel servizio, l’amare le difficoltà che si incontrano affinché gli ostacoli si possano trasformare in opportunità di dialogo. Ed ancora: conoscere i documenti della Chiesa e i programmi pastorali, riproporre il convegno a livello nazionale oppure locale, utilizzare i vari sussidi, libri e riviste che ad esempio la casa editrice Città Nuova ci offre. E’ stata presentata la nuova rivista Ekklesia che sarà disponibile in autunno.

La condivisione assembleare finale ha evidenziato la bellezza di questo cammino sinodale, espressione delle varie realtà presenti in Italia che sempre più ci fanno essere Chiesa viva e generativa.

Emmaus Maria Voce e Jesùs Moran, presidente e co-presidente del Movimento dei Focolari, hanno portato ai congressisti uno speciale saluto, esortandoli a generare Gesù in mezzo nelle diverse realtà ecclesiali locali.

Si è ripartiti tutti con l’impegno a mettere a frutto quanto vissuto, portarlo nei vari contesti del nostro vivere quotidiano con la coscienza che non siamo soli ma sostenuti da un popolo che vuole vivere la sinodalità, lo stile di vita evangelica che dà testimonianza al mondo.

(1) 2018.05.10 – Papa Francesco – Discorso a Loppiano




Mariapoli 2018 – Folgarida (TN)

 

La Mariapoli è un’esperienza che, iniziata nel ‘49 sulle Dolomiti di Primiero, si rivive oggi in tanti paesi del mondo. Un’opportunità di vacanza, di incontro e di dialogo alla luce della spiritualità del Movimento dei Focolari.

Quest’anno la nostra Mariapoli si svolgerà a Folgarida (TN) dal 22 al 29 luglio.

Contributi di partecipazione (pensione completa)

Adulti € 325,
Giovani 16/25 anni € 260,
Ragazzi 12/15 anni € 225,
Bambini 4/11 anni € 160,
Bebè 0/4 anni n.c., portando lettino da campeggio, gratis

Supplemento stanza singola € 100
Trasporto A/R con pullman € 100

Le quote non includono la tassa di soggiorno e le spese per gite, visite turistiche e spostamenti in zona.

Come prenotarsi e compilare la scheda di partecipazione

Il termine delle prenotazioni è fissato per il 15 maggio: entro quel giorno sarà necessario prenotarsi e versare l’acconto di € 100 per adulti e € 50 per ragazzi. Considerato il numero limitato dei posti, oltre tale data, le prenotazioni saranno ricevute con riserva e si aprirà una lista di attesa. In caso di esaurimento posti l’acconto sarà restituito.

Il saldo deve essere versato non oltre il 30 giugno 2018.

IBAN: IT 74 Y 05018 03200 000012416988
Intestato a: NUOVE VIE PER UN MONDO UNITO
Causale: Acconto/Saldo Mariapoli 2018 – Cognome e Nome dell’intestatario della scheda

La scheda di partecipazione è scaricabile qui (pdf o word) oppure è possibile la compilazione online

Contatti per informazioni e prenotazioni

e-mail: mariapoli.roma@gmail.com

Anna Maria Filice 3315876140 – Marco Alfano 3495786093




Io credo nel noi – Meeting giovani al Centro la Pace di Benevento

Benevento  – Centro la Pace – Incontro dei giovani del Movimento Parrocchiale                                                                                                                                  21 – 22 aprile 2018

Ripartendo da Gennaio, dove abbiamo ancorato il nostro amore a Dio Padre, unico timone della nostra vita, eccoci a raccontarci una nuova esperienza di condivisione con i nostri giovani della CAMPANIA, LAZIO e PUGLIA. Eravamo più di 110 pronti a metterci in gioco, scoprirci e viverci come ormai  è nello stile beneventino! Non manca la gioia, fatta di abbracci, nel ritrovarsi e finalmente guardarsi negli occhi e dirsi ancora una volta CI SIAMO! E poi le “nuove strette di mano” e i benvenuti a chi per la prima volta varca la soglia della struttura che, come sempre, non ci fa mai sentire estranei, ma parte di una famiglia!

Il tema di questo week end è l’amore al fratello. Believe in us, infatti, è una sfida a scoprire la bellezza, la fortezza e la gioia del credere nel noi. L’obiettivo previsto è quello di diventare giovani costruttori di comunità attraverso l’ascolto, la cooperazione e il dono di sé per l’altro. Tema importante e obiettivi arditi non fermano il programma che inizia la sua corsa…

Nell’accoglienza ciascuno riceve un cartellino dove scrivere il proprio nome, associato ad una nota musicale che servirà a formare i diversi gruppi. Iniziano le prime attività con i giochi di conoscenza per sciogliere quell’imbarazzo tra persone che per la prima volta s’incontrano e nulla sanno l’un l’altro. Sorrisi e risate confermano che i giochi mettono d’accordo tutti quanti nonostante la differenza di età. I gruppi iniziano a cucire i lori timidi rapporti, facendo tesoro di questa prima esperienza.

Si pranza fuori, al sole, con chi capita ed anche qui non si perde occasione per fare nuove conoscenze e condividere tutto: un panino, i taralli, una piccola esperienza di lavoro, e intanto qualcuno riceve un piatto di riso, un pezzo di dolce e una forte esperienza di perdono in famiglia! È proprio vero quello che dicono: donarsi per l’altro ti apre e rigenera il cuore!

Ritornando al programma, i gruppi si riuniscono per fare altri giochi! Si resta in cerchio con il sorriso stampato sul viso per il divertimento e così, mano nella mano, l’empatia inizia a circolare! Tra questi giochi c’è quello dell’ANGELO CUSTODE. Lo scopo è prendersi cura, come un angelo custode, di un componente del gruppo, il cui nome viene pescato e non rivelato fino alla fine del week end. Immaginate come ci si può prendere cura di una persona che abbiamo incontrato per la prima volta e non si conosce, in così poco tempo? Eppure tutti accettano la sfida!

In sala Rosalba e Andrea ci spiegano, con le loro piccole esperienze di vita ordinaria, come il prossimo sia stato sempre un’opportunità  per dare il meglio di se stessi, anche quando questo si è rivelato difficile da amare. In particolare Rosalba raccontava della sua timidezza e della difficoltà di fare il primo passo, soprattutto nei confronti di un’amica che non perdeva occasione per metterla in imbarazzo. Come affrontarla? Un aneddoto: prima di andare a dormire, provare a cancellare come con il cancellino alla lavagna, tutto ciò che è avvenuto durante la giornata, nel bene e nel male, compresi i nostri limiti, le nostre paure e le nostre barriere, per essere pronti a ricominciare e avere occhi nuovi per amare, accettare e vivere quell’amico….così difficile.

Nel pomeriggio vengono presentati 5 forum o, come alcuni hanno chiamati, momenti di dialogo, divisi per tematiche: POLITICA, AMBIENTE, SOCIALE, ARTE E SPORT. L’intento è quello di scoprire che quel noi (in piccolo) fatto di amici, famiglia, scuola, comunità parrocchiale, possa realmente diventare un NOI (in grande) come una nuova realtà o un nuovo progetto. Moderatori, esperti e la condivisione di alcune esperienze parrocchiali sono i protagonisti di ciascun forum dove all’interno i partecipanti interagiscono con la vita di qualcuno, “esperto” e comunità ecclesiale, che ha creduto nella possibilità di spendersi per l’altro, relativamente al proprio ambito, tanto da sposare un grande obiettivo, cambiare la propria vita quasi radicalmente, andare controcorrente, modificare una vecchia abitudine dannosa per sé e per l’altro.

Tutti questi forum celano un’impronta di speranza, quella che ti spinge a credere fino in fondo che nulla è impossibile se condiviso e pensato per e con l’altro, a vivere pensando che vale davvero la pena spendersi, fino ad andare fuori da sé stessi, per gli altri, a trovare il senso di tutto. Alla conclusione di ogni forum, si raccolgono i primi commenti a caldo: ci si ritrova in un “credevo di annoiarmi e invece ho avuto delle grandi risposte”, oppure “ignoravo la possibilità di essere nel mio piccolo un potenziale cambiamento” e ancora “ma perché queste storie così belle e cariche di gioia, non fanno rumore in tv come le cattive notizie?”….

La sera, dopo cena, i vari gruppi si ritrovano sul prato per giocare nuovamente insieme. Stavolta però i giochi verranno eseguiti assieme ad altri gruppi. Si prova così a mettere in pratica ciò che si è appreso nel pomeriggio con i forum. Il clima è diventato più famigliare e accogliente, ciascuno di noi si sente parte importante del suo gruppo, ormai ci si conosce tutti e quell’io iniziale e timido che in mattinata era “ma che ci faccio qui?”, “non conosco nessuno” oppure “chi sono queste persone?” ora è diventato un “cosa faremo ora?”, “proviamoci”, e ancora “dai che ce la facciamo insieme”!! e così tra occhi bendati e fiduciosi solo di una pacca sulle spalle, tra abbracci in equilibrio, ancorati solo da un foglio di carta come una piccola zattera, tra poche note ascoltate e riconosciute e tanti altri giochi, si scopre concretamente che insieme è davvero più bello! Quel noi fatto in piccolo può diventare un grande NOI. Alla fine dei giochi i capigruppo ricevono delle note musicali che devono portare su un gigante pentagramma a significare l’importanza che ciascuno nel suo piccolo gruppo e con la sua nota, messa assieme ad altre note di altri gruppi, compone una melodia armoniosa. Infatti qualcuno prova a suonarla ed ecco:

“…non sono un supereroe, IO CREDO NEL NOI se io ci sono per te e tu per me possiamo vincere

questo brano ha nella sue parole il senso di tutto ciò che fino ad ora si è fatto e siamo certi che sarà la colonna sonora che ci accompagnerà in questa esperienza.

