Osare una nuova era. L’amore reciproco tra i popoli




Global Compact on Education: rivedi l’incontro del 15 ottobre 2020

Il Global Compact on Education avrebbe dovuto svolgersi il 14 maggio 2020, con una serie di appuntamenti complementari (il Villaggio dell’Educazione).
Per consentire la più ampia e serena partecipazione, l’incontro è stato rinviato.
Ma l’invito di Papa Francesco è oggi ancora più attuale: c’è bisogno di unire gli sforzi per la casa comune, affinché l’educazione sia creatrice di pace e giustizia!
Per questo, il 15 ottobre 2020, si terrà un incontro virtuale. Una tappa di avvicinamento per condividere esperienze e idee che guardano oltre.

Papa Francesco rilancia il Global Compact on Education

Alla Lateranense la diffusione del video messaggio di Papa Francesco seguito da interventi di personalità ecclesiali e della cultura. L’evento in diretta streaming su Vatican News.

Giovedì 15 ottobre 2020 alle ore 14.30 (GMT+2) Papa Francesco tornerà ad affrontare il tema dell’educazione, centrale nel suo insegnamento e nel dialogo con il mondo. Lo farà con un videomessaggio, insieme riepilogativo – di quanto proposto sul tema nel corso del pontificato – e programmatico: perché, come Francesco ha più volte ripetuto, «educare è un atto di speranza».

un patto per generare un cambiamento su scala planetaria, affinché l’educazione sia creatrice di fraternità, pace e giustizia. Un’esigenza ancora più urgente in questo tempo segnato dalla pandemia.

Il videomessaggio del Papa sarà trasmesso nel corso di un avvenimento alla Pontificia Università Lateranense, promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, dedicato specificamente al mondo accademico edell’educazione, che potrà essere seguito in diretta on line attraverso il portale e i canali Youtube di Vatican News (lo streaming avrà la traduzione simultanea in inglese, francese, spagnolo e portoghese). Alle parole del Santo Padre reagiranno, a distanza, la Direttrice Generale dell’UNESCO Audrey Azoulay – anche lei attraverso un videomessaggio – e, nell’ateneo pontificio, i responsabili della Congregazione per l’Educazione Cattolica il Cardinale Giuseppe Versaldi e l’Arcivescovo Angelo Vincenzo Zani. Insieme a loro, interverranno i rettori della Lateranense, prof. Vincenzo Buonomo, e della Università Cattolica del Sacro Cuore, Franco Anelli, e la sociologa Silvia Cataldi, docente all’Università “La Sapienza” di Roma. Il videomessaggio del Papa sarà inoltre commentato da giovani studenti, primi destinatari del Messaggio del Santo Padre. L’evento sarà introdotto e moderato da Alessandro Gisotti, vice-direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione.

L’incontro del prossimo 15 ottobre raccoglie l’appello formulato dal Santo Padre il 12 settembre 2019: C’è bisogno di unire gli sforzi e di far nascere un’alleanza educativa – aveva detto – l’invito agli ambasciatori di tutto il mondo, riuniti in occasione del discorso al Corpo diplomatico (9 gennaio 2020)

La pandemia da Covid-19, com’è noto, ha costretto ad annullare l’evento in Vaticano, senza però interrompere la progettualità. Così il Villaggio dell’educazione, in cui presentare le migliori esperienze educative internazionali, si è trasformato in uno spazio virtuale: in questi mesi, infatti, sono state più di 70 le esperienze educative realizzate nel mondo e variamente ispirate alle tematiche del Patto: dignità e diritti umani, pace e cittadinanza, ecologia integrale, fraternità e sviluppo. Le esperienze sono state selezionate dall’Alta Scuola Educare all’Incontro e alla Solidarietà (EIS), dell’Università LUMSA di Roma, che le presenterà nel corso di un prossimo convegno, condividendole anche sul sito internet dell’evento(www.educationglobalcompact.org).

Il cammino preparatorio ha inoltre visto lo svolgimento di 8 seminari internazionali presenziali e, a partire dal mese di marzo, di numerosi appuntamenti svolti in modalità “a distanza”, a cui ora si aggiunge l’evento del prossimo 15 ottobre.

VEDI ANCHE ARTICOLO SU CITTA’ NUOVA

MESSAGGIO DEL PAPA




9 maggio 2021: Iniziativa in Italia di Insieme per l’Europa

“La solidarietà – che significa ‘tutti assieme’ – sarà il cemento che lega popoli e Stati” (Robert Schuman)

Festa dell’Europa: iniziativa in Italia di Insieme per l’Europa 

DIRETTA YOUTUBE DALLE ORE 18.00 ALLE 19.20

Domenica 9 maggio 2021 si celebra la Festa dell’Europa, appuntamento che vuole mettere in risalto come la pace e l’unità siano dei valori irrinunciabili del continente europeo. La data è quella dell’anniversario della storica dichiarazione di Schuman resa pubblica nel 1950 in occasione del discorso del parlamentare francese, uno dei padri costituenti dell’Unione Europea.

In questo contesto si inserisce l’iniziativa di Insieme per l’Europa, Together For Europe–  una realtà che da ventidue anni mette insieme Comunità e Movimenti cristiani – attualmente oltre 300 diffusi in tutto il Continente – di diverse Chiese. Mantenendo la propria autonomia, essi agiscono in rete per scopi condivisi, portando il contributo del proprio carisma.

Convegno dal titolo “Per la Terra e per l’Uomo”

➢ Relazione del Prof. Luigino Bruni, Ordinario di Economia politica alla LUMSA di Roma: “Da un’Ecologia integrale ad una Economia solidale”

➢ Interventi: P. Jonut Radu (romeno ortodosso), Mons. Marco Gnavi, Pastore Luca Maria Negro

➢ Esperienze ‘Per la Terra e per l’Uomo’

Leggi il Comunicato Stampa

Insieme per l’Europa – Italia www.together4europe.orgadmin@together4europe.org




“Ripensiamo la scuola: Patto educativo globale e Patto educativo di comunità” – 16 ottobre

https://www.facebook.com/cittanuova.it/videos/3507833115950800/

 
Dopo il primo Laboratorio interparlamentare promosso dal Movimento Politico per l’Unità (MPPU) e Città Nuova a partire dalla pubblicazione del Dossier “Scuola”, ed. Città Nuova, ora ci sarà il secondo appuntamento

VENERDI’ 16 OTTOBRE ALLE 20.30

Si potrà seguire:il Meeting Zoom
https://bit.ly/33RtuZ0 • Meeting ID: 883 9554 4393 • Passcode: 148936
Oppure la diretta su www.facebook.com/cittanuova.it/




Educarci alla fraternità: quali prospettive per gli educatori? – 12 novembre ore 21.00

Nella nuova enciclica di papa Francesco la fraternità non è un sentimento né un’idea astratta, ma la prospettiva (rivoluzionaria) con la quale guardare l’altro.
Quali sfide e prospettive si aprono per gli educatori?

Dialogano:
Ezio Aceti (psicologo età evolutiva)
Jesús Morán (co-presidente Focolari)
Francesco Peloso (giornalista e scrittore)
Modera:
Anna Lisa Innocenti
(ufficio Comunicazione Focolari)

YouTube: https://tinyurl.com/y6fgqbzc

scarica la locandina




“Girl On A Mission (Magnificat)”. Il nuovo brano del Gen Verde per la GMG 2023

Il Gen Verde lancia una nuova canzone per la Giornata Mondiale della Gioventù 2023 a Lisbona, Portogallo

 Arriva un nuovo single del Gen Verde, “Girl On A Mission (Magnificat)”: da venerdì 5 maggio su tutte le piattaforme musicali e con il videoclip disponibile sul canale YouTube ufficiale.

Come è nato questo brano, quale la sua motivazione, l’ispirazione?

Perché non fate una canzone per la GMG?. Questa è la domanda che ci hanno fatto varie volte durante la Giornata Mondiale della Gioventù del 2019 in Panama… e infatti la proposta ci piaceva tanto. Lo sognavamo e finalmente è arrivato il momento. Scrivere un brano non è semplice in mezzo a concerti e tour. Ma abbiamo deciso e l’idea è partita!”, dice Jamaica Lyra (percussionista, Brasile).

