Due nuovi brani del Gen Verde

Venerdì 3 marzo 2023 il complesso internazionale Gen Verde ha lanciato i brani “Con te camminerò” e “Junto a ti caminaré”, rispettivamente la versione in italiano e la versione in spagnolo del brano “Walk on Holy Ground“, uscito nel 2022. I brani sono disponibili su tutte le piattaforme digitali. Sul canale ufficiale YouTube dell’ensemble femminile sono stati pubblicati anche i lyric video di “Con te camminerò” e “Junto a Ti Caminaré”.

Uno dei motivi per cui il Gen Verde lancia questa canzone in questo periodo dell’anno è quello di dare al suo pubblico di lingua italiana e spagnola la possibilità di prepararla per le celebrazioni della domenica di Pasqua. Infatti, i testi delle canzoni, così come gli spartiti, sono disponibili sul sito web del Gen Verde.

Ascolta “Junto a ti Caminaré”.

Ascolta “Con te camminerò”.




Alla fermata del bus

Di solito, a quell’ora mattutina, quella fermata periferica del bus era deserta. Stavolta invece trovai una giovane donna in attesa. Notai i suoi occhi arrossati di pianto. Fu spontaneo rivolgerle la parola, e dopo un po’ lei stessa cominciò a rivelarmi il suo dramma.

Sposa da appena tre mesi, quel matrimonio era già in crisi e lei, Liliana, con poco bagaglio era diretta alla stazione, decisa a tornare dai suoi al Sud. Aggiunse anche che la sera precedente aveva pregato tanto Dio e la Madonna perché le facessero capire se doveva desistere dal suo proposito o partire.

Poco prima avevo ricevuto Gesù Eucaristia e, forte di questa unità, provai a farle riscoprire il valore di un amore diverso da quello puramente umano grazie al quale era possibile ricomporre il rapporto col suo sposo e renderlo più bello, più forte.

Lasciai a Liliana anche l’indirizzo di alcune coppie amiche, in città, che potevano aiutarla. Lei ringraziò e promise che avrebbe riprovato. Dopo un certo tempo ebbi la gioia di ricevere la visita sua e del marito. La crisi era stata superata

(Tratto da Il Vangelo del giorno, Città Nuova, anno IX, n. 1, gennaio-febbraio 2023)

 




Presidenza CEI: “Invitiamo le comunità a pregare per la pace” – Venerdì 10 marzo

Il Movimento dei Focolari Italia accoglie l’invito della Conferenza Episcopale italiana, rivolto a tutte le comunità cristiane del nostro Paese, a unirsi in preghiera per chiedere il dono della pace nel mondo. Qui sotto riportiamo la Nota della Presidenza CEI a cui vogliamo pienamente aderire con momenti di preghiera personali ed alla santa messa, con l’esercizio quotidiano della carità per farci operatori concreti di dialogo, di giustizia, di pace e dicendo un “no” deciso a tutte le forme di violenza e di sopraffazione che generano guerre.

Nota della Presidenza CEI: “Invitiamo le comunità a pregare per la pace”

“Tutto il mondo è in guerra, è in autodistruzione. Fermiamoci in tempo!”.

Il grido accorato di Papa Francesco scuote le coscienze e chiede un impegno forte a favore della pace: è tempo di trovare spazi di dialogo per porre fine a una crisi internazionale aggravata dalla minaccia nucleare. Ad un anno dall’invasione russa di uno Stato indipendente, l’Ucraina, vogliamo tornare a ripetere il nostro “no” deciso a tutte le forme di violenza e di sopraffazione, il nostro “mai più” alla guerra. Per questo, invitiamo le comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera per invocare il dono della pace nel mondo.
In Ucraina, così come in tanti (troppi) angoli della terra risuona infatti l’assordante rumore delle armi che soffoca gli aneliti di speranza e di sviluppo, causando sofferenza, morte e distruzione e negando alle popolazioni ogni possibilità di futuro. Sentiamo come attuale l’appello lanciato sessant’anni fa da san Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem in terris: «Al criterio della pace che si regge sull’equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio che la vera pace si può ricostruire nella vicendevole fiducia» (n. 39).
Se da una parte è urgente un’azione diplomatica capace di spezzare la sterile logica della contrapposizione, dall’altra tutti i credenti devono sentirsi coinvolti nella costruzione di un mondo pacificato, giusto e solidale. Il tempo di Quaresima ci ricorda il valore della preghiera, del digiuno e della carità, le uniche vere armi capaci di trasformare i cuori delle persone e di renderci “fratelli tutti”.
Aderendo all’iniziativa del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), invitiamo a celebrare venerdì 10 marzo una Santa Messa per le vittime della guerra in Ucraina e per la pace in questo Paese. Sarà un’occasione per rinnovare la nostra vicinanza alla popolazione e per affidare al Signore il nostro desiderio di pace. Chiedere la conversione del cuore, affinché si costruisca una rinnovata cultura di pace, sarà il modo in cui porteremo nel mondo quei germogli della Pasqua a cui ci prepariamo.

La Presidenza della CEI

https://www.chiesacattolica.it/nota-della-presidenza-cei-invitiamo-le-comunita-a-pregare-per-la-pace/




Albertina Zirondoli è Venerabile

Il 23 febbraio 2023, Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche della Serva di Dio carpigiana Albertina Violi Zirondoli, legata al Movimento dei Focolari

Il 23 febbraio 2023, Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche della Serva di Dio Albertina Violi Zirondoli, “fedele laica e madre di famiglia; nata il 1° luglio 1901 a Carpi (Italia) e morta il 18 luglio 1972 a Roma (Italia)”.

Una notizia accolta con profonda gioia dalla Chiesa di Carpi, in cui Albertina, la “signora maestra” come veniva chiamata, per la sua professione di insegnante, con stima e ammirazione dai concittadini, ha vissuto quasi la totalità della sua esistenza. Conobbe il Movimento dei Focolari di Chiara Lubich nel 1949, insieme al figlio Alfredo, medico anestesista, poi focolarino e sacerdote, e fu grande promotrice della cittadella internazionale di Loppiano negli anni ‘60, dove visse l’ultimo tratto della sua vita, quello della malattia, per essere infine trasferita in ospedale a Roma, dove morì. E’ sepolta nel cimitero di San Vito di Incisa Valdarno, in Diocesi di Fiesole.

“La causa di beatificazione è iniziata, su richiesta dei diocesani di Carpi, il 16 luglio 2005, dopo una folta assemblea di oltre 400 persone, con l’approvazione dell’allora vescovo Elio Tinti – afferma don Carlo Malavasi, vicepostulatore della causa di beatificazione di Albertina Violi Zirondoli -. Di seguito la parte processuale si è svolta nella Diocesi di Fiesole, dato che è sepolta vicino a Loppiano, di cui allora il figlio Alfredo era responsabile. Dopo la chiusura del processo diocesano è stata redatta la Positio, cioè la sintesi di tutta la documentazione che prova l’esercizio eroico delle virtù della Serva di Dio. Ci sono dei tempi di percorrenza, sei anni prima che i documenti possano essere aperti. In sintesi, si è arrivati ad un anno fa, il 3 febbraio 2022, quando la prima Commissione Vaticana, composta da nove teologi, esaminata la Positio, ha espresso parere favorevole sull’eroicità delle virtù di Albertina. Questa Commissione – prosegue don Malavasi – ha passato la documentazione alla seconda Commissione, che a sua volta si è espressa favorevolmente presentando la causa al Santo Padre, che proprio oggi ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto sulla venerabilità”.

Dunque, da oggi Albertina è Venerabile, cioè, spiega don Malavasi, “fino a questo momento la preghiera rivolta alla Serva di Dio era di carattere personale, privato, poiché non era ancora ammesso il culto pubblico. Ora invece quest’ultimo è ammesso, si possono quindi esporre immagini di Albertina alla venerazione nelle chiese e si possono svolgere momenti di preghiera pubblici. Il passo successivo è l’attesa di un miracolo, ottenuto per la sua intercessione, perché sia proclamata Beata. Siamo, per fare un paragone, allo stesso punto della causa di beatificazione di Mamma Nina. Quindi, due venerabili, entrambi donne, per la nostra Diocesi. Al momento – aggiunge don Malavasi – si sta lavorando perché la salma di Albertina possa essere traslata a Carpi”.

