I bombardamenti non si giustificano. La nostra coscienza davanti alla guerra

Comunicato stampa – 12 aprile 2017

Sostegno del Movimento dei Focolari Italia all’appello di Pax Christi e Caritas

Il Movimento dei Focolari in Italia sostiene la proposta di Caritas e Pax Christi di osservare un giornata di preghiera e digiuno per mercoledì 12 aprile 2017 davanti all’orrore della guerra in Siria e in tanti altri luoghi che reclamano giustizia e pace.

Per non accettare la banalità del male e costruire la pace con responsabilità e realismo, rinnoviamo la richiesta di fermare ora ogni fornitura di armi, anche da parte dell’Italia, verso i Paesi in guerra. Ricordiamo che non abbiamo ricevuto alcuna risposta alla lettera datata 24 marzo 2017 inviata al ministro degli esteri Alfano assieme a Amnesty, Banca etica, Oxfam e Rete disarmo per chiedere di interrompere il flusso di bombe in partenza dal nostro Paese verso la coalizione saudita impegnata nel conflitto yemenita. Una guerra con migliaia di morti e vittime tra i civili.

Non possiamo tacere. Ripetiamo ancora le parole di papa Francesco a Redipuglia nel 2014: «Anche oggi le vittime sono tante… Come è possibile questo? E’ possibile perché anche oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi, che sembra essere tanto importante! E questi pianificatori del terrore, questi organizzatori dello scontro, come pure gli imprenditori delle armi, hanno scritto nel cuore: “A me che importa?”».

Alimentiamo con questa scelta condivisa il nostro ripudio verso la menzogna della guerra che non può mai richiedere comprensione o giustificazione, ricordando che l’Italia resta il 7° esportatore di armi al mondo.

Carlo Cefaloni (+39) 328 0531322

ufficiostampaitalia@focolare.org




Comunità Papa Giovanni XXIII – Via Crucis per le donne crocifisse

COMUNICATO STAMPA 5/4/17

Papa Francesco: «Partecipate alla via Crucis per le donne crocifisse»

Il Pontefice in udienza generale

«Saluto la Comunità Papa Giovanni XXIII e, mentre esorto a continuare l’opera in favore di ragazze sottratte alla prostituzione, invito i romani a partecipare alla Via Crucis per le donne crocifisse che avrà luogo venerdì 7 aprile alla Garbatella». Queste le parole di Papa Francesco, stamane, nel corso dell’udienza generale in Piazza San Pietro.

La Via Crucis per le donne crocifisse, giunta alla 3° edizione, è un evento, organizzato dalla Comunità di don Benzi, nato per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al dramma delle donne vittima di tratta, rese schiave per il racket della prostituzione.

«Siamo grati al Santo Padre per le sue parole di incoraggiamento e l’invito a partecipare alla Via Crucis per le donne crocifisse — commenta Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII —. La Sua attenzione per questa piaga sociale ci incoraggia a proseguire con maggiore impegno la liberazione delle ragazze»

«Dinanzi al dramma della tratta e della prostituzione schiavizzata chiediamo alla società civile, alle istituzioni tutte, di unirsi a noi per la liberazione di tante giovanissime donne. Vengono violentate da coloro che pensano di avere il diritto di comprare il loro corpo di ragazze», spiega don Aldo Buonaiuto, ideatore e coordinatore dell’evento. «Il fenomeno della prostituzione di strada negli ultimi due anni è quadruplicato, anche a causa dei numerosi sbarchi — continua don Buonaiuto —. Lo Stato deve mettersi dalla parte di chi vuole liberare le donne schiavizzate e non da parte di chi le assoggetta, sfrutta e guadagna sui loro corpi».

L’appuntamento è fissato per venerdì 7 Aprile alle ore 19:00 presso il Ponte Spizzichino, zona Garbatella, per la partenza della simbolica Via Crucis di solidarietà e preghiera.

L’evento è patrocinato da molte realtà istituzionali, civili, associazioni religiose e vedrà la straordinaria presenza delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, delle Fiamme Gialle, delle donne dell’Arma dei Carabinieri, della Gendarmeria Vaticana e dalle donne della Polizia Municipale. Insieme porteranno la Croce. Saranno anche presenti, portando la Croce, magistrati di Roma, il ministro degli esteri Angelino Alfano ed altre autorità.

Sito dell’evento: http://www.donnecrocifisse.it/
Ufficio stampa: Luca Luccitelli, 340.5475343

 
UFFICIO STAMPA Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

Via Argine 4 – 37045 LEGNAGO (VR)
tel. 0442 25174 – fax. 0442 25132
ufficiostampa@apg23.org
Responsabile: Luca Luccitelli, 340.5475343




“Elogio dell’autosovversione” di Luigino Bruni

 

Elogio dell’autosovversione (la fioritura umana nelle Organizzazioni a Movente Ideale)

 

 

 

 

L’autore:

Luigino Bruni

Professore ordinario di Economia politica presso l’Università Lumsa di Roma e docente di ‘Economia ed etica’ all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI). Per i tipi di Città Nuova, dove dirige la collana Idee/economia, è autore tra gli altri di: Il prezzo della gratuità (2006, 20082); Le nuove virtù del mercato (2012), e ha curato con Stefano Zamagni il Dizionario di economia civile (2009).

Scheda libro




Seconda nascita

Ero ancora bambina quando dovetti prendermi cura dei miei genitori, entrambi malati, imparando a cucinare e ad accudire casa. Come se non bastasse, la mamma perse il lavoro: allora provai veramente la fame, giorni e giorni senza cibo o al massimo con pane bagnato.