Nancy Uelmen (cantante e compositrice, Stati Uniti) spiega: “Siamo rimaste affascinate dalla scelta del tema della GMG preso dal Vangelo di Luca: «Maria si alzò e andò in fretta». E ci sembrava importante che il nostro nuovo brano lo sottolineasse. In questi ultimi anni di preparazione alla GMG 2023, fortemente segnati dalla pandemia, si sente che Papa Francesco vuole aiutarci tutti – e in particolare i più giovani – a rialzarci. Sull’esempio di Maria, ci sprona a trovare nuovo coraggio per approfondire il rapporto con Dio e il rapporto con gli altri – aprendoci specialmente a chi è più nel bisogno”.

Adriana Martins (cantante, Brasile) aggiunge che il brano “è in inglese, perché volevamo che fosse in una lingua che tanti giovani potessero capire e poi certamente anche in portoghese, perché è la lingua locale della GMG. A Lisbona troveremo tantissimi giovani di tutto il mondo. Per questo nel ritornello si canta la frase ‘Magnificat anima mea’: parole, queste, conosciute ad ogni latitudine!”.

“Girl On A Mission (Magnificat)”

“Mentre iniziavo a scrivere, mi sono chiesta: cosa avrà sentito Maria che così giovane, e incinta, si è messa in viaggio per raggiungere la cugina Elisabetta? Penso soprattutto una grandissima gioia! Lei portava Gesù già dentro di sé! Ho immaginato che, mentre viaggiava, le parole del Magnificat cominciavano a risuonare nell’intimo del suo cuore”, spiega Nancy.

E perché questo titolo? Risponde Christina Wang (batterista, Malesia): “Si voleva che la canzone fosse una conversazione con Maria e, allo stesso tempo, una preghiera nella quale chiediamo a lei di portarci con sé ed insegnarci ad avere il suo sguardo, il suo ascolto, la sua attenzione verso l’altro. L’immagine di Maria ‘in viaggio’ è molto significativa per noi, che siamo spesso in viaggio per i tour, proprio per portare il messaggio del Vangelo attraverso la nostra musica. Per questo vediamo in Maria un modello per la nostra vita.

E la musica? Dice Nancy: “Doveva essere moderna e adatta per quel contesto, ossia per una grande folla di giovani: un brano con tantissima energia per rispecchiare la fretta e l’urgenza di Maria di portare un messaggio importante. Bisognava che fosse esplosiva e sacra allo stesso tempo, come sicuramente sarà l’esperienza della GMG per tutti questi giovani che si riuniscono dopo la lunga attesa della pandemia per fare una forte esperienza di Dio insieme”.

Foto © Gen Verde

Come in diverse delle produzioni artistiche più recenti del Gen Verde, per realizzare il videoclip di questo brano hanno voluto che fossero presenti i giovani. In questa occasione, hanno coinvolto un gruppo di ragazze e ragazzi studenti di danza del Laboratorio Accademico Danza di Antonella Lombardo, e anche una giovane violoncellista italiana, Maria Salvatori. “Ci sarebbe molto altro da dire, perché questa canzone ci entusiasma tanto, ma vogliamo finire così, lasciando il brano a voi, perché, speriamo, nell’ascolto possiate trovare quello che abbiamo voluto trasmettere. E, certamente, non vediamo l’ora di suonarla alla GMG 2023 di Lisbona!, conclude Jamaica Lyra.

Link videoclip: https://youtu.be/7hsza1S_lrA
Link brano: https://lnk.to/girlonamission

Gen Verde – International Performing Arts Group
Una band composta da 19 artiste di 14 Paesi che ha come obiettivo portare un messaggio: pace, dialogo e fraternità sono possibili. E lo fa attraverso l’arte, in particolare la musica, e attraverso workshop artistici con giovani di tutto il mondo. I suoi punti di forza sono talento, internazionalità, ricchezza culturale e sperimentazione artistica.

Foto © Gen Verde

Sito ufficiale: www.genverde.it
E-mail stampa Gen Verde: press@genverde.it
Instagram: @genverdeofficial
Facebook: @GenVerdeOfficial
Youtube: GenverdeOfficial
Twitter: @GenVerdeMusic

 




La bellezza di crescere – Ezio Aceti e Stefania Cagliani – Video delle 6 puntate

Guida per genitori ed educatori che vogliono amare

EZIO ACETI E STEFANIA CAGLIANI

Gli incontri, della durata di un’ora, sono stati trasmessi in diretta da Telepace per sei giovedì consecutivi.
PRIMA PUNTATA

SECONDA PUNTATA

TERZA PUNTATA

QUARTA PUNTATA

QUINTA PUNTATA

SESTA PUNTATA




Ripudio della guerra e riconversione economica: verso le Settimane Sociali

RIVEDI SU YOUTUBE  

Mercoledì 17 Febbraio 2021

Incontro on line promosso dal Movimento dei Focolari Italia
Un invito al dialogo verso le settimane sociali dei cattolici italiani 2021
Il nostro Paese rientra tra i primi 10 esportatori dei sistemi d’arma a livello mondiale e contende il primato internazionale relativamente alle armi cosiddette leggere.
Si tratta di una scelta strategica condivisa politicamente in maniera trasversale negli ultimi decenni.
L’adesione al programma dei caccia bombardieri JSF35, programmati anche per essere armati con ordigni nucleari, e la vendita di navi da guerra al governo egiziano e saudita, rappresentano, ad esempio, il risultato di politiche industriali che vedono in prima linea grandi società controllate dal capitale pubblico (Finmeccanica Leonardo e Fincantieri) e relativo indotto.

L’attenzione generata dall’opposizione alla produzione in Italia, da parte di una azienda controllata da una multinazionale estera, di bombe destinate ai Paesi coinvolti nel conflitto in Yemen, ha fatto emergere l’elusione sistematica della legge 185/90 che vieta l’invio e il transito di armi verso Stati in guerra e/o che violano i diritti umani.  Una normativa, è bene ricordare, nata per applicare il principio costituzionale del ripudio della guerra e approvata grazie alla testimonianza dei lavoratori obiettori alla produzione bellica e all’impegno della società civile con il contributo decisivo dell’associazionismo cattolico.

Il tempo di pandemia ci impone di liberarci da logiche recessive e di corto respiro nella consapevolezza che “tutto è connesso”. La scelta dell’ecologia integrale è incompatibile con la logica di Caino (“a me che importa?”) che papa Francesco ci ha invitato a ripudiare nel 2014, a 100 anni del primo conflitto mondiale.

Come credenti e come cittadini ci sentiamo impegnati a cogliere l’occasione della Next Generation Eu per investire, in maniera lungimirante, nei settori strategici orientati all’ambiente e al “lavoro libero, creativo e solidale” e riscattare l’Italia da ogni ricatto occupazionale.

Carlo Cefaloni e Cinzia Guaita, Movimento dei Focolari Italia
Gianni Alioti, The Weapon Watch, Osservatorio sulle armi nei porti europei e del Mediterraneo

Marco Tarquinio, direttore Avvenire
Marco Piccolo, Fondazione Finanza etica
Gaetano Quadrelli, Commissione Regionale PSL Piemonte/Valle D’Aosta
Sr. Francesca Fiorese Ufficio PSL Padova
Stefano Biondi, Ufficio PSL Pisa
Oliviero Bettinelli, Ufficio PSL Roma
+ Giovanni Ricchiuti, Vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti
Presidente di Pax Christi – Italia
Alessio Lanfaloni, Villaggio Peace and business, The Economy of Francesco
don Bruno Bignami, direttore Ufficio nazionale PSL

«Anche oggi le vittime sono tante… Come è possibile questo? È possibile perché anche oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi, che sembra essere tanto importante!».
Papa Francesco davanti al Sacrario Militare di Redipuglia (13 settembre 2014)

Transizione ecologica e politica delle armi, tutto è connesso

Il programma di transizione ecologica del governo Draghi e la missione delle grandi società pubbliche. Da Leonardo a Fincantieri. Incontro pubblico sul web il 17 febbraio 2021 verso le settimane sociali di Taranto

Transizione ecologica, Recovery plan e Green new deal.  Sono questi i giorni decisivi in cui il governo guidato da Mario Draghi deciderà come utilizzare i 209 miliardi di euro che arriveranno dall’Unione europea. Non sono una vincita alla lotteria che ciascun stato può spendere come vuole. Esistono dei vincoli ben precisi, finalità da rispettare, che verranno controllate con precisione, passo dopo passo, prima di erogare le rate di una massa di denaro che in parte (127, 4 miliardi di euro) non sarà concesso a fondo perduto ma andrà restituito, seppure a tassi molto bassi e nel lungo periodo, caricando di un ulteriore onere le future generazioni di italiani che partono già con circa 2.600 miliardi di debito pubblico.