Breve biografia
Nata a Carpi nel 1901, Albertina Violi sposò a 23 anni Livio Zirondoli e fu madre di Alfredo, che poi divenne medico e sacerdote. Molto conosciuta per la sua attività di insegnante, professione che esercitò nella scuola pubblica e privatamente fino a settant’anni, manifestò una grande capacità di educatrice. Durante la seconda guerra mondiale e nel dopoguerra si dedicò ad opere di assistenza e in particolare alla promozione spirituale, umana e culturale delle giovani. Prima presidente del Cif (Centro Italiano Femminile) a Carpi, organizzò doposcuola per bambini e ragazze, scuole per maestre d’asilo e vigilatrici di colonie, soggiorni estivi in montagna e al mare, corsi di economia domestica e di educazione sociale. L’incontro negli anni ‘50 col Movimento dei Focolari (Opera di Maria) aprì una nuova dimensione spirituale alla sua vita. Suscitò varie vocazioni maschili e femminili. Morì a Roma, dopo mesi di sofferenze fisiche e morali, confortata dalla presenza di Chiara Lubich, che accolse la sua consacrazione a Dio nell’Opera di Maria.

Dal sito della Diocesi di Carpi: https://diocesicarpi.it/albertina-voli-zirondoli-e-venerabile/




Progetto Mazao

Giovedì 12 gennaio ore 11,30 atterriamo a Mombasa in Kenya, ad attenderci il nostro amico Joseph con un pulmino otto posti dove saliamo noi, Manuela e Gigi, Mirko e Betty e tutte le nostre valigie piene di ogni ben di Dio…..da quel momento inizia la nostra avventura in Africa destinazione Watamu.

Alloggiamo in una casa di amici italiani all’interno di un villaggio turistico nella costa a cento metri dalle rive dell’oceano indiano acqua cristallina e spiaggia bianca. Lo scopo principale di questo viaggio è visitare i villaggi e le persone che sono entrate a far parte del progetto Mazao e riguardo a questo vorremmo dirvi qualcosa.

Mazao è un’associazione no-profit nata da un gruppo di amici vicentini e non solo, che si impegna a dare dignità e aiuto a tante famiglie, con progetti di sostegno scolastico, di sviluppo agricolo e di alimentazione.

L’investimento più importante da parte di Mazao è stato quello della costruzione di una scuola con la cucina e il refettorio annessi, in modo che i bambini che la frequentano,oltre all’istruzione possano mangiare un pasto completo almeno una volta al giorno.

In tutto questo siamo aiutati da Joseph e Merci una coppia del posto, sensibile alla situazione di povertà delle persone di cui vengono a conoscenza,che si occupa di mantenere le relazioni tra noi e loro. Qualche giorno dopo il nostro arrivo ci raggiunge Nicola del focolare di Bari, ospite per qualche settimana alla Cittadella Piero, che da un paio di mesi, essendo un tecnico agrario, si è reso disponibile li a Watamu per incentivare i progetti agricoli e non solo.

Ora saremo felici di condividere qualche esperienza fatta in quei giorni e le persone legate a essa.

Il giorno dopo il nostro arrivo ci aspettano Mugandi, sua moglie e i loro sette figli; fino ad un paio d’anni fa vivevano in una capanna molto povera e essenziale, lontani dal centro, in una terra che genera solamente sassi, quindi non adatta nemmeno per un piccolo orto.

Mugandi lavora in un villaggio turistico ma la pandemia ha chiuso le porte a qualsiasi possibilità di guadagno. Ecco allora che Mazao inizia a prendersi cura della loro situazione garantendo cibo, sostegno scolastico e una nuova casa.

Al nostro arrivo è stato bello vedere la rinascita di questa famiglia, ora Mugandi è tornato al suo lavoro riuscendo a procurare il cibo per tutti mentre continuano per i figli i sostegni scolastici. Altra famiglia speciale è quella di Jey….da beach boys (ragazzo della spiaggia) prima della pandemia, in seguito con Mary sua moglie, hanno avuto tre figli e successivamente adottati quattro di sua sorella e due di suo fratello morti a breve distanza.

Attualmente la sua famiglia è composta da nove figli e tre adulti compresa la sua mamma. In questi ultimi mesi Jey si è ammalato gravemente, ma con l’aiuto di Dio e della provvidenza che si è fatta carico delle spese mediche, pian piano sta tornando in salute.

Loro possiedono un grande appezzamento di terra e in questo momento lo stiamo accompagnando nella coltivazione acquistando i semi, i tubi per l’irrigazione ecc. cosi che possa continuare a mantenere la sua grande famiglia!

Anche alcuni dei loro figli rientrano nei sostegni scolastici. Lo scopo di Mazao è quello di fare in modo che nel tempo, queste persone possano sostenersi e provvedere al mantenimento delle loro famiglie.

Qualche giorno dopo il nostro arrivo Joseph e Merci hanno organizzato una grande festa con tutti i bambini che rientrano nel progetto di sostegno scolastico e le loro famiglie. Ci hanno accolto nel villaggio con i loro balli e hanno preparato, in un gran pentolone, un cibo tipico africano a base di riso e carne di capra; nel pomeriggio Mirko con le sue danze, ha coinvolto tutti, bambini e adulti e alla fine la giornata si è conclusa con la premiazione degli alunni per i risultati scolastici raggiunti e la consegna a ciascuno di materiale scolastico che avevamo portato in valigia Nei loro visi solo tanta gioia….come le serate dove abbiamo proiettato il Re Leone in due villaggi: ci ha commosso pensare che era la prima volta che i bambini vedevano un film!

Questi episodi sono solo una parte dei dieci giorni vissuti, restano nel nostro cuore i loro sguardi sereni nonostante la povertà, la loro pazienza e sopportazione nelle situazioni difficili. Da parte nostra tanta riconoscenza, per la natura meravigliosa, il cielo stellato e le lunghe passeggiate in riva al mare. I pranzi, le cene e le condivisioni profonde tra noi sette, unito a tutto il resto, hanno fatto si che questo viaggio rimanga per noi indimenticabile!

Arrivati a casa l’impegno con Mazao va avanti, la rete di persone sensibili e motivate continua a crescere con l’impegno nelle varie attività come bancarelle, vendita di panettoni, uova di Pasqua, concerti ecc, lo scopo è quello di raccogliere fondi per continuare ad aiutare tanti fratelli molto, ma molto meno fortunati di noi.

Cristina e Maurizio, Nicola , Gigi e Manu, Mirko e Betty

http://mazaoproject.org




Cordoglio e richieste dopo il naufragio di Cutro

Il Movimento dei Focolari Italia esprime cordoglio per le numerose vittime del naufragio del 26 febbraio dinanzi alle coste della Calabria. E’ impossibile abituarsi a immagini di morte di persone che chiedono solo di vivere in luoghi liberi e sicuri.
Riteniamo che il Mediterraneo debba tornare ad essere al centro di operazioni di ricerca e salvataggio dei profughi, come già avvenuto in passato, perchè la vita umana non è negoziabile.
Riteniamo che  l’ingresso legale e sicuro debba essere consentito a quanti cercano di venire in Europa.
Chiediamo politiche atte a soccorrere quanti fuggono da guerre, terremoti,  persecuzioni e terre stravolte dallo sfruttamento e dai cambiamenti climatici e interventi celeri per incrementare il sistema di accoglienza in Italia, aumentando il numero dei posti disponibili e migliorando la qualità dei servizi per i profughi.
Le persone non possono essere bloccate ai confini dell’Europa. La mobilità umana va gestita poiché è impossibile fermarla.
Leggi anche:
https://www.cittanuova.it/cutro-nuova-strage-migranti-le-urla-delle-mamme-cercano-figli-dispersi/?ms=003&se=020
https://italia.mppu.org/notizie/il-movimento-politico-per-lunita-sul-naufragio-di-migranti-in-calabria/



Tuffo geniale! Winter School a Loppiano

Metti delle  giornate belle e assolate di fine dicembre, con un  cielo azzurro, terso, metti un gruppone di 30 ragazzi e ragazze provenienti da varie regioni di Italia, gioiosi, rumorosi, attenti, pieni di voglia di sperimentare e sperimentarsi, fare esperienze di vita . . .

Dal 27 dicembre 2022 al 2 gennaio 2023 si è svolta a Loppiano la prima edizione della Winter School, un laboratorio di formazione permanente alla spiritualità dell’unità per giovani dai 17 ai 23 anni, ovvero uno spazio aperto per formarsi e approfondire “la vita di unità”.

Il programma è stato molto vario, con momenti di approfondimento sulla spiritualità del Movimento dei Focolari, la visita alla cittadella di Loppiano e lo scambio con le sue diverse realtà, tra cui un pomeriggio energico e sorprendente col Gen Verde, e soprattutto tanta vita insieme!

Lo stare insieme tra tutti di diverse generazioni è stata un’esperienza nell’esperienza, facendo sperimentato la bellezza e la potenza dell’essere famiglia: con Gesù vivo che cammina tra noi!

Momenti molto formativi e importanti sono stati i due laboratori all’interno del programma: il primo quello “Sulle fragilità” curato da Tommaso Bertolasi, dove i giovani si “sono fermati” e si sono guardati dentro ed hanno scoperto e riscoperto la presenza di Dio proprio attraverso le loro debolezze, le loro solitudini.

