Centenario Chiara Lubich: intervista a Margaret Karram

Il 20 gennaio 2020 è stata intervistata dalla Tv Rai Italia nella trasmissione “L’Italia con Voi” (programma dedicato agli italiani nel mondo, con temi d’attualità e di interesse per quanti vivono fuori dai confini nazionali) Margaret Karram, focolarina della Terra Santa.

Vedi su RAIPLAY dal minuto 35 “Centenario di Chiara Lubich”

dal minuto 38 intervista a Margaret Karram (nuova Presidente del Movimento dei Focolari) 

L’Italia con Voi  PUNTATA DEL 20/01/2020




Una sorpresa nell’uovo di Pasqua. Triduo Pasquale in compagnia del Gen Verde

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SABATO SANTO

 

Resto con te

Seme gettato nel mondo, Figlio donato alla terra,

Il tuo silenzio custodirò

In ciò che vive e che muore

Vedo il tuo volto d’amore:

Sei il mio Signore e sei il mio Dio.

Io lo so che Tu sfidi la mia morte io

Lo so che Tu abiti il mio buio

Nell’attesa del giorno che verrà

Resto con Te.

Nube di mandorlo in fiore dentro gli inverni del cuore

è questo pane che Tu ci dai.

Vena di cielo profondo dentro le notti del mondo

è questo vino che Tu ci dai.

Tu sei Re di stellate immensità

E sei Tu il futuro che verrà

Sei l’amore che muove ogni realtà

E Tu sei qui

Resto con Te

VENERDI’ SANTO

 

 

SOLO CANZONE

 

AMORE ABBANDONATO
(Traduzione non letterale)
Giorno verrà
Del Tuo ritorno in festa
Un vino nuovo porterai
Ed io berrò con Te
Come il tralcio
Resto in Te
E accolgo in me
La vita
Dal Tuo ferito amore io
Non mi separerò
 
Canto per Te
Che doni la Tua vita
Nel sangue mi purifichi
Agnello immacolato
Del mio cuore
Arido
Tu spezzi le catene
Più nulla ci separerà
Un cuore nuovo avrò
 
Resta con me
La sera della vita
Nel segno della croce io
Ti riconoscerò
Nel mio amore
Fragile,
Tu accendi la speranza
Amore abbandonato, Tu
Non mi abbandonerai

Questa brano, “Morning Will Come”, è tratto dall’album “He’s Alive” (https://tinyurl.com/snbj75y). E’ disponibile anche la versione in italiano “Amore abbandonato” nell’album “Il mistero pasquale” (https://tinyurl.com/v6otmmo)

GIOVEDI’ SANTO

Tempo di Pasqua e, come sempre, tempo di uova di cioccolato e di sorprese. Tra le tante carte dai mille colori con sfumature raggianti e primaverili, a dir la verità quel che più interessa ai bambini non è l’uovo ma la sorpresa.

E quest’anno anche il Gen Verde, un po’ in punta di piedi, ma con la grinta di sempre ha pensato ad una sorpresa per tutti, grandi e bambini, vicini e lontani, ammalati e non.

“In tutto il mondo quest’anno – racconta Nancy degli U.S.A. – la Pasqua sarà particolarmente speciale: forse potremo seguire le celebrazioni attraverso uno schermo televisivo o uno smartphone, alcuni magari chiusi in una piccola stanza in isolamento o in ospedale. Col Gen Verde ci siamo chieste: come possiamo vivere questi giorni insieme a tutti e far sì che, pur lontani, la nostra fede non vacilli, anzi si rafforzi e cresca in profondità? E ci è venuta un’idea.

Qualche anno fa abbiamo realizzato la raccolta di canti liturgici “Il mistero pasquale” proprio a servizio delle celebrazioni della Settimana Santa. Così vogliamo fare un piccolo dono: ogni giorno del Triduo – a partire da domani Giovedì Santo – proponiamo uno dei nostri canti e raccontiamo qualcosa che possa servire come spunto di riflessione personale”.

Ancora una volta la musica sarà l’occasione per “avvicinare” chi si sente più solo, ma questa volta la sorpresa consiste proprio nel vivere assieme #distantimauniti i giorni così speciali che precedono la Pasqua.

E il Gen Verde non si lascia vincere in generosità e si mette in gioco fino in fondo raccontando qualcosa della propria vita di tutti i giorni, esperienze d’amore che partono da gesti quotidiani tante volte semplici e banali, ma mai scontati.

E se è chiaro cosa accadrà fino a sabato, ancora non si conosce la sorpresa per la domenica di Pasqua “non posso svelare nulla – spiega Raiveth –, ma aprite con noi l’uovo domenica mattina e seguiteci sui social e sulla pagina YouTube”. Insomma, di sorpresa in sorpresa tocca ogni giorno aprire un uovo e ammirare con stupore il dono che contiene. Le note, le parole, l’armonia faranno da sfondo ad un rapporto più intimo con Dio

Tiziana Nicastro

E-mail: press@genverde.it
Facebook: @GenVerdeOfficial
Youtube: https://www.youtube.com/user/GenverdeOfficial Twitter: @GenVerde_music




Università Popolare Mariana 2022/2023: “Signore, insegnaci a pregare”- 15 aprile

Di seguito il calendario delle lezioni che si terranno in modalità in presenza e in streaming dell’Università Popolare Mariana per il 2022-23.

L’Università Popolare Mariana è stata fondata e inaugurata da Chiara Lubich il 15 ottobre 1980 a Rocca di Papa (Roma).

Essa si articola in corsi pluriennali affidati a diverse équipes di docenti. Per il carattere popolare di questa università, i testi delle lezioni sono il più possibile semplici, universali ed accessibili a tutti. Ogni anno di studio si conclude con colloqui finali vissuti come momenti di comunione nella linea della spiritualità dell’unità. Infatti, anche nell’insegnare e nell’apprendere, tutti cercano di tenere viva fra loro la presenza di Gesù (cf Mt 18,20 ), perché sia Lui ad informare con la sua sapienza il pensiero di ciascuno.

15 APRILE 2023
La preghiera nel carisma del Movimento dei Focolari
Fabio Ciardi (Italia) Mpm

La LEZIONE si svolgerà dalle 16.00 alle 18.30 presso il Centro Internazionale del Movimento dei Focolari, Via Frascati, 306 – Rocca di Papa
Si potrà seguire in streaming su live.focolare.org/upm

Calendario Lezioni precedenti – Corso 2022/2023
Modera: Rawan Naber (Giordania)
19 NOVEMBRE 2022
La preghiera: bisogno dell’essere umano di ogni tempo
Renata Simon (Germania) / Francisco Canzani (Uruguay)
Kasia Wasiutynska (Polonia) / Vania Cheng (Hong-Kong)
Sonia Vargas (Bolivia)
14 GENNAIO 2023
La Serittura: una scuola di preghiera
Franz 5edlmeier (Germania)
Stefan Tobler (Svizzera)
11 FEBBRAIO 2023
La preghiera di Gesù
Maria Magnolfi (Italia)
Sherin H. Salama (Egitto)
Kathrin Reusser (Svizzera – Argentina)
18 MARZO 2023
Il patrimonio della Chiesa sulla preghiera
José Damián Gaitán (Spagna) / Antonio Bacelar (Portogallo)
Thibaut Ndoreraho (Burundi) / Lesley Ellison (Regno Unito)

 




Loppiano: cittadella del Movimento dei Focolari sulle colline Toscane

Per conoscere Loppiano

 

Vinea Mea Brochure 2020




Il regalo di Natale del Gen Verde. Dio con Noi, Emmanuel… un nuovo testo tutto da cantare!

Pronti per festeggiare il Natale con doni e sorprese? Tra luci, addobbi e canzoni natalizie, il Gen Verde non resta indietro anzi, sempre in prima fila, questa volta presenta il suo ultimo regalo Dio con Noi, Emmanuel la versione italiana della canzone lanciata lo scorso anno, Child of Light.