Dopo quel periodo così duro, fui ospite di una casa famiglia. Un anno dopo la mamma si tolse la vita ed io, in seguito, venni adottata da una coppia, subendo però maltrattamenti. Disperata, mi rivolsi a Dio: «Se esisti, salvami!». Fui ascoltata: ebbi modo di ritornare dov’ero nata e riabbracciare mia sorella.

Poi una “seconda nascita” grazie a due coniugi alla cui vicinanza devo molto. La loro comunità cristiana è diventata la mia vera famiglia, sono maturata nella fede e ho realizzato un sogno: avere una casa mia ed essere indipendente.

Come lavoro assisto un’anziana. Oggi nell’abbandono di Cristo sulla croce avverto tutto l’amore di un Dio, e in quello che ho sofferto vado scoprendo un senso: come in un dipinto che il pittore completa a poco a poco.

L. – Italia

Fonte: Il Vangelo del giorno, Aprile 2017, Città Nuova Editrice, pag. 53




Dagli scritti di un malato terminale

Sono profondamente persuaso che il Signore ci ama sempre: quando ci consola e quando ci prova… per fare in breve tempo di ognuno di noi un suo capolavoro.

Con gli anni cadono anche tante cose inutili come foglie morte d’autunno. Dio ora si comunica diversamente, senza intermediari. Da alcuni anni sono iniziate le prove della salute.

Da poco se ne è presentata un’altra più seria per cui la medicina non ha tuttora scoperto il rimedio. Mi sembra che la mia vita stia per imboccare una strettoia, ma nello stesso tempo sento che Dio mi è più vicino e che i miei giorni sono nelle sue mani.

Filippo – Italia

Fonte: Il Vangelo del giorno, Aprile 2017, Città Nuova Editrice, pag. 36




Banco di prova

Gestisco un negozio di articoli da regalo in un quartiere popolare. Per me un cliente è più di un cliente: considero importante il rapporto da avere con lui, al di là del fatto che devo vendere.

A volte c’è chi viene semplicemente a con darmi i suoi problemi; io l’ascolto e, se posso, cerco di dire la mia. Tanto che, a questo proposito, papà mi prende in giro: «Invece che un negozio sembra un confessionale». Il fatto è che questo lavoro io lo vedo come il banco di prova del mio esser cristiana, del mio sforzo di vivere secondo la Parola di Dio».

Rachele – Italia

Fonte: Il Vangelo del giorno, Aprile 2017, Città Nuova Editrice, pag. 31




La pace, tra realismo e profezia

Punti di vista n. 17

Lo scorso 14 marzo abbiamo partecipato in Parlamento all’incontro promosso dal Movimento dei Focolari e dal Gruppo editoriale Città Nuova sul tema “Scelte di pace. Riconvertiamo l’economia che uccide”. Per il terzo anno consecutivo soprattutto i giovani coinvolti nell’iniziativa hanno voluto interpellare alcuni esponenti politici sulla questione del disarmo.

Una proposta che vede coinvolti anche Pax Christi, Amnesty international, l’Istituto di ricerche internazionali Archivio disarmo, la Banca etica. Alcuni media, in particolare il quotidiano Avvenire, hanno dato spazio all’iniziativa. Ci piace sottolineare la nota di “profezia” di quest’iniziativa che non si arresta di fronte allo scetticismo e all’inerzia di chi ha altre priorità in agenda.

Non è un caso che i più convinti promotori di questo percorso, che continua da tempo e coinvolge sempre più persone su tutto il territorio italiano, siano proprio i più giovani, studenti e lavoratori alle prime armi arrivati a Roma facendo non pochi salti mortali, impegnati per il disarmo delle menti e dei cuori, come premessa a ogni altra iniziativa.

Rosalba Poli e Andrea Goller

Fonte: Rivista Città Nuova n. 4 /Aprile 2017 pag. 43




Progetto “Scartati”: tre storie vere

Scartati, emarginati, senza via di uscita: in loro sta la scintilla ispiratrice del progetto audiovisivo CSC media del Movimento dei Focolari, un video di 20 minuti che racconta 3 storie vere, anonime.

I protagonisti al culmine del dolore si imbattono nella figura di Gesù che sulla croce grida l’abbandono e fanno l’esperienza di passare dalla morte alla vita, dal dolore all’Amore, come espresso da alcuni brani di Chiara Lubich che intercalano le storie.

Un progetto a cui hanno dato vita una coralità di contributi.

Interpreti. Alessio De Caprio (Italia), Rafael Reyes Loyo (Messico) e Sarah Finch (Gran Bretagna). Musiche di Sandro Crippa. Opere della Bottega di Ciro (Roberto Cipollone, Italia).

Per maggiori informazioni vai al sito www.focolare.org/scartati/

Per ordinazioni, a € 8 il video su supporto DVD e on line,

scrivere a scartati.csc@gmail.com




Fermate le armi. Lettera ad Alfano

A CURA DI GIUSTINO DI DOMENICO
FONTE: CITTÀ NUOVA

A due anni dall’inizio del conflitto Amnesty International, Oxfam, Movimento dei Focolari, Fondazione Banca Etica, Opal Brescia, Rete Italiana per il Disarmo, con il sostegno del missionario Comboniano Alex Zanotelli, scrivono al Ministro degli Esteri.

Riportiamo alcuni brani del comunicato congiunto che accompagna la lettera inviata al ministro degli Esteri Angelino Alfano il 24 marzo 2017. Il conflitto nel piccolo e povero Paese della Penisola araba dura ormai dal 26 marzo 2015.