In questi anni ci siamo mossi come una macchina col freno a mano tirato, non abbiamo potuto, ad esempio, investire in maniera adeguata su settori emergenti, mettere in sicurezza il territorio, fare le bonifiche necessarie e spendere il necessario sulla sanità e molto altro ancora perché parte delle entrate statali se ne sono andate per pagare gli interessi sul debito pubblico: 707 miliardi tra il 2010 e il 2019, 727 miliardi nel decennio 2000-2009. Nello scenario ipotizzato per il prossimo decennio ( 2020-2029) da Unicredit, prima dell’insorgenza della crisi pandemica,  si prevedeva una oscillazione tra 563 e oltre mille miliardi di euro.

Il debito buono

Dall’alto della sua competenza economico e finanziaria, maturata in incarichi di grande responsabilità e prestigio (a livello istituzionale e della finanza privata), Mario Draghi ha dettato, nel marzo 2020, in un intervento pubblico sul Financial Times, una nuova linea di condotta, seguita dall’Unione europea, che distingue il debito buono (che fa ripartire l’economia) da quello cattivo (che porta al dissesto).

La nuova direttiva è stata tracciata poco dopo la dichiarazione dello stato di pandemia, cioè, come ha precisato Draghi, davanti ad «una tragedia di proporzioni potenzialmente bibliche»,alle conseguenze di una inevitabile recessione che può disegnare le stesse condizioni che, nel ventennio novecentesco, hanno provocato un conflitto mondiale.

Tanto per rendersi conto del problema, nel redigere il Piano nazionale di ripresa e resilienza ( Pnrr), Roberto Gualtieri, ministro dell’economia del secondo governo Conte, aveva dichiarato di voler usare prima le risorse a fondo perduto e dopo quelle a debito.  Adesso che l’ex governatore della Bce si trova al vertice dell’azione di governo, con una vasta maggioranza parlamentare trasversale richiesta dal Quirinale, ha costituito un vero e proprio ministero al Recovery plan che ha definito della “transizione ecologica”. Il Next Generation Eu, infatti, considera la svolta ambientale, assieme a quella digitale, la chiave di volta per una vera e duratura ripartenza dell’economia.

In Francia è accidentato il percorso già avviato del ministero della “transizione ecologica e solidale” a causa dello scontro di idee tra i diversi titolari del dicastero e il presidente Macron. In Italia l’incarico del ministero non è stato affidato ad un esponente del vasto mondo ambientalista, neanche ai realisti che parlano di “sviluppo sostenibile”, ma a Roberto Cingolani,uno scienziato che proviene dall’incarico di responsabile per l’innovazione tecnologica della Leonardo Spa. L’ex Fimeccanica, rientra tra le  grandi controllate dallo Stato che sono tenute a perseguire una finalità di politica economica e industriale e non solo a distribuire dividendi tra gli azionisti.

Il governo, come hanno ripetuto due economisti autorevoli come Fabrizio Barca e Enrico Giovannini (ora neo ministro dei Trasporti e infrastrutture), è tenuto a dare alle aziende pubbliche «un mandato esplicito a realizzare innovazione e sostenibilità».

LEGGI TUTTO L’ARTICOLO SU CITTA’ NUOVA




Cammino sinodale del Movimento dei Focolari in Italia. Trasmissione a TV 2000

Martedì 8 marzo su TV 2000 il programma “IN CAMMINO” ha presentato il percorso sinodale che si sta compiendo all’interno del Movimento dei Focolari in Italia. Patrizia Bertoncello è intervenuta in studio e Don Emilio Rocchi in collegamento. Sono state inoltre presentata due esperienze: una di cammino sinodale con risvolto ecumenico ed un’altra legata al materiale del sinodo preparato per gli adolescenti.

RIVEDI LA TRASMISSIONE

MATERIALE DEL SINODO PER GLI ADOLESCENTI

SITO UFFICIALE INTERNAZIONALE

VEDI QUI LA PROPOSTA FORMATIVA




Up2MeProject

Nato nell’ambito del Movimento dei Focolari ad oggi Up2Me si è sviluppato in ventotto nazioni e risponde ad una richiesta ben chiara da parte di bambini e adolescenti che si trovano ad affrontare grandi temi (vita, salute, sessualità, stili di vita moderni, emozioni, scelte per il proprio futuro…) e non dispongono di strumenti adeguati.

I genitori spesso si sentono impreparati nel rispondere a queste richieste. Di conseguenza i social media diventano la fonte principale, non formando al valore della persona nella sua interezza. “Queste cose non le ho mai trovate su Internet” è stato lo “sbotto” di una ragazzina al termine di una sessione di Up2Me sulla conoscenza della bellezza e delicatezza del proprio corpo.

Up2Me intende rispondere a queste sfide e aiutare i genitori in questa fase di accompagnamento ai bambini e agli adolescenti in un percorso di formazione integrale.

Quali sono i temi principali affrontati?

Per i bambini: emozioni; corporeità; amicizia; vita e morte…

Per i preadolescenti e adolescenti: la bellezza e delicatezza del proprio corpo; la meraviglia della nascita della vita; rispetto della vita umana e del pianeta; igiene personale; aborto; contraccezione; tecniche di riproduzione assistita; dipendenze; pornografia; gender studies; stili di vita salubri (sport, alimentazione, riposo…); opportunità e problemi di internet; importanza dell’aspetto spirituale per l’essere umano; mass media; bullismo; amicizia; emozioni; innamoramento; il progetto di vita…

Per i genitori dei preadolescenti e adolescenti: educare in tempi di crisi; autorità e autorevolezza; comunicare bene; l’adolescenza, età di opportunità; come parlare coi figli di sessualità, dipendenze (sostanze, pornografia, smartphone…), stili di vita (alcol, fumo, alimentazione…), new media…

Il percorso formativo si rivolge anche a coloro che vogliono diventare “tutor Up2Me” attraverso la partecipazione ad una Scuola internazionale con formazione teorica e sperimentazione pratica.

Up2Me è coordinato a livello internazionale da un’equipe centrale collegata con vari team locali. È attivo un Comitato Scientifico internazionale multidisciplinare, con professori di psicologia, pedagogia, medicina, teologia e diritto.

VAI AL SITO DI UP2ME

Video di presentazione

Pagina facebook

up2me




Progetto: “Prendersi cura dell’Italia”

DIRETTA SULLA PAGINA FACEBOOK DI CITTA’ NUOVA

https://www.facebook.com/cittanuova.it

Il Movimento dei Focolari promuove il progetto “Prendersi cura dell’Italia”. Ne parliamo, in diretta sulla pagina Facebook di Città Nuova, lunedì 22 febbraio alle 17.30 con Marilena D’Alfonso (Umanità Nuova), Silvio Minnetti (Movimento politico per l’unità), Michele Durante (Centro di cultura per lo sviluppo “Giuseppe Lazzati” di Taranto) e Marco Provenzale (Pathways #Daretocare).

Nell’ambito dei Lunedì di Città Nuova, il 22 febbraio alle 17.30, sulla pagina Facebook del Gruppo Editoriale, si parlerà del progetto “Prendersi cura dell’Italia” promosso dal Movimento dei Focolari.

Marilena D’Alfonso (Umanità Nuova) e Silvio Minnetti (presidente del Movimento politico per l’unità Italia) presenteranno la “Carta degli impegni” di questa iniziativa, in cui si evidenzia la necessità di «cambiare radicalmente il nostro stile di vita personale e collettivo, aiutando chi è in difficoltà e collaborando attivamente con le istituzioni pubbliche che devono perseguire il bene comune e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini».

Prendersi cura dell’Italia è un impegno civico che comprende la cura delle persone, dell’ambiente, del corpo sociale, delle istituzioni, della pace, facendosi carico delle ferite e delle fratture di diversa natura che lacerano i nostri contesti di vita. «Questi molteplici livelli interpellano cittadini e istituzioni, formazioni politiche e associazioni, organizzazioni della società civile ed organismi internazionali».

Alla diretta parteciperanno anche Michele Durante, del Centro di cultura per lo sviluppo “Giuseppe Lazzati” di Taranto, che presenterà un progetto di rinascita di questa martoriata cittadina pugliese, e Marco Provenzale, di #Daretocare. Un punto di ancoraggio del progetto Prendersi cura dell’Italia, infatti, «è il legame con il progetto “Pathways for a United World”, lanciato dai giovani dei Focolari per costruire un mondo più fraterno e sostenibile. Con l’iniziativa #daretocare ha preso avvio un percorso che mira ad animare la sfera pubblica, l’esercizio della cittadinanza e la vita politica attorno a cinque assi: ascolto e dialogo, uguaglianza ed equità, fraternità e bene comune, partecipazione e co-governance, cura del pianeta».