“Vogliamo comunicare la gioia, la pace e la bellezza della nascita che festeggiamo a Natale”, spiega Colomba Bai. “Vogliamo celebrare questo Dio Bambino e farGli trovare casa nei nostri cuori perché si è fatto migrante, povero per stare con noi e per amarci fino a dare la vita”.

Dopo il successo di Chiamati per Nome – che ha superato le 400mila visualizzazioni su YouTube – il Gen Verde vuole donare alle parrocchie, ai cori e ai gruppi giovanili d’Italia, questa nuova canzone… giusto in tempo per impararla e poterla cantare a Natale!

“Abbiamo lavorato intensamente – spiega Alessandra Pasquali – sollecitate dalle richieste che giungevano da diverse parti d’Italia e siamo davvero felici di poter offrire questo nuovo testo. Si tratta per noi di stare accanto a tante persone mediante la musica, certe che ogni parola può giungere direttamente al cuore e questo è il più grande regalo che possiamo fare a tutti per Natale”.

Sarà possibile ascoltare la canzone attraverso tutte le piattaforme musicali digitali e anche su YouTube, dove abbiamo lanciato il video lyrics per poter imparare facilmente le parole. E non solo! Potete anche scaricare lo spartito! Non vediamo l’ora di ascoltare chi la realizzerà!

Click per ascoltare la canzone: https://iMusicianDigital.lnk.to/FT4J6N0r
Click per guardare il video-lyrics: https://youtu.be/9Ln9995JMYQ
Click per avere lo spartito: https://bit.ly/3DWd01v
Instagram: @genverdeofficial
Facebook: @GenVerdeOfficial
Youtube: https://www.youtube.com/user/GenverdeOfficial
Twitter: @GenVerdeMusic

https://www.genverde.it/track/dio-con-noi-emmanuel/




Diario da Siracusa: un’estate diversa

foto di gruppo

Siracusa Summer Campus 2016.
120 ragazzi da tutta Italia, pronti a battersi, donarsi, dare tempo e amore sincero nelle periferie di Siracusa, per poi tornare a casa carichi dei sorrisi e dell’amore dei bambini !
Un breve video che cerca di raccontare, attraverso le immagini, la bellezza e la profondità di questa esperienza!
“C’è bisogno di domani, c’è bisogno di futuro .
C’è bisogno di ragazzi che sono al di là del muro.”

 

 

Diario

2 Agosto 2016: arrivo a Siracusa, alla Villa Mater Dei, per il Siracusa Summer Campus 2016. Siamo 120 giovani, da 17 regioni d’Italia! Ciò che colpisce al primo impatto è la nostra diversità: diventerà presto un’arma vincente! E’ come vedere tutta l’Italia che aiuta una città fra le tante: Siracusa.

3 Agosto. Ci rechiamo nei 2 quartieri dove faremo il Campus durante le mattine successive. Sembra di entrare nella periferia della periferia. Di fronte ad un bellissimo mare azzurro, si stagliano palazzi altissimi, simili a casermoni. L’impressione è quella di trovarsi all’interno dei cosiddetti quartieri dormitorio, realizzati con criteri urbanistici che sembrano ignorare il rispetto della dignità umana. Siamo ancora in Italia?

Nelle 2 scuole veniamo accolti con grande entusiasmo. Nell‘I.C. Martoglio è il terzo anno che andiamo, mentre nell’I.C. Chindemi è soltanto il primo. Incontriamo alcuni fra insegnanti e rappresentanti delle associazioni operanti nel quartiere, tutti hanno grande fiducia e speranza in noi, percepiamo un forte desiderio di cambiamento. Ma cosa potremo mai fare? Nel pomeriggio, Franco Sciuto, (difensore dei diritti dei bambini per il Comune di Siracusa) e Rosalba Italia (educatore professionale) ci parlano di Siracusa e dei quartieri in cui andremo invitandoci a concepire la periferia come una risorsa per lo sviluppo sociale ed economico, non più come un problema. Saremo educatori per questi bambini!

4 Agosto. Prima mattina nelle scuole. Entriamo in contatto con bambini che vivono in contesti di fragilità sociale e familiare. L’obiettivo è uno: stare con loro in maniera sana. Emerge da un lato l’assenza di regole che innesca atti di violenza e prepotenza, dall’altro un grande affetto dei bambini e la gioia nel vedere qualcuno disposto a scommettere tempo ed energie su di loro.

Nel pomeriggio, primo dei 5 momenti formativi del campus, approfondiamo il tema della legalità. Francesca Cabibbo, (giornalista per il Giornale di Sicilia e il quotidiano on line “Lettera 32), ci ha mostrato la vera natura della Mafia, una holding del crimine attiva sia sulla scena nazionale che internazionale; Giusy Aprile (preside dell’Istituto Archimede di Siracusa ed ex esponente di Libera) ci ha dato il suo esempio su come vivere la legalità sia da cittadina attiva che in veste di dirigente scolastico; infine, Gregorio Porcaro, (ex vice parroco di Don Puglisi e attuale responsabile regionale di “Libera”) ci ha raccontato la sua testimonianza: da seminarista la sua vocazione era quella di impegnarsi per i poveri del terzo mondo; proprio per questo motivo fu convinto da Don Puglisi a spendersi nelle attività a favore di quanti vivevano in condizioni di estrema povertà nel quartiere Brancaccio di Palermo: “Puoi fare qualsiasi cosa se ti metti nella prospettiva di amare”.

5 Agosto. Di nuovo a scuola, questa volta nei 5 laboratori: danza, musica e canto, giornalismo, pittura ed educazione alimentare. Ad aiutarci, anche le professioniste del nascente Centro Educativo Multifunzionale “Maninpasta”. Grazie ai laboratori, possiamo creare rapporti personali con i bambini. Nei workshop ci prepariamo anche allo spettacolo finale dell’ultimo giorno.

Nel pomeriggio, Maria Chiara Cefaloni e Giuseppe Arcuri inquadrano il tema dell’azzardo in Italia, con i suoi meccanismi cognitivi e matematici per imbrogliare i cittadini e, dando una visione economica alla problematica, introducono Gabriele Vaccaro che ci presenta Banca Etica come una realtà che mette al centro l’uomo.

6 Agosto. Ogni mattina, con i bambini, tiriamo il dado dell’amore e vediamo un video che ci aiuta a stare insieme puntando al bene collettivo e non individuale. Alcuni di noi animatori sono rimasti colpiti dal contesto di esclusione sociale da cui provengono i bambini. E’ chiaro che l’importante non è fare delle attività con loro, ma volergli bene in modo gratuito, e tutto il resto verrà da sé.

Il pomeriggio, alla parrocchia Maria Madre della Chiesa di Bosco Minniti (Siracusa), teniamo un momento sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza. Antonello Ferrara (ufficiale di Marina) ci fa capire l’importanza del ruolo svolto dalla Marina Militare per soccorrere chi ha bisogno, Noemi Favitta ci porta il suo esempio di vita e lavoro a servizio di minori richiedenti asilo, e infine Padre Carlo d’Antoni, il parroco, ci racconta la realtà di una parrocchia che da sempre, accoglie immigrati, tra loro, molti musulmani. Colpiscono le parole di uno di loro: “Durante la nostra vita, nei rapporti con gli altri, lasciamo segni e non cicatrici”.

7 Agosto. E’ domenica, la scuola è chiusa. Visitando il parco archeologico e l’isola di Ortigia, constatiamo che, a fronte dei quartieri dove abbiamo vissuto, esiste una parte più ricca della città. E’ anche l’occasione per riscoprire i bei legami nati fra noi, per creare gruppo e socializzare, poiché per amare bisogna essere uniti.

8 agosto. Ancora a scuola! Con i nostri sorrisi, al di là delle difficoltà, delle paure, dell’incertezza del domani, continuiamo a riempire le giornate di bambini non troppo fortunati. Stare con loro è una profonda ricerca nella realtà per scoprire la bellezza autentica che vive oltre le apparenze.