Il secondo laboratorio è stato “sui talenti” con Jonathan Michelon coadiuvato da alcuni giovani appartenenti al Movimento. Il lavoro di Insieme è stata anche la nota caratteristica della preparazione del programma, portato avanti da continui confronti, proposte e impegno di un team intergenerazionale e inter-territoriale a livello Italia.

Il capodanno internazionale a Loppiano, è stato inoltre sperimentare come il Carisma dell’Unità opera, avvicina il mondo intero e ci fa toccare con mano l’essere un’unica grande famiglia umana.

Il clima di festa multietnica, e multiculturale della Cittadella ha accesso nel cuore dei giovani partecipanti il desiderio autentico di poter partecipare a nuovi appuntamenti ed eventi con giovani di altri paesi del mondo, come ad esempio la Giornata Mondiale dei Giovani a Lisbona.

Un grazie speciale va alle persone del Movimento dei Focolari delle varie regioni italiane per il sostegno anche economico che ha permesso di far sperimentare ai giovani partecipanti l’intervento tenero e previdente di un Dio Padre che conosce e interviene concretamente nelle nostre vite.

IMPRESSIONI DEI GIOVANI




EcoGive, dare per salvaguardare: la nuova App che insegna a prendersi cura del pianeta

VIDEO CON LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO E DELL’APP

Dare per salvaguardare. La nuova APP insegna a giovani e adulti, attraverso azioni quotidiane, come prendersi cura del pianeta e delle comunità ferite dai cambiamenti climatici

Tracciare i propri consumi, da soli o in gruppo, imparare piccole-grandi azioni quotidiane per risparmiare acqua ed energia e non sprecare cibo, fornire aiuto concreto ai Paesi più poveri. Questi gli obiettivi di EcoGive – Dare per Salvaguardare, una nuova App – disponibile su AppleStore e GooglePlay – nata grazie al sostegno dell’Associazione Nuove Vie per un Mondo Unito legata al Movimento dei Focolari.

 Il telefonino racchiude ormai il nostro mondo in formato digitale. Vedere i propri comportamenti quotidiani riflessi nella dimensione digitale ci aiuta a prendere consapevolezza sui consumi davvero necessari e sugli sprechi. E attraverso questa App le azioni possibili vanno dal riutilizzo dell’acqua di lavaggio di frutta e verdura allo spegnimento di luci non necessarie, per arrivare al riciclo di indumenti usati o allo spreco di cibo.

Ciascun partecipante può registrare i suoi “atti verdi” impegnandosi a realizzarne almeno 200 ad esempio per ogni anno scolastico, suddivisi in cinque aree tematiche: energia elettrica, acqua, gas, riciclo/riuso e riduzione dello spreco alimentare. Si potrà poi seguire il conteggio dei propri atti e quelli del proprio gruppo o classe scolastica, così come l’impatto del progetto misurato in CO2, MWh e acqua risparmiati.

“È un progetto vitale, un contributo a un cambio culturale reale verso uno stile di vita sostenibile” afferma Marco Livia, presidente dell’Associazione Nuove Vie per un Mondo Unito APS, che ha sostenuto il progetto nel dargli uno sviluppo internazionale. “Consapevoli della grande responsabilità della nostra generazione rispetto alla situazione ambientale, crediamo fortemente nella forza del cambiamento che possiamo trasmettere ai ragazzi, e che loro possono imprimere ai loro coetanei e nei loro contesti”.

L’idea è nata nel 2008 a Palermo (Italia) su iniziativa della professoressa Elena Pace, con l’obiettivo di coniugare salvaguardia dell’ambiente e solidarietà. L’esperienza poi è maturata negli anni grazie all’impegno degli alunni di varie scuole italiane.

Nell’anno scolastico 2021-2022 l’iniziativa ha coinvolto 50 scuole nel mondo e raggiunto più di 10 mila studenti. Nel 2023 il suo respiro internazionale continua a crescere. Partecipano infatti scuole di ben 12 Paesi: Italia, Burundi, Benin, Madagascar, Sudafrica, India, Kenya, Pakistan, Brasile, Colombia, Haiti e Repubblica Domenicana.

Il progetto si ispira agli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, focalizzandosi in particolare su tre di questi: il 13 (lottare contro il cambiamento climatico), il 4 (promuovere un’istruzione di qualità) e il 2 (sconfiggere la fame).

Sostegno ai Paesi in via di sviluppo
Gli atti di risparmio energetico saranno anche trasformati in sostegno concreto a favore delle popolazioni dei Paesi più in difficoltà per gli eventi avversi legati al clima. Come? Attraverso la loro monetizzazione, realizzata con donazioni di genitori, parenti, conoscenti e sponsor. Le risorse così generate consentiranno la realizzazione di azioni solidali in Paesi in via di sviluppo scelte da ragazze e ragazzi, che impareranno in questo modo a dare per salvaguardare l’ambiente.

Tra i progetti di solidarietà scelti vi sono la realizzazione di un orto sociale a Nairobi in Kenya, la piantumazione di alberi in un quartiere alla periferia di Mumbai (India) e la promozione di vivai nella città di Carice (Haiti).

Il progetto ha ricevuto il supporto da vare Istituzioni fra cui il Ministero dell’Istruzione italiano, il Ministero dell’Ambiente della Repubblica Dominicana, dall’università di Roma La Sapienza, l’Agenzia spaziale Italiana e dai Comune di Roma e di Priverno. L’App EcoGive è stata realizzata grazie al sostegno di Mauro Atturo, CEO & Founder della Problem Solving S.R.L. e di Carlo La Mattina, Amministratore Unico di Innovation Lab S.R.L.

Lorenzo Russo

Fonte: https://www.focolare.org/2023/02/25/ecogive-la-app-che-misura-le-azioni-green-e-aiuta-i-paesi-in-difficolta/

PRESENTAZIONE A ROMA IL 16 FEBBRAIO 2023

https://www.facebook.com/darepersalvaguardarelambienteinrete/videos/1432226917311144

RIVEDI L’EVENTO DELL’ANNO SCORSO




Avviata una nuova esperienza di Chiesa

Seconda tappa del cammino sinodale in Italia. Il contributo dei Focolari in Italia.

In genere, nel mondo della cinematografia e della televisione, si dice che il sequel non ha sempre la stessa freschezza, originalità, vitalità del primo episodio o della prima serie tv. Ma, ci sono, non rare eccezioni. In campo ecclesiastico, poi, la continua novità è alimentata, non tanto dalla ripetizione di un evento, ma dallo spirito che aleggia, dalla presenza di Gesù da Lui promessa «dove due o tre sono riuniti nel suo nome».  È la «strada – che Dio sta indicando alla Chiesa è proprio quella di vivere più intensamente e più concretamente la comunione e il camminare insieme»: sono parole di Papa Francesco del 18 febbraio al convegno del Dicastero per i laici, la famiglia, la vita.

I temi stessi da affrontare nel secondo anno scaturiscono da quanto è emerso dalle conversazioni spirituali durante il primo anno: non sono studiati a tavolino da gerarchie ed esperti, ma nati «dalla consultazione – ha detto il cardinal Zuppi – del popolo di Dio». In Italia si sono formati circa 50.000 gruppi sinodali per una partecipazione complessiva di mezzo milione di persone, un campione molto significativo. E anche il popolo focolarino in Italia ha portato il suo contributo con centinaia di incontri e migliaia di persone sparse per le comunità del Belpaese.

I “cantieri” di Betania, i percorsi, gli assi portanti da affrontare sono stati adattati liberamente da ciascun territorio secondo quello spirito di famiglia che richiama Betania, la città di Gerusalemme dove abitavano gli amici di Gesù: Lazzaro, Marta e Maria, protagonisti di tante narrazioni del Vangelo.

A Torino, sul primo “cantiere della strada e del villaggio”, che indica i lavori in corso verso tutti coloro che formano la società, nessuno escluso, si sono evidenziati gli spazi reali di incontro nella vita quotidiana: condomini, famiglie, comunità parrocchiali, dove vivono persone di ogni estrazione culturale. Vale solo ciò che è concreto, uno sguardo di attenzione, l’ascolto, l’interesse per l’altro, un gesto di gentilezza più che tante parole, e le varie iniziative prese alla Cartiera, un’ex fabbrica della Circoscrizione IV della città, che è diventata uno spazio di fraternità tra generazioni, religioni, Paesi. Dal 2014 attività sportive, culturali, sociali, organizzazione di feste hanno gettato ponti soprattutto con i molti bambini musulmani e le loro mamme.