Eccoci a domenica! La colazione è fatta di latte e risate: si ripensa ai giochi della sera e si commentano tutti gli episodi nei vari gruppi, le tavolate si mescolano sempre di più e anche il servizio diventa un’occasione per continuare a costruire un rapporto con quel fratello appena conosciuto o a consolidare uno già esistente…. tutto viaggia su un’unica armonia, quelle note nella loro splendida melodia, si stanno facendo sentire.

In sala incontriamo mons. Lucio Lemmo, il vescovo del sorriso! La sua gioia nel vederci ed incontrarci è davvero contagiosa. I ragazzi gli chiedono come amare il fratello sempre e soprattutto quando è difficile, quanto ci costa. Le sue parole in risposta a queste domande sono semplici e arrivano al cuore di tutti. Ci consiglia a buttarci ad amare gratuitamente senza aspettarsi nulla in cambio, a prenderci cura degli ultimi semplicemente senza etichettare o giudicare nessuno, a non aver paura di mescolare la propria vita con l’altro, a far sentire unico chiunque incontri il nostro cammino come se amassimo solo quel fratello in quel momento e poi quel fratello in quell’altro momento, affinché quell’amore non cessi mai di circolare. Don Lucio ci mostra il lato più umano e dolce della Chiesa, quel luogo in cui poter credere che si può essere piccoli costruttori di comunità perché la Chiesa è dei giovani!…lui crede nel NOI!

È il momento di donare: i gruppi sono chiamati a costruire e poi portare qualcosa che rappresenti il NOI nato e cresciuto in questi giorni ed è inevitabile il confronto e la condivisione. Ognuno porta la sua personale esperienza di vita che vuole condividere con tutti: c’è chi si promette di continuare ad essere vicini l’uno con l’altro nonostante le distanza geografiche perché contano sulla presenza di Dio che ha permesso questi incontri nuovi; c’è chi dona coraggio e forza a chi è nella prova; c’è chi ringrazia tutti per aver avuto in questi giorni una rinascita di sé; c’è chi “credendo nel noi” ha ritrovato la fiducia in se stesso; c’è anche chi venendo solo e non conoscendo nessuno ringrazia per aver trovato nuovi amici e il vero significato di amore gratuito.

Questo torrente di amore reciproco arriva in sala con i simboli che ciascun gruppo ha pensato, realizzato e motivato in gruppo. Tante sono le sfaccettature che si colgono tra i gruppi: amicizia innanzitutto, poi serenità, speranza, tanta fiducia, gioia piena e sincera, affiatamento, dono per l’altro, aiuto reciproco, presenza!

C’è una strofa del brano, colonna sonora del nostro week end, che dice: “… Apro il mio cuore e scopro che se io penso al bene degli altri do il meglio di me….”, credere nel noi non è utopia ma verità, possibile realtà. Dare importanza al noi richiede una forte dose di fiducia nell’IO, aldilà delle mie paure e dei miei limiti, e nel TU portatore di nuovi rapporti e di nuove scoperte INSIEME!

La chiave di violino è il simbolo che ci viene donato per ricordarci che per iniziare a scrivere una bella canzone sul pentagramma della vita, dobbiamo partire da quella chiave che è Dio, per far sì che ciascuna nota, nel suo posto e assieme ad altre note, possa far sentire quella melodia che apre il cuore e dona il meglio sé per gli altri!

Grazie a tutti ed alla prossima!




La Salute: un equilibrio dinamico … nelle relazioni, nell’alimentazione, nelle arti e nello sport”

Comunicato stampa

“La Salute: un equilibrio dinamico … nelle relazioni, nell’alimentazione, nelle arti e nello sport”: questo il titolo del convegno in programma, dal 25 al 27 maggio, all’Hotel Selene & Selene Sporting, a Pomezia (Roma). Il  convegno è organizzato dal Movimento dei Focolari (Movimento Umanità Nuova).

Un congresso sul tema della “salute”, rivolto non solo agli addetti ai lavori, ma a tutti: non si parlerà solo di medicina, ma anche di tutto ciò che contribuisce a determinare la salute e che ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio della vita di ogni persona. Il convegno porrà il focus sugli elementi fondanti per la tutela della salute e la promozione del benessere delle persone,  informando e educando ai sani stili di vita, a partire dalle abitudini alimentari. Le riflessioni e gli approfondimenti tematici inseriti nel programma offriranno ai partecipanti un approccio multidisciplinare ed esperienziale al fine di mantenere in equilibrio le diverse parti della persona. 

Parteciperanno singole persone e professionisti interessati a confrontarsi e dialogare sulle esperienze professionali relative ai diversi ambiti di appartenenza. Il convegno offrirà occasioni di confronto e dialogo, con l’obiettivo di costruire una “rete” stabile, che permetta a tutti di interagire e di avviare un percorso interdisciplinare, convergente verso una meta comune.

«La “salute” – spiega Maria Carmela Perrotta, medico di Napoli, una degli organizzatori – non è solo “assenza di malattia”. Lo star bene, il cosidetto “benessere”, è determinato da un insieme di fattori: le relazioni sociali, l’alimentazione, la pratica sportiva, ma anche l’arte giocano un ruolo importante nella costruzione del benessere dell’uomo. Ciascuno di noi può contribuire, in modo diverso, a costruire il vivere sociale e collettivo: l’equilibrio della società, comporta il coinvolgimento di tutti noi. Ognuno è responsabile degli altri. Il nostro convegno mira a rendere evidenti, a far tesoro ed a far conoscere tutte le esperienze di vita, sia in campo medico, sociale e relazionale, ma anche in campo artistico, che contribuiscono a determinare lo “star bene”».

«Oggi – spiegano Rosanna Bianco e Manuel Comazzi, responsabili di Umanità Nuova in Italia – c’è una ricerca esagerata di salute, fatta spesso attraverso vie distorte, senza tener conto che il nostro benessere dipende da vari fattori, non solo dall’assenza di malattia. Si può star bene anche se ammalati, se si è in equilibrio con se stessi e con ciò che ci circonda. Ciò che mangiamo, le relazioni che abbiamo, la musica che suoniamo o ascoltiamo, l’ambiente in cui viviamo, incidono sullo stato di salute, di cui ognuno è responsabile per se stesso e per gli altri. Quando vi è disordine e irregolarità fra gli aspetti della nostra vita, non c’è armonia, quindi non c’è “salute».

Info:umanitanuova.italia@gmail.com| 371 – 16.25.999 | 338 – 86.38.284

Vedi evento: www.focolaritalia.it/events/la-salute-un-equilibrio-dinamico/




Frammenti di solidarietà dei piccoli e non solo

Flash di vita evangelica da un gruppo di bambini e ragazzi di varie città del Lazio.

Calza della befana

“È stato bello aiutare le persone che sono in carcere donando loro le calze della befana per i loro figli”, racconta una ragazza di Latina. “Anche se noi non siamo potuti entrare nel carcere, è stato bello conoscere il cappellano che li aiuta. Sono stata molto contenta, vorrei continuare questa esperienza dove e quando c’è bisogno”.  Questa attività è stata proposta da un’educatrice e subito ha suscitato entusiasmo e collaborazione. In un laboratorio gioioso e fantasioso, gli adulti hanno insegnato a bambini e ragazzi a cucire le calze con stoffa riciclata, riempite poi con caramelle, giocattoli e dolci.

Fagotto per i più poveri

In dicembre, un gruppo di bambine e ragazzine di Gaeta sono state in una casa famiglia a Terracina a portare i regali per Natale. Ognuna di loro ha messo in comune i propri giocattoli e altro in buono stato. “Bello il momento in cui hanno consegnato i regali sperimentando la gioia del dare”, racconta la loro assistente. “Portare i doni ai bambini senza genitori è stato come portarli a Gesù bambino nella capanna”, ha invece detto una di loro. Di ritorno i genitori vedendo i figli felici hanno ringraziato per la possibilità di fare esperienze così importanti. La stessa iniziativa è stata fatta a Nettuno dove i bambini hanno portato il loro “fagotto” in una casa famiglia di Anzio. A Frosinone il “fagotto” dei piccoli è stato utilizzato per una tombolata di beneficenza per le adozioni a distanza.

La fabbrica di cioccolato

Nel mese di novembre, c’è stato un pomeriggio speciale per un gruppo di ragazzi di Latina che hanno organizzato una gita alla fabbrica di cioccolato di Norma insieme ai bambini del Centro di prima accoglienza di Velletri. 50 tra bambini e famiglie hanno toccato con mano la provvidenza arrivata per pagare pullman e ingresso. Grande gioia di tutti, non solo per aver mangiato tanta cioccolata, ma perché i ragazzi del posto hanno dato ai bambini immigrati la possibilità di integrarsi e di trovare nuovi amici.

 




RomAmoR – Tra i senza tetto nelle stazioni di Roma

Ognuno di noi è chiamato ogni giorno a vivere la bellezza dell’incontro e a volte si sceglie di incontrare l’altro che è più emarginato, che non viene visto, ma che fa parte del nostro  piccolo grande mondo.
L’esperienza è nata così, dall’incontro di Dino Impagliazzo, il fondatore della nostra Associazione, con i senza fissa dimora della stazione Tuscolana: dal suo desiderio di prendersi cura di loro, di andare incontro all’altro, di amarlo incondizionatamente e accettarlo così com’è.

Nasce la prima squadra tra i fornelli delle piccole case romane: chi preparava il sugo, chi la pasta, chi ordinava qualche panino ai banchi dei mercati rionali.