Per coloro che non potessero seguire la diretta, dal 23 febbraio sarà possibile rivedere la presentazione sul nostro quotidiano web.

 




Convegno OLTRE IL 900 – Chiara Lubich in dialogo con il nostro tempo

A partire dall’esperienza storica e dal pensiero di Chiara Lubich, per conoscerne meglio l’eredità intellettuale, spirituale ed esistenziale, il convegno propone, con il contributo di accademici e studiosi di varie discipline umanistiche e sociali, di scoprire e gettare luce sulle convergenze con altri protagonisti dell’epoca contemporanea, che spesso non si sono mai incontrati tra loro, ma hanno dialogato a distanza, hanno condiviso identiche passioni, espresso simili desideri e anche ideali, condotti e guidati da significative intuizioni comuni.

Il convegno realizzato in via telematica dall’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e si può rivedere interamente su YouTube all’indirizzo:

18/2 (09:00 a 13:00; 15:30 a 18:30https://youtu.be/hePSudSFdbo

19/2 (09:00 a 13:00; 15:00 a 17:00https://youtu.be/R1NtYaCUifA

Visita il sito del Centro Chiara Libich

Scarica il programma

Scarica locandina

COMUNICATO STAMPA

Convegno internazionale OLTRE IL ‘900. CHIARA LUBICH in dialogo con il nostro tempo
Si svolgerà in via telematica dall’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Italia) il 18 ed il 19 febbraio 2021 dalle ore 9 alle ore 18 con traduzione in quattro lingue.

Il convegno, promosso dal Centro Chiara Lubich e dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Italia), affronterà il pensiero, l’esperienza storica, politica, economica e letteraria di Chiara Lubich (1920-2008), fondatrice del Movimento dei Focolari, grazie al contributo di accademici e studiosi di diverse discipline. Il programma si articola in quattro sezioni: storica, letteraria, socio-politica e un’ultima dedicata ad alcune figure del ‘900.

Chiara Lubich ha attraversato il ‘900 e vissuto l’inizio del nuovo millennio guardando questo cambiamento d’epoca dalla prospettiva della fraternità universale, convinta – come ebbe a dire più volte – che “l’unità è un segno dei tempi”.  Il convegno punta ad approfondire il pensiero di Chiara Lubich ponendolo in dialogo e a confronto con figure di grandi personalità che, con percorsi di vita e di cultura diversi, hanno però puntato lo sguardo nella stessa direzione.
L’evento si svolgerà in modalità telematica con traduzione simultanea in italiano, inglese, spagnolo e portoghese.
Interverranno tra gli altri: Michel Angel Moratinos (Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite – UNAOC); Andrea Riccardi (Università degli Studi Roma Tre, Roma, Italia); Piero Coda (Istituto Universitario Sophia di Loppiano, Firenze, Italia); Alessandra Smerilli (Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, Roma, Italia); Vincenzo Buonomo (Pontificia Università Lateranense, Città del Vaticano); Pasquale Ferrara (ambasciatore, Istituto Universitario Sophia di Loppiano, Firenze, Italia); Vittorio Alberti (Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, Città del Vaticano); Maurizio Gentilini (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma, Italia); Giulia Paola De Nicola (già docente universitaria, saggista); Adriano Roccucci(Università degli Studi Roma Tre, Roma, Italia); Cristiana Freni (Pontificia Università Salesiana di Roma, Italia); Lucia Tancredi (scrittrice); Andras Fejérdy (Pázmány Péter Catholic University, Budapest, Ungheria); Aldo Civico (antropologo, Columbia University, New York, USA); Antonio Trupiano (Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Napoli, Italia); Vinu Aram(direttrice dello Shanti Ashram di Coimbatore, India).
Interverrà anche la neo-eletta Presidente dei Focolari, Margaret Karram. Sarà presente all’evento Maria Voce, già Presidente dei Focolari dal 2008 al 2021.
Il convegno è realizzato con il patrocinio del Comune di Roma e del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ed in collaborazione con l’Istituto Universitario Sophia, Città Nuova, New Humanity e la Fondazione Museo storico del Trentino.

Stefania Tanesini – (+39) 338 5658244
PROGRAMMA

Giovedì 18 febbraio
Ore 9.00 – Saluti introduttivi
Andrea De Pasquale – Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
Alba Sgariglia – Centro Chiara LubichRelazione: Chiara Lubich e il Novecento – Andrea Riccardi – Università degli Studi Roma Tre (Roma, Italia)SEZIONE STORICA – Modera: Giulia Paola Di Nicola – Già docente universitaria, saggista
  • La Chiesa e la fine del paradigma tridentino – Massimo Naro – Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista (Palermo, Italia)
  • La sfida della cortina di ferro: Chiesa del silenzio e/o Chiesa del dialogo –András Fejérdy – Pázmány Péter Catholic University (Budapest, Ungheria)
  • Il ’68 – Giovanni Dalpiaz O.S.B. Cam – ISSR San Pietro Martire (Verona, Italia)
  • Laicità e sviluppo umano integrale: evoluzione e prospettive – Vittorio Alberti – Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale (Città del Vaticano)
Ore 15.30- Modera: Claudio Guerrieri – Centro Studi del Movimento dei Focolari Scuola Abbà, Rocca di Papa (Roma, Italia)
  • La scrittura mistica femminile del Novecento – Lucia Tancredi – Scrittrice
  • La ricerca di una nuova cultura in Italia (1938-1948) tra la “letteratura come vita” e la “letteratura come impegno” – Vincenzo Crupi – Università per stranieri “Dante Alighieri” (Reggio Calabria, Italia)
  • Voci della letteratura poetica contemporanea – Cristiana Freni – Pontificia Università Salesiana (Roma, Italia)
  • Strategie narrative per una cultura della fraternità – Maria Chiara Ferro – Università Gabriele D’Annunzio (Chieti-Pescara, Italia)

Dibattito

Venerdì 19 febbraio
Ore 9.00 – Relazione: Chiara Lubich e il dialogo tra culture – Michel Angel Moratinos – Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite (UNAOC)

SEZIONE SOCIO-POLITICAModera: Pasquale Ferrara – Istituto Universitario Sophia, Loppiano (Firenze, Italia)

  • Chiara Lubich e l’unità dei popoli – Vincenzo Buonomo – Pontificia Università Lateranense (Città del Vaticano)
  • Il contributo di Chiara Lubich al pensiero e alla prassi economica – Alessandra Smerilli – Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” (Roma, Italia)
  • Umanesimo e culture politiche nell’esperienza di Chiara Lubich – Maurizio Gentilini – Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma, Italia)
Tavola rotonda Modera: Giuseppe Ferrandi – Fondazione Museo storico del Trentino (Italia)
Dialoghi profetici con
  • Dietrich Bonhoeffer – Antonio Trupiano – Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale Sez. S. Luigi (Napoli, Italia)
  • Simone Weil – Giulia Paola Di Nicola – Già docente universitaria, saggista
  • Il Mahatma Gandhi – Vinu Aram – Shanti Ashram (Coimbatore, India)
Ore 15.00Tavola rotondaModera: Maria Lupi – Università degli Studi Roma Tre (Roma, Italia)
  • Giorgio La Pira – Marco Luppi – Centro Universitario Tabosa de Almeida Asces-Unita, Caruaru PE (Brasile)
  • Martin Luther King – Aldo Civico – Antropologo, Columbia University (New York, USA)
  • Michail Gorbaciov – Adriano Roccucci – Università degli Studi Roma Tre (Roma, Italia)

Conclusioni
Oltre il Novecento – Piero Coda – Istituto Universitario Sophia, Loppiano (Firenze, Italia)

20210216_Olte_il_Novecento_IT




Diario da Siracusa: un’estate diversa

foto di gruppo

Siracusa Summer Campus 2016.
120 ragazzi da tutta Italia, pronti a battersi, donarsi, dare tempo e amore sincero nelle periferie di Siracusa, per poi tornare a casa carichi dei sorrisi e dell’amore dei bambini !
Un breve video che cerca di raccontare, attraverso le immagini, la bellezza e la profondità di questa esperienza!
“C’è bisogno di domani, c’è bisogno di futuro .
C’è bisogno di ragazzi che sono al di là del muro.”

 

 

Diario

2 Agosto 2016: arrivo a Siracusa, alla Villa Mater Dei, per il Siracusa Summer Campus 2016. Siamo 120 giovani, da 17 regioni d’Italia! Ciò che colpisce al primo impatto è la nostra diversità: diventerà presto un’arma vincente! E’ come vedere tutta l’Italia che aiuta una città fra le tante: Siracusa.