Nostro obiettivo è portare lo spirito di fratellanza e la cultura del noi, creando quel terreno fertile necessario per far nascere una comunità. In qualche modo, forse, ci stiamo riuscendo.

Nel pomeriggio partecipiamo ad un momento di dialogo con Kheit Abdelhafid (Presidente delle comunità islamiche della Sicilia ed Imam della moschea di Catania) e Giusy Brogna (coordinatrice della rete per il dialogo tra cristiani e musulmani per il Movimento dei Focolari in Italia). Da diverso tempo, fra il Movimento dei Focolari e la comunità islamica c’è un dialogo concreto, che ha portato a realizzare insieme varie iniziative, tra cui un doposcuola nella Moschea di Catania organizzato per i ragazzi del quartiere in difficoltà con lo studio. “Grazie a queste attività” -spiega Carla Pappalardo- “la moschea è diventata casa nostra. L’ingrediente principale è la semplicità nei rapporti personali, un dialogo costruito con piccoli gesti, giorno dopo giorno”. Segue l’analisi dell’Imam Abdelhafid: “Cambiare la società è compito nostro e di ciascuno di noi. Da credente, da musulmano, il testo sacro mi indica che devo “dialogare”.  Sono fiducioso: la Sicilia oggi è un modello di dialogo.”

9 Agosto. In una delle 2 scuole scoppiano dei litigi, che provocano violenza e desiderio di vendetta nei bambini. Di fronte a ciò e al concreto rischio di veder naufragare quanto costruito finora, cerchiamo di rispondere con amore, parlando ai bambini con razionalità, e spiegando loro che la violenza non può essere la soluzione ad altra violenza. Sulla stessa lunghezza d’onda è Massimo Toschi (Consigliere del Presidente della Regione Toscana su Pace e Dialogo tra le culture), con il quale, neanche a farlo apposta, dialoghiamo nel pomeriggio proprio sul tema del disarmo: “Il perdono – sostiene – è indispensabile per riaffermare la cultura della pace”. Appaiono di grande attualità le parole di Igino Giordani: “Se vuoi la pace prepara la pace e non la guerra. Se prepari la guerra, i fucili ad un certo momento spareranno da soli”. Ad intervenire, anche Francesco La Rosa, sindaco di Niscemi, il quale ci racconta come una comunità intera abbia saputo impegnarsi, facendo rete dal basso, di fronte ad una questione controversa come l’installazione del Muos, il sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare USA.

10 agosto. E’ l’ultimo giorno di attività nelle scuole. Dopo l’evento del giorno prima, che ci ha messo tutti in discussione, cerchiamo di ricomporre il tessuto sociale, raccogliendo i frutti di ciò che abbiamo seminato. Attraverso il dialogo, sia con i bambini, che con alcune mamme, ribadiamo la nostra volontà di stare insieme ai ragazzi senza accettare logiche di vendetta o esclusione, ma coltivando lo spirito di gruppo. Uno dei bambini, riguardo a ciò che era successo si rivolge ai suoi amici dicendo: “Smettiamola di fare i mafiosi, basta violenza e vendetta, adesso siamo cambiati”.

Nel pomeriggio partecipiamo all’inaugurazione del “Solarium Vaccamotta”, del quale abbiamo realizzato la segnaletica per favorire la discesa in spiaggia. Infatti in parallelo al campus nelle scuole, abbiamo svolto diverse attività di riqualificazione del quartiere. La sera si tiene la festa finale all’Istituto Chindemi. Durante lo spettacolo, si avverte una duplice sensazione nell’aria: da un lato i grandi e tristi palazzoni “inghiottiti” dal buio trasmettono un senso di sconforto e amarezza, dall’altro ci siamo noi, i bambini e le loro famiglie all’interno del cortile della scuola, pronti a illuminare il quartiere di speranza, ma soprattutto di amore concreto, anche semplicemente cantando e ballando.

11 agosto. La mattina ci riuniamo tutti insieme, per fare il punto sul campus e sugli obiettivi futuri. Durante il pomeriggio assistiamo allo spettacolo finale a cui prendono parte i bambini dell’Istituto Martoglio, nella piazza davanti la scuola, testimoniando ancora una volta a tutti che il bene vince. Al termine del Campus viene da porsi un interrogativo: Cosa abbiamo fatto in questi quartieri? Forse tanto, forse poco. Ma già il fatto di essere lì è una cosa molto preziosa, come a significare che una possibilità c’è, e si trova proprio lì, fra le macerie.

Dopo Siracusa, non saremo più gli stessi. Quei bambini ci hanno fatto capire quali sono le cose essenziali della vita. Ma adesso è il tempo di tirare fuori tutto questo, di donarlo, di perderlo, per gli altri! Se i luoghi si giudicano dalle persone e non dalle infrastrutture, Siracusa per noi è la città più bella, per il clima di unità che c’era fra di noi e perché c’erano quei bambini, pieni di amore e da scoprire.

Tornando a casa nelle rispettive città, in pullman o in aereo, fra i vari tormentoni che accompagnano le nostre estati, torna in mente un passo tratto dalla canzone del Gen Rosso, “Lavori in corso”, colonna sonora del nostro Campus: “C’è bisogno di memoria, c’è bisogno di pensare, c’è bisogno di coraggio, c’è bisogno di sognare”.

Impressioni

Ormai da più di una settimana si è concluso il Siracusa Summer Campus 2016 e anche quest’ anno i nostri cuori sono rimasti tra i bambini del quartiere Akradina e Mazzarona con cui abbiamo trascorso dieci giorni indimenticabili.

“L’impegno parte dalle periferie”: da quei bambini e dalle loro famiglie con cui abbiamo sperimentato la forza trasformante dell’Amore, un impegno a cui hanno dato spessore di consapevolezza i momenti formativi del pomeriggio, tutti importanti, sentiti, di grande attualità e apertura.

In un crescendo di intensità di rapporti, ci siamo trovati anche di fronte alla “durezza” della vita in queste periferie segnate dal degrado, dall’esclusione e dalla legge del più forte: la vandalizzazione di una scuola e nell’altra un litigio tra ragazzi, che ci ha costretto a chiamare ambulanza e Carabinieri; anche alcune mamme erano coinvolte in questo clima di vendetta. Abbiamo provato a rimarginare queste ferite, cercando di pacificare, di parlare e agire dimostrando che c’è la strada del perdono, della riconciliazione. Siamo passati da un clima molto teso ad una grande festa finale in piazza con tutti.

A testimonianza di questo qui sotto ci sono alcune condivisioni che ci sono arrivate e che dicono con forza quello che abbiamo vissuto.

“L’obiettivo dei Giovani per un mondo unito è portare lo spirito di fratellanza e la cultura del noi, creando quel terreno fertile necessario per far nascere una comunità. Nutriamo una naturale predilezione per quelle ferite non ancora rimarginate presenti nel nostro territorio, per questo motivo abbiamo scommesso sui bambini invisibili della Scuola Martoglio e Chindemi, che vivono spesso ai margini della città, in quartieri estremamente periferici. Ci riempiono di gioia le parole rivolte da un ragazzino ai suoi amici dopo un litigio: “smettiamola di fare i mafiosi, basta vendetta e violenza, siamo cambiati”. I rapporti che abbiamo stretto durante il Campus ci spingono a continuare, anche nei prossimi anni, l’esperienza di servizio concreto nelle periferie, con attività per chi ha più bisogno, per gli ultimi e soprattutto per i bambini. La nostra intenzione è tornare a Siracusa, allo stesso tempo però saremo presenti anche in altre città perché la rete costruita finora diventi un vero e proprio modello sociale”

Volevo ringraziare tutti per questa esperienza che ha fatto rinascere in me la speranza, la speranza che insieme si possa veramente fare qualcosa e che un mondo nuovo è possibile se vi è unione! il rapporto di solidarietà che si è venuto a creare tra gli animatori, l’amore e La responsabilità che ho provato per i bambini me le porterò dentro per sempre! Grazie per la vostra compagnia, per i nuovi amici e per questa luce che avete riacceso dentro il mio cuore!”