Ma la bellezza delle piccole cose cattura ogni essere umano: l’amore genera altro amore… Così, piano piano, questa famiglia diventa sempre più grande, aumentano sempre di più le persone pronte a dedicare il loro tempo rendendo sempre più concreto il sogno di Dino. E’ così che siamo diventati un’associazione. Abbiamo trovato un luogo dove poter cucinare per grandi numeri e, con l’aiuto di sempre più numerosi volontari, siamo riusciti a portare pasti caldi sia alla stazione Tuscolana che alla stazione Ostiense.

Dietro ad un pasto caldo ed una coperta, nella gioia della condivisone, nel desiderio del donarsi senza volere nulla in cambio , semplicemente assaporando la bellezza dell’incontro, si intrecciano volti, storie, lacrime e sorrisi. Pakistan, Marocco, Polonia, Italia, Romania, Afganistan, Tunisia, tutto il mondo si incontra in una stazione della capitale: anche tu sei lì e, scegliendo di donare il tuo tempo all’altro, quel mondo diventa anche un po’ tuo. Ti rendi conto allora che quella diversità non è un limite, ma la possibilità di tornare arricchito, con negli occhi il sorriso di chi hai incontrato.

Per saperne di più www.romamor-onlus.com

ARTICOLO CON VIDEO SU ROMATODAY

Interviste all’associazione RomAmoR mandate in onda durante la trasmissione “Siamo Noi” del 6 gennaio 2015, emittente TV2000




BASTA CONOSCERSI! Progetto di educazione alla cittadinanza globale

Il progetto “Basta conoscersi: 6 passi per 1 Mondo Unito” proposto a livello nazionale, punta alla formazione della comunità educante ai temi della cittadinanza globale. Partendo dal presupposto che “non si possiede ciò che non si comprende” (Goethe), quindi ciò che non si conosce, molti pregiudizi, stereotipi, la mancanza di un vero dialogo e la diffidenza verso il “nuovo” e l’altro “diverso da me”, così come l’indifferenza e l’individualismo, scaturiscano spesso proprio dalla non conoscenza diretta delle storie delle persone, delle diverse problematiche del mondo e di quali siano le cause che le sottendono.
A tal fine, la proposta dell’avvio di un percorso che metta in atto nuovi processi educativi partecipativi e li consolidino, che agiscano per prima cosa sullo stile relazionale tra tutti, ma naturalmente anche sul piano dei contenuti e delle metodologie.
In questo favorevole ambiente di apprendimento, la proposta prosegue con l’ideazione di un progetto elaborato insieme agli alunni, il 6×1 del titolo, per la realizzazione di un’azione da farsi nel territorio in cui si vive, venendo a contatto con i problemi reali che in esso si incontrano. Una concreta azione di cittadinanza attiva e solidale che coinvolga emotivamente e spinga gli alunni a porsi degli interrogativi che portino alla necessaria ricerca di informazioni e di approfondimenti. Un’esperienza sul campo tesa a conoscere meglio la realtà quotidiana e a dare una risposta, per quanto possibile, ad un bisogno.

Nell’allegato tutte le ulteriori informazioni:

Basta conoscersi! 2017-2018




Concluso il Rome Summer Campus: “Avete dato una carezza al Campo dei Miracoli”

Comunicato stampa n. 3 – 7 agosto 2017

L’impegno nelle periferie al servizio del bene comune della città: concluso il “Rome Summer Campus” a Corviale.

“Avete dato una carezza al Campo dei Miracoli”. L’impegno dei giovani dei Focolari tra attività, formazione e progetti futuri accanto a chi si spende ogni giorno nelle periferie di Roma.

 «I destini del mondo maturano in periferia»: rimarca l’impegno che i 60 Giovani per un Mondo Unito dei Focolari provenienti da Italia, Siria, Giordania e Costa Rica, hanno testimoniato durante il Rome Summer Campus dal 25 luglio al 3 agosto 2017 nel quartiere Corviale a Roma, dal titolo “L’impegno continua nelle periferie”.

All’ombra del “Serpentone” di Corviale nel Municipio Roma XI – un chilometro di cemento armato che ad oggi accoglie circa 8500 persone tra abusivi e brava gente – risuonano le parole del procuratore aggiunto di Roma, Michele Prestipino: «Voi non aiutate lo Stato. Voi siete un pezzo di Stato, state mettendo in gioco la vostra vita per innescare il cambiamento nelle periferie del nostro Paese».

Vivere le piaghe della città, lavorare senza sosta ad un progetto di riqualificazione di aree di Corviale minacciate dalla criminalità imperante sul territorio, abbattere i muri del pregiudizio dinanzi alla voglia di riscatto dei detenuti di Rebibbia e al desiderio di accoglienza e di costruzione di un futuro dei giovani di Città dei Ragazzi: sono solo i primi passi segnati dai giovani dei Focolari, partiti dalle periferie di una Capitale che riversa in uno stato di instabilità politica e di fragilità sociale, che si sono posti accanto a chi ogni giorno si spende per e nelle periferie della città.

«Avete dato una carezza al Campo dei Miracoli con il vostro stile semplice, concreto e radicale!», li ha ringraziati Massimo Vallati, presidente di Calciosociale, onlus che dal 2009 promuove accoglienza, legalità e inclusione attraverso lo sport nel quartiere Corviale che ha ospitato per dieci giorni il campus tutto internazionale dei giovani dei Focolari.

L’impegno di ciascuno continua nella scelta di essere parte di quella società che dal basso si mobilita e resiste, arrivando dritta al cuore della politica del nostro Paese con richieste ben precise. Da un lato, il movimento Slotmob che avanza e moltiplica il numero di città italiane aderenti ad una consapevole scelta di responsabilità nei confronti dei cittadini e del bene comune; dall’altro l’appello del gruppo di riflessione e azione Economia Disarmata alle istituzioni italiane ad una scelta di “non violenza attiva” per fermare le bombe nei Paesi in guerra nella costruzione della pace nel campo della finanza e dell’industria, nel rispetto della nostra Carta Costituzionale.

A Siracusa i giovani dei Focolari hanno toccato con mano criticità e problemi dei quartieri della città siciliana, in un continuo confronto con gli attori istituzionali e politici locali anche per dare il via ad un rapporto di collaborazione al servizio della città. Si è concluso lunedì 7 agosto la quarta edizione del “Siracusa Summer Campus” presso la parrocchia di San Corrado e San Metodio (quartieri Tiche, Akradina, Grottasanta e Mazzarona) in collaborazione con i giovani della comunità ospitante aderenti alla Gi.Fra (Gioventù Francescana).  

CS3_20170809_Summer Campus Roma Siracusa 2017

Ufficio stampa e comunicazione  – Roberta Formisano 3209484000

Per ulteriori informazioni

Roma

Sabrina Alesiani 3297114858

Giuseppe D’Avella 3490050973

Siracusa

Melina Morana 3331047718

Giuseppe Arcuri 3881085738 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni

Roma

Sabrina Alesiani 3297114858

Giuseppe D’Avella 3490050973

Siracusa

Melina Morana 3331047718

Giuseppe Arcuri 3881085738

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni

Roma

Sabrina Alesiani 3297114858

Giuseppe D’Avella 3490050973

Siracusa

Melina Morana 3331047718

Giuseppe Arcuri 3881085738




Diario del Roma SummerCamp 2017: la mia felicità non mi basta!

Ecco il diario di alcune delle partecipanti al Roma Summer Camp 2017

25/07/17
Inizia con il sole il Rome Summer Campus 2017: i baldi giovani romani sono intenti nel faticoso montaggio delle tende in cui tutti i ragazzi dormiranno, mentre arrivano a fiotti Giovani per un Mondo Unito da tutta Italia. Abbracci, incontri, gioia nel rivedersi dopo tanto, fatica, voglia di mettersi in gioco: questi i toni predominanti della giornata. C’è chi sta per vivere l’esperienza per la prima volta, chi già l’ha provata a Siracusa, i Giovani per un Mondo Unito sono tornati per vivere 10 giorni insieme e hanno un unico obiettivo: mettersi al servizio del bene comune. Che l’avventura abbia inizio!

26/07/17
Quasi nessuno è a conoscenza delle origini della periferia di Corviale: ci si affaccia a questa realtà per la prima volta attraverso il Calcio Sociale, qui al Campo dei Miracoli. Anche tanti romani si rendono conto di quanto poco conoscano la loro città e le sue periferie, la domanda è comune: c’è qualcosa che si può fare per il quartiere? Certo che sì: sono tante le attività in programma che caratterizzeranno tutte le giornate del Campus: alcuni partono alla volta delle case popolari, scoprendo la semplicità con cui si può stare vicino a persone come gli ex detenuti, abbattendo i pregiudizi nei loro confronti soprattutto grazie all’operato di Alfonso, fondatore di un’associazione che da diversi anni sostiene le famiglie dei detenuti indigenti dell’Istituto penitenziario di Rebibbia, e accompagna il detenuto stesso in un processo di riscatto.