La strada, i negozi, i luoghi di ritrovo, gli ambienti di lavoro sono i luoghi privilegiati delle comunità dei Focolari dei Paesi etnei quali San Giovanni la Punta, Trecastagni, Nicolosi e tanti altri. Sono emersi tanti atti di ordinaria quotidianità che tessono una rete di relazioni e alzano il termometro di un clima sociale positivo senza neanche averne consapevolezza. Salutare con attenzione, dare una chiave di lettura positiva sugli eventi, ascoltare, essere disponibili, offrire una parola con amore, con il tono giusto anche se schietta, la gentilezza persino quando si guida, gettare acqua sul fuoco sugli inevitabili conflitti tra vicini di casa, costruisce relazioni, un bene immateriale non quantificabile che porta pace, superamento della solitudine, vicinanza nei momenti difficili, condivisioni delle criticità.

A Corato, in provincia di Bari, il “cantiere della strada e del villaggio” si edifica nei rapporti costruttivi con la chiesa Valdese, nell’impegno in progetti della Caritas, nel supporto a persone con problemi psichiatrici e immigrati in cerca di un clima di famiglia. Alcuni giovani della comunità si sono impegnati nel progetto Sognitudo 2030 della Fondazione Casillo, con l’intento di aumentare conoscenza e consapevolezza sui temi dello sviluppo sostenibile, far circolare informazioni, condividere buone pratiche e stimolare nuove idee. La città, i cittadini e il territorio sono i punti di partenza per un’analisi critica e consapevole per attivare processi di cambiamento.

Nel valorizzare le relazioni con altre associazioni una menzione speciale è indirizzata a Palermo dove Fratel Biagio Conte, recentemente scomparso, ha edificato una città nella città con la comunità Missione speranza e carità. Molti gli interventi personali e collettivi di collaborazione dei Focolari per sostenere una nuova socialità e far emergere una cultura della vita e dell’unità da contrapporre alla cultura della morte della criminalità. Un popolo nuovo che è emerso proprio nelle varie manifestazioni, nelle visite alla comunità e nei funerali di Fratel Biagio, dopo aver seminato il Vangelo sulla strada per trent’anni.

Testimoniare, partecipare, indirizzare sono i tre verbi chiave per le comunità di Torino per esplicitare il secondo “cantiere dell’ospitalità e della casa”. Annamaria lo ha messo in pratica aprendo le porte di casa al mare per tutta l’estate, da metà giugno e a metà settembre, a tantissimi amici. L’idea è semplice e vive di uno slogan: “Rinuncia al diritto di replica”. Parlando ci si conosce, vengono fuori le proprie idee, la propria visione del mondo, come affrontare i problemi, con un dialogo e confronto sereno su temi contrastanti.

Annamaria non ha rinunciato a dire la sua, ma ha compreso che è meglio aspettare il momento opportuno e il modo migliore di dire le cose. Senza saperlo ha messo in pratica i principi di Rumi, un grande poeta, maestro e mistico Sufi, originario di Iconio in Turchia e contemporaneo di San Francesco. Rumi affermava che occorre sempre dire la verità, ma cercando di capire quando è utile e farlo, in ogni caso, in modo gentile. A Palermo, invece, il modo di “essere famiglia” si è concretizzato sostenendo persone ammalate e sole, mettendo a disposizione il proprio tempo per le nuove coppie nel proprio condominio, accogliendo anche chi sbaglia e chi è in difficoltà relazionali.

Per progredire nel percorso del terzo cantiere su “servizio e formazione della sfera spirituale dell’uomo” a Reggio Calabria e in Trentino si è sottolineata l’importanza del Vangelo vissuto, del vivere da cristiani, condividendo le narrazioni delle esperienze vissute. Un talento tipico dei Focolari che crea comunione in maniera positiva e propositiva. Non tanto denunciando il male, ma evidenziando, anche se piccolo, il bene compiuto. In diverse comunità di Torino è stato evidenziata la forza che scaturisce dalla Messa mensile che genera comunione, crea condivisione, incoraggiamento e speranza. “L’esperienza sul sagrato” che segue, il semplice incontrarsi, parlarsi, raccontarsi gioie e dolori è un’occasione di far crescere l’esperienza di comunità semplicemente ascoltandosi.

Punto dolens e di rammarico per molti è il quarto cantiere “lavorare insieme alle nuove generazioni”. I contesti sono variegati, le motivazioni differenti, ma il rapporto con i giovani funziona solo quando è concreto, operativo e si lascia a loro l’iniziativa e l’organizzazione. In Trentino con il percorso Ecoplan, e la raccolta fondi per l’AMU in Burundi per l’emergenza idrica, in varie comunità d’Italia con Up2me e i suoi percorsi sull’affettività e sessualità, a Torino nelle azioni per i senza tetto. Si nota anche se i genitori sono in donazione, i figli fanno lo stesso perché l’esempio si comunica con la vista e non con l’udito. Con il fare e non con il parlare.

Emerge così, in modo trasversale, una nuova esperienza di chiesa, un popolo unito nella missione che come chiarisce Papa Francesco «non s’impara teoricamente, si capisce vivendolo. Poi si spiega, come si riesce, ma se non lo si vive non si saprà spiegarlo».

Aurelio Molè

Ai gruppi misti, cioè formati da uomini/donne, adulti/giovani ecc. . . . , che si sono ritrovati insieme in diverse città a partire da gennaio 2023, è stata consegnata una Scheda con alcune domande su cui confrontarsi (qui sotto allegata).

Spesso questi incontri sono avvenuti in collaborazione con altre associazioni e movimenti del territorio ed auspichiamo che sempre più aumenti questa collaborazione.

Scheda secondo anno_cammino sinodale 




Formato famiglia: “La crisi di coppia. . . riconoscerle e uscirne”

L’ appuntamento Formato Famiglia  di gennaio 2023 si è svolto a Loppiano nel week end 28-29 e ha visto la partecipazione di circa 77 persone, di cui 15 bambini/ragazzi.

Il tema proposto, relativo alla vita di famiglia, è stato:  “Le crisi di coppia . . .riconoscerle e uscirne” e l’invito era aperto a tutti gli sposi che volevano cogliere l’occasione per fare il punto della situazione sulla propria vita di coppia, non necessariamente in “crisi”.

Si è iniziato il sabato mattina con la presentazione della cittadella di Loppiano e della spiritualità dell’unità che la anima; le esperienze della scelta di vita di Mauro e di Petra ci hanno portato, anche a titolo personale, a rinnovare la nostra scelta di vita matrimoniale  e preparati a vivere il week end con impegno e decisione.

Il pomeriggio del sabato è stato dedicato ad approfondire il tema: l’intervento e le esperienze personali di Lucia Coco (psicologa)  e del marito Umberto De Angelis hanno aperto la strada ad un momento di “lavoro” personale e poi di confronto in coppia a cui sono seguite domande e risposte e condivisioni molto partecipate.

La giornata si è conclusa con una serata distensiva davanti a un ricco tavolo di dolci tipici portati dalle varie città di provenienza, e un gioco che ha coinvolto adulti, ragazzi e bambini in una gara appassionante fino all’ultima risposta.

La mattinata della domenica si è continuato con una seconda parte dell’argomento del week end, ed anche in questo caso, a una breve esposizione di Lucia e Umberto, è seguito un momento di lavoro personale e di confronto in coppia molto intenso. La condivisione tra tutti e le domande poste hanno evidenziato quanto sia necessario per ognuno trovare momenti per fermare il vortice quotidiano della vita e prendersi cura della coppia, con la proposta di una “ricetta ideale” da portarsi a casa: ritagliarsi come coppia 15 minuti al giorno, un’ora alla settimana, un giorno al mese, una settimana all’anno. Utopia? Forse, ma provarci è parso a tutti un ottimo antidoto per prevenire non solo i momenti di crisi, ma anche quelle routine che possono far accumulare polvere sulla nostra vita di coppia.

I bambini e ragazzi sono stati coinvolti il sabato in laboratori di falegnameria per la costruzione di mandala in lana, di amplificatori passivi per cellulare, e di lavoretti con carta e colla. Vista la bella giornata non è certo mancato un momento per giocare a calcio! La domenica tutti a scoprire la natura di Loppiano con un workshop naturalistico-sensoriale che ha nuovamente riscosso un buon successo.

Siamo ripartiti tutti da Loppiano salutandoci come se ci conoscessimo da sempre, per i legami veri che si sono creati, con qualcuno anche profondi. La sorpresa di aver ritrovato una coppia che aveva già partecipato ad un week end precedente ci ha sottolineato come  Formato Famiglia possa essere una valida  proposta a sostegno al mondo della famiglia.

Santina e Pier Luigi Crocchioni




Siamo sul baratro della guerra totale

Bologna, Rete dei movimenti cattolici ed ecumenici contro le armi nucleari ha incontrato il Presidente della Cei.

«La pace non è un fatto dei cattolici. Dobbiamo rilanciare il dibattito pubblico, in questo momento storico in cui ci stiamo avvicinando al baratro della guerra totale. Portiamo nei dibattiti e ricordiamo al Governo le conseguenze che l’uso delle armi atomiche potrebbe avere in particolar modo sulle città».