Secondo le Nazioni Unite in 24 mesi di scontri ci sono stati oltre 4.500 morti civili, con oltre 8.000 feriti, e un numero di sfollati che supera i tre milioni. Sempre secondo le strutture Onu sul Paese incombe “un grave rischio di carestia”: quasi 7,3 milioni di yemeniti avrebbero bisogno di un urgente aiuto alimentare e oltre 430 mila bambini soffrono di malnutrizione grave.

Nello scontro tra i ribelli Houti e le forze del presidente eletto Hadi, dal marzo del 2015 è intervenuta con operazioni di bombardamenti, una coalizione guidata dall’Arabia Saudita comprendente i Paesi del Golfo Persico (eccetto l’Oman). Sulle città e paesi dello Yemen sono stati sperimentate da entrambe le parti in causa tecniche militari particolarmente distruttive nei confronti della popolazione civile, come esempio gli attacchi “double tap”, che mirano non solo a distruggere gli obiettivi ma anche di uccidere i soccorritori.

Bloccare l’invio di bombe
Di fronte a questa situazione ormai insostenibile Amnesty International, Oxfam, Movimento dei Focolari, Fondazione Banca Etica, Opal Brescia, Rete Italiana per il Disarmo hanno deciso di scrivere al Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano per sollecitare un ruolo positivo dell’Italia nella crisi, che non si limiti solo a lenti passi diplomatici.

Le realtà della società civile, che già da mesi si sono occupate della questione yemenita, si sono dette ancora una volta fortemente preoccupate del fatto che l’Italia stia continuando a fornire all’Arabia Saudita e ai membri della sua coalizione sistemi militari e munizionamento che alimentano il conflitto, nonostante diversi rapporti e notizie attendibili dimostrino le gravi e reiterate violazioni delle convenzioni internazionali su diritti umani e diritto umanitario da parte della coalizione a guida saudita.

«In Yemen si sta consumando una guerra di cui nessuno parla, che finora ha distrutto la vita di migliaia di civili e provocato un disastro umanitario che vede oggi oltre 3 milioni di persone senza alcun rifugio e 2 milioni di bambini che non possono andare a scuola – afferma Antonio Marchesi presidente di Amnesty International Italia –. Nonostante questo, il Governo italiano sta continuando ad autorizzare la fornitura di armi all’Arabia Saudita, violando, a nostro avviso, il diritto nazionale ed internazionale e contribuendo al perpetuarsi delle violenza. È ora di porre fine a queste vendite».

La responsabilità politica
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Opal e dalla Rete Disarmo lo scorso anno dall’Italia sono state inviate all’Arabia Saudita bombe e munizionamento militare per un valore complessivo di oltre 40 milioni di euro, in crescita rispetto ai 37,6 milioni del 2015. Le spedizioni sono state effettuate dalla provincia di Cagliari e sono riconducibili alla RWM Italia, azienda del gruppo tedesco Rheinmetall, che ha la sua sede legale a Ghedi (Brescia) e la sua fabbrica a Domusnovas, non lontano da Cagliari. Già dal 2015, e dunque a conflitto già aperto e dichiarato, sono state confermate e certificate numerose spedizioni di bombe aeree della RWM Italia dalla Sardegna all’Arabia Saudita, l’ultima probabilmente solo pochi giorni fa.

«Dobbiamo chiedere con forza che la politica italiana dica da che parte vuole stare, se da quella della popolazione civile o dei produttori di armi. E che la 185/90 venga rispettata pienamente nei suoi principi, non solo sulla carta» commenta padre Alex Zanotelli, missionario comboniano.

«Nonostante le migliori intenzioni e le denunce avanzate dai parlamentari presenti al dibattito per un’economia disarmata dello scorso 14 marzo promosso nell’aula dei gruppi parlamentari dal Movimento dei Focolari – affermano i due responsabili per l’Italia Andrea Goller e Rosalba Poli –, la situazione non sembra affatto rientrare tra le priorità del governo e delle forze politiche. Non dare risposte vuol dire lasciare interi territori davanti al ricatto tra lavoro e concorso alla guerra. Occorre perciò una vera riconversione economica».

Stop all’invio di armi verso la coalizione saudita
Al Ministro Alfano le organizzazioni della società civile chiedono di porre fine immediatamente al trasferimento di sistemi militari e munizionamento verso la coalizione guidata dall’Arabia Saudita, per prevenire ogni rischio di commettere o facilitare serie violazioni dei diritti umani in Yemen.

In seno alla comunità internazionale, e valorizzando la presenza dell’Italia nel Consiglio di Sicurezza ONU, occorre inoltre, secondo le associazioni, condannare fermamente l’uso di munizioni a grappolo nel conflitto e fare pressione affinché anche l’Arabia Saudita ratifichi il trattato internazionale sulle munizioni a grappolo, distruggendo quelle che ancora possiede.

Le 6 realtà associative italiane si uniscono a diverse altre organizzazioni internazionali nel sollecitare l’istituzione di una indagine internazionale indipendente per esaminare le violazioni di tutte le parti in conflitto, al fine di assicurare la giustizia, le responsabilità e il risarcimento per le vittime. Promuovendo nel contempo in sede europea l’attuazione della Risoluzione del Parlamento europeo del 25 febbraio 2016 sulla situazione umanitaria nello Yemen (2016/2515(RSP)), che ha chiesto di «avviare un’iniziativa finalizzata all’imposizione da parte dell’UE di un embargo sulle armi nei confronti dell’Arabia Saudita, tenuto conto delle gravi accuse di violazione del diritto umanitario internazionale da parte di tale Paese nello Yemen e del fatto che il continuo rilascio di licenze di vendita di armi all’Arabia Saudita violerebbe pertanto la posizione comune 2008/944/PESC del Consiglio dell’8 dicembre 2008».