3 Agosto. Ci rechiamo nei 2 quartieri dove faremo il Campus durante le mattine successive. Sembra di entrare nella periferia della periferia. Di fronte ad un bellissimo mare azzurro, si stagliano palazzi altissimi, simili a casermoni. L’impressione è quella di trovarsi all’interno dei cosiddetti quartieri dormitorio, realizzati con criteri urbanistici che sembrano ignorare il rispetto della dignità umana. Siamo ancora in Italia?

Nelle 2 scuole veniamo accolti con grande entusiasmo. Nell‘I.C. Martoglio è il terzo anno che andiamo, mentre nell’I.C. Chindemi è soltanto il primo. Incontriamo alcuni fra insegnanti e rappresentanti delle associazioni operanti nel quartiere, tutti hanno grande fiducia e speranza in noi, percepiamo un forte desiderio di cambiamento. Ma cosa potremo mai fare? Nel pomeriggio, Franco Sciuto, (difensore dei diritti dei bambini per il Comune di Siracusa) e Rosalba Italia (educatore professionale) ci parlano di Siracusa e dei quartieri in cui andremo invitandoci a concepire la periferia come una risorsa per lo sviluppo sociale ed economico, non più come un problema. Saremo educatori per questi bambini!

4 Agosto. Prima mattina nelle scuole. Entriamo in contatto con bambini che vivono in contesti di fragilità sociale e familiare. L’obiettivo è uno: stare con loro in maniera sana. Emerge da un lato l’assenza di regole che innesca atti di violenza e prepotenza, dall’altro un grande affetto dei bambini e la gioia nel vedere qualcuno disposto a scommettere tempo ed energie su di loro.

Nel pomeriggio, primo dei 5 momenti formativi del campus, approfondiamo il tema della legalità. Francesca Cabibbo, (giornalista per il Giornale di Sicilia e il quotidiano on line “Lettera 32), ci ha mostrato la vera natura della Mafia, una holding del crimine attiva sia sulla scena nazionale che internazionale; Giusy Aprile (preside dell’Istituto Archimede di Siracusa ed ex esponente di Libera) ci ha dato il suo esempio su come vivere la legalità sia da cittadina attiva che in veste di dirigente scolastico; infine, Gregorio Porcaro, (ex vice parroco di Don Puglisi e attuale responsabile regionale di “Libera”) ci ha raccontato la sua testimonianza: da seminarista la sua vocazione era quella di impegnarsi per i poveri del terzo mondo; proprio per questo motivo fu convinto da Don Puglisi a spendersi nelle attività a favore di quanti vivevano in condizioni di estrema povertà nel quartiere Brancaccio di Palermo: “Puoi fare qualsiasi cosa se ti metti nella prospettiva di amare”.

5 Agosto. Di nuovo a scuola, questa volta nei 5 laboratori: danza, musica e canto, giornalismo, pittura ed educazione alimentare. Ad aiutarci, anche le professioniste del nascente Centro Educativo Multifunzionale “Maninpasta”. Grazie ai laboratori, possiamo creare rapporti personali con i bambini. Nei workshop ci prepariamo anche allo spettacolo finale dell’ultimo giorno.

Nel pomeriggio, Maria Chiara Cefaloni e Giuseppe Arcuri inquadrano il tema dell’azzardo in Italia, con i suoi meccanismi cognitivi e matematici per imbrogliare i cittadini e, dando una visione economica alla problematica, introducono Gabriele Vaccaro che ci presenta Banca Etica come una realtà che mette al centro l’uomo.

6 Agosto. Ogni mattina, con i bambini, tiriamo il dado dell’amore e vediamo un video che ci aiuta a stare insieme puntando al bene collettivo e non individuale. Alcuni di noi animatori sono rimasti colpiti dal contesto di esclusione sociale da cui provengono i bambini. E’ chiaro che l’importante non è fare delle attività con loro, ma volergli bene in modo gratuito, e tutto il resto verrà da sé.

Il pomeriggio, alla parrocchia Maria Madre della Chiesa di Bosco Minniti (Siracusa), teniamo un momento sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza. Antonello Ferrara (ufficiale di Marina) ci fa capire l’importanza del ruolo svolto dalla Marina Militare per soccorrere chi ha bisogno, Noemi Favitta ci porta il suo esempio di vita e lavoro a servizio di minori richiedenti asilo, e infine Padre Carlo d’Antoni, il parroco, ci racconta la realtà di una parrocchia che da sempre, accoglie immigrati, tra loro, molti musulmani. Colpiscono le parole di uno di loro: “Durante la nostra vita, nei rapporti con gli altri, lasciamo segni e non cicatrici”.

7 Agosto. E’ domenica, la scuola è chiusa. Visitando il parco archeologico e l’isola di Ortigia, constatiamo che, a fronte dei quartieri dove abbiamo vissuto, esiste una parte più ricca della città. E’ anche l’occasione per riscoprire i bei legami nati fra noi, per creare gruppo e socializzare, poiché per amare bisogna essere uniti.

8 agosto. Ancora a scuola! Con i nostri sorrisi, al di là delle difficoltà, delle paure, dell’incertezza del domani, continuiamo a riempire le giornate di bambini non troppo fortunati. Stare con loro è una profonda ricerca nella realtà per scoprire la bellezza autentica che vive oltre le apparenze.

Nostro obiettivo è portare lo spirito di fratellanza e la cultura del noi, creando quel terreno fertile necessario per far nascere una comunità. In qualche modo, forse, ci stiamo riuscendo.

Nel pomeriggio partecipiamo ad un momento di dialogo con Kheit Abdelhafid (Presidente delle comunità islamiche della Sicilia ed Imam della moschea di Catania) e Giusy Brogna (coordinatrice della rete per il dialogo tra cristiani e musulmani per il Movimento dei Focolari in Italia). Da diverso tempo, fra il Movimento dei Focolari e la comunità islamica c’è un dialogo concreto, che ha portato a realizzare insieme varie iniziative, tra cui un doposcuola nella Moschea di Catania organizzato per i ragazzi del quartiere in difficoltà con lo studio. “Grazie a queste attività” -spiega Carla Pappalardo- “la moschea è diventata casa nostra. L’ingrediente principale è la semplicità nei rapporti personali, un dialogo costruito con piccoli gesti, giorno dopo giorno”. Segue l’analisi dell’Imam Abdelhafid: “Cambiare la società è compito nostro e di ciascuno di noi. Da credente, da musulmano, il testo sacro mi indica che devo “dialogare”.  Sono fiducioso: la Sicilia oggi è un modello di dialogo.”

9 Agosto. In una delle 2 scuole scoppiano dei litigi, che provocano violenza e desiderio di vendetta nei bambini. Di fronte a ciò e al concreto rischio di veder naufragare quanto costruito finora, cerchiamo di rispondere con amore, parlando ai bambini con razionalità, e spiegando loro che la violenza non può essere la soluzione ad altra violenza. Sulla stessa lunghezza d’onda è Massimo Toschi (Consigliere del Presidente della Regione Toscana su Pace e Dialogo tra le culture), con il quale, neanche a farlo apposta, dialoghiamo nel pomeriggio proprio sul tema del disarmo: “Il perdono – sostiene – è indispensabile per riaffermare la cultura della pace”. Appaiono di grande attualità le parole di Igino Giordani: “Se vuoi la pace prepara la pace e non la guerra. Se prepari la guerra, i fucili ad un certo momento spareranno da soli”. Ad intervenire, anche Francesco La Rosa, sindaco di Niscemi, il quale ci racconta come una comunità intera abbia saputo impegnarsi, facendo rete dal basso, di fronte ad una questione controversa come l’installazione del Muos, il sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare USA.

10 agosto. E’ l’ultimo giorno di attività nelle scuole. Dopo l’evento del giorno prima, che ci ha messo tutti in discussione, cerchiamo di ricomporre il tessuto sociale, raccogliendo i frutti di ciò che abbiamo seminato. Attraverso il dialogo, sia con i bambini, che con alcune mamme, ribadiamo la nostra volontà di stare insieme ai ragazzi senza accettare logiche di vendetta o esclusione, ma coltivando lo spirito di gruppo. Uno dei bambini, riguardo a ciò che era successo si rivolge ai suoi amici dicendo: “Smettiamola di fare i mafiosi, basta violenza e vendetta, adesso siamo cambiati”.