La Rete delle realtà cattoliche ed ecumeniche contro le armi atomiche nei conflitti ha incontrato il 18 febbraio a Bologna il Presidente della CEI, Matteo Maria Zuppi.

Così i portavoce della rete: «Alle persone che legittimamente chiedono protezione e difesa non possiamo stancarci di proporre soluzioni alternative all’accentuarsi dei conflitti. Sosteniamo la campagna #ItaliaRipensaci, per chiedere al nostro Paese la firma del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari. Non possiamo accettare nemmeno il riferimento ad armi nucleari “tattiche”, quasi fossero un male minore. La riflessione di oggi del Presidente della CEI Matteo Maria Zuppi, che rilancia gli interventi di Papa Francesco, va portata dai cristiani nelle diocesi e in tutte le parrocchie. L’Italia deve avere un ruolo guida sulla politica del disarmo e della costruzione della pace».

Così, durante il dibattito, il Cardinale Matteo Maria Zuppi:

«Se c’è il diritto ad una legittima difesa, va anche considerato legittimo il diritto alla difesa della pace. Per questo Papa Francesco per la prima volta ha condannato moralmente il possesso delle armi nucleari, definendolo immorale. Senza la pace davvero è tutto perduto; la guerra è la madre di tutte la povertà».

«Spolveriamo il passato, perché la rilettura della storia è la più alta consapevolezza nel mondo in cui stiamo vivendo e che viene minacciato».

«Politica e profezia: servono entrambe. Essere nella profezia serve per spingere la politica ad essere all’altezza. Vi ringrazio perché molte delle vostre realtà stanno sul campo. La pace può sembrare da ingenui. Non siamo così stupidi: penso che al contrario anche parlare di disarmo e indicare un grande futuro ci aiuti a misurarci sul contingente».

«Ad un anno dall’inizio della guerra non dimentichiamo che c’è una vittima e un occupante; non facciamo finta che sia tutto uguale. Ma bisogna cercare disperatamente le vie della pace. Bisogna fare uno sforzo gigantesco, contemporaneo alla legittima difesa. Le realtà sovranazionali come l’Onu costituiscono vie per la democrazia e la pace. “Non bisogna permettere – diceva Henry Kissinger – che l’uso di armi nucleari diventi convenzionale, si normalizzi, non solo per il risultato immediato ma per le conseguenze”».

«Facciamo nostro l’appello di Papa Francesco del 2 ottobre, per non abituarci alla guerra. Diceva: “Il mio appello si rivolge al Presidente della Federazione Russa supplicandolo di fermare questa spirale di violenza e di morte. E faccio altrettanto appello al presidente dell’Ucraina che si apra alle proposte di pace. E aggiungo a responsabili: chiedo con insistenza di fare tutto quello che è nelle proprie responsabilità per porre fine alla guerra in corso senza farsi coinvolgere in pericolose escalation».

Aderiscono alla rete: Acli, Azione Cattolica Italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari Italia, Pax Christi, Fraternità di Comunione e Liberazione, Comunità di Sant’Egidio, Sermig, Gruppo Abele, Libera, AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale), Argomenti 2000, Rondine-Cittadella della Pace, MCL (Movimento Cristiano Lavoratori), Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli, Città dell’Uomo, Associazione Teologica Italiana, Coordinamento delle Teologhe Italiane, FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario), Centro Internazionale Hélder Câmara, CSI (Centro Sportivo Italiano), La Rosa Bianca, MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), Fondazione Giorgio La Pira, Fondazione Ernesto Balducci, Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, Fondazione Don Primo Mazzolari, Fondazione Don Lorenzo Milani, Comitato per una Civiltà dell’Amore, Rete Viandanti, Noi Siamo Chiesa, Beati i Costruttori di Pace, Associazione Francescani nel Mondo aps, Comunità Cristiane di Base, Confcooperative, C3dem, MEC (Movimento Ecclesiale Carmelitano), AIDU (Associazione Italiana Docenti Universitari Cattolici), Arca di Lanza Del Vasto, Fondazione Magis, UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi), IPRI-CCP (Istituto Italiano Ricerca per la Pace-Corpi Civili di Pace), AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici), Ordine Secolare Francescano OFS, FESMI (Federazione Stampa Missionaria Italiana).

Il comitato organizzatore

https://www.chiesadibologna.it/per-una-repubblica-libera-dalle-armi-nucleari/

https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2023-02/matteo-zuppi-cei-armi-nucleari-cattolici-firma-trattato-italia.html

Messaggio Cristiana Formosa e Gabriele Bardo




Incontro Ecumenico al Focolare Meeting Point di Roma

Il Direttore Matthew Laferty è stato ricevuto con altri leader ecumenici  al nuovo Focolare Meeting Point nei pressi di Piazza Venezia al centro di Roma. Congratulazioni al Movimento dei Focolari per la loro ardita visione e per il nuovo spazio che favorisce l’unità e la fraternità umana”.  E’ il tweet che già la sera stessa dell’incontro (15 febbraio) è stato lanciato dal Methodist Ecumenical Office di Roma, che  a nome del World Methodist Council, è incaricato delle relazioni con la Chiesa cattolica e la Santa Sede.

Al bridisi finale  anche l’arcivescovo Ian Ernest, Direttore del Centro Anglicano a Roma, rappresentante dell’arcivescovo di Canterbury presso la Santa Sede, aveva espresso la sua gratitudine per il momento di calda accoglienza e comunione fraterna sperimentate in quelle ore vissute in modo del tutto informale e familiare, “che – ha detto – ci ha portati più vicini gli uni agli altri”.

E’ stato “un momento e un luogo  profetico per l’ecumenismo” per don Giuliano Savina,  Direttore dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana (UNEDI). E’ stato spontaneo per il pastore valdese Winfrid Pfannkuche, a Roma (Via IV Novembre) membro della Consulta delle Chiese evangeliche della capitale,  richiamare l’attuale legame di amicizia ben diverso da quando la  Chiesa valdese è stata per  decenni nascosta nel condominio che dista a soli tre metri dal Focolare Meeting Point già sede di una confraternita carmelitana. In quel tempo gli uni consideravano gli altri eretici tanto da vigilare a che nemmeno le pietre delle due costruzioni quasi adiacenti si toccassero.

E segno di rinascita è lo stesso centro, inaugurato  nel maggio dello scorso anno dal vicario generale del Papa per la diocesi di Roma il card. Angelo De Donatis e dalla Presidente dei Focolari, Margaret Karram. La struttura comprensiva della Chiesa di Santa Maria del Carmine, che risale al Seicento, è stata trasformata in uno spazio con vari ambienti dal tocco moderno e armonioso, che gli ospiti hanno visitato.

Come è stato loro illustrato, è uno spazio, aperto ogni giorno,  che vuol essere “casa”,  accoglienza, punto d’incontro in questa città, per leaders e fedeli di Chiese e comunità ecclesiali,  rappresentanti delle diverse religioni, responsabili e membri di associazioni e movimenti, politici, diplomatici, adulti e giovani che passano da Roma per i più svariati motivi. Mentre il primo impegno di chi lo anima è mantener vivo con tutti quell’amore evangelico che vede in ciascuno un fratello, un volto del Maestro che ha promesso la sua presenza quando due o più sono uniti nel suo nome.

Già si intravvede un nuovo cammino di crescita nella reciproca conoscenza con uno scambio di inviti già nell’immediato: a nome dell’Arcivescovo Ortodosso d’Italia, il Metropolita Polycarpos, domenica 19 Divina Liturgia della Chiesa Greco-Ortodossa per la festa di San Teodoro; al Centro Anglicano martedì 21 febbraio da parte dell’arcivescovo Ian Ernest.

Carla Cotignoli




Un Consiglio molto particolare

«Ma cosa è successo al Consiglio del Movimento dei Focolari in Italia e Albania dell’11-12 febbraio?», chiede qualcuno incuriosito dalle voci che girano… In effetti è stata un’esperienza un po’ straordinaria, coraggiosa. Per tutto il pomeriggio di sabato il Consiglio ha “ascoltato” un gruppo di 16 “giovani adulti” italiani del Movimento dei Focolari a cui era stata posta questa domanda: “Alla luce della tua esperienza personale nell’Opera di Maria (Movimento dei Focolari), quali vedi oggi come punti di forza e punti deboli del Movimento?”.

Con la passione e l’energia proprie della loro età, i 16 hanno analizzato la situazione, fatto presente alcune criticità che richiedono particolare attenzione, dimostrato quanto hanno a cuore il futuro dell’Opera, che li ha fatti crescere, facendogli sperimentare di appartenere ad una famiglia universale.

Ma chi sono questi 16? Tutti di età a cavallo dei 30 anni (quindi nella “terra di mezzo”), già impegnati professionalmente nei vari ambienti di lavoro, sono giovani facenti parte delle diverse diramazioni oppure attualmente non inseriti nelle strutture dell’Opera. Non si conoscevano prima, o almeno non tutti, eppure parlavano tutti con grande sintonia.