Lettera Ministro Alfano 24.03.17




Run4unity 2017: al via il 7 maggio la staffetta planetaria per la pace anche in Italia!

Al via il 7 MAGGIO 2017 la sesta edizione di Run4Unity

Per maggiori informazioni: www.run4unity.net/2017/

Vedi: R4U Dado sport

Volantini delle varie città dell’Italia

in cui si svolgerà la staffetta per la pace:

Roma

Sito della manifestazione di Roma

Trieste

Milano

Milano: Per maggior informazioni

Sicilia – Giarratana RG

Volantino Giarratana RG

Sardegna – Iglesias

Volantino Run4unitySardegna

La Spezia

TRENTO

Volantino Run4Unity-2017-TRENTO

Puglia – Neviano




“Chiara Lubich e la famiglia”: echi delle varie manifestazioni in Italia

Da Catania

 




Sostieni il progetto dei Cantieri Hombre Mundo 2017: basta un click!

La compagnia assicurativa inglese, Aviva, che è attiva anche sul territorio nazionale, ha istituito un fondo dedicato al “sostegno di iniziative volte alla valorizzazione della cultura della diversità, alla difesa del futuro dei più giovani e alla tutela della salute”.

Per definire come distribuire i fondi stanziati ha bandito un concorso dal titolo “Vota i progetti che ti stanno a cuore” dove è stato anche inserito il progetto a sostegno dei cantieri dei Ragazzi per l’Unità che sono in programma per la prossima estate in diverse città del Veneto e che vedono coinvolti circa 60 ragazzi che provengono dall’Europa e dai Continenti: il progetto si chiama “Hombremundo 2017”.

Il regolamento del concorso prevede che i vari progetti vengano votati via web e che una giuria nomini, tra i progetti più votati, i vincitori cui verranno devoluti i fondi.

Per sostenerlo è tutto molto semplice, basta cliccare sul link qui sotto
https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/16-966
e seguire le istruzioni.

Ci sono due possibilità di registrazione:
1- tramite email:registrare i propri dati (compreso un indirizzo mail).
Al termine di questa fase si riceve una mail all’indirizzo inserito contenente un nuovo link con il quale accedere alla pagina per la votazione

2- tramite Facebook
tramite lo stesso link invece di registrarsi con indirizzo email cliccare su registrati su Facebook e proseguire

Ogni utente che si registra ha a disposizione 10 punti che può distribuire anche su più progetti… anche se, ovviamente, a noi farebbe molto piacere che tutti assegnassero i loro 10 punti al progetto Hombremundo…

Grazie del tuo sostegno!!




Fare acquisti con la Carta del Docente presso Città Nuova

Città Nuova è abilitata a ricevere acquisti fatti tramite la Carta del Docente, sia attraverso il proprio sito web, che sul territorio (presso gli agenti).

Per acquistare con la Carta del Docente:

direttamente sul sito web, compilare il modulo presente nella pagina: https://www.cittanuova.it/carta-del-docente/
presso gli agenti presenti sul territorio, consultare l’elenco nella pagina: https://www.cittanuova.it/diffusione/
Per l’assistenza riguardo la Carta del Docente fare riferimento al sito web del ministero (https://cartadeldocente.istruzione.it/) e al call center dedicato: 800.863.119

Acquisto tramite sito web

scegliere nel catalogo Città Nuova quali abbonamenti o libri si desidera acquistare
calcolare il totale della merce desiderata (ricordare di aggiungere 3 € per la spedizione dei libri; dal secondo abbonamento in poi ci sono 2 € di sconto per ogni abbonamento)
creare il buono sul sito web del ministero(https://cartadeldocente.istruzione.it/) con le seguenti caratteristiche:
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– tipologia prodotto LIBRI E TESTI (ANCHE IN FORMATO DIGITALE)
– importo ottenuto tramite il calcolo del punto 2
compilare in tutte le sue parti il modulo presente nella pagina: https://www.cittanuova.it/carta-del-docente/
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dopo alcuni giorni verrete contattati dall’ufficio commerciale per segnalare l’avvenuta attivazione degli abbonamenti, o spedizione dei libri
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contattare un agente presente sul territorio, i contatti sono presenti sulla pagina: https://www.cittanuova.it/diffusione/
chiedere all’agente una stima del valore totale della merce
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La pace conta su di te

Per venire incontro a insegnanti e animatori di gruppi giovanili che richiedono una proroga nei tempi di consegna dei lavori per partecipare al concorso “La pace conta su di te” – promosso dal Gruppo editoriale Città Nuova, in collaborazione con la redazione della testata Teens e il Centro internazionale Ragazzi per l’Unità, la scadenza dei termini di partecipazione viene rinviata dal 31 marzo al 31 maggio prossimo.

Se fossi un giornalista come racconteresti la pace?

VIDEO, ARTICOLI E FOTO SULLA PACE PER IL PRIMO CONTEST DELLA RIVISTA TEENS  DEDICATO AGLI STUDENTI.

PARTECIPA, I TUOI CONTRIBUTI POTRANNO ESSERE PUBBLICATI E SARAI PREMIATO INSIEME ALLA TUA CLASSE.

Rivolto agli studenti tra i 12 e i 18 anni che dal 1 dicembre 2016 fino al 31 marzo 2017, possono raccontare la loro visione della pace e della convivenza pacifica fra i popoli, a partire dal proprio vissuto quotidiano, con video, interviste e articoli. I contributi dei vincitori saranno pubblicati sul bimestrale Teens e potranno partecipare alle ‘lezioni di giornalismo’ che si terranno presso Città Nuova Gruppo Editoriale.