27/07/17
Attraverso l’obiettivo delle videocamere di Marta e Alessandra, partiamo alla scoperta della Città dei Ragazzi. Tanti i giovani minori non accompagnati ospiti del centro: sguardi, vite, storia da conoscere e scoprire, protagoniste dello spot che realizzeremo in questi giorni per raccontare la “Città dei Ragazzi”.
Le difficoltà di comunicare in lingue diverse non sono state per noi un ostacolo nell’instaurare un rapporto con i ragazzi della Città: è nata da subito tra noi un’integrazione genuina e spontanea che ha permesso agli stessi ragazzi di raccontarci dubbi sul proprio futuro con una tale sincerità che ha incontrato i nostri sorrisi e solidarietà. Ibra, Mohammed, Djallo, Amin ci hanno deliziati a pranzo con pizze squisite…sono dei bravissimi pizzaioli! Nel pomeriggio i ragazzi del campus si mettono in gioco alla scoperta dei propri talenti, di quelli degli altri, e di come porli al servizio del bene comune al di là di difficoltà e ostacoli durante il workshop di Rebeca Gomez, responsabile di EoC-IIN (espressione dell’Economia di Comunione).

28/07/17
Si esplora l’attività di riqualificazione del parcheggio del Campo dei Miracoli. I ragazzi mettono tutto il loro impegno nel ripulire il posto! Abbiamo stupito addirittura il responsabile dell’Ama (società italiana che opera nel settore dei servizi ambientali a Roma) che ha notato progressi considerevoli già dopo il primo giorno di lavoro. Il momento di formazione del pomeriggio ha arricchito il senso critico dei giovani in merito al tema del gioco d’azzardo presentando la realtà di ‘Slotmob’, nata da quattro giovani seduti attorno a un tavolo che ha poi coinvolto centinaia di partecipanti. Il movimento, che premia le persone che rifiutano le slot machine nelle loro attività commerciali in maniera pacifica, parte da piccole cose per arrivare a grandi cambiamenti.

29/07/17
Inizia il torneo del Calcio Sociale: non importa il livello di abilità, ma solo divertirsi insieme attraverso il gioco del calcio. Le 8 squadre partecipanti sono formate da giocatori di tutte le età e di tutte le nazionalità, di cui fanno parte anche alcuni giovani della Città dei Ragazzi. Ricordiamo il motto: “vince solo chi custodisce!”. Ognuno vive un’esperienza unica: Eleonora, nuova nel mondo del calcio, non si sente giudicata per le sue scarse abilità sportive, nonostante la sua squadra si sia posizionata fra gli ultimi posti. E dopo una doccia… si festeggia al Borgo Don Bosco, dove i Ragazzi per l’Unità stanno vivendo il loro Cantiere Hombre Mundo. Tra canti e balli ci si fronteggia al talent show, da cui esce vincitore l’ “Hallelujah” di Leonard Coen reinterpretata da Cristina, le due Alessandre, Chiara, Federico ed Erick.

30/07/17
Finalmente un po’ di riposo! Dopo tanti giorni al servizio degli altri finalmente si va in gita a Villa Borghese, dove i nostri eroi si concedono una giornata di relax. Tra chi dorme, chi allegramente canta e gioca a palla e chi prende un gelato, il tempo vola fino a una serata animata da un gioioso concerto di cornamuse palestinesi: come descrivere le facce di chi è invitato a ballare in cerchio con loro al ritmo di tamburi orientali! L’obiettivo di questa giornata di festa è in fin dei conti lo stesso degli altri giorni del campus: uno scambio interculturale che arricchisce entrambe le parti. E via di cornamusa!

31/07/17
Alle 10:00 arriva la conferma ufficiale dalla magistratura per la visita al carcere di Rebibbia… possiamo andare! Così un gruppo ristretto di persone parte, pronto per parlare insieme ai detenuti de “La legalità del noi”. L’incontro è fin da subito molto intenso e i rapporti con il cosiddetto “comitato interno” del reparto G9 sono forti tanto da abbattere il muro di pregiudizi che ciascuno portava con sé prima di entrare. Lo stesso pomeriggio il momento di formazione è tenuto da Gianni Bianco – giornalista RAI e coautore del libro insieme al magistrato Giuseppe Gatti – e da Michele Prestipino, procuratore aggiunto DDA di Roma, che ci offre un’interessante panoramica sulla situazione della mafia italiana. Giovani impegnati e informati: siamo pronti per portare il cambiamento nel mondo!

01/08/17
Il campus continua, siamo quasi giunti al termine di quest’avventura a Corviale: argomento di questo pomeriggio è il commercio di armi nel mondo. Carlo Cefaloni, giornalista, è intervenuto su questa scottante tematica, riflettendo insieme sulla grossa responsabilità che ha anche il nostro Paese negli affari di guerra. E in serata ci aspetta il collegamento in diretta con il campus di Siracusa, iniziato due giorni fa! Impossibile descrivere la nostra gioia nel parlare con soddisfazione delle nostre attività e dei nostri progressi. Buonanotte a tutti!

Cristina De Carolis, Chiara Modena, Eleonora Girolami




Rome Half Marathon Via Pacis 17.09.2017

 

il Movimento dei Focolari in Italia aderisce attraverso Sportmeet, una delle sue espressione che si occupa in particolare di diffondere una cultura della pace attraverso lo sport, alla prima edizione della “Via Pacis Half Marathon”, promossa dal Comune di Roma, in collaborazione con Il Pontificio Consiglio della Cultura (Dicastero della Santa Sede) e con la Federazione Italiana di Atletica Leggera.

L’evento si svolgerà a Roma il 17 Settembre 2017. Una bella e significativa occasione da vivere insieme, con persone di religioni e culture diverse, attraverso questo bellissimo sport,  un momento di dialogo e fraternità in vista della pace. 

Vi proponiamo di partecipare sotto il nome di “Sportmeet for a United World” e se supereremo le cinquanta unità, potremo avere la maglietta dell’evento personalizzata per il gruppo, se invece volete partecipare come comunità o altro gruppo basta iscriversi con il nome che si vuole (in allegato vi inviamo tutti i riferimenti per farlo).

Per chi partecipa con sportmeet, o per chi volesse maggiori informazioni, comunicate i vostri recapiti o le vostre domande a info@sportmeet.org , anche per l’eventuale soggiorno a Roma che stiamo organizzando.

“..promuovendo Via Pacis Half Marathon vogliamo contribuire al dialogo tra le culture e le religioni al fine di costruire una città più umana, caratterizzata da una convivenza nella pace e e nella piena integrazione di ciascuno. Intendiamo collegare, attraverso un itinerario podistico alcuni tra i luoghi di culto più significativi delle diverse confessioni religiose presenti a Roma, in una sorta di “pellegrinaggio comune”. E’ un desiderio che questa manifestazione oltre alla dimensione strettamente sportiva, sia contraddistinta da un forte impegno di dialogo interreligioso, che si traduca in gesti concreti e condivisi” (Mons. Melchior Sanchez de Toca – Sotto Segretario Pontificio Consiglio della Cultura)

www.sportmeet.org/it/

Volantino completo: Half Marathon Via Pacis

Pagina Facebook

Vedi anche articolo apparso su Città Nuova www.cittanuova.it/maratona-la-pace/




Esperienza della comunità di Marino

Maria Grazia e Gianni, vivete a Marino un comune di 43.000 abitanti che tutti conosciamo…forse solo come uno dei Castelli Romani dove si festeggia la sagra dell’uva. Da qualche anno seguite la Comunità Locale del Movimento dei Focolari. Com’è andata?

Sempre più ci urgeva la necessità di non chiuderci fra di noi, membri del Movimento dei Focolari, ma portare l’esperienza di vita evangelica a tutta la nostra città.

Con questa necessità in cuore, ci siamo inseriti nel coro della parrocchia; era ed è ancor di più oggi un coro di persone anziane: l’obiettivo che ci siamo dati, al di là delle performances musicali necessariamente limitate, è quello di vivere fra di noi l’amore scambievole. 

Un giorno, una signora del coro della parrocchia, dopo un’omelia particolarmente ispirata, dice: «Ascoltiamo sempre tante cose belle del Vangelo, ma quand’è che cominciamo a metterle in pratica?» E’ stato questo il momento di svolta, di cambiamento.

La frase era risuonata di un’evidenza sconcertante, perché rispecchiava l’esigenza sentita anche da altri. Sei famiglie così decidono di raccoglierne la sfida. Un momento forte e anche un po’ solenne, in cui si impegnano a vivere l’amore scambievole, chiedendo insieme a Gesù di illuminarle sul da farsi.

Passano pochi giorni e uno di loro nel corso di volontariato alla Croce Rossa si trova a consegnare dei pacchi a una famiglia in difficoltà.  E’ scioccato dalla situazione al limite, sia economica che di malattia. La notte successiva non  ha dormito pensando cosa lui in prima persona potesse fare per loro. L’indomani mattina insieme a sua moglie hanno preso un po’ di provviste, coinvolgendo anche dei negozianti, e sono tornati a trovarli.

A quella famiglia non bastava il solo sostegno materiale ma occorreva ascolto e condivisione dei loro dolori. Abbiamo capito che forse era questa la strada che Dio ci indicava…, non un’attività meramente assistenziale,  ma qualcosa di più: un amore che arriva al cuore delle persone  viste nella loro dignità di fratelli.

Ci guardiamo intorno e ogni famiglia “adotta” una o due altre famiglie, li andiamo a trovare a casa, conosciamo le loro situazioni, in una parola diventiamo loro amici. Da lì si dipana una serie di circostanze impreviste.

Per procurarsi i generi alimentari necessari viene l’idea di fare una busta con una frase che invogli a donare, da distribuire a parenti, amici, vicini di casa. Ognuno si impegna per quanto può … è un susseguirsi di fatti, di Provvidenza che arriva quotidianamente in viveri, vestiario.

Questa iniziativa va avanti ormai da 6 anni e attualmente vi si dedicano circa 200 volontari, che seguono oltre 70 famiglie.