Contenti e grati della fiducia loro accordata, non si sono fatti pregare e hanno incominciato a far presente al Consiglio proposte, concrete e urgenti, tra cui, solo come esempio in sintesi: “abbattere le pareti” (tra diramazioni, parte maschile e parte femminile, giovani e adulti), fare di “comunità” e “nuove generazioni” le priorità in Italia, rivedere le modalità della formazione, affrontare argomenti delicati come l’omosessualità, orientare tutti i membri dell’Opera sotto i 50 anni all’accompagnamento dei giovani, fidarsi dei giovani rischiando di far decidere a loro in prima persona (insieme agli adulti) “come fare le cose”, ecc.

Nella mattina di domenica c’è stata la risposta dei membri del Consiglio alle sollecitazioni dei 16. Risposte che forse i giovani non si aspettavano così piene di gratitudine e voglia di rimettere in discussione schemi mentali ormai obsoleti.

Infine Cristiana e Gabriele (Responsabili del Movimento dei Focolari in Italia e Albania) hanno riassunto il senso di queste due giornate ed il metodo di lavoro per il futuro, in modo da non lasciare senza risposta gli appelli ricevuti. In particolare si è deciso di darsi un anno di tempo per esaminare ed eventualmente mettere in opera quanto richiesto dai 16.

Durante tutto il 2023 i 16 continueranno ad essere “consiglieri” a tutti gli effetti del Consiglio, al pari degli altri componenti. Verranno attivati dei tavoli di approfondimento delle varie proposte, in modo da presentare delle prime valutazioni. Tutti i componenti del Consiglio sono stati invitati a riflettere sull’impatto che le proposte di questi “giovani adulti” hanno sulle rispettive competenze.

Il Consiglio è stata anche l’occasione, nella sua prima parte il sabato mattina, di ampi aggiornamenti tra cui il secondo anno del Cammino sinodale (di questo daremo maggior informazioni in un prossimo articolo che uscirà a breve), un resoconto della Scuola di formazione sul Movimento Diocesano (vedi qui gli articoli apparsi sul nostro sito), notizie dopo un incontro svoltosi nella cittadella di Montet, in Svizzera, dei Responsabili del Movimento dei Focolari a livello europeo ed infine un primo sguardo su un processo avviato a riguardo della Visione Economica dell’Opera (VEO), anche alla luce del primo Bilancio di comunione presentato da poco.

Non sono mancate le chiacchierate negli intervalli, durante i pasti, al bar sorseggiando un caffè ed un frizzante momento di relax e divertimento. Alla fine si è partiti tutti felici, ringraziando per aver aperto una nuova pagina piena di promesse per il futuro del Movimento.

 

Giulio Meazzini




Guerriero

Io sono un guerriero
Veglio quando è notte
Ti difenderò da incubi e tristezze
Ti riparerò da inganni e maldicenze
E ti abbraccerò per darti forza sempre
Ti darò certezze contro le paure
Per vedere il mondo oltre quelle alture
Non temere nulla io sarò al tuo fianco
Con il mio mantello asciugherò il tuo pianto

Marco Mengoni

Sono entrata nella tua stanza in punta di piedi, spesso sei assopito e non vorrei disturbarti. Al mio saluto sussurrato rispondi come sempre, aprendo un occhio solo. Quando mi riconosci, il tuo viso magro si apre in un sorriso e tendi la tua mano scarna. La prendo come sempre tra le mie, e non importa se non ho ancora indossati i guanti di protezione; ho bisogno io del tuo calore.

Sei arrivato, reduce da un evento tragico, e pensavo che avremmo avuto poco tempo da trascorrere insieme. Ieri mi dici: “Dottoressa, qui voi avete fatto un miracolo; sono arrivato pieno di dolori, non ce la facevo più e adesso sto bene, pensi che con la fisioterapista mi sposto con il deambulatore per il corridoio, mi reggo sulle mie gambe! Spero di tornare a casa presto”.

Questa è la bellezza delle cure palliative, dare qualità alla vita che resta; qualità che vuol dire libertà dal dolore e da altri sintomi fisici, comprensione e sollievo nelle dimensioni psicologica, sociale e spirituale della persona, coinvolgendo e supportando la famiglia.

Questo miracolo lo può compiere un team di professionisti, protagonisti ognuno per la parte che gli compete, medico, infermiere, operatore sociosanitario, psicologo, fisioterapista, assistente sociale, educatore senza dimenticare le altre figure professionali, non coinvolte direttamente nell’assistenza alla persona, ma importanti per rendere funzionale, pulito e sicuro l’ambiente, per portarti indumenti freschi di bucato o un cibo adatto alle tue esigenze.

Una rete con nodi saldi pronta a sostenere se uno dei punti si allenta, dove non esiste la parola competizione perché sappiamo che nessuno da solo ce la fa. Tu, con le tue parole, hai compiuto questo miracolo in me, rinnovando la speranza che il mio lavoro possa contribuire a tutto ciò. Sei anche tu un nodo della nostra rete, il più importante.

Paola Garzi

 




Formazione EdC Trento. Progetto Economia Etica

Le azioni e le scelte quotidiane possono rinnovare davvero il sistema economico? L’economia può innescare un circolo virtuoso tale da generare benefici comuni riducendo allo stesso tempo gli effetti indesiderati sulla vita di ognuno di noi? Parte da questi interrogativi la proposta formativa della rete Formazione EdC Trento dedicata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della Provincia.

Giunto alla terza edizione, il progetto Economia Etica, co-finanziato dalla Fondazione Caritro, ha portato nelle scuole superiori, un percorso ormai consolidato di quattro moduli così strutturati:

1. L’economia oggi: partendo dai concetti di base (definire l’economia e la crescita economica per i ragazzi), analisi degli effetti positivi e negativi del capitalismo negli anni, discussione di alcuni paradossi che permangono e di come misuriamo il progresso, con riflessione dei ragazzi su modalità alternative e migliori;

2. L’economiaCivile e l’Economia di Comunione: storia e spiegazione di come questi due paradigmi economici rappresentino un modo nuovo di vivere l’economia e come possa essere una risposta per migliorare il sistema. Integrato con esperienza diretta di un imprenditore;

3. La responsabilità di ciascuno (suddiviso in 2 incontri):perché e come ciascuno di noi ha un ruolo nel favorire il cambiamento dell’economia. Responsabilità come consumatore, come cittadino, come lavoratore e come risparmiatore. Il tutto con esempi pratici e testimonianze.

Il percorso consolidato di cui sopra, condotto anche quest’anno nelle scuole partner del Liceo scientifico G. Galilei di Trento e nell’Istituto Agrario della Fondazione E. Mach di S. Michele all’Adige, ha visto quest’anno anche una variazione sperimentale su richiesta del Liceo di Scienze Umane A. Rosmini di Trento, in cui sono stati inseriti dei moduli atti a dare una conoscenza economico-finanziaria di base. Si è spaziato dal capire come si finanzia e quali servizi o investimenti sono effettuati dallo Stato italiano; passando dal capire i legami economici tra Italia ed Europa; fino ad arrivare agli strumenti base per gestire le finanze personali; concludendo su nuove economie rientranti nel paradigma dell’Economia Civile e alle possibili implicazioni ed effetti nell’applicare alle imprese una visione economica orientata alla persona e al bene comune.

L’obiettivo che ci si propone è quello di aiutare i ragazzi a prendere coscienza degli effetti potenti (positivi e negativi) dell’economia nella nostra vita di tutti i giorni, ragionare insieme sulle conseguenze di determinate scelte economiche e capire come poter generare maggiori impatti positivi sul bene comune e sulla propria soddisfazione personale facendo scelte diverse, anche nella vita di tutti i giorni. Si punta dunque a dare ai giovani una nuova visione di speranza, curiosità, partecipazione e presenza sull’economia, risvegliando il loro “senso della possibilità”.

L’edizione 2022 del progetto che ha coinvolto circa 300 studenti delle tre scuole partner nel corso degli anni scolastici 2021/22 e 2022/23, si è concluso con l’evento finale di giovedì 26 gennaio 2023 pomeriggio. Il Liceo G. Galilei ha ospitato gli studenti delle 5 classi delle tre scuole partner che hanno preso parte all’ultimo ciclo del progetto. Nel corso dell’evento gli studenti hanno presentato i loro elaborati di restituzione creati a gruppi. Tali elaborati sono costituiti da brevi video realizzati dai ragazzi, in cui hanno esposto dal loro punto di vista cos’è l’Economia Civile e l’Economia di Comunione, quali le principali caratteristiche e il valore che generano e come ciascuno di noi può vivere in questo modo l’economia e contribuire a migliorare il mondo.