LEGGI IL REGOLAMENTO

Per maggiori informazioni, scrivere a teens@cittanuova.it

Teens è stata appena premiata per le migliori interviste in occasione della XII edizione del Premio Nazionale “Città di Chiavari” al miglior giornalino per ragazzi dove ha inoltre ricevuto una menzione speciale per lo spazio destinato alla scrittura dei giovani.

 

 




Chiudiamo o apriamo

Punti di vista n. 16

In Italia c’è un ritorno della paura per vari motivi, dal terrorismo alla crisi economica, ma soprattutto per via degli immigrati. Sembra quasi che ci si debba preoccupare più della sicurezza delle nostre frontiere, delle nostre città e della nostra gente che dell’accoglienza e dell’integrazione

Un fenomeno che diventerebbe inquietante se dilagasse, a livello delle istituzioni come fra i semplici cittadini, per molti dei quali, per fortuna, i migranti hanno volti e nomi ben precisi.

L’approccio ondivago del nostro Paese alla questione, con le sue molte sfaccettature, dai modelli di accoglienza ai “patti” per la sicurezza stipulati a livello internazionale, ci ha fatto pensare all’atteggiamento che abbiamo con chi non è nato in casa nostra, con chi arriva da fuori, arriva dopo, e chiede di far parte, in qualche modo, della nostra vita. E non necessariamente ha una nazionalità diversa dalla nostra: semplicemente, a un certo punto, incrocia il nostro cammino…

Quando questo ci succede, come reagiamo? Chiudiamo le frontiere o apriamo le porte? La maggioranza degli italiani le apre, per fortuna.

Rosalba Poli e Andrea Goller

Fonte: Rivista Città Nuova n. 3 /Marzo 2017 pag. 43




Anziana sulla breccia

Nel giorno del mio 82° compleanno mi sono iscritta a Filosofia. La sentivo come una occasione per testimoniare Cristo in mezzo ai giovani. All’inizio gli altri studenti erano un po’ meravigliati nel vedere una matricola della mia età, ma sono stati sempre molto gentili con me e hanno cominciato ad affezionarsi: ormai per loro ero una collega a cui potevano telefonare, chiedere consigli…

Un giorno ho chiesto ad alcune giovani colleghe: «Avete tutto, eppure mi sembrate tanto tristi. Come mai?». Il mio fare schietto e affettuoso ha suscitato le loro confidenze: non erano credenti e avvertivano un vuoto esistenziale. Da allora non le ho più mollate.

Una di loro mi ha scritto: «Da quando sei qui ci ha ridato la gioia di vivere». Le ho invitate a mangiare una pizza: «Ma come, aspettate che vi arrivi gioia da una vecchia? Se fossi più giovane, farei fuoco e fiamme, sarei a Montecitorio!».

I giovani sarebbero fatti per grandi cose. Ma hanno bisogno di qualcuno che proponga loro grandi ideali.

Meyra – Italia

Fonte: Il Vangelo del giorno, Marzo 2017, Città Nuova Editrice, pag. 107




Stop alle armi italiane nei Paesi in guerra

Puoi rivedere la Diretta streaming del Convegno del 14 marzo 2017 su: “Scelte di pace: riconvertiamo l’economia che uccide”

Comunicato stampa – 16 marzo 2017

Un appello per dire stop alle armi italiane nei Paesi in guerra

L’Italia è il 7° esportatore di armi al mondo. Perché il governo non rispetta le leggi? Un convegno alla Camera per discuterne organizzato dai Focolari e dal gruppo editoriale Città Nuova con parlamentari e rappresentanti della società civile

Le bombe, l’economia e la politica

Si può osare di più, secondo Costituzione e come ci chiede papa Francesco

Dopo il convegno “Scelte di pace. Riconvertiamo l’economia che uccide”, promosso dal Movimento dei Focolari Italia e Gruppo editoriale Città Nuova in Parlamento.

Come è possibile che un gruppo industriale tedesco produca in Italia nella zona del Sulcis, in Sardegna, bombe destinate a un Paese come l’Arabia Saudita che è a capo di una coalizione impegnata in azioni di guerra nello Yemen? Perché si vendono caccia bombardieri al Kuwait, che fa parte della stessa coalizione impegnata in operazioni belliche condannate dall’Onu? Perché i parlamentari italiani non si uniscono per fermare questa palese contraddizione dello spirito della Costituzione e di una legge dello Stato, la n.185 del 1990? La medesima legge prevede un fondo per la riconversione industriale delle aziende di armi che non viene alimentato da anni.

Sono queste alcune delle semplici domande che per il terzo anno consecutivo il Movimento dei Focolari in Italia rivolge ai parlamentari, sostenendo l’iniziativa dei suoi giovani universitari e lavoratori che hanno preso sul serio la proposta di sperimentare la fraternità in ogni ambito dell’esistenza. Dal gesto quotidiano di accoglienza e rispetto verso tutti alle scelte in campo economico e politico.

Il 14 marzo del prossimo anno coinciderà con la fine della legislatura e quindi ci sono 12 mesi per capire la capacità della migliore società civile italiana di non delegare alla “politica” la propria responsabilità di cittadini attivi e consapevoli. «L’Italia è fra i maggiori esportatori di armi: al 7° posto nel periodo 2000-2016; la fetta maggiore, pari al 35,72%, è diretta in Medio Oriente», ha affermato il professor Maurizio Simoncelli dell’Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo (Iriad). Che fare? Si possono lasciare nella trappola tra lavoro o bombe interi territori martoriati dalla crisi economica?     