Venendo a contatto con queste famiglie, ci rendiamo conto che laddove la famiglia è in difficoltà, i bambini e i ragazzi lo sono ancora di più; nasce così l’idea, fortemente incoraggiata dai servizi sociali del Comune,  di mettere in piedi un centro aggregativo pomeridiano, nel quale si alternano attività di sostegno scolastico, laboratori creativi,  giochi . . .  lo abbiamo chiamato “PIT STOP” . Nello scorso anno scolastico al Pit Stop si sono registrate oltre 900 presenze di ragazzi dai 10 ai 16 anni.

Ci siamo costituiti in associazione, ed è nata  “Una città non basta onlus” che nel corso di questi anni si è rivelato di grande utilità perché ci ha permesso di dialogare con maggiore incisività con le altre associazioni, i comitati di quartiere e le istituzioni del nostro territorio.

Anche a Marino, come in tanti comuni italiani si accolgono famiglie di migranti e questo vi ha portato ad un ulteriore passo, vero?

Già nel primo anno di attività del Pit Stop, al piano di sopra dei locali che ci ospitano, arriva un centro di accoglienza per migranti; viene spontaneo andare a conoscerli e mettersi a disposizione per quello che è possibile per aiutarli; ne viene fuori un’attività lavorativa temporanea di raccolta delle olive con loro, una raccolta di materiale scolastico per alcuni ragazzi ospiti del centro, un corso di pizzaioli per gli adulti, corsi di addestramento per il cucito e la maglieria, etc.

Il contatto con loro fa crescere la nostra sensibilità e al tempo stesso fa crollare ogni possibile barriera e paura.  Ricorderete forse  l’appello del Papa all’indomani della foto del bambino siriano morto su una spiaggia: anche noi come tanti ci siamo sentiti interpellati, quale poteva essere una risposta adeguata? 

Sicuramente non un convegno, non solo un’opera di sensibilizzazione . . . accogliamoli, ci siamo detti, apriamo le nostre case e così è nato il progetto “Facciamo casa insieme”.

Maria Grazie e Gianni

 

 

 




Summer Campus 2017: l’impegno continua nelle periferie

Comunicato stampa n. 2

Roma, 24 luglio 2017

Legalità, bene comune, disarmo, riqualificazione delle comunità. A Corviale arriva il Summer Campus dei giovani dei Focolari.

Dal 25 luglio al 3 agosto, attività, incontri, progetti e riflessioni in sinergia con cittadinanza, associazioni e realtà sociali.

«Alla città di Roma serve un impegno condiviso, costante e serio per fare uno scatto verso una legalità diffusa e la costruzione della comunità. Saremo a Corviale per lavorare insieme – giovani, cittadinanza, associazioni per ridare linfa alla città ripartendo dalle periferie. Di fronte all’attuale sfacelo capitolino, potrebbe sembrare una goccia nell’oceano. E’ per questo che crediamo nelle sinergie!». Dal 25 luglio al 3 agosto i Giovani per un Mondo Unito dei Focolari daranno vita al primo Summer Campus nella Capitale presso il Campo dei Miracoli del Calciosociale nel quartiere Corviale e la Città dei Ragazzi in via della Pisana dal titolo “L’impegno continua nelle periferie”. Il campus passerà, poi, idealmente “il testimone” alle attività di Siracusa che prenderanno il via il 30 luglio per concludersi il 7 agosto.

Il Programma del Campus

Attività sociali con minori, in sostegno alle famiglie dei detenuti indigenti di Rebibbia, azioni di riqualificazione, momenti formativi, forum, dibattiti e workshop si alterneranno (in allegato il programma e gli appuntamenti aperti al pubblico).

“Alla scoperta delle periferie: luogo di esclusione e riscatto sociale” darà il via alle attività martedì 26 luglio. “Diventare imprenditori di se stessi per realizzare il bene comune” per mostrare una chiave di lettura dell’idea di impresa oggi, e conoscere le testimonianze di giovani imprenditori che hanno compiuto scelte “audaci” in ambito lavorativo e professionale. “Slotmob – una società senza azzardo ha più spazio per le persone” per guardare al fenomeno dell’azzardo come espressione di un’economia di esclusione e riscoprire l’importanza del legame sociale come antidoto al riduzionismo antropologico. “Senza vittime e briganti. Dall’economia che uccide all’economia disarmata”, un’analisi del ruolo dell’Italia nei conflitti con focus sulla legge 185/1990 sull’export di armi, per approfondire le radici e le tappe del percorso intrapreso come gruppo di azione per l’ “Economia Disarmata” e riflettere sulle possibili strade alternative. “Legalità del noi…la spinta da cui tutto è partito e che ci ha portati fino ad oggi” sarà invece un momento formativo pensato esclusivamente per i partecipanti al campus per ripercorrere le tappe e le scelte che hanno portato alla realizzazione di un campus nella Capitale.

Su questi temi offriranno i propri contributi relatori e testimonial tra cui Rebeca Gomez, referente del progetto internazionale EoC-IIN dell’Economia di Comunione; Gabriele Mandolesi e Maria Chiara Cefaloni, del Coordinamento Nazionale del Movimento Slotmob; Carlo Cefaloni, Giornalista “Città Nuova” e Raffaele Natalucci, del gruppo di lavoro “Economia Disarmata”; e Gianni Bianco, giornalista RAI.

Non mancheranno momenti di festa e di sport: sabato 29 luglio si terrà un torneo sportivo che coinvolgerà i partecipanti al campus e i ragazzi del centro di Corviale per vivere insieme una giornata con il Calciosociale. L’altoparlante dei summer campus romano e siracusano sarà RadioImpegno, che da un anno, ogni notte, dà voce a chi non ne ha, riaccende la speranza di chi crede che insieme si può costruire un mondo migliore raccontando l’impegno e la continuità di quanti operano per il bene comune.

Ufficio stampa e comunicazione:

Roma – Roberta Formisano 3209484000

Per ulteriori informazioni:

Roma

Sabrina Alesiani 3297114858

Giuseppe D’Avella 3490050973

 

Comunicato Stampa 1_26062017_Summer_Campus_Roma_Siracusa_2017

Comunicato stampa n. 2 – Summer Campus Roma 2017

Locandina

Comunicato stampa n. 2 – Sicilia

I campus estivi dei Giovani per un Mondo Unito in Sicilia, a Siracusa e Scicli

I giovani del Movimento dei Focolari, insieme ad altre associazioni e gruppi, animeranno l’estate dei bambini in due quartieri di Siracusa ed in un Centro Diurno di Scicli. Previsti: giochi, attività di gruppo, workshop e convegni su: città e periferie, ecologia, il valore della vita, imprenditoria giovanile

I “Giovani per un mondo unito”, anche quest’ anno, scelgono di dedicare una parte del proprio tempo, durante le vacanze estive, alle periferie. Sono dieci gli eventi in programma in tutta Italia e, tra questi, due sono in Sicilia: a Siracusa e Scicli.

Dal 30 Luglio al 7 agosto si terrà la quarta edizione del “Siracusa Summer Campus”, dal titolo “L’impegno continua nelle periferie”, organizzato da Giovani per un Mondo Unito e Gi.Fra. (Gioventù Francescana). Il “campus” sarà ospitato nelle parrocchie San Corrado e San Metodio (quartieri Tiche, Akradina e Grottasanta): vi parteciperanno giovani provenienti da tutta Italia. Il campus di Siracusa prenderà il testimone dal campus di Roma (25 luglio – 3 agosto). Previsto un collegamento Hangout tra i due campus l’1 agosto. Le dirette radiofoniche notturne, su RadioImpegno, a Roma, dalle 24 alle 7 del mattino (31 luglio e 2 agosto) saranno l’altoparlante dei giovani di Siracusa e Roma, per raccontare l’impegno per il “bene comune”.

Il programma del campus di Siracusa prevede, al mattino, delle attività ludiche (sport, pittura, riqualificazione, canto e danza) dove i bambini, con l’aiuto degli animatori, scopriranno e metteranno in pratica il proprio. Il pomeriggio, invece, si terranno degli incontri di formazione per gli animatori (a San Corrado). Si approfondiranno diversi temi. L’1 agosto si terrà la tavola rotonda “Le periferie, risorsa per la città”, organizzata con il Movimento politico per l’Unità. Relatori: Giovanni Sallicano, assessore alle Politiche sociali di Siracusa, Pamela La Mesa, presidente consiglio di quartiere Grottasanta, Pinella Giuffrida, dirigente Istituto comprensivo “Chindemi”, padre Antonio Panzica, parroco di San Corrado, don Marco Tarascio, parroco di San Metodio. Moderano: Franco Sciuto (Movimento politico per l’Unità), Vincenzo Perrone (Giovani per un Mondo Unito). Nel pomeriggio sarà presentato il documentario “Siracusa, terra di bellezza e di contraddizioni”, realizzato dai giovani durante il “campus” del 2016 e firmato dalla giovane regista Clara Anicito.

Il 2 agosto, il pomeriggio è in programma una tavola rotonda sul tema: “Come non far finire il mondo a causa dei disastri ambientali” Sono previsti gli interventi di: Giuseppe Arcuri, laureando in Ingegneria Energetica, sull’impatto dell’utilizzo delle varie fonti energetiche sul riscaldamento globale, Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla (SR), sull’esperienza dell’amministrazione comunale nell’ambito della gestione dei rifiuti, e di Daniele Spadaro, astrofisico, sulla recente enciclica di Papa Francesco “Laudato si’”.

Il 4 agosto sarà al Campus lo psicoterapeuta Ezio Aceti, esperto in psicologia evolutiva e scolastica: al mattino, coordinerà le attività per i bambini, nel pomeriggio tratterà il tema “Relazioni e resilienza”.