I video migliori scelti dagli studenti stessi sono statu caricati sul canale YouTube di Formazione EdC Trento (https://www.youtube.com/@formazioneedctrento6453)

Per informazioni: Formazione EdC Trento: formazione.edc@gmail.com

Come lavoro di restituzione del progetto “Economia Etica ed.2022”, i ragazzi delle classi che hanno aderito al lavoro finale del progetto hanno ideato e creato a gruppi di 4-5 studenti dei video brevi che rispondessero alla seguente domanda: “Che cos’è l’Economia di Comunione? Quali sono dal vostro punto di vista le sue principali caratteristiche e il valore che genera? In che modo ciascuno di noi può vivere questo tipo di economia e contribuire a migliorare l’economia stessa e il mondo?”. Ciascuna classe ha poi visionato internamente le creazioni dei propri gruppi ed ha votato e deciso insieme al proprio docente di riferimento il video ritenuto più significativo e meritevole di rappresentare la classe all’evento finale con tutte le scuole aderenti all’edizione del progetto. Questo video non è stato selezionato per rappresentare la classe 3C-Ord del liceo scientifico G.Galilei (TN), ma considerando la qualità dei contenuti si è ritenuto di portarlo comunque in visibilità a titolo di “menzione d’onore”.




Progetto DialogUE: praticare l’arte del dialogo

Immergersi nel senso del dialogo e confrontarsi per poterlo vivere concretamente ogni giorno. È questo l’obiettivo principale degli 8 webinar promossi dal progetto “DialogUE: Diverse identità alleate aperte per generare un’Europa unita”. Un percorso per approfondire e cogliere la bellezza di questa arte, aperto a tutti.

Ci si può capire tra cristiani, musulmani e altre religioni? Si può lavorare insieme a chi, pur dello stesso credo, lo vive con espressioni d’avanguardia o al contrario ancorato alle tradizioni? Ci si può capire tra chi crede in un Dio eterno, e chi non ha aldilà? Come possiamo costruire un’Europa unita fra Paesi dell’est e dell’ovest così diversi in storia, cultura, sviluppo, tradizione?

Sono questi i quesiti che muovono il progetto DialogUE – Diverse Identities Allied Open to Generate a United Europe, un progetto nato in Europa in particolare attraverso l’Associazione Internazionale New Humanity,  espressione del Movimento dei Focolari che, fin dalla sua nascita, ha fatto del dialogo uno stile di vita; una missione per la quale si impegna quotidianamente a vari livelli insieme a tante organizzazioni che sentono la stessa passione per edificare società più fraterne.

Dopo avere ricevuto un riconoscimento e finanziamento dal programma CERV della Commissione Europea, l’obiettivo di questo progetto che mette al centro persone e valori, è quello di raccogliere nell’arco di due anni i frutti che nascono  dal dialogo spesso sfidante fra gruppi diversi, per plasmare un’Europa che sia sempre più espressione di quell’”unità nella molteplicità” che è il suo motivo di essere

Su questa base, e in collaborazione con Fondazione per Sophia, dal 18 febbraio 2023 sarà possibile partecipare ad un approfondimento sul dialogo attraverso un corso online articolato in 8 appuntamenti; dei webinar aperti a  tutti da poter seguire in lingua italiana con traduzione in inglese, francese, ungherese. I primi quattro ci permetteranno di immergerci nel senso del dialogo e saranno condotti da Roberto Catalano,  esperto internazionale di dialogo. Seguiranno 4 approfondimenti in ambiti specifici, offerti a più voci ed espressione di altrettanti laboratori in corso sul territorio nonché fra persone e cittadini di vari Paesi in Europa. Il calendario, con le varie tematiche da affrontare, sarà articolato in questo modo:

18/02/2023 dalle ore 15 alle 17  – La necessità dell’identità

21/02/2023 dalle ore 19 alle ore 21 – Al di là dell’impossibile. Esperienza di 2 anni di dialogo online tra est-ovest Europa

25/02/2023 dalle 15 alle 17  –  L’inevitabilità dell’ ‘altro’

03/03/2023 dalle ore 19 alle 21 –  Insieme per l’Europa

04/03/2023 dalle 15 alle 17 –   Il segreto del vero rapporto: la Regola d’oro

11/03/2023 dalle 15 alle 17 –    Dialogo e fraternità o fraternità e dialogo

23/03/2023 dalle ore  17 alle 19 –  Secolarità contro religione? Imparare dagli opposti. L’esperienza fra Cristiani e Marxisti

25/03/2023 dalle  ore 15 alle -17 – Dialogo Interreligioso:  nascita, sviluppi e profezia

Un vero e proprio cammino che risponde al bisogno di comunicare e di scoprire le ricchezze di ognuno, valorizzando nello specifico ciò che unisce e guardano alle differenze come un terreno fecondo per crescere pazientemente nel rispetto di tutti.

È possibile partecipare gratuitamente compilando il modulo di iscrizione al seguente link: https://forms.gle/mhvoaTkdrfdqc9kV9

Per ricevere maggiori informazioni rivolgersi all’indirizzo: dialogue@new-humanity.org.

Fonte: https://www.focolare.org

 




Le armi nucleari e l’Italia. Che fare? Un incontro con il card. Matteo Zuppi

Sabato 18 febbraio 2023 ore 15-17: Sala santa Clelia, via Altabella 6, Bologna

Ogni giorno in più della guerra senza fine in Ucraina apre anche allo scenario di una apocalisse nucleare come ci avverte il Comitato per la Scienza e la Sicurezza del Bulletin of the Atomic Scientists. Nella notte del 31 dicembre 2022 la marcia della pace promossa dalla Chiesa italiana ha rilanciato ancora una volta l’appello che abbiamo promosso, fin dal maggio 2021, come realtà del mondo cattolico italiano e dei movimenti ecumenici e nonviolenti a base spirituale, per chiedere al nostro Paese di ratificare il “Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari”.

Non è più rimandabile un serio dialogo e un confronto pubblico, e in sede parlamentare, sulla proposta lanciata dalla campagna “Italia ripensaci” e promossa dai rappresentanti in Italia della coalizione Ican, Nobel per la pace 2017, anche in considerazione del fatto che stanno per essere stoccate a Ghedi e a Aviano le nuove bombe atomiche B61-12.

Per continuare nella riflessione e nell’azione volta a contrastare la logica della guerra e delle armi, sabato 18 febbraio 2023 si ritroveranno a Bologna i rappresentati delle organizzazioni cattoliche e dei movimenti ecumenici e nonviolenti su base spirituale che hanno firmato l’appello per chiedere l’adesione dell’Italia al Trattato di proibizione delle armi nucleari.

All’incontro sarà presente il cardinale di Bologna, Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, per condividere un momento di discernimento sul drammatico momento che stiamo vivendo e su come continuare con coraggio a operare per la pace in un tempo di guerra.

L’appello è firmato dai Presidenti e dai Responsabili nazionali di: Acli, Azione Cattolica Italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari Italia, Pax Christi, Fraternità di Comunione e Liberazione, Comunità di Sant’Egidio, Sermig, Gruppo Abele, Libera, AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale), Argomenti 2000, Rondine-Cittadella della Pace, MCL (Movimento Cristiano Lavoratori), Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli, Città dell’Uomo, Associazione Teologica Italiana, Coordinamento delle Teologhe Italiane, FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario), Centro Internazionale Hélder Câmara, CSI (Centro Sportivo Italiano), La Rosa Bianca, MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), Fondazione Giorgio La Pira, Fondazione Ernesto Balducci, Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, Fondazione Don Primo Mazzolari, Fondazione Don Lorenzo Milani, Comitato per una Civiltà dell’Amore, Rete Viandanti, Noi Siamo Chiesa, Beati i Costruttori di Pace, Associazione Francescani nel Mondo aps, Comunità Cristiane di Base, Confcooperative, C3dem, MEC (Movimento Ecclesiale Carmelitano), AIDU (Associazione Italiana Docenti Universitari Cattolici), Arca di Lanza Del Vasto, Fondazione Magis, UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi), IPRI-CCP (Istituto Italiano Ricerca per la Pace-Corpi Civili di Pace), AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici), Ordine Secolare Francescano OFS, FESMI (Federazione Stampa Missionaria Italiana).




Gen Verde on Tour 2023

 

Ecco le date del nuovo tour 2023 del Gen Verde.