Nel corso dell’incontro si è palesata l’unità di intenti con realtà autorevoli come Amnesty international, Pax Christi, Rete della pace, Banca etica e Iriad. Nonostante le migliori intenzioni e le denunce avanzate dai parlamentari presenti al dibattito, la situazione non sembra affatto rientrare tra le priorità del governo e delle forze politiche, quando basterebbe un semplice atto di indirizzo delle commissioni Difesa di Camera e Senato per impegnare l’esecutivo a mantenersi in linea con i valori costituzionali.

L’impegno quindi non può che continuare nel segno di un forte appello alla coscienza di ognuno come ha rilanciato, condividendo il tema dell’incontro, Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire, per generare azioni coerenti e di giustizia.

«Giornata bella, intensa, seria e impegnativa», ha detto Renato Sacco di Pax Christi riferendosi al 14 marzo scorso con riferimento, anche, al gesto pubblico del Movimento dei Focolari, rappresentato da Alfredo Scognamiglio, di contribuire a “disarmare la finanza” promuovendo l’apertura dei conti correnti presso le banche, in primis Banca etica, non coinvolte nella filiera degli armamenti. Scelta condivisa e promossa con la pratica del Bank Mob dall’Associazione Economia e Felicità. Eppure, nota sempre don Sacco, «mi sarei aspettato qualche onorevole in più di area cattolica. So che i parlamentari hanno molti impegni, ma c’è sempre tempo per loro di sbilanciarsi su questi temi. Che non ci si limiti magari a parlare dei cristiani in Iraq o Siria e poi si resta taciturni sulla violazione della 185/90 e sulla vendita di bombe italiane all’Arabia saudita. Paese che bombarda nello Yemen e sostiene l’Isis. Forse si può osare di più, come ci chiede papa Francesco da 4 anni».

All’incontro del 14 marzo sono intervenuti i seguenti parlamentari: Mauro Pili di Unidos, Roberto Cotti e Luca Frusone del M5s, Giorgio Zanin e Francesca Bonomo del Pd, Massimo Artini, vicepresidente della commissione Difesa, di Alternativa Libera, Stefano Fassina di Sinistra italiana.

Il presidente della commissione Difesa della Camera, Francesco Saverio Garofani del Pd, e il referente del gruppo interparlamentare sulla pace, Giulio Marcon di Si, hanno fatto arrivare i loro saluti perché impossibilitati ad intervenire, ma si sono detti disponibili a continuare il dialogo.  

Carlo Cefaloni (+39) 328 0531322

ufficiostampaitalia@focolare.org

 

 

Articolo su Avvenire




«Scusami». La forza di una parola

Punti di vista n. 15

«Scusa, ho sbagliato». Quante volte avremmo desiderato sentire rivolta a noi questa frase da parte di chi ci ha fatto un torto. Non sempre è arrivata e non sempre siamo riusciti a sorvolare sull’omissione. E altri potrebbero dire lo stesso di noi.

Nel maggio 2015, durante un’udienza generale, papa Francesco aveva parlato di tre «parole della buona educazione», che «aprono la strada per vivere bene nella famiglia». La prima è «permesso?», la seconda «grazie», la terza, appunto, «scusa».

«Sono parole semplici – aveva spiegato il papa –, ma non così semplici da mettere in pratica! Racchiudono la forza di custodire la casa, anche attraverso mille difficoltà e prove; invece la loro mancanza, a poco a poco apre delle crepe che possono farla persino crollare».

Tante volte ne abbiamo fatto l’esperienza: riuscire a chiedere scusa è stato liberante, sia per chi ha subìto il torto, ma soprattutto per chi lo ha recato! Anzi, se siamo in grado di prenderci colpe che non abbiamo, l’effetto è addirittura spiazzante. Non dice in fondo il Vangelo: «Se tuo fratello ha qualcosa contro di te, va’ e riconciliati con lui»?

Rosalba Poli e Andrea Goller

Fonte: Rivista Città Nuova n. 2/Febbraio 2017 pag. 43




Un ragazzo mi doveva picchiare . . .

Un giorno a scuola, un mio compagno è venuto a dirmi che un ragazzo mi doveva picchiare… Io sono rimasto un po’ stupito perché non sapevo il motivo di questa cosa. Ho cercato però di non pensarci.

Tornando a casa sul metro, mi sono accorto che quel ragazzo che mi voleva picchiare era seduto di fronte a me. Vedendomi si è avvicinato e mi ha dato uno schiaffo molto forte. Dentro di me sentivo rabbia, anche perché lui mi aveva picchiato senza alcun motivo. La tentazione di restituirgli lo schiaffo era fortissima. Intanto altri miei amici… ci si erano messi intorno e mi guardavano come per dire: “Dai! Fagli vedere che non hai paura di lui”.

E’ stato un momento molto critico, perché se non avessi reagito, i miei compagni mi avrebbero deriso e quel ragazzo ne avrebbe preso lo spunto per continuare a fare il prepotente. In quel momento però ho pensato che quella era la mia occasione per vivere fino in fondo la parola di vita, essendo sicuro che il perdono non equivale alla sottomissione. Così mentre tutti si aspettavano che io mi scagliassi su di lui, con calma mi sono seduto e nel mio cuore ho detto: “Ti perdono!”.

Per quel ragazzo è stata una doccia fredda perché anche lui s’aspettava una reazione violenta. Scendendo dalla metropolitana uno dei miei amici mi ha chiesto il perché di quel mio comportamento e così io ho potuto spiegargli della parola di vita sul perdonare. Il Vangelo – ho detto – è più forte ed efficace di qualsiasi schiaffo!