Nel pomeriggio partecipiamo all’inaugurazione del “Solarium Vaccamotta”, del quale abbiamo realizzato la segnaletica per favorire la discesa in spiaggia. Infatti in parallelo al campus nelle scuole, abbiamo svolto diverse attività di riqualificazione del quartiere. La sera si tiene la festa finale all’Istituto Chindemi. Durante lo spettacolo, si avverte una duplice sensazione nell’aria: da un lato i grandi e tristi palazzoni “inghiottiti” dal buio trasmettono un senso di sconforto e amarezza, dall’altro ci siamo noi, i bambini e le loro famiglie all’interno del cortile della scuola, pronti a illuminare il quartiere di speranza, ma soprattutto di amore concreto, anche semplicemente cantando e ballando.

11 agosto. La mattina ci riuniamo tutti insieme, per fare il punto sul campus e sugli obiettivi futuri. Durante il pomeriggio assistiamo allo spettacolo finale a cui prendono parte i bambini dell’Istituto Martoglio, nella piazza davanti la scuola, testimoniando ancora una volta a tutti che il bene vince. Al termine del Campus viene da porsi un interrogativo: Cosa abbiamo fatto in questi quartieri? Forse tanto, forse poco. Ma già il fatto di essere lì è una cosa molto preziosa, come a significare che una possibilità c’è, e si trova proprio lì, fra le macerie.

Dopo Siracusa, non saremo più gli stessi. Quei bambini ci hanno fatto capire quali sono le cose essenziali della vita. Ma adesso è il tempo di tirare fuori tutto questo, di donarlo, di perderlo, per gli altri! Se i luoghi si giudicano dalle persone e non dalle infrastrutture, Siracusa per noi è la città più bella, per il clima di unità che c’era fra di noi e perché c’erano quei bambini, pieni di amore e da scoprire.

Tornando a casa nelle rispettive città, in pullman o in aereo, fra i vari tormentoni che accompagnano le nostre estati, torna in mente un passo tratto dalla canzone del Gen Rosso, “Lavori in corso”, colonna sonora del nostro Campus: “C’è bisogno di memoria, c’è bisogno di pensare, c’è bisogno di coraggio, c’è bisogno di sognare”.

Impressioni

Ormai da più di una settimana si è concluso il Siracusa Summer Campus 2016 e anche quest’ anno i nostri cuori sono rimasti tra i bambini del quartiere Akradina e Mazzarona con cui abbiamo trascorso dieci giorni indimenticabili.

“L’impegno parte dalle periferie”: da quei bambini e dalle loro famiglie con cui abbiamo sperimentato la forza trasformante dell’Amore, un impegno a cui hanno dato spessore di consapevolezza i momenti formativi del pomeriggio, tutti importanti, sentiti, di grande attualità e apertura.

In un crescendo di intensità di rapporti, ci siamo trovati anche di fronte alla “durezza” della vita in queste periferie segnate dal degrado, dall’esclusione e dalla legge del più forte: la vandalizzazione di una scuola e nell’altra un litigio tra ragazzi, che ci ha costretto a chiamare ambulanza e Carabinieri; anche alcune mamme erano coinvolte in questo clima di vendetta. Abbiamo provato a rimarginare queste ferite, cercando di pacificare, di parlare e agire dimostrando che c’è la strada del perdono, della riconciliazione. Siamo passati da un clima molto teso ad una grande festa finale in piazza con tutti.

A testimonianza di questo qui sotto ci sono alcune condivisioni che ci sono arrivate e che dicono con forza quello che abbiamo vissuto.

“L’obiettivo dei Giovani per un mondo unito è portare lo spirito di fratellanza e la cultura del noi, creando quel terreno fertile necessario per far nascere una comunità. Nutriamo una naturale predilezione per quelle ferite non ancora rimarginate presenti nel nostro territorio, per questo motivo abbiamo scommesso sui bambini invisibili della Scuola Martoglio e Chindemi, che vivono spesso ai margini della città, in quartieri estremamente periferici. Ci riempiono di gioia le parole rivolte da un ragazzino ai suoi amici dopo un litigio: “smettiamola di fare i mafiosi, basta vendetta e violenza, siamo cambiati”. I rapporti che abbiamo stretto durante il Campus ci spingono a continuare, anche nei prossimi anni, l’esperienza di servizio concreto nelle periferie, con attività per chi ha più bisogno, per gli ultimi e soprattutto per i bambini. La nostra intenzione è tornare a Siracusa, allo stesso tempo però saremo presenti anche in altre città perché la rete costruita finora diventi un vero e proprio modello sociale”

Volevo ringraziare tutti per questa esperienza che ha fatto rinascere in me la speranza, la speranza che insieme si possa veramente fare qualcosa e che un mondo nuovo è possibile se vi è unione! il rapporto di solidarietà che si è venuto a creare tra gli animatori, l’amore e La responsabilità che ho provato per i bambini me le porterò dentro per sempre! Grazie per la vostra compagnia, per i nuovi amici e per questa luce che avete riacceso dentro il mio cuore!”

“Ehi fantastici!!! Volevo dirvi che mi ha appena contattato la mamma di  due bambine del quartiere Akradina e ci tenevo a condividere con voi ciò che mi ha detto : ci ringrazia infinitamente e ci considera fantastici , spera davvero in un nostro ritorno il prossimo anno e ovviamente tutto questo perché si è resa conto di quanto le bambine si siano legate a noi !!

“Carissimi tutti, Grazie di cuore per questi giorni passati insieme (…) volevo dirvi che a questi bambini abbiamo portato gioia, letizia, speranza!!! E insegnato loro a Perdonarsi!!!! Un abbraccio a tutti!

“Il futuro non esiste”, queste le parole che mi ronzano in testa da quasi una settimana. Appena tornata da quella che considero essere una delle esperienze più importanti che potessi vivere, mi trovo a fare un bilancio degli ultimi dieci giorni, di questa estate e della mia vita. Il futuro non esiste perché non possiamo programmare cosa faremo o cosa saremo tra un certo periodo di tempo, dobbiamo porre le basi giorno dopo giorno, e questo lo si fa soltanto vivendo con gli occhi aperti. Perché è anche e soprattutto questo quello che ho imparato in una delle tante periferie lasciate a se stesse della Sicilia: non chiudere gli occhi davanti a un mondo che sta perdendo la facoltà di amare e rispettare il prossimo, avere Il coraggio di alzarsi e muovere non un dito, non un braccio, ma tutto te stesso per cambiare quello che sai che non va. Nel mio piccolo ho avuto la possibilità di mostrare a bambini e bambine dolcissimi quante opportunità hanno per la loro vita, dentro e fuori il quartiere della Mazzarrona, e se anche solo uno di loro avrà ricevuto il messaggio, questa sarà la mia più grande gioia, io in ogni caso continuerò a provare.. Quindi un grande GRAZIE va a quei bimbi e alle loro famiglie che hanno dato fiducia a 120 giovani sconosciuti venuti da tutta Italia; e un altro GRAZIE, immenso, va ai miei compagni di viaggio, che lascio con la sfida di applicare ogni giorno della nostra vita gli insegnamenti del Siracusa Summer Campus 2016”.

“Questa mattina leggo il passaparola, ma non mi fa effetto. Dentro sono talmente pieno di gioia, che non ho bisogno di altro per darmi la carica di vivere, ancora, una giornata per gli altri. Dopo Siracusa, non sono più lo stesso. Quei bambini ci hanno fatto capire quali sono le cose belle della vita, e quanto siamo fortunati ad averle sempre avute dentro di noi. Ma adesso è il tempo di tirare fuori tutto questo, di donarlo, di perderlo, per gli altri!”

“Se i posti si giudicano dalle persone e non dalle infrastrutture, Siracusa per me è la città più bella, perché c’eravamo noi, perché c’erano quei bambini, pieni di amore da scoprire”

“La verità è che non sono pronto per la vita di tutti i giorni. Ciò che abbiamo vissuto va al di là di tutto, ed è inutile parlarne con altri: niente sarà come esserci stati.Ci sentiamo, rimaniamo in contatto, ma una parte di me è rimasta lì, a Siracusa, fra le mura della Martoglio, nel piazzale della Mater Dei. Il ricordo di Siracusa è ancora troppo forte per sentirmi di nuovo in Calabria”.

“E’ come se io mi fossi frantumato, e i miei pezzi fossero lì, fra le macerie di società distrutte, nelle periferie delle nostre città, e anche qui, a casa, quella che era la mia casa. Adesso la mia casa è fuori di qui, in coloro che incontro, in coloro che vivono difficoltà. Durante il casino alla Martoglio, uno dei bambini aveva un coltellino di plastica. Ce l’ho lì, sul comodino, per ricordarmi di quei bambini, ma non come un ricordo che affiora semplicemente la mente. Il coltellino è lì per ricordarmi che quei bambini hanno ancora bisogno di noi”.