“Ehi fantastici!!! Volevo dirvi che mi ha appena contattato la mamma di  due bambine del quartiere Akradina e ci tenevo a condividere con voi ciò che mi ha detto : ci ringrazia infinitamente e ci considera fantastici , spera davvero in un nostro ritorno il prossimo anno e ovviamente tutto questo perché si è resa conto di quanto le bambine si siano legate a noi !!

“Carissimi tutti, Grazie di cuore per questi giorni passati insieme (…) volevo dirvi che a questi bambini abbiamo portato gioia, letizia, speranza!!! E insegnato loro a Perdonarsi!!!! Un abbraccio a tutti!

“Il futuro non esiste”, queste le parole che mi ronzano in testa da quasi una settimana. Appena tornata da quella che considero essere una delle esperienze più importanti che potessi vivere, mi trovo a fare un bilancio degli ultimi dieci giorni, di questa estate e della mia vita. Il futuro non esiste perché non possiamo programmare cosa faremo o cosa saremo tra un certo periodo di tempo, dobbiamo porre le basi giorno dopo giorno, e questo lo si fa soltanto vivendo con gli occhi aperti. Perché è anche e soprattutto questo quello che ho imparato in una delle tante periferie lasciate a se stesse della Sicilia: non chiudere gli occhi davanti a un mondo che sta perdendo la facoltà di amare e rispettare il prossimo, avere Il coraggio di alzarsi e muovere non un dito, non un braccio, ma tutto te stesso per cambiare quello che sai che non va. Nel mio piccolo ho avuto la possibilità di mostrare a bambini e bambine dolcissimi quante opportunità hanno per la loro vita, dentro e fuori il quartiere della Mazzarrona, e se anche solo uno di loro avrà ricevuto il messaggio, questa sarà la mia più grande gioia, io in ogni caso continuerò a provare.. Quindi un grande GRAZIE va a quei bimbi e alle loro famiglie che hanno dato fiducia a 120 giovani sconosciuti venuti da tutta Italia; e un altro GRAZIE, immenso, va ai miei compagni di viaggio, che lascio con la sfida di applicare ogni giorno della nostra vita gli insegnamenti del Siracusa Summer Campus 2016”.

“Questa mattina leggo il passaparola, ma non mi fa effetto. Dentro sono talmente pieno di gioia, che non ho bisogno di altro per darmi la carica di vivere, ancora, una giornata per gli altri. Dopo Siracusa, non sono più lo stesso. Quei bambini ci hanno fatto capire quali sono le cose belle della vita, e quanto siamo fortunati ad averle sempre avute dentro di noi. Ma adesso è il tempo di tirare fuori tutto questo, di donarlo, di perderlo, per gli altri!”

“Se i posti si giudicano dalle persone e non dalle infrastrutture, Siracusa per me è la città più bella, perché c’eravamo noi, perché c’erano quei bambini, pieni di amore da scoprire”

“La verità è che non sono pronto per la vita di tutti i giorni. Ciò che abbiamo vissuto va al di là di tutto, ed è inutile parlarne con altri: niente sarà come esserci stati.Ci sentiamo, rimaniamo in contatto, ma una parte di me è rimasta lì, a Siracusa, fra le mura della Martoglio, nel piazzale della Mater Dei. Il ricordo di Siracusa è ancora troppo forte per sentirmi di nuovo in Calabria”.

“E’ come se io mi fossi frantumato, e i miei pezzi fossero lì, fra le macerie di società distrutte, nelle periferie delle nostre città, e anche qui, a casa, quella che era la mia casa. Adesso la mia casa è fuori di qui, in coloro che incontro, in coloro che vivono difficoltà. Durante il casino alla Martoglio, uno dei bambini aveva un coltellino di plastica. Ce l’ho lì, sul comodino, per ricordarmi di quei bambini, ma non come un ricordo che affiora semplicemente la mente. Il coltellino è lì per ricordarmi che quei bambini hanno ancora bisogno di noi”.

“Abbracciando quelle mamme segnate dalla durezza della marginalità e dell’esclusione, abbracciando un bambino che singhiozzava dicendo “È un’emozione troppo grande, vi voglio troppo bene”, vedendo con i miei occhi la trasformazione dei bambini più “difficili”, l’anima è piena di luce, di gioia. Chiara Lubich ce l’ha insegnato, Papa Francesco oggi lo incarna, ma io l’esperienza che segna la vita l’ho fatta a Siracusa: nei poveri, nei piccoli, negli ultimi c’è una presenza di Dio. Una fonte di Dio. Sono loro che ce lo hanno donato. E questo Gesù che mi aspettava a Siracusa mi riempie di amore e mi fa dire solo Grazie. Grazie di averci guidato, di averci portato qui, di averci donato il tuo vangelo. Davvero Gesù sei VIA, VERITÀ e VITA”.

“Buongiorno ragazzi! Intanto grazie per questi piccole bellissime condivisioni.. Personalmente sono ancora un po’ stordita e non nego che dentro di me ci sia un mix di sensazioni provate: da un lato sono felice per l’esperienza vissuta con tutti voi (“sia vecchi che nuovi”) dall’altro non posso negare di essere un po’ perplessa…Durante la festa alla Chindemi, ho provato questa duplice sensazione: da un lato i grandi tristi palazzoni “inghiottiti” nel buio mi rendevano triste e amareggiata e in un certo senso mi hanno fatto aprire gli occhi dandomi la possibilità di toccare con mano la realtà che vive la gente del posto.Dall’altro c’eravamo noi, i bambini e le loro famiglie all’interno del cortile della scuola e insieme abbiamo un po’ “illuminato di gioia” quel quartiere semplicemente cantando e ballando.Sicuramente mi porto a casa questi sentimenti contrapposti ma anche la certezza che in entrambi quartieri abbiamo “lasciato segni non cicatrici”.

“In questi anni, Siracusa e i suoi quartieri mi hanno cambiata e mi hanno fatto crescere sempre di più.Confesso che all’inizio tornando pensavo che l’esperienza che avrei fatto non mi avrebbe arricchita ma sarebbe stata un po’ la stessa cosa degli anni precedenti…ma Qualcuno mi ha “fatto rimangiare le parole” e mi ha dato la possibilità di conoscere un po’ di più il degrado che vivono ogni giorno sia i bambini che le loro famiglie e di conoscere un po’ più da vicino le loro ferite”.

“Volevo ringraziarvi uno per uno per avermi dato fiducia, per avermi reso una persona più sicura e per avermi aiutato a dare il meglio di me.Credo che le piccole incomprensioni che si sono create ci abbiano dato la possibilità di rafforzare il nostro rapporto e di renderlo ancora più speciale”.

“Sicuramente la frase che porterò sempre con me e cercherò di mettere in atto con il mio prossimo è “lasciare segni non cicatrici” e questo è possibile solo amando”.

“Creare una rete di relazioni fra persone è forse l’unico modo per aiutarci a non mollare, a non abbandonarci a cinismo, indifferenza e mentalità mafiosa.Condividere un’esperienza del genere rende uniti, e questa unità si trasforma in forza: forza di volontà, voglia di interrompere un ingranaggio perverso e ingiusto partendo dall’incontro con l’altro, con il dialogo e con il riscoprire in ognuno di noi, in ognuno dei bambini di Siracusa, una persona, un libro che vale sempre la pena di essere letto”.

“Noi giovani non possiamo permetterci il lusso di rinchiuderci nel nostro ottuso e ovattato mondo, ma dobbiamo essere linfa rigenerativa di questo mondo: partendo da noi stessi, realizzandoci come persone, avendo coraggio, nonostante la paura, e creando nel nostro presente di ogni giorno il futuro che vogliamo vedere e che già viviamo tra noi”.