(Davide – italia)

Fonte: dal sito WORDTEENS Noi ragazzi e il Vangelo




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Laboratorio parlamentare: verso una legge elettorale condivisa

Diretta streaming

LABORATORIO PARLAMENTARE

DI ASCOLTO RECIPROCO E CONDIVISIONE 

VERSO UNA LEGGE ELETTORALE CONDIVISA

PER UNA LEGGE SUI PARTITI E MOVIMENTI POLITICI

Incontro-dialogo tra parlamentari, esperti e cittadini

 Giovedì 22 febbraio 2017 – Ore 14,00 – 16.00

Aula Salvadori, via Uffici del Vicario, 21   Montecitorio

Introduce Iole Mucciconi, co-presidente del Movimento politico per l’unità

(sono stati invitati esponenti di tutti i Gruppi):

Hanno aderito i Parlamentari

On. Elena Centemero, FI

On. Ernesto Preziosi, PD

On. Gian Piero D’Alia, Area Popolare-Ncd-Centristi per l’Italia

On. Stefano Quaranta, SI-SeL

Partecipano

Prof. Roberto D’Alimonte, Docente Luiss Roma

Avv. Pietro Adami, Giuristi democratici

 Coordina

Carlo Cefaloni di Città Nuova

Accrediti:

mppu-italia@mppu.org     cell. 3395942149

DOMANDE GUIDA PER IL DIALOGO

È possibile approcciare il lavoro parlamentare sulle leggi elettorali per Camera e Senato avendo come obiettivo ricostruire un legame di maggior fiducia tra i cittadini e quelle istituzioni?

La nuova legge elettorale deve saper conciliare rappresentanza e governabilità; nell’attuale situazione politica, come si può realisticamente perseguire questo equilibrio?

Le frequenti rotture tra parlamentari e partiti di provenienza, con migrazioni da un gruppo parlamentare all’altro, hanno finito per provocare una rimessa in discussione del divieto di vincolo di mandato (art. 67 della Costituzione), entrando così in un terreno molto delicato. È possibile che il sistema elettorale sia pensato per irrobustire il rapporto eletto-elettori e quindi la necessaria accountability?

Possibilità effettive di giungere all’approvazione definitiva della proposta di legge sui partiti politici, approvata dalla Camera e ora all’esame del Senato.

 




Ho conosciuto Marco . . .

Ho conosciuto Marco a una festa tra amici. Era seduto a un tavolo, con gli occhi fissi. All’inizio avevo pensato che avesse un po’ bevuto, ma un suo sorriso mi ha incoraggiata a conoscerlo meglio.

Mi sono accorta che tremava un po’ come se avesse di coltà di movimenti. Aveva anche qualche difficoltà nel comporre le parole. Prima di separarci ci siamo scambiati i numeri di cellulare e mentre andava via, notando sulla sua nuca segni evidenti di un intervento chirurgico, mi sono resa conto dello sforzo che gli aveva richiesto quella breve comunicazione e la mia stima per lui si è accresciuta.

Ci siamo rivisti. In breve, mi sono innamorata di lui. Le mie amiche dicevano che il mio non era amore ma compassione per uno che aveva i giorni contati, anche se l’asportazione del tumore aveva avuto successo.

La nostra storia si è fatta seria quando abbiamo deciso di sposarci. Due anni dopo, il male si è ripresentato, inesorabile. Marco mi ha dato un figlio che ci ha resi felici. È morto sereno.

C. L. – Italia

Fonte: Il Vangelo del giorno, Città Nuova, Febbraio 2017, p.68




“Chiara Lubich e la famiglia” Loppiano e tutte le manifestazioni in Italia

Chiara Lubich e la famiglia

50° di Famiglie Nuove del Movimento dei Focolari

Per rivedere la diretta streaming da Loppiano sabato 11 marzo 2017 vai al seguente link http://live.focolare.org/FamilyHighlights

Leggi il testo dell’intervento: Chiara e la Famiglia-Emmaus Maria Voce

Comunicato stampa finale

Per maggiori informazioni: www.famiglienuove.org   famiglienuove@focolare.org

Comunicato stampa_Chiara Lubich e la famiglia

50AnniFamiglieFocolari_Scheda

ChiaraLubichFamiglia_Scheda_discorsi

Pieghevole
In occasione del 50° di Famiglie Nuove, l’anniversario di Chiara Lubich sarà dedicato al contributo del Carisma dell’Unità per il mondo della famiglia.
A 50 anni dalla fondazione, durante tutto il 2017, si realizzeranno vari eventi e iniziative locali in diversi Paesi del mondo. Un percorso di vita e pensiero in più tappe per mettere in luce il valore antropologico e universale della famiglia nella prospettiva della “fratellanza universale”, testimoniare la ricchezza delle diversità culturali e sociali insieme all’ideale dell’unità incarnato nella vita di famiglia.
L’evento principale si svolgerà nella cittadella di Loppiano (FI) dal 10 al 12 marzo.