“Abbracciando quelle mamme segnate dalla durezza della marginalità e dell’esclusione, abbracciando un bambino che singhiozzava dicendo “È un’emozione troppo grande, vi voglio troppo bene”, vedendo con i miei occhi la trasformazione dei bambini più “difficili”, l’anima è piena di luce, di gioia. Chiara Lubich ce l’ha insegnato, Papa Francesco oggi lo incarna, ma io l’esperienza che segna la vita l’ho fatta a Siracusa: nei poveri, nei piccoli, negli ultimi c’è una presenza di Dio. Una fonte di Dio. Sono loro che ce lo hanno donato. E questo Gesù che mi aspettava a Siracusa mi riempie di amore e mi fa dire solo Grazie. Grazie di averci guidato, di averci portato qui, di averci donato il tuo vangelo. Davvero Gesù sei VIA, VERITÀ e VITA”.

“Buongiorno ragazzi! Intanto grazie per questi piccole bellissime condivisioni.. Personalmente sono ancora un po’ stordita e non nego che dentro di me ci sia un mix di sensazioni provate: da un lato sono felice per l’esperienza vissuta con tutti voi (“sia vecchi che nuovi”) dall’altro non posso negare di essere un po’ perplessa…Durante la festa alla Chindemi, ho provato questa duplice sensazione: da un lato i grandi tristi palazzoni “inghiottiti” nel buio mi rendevano triste e amareggiata e in un certo senso mi hanno fatto aprire gli occhi dandomi la possibilità di toccare con mano la realtà che vive la gente del posto.Dall’altro c’eravamo noi, i bambini e le loro famiglie all’interno del cortile della scuola e insieme abbiamo un po’ “illuminato di gioia” quel quartiere semplicemente cantando e ballando.Sicuramente mi porto a casa questi sentimenti contrapposti ma anche la certezza che in entrambi quartieri abbiamo “lasciato segni non cicatrici”.

“In questi anni, Siracusa e i suoi quartieri mi hanno cambiata e mi hanno fatto crescere sempre di più.Confesso che all’inizio tornando pensavo che l’esperienza che avrei fatto non mi avrebbe arricchita ma sarebbe stata un po’ la stessa cosa degli anni precedenti…ma Qualcuno mi ha “fatto rimangiare le parole” e mi ha dato la possibilità di conoscere un po’ di più il degrado che vivono ogni giorno sia i bambini che le loro famiglie e di conoscere un po’ più da vicino le loro ferite”.

“Volevo ringraziarvi uno per uno per avermi dato fiducia, per avermi reso una persona più sicura e per avermi aiutato a dare il meglio di me.Credo che le piccole incomprensioni che si sono create ci abbiano dato la possibilità di rafforzare il nostro rapporto e di renderlo ancora più speciale”.

“Sicuramente la frase che porterò sempre con me e cercherò di mettere in atto con il mio prossimo è “lasciare segni non cicatrici” e questo è possibile solo amando”.

“Creare una rete di relazioni fra persone è forse l’unico modo per aiutarci a non mollare, a non abbandonarci a cinismo, indifferenza e mentalità mafiosa.Condividere un’esperienza del genere rende uniti, e questa unità si trasforma in forza: forza di volontà, voglia di interrompere un ingranaggio perverso e ingiusto partendo dall’incontro con l’altro, con il dialogo e con il riscoprire in ognuno di noi, in ognuno dei bambini di Siracusa, una persona, un libro che vale sempre la pena di essere letto”.

“Noi giovani non possiamo permetterci il lusso di rinchiuderci nel nostro ottuso e ovattato mondo, ma dobbiamo essere linfa rigenerativa di questo mondo: partendo da noi stessi, realizzandoci come persone, avendo coraggio, nonostante la paura, e creando nel nostro presente di ogni giorno il futuro che vogliamo vedere e che già viviamo tra noi”.

“Ok…si torna a casa…è l’ora del bilancio. Che cosa ho imparato da questa esperienza? “Avere coraggio”. Coraggio di conoscere ed esplorare realtà nuove. Coraggio di sporcarsi le mani e di non aver paura di perdere perché a spogliarsi del superfluo per aiutare tuo fratello c’è solo da guadagnare. Coraggio di immedesimarsi nel proprio vicino perché dietro ai muri fittizi che sembrano dividerci non c’è altro che un altro pezzo della nostra stessa carne. Coraggio di uscire dal proprio piccolo mondo che non fa altro che ostacolarci la vista di un orizzonte più grande. Coraggio di capire e accettare che senza l’aiutare il prossimo e il dialogare con lui la mia vita non ha senso… un grazie di cuore

gruppo partecipanti

Altre foto e video sulla Pagina Facebook Giovani per un mondo unito – Italia

Rassegna stampa:

Siracusanews

Lettera 32: “Fraternità, obiettivo comune”: l’Imam Keith Abdelhafid al Siracusa Summer Campus

C O M U N I C A T O S T A M P A. L’Imam di Catania al Siracusa Summer Campus

Articolo su Siracusanews

Intervista ad una partecipante

Carla Pappalardo, Giovanni calabro , Clara vAnicito, Imam Kuith Abdelhafid, Giusy Brogna, Vincenzo Perrone, Reda Keith, Imen Bouchnafa,

L’indirizzo mail per contattarci è: campusgmu@gmail.com

https://youtu.be/6TrsHxVod7w




FROM NOW ON – video degli appuntamenti precedenti

Esperienze e condivisioni per le sfide che noi giovani siamo chiamati ad affrontare nel mondo civile e professionale. Come trovare il senso nel proprio studio e nel proprio lavoro? Possiamo sentirci realizzati in ciò che facciamo quotidianamente? E se scoprissimo di poter mettere le mani in pasta andando oltre il nostro ambito di interesse?

“From now on” è un percorso pensato dai giovani e per i giovani e che unisce generazioni diverse per capire insieme come affrontare le sfide quotidiane. Il percorso sarà in quattro tappe, di cui la prima è stata il 12 dicembre 2020, con un confronto iniziale su come vivere il valore della relazione nel mondo del lavoro o nelle nostre passioni, a cui seguirà un momento di dialogo tra discipline diverse, sui loro punti di incontro e sulle sfumature che riescono a dare a vari argomenti.

Nel secondo appuntamento del 13 febbraio si è parlato di Diritto, Sport e Sociologia.

Il 10 Aprile si è parlato di Educazione, Architettura, Economia.

In quello del 6 maggio sarà la volta dell’Ecologia, Medicina e Psicologia.

Il Team di FROM NOW ON PER INFO

fromnowongiovani@gmail.com

RIVEDI IL PRIMO APPUNTAMENTO CLICCA QUI

RIVEDI IL SECONDO APPUNTAMENTO CLICCA QUI

RIVEDI IL TERZO APPUNTAMENTO CLICCA QUI

ISCRIVITI al CANALE YOUTUBE https://bit.ly/CANYFOC

e rimarrai aggiornato/a sui prossimi video ed eventi.

Per rimanere in contatto con una di queste discipline clicca sul seguente form: https://cutt.ly/4jI5lyr

Breve video sulle inondazioni

Le “inondazioni” del Movimento dei focolari

Le “inondazioni” sono il dialogo con la cultura contemporanea; dove cultura ha il significato ampio di tutto quanto è riflessione sul fare e sul pensare umano, sulla sua storia e sulle prospettive del suo futuro. Un dialogo non fine a se stesso, ma che vuole condividere con uomini e istituzioni del nostro tempo i valori in cui crediamo e che viviamo. Perché ciò sia possibile, bisogna riuscire a cogliere e interpretare le attese e le sfide della società di oggi. Fin dagli inizi della sua esperienza, Chiara intuì che il carisma ricevuto era una risposta anche per questo periodo storico: nella sua universalità e profezia, avrebbe potuto influenzare e risanare le varie realtà umane, compresa la cultura nelle sue diverse espressioni e discipline. Il primo passo è accendere una possibilità di dialogo con tutti: con chi crede come noi o diversamente da noi; e anche con chi dice di non credere, ma vive e lavora per valori che sono comunque codici di riferimento per gli uomini d’oggi. Il 7 maggio 1998 è considerata la data di nascita ufficiale di questa realtà, perché in quel giorno, Chiara, durante un viaggio in Argentina e Brasile, scrisse come Presidente una lettera all’intero Movimento sparso nel mondo. In essa specificava che le due realtà sociali nate fino ad allora, l’Economia di Comunione (1991) e il Movimento Politico dell’Unità (1996) erano azioni sociali e politiche, dalle quali stava nascendo una cultura nuova, capace (una volta formulata e consolidata) di mettersi in dialogo con la società contemporanea, e alle quali sarebbero seguite altre spontanee aggregazioni, fiorenti dai vari mondi professionali. Quella profezia si realizzò in breve. Nel 1999 nacque l’inondazione dell’Arte, nel 2000 quella della Comunicazione, e poi via di seguito quella della Psicologia, della Pedagogia, della Sociologia, della Medicina, del Diritto, dell’Ecologia, dell’Architettura e quella dello Sport… Consigliamo di consultare i loro siti internet che trovate sito internazionale dei Focolari https://www.focolare.org/vivi-per-unita/ 