A Scicli, il progetto “Vacanze in donazione” vedrà protagonisti gruppi di giovani da tutta Italia, impegnati come volontari alle iniziative del Centro diurno per minori S. Rosario, gestite dall’associazione “Nessuno Escluso”, in collaborazione con la comunità locale del Movimento dei Focolari. I Giovani per un mondo unito si alterneranno a gruppi, durante l’estate. Al mattino, accompagneranno i ragazzi al mare o in varie gite; nel pomeriggio si svolgeranno delle attività di animazione. Dal 23 luglio, saranno presenti dei giovani di Sassari. «Abbiamo scelto di dedicare una parte dell’estate – dice Adriano Falla, dei Giovani per un Mondo Unito di Scicli – nel servizio concreto a bambini che non avrebbero la possibilità di fare una vacanza. Per noi è un’esperienza importante di donazione che ci permette di metterci in gioco per chi ha più bisogno».

Il 3 agosto, i giovani del “Campus” di Siracusa si sposteranno a Scicli: i due gruppi si incontreranno presso la “Casa delle Culture”, iniziativa della Chiesa Valdese (nell’ambito del progetto “Mediterraneo Hope”) per l’accoglienza dei giovani migranti, soprattutto minori. Poi, un breve percorso turistico nella città barocca “patrimonio Unesco” e la cena con la comunità locale.

Per informazioni:

Siracusa

Melina Morana: 3331047718

Giuseppe Arcuri: 3881085738

Scicli

Adriano Falla: 3291311323

Ufficio stampa e comunicazione Roma / Siracusa

Roberta Formisano: 3209484000

Per le testate giornalistiche: sono previsti, momenti di incontro con i relatori ed i giovani del campus di Siracusa, nei pomeriggi dell’1, 2 e 4 agosto, presso la parrocchia San Corrado, alle 19. A Scicli, il 3 agosto, si potrà partecipare all’incontro presso la “Casa delle Culture” (ore 17,30)

RASSEGNA STAMPA

http://www.siracusanews.it/siracusa-si-terra-grottasanta-campus-2017-dei-giovani-focolari-dal-titolo-limpegno-continua-nelle-periferie/

http://www.webmarte.tv/2017/06/26/siracusa-corviale-e-grottasanta-riparte-dalle-periferie-di-roma-e-siracusa-limpegno-dei-giovani-dei-focolari/

http://www.siracusaoggi.it/a-siracusa-uno-dei-campus-estivi-dei-giovani-dei-focolari-alla-chiesa-di-san-corrado-confalonieri-attivita-per-i-bimbi-della-mazzarrona/

http://it.radiovaticana.va/news/2017/06/24/summer_camp_lavorare_insieme_nelle_periferie_di_roma/1321178




NETWorkingWalking: percorsi di sinodalità

Convegno per i Sacerdoti e le loro comunità

21 giugno 2017 – 23 giugno 2017
Presso il Centro Mariapoli di Castel Gandolfo
 

L’incontro, promosso dal Movimento dei Focolari, sarà incentrato sulla sinodalità. Sono invitati sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, ministri di diverse Chiese e laici sia giovani che adulti sensibili a questo argomento nella vita delle parrocchie.

«Nel mondo in cui viviamo, e che siamo chiamati ad amare e servire anche nelle sue contraddizioni, esige dalla Chiesa il  potenziamento  delle sinergie in tutti gli ambiti della sua missione. Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio. Quello che il Signore ci chiede, in un  certo senso, è già tutto contenuto nella parola “Sinodo”. Camminare insieme – Laici, Pastori, Vescovo di Roma – è un concetto facile da esprimere a parole,  ma  non  così  facile  da  mettere  in  pratica.»

PAPA FRANCESCO Discorso alla commemorazione del 50° anniversario dell’istituzione del Sinodo dei Vescovi 17 Ottobre 2015

Tre anni fa Networking 2014 a Loppiano ha visto giovani sacerdoti e seminaristi impegnati a costruire reti di rapporti vivi e vitali nella chiesa. E’ stato l’inizio di un cammino che non si è interrotto.

Netwalking è il nuovo appuntamento che ci diamo, ispirati da Papa Francesco che spinge la Chiesa verso la sinodalità dove l’unica autorità è l’autorità del servizio, l’unico potere è il potere della croce”. l giorni che vivremo insieme vogliono essere un’esperienza di comunione tra sacerdoti e laici ispirandoci al modello della Trinità.

Programma:

WORKSHOP TEMATICI

TESTIMONIANZE DI VITA

LITURGIA E PREGHIERA

MUSICA E CANTO, ESPRESSIONI  ARTISTICHE

Informazioni pratiche:

Arrivo: martedì 20 giugno per cena

Partenza: venerdì 23 giugno dopo pranzo

Luogo: Centro Mariapoli – Via S. Giovanni Battista De La Salle 00040 Castel Gandolfo  RM, Italia +39 06 935 9091

lnfo e Iscrizione: Tramite i Focolari più vicini oppure tramite l’indirizzo email: netwalking2017@focolare.org

Volantino netWalking




Stop and Go 4th Edition – Formia (LT)

Stop’n Go. L’appuntamento estivo dei Ragazzi per l’Unità, quest’anno si apre al progetto Start Now, con la band internazionale Gen Verde (www.genverde.it). Start Now: comincia adesso. Che cosa? A costruire la pace, il dialogo, l’unità. Comincia adesso, comincia da me.

Durante il campo si svolgeranno workshop di teatro, canto, danza e percussioni, che porteranno alla realizzazione di uno spettacolo finale, aperto a tutti, sabato 22 luglio.
Sono previsti anche workshop alternativi, dalla comunicazione alla manualità e altro ancora. Il tutto con un solo obiettivo: divertirsi, vivere dei momenti indimenticabili, donando qualcosa di sé per gli altri. Sport, azioni sociali, momenti di riflessione arricchiranno il programma di questi giorni.

Dove e Quando:
Istituto Alberghiero via Gianola, Formia (LT) 19-23 luglio 2017

Per maggior informazioni e iscrizioni vedi Volantino Stop and Go 2017




Fedeltà creativa. Rivedi lo streaming

Si è svolta a Roma il 29 maggio 2017 la presentazione del libro di Jésus Mòran

Leggi su Città Nuova

Fedeltà creativa, la sfida dell’attualizzazione di un carisma

Don Juliàn Carròn (presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione) e Maria Grazia Vergari (vice presidente adulti di Azione Cattolica) e l’autore del libro di Città Nuova, Jésus Mòran (copresidente del Movimento dei Focolari). Moderatore Alessandro De Carolis, giornalista di Radio Vaticana.

Puoi rivedere lo streaming su Facebook

Foto Alfredo Scognamiglio

Video con intervento conclusivo dell’autore.

(Video di Alfredo Scognamiglio)

Il convegno, organizzato dal Gruppo editoriale Città Nuova e dal Movimento dei Focolari in Italia, voleva dare l’opportunità di riflettere sulle sfide, sulle domande, sulle difficoltà e sulle opportunità, che vivono i movimenti ecclesiali nel periodo della post-fondazione.

È possibile attualizzare un carisma, rimanendo fedeli all’ispirazione iniziale? È questa la domanda che fa “da sfondo” alla riflessione di Jésus Mòran sul carisma del Movimento fondato da Chiara Lubich, sulla quale si sono interrogati anche Carròn e Vergari.

Don Juliàn Carròn: Nato in Spagna, sacerdote, è docente di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dopo la morte di don Giussani, nel 2005 viene eletto presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione e poco dopo nominato, dal Pontificio Consiglio per i Laici, Assistente Ecclesiastico dei Memores Domini. Nel marzo 2014 è stato confermato presidente della Fraternità per i successivi sei anni. È stato direttore dell’edizione spagnola della rivista internazionale di teologia “Communio” ed è autore di numerosi testi.

Maria Grazia Vergari: Psicologa e psicoterapeuta, insegna presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” a Roma, dove fa anche ricerca in Psicologia dello Sviluppo. Lavora presso il Cospes (Centro di orientamento scolastico professionale e sociale) occupandosi di orientamento, formazione dei genitori e dei docenti e ricerca su temi di psicologia dell’educazione; fa parte della redazione della rivista “Vocazioni” dell’Ufficio Nazionale per la pastorale delle Vocazioni della Cei. È vice presidente della sezione adulti di Azione Cattolica.

Jésus Mòran: Nato in Spagna, laureato in filosofia presso l’Università Autonoma di Madrid, ha conseguito una licenza in teologia dogmatica presso la Pontificia Università Cattolica di Santiago del Cile. Dal 2009 fa parte della “Scuola Abba”, centro interdisciplinare di studio dei Focolari. Ha pubblicato diversi articoli temi di antropologia filosofica e teologica. Dal 2014 è copresidente del Movimento dei Focolari.

Ufficio stampa: ufficiostampa@cittanuova.it – cell 347.4554043

Comunicato Stampa_attualizazione di un carisma_Carron_ Moran_Vergari_lunedì 29 maggio_Roma

 




“Amare un bambino vuol dire conoscerlo”

“Crescere è una straordinaria avventura”, parola di Ezio Aceti, psicologo dell’età evolutiva mattatore dell’incontro, organizzato dall’Usp di Rieti e promosso dal Movimento dei Focolari, il 18 maggio scorso all’Auditorium Varrone, in occasione della manifestazione “Rieti città amica dei bambini”. E già, perché Ezio Aceti non può che essere un mattatore. Voce squillante, timbro accattivante, cattura l’attenzione dei presenti con una gestualità che non passa inosservata. Chi lo ascolta viene da subito investito da una raffica di parole, ne rimane affascinato, catturato.