“Ok…si torna a casa…è l’ora del bilancio. Che cosa ho imparato da questa esperienza? “Avere coraggio”. Coraggio di conoscere ed esplorare realtà nuove. Coraggio di sporcarsi le mani e di non aver paura di perdere perché a spogliarsi del superfluo per aiutare tuo fratello c’è solo da guadagnare. Coraggio di immedesimarsi nel proprio vicino perché dietro ai muri fittizi che sembrano dividerci non c’è altro che un altro pezzo della nostra stessa carne. Coraggio di uscire dal proprio piccolo mondo che non fa altro che ostacolarci la vista di un orizzonte più grande. Coraggio di capire e accettare che senza l’aiutare il prossimo e il dialogare con lui la mia vita non ha senso… un grazie di cuore

gruppo partecipanti

Altre foto e video sulla Pagina Facebook Giovani per un mondo unito – Italia

Rassegna stampa:

Siracusanews

Lettera 32: “Fraternità, obiettivo comune”: l’Imam Keith Abdelhafid al Siracusa Summer Campus

C O M U N I C A T O S T A M P A. L’Imam di Catania al Siracusa Summer Campus

Articolo su Siracusanews

Intervista ad una partecipante

Carla Pappalardo, Giovanni calabro , Clara vAnicito, Imam Kuith Abdelhafid, Giusy Brogna, Vincenzo Perrone, Reda Keith, Imen Bouchnafa,

L’indirizzo mail per contattarci è: campusgmu@gmail.com

https://youtu.be/6TrsHxVod7w




Università Popolare Mariana – Quinta lezione 2 aprile

Sarà possibile seguire le lezioni online a questo link

Dalle ore 16.00 alle 18.30 

2021_UPM_Locandina

La lezione  saranno trasmesse  in diretta  al seguente indirizzo: http://live.focolare.org/upm

e si potranno rivedere allo stesso indirizzo o nel Sito upm https://www.universitapopolaremariana.org/




I molti volti di una storia – Progetto “Sempre persona”

“Un amore che nulla chiede e tutto dà” è il segreto di Alfonso che insieme a tanti ridona speranza dentro e fuori le sbarre del carcere di Rebibbia a Roma.

Video: I molti volti di una storia

Testo del video:

Rosalba Ciocca, madre di Patrizio: Alfonso è stato grande, ha sostenuto mio figlio in carcere.. se non era per Alfonso che gli faceva capire che non serve andare a rubare…! Sono angeli intorno a te!

Patrizio Ciocca, aiuto pizzeria: Lui un giorno viene a trovarmi a Rebibbia, alla Casa Circondariale… Gli chiedevo come stava pure mio figlio, perché io non potevo vederlo tutti i giorni… Ormai si era instaurato un rapporto di famiglia…, ormai è come se fosse mio padre… Uguale! (musica) Purtroppo la vita è così… un momento stai bene, un momento stai giù… poi ristai bene…, la vita è così… Il rapporto prima era mio e suo, poi è diventato mio, mio padre, mia madre, perché pure mio padre e mia madre vogliono bene ad Alfonso, capito? Poi adesso siamo in tanti, siamo in tanti. E quello è il bello!

Alfonso Di Nicola, focolarino, iniziatore progetto “Sempre Persona”: Circa 20 anni fa un mio amico mi ha dato tre indirizzi di detenuti… Io ho scritto a queste tre persone e di queste tre mi ha risposto una sola: Giorgio. Io gli ho chiesto se voleva essere mio amico. Lui mi ha detto: “Magari! Sono proprio felice. A te ti manda Dio”. Poi mi ha chiesto un favore: “Potresti andare a trovare mia mamma? Vai a trovarla e le dai un bacio da parte mia”. Questa signora si è messa a piangere… “Io sto morendo, sto proprio male… Vedo che lei vuole bene a mio figlio, lo affido a lei”. Ho incontrato Giorgio, che è stato molto molto contento… Poi mi ha detto: “Potresti farmi un favore? Qui c’è un mio amico che vuole parlare con te. Se avessi un minuto da regalare…”.  Si aggiungevano sempre persone nuove. E poi qualcuno mi ha voluto aiutare, adesso per esempio ci sono più di 30 persone. E tanti sono ex detenuti. Le famiglie che noi seguiamo sono più di 200.

Anna Del Villano, vicedirettrice Casa Circondariale Rebibbia (Roma): Con l’associazione “Sempre Persona” si è creato un rapporto per cui noi operatori possiamo segnalare a lui dei detenuti le cui famiglie hanno dei problemi e si crea quindi una circolarità che mi sembra molto importante. Questo anche nell’accompagnamento all’uscita, perché su questo aspetto c’è sicuramente una difficoltà per carenza di risorse. E di volontariato in carcere ce n’è tanto, ma molto che lavora all’interno. Sul territorio è sicuramente un’esigenza che serviva e a cui questo progetto dà una risposta importante.

Alessandra D’Orazio: Sono 9 anni che lo conosco… C’è sempre stato… E per me è importante. Un messaggio tutti i giorni “buona giornata Alfonso” “buona giornata Alfonso”… E io a lui ci tengo tanto… E’ che mi emoziono… eh lo so!… perché è un papà per me, ecco!

Alfonso Di Nicola: Non riuscirei (…) a voler bene a queste persone se io durante il giorno non mi fermo un po’, così, e cerco di trovare, da Dio, la forza di riuscire ad amare… così che il mio cuore tocca il loro cuore, si avvicina al loro cuore…

Franco Lippera: (…) Sono andato a fare una rapina a mano armata… Perché io sono un professionista; se faccio una cosa so già quello che devo fare… Dentro di me c’è la convinzione mentale che il miracolo è successo, perché se ti sparano 14 botte [colpi – n.d.r.] addosso non ti puoi pigliare [non puoi prenderne – n.d.r.+ due, una a un piede e una a un fianco… E’ così che Dio si esprime, mica [non – n.d.r.+ si fa capire da te… Va beh, ho perso la famiglia, ho perso tutto, non mi frega niente: ho trovato Alfonso, che è un amico vero! Io quando vieni te sono contento. Perché? perché tramite te la gente non si muore di fame. Ma, tu lo fai perché dentro di te…, capito? E’… un favore che fai a Dio!

Massimo Mallini, finanziaria Renault, volontario progetto “Sempre Persona”: In questo luogo ci sono una molteplicità di sentimenti… c’è la gioia di poter dire, anche una volta che sono usciti, che sono ridiventati delle persone luminose, vere. Le loro storie, le loro speranze, i loro successi, i loro insuccessi, poi alla fine fanno una storia, una gran bella storia!

Marco Beraldi, meccanico motociclismo: Già il pensiero, cioè già il sapere che comunque hai un punto fermo nella tua vita qua dentro, e mi auguro anche fuori, al quale far fede, nel senso: sai che comunque è una persona sulla quale puoi sempre contare, sai che è un’amicizia vera! Mi preme continuare a coltivarla anche quando queste sbarre se ne andranno… mi auguro presto. Io quando uscirò da qui, in una maniera o nell’altra, io devo fare agli altri quello che loro stanno facendo a me!

Don Roberto Guernieri, cappellano Casa Circondariale Rebibbia (Roma): Una delle più grosse sconfitte a cui possiamo assistere è quella dell’impotenza…Questa cosa ci tormenta, tormenta in modo tale da poter intervenire là come possiamo…Il fatto di essere dentro, in mezzo a queste storie, a queste situazioni, ci permette di accendere un po’ il fuoco della speranza…

Roberto Mirco, cuoco: Pensavo che la mia vita fosse finita, che finiva per strada, perché l’indifferenza della gente e il giudizio della gente ti fa morire piano piano…, però lui mi ha ridato la speranza, mi ha ridato la forza, il senso di nuovo alla vita… e questo senso è aiutare gli altri. Forse anche perché ho fatto un po’ del male in passato… ho fatto del male a tanta gente, ho fatto soffrire… Però poi volevo ricominciare… Ma dopo il carcere le porte non si sono più aperte… Molte persone mi sputavano pure addosso…Grazie a Dio e grazie a Alfonso, grazie a lui, sono riuscito ad abbracciare papa Francesco… Non me lo sarei mai immaginato… Questa è tutta la forza della misericordia di Dio che ti porta… Son felice. Mi sento amato…

Alfonso di Nicola: Da quando ho iniziato a voler bene a questi fratelli, per me la mia vita è cambiata, sento che ho la pienezza. E questo lo auguro, vorrei augurarlo a tanta gente! Un amore che nulla chiede e tutto dà. E basta! E’ essenziale essere vicino alle persone, poi si fa quello che si può per togliere qualche spina.Io spero che diventiamo migliaia e migliaia di persone che tolgono le spine a questi Cristi abbandonati.