Rivedi Webinar: “La guida per l’ecologia integrale”, giovedì 21 Maggio ore 17.00

https://www.focsiv.it/news/fare-ecologia-integrale-per-la-cura-del-creato-e-della-famiglia-umana/

In occasione della Settimana di celebrazione della Laudato Si, 

FOCSIV – Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario

vi invita giovedì 21 Maggio alle ore 17.00 al 

WEBINAR di presentazione della nuova “Guida per l’ecologia integrale”

realizzata in collaborazione con l’ Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI, Retinopera, il Movimento Cattolico Globale per il Clima (GCCM), e ASviS. 

Racconteremo l’emozionante viaggio attraverso pratiche di trasformazione sociale ed ambientale, che sono state raccolte nella Guida, 

dal sud al nord Italia,  per sostenere l’inclusione sociale nella cura per l’ambiente.

Condivideremo storie di diocesi, sacerdoti, associazioni, territori e persone che stanno realizzando modi diversi, forti e silenziosi per fare comunità, 

ispirandosi e mettendo in pratica il messaggio della Laudato Sì. 

Un viaggio con il quale vedremo che un nuovo futuro equo e sostenibile è già qui, e  saprà ispirare coloro che vorranno seguirci!!

Programma
17.00: Introduzione alla Guida – Claudia Alongi, FOCSIV
Modera: Giulia Pigliucci, Ufficio Stampa FOCSIV
Interventi
17.10 : Matteo Mascia, Fondazione Lanza – La pratica del GAS di energia rinnovabile nella Diocesi
di Padova
17.20: Gabriella Giorgione, direttore comunicazione – La pratica dei Rete dei Piccoli Comuni del
Welcome nella Diocesi di Benevento
17.30: Enrico Broccanello, presidente UNITALSI Bolzano – Il Sinodo e la pratica del Ducato, con
visione del video sulla pratica
17.40: Domande e dibattito
17.55: Riflessioni conclusive – Don Bruno Bignami, Direttore Ufficio Nazionale problemi sociali e
del lavoro della CEI

Per partecipare al webinar inviate entro e non oltre il 18 maggio una mail a: f.novella@focsiv.it

Riceverete le indicazioni per il collegamento. Vi aspettiamo!

Francesca Novella
Ufficio Policy
FOCSIV – Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario
Via S. Francesco di Sales, 18 00165 Roma

Tel: 066877796



Gen Rosso – Campus

Campus – Gen Rosso




“Una luce per il mondo”. Rivedi il Collegamento CH del 13 giugno 2020

UNA LUCE PER IL MONDO
La pandemia di coronavirus non è l’unica emergenza di cui soffre il nostro mondo attuale. C’è più disoccupazione, conflitti sociali, il razzismo sta riemergendo, la gente chiede libertà.
Come possiamo essere tutti un segno di speranza, una luce per il mondo?
Vogliamo esplorare questa luce attraverso la profezia di Chiara Lubich, sotto lo sguardo dell’amicizia e del rapporto fraterno con i nostri fratelli e sorelle di varie religioni che sono parte integrante della famiglia dei Focolari.

Collegamento CH sabato 13 giugno ore 12.00
www.collegamentoch.focolare.org




Pandemia: notizie dal mondo in diretta

Corrispondenti e direttori di varie edizioni di Città Nuova aggiornano e commentano i fatti di attualità.

Dagli Usa, Susanne Janssen
Dal Togo, Liliane Mugombozi
Dal Cile, Alberto Barlocci
Dalla Spagna, Candela Copparoni
Dalla Giordania, Bruno Cantamessa

Modera
Aurelio Molè, Caporedattore di Città Nuova




L’incontro con i Focolari che ha cambiato la mia vita

Una donna che ha precorso i tempi, apripista di iniziative di quartiere per la cittadinanza attiva. A Siamo Noi, Diana Pezza Borrelli racconta il suo legame con il movimento dei Focolari. Una storia d’amore e di impegno sociale, da sempre schierata con i ragazzi, in favore dell’unità tra le persone e per un generale cambiamento culturale.




La Preghiera di Papa Francesco in Mariapoli




Gen Rosso – Voce del mio canto

Video promo del nuovo CD del Gen Rosso: “Voce del mio canto”

Dal sito www.focolare.og leggi Intervista




LoppianoLab: il 24 settembre in diretta sul web

 

Come nel primo appuntamento di Loppianolab 2020, è stata una frase della fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich, nel centenario della sua nascita, a ispirare il titolo della seconda tappa di questo laboratorio nazionale di cultura, innovazione e formazione: “Il contagio della fraternità“. Promosso dall’Istituto Universitario Sophia, dal Polo Lionello Bonfanti e dalla cittadella internazionale di Loppiano in collaborazione con il Gruppo Editoriale Città Nuova, Loppianolab – giunto all’undicesima edizione – ha approfondito il tema della fraternità, molto caro anche a papa Francesco, che su questo argomento il 3 ottobre presenterà la sua nuova enciclica.

Introdotto da Rebecca Gomez, del Polo Lionello Bonfanti, Loppianolab è stato moderato da Michele Zanzucchi, giornalista e docente dell’Istituto Sophia. Di seguito è possibile rivedere la diretta della serata a cui hanno partecipato Marta Michelacci, storica dell’arte, Filomena Maggino, presidente della Cabina di Regia “Benessere Italia”, della presidenza del Consiglio dei Ministri, Anna Fiscale, fondatrice e presidente dell’impresa sociale QUID, ed Enzo Gagliardi, docente di Scenotecnica presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Terza ed ultima tappa di Loppianolab 2020 il  7 novembre, con “Tessere relazioni, abitare la città, curare il pianeta”.




Come affrontare il dopo Coronavirus: tra disuguaglianze e cooperazione

Ecco il link per rivedere il webinar con Stefano Zamagni
https://youtu.be/r2hRJdu1yx0

COME AFFRONTARE IL DOPO CORONAVIRUS: TRA DISUGUAGLIANZE E COOPERAZIONE
con Stefano Zamagni, Presidente della Pontificia università delle Scienze Sociali e Socio Onorario AIPEC intervistato da Eugenia Scotti, giornalista TV2000.
È un evento nato dalla collaborazione sul territorio abruzzese tra RATI (Rete Abruzzese per il Talento e l’Innovazione) e AIPEC (Associazione Imprenditori per un‘Economia di Comunione).




Gen Verde: Turn It Up, e il cerchio si apre

In un video montaggio l’invito all’unità prende i volti e i colori dei cinque continenti che ne sono stati raggiunti 

Vi ricordate? All’inizio di quest’anno che segna il 50° del Gen Verde avevamo lanciato Turn It Up, un invito ad alzare il volume dell’unità. Che richiede un amore concreto, universale, pieno di iniziativa.

L’idea ha viaggiato per il mondo, è riecheggiata nelle piazze e nelle foreste, nelle scuole e nelle case, ma soprattutto nei cuori. Ha contagiato tanti ed è diventata vita vissuta.

In tanti hanno voluto rappresentare la loro adesione a questa scintilla traducendo Turn It Up nella cultura del loro popolo.

E così ora che l’anno si chiude ecco che ci ritorna vestita di mille colori, cantata da innumerevoli voci, danzata con la fantasia di tanti popoli diversi.

Più di 465 ragazzi e ragazze, dai più piccoli ai più grandi, in 31 città, 21 Paesi, 5 continenti, sono i protagonisti del video che vi presentiamo. Ci hanno commosso con la loro passione, entusiasmo, gioia.

“Alziamo il volume dell’amore”, Turn it Up, è l’invito – fatto corale – che non chiude il cerchio iniziato quest’anno, ma spinge anzi ad aprirlo fino ad abbracciare i confini del mondo.

Gen Verde