Foto di Paolo Cesarini

La platea dell’auditorium, composta soprattutto da genitori e docenti, per circa un’ora e mezzo viene completamente rapita dalla professionalità ammaliante del professore. Ci racconta la verità Aceti: dei bambini da 0 a 7 anni non sappiamo niente, restano un mistero per genitori ed insegnanti che non fanno altro che imporre regole che non verranno mai rispettate perché non comprese. La comunicazione, l’empatia, sono gli strumenti indispensabili per comprendere i più piccoli che vedono gli adulti come giganti a volte indecifrabili ma sempre degni del loro amore.

Comprendere significa immedesimarsi e aiutare i bambini a raggiungere il traguardo più ambito: l’autonomia. Nel processo di crescita, un ruolo fondamentale è ricoperto dal padre, figura descritta dallo studioso come l’unica capace di staccare il bambino dalla madre per fargli conoscere il mondo. Dall’osservazione dell’operato dei genitori come coppia i nostri figli potranno capire che tipo di persone essere, che tipo di amore cercare e vivere, riuscendo a portare a compimento un processo di maturazione che non li farà più essere dei “bebè”. Essere un “bebè” per Aceti non vuol dire essere solo un immaturo, significa soprattutto non essere in grado di decifrare la realtà che ci circonda, non essere capaci di affrontare nel giusto verso i problemi della vita quotidiana.

Questa accezione vale naturalmente per i bambini, per gli adolescenti e per gli adulti che verranno, perché ad affrontare la vita si impara sin da piccoli. Per guidare i bambini attraverso il fantastico viaggio della vita, secondo Aceti, bisogna comunicare con loro cercando un rapporto paritario, dove nessuno ha torto ma tutti ragione. Se si comprende con empatia il punto di vista dei più piccoli, si riesce a far rispettare loro i grandi e le loro regole.

Foto di Paolo Cesarini

Nella mattinata Aceti aveva incontrato diverse classi dell’Istituto Professionale per i Servizi Sociali Luigi di Savoia di Rieti in un’aula magna in cui il confronto tra il formatore e gli studenti è stato da subito empatico e aperto. Per lo psicologo lombardo si trattava di un ritorno: già nel 2016 aveva tenuto una relazione sulla “Conquista della libertà come padronanza di sé”. Anche stavolta ha parlato ai giovani dei giovani”, mettendosi dal loro punto di vista, li ha coinvolti con diversi scambi di battute, alternando momenti ironici e divertenti a pillole di sapienza.

Proprio dal tema della libertà è ripartito il confronto: essere padroni di sé significa conoscere il proprio corpo (da curare senza divenirne schiavi) e governare le emozioni attraverso una volontà buona, che nasce dall’esempio abilitante delle figure adulte, dai genitori fino ai docenti. Non esistono bocciature, per Ezio Aceti, né ragazzi o ragazze dal carattere “cattivo”. Per Aceti ogni errore diventa occasione di crescita, se ripreso con la consapevolezza che è sempre possibile, con impegno e sostegno, ricominciare. Ricominciare sempre e accettare le nostre fragilità, che spesso si trasformano nelle risorse più preziose.

In una seconda parte dell’incontro, dopo un dibattito, si è parlato degli aspetti legati alla relazione, perché l’uomo è un essere sociale, che cerca la sua realizzazione stringendo rapporti con l’altro. E questi rapporti si possono e si devono educare, valorizzando sempre il positivo dell’altro, alimentandone l’autostima, sforzandosi di eliminare i possibili pregiudizi che ostacolano la creazione di una relazione positiva.

Gli studenti, che hanno affrontato un percorso di alternanza scuola-lavoro avvicinandosi alle disabilità, hanno sperimentato questa esigenza di creare relazioni positive per operare nel migliore dei modi, mettendosi al servizio degli altri. Un messaggio forte è stato infine indirizzato ai docenti, anch’essi chiamati a fare la loro parte decisiva, per sostenere il processo di maturazione dei loro studenti: “Sorridete ai vostri alunni – si è raccomandato Aceti – state su. Non lasciateli uscire dalla classe senza averli salutati”.

Stefano Mariantoni e Livia Cesarini




La terra non esilia

Cambiamenti climatici, conflitti e migrazioni forzate:

il fenomeno degli ecoprofughi

Villaggio per la Terra, Galoppatoio di Villa Borghese Roma

25 aprile ore 11.00

Il nostro pianeta sta subendo in maniera sempre più chiara e veloce, un cambiamento non dovuto a fenomeni naturali. Gli effetti dei mutamenti climatici, come è noto, riguardano tutti. L’impatto, però, che hanno sui Paesi più poveri e sulle popolazioni più vulnerabili, è decisamente maggiore. Negli ultimi anni, proprio a causa di queste alterazioni e delle susseguenti drammatiche condizioni ambientali, sono aumentate le migrazioni forzate di intere fette di popolazioni nel mondo.

Non è certo facile quantificare il fenomeno degli esseri umani costretti a spostarsi a causa del cambiamento climatico. Secondo l’Internal Displacement Monitoring Agency, in ogni caso, gli individui oggi hanno il 60% di probabilità in più di essere forzati ad abbandonare la propria casa di quanto non ne avessero nel 1975. Si calcola poi che dal 2008 al 2014, oltre 157 milioni di persone abbiano dovuto spostarsi per eventi meteorologici estremi.

Le emergenze umanitarie causate da disastri naturali, molto spesso di naturale non hanno nulla. Un classico esempio è quanto sta avvenendo in Sud Sudan dove centinaia di migliaia di persone sono state colpite da carestia e oltre un milione costrette alla fuga nel periodo tra la fine del 2016 e inizio 2017. Come testimoniano molti fonti accreditate, alla base di tale fenomeno c’è l’impossibilità di allevatori, coltivatori, contadini, di occuparsi del bestiame e delle terre in quanto non accessibili per via del conflitto in corso tra truppe governative e ribelli, non per l’aridità del terreno.

Ci sono poi i casi del Delta del Niger dove a causa di sversamenti petroliferi dei pozzi gestiti da compagnie occidentali, intere fette di popolazione sono state costrette a lasciare le proprie case o sono morte; quelli legati al fenomeno del cosiddetto Land Grabbing (accaparramento della terra per interessi economici ad opera di Stati e multinazionali).

Esistono anche situazioni di conflitto, in apparenza estranee a motivi ambientali, che nascondono in realtà origini strettamente connesse ai cambiamenti climatici in atto.

Una drammatico caso è rappresentato dalla guerra in Siria. La crisi, nota come primavera siriana, esplode dopo quattro anni consecutivi di siccità che avevano trasformato i terreni agricoli in deserto e creato problemi gravissimi all’agricoltura e all’industria.

La ricorrenza della Giornata Mondiale della Terra 2017 offre l’occasione ideale per sollevare il dibattito su quanto siano indispensabili un cambiamento di mentalità globale, una coscientizzazione universale riguardo il tema dell’ambiente e una presa di posizione netta sulla questione dei profughi. L’approccio ormai indispensabile dovrà da un lato favorire in ogni modo misure atte a contenere eventi traumatici ambientali, dall’altro porsi il problema dell’accoglienza.

Earth Day Italia e il Movimento dei Focolari ritengono maturi i tempi per una riflessione seria sulle correlazioni tra disastri, eventi meteorologici estremi, sfruttamento della terra, cambiamenti climatici, guerre, e migrazioni forzate. Nella cornice della 5 giorni organizzata a Roma per festeggiare la Giornata Mondiale della Terra 2017, lanciano il  Forum LA TERRA NON ESILIA. Cambiamenti climatici, conflitti e Migrazioni Forzate: il fenomeno degli ecoprofughi, un primo momento di confronto tra varie realtà che si occupano a diverso titolo di ambiente e di migrazioni, nel tentativo di avviare una riflessione alla base di un percorso di sensibilizzazione e di azione.

“La battaglia per la conservazione dell’ambiente – ha dichiarato Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia – non avrebbe senso se non fosse primariamente una lotta per l’uomo, in particolare l’uomo più fragile, più a rischio, quello che subisce drammaticamente sulla propria pelle gli effetti dei cambiamenti climatici. La nostra organizzazione ha fortemente voluto porre all’attenzione di tutti il tema degli ecoprofughi e ribadire che il modo migliore per celebrare la Giornata Mondiale della Terra è avere coscienza dei rischi che stiamo correndo e intraprendere azioni concrete personali e comuni perché il mondo sia più vivibile, a partire dalle popolazioni più vulnerabili”.

“Il fenomeno degli ecoprofughi – afferma Antonia Testa, co-responsabile del Movimento dei Focolari di Roma – penso richiami da vicino quanto Papa Francesco esprime quando parla di “ecologia integrale”, cioè l’importanza di riportare al centro dell’attenzione la persona. Ci si prende davvero cura del creato, dell’ambiente, se ci si prende cura degli uomini e delle donne che lo abitano, se la loro dignità viene difesa e promossa, sei i loro diritti fondamentali vengono riconosciuti. Lavorare in questa direzione vuol dire lavorare per la pace e questo, direi, è il modo più alto, più nobile di custodire la nostra Terra”.

Interverranno:

Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia WWF

Elisa Nucci, responsabile progetti esteri COMI (Cooperazione per il Mondo in Via di Sviluppo)

Vincenzo Buonomo, docente di diritto internazionale presso la Pontificia Università Lateranense

Cecilia Dall’Oglio, European Programs Coordinator, Global Catholic Climate Movement

Alessandra Morelli, Delegata per l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)

Lorenzo Ciccarese, Responsabile dell’Area protezione degli habitat e delle specie – ISPRA

Modera: Luca Attanasio, giornalista.