Fonte: dal sito http://collegamentoch.focolare.org

Progetto “SEMPRE PERSONA“. Avvio ed approvazione (dicembre 2007) da parte del Consiglio Direttivo Associazione “ AZIONE PER FAMIGLIE NUOVE ONLUS “ di un nuovo progetto intitolato: “ SEMPRE PERSONA “.

Il progetto prevede l’aiuto alle famiglie di detenuti ed ex detenuti del carcere romano di Rebibbia, in grave difficoltà economica, l’accompagnamento nel reinserimento familiare, la mediazione per la riconciliazione con i familiari, il mantenimento di un rapporto attivo tra i detenuti e la propria famiglia, specialmente la coppia.
Attualmente circa 30 volontari (tra ex detenuti e animatori di Nuovi Orizzonti) sono impegnati nel progetto per seguire oltre 170 famiglie (numero che aumenta costantemente), portando loro sostegno morale, aiuti alimentari e altri generi. In carcere si ha un primo contatto con i detenuti, spesso ci parlano delle loro famiglie molto povere che hanno bisogno di beni di prima necessità e quasi tutte con bambini, a volte molto piccoli, spesso neonati. Queste famiglie sono a Roma e nei paesi vicini.
Lo spirito che anima questa iniziativa è quello di essere famiglia per loro, sostenendo ed aiutando.
Referente e Responsabile: Alfonso Di Nicola. tel. 3284871912 – 3806371027

dinicola.alfonso@tiscali.it  
info@progettosemprepersona.it
www.facebook.com/progettosemprepersona/
Azione per Famiglie Nuove- onlus: sede legale in Via Isonzo, 64-00046 Grottaferrata (RM) tel. 06.9411565 – 06.97608300 – fax 06.9411614 famiglienuove@focolare.org www.famiglienuove.org
Nuovi Orizzonti: www.nuoviorizzonti.org 

 



Per una Chiesa sinodale. Mons. Piero Coda

PER UNA CHIESA SINODALE: PARTECIPAZIONE—COMUNIONE—MISSIONE

Intervento di: Mons. Piero Coda (Segretario Generale della Commissione Teologica Internazionale)

Moderaratrice: Maddalena Pievaioli (Segretaria della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali)

Proposta formativa della CNAL in preparazione del Sinodo della Chiesa Universale

PER GENTILE CONCESSIONE DELLA CNAL

Per info: cnal@chiesacattolica.it

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/Consulta-Naz…

Il secondo appuntamento sarà giovedì 27 gennaio, sempre dalle ore 19.00 alle 20.30 con il Card. Mario Grech, l’ultimo a febbraio in data da concordare con Mons. Stefano Russo.

 




Chi piange per te? – Il nuovo videoclip del Gen Verde

Quando qualcuno soffre, è affare nostro: un invito a prenderci cura degli altri    

Su un gommone malandato, tra onde alte più di sei metri, in fuga dall’orrore. Al largo della Libia, gridando soccorso per due interminabili giorni. Invano: oltre 130 persone sono state lasciate annegare, due settimane fa.

Ed è solo la più recente delle tragedie che da anni si consumano nel Mediterraneo.

“Siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro!”, diceva papa Francesco dopo il terribile naufragio a Lampedusa: parole purtroppo ancora molto attuali e che riguardano varie situazioni drammatiche nel mondo.

Proprio allora avevamo composto Chi piange per te?, ispirata dalla storia vera di una bambina migrante. Ci siamo accorte che per tanti è stata un aiuto a cambiare prospettiva e a risvegliare quella fiammella di tenerezza e solidarietà che tutti portiamo dentro.

Per questo, a grande richiesta, la riproponiamo con un inedito videoclip che speriamo aiuti ad entrare nella pelle di chi soffre.

Perché se risvegliamo la coscienza che quelli che sono in balia delle onde sono veramente nostri fratelli e sorelle di cui prenderci cura, anche il nostro modo di pensare e di agire cambierà. Così che «non ci siano più “gli altri”, ma solo un “noi”» sempre più grande, che arrivi a includere tutti.

info@genverde.it

Facebook: @GenVerdeOfficial

Youtube: https://www.youtube.com/user/GenverdeOfficial

Twitter: @GenVerde_music

Instagram: @gen_verde_official




Rivedi la Giornata Internazionale della Famiglia – 15 maggio 2020 ore 17.30

Venerdì 15 Maggio, in occasione della Giornata Internazionale della Famiglia, il Forum delle associazioni familiari terrà la propria Assemblea Generale. Quest’anno con una modalità nuova, in diretta sulla propria pagina Facebook e sul proprio canale YouTube

✅ Alle ore 17:30 il Presidente Nazionale, Gigi De Palo, darà inizio ai lavori

Proseguiranno i saluti istituzionali da parte della Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato della Repubblica; del Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI; della prof. Elena Bonetti, Ministra per la famiglia

Il prof. Giancarlo Blangiardo, Presidente di ISTAT, presenterà i nuovi dati in merito al drastico calo della natalità alla luce dell’emergenza epidemiologica

La relazione del prof. Massimo Recalcati avrà come tema l’approccio educativo con il quale sono state costrette a misurarsi le famiglie italiane, in relazione alla straordinarietà di questo tempo

I lavori potranno essere seguiti in diretta da chiunque voglia collegarsi alle nostre pagine. Sarà una bella occasione per riflettere e confrontarci sul tema “famiglia”. Passa parola e invita altri amici. Ti aspetto.

CLICCA SU PAGINA FACEBOOK

OPPURE CANALE YOUTUBE




Centenario di Chiara Lubich: messaggio di Maria Voce

Il 22 gennaio 1920 nasceva a Trento Chiara Lubich.

Il messaggio della Presidente dei Focolari, Maria Voce, in occasione del centenario.

Ufficio informazione focolari, pubblicato su www.focolare.org




Essere pellegrini di pace e unità. Videointervista a Margaret Karram

La presidente del Movimento dei Focolari, Margaret Karram, risponde alle domande di Insieme sulla delicata situazione internazionale, sul Cammino sinodale, sull’attualità dell’eccomi di Maria e sulla Terra Santa.

Una visita che cade in un tempo di grandi tribolazioni. Il momento migliore per «affidare il mondo» alla Regina della pace e per lavorare ad una rinnovata unità. Un compito che richiede fatica, pazienza, ma dà gioia.

Margaret, in che modo l’unità potrebbe favorire i processi di pace, quelli interiori e quelli globali?

«L’unità è costruire rapporti veri, sinceri; prima di tutto è un dono di Dio. Affinché sia vera, non solo un’amicizia, per entrare in questo ascolto profondo, dobbiamo mettere delle premesse: un contributo importante lo abbiamo dalla nostra vita interiore e di preghiera. Se ognuno di noi non ha questa ricchezza spirituale dentro, non può costruire una unità vera.

Ci vuole l’amicizia per costruire l’unità, ma non basta. Ci vuole anche una vita interiore che arricchisca reciprocamente e ci faccia entrare nella vita dell’altro. San Paolo ci dice che il farsi uno con l’altro è portare i pesi dell’altra persona, i suoi dolori, le sue gioie. Fare questo richiede fatica e sacrificio, ma è proprio vero che ci dona gioia e pace. Penso sia quello di cui oggi il mondo abbia più bisogno.