ALTRE MANIFESTAZIONI IN ITALIA

  • Piemonte
  • 12 marzo – Ivrea (TO) – pranzo condiviso + pomeriggio “aperto”: “Chiara e la famiglia”
  • 1 aprile – Torino c/o Sermig – Arsenale della Pace – pomeriggio “aperto”: “Siate una famiglia” + cena solidale
  • 2 aprile – Fossano (CN) – pomeriggio “aperto”: “Siate una famiglia”
  • Liguria
  • 4 marzo – S. Bartolomeo al mare (IM) – pomeriggio con gli altri movimenti ecclesiali e il Vescovo per ricordare Chiara con tema “siate una famiglia”;
  • 18 marzo – Genova – pomeriggio aperto a tutti: “Famiglia, seme di comunione per la società” + apericena
  • Lombardia Ovest – Milano
  • 24-25 febbraio – Lecco – mostra fotografica su Timor Est
  • 4 marzo – Borgomanero (NO) – pomeriggio aperto: “Essere sempre famiglia”
  • Lombardia Est – Brescia
  • 12 marzo – Frontignano (BS) c/o centro Mariapoli – giornata aperta a tutti: “Family Highlights – da Chiara Lubich una luce per la famiglia”
  • Veneto
  • 5 marzo – Vicenza – presso la sala della Fiera domenica pomeriggio
  • 11 marzo – Verona – sabato pomeriggio
  • 12 marzo – Conegliano V.to per Treviso e Belluno – domenica pomeriggio
  • 19 marzo – Padova – domenica pomeriggio
  • Trentino Alto Adige
  • 14 maggio – Trento – auditorium s. Chiara –  “L’amore costruisce pace”
  • Friuli Venezia Giulia
  • 12 marzo – Pordenone – pomeriggio aperto: “Una luce per la famiglia”
  • 12 marzo – Lucinico (GO) – giornata aperta: “Famiglia, fonte di speranza e di gioia”
  • 12 marzo – Udine – mariapoli: “La città fa famiglia. Semi di condivisione nella vita di ogni giorno”;
  • 14 marzo – Trieste  ore 19.00 chiesa SS Pietro e Paolo
    Santa Messa in ricordo di Chiara con la partecipazione di rappresentanti di vari Movimenti/Associazioni appartenenti al gruppo di Insieme per l’Europa e di una rappresentanza della Comunità Mussulmana. Preparata dalle famiglie, sarà una preghiera a Chiara per la Famiglia.
  • Emilia Romagna
  • 11 marzo – Reggio Emilia – pomeriggio “aperto”: “Chiara Lubich e la famiglia”
  • 12 marzo – Bologna – pomeriggio “aperto”: “La famiglia: trama di rapporti, risorsa sociale di ogni popolo”
  • 12 marzo – Rimini – pomeriggio “aperto”: ”Come la famiglia, così la società”
  • Marche
  • 12 marzo – Macerata – pomeriggio “aperto”
  • Abruzzo – Molise
  • 19 Marzo – Montesilvano (PE) – giornata aperta a tutti
  • Umbria
  • 18 Marzo – Assisi (PG) – pomeriggio aperto a tutti con convegno: “famiglia 2.0…. ricominciamo” (partecipano anche gli interni di Napoli presenti per il loro ritiro insieme all’Umbria)
  • Toscana
  • 26 marzo – Loppiano (FI) – Festa della famiglia aperta a tutti: “Essere sempre famiglia”
  • Lazio 
  • 10-12 marzo – servizio logistico per evento a Loppiano e scuola famiglie a Castelgandolfo
  • 12 marzo – Frosinone – giornata alla Cittadella Cielo della Comunità “Nuovi orizzonti” di Chiara Amirante: “La gioia dell’amore” (Le sfide della famiglia).
  • Roma
  • 11 marzo – Roma – punto di ascolto in collegamento con Loppiano;
  • Campania
  • 11 marzo – Tito (PZ) – pomeriggio aperto a tutti;
  • 22 marzo – Ischia (NA) – pomeriggio aperto a tutti 
  • 11 – 14 marzo – Napoli – serie di appuntamenti vari
  • Puglia – Basilicata
  • Eventi con comunità locali 
  • Calabria
  • 12 marzo – eventi nelle varie comunità locali a Reggio Calabria a Vibo Valentia, Locri e Cosenza
  • Sicilia – Palermo. Punti di ascolto 11 marzo in diverse sale della zonetta:
  • Palermo località Baida
  • Salemi (TP)
  • Sciacca (AG)
  • San Cataldo (CL)
  • Messina
  • Sicilia – Catania: 5 momenti divisi per territorio:
  • 12 marzo – Vittoria (RG) – per la diocesi di Ragusa
  • 12 marzo – Modica (RG) – per tutta la diocesi di Noto
  • 13 marzo – Piazza Armerina (EN) per tutta la diocesi Armerina
  • 18 marzo – Catania – per tutta la provincia di Catania
  • 18 marzo – per tutta la provincia di Siracusa
  • Sardegna: nel contesto delle mariapoli
  • 24-26 Marzo – mariapoli per Sassari e tutto il nord Sardegna;
  • 31 marzo- 2 aprile – mariapoli per Cagliari con Sud Sardegna e Centro Sardegna in contemporanea
  • Albania
  • 14 marzo – Tirana – in coincidenza della festa nazionale della primavera (festa civile) – giornata aperta a tutti

LOCANDINE





Abbiamo incominciato a pensare a chi era nel bisogno

Penne (PE) 19 gennaio 2017

Sembra di essere in guerra: ci sono VVFF, Carabinieri, GGFF, Carabinieri, Croce Rossa, protezione civile etc..

Ieri sera a cena abbiano avuto una famiglia di 6 persone i cui figli sono scout con D.: hanno la casa lesionata e dormono nella tensiostruttura allestita a Penne. La nostra famiglia si è allargata ed il nostro cuore anche.. Tra una tanica di benzina donata a chi era a corto col gruppo elettrogeno ed una spalata di neve in aiuto ai vicini di casa si sperimenta la FRATELLANZA. Siamo tutti sulla stessa barca.

Fino a ieri sera alle 18.00 eravamo tra quelli che stavano per chiedere aiuto.. Poi è tornata la luce ed abbiamo cominciato a pensare a chi era nel bisogno..

Verso le 24 ho riaccompagnato con mio figlio gli amici alla tensostruttura, visibilmente grati per qualche ora più spensierata. I ragazzi dai 3 ai 15 anni erano contenti e per mio figlio D. questa esperienza e’ stata meglio di 1000 prediche …

Alla fine della nostra vita non ci sarà chiesto se saremo stati credenti, ma credibili!

R. L.