Uff. Stampa:

Luca Attanasio, attaluca@gmail.com  3397751996;

Elena Coppola, press@romainmariapoli.org 3392184423;

Alessandro De Carolis, decarolisale@gmail.com 3358356271




Economia di comunione – Villaggio per la terra (Roma)

VOLANTINO EdC_al_Villaggio_per_la_Terra_23_e_24_aprile_2017




Mariapoli Viterbo 2017

Prenotazioni: Volantino Mariapoli Viterbo




Roma in Mariapoli: Villaggio per la terra 2017

Comunicato stampa: Villaggio per la terra 2017

Vedi qui Il programma dettagliato giorno per giorno

Il nuovo Villaggio per la Terra aprirà nel giorno del Natale di Roma, venerdì 21 aprile, per poi proseguire in festa fino al giorno della Liberazione – martedì 25 aprile.

Al Galoppatoio di Villa Borghese presso Porta Pinciana – che quest’anno ospiterà un villaggio polisportivo realizzato assieme al CONI, al CIP e ai Gruppi Sportivi della Difesa – si aggiunge quest’anno la suggestiva Terrazza del Pincio  dove avrà luogo anche lo storico Concerto per la Terra .

Tantissime anche le attrazioni per le decine di migliaia di visitatori attesi, tra cui:

  • Villaggio dei Bambini con spettacoli e animazioni
  • Pompieropoli dei Vigili del Fuoco di Roma
  • Fattorie Sociali e Didattiche della Regione Lazio e della CIA
  • Laboratori della Natura
  • Laboratorio di Sismologia e Vulcanologia dell’INGV
  • Planetario Gonfiabile dell’Istituto Nazionale di Astrofisica
  • Dimostrazioni con le unità cinofile utilizzate dalla Protezione Civile per il Terremoto
  • Giostre e Giochi di un tempo
  • Simulatori sportivi
  • Animazione con spettacoli, danze e giochi a cura della Jolly Animation
  • Mercatini solidali a sostegno dei terremotati
  • Spettacoli di Piazza
  • Concerti e Spettacoli dal Vivo
  • Villaggio Sport4Earth per la pratica di decine di discipline sportive
  • Dimostrazioni Sportive a cura di campioni olimpici e paralimpici
  • Biciclettate, Tornei e Competizioni Sportive
  • Raduni acrobatici e Flashmob
  • Corsi per Osservatori Ambientali
  • Corsi di Giornalismo Ambientale

Gli eventi in programma (aggiornamenti sul sito su www.villaggioperlaterra.it)

Tra questi importante ricordare:

  • Festival dell’Educazione Ambientale (21-22 aprile)
  • Giornata Mondiale della Terra (22 aprile – Earth Day)
  • 30° compleanno dell’Erasmus (22 aprile)
  • Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’autore (23 aprile)
  • Festival dell’Economia Circolare (23-24 aprile)
  • Festa dello Sport (24 aprile)
  • Giornata della Mobilità Sostenibile (25 aprile)
  • forum ‘Cambiamenti climatici e migrazioni forzate’ (25 aprile)
  • La giornata del 25 aprile avrà come tema centrale il dialogo interculturale e l’accoglienza e le loro connessioni alla questione ambientale. Nella mattinata, il forum ‘Cambiamenti climatici e migrazioni forzate’ affronterà il tema del drammatico aumento di eco-rifugiati nel mondo; nel pomeriggio, lo spazio dibattito sarà animato da esponenti femminili delle grandi religioni che svilupperanno la questione della salvaguardia del creato a partire dalla prospettiva delle fedi.

Festival dell’Educazione Ambientale (21-22 aprile)

Appuntamento ufficiale degli Stati Generali dell’Ambiente, il Festival vuole essere luogo d’incontro tra la domanda di educazione ambientale introdotta recentemente nella scuola italiana e l’offerta non formale proposta da Consorzi e Associazioni da decenni impegnati in questo prezioso campo d’azione. Convegni; incontri con autorevoli scrittori, scienziati, istituzioni e giornalisti; contest; momenti di condivisione e racconto delle buone pratiche; spettacoli; laboratori artistici e scientifici curati da consorzi, animatori ed associazioni.

La Giornata Mondiale della Terra (22 aprile – Earth Day)

Cuore vivo della manifestazione, l’Earth Day sarà celebrato ponendo l’attenzione sulla grande Marcia per la Scienza organizzata a livello globale dall’Earth Day Network di Washington a sostegno della lotta ai cambiamenti climatici cui anche il Villaggio per la Terra darà il suo contributo assieme ai ricercatori italiani. Momento particolarmente significativo se si pensa alla condotta dell’Amministrazione USA del Presidente Trump che dopo aver negato la questione ambientale ha deciso di disinvestire dagli impegni sul cambiamento climatico per riversare quelle stesse risorse nell’imponente produzione di nuove armi. Concluderà la serata il Concerto per la Terra. Le celebrazioni italiane dell’Earth Day sono considerate tra le più belle al mondo dalla storica organizzazione di Washington – l’Earth Day Network – che pure vanta oltre 22mila partner

Forum ‘Cambiamenti climatici e migrazioni forzate’ (25 aprile)

La giornata del 25 aprile avrà come tema centrale il dialogo interculturale e l’accoglienza e le loro connessioni alla questione ambientale. Nella mattinata, il forum ‘Cambiamenti climatici e migrazioni forzate’ affronterà il tema del drammatico aumento di eco-rifugiati nel mondo; nel pomeriggio, lo spazio dibattito sarà animato da esponenti femminili delle grandi religioni che svilupperanno la questione della salvaguardia del creato a partire dalla prospettiva delle fedi.

30° compleanno dell’Erasmus (22 aprile)                                                                             

Assieme alla principale agenzia nazionale Erasmus – l’Istituto INDIRE – al MIUR, a rappresentati autorevoli delle Istituzioni Europee e alle associazioni studentesche internazionali, il Villaggio per la Terra sarà teatro di questa importante celebrazione che vuole ricordare alla vecchia Europa il sogno dei suoi giovani. L’Erasmus è la più vincente manifestazione del sogno di unità che soggiace al trattato di Schengen oggi gravemente minacciato dall’evocazione e dalla costruzione dei muri dell’intolleranza. Con questo spirito gli organizzatori hanno voluto intitolare Over the wall (oltre il muro) il Concerto per la Terra.

Festival dell’Economia Circolare (23-24 aprile)

Recycling Generation è il titolo di questa manifestazione – organizzata con la collaborazione scientifica della storica Accademia Kronos guidata da Ennio La Malfa – per ricordare a tutti che l’economia avrà un futuro solo se saprà diventare Circolare e Responsabile verso le future generazioni.

Le mille opportunità dell’economia circolare aprono scenari di sviluppo che l’economia tradizionale non è più in grado di offrire. I green Jobs, le start up, l’economia di impatto, l’economia civile, il riciclo delle materie di scarto, sono solo alcuni dei temi trattati nella grande tenda dei convegni del Villaggio per la Terra dove i visitatori potranno viaggiare nel futuro sostenibile che è poi anche l’unico futuro possibile.

La due giorni dedicata all’economia sarà inoltre l’occasione per conoscere e condividere l’esperienza e il progetto dell’Economia di Comunione che il Movimento dei Focolari ha lanciato 25 anni fa e che coinvolge imprenditori ed economisti a ribaltare la normale concezione dell’utile visto solo in senso individualistico, aprendolo alla cultura del dare in un’attenzione continua a tutti i soggetti dell’agire economico.

Dal Festival saranno lanciati anche l’Expo di Astana sulle Energie Rinnovabili e il G7 Ambiente che si terrà in giugno a Bologna.

Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore (23 aprile)

Un viaggio nel mondo del libro nel giorno della sua festa mondiale assieme ad autori, editori e spettacoli di intrattenimento culturale per tutti i gusti.

Festa dello Sport (24 aprile)

Terzo Tempo è la festa del fair play che il Villaggio della Terra vuole offrire a tutta la città per una serata all’insegna del divertimento, del rispetto e dell’amicizia, valori fondanti dello sport.

Giornata della Mobilità Sostenibile (25 aprile)

In collaborazione con Roma Servizi per la Mobilità, un contenitore di proposte, soluzioni, riflessioni e informazioni sulle nuove forme di mobilità urbana orientate alla sostenibilità (zero emissioni, ibrido, car sharing, car pooling, ciclabilità, commuting).

L’ingresso al Villaggio per la Terra e la partecipazione agli eventi sono liberi e gratuiti per tutti.

www.villaggioperlaterra.it

www.facebook.com/villaggioperlaterra

Telefono: +39 06 452213221

Info: segreteria@romainmariapoli.org

Whatsapp: +39 366 4638901

Vedi anche il sito: romainmariapoli.wordpress.com




Insieme è più bello: Festa di Carnevale di Amatrice 18 febbraio 2017

Insieme è più bello, insieme si costruisce qualcosa di bello!

Iniziare con questa frase, per raccontare la festa di Carnevale di Amatrice, non è casuale ma esprime a pieno il desiderio che ha animato ognuno: bambini, adulti, anziani, associazioni, enti, movimenti, commercianti, animatori, tutti proprio tutti!

Insieme, aiutandosi reciprocamente!
La festa del 18 febbraio è iniziata già la mattina quando un’allegra truppa di bambini, giovani e adulti, si è messa all’opera per addobbare la sala mensa con palloncini variopinti, tovaglie colorate, coriandoli e stelle filanti.

Leggi tutto l’articolo

Fonte: dal sito https://costituiamo.wordpress.com/