Dobbiamo saper costruire un rapporto vero, un dialogo vero che ci porti ad accettare la diversità dell’altro, a non giudicare l’idea diversa, ma ad accogliere. È questo che ci fa costruire un dialogo sincero, vero, basato sì su un’amicizia, ma soprattutto su qualcosa di spirituale. Se lo viviamo, oggi, sono convinta che tanti rapporti cambieranno e potremo pensare a una fraternità diversa, a costruire la pace».

La Chiesa è in Cammino sinodale. Qual è il contributo del Movimento dei Focolari?

«Tanti membri del Movimento sparsi nel mondo sono inseriti nei contesti ecclesiali locali. Già lì diamo un contributo specifico essendo parte della Chiesa locale, ma anche come spirito e carisma dell’unità. In particolare, per vivere ed essere figli della Chiesa cattolica non basta solo vivere l’interno, costruire rapporti con i cattolici; noi possiamo contribuire ad aprirci all’unità con le altre Chiese, al dialogo con le altre religioni, a dialogare con le persone che hanno convinzioni diverse. Il nostro contributo è aprirci a tutte queste realtà perché la Chiesa includa tutti, tutto il popolo di Dio.

A livello internazionale come Movimento abbiamo lavorato tanto, raccogliendo le sensibilità e le esperienze di varie culture. Abbiamo raccolto tutto e l’abbiamo inviato al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita affinché arrivasse anche un nostro contributo specifico alla segreteria del Sinodo. Questo Cammino sinodale è molto importante».

Leggi tutta l’intervista a cura di Salvatore D’Angelo su Insieme:

https://www.insiemenews.it/2022/11/14/essere-pellegrini-di-pace-e-unita-intervista-a-margaret-karram/

 




Chiara Lubich e il Movimento dei Focolari. Brevi video di presentazione

Cosa leggere per approfondire la figura e il pensiero di Chiara Lubich? O semplicemente la storia del Movimento dei Focolari? Vi proponiamo qui una breve ed essenziale rassegna di testi, utili per un primo approccio, ben sapendo quanto essa sia assolutamente parziale. Editi da Città Nuova vedi qui

 




FROM NOW ON – video dei quattro appuntamenti

Esperienze e condivisioni per le sfide che noi giovani siamo chiamati ad affrontare nel mondo civile e professionale. Come trovare il senso nel proprio studio e nel proprio lavoro? Possiamo sentirci realizzati in ciò che facciamo quotidianamente? E se scoprissimo di poter mettere le mani in pasta andando oltre il nostro ambito di interesse?

“From now on” è un percorso pensato dai giovani e per i giovani e che unisce generazioni diverse per capire insieme come affrontare le sfide quotidiane. Il percorso sarà in quattro tappe, con un confronto iniziale su come vivere il valore della relazione nel mondo del lavoro o nelle nostre passioni, a cui seguirà un momento di dialogo tra discipline diverse, sui loro punti di incontro e sulle sfumature che riescono a dare a vari argomenti.

Nel secondo appuntamento del 13 febbraio si è parlato di Diritto, Sport e Sociologia.

Il 10 Aprile, si è parlato di Educazione, Architettura, Economia.

In quello del 6 maggio sarà la volta dell’Ecologia, Medicina e Psicologia.

Ti aspettiamo!

Il Team di FROM NOW ON

Volantino From now on #4

PER INFO fromnowongiovani@gmail.com

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e rimarrai aggiornato/a sui prossimi video ed eventi.

Breve video sulle inondazioni

Le “inondazioni” del Movimento dei focolari

Le “inondazioni” sono il dialogo con la cultura contemporanea; dove cultura ha il significato ampio di tutto quanto è riflessione sul fare e sul pensare umano, sulla sua storia e sulle prospettive del suo futuro. Un dialogo non fine a se stesso, ma che vuole condividere con uomini e istituzioni del nostro tempo i valori in cui crediamo e che viviamo. Perché ciò sia possibile, bisogna riuscire a cogliere e interpretare le attese e le sfide della società di oggi. Fin dagli inizi della sua esperienza, Chiara intuì che il carisma ricevuto era una risposta anche per questo periodo storico: nella sua universalità e profezia, avrebbe potuto influenzare e risanare le varie realtà umane, compresa la cultura nelle sue diverse espressioni e discipline. Il primo passo è accendere una possibilità di dialogo con tutti: con chi crede come noi o diversamente da noi; e anche con chi dice di non credere, ma vive e lavora per valori che sono comunque codici di riferimento per gli uomini d’oggi. Il 7 maggio 1998 è considerata la data di nascita ufficiale di questa realtà, perché in quel giorno, Chiara, durante un viaggio in Argentina e Brasile, scrisse come Presidente una lettera all’intero Movimento sparso nel mondo. In essa specificava che le due realtà sociali nate fino ad allora, l’Economia di Comunione (1991) e il Movimento Politico dell’Unità (1996) erano azioni sociali e politiche, dalle quali stava nascendo una cultura nuova, capace (una volta formulata e consolidata) di mettersi in dialogo con la società contemporanea, e alle quali sarebbero seguite altre spontanee aggregazioni, fiorenti dai vari mondi professionali. Quella profezia si realizzò in breve. Nel 1999 nacque l’inondazione dell’Arte, nel 2000 quella della Comunicazione, e poi via di seguito quella della Psicologia, della Pedagogia, della Sociologia, della Medicina, del Diritto, dell’Ecologia, dell’Architettura e quella dello Sport… Consigliamo di consultare i loro siti internet che trovate sito internazionale dei Focolari https://www.focolare.org/vivi-per-unita/ 




La bellezza di crescere – Ezio Aceti e Stefania Cagliani – Video delle 6 puntate

Guida per genitori ed educatori che vogliono amare

EZIO ACETI E STEFANIA CAGLIANI

Gli incontri, della durata di un’ora, sono stati trasmessi in diretta da Telepace per sei giovedì consecutivi.
PRIMA PUNTATA

SECONDA PUNTATA

TERZA PUNTATA

QUARTA PUNTATA

QUINTA PUNTATA

SESTA PUNTATA




Percorso vocazionale: “Find my way”. Video dei tre appuntamenti

Movimento dei Focolari Italia – tre serate alla ricerca del nostro posto del mondo

FIND MY WAY – per giovani dai 18 ai 30 anni

Primo appuntamento su: “Desiderio e dono” con Nicolò Terminio

VIDEO PRIMA SERATA

Secondo appuntamento su: “Ricerca ed ascolto” con la partecipazione di Inaki Guerrero Ostolaza (psicologo e psicoterapeuta)

VIDEO SECONDA SERATA

Secondo appuntamento su: “Percorsi di vita” con la partecipazione di Chiara D’Urbano (psicologa e psicoterapeuta)




“Viaggiando il Paradiso di Chiara”. Video dei 4 appuntamenti

19 Marzo 2021 – Video del 4° appuntamento 


Mostra dei quadri dipinti da Michel Pochet a illustrazione del Paradiso di Chiara Lubich.

In occasione del Centenario della nascita di Chiara Lubich fondatrice del Movimento dei Focolari si è pensato di dedicarle una mostra di opere di Michel Pochet intitolata “Viaggiando il Paradiso di Chiara”.

A causa dell’emergenza sanitaria la mostra sarà inaugurata il 28 aprile 2021 a Napoli e terminerà il 12 Maggio 2021. Per meglio gustare il contenuto delle opere abbiamo pensato a degli appuntamenti via Zoom durante il quale Michel Vandeleene, Teologo, illustra alcune tele, e Tatiana Falsini, critica d’arte offre una sua chiave di lettura. Presente l’autore Michel Pochet.

Sul nostro canale YouTube Focolaritalia trovate anche il video del primo appuntamento.

Guarda/Rivedi il secondo appuntamento: clicca qui

Guarda/Rivedi il terzo appuntamento: clicca qui

Ti puoi iscrivere al nostro canale YouTube ed attivare la campanella delle notifiche, così saprai quando i video dei prossimi appuntamenti saranno disponibile.

Maggior in formazione sulla Pagina Facebook




“Le sfide esistono per essere superate”. Percorso on-line per educatori pastorali

PER RIVEDERE LE RELAZIONI SU YOUTUBE VAI A QUESTO CANALE

MATERIALE DEL CORSO A QUESTO LINK

CENTRO EVANGELII GAUDIUM
“Le sfide esistono per essere superate” (Evangelii gaudium, 109).

Percorso on-line internazionale per educatori pastorali con relazioni, workshop, condivisioni e “tirocinio” virtuale in alcune comunità diocesane e parrocchiali.

29 giugno – 4 luglio 2020

A quanti sono impegnati nei diversi ambiti della pastorale diocesana e parrocchiale si offre un percorso alla luce della spiritualità dell’unità e guidato dalle indicazioni dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium.

Le lezioni, tra relazioni e laboratori interattivi, si svolgeranno online.

Il corso sarà in lingua italiana, con traduzioni in lingua inglese, portoghese e spagnola.

Contatto: ceg@sophiauniversity.org

PROGRAMMA:

VOLANTINO Corso online EducatoriPastorali




Incontro con Chiara Lubich e don Pasquale Foresi

Tra testimonianze e ricerca storica, il ritratto vivo e appassionante di due straordinarie personalità che, ciascuno secondo la propria specifica chiamata, hanno vissuto il testamento di Gesù – “Che tutti siano uno” – facendone l’Ideale della propria esistenza.


Diretta sul canale YouTube di Città Nuova
Conduce: Maddalena Maltese
Interventi di:
Serenella Sharry Silvi e Michele Zanzucchi

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Per quanti appartengono all’Opera di Maria, il 14 marzo è uno dei momenti “forti” dell’anno. È la data nella quale Chiara Lubich concludeva il suo viaggio terreno, nel 2008. Da allora, ogni anno in tutto il mondo le comunità dei Focolari si ritrovano per ricordarla, per tenere vivo e far conoscere la sua straordinaria eredità spirituale, culturale, esistenziale. Messe, presentazioni di libri, incontri di preghiera, concerti, appuntamenti culturali, in piccoli centri come nelle metropoli. Ad ogni latitudine. In tutte le lingue.

Quest’anno saranno tredici anni. A causa dell’emergenza sanitaria tanti appuntamenti saranno ripensati online. Tra questi, il contributo di Città Nuova.
Giovedì 25 febbraio alle ore 21 appuntamento sul canale youtube di Città Nuova.
L’intento è quello di ricordarla insieme a don Pasquale Foresi, cofondatore del Movimento dei Focolari.
Leggi tutto:
ARTICOLO CITTA’ NUOVA




La bottega di Ciro

“La fine delle cose sono spesso l’inizio di nuove cose; l’arte ha questo ruolo di usare l’immaginazione e l’abilità per creare cose che toccano il cuore e lo riempiono di meraviglia e gioia… ancora una volta””

www.labottegadiciro.it




Documentario: “Siracusa terra di bellezze e contraddizioni”

“Siracusa: terra di bellezze e contraddizioni”, documentario di 28 minuti, regia di Clara Anicito, nasce dalla voglia di far raccontare alle immagini l’esperienza del Siracusa Summer Campus alla sua terza edizione.
Clara ci racconta: “Una notte nasce però un’intuizione: raccontare, oltre all’esperienza estiva, la Sicilia, la mia terra splendida e maledetta, e ancor di più la città che ci ha ospitato, assolutamente emblematica per esprimere la ferita che molti luoghi vivono: una città spaccata in due, da una parte il centro storico pieno di turisti, e dall’altra una periferia dimenticata.
Realizzato in soli cinque giorni, il documentario non vuole essere una visione esatta della realtà, in quanto difficile da raccontare in così poco tempo, ma narrare quello che ragazzi da tutta Italia hanno visto e vissuto, e che soprattutto cercano di combattere.
Vorrei esprimere con quelle immagini la speranza che solo insieme si possono cambiare le cose, ma anche lasciare quasi un amaro in bocca, per invogliare chiunque nella propria città a lottare per le sue ferite, le sue periferie, facendo scelte non assistenzialiste, ma radicali, politiche e profonde.
Una frase cardine con cui mi piace riassumere tutto questo, è quella di una canzone usata come colonna sonora: “Tu ti lamenti, cchi tti lamenti, pigghia lu vastuni e tira fora li denti.” (Tu ti lamenti, ma di cosa ti lamenti? Prendi il bastone e tira fuori i denti.)”
Un primo esperimento da parte dei Giovani per un Mondo Unito di realizzare un prodotto non solo amatoriale, il documentario è soprattutto il frutto dell’amore di molti: dei giovani che ci hanno lavorato, di chi ha finanziato il progetto, dei ragazzi che in soli due giorni hanno registrato le colonne sonore, e di tutti quelli che credono che con coraggio e solo insieme si può sperare in un futuro migliore.




“Per dire GRAZIE” – Un nuovo video del Gen Verde dedicato a Chiara Lubich

Non è scontato, né superficiale. Dire grazie a qualcuno è semplice e profondo allo stesso tempo. E’ questo l’intento con cui il Gen Verde ha pubblicato su YouTube il nuovo video della canzone “Che siano uno”. Un brano dedicato a Chiara Lubich e al suo ideale, la fraternità universale. Un video che vuole ricordarla proprio nell’anno che celebra il suo centenario dalla nascita.

“Con questo video – afferma Adriana del Messico – non vogliamo celebrare o ricordare Chiara Lubich come si fa magari in famiglia sfogliando gli album che raccontano eventi e storie importanti; oggi ci sta più che mai a cuore che tante persone possano incontrarla nell’oggi della società, in quel suo-nostro ideale che si è incarnato nei vari ambiti della vita civile, religiosa e politica. La ricordiamo perché è lei che ha dato vita al Gen Verde, è lei che ci ha guidato nei primi passi, è lei che ci ha regalato i primi strumenti da cui tutto è partito! Così come tante di noi sono rimaste affascinate dai suoi gesti, dalle sue parole e dalla sua vita, ora noi avvertiamo che dobbiamo essere testimoni autentici e credibili del suo messaggio”.

Un ideale forte nato sotto le bombe della seconda guerra mondiale, ma attualissimo ancor più oggi quando tv e social ci raccontano di ondate di razzismo e discriminazione.

Se l’emergenza covid-19 riesce ad essere discretamente fronteggiata in alcuni continenti, è anche vero che in altri è cresciuto il gap tra ricchi e poveri, neri e bianchi, tra chi si può permettere le cure mediche necessarie per sopravvivere e coloro che cadono come birilli in mezzo alla strada.

“Siamo pienamente convinte che la fraternità universale – spiega Beatrice della Corea – è possibile e non è utopia; è questo quello che sperimentiamo quotidianamente e proviamo a trasformare le nostre esperienze in musica. Spesso si tratta di compiere gesti semplici, ma non scontati, che fanno cadere pregiudizi o barriere culturali”.

È questo quello che ha fatto Chiara Lubich sin dal 1943, anno di fondazione del Movimento dei Focolari. Passo dopo passo, con costanza e tenacia, assieme alle sue amiche, ha costruito rapporti nuovi, profondi e anche rivoluzionari dapprima all’interno della sua città d’origine (Trento) e poi in tutto il mondo. Lo stesso video del Gen Verde ha catturato scatti fotografici importanti: Chiara assieme ad ebrei, sikh, indù, mussulmani e anche tra i massimi esponenti di due tribù del Cameroon. Immagini che raccontano momenti storici e che resteranno per sempre nella storia dell’umanità.

“Certamente il grazie più grande che possiamo dire a Chiara – spiega Nancy degli Stati Uniti – è vivere per il suo ideale; ma con questo video vogliamo davvero dirle un grazie immenso; è lei che ci ha generato, senza di lei il Gen Verde non esisterebbe”.

Tiziana Nicastro

Per vedere il video clicca qui! https://youtu.be/A3xuaqtkOj8




Rivista per ragazzi “Teens”: una singolare e straordinaria redazione!

Incontro di Redazione con ragazzi e ragazze di tutta l’Italia:

esperienza straordinaria!!

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