Per maggiori informazioni vai su https://www.genverde.it/tour/

  • 28 gennaio a Bulgarograsso (Como, Italia): “Gen Verde Acoustic”
  • 6-8 febbraio a Dortmund (Germania): “Start Now Workshop Project”
  • 8 febbraio a Dortmund (Germania): “Gen Verde in Concert”
  • 24 febbraio ad Assisi (Perugia, Italia): “Gen Verde in Concert”
  • 19 aprile ad Afragola (Campania, Italia): “Gen Verde Acoustic”
  • 21 aprile a Venosa (Potenza, Italia): “Gen Verde Acoustic”
  • 3-5 maggio a Timișoara (Romania): “Start Now Workshop Project”
  • 6 maggio a Timișoara (Romania): “Gen Verde in Concert”
  • 19 maggio a Wilhering (Austria): “Gen Verde Acoustic”
  • 20 maggio a Wilhering (Austria): Workshop Artistici
  • 20 maggio a Wilhering (Austria): “Gen Verde Acoustic”
  • 27 maggio a Montecosaro (Macerata, Italia): “Gen Verde Acoustic”
  • 7-9 giugno a Gorgonzola (Milano, Italia): “Start Now Workshop Project”
  • 10 giugno a Gorgonzola (Milano, Italia): “Gen Verde in Concert”
  • 11 giugno a Gorgonzola (Milano, Italia): “Gen Verde in Concert”
  • 1-6 agosto a Lisbona (Portogallo): “Giornata Mondiale della Gioventù 2023”.
  • Da settembre a novembre – Tour USA



A Castel Gandolfo Chiesa, comunione e quotidianità

Dal 26 al 30 dicembre 2022 si è svolto al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo un incontro- ritiro per seminaristi, aperto anche a giovani sacerdoti e diaconi. I partecipanti in presenza erano di 15 nazionalità diverse, altri collegati via Zoom. Riportiamo qui l’esperienza di Stefano che ha partecipato per la prima volta.

Non conoscevo quasi nulla del Movimento dei Focolari, pertanto partecipare al Convegno per seminaristi a Castelgandolfo dal 26 al 30 dicembre 2022 è stata una scoperta e un dono.
Siamo partiti da Torino in sei (due preti e quattro seminaristi) e ci siamo diretti verso Genova per andare a prendere un altro prete e due seminaristi. Il viaggio verso il Centro Mariapoli è stato già una bella occasione per attendere con desiderio quello che avremmo vissuto, sperimentare momenti di fraternità e conoscersi ancora meglio.

Il titolo del Convegno era “Quale stile di vita per una Chiesa sinodale?”.
Provando a pensare come ripercorrere le giornate vissute mi vengono in mente tre parole: Chiesa, comunione, quotidianità.

La parola Chiesa vuole riassumere il respiro che mi è sembrato di avvertire partecipando al Convegno: persone provenienti da diverse parti del mondo ma radunate nello stesso luogo per vivere un’esperienza di fede insieme. È stato affascinante e bello ascoltare preghiere e canti in lingue diverse, poter dialogare su temi, che pur nella diversità dei luoghi in cui viviamo, toccano la vita di ciascuno di noi.

Chiesa, ancora, è l’esperienza che abbiamo potuto fare partecipando all’Udienza generale con il Papa, mercoledì 28 dicembre, e a seguire l’opportunità di celebrare l’Eucaristia nella Basilica di San Pietro.

Comunione è ciò che mi è sembrato di percepire innanzitutto della spiritualità vissuta in quei giorni. Il primo giorno, a questo proposito, ci è stata offerta una bella meditazione su Gv 17, in modo particolare sul v. 21: “perché tutti siano una sola cosa”, che poi concretamente abbiamo invocato e vissuto quella sera stessa nell’adorazione eucaristica. Alcune testimonianze ci hanno esortato ad accogliere la radicalità della proposta evangelica che in definitiva è comunione con il Signore e con i fratelli e le sorelle che incontriamo sul nostro cammino.

Attraverso altre testimonianze abbiamo potuto ascoltare come la comunione sia stata fondamentale in momenti di difficoltà: la preghiera degli altri è diventata un’ancora di salvataggio, una rete che sostiene.

La parola quotidianità racchiude la visita alla casa di Chiara a Rocca di Papa. In quel luogo si percepisce davvero un senso di famiglia, sembra davvero che ci sia lei ad accoglierti e ad accompagnarti alla scoperta dei luoghi che ha vissuto giorno dopo giorno.

Quotidianità infine è ciò che possiamo dire di aver sperimentato nei nostri giorni a Castelgandolfo, persino nei momenti più informali.

Quotidianità è quel luogo e quel tempo dove siamo ancora una volta chiamati a vivere e ad annunciare ciò che abbiamo vissuto e ci ha toccato il cuore!

Stefano

 




Un’idea di capodanno. Diari di una vita straordinaria

Giovani di varie nazioni festeggiano insieme a Planina

Sì, forse il titolo – cha parafrasa un celebre libro di Tiziano Terzani – è un po’ ambizioso … ma ci sta! Ecco perchè.

Tutto nasce a Montet, in Svizzera durante la scorsa estate. Un gruppo di giovani: tante lingue, tante culture e … tante idee diverse. Il vivere insieme e il comune impegno a lasciarsi sfidare dal carisma dell’unità,  generano una nuova consapevolezza anche sulle situazioni che ognuno vive nella propria città e nazione.  Questo rende possibile anche dare un’identità ed associare volti reali ed amici  a tanti altri Paesi più lontani come territorio o contesto. In un epoca di rifugio nelle nostre rispettive comfort zone e nazionalismi è un’esperienza forse piccola ma straordinaria.

I giovani del Friuli Venezia Giulia  ci raccontano che “… in quei giorni a Montet abbiamo deciso di farci una promessa:  generare noi stessi occasioni ed esperienze che ci permettessero di continuare a creare ponti tra le nostre terre, a cominciare dalle più vicine. Sarebbe stato davvero un peccato infatti, dopo esserci conosciuti, far morire questi rapporti appena nati ma così vivi.”

Ed in una serata insieme di fine soggiorno nasce un una prima iniziativa, quella per il Capodanno: “…  è come se quella birra fresca attorno ad un tavolo non avesse solo rinfrescato il nostro stomaco ma molto di più. Si parlava di come fosse strano, per esempio, che le nostre comunità e quelle di Slovenia e Croazia avessero così pochi rapporti tra loro, nonostante la vicinanza e qualche tratto di storia comune. Era come se non ci si salutasse più con i vicini di casa perché troppo impegnati a badare al nostro cortile. “

Ecco quindi, che si è formata  la prima equipe per l’organizzazione di alcuni giorni insieme a fine dicembre al Centro Mariapoli di Planina in Slovenia, non lontano dal confine italiano.

La proposta poi ha cominciato a circolare in giro per l’Italia e vari altri paesi dell’Est Europa. In breve  da una ventina di interessati, si è arrivati presto a circa sessanta partecipanti di varie regioni italiane, Croazia, Slovenia, Bulgaria.

“Una semplice festa, quindi, “- continuano a raccontare – “non bastava più: ci rendevamo conto che tutte queste persone, così diverse e così desiderose di costruire ‘ponti’,  avrebbero dovuto tornare a casa con qualcosa di più che un normale momento tra amici.”

Ma come? Si inizia a lavorarci su.

 “  Abbiamo pensato – ” ci dicono allora con entusiasmo – “ di cogliere l’occasione per sviluppare temi come  l’OKness  e la gestione dei conflitti con momenti di dialogo tenuti da  esperti: Michela Acler e Francesca Matcovich che ci hanno aiutato a fare chiarezza su tanti aspetti della nostra vita sociale, della relazione con noi stessi e con gli altri. Poi l’idea di gita nella bella Lubiana. A conclusione di tutto una messa interculturale in cinque lingue per la pace universale.

Giorni davvero “memorabili” affermano con entusiasmo i ragazzi organizzatori.

“ Il 1 gennaio 2023, al momento inevitabile di lasciare Planina lo abbiamo fatto con un sincerissimo  arrivederci”.

Nei loro occhi leggiamo che la promessa sarà mantenuta di sicuro. Anzi, ampliata.

A cura di Andreina Altoè




La scuola di formazione sul Movimento Diocesano

Castel Gandolfo, 30 gennaio – 5 febbraio 2023

Dopo più di quarant’anni dalla sua costituzione, si è svolta, presso il Centro Mariapoli di Castelgandolfo, una scuola di formazione sul Movimento Diocesano (diramazione del Movimento dei Focolari). Sono stati giorni utili per approfondire le caratteristiche di un’espressione forse poco nota dell’Opera di Maria, ma che ha ancora oggi una forte attualità, in quanto, ove sia possibile costituirlo, offre un’originale opportunità di integrazione tra il Movimento dei Focolari e le chiese locali.

Il convegno si è sviluppato su alcuni piani paralleli, tra i quali: riflessioni spirituali, interventi di carattere ecclesiologico e di contenuto giuridico (per spiegare come questa diramazione si affianchi e si integri con le altre espressioni del Movimento), domande e risposte con i relatori, incontri a gruppi e condivisione di esperienze di vita vissuta. Nel titolo: scuola di formazione sul (e non del) Movimento Diocesano, la scelta della preposizione è stata significava per indicare che si trattava di un approfondimento su questa esperienza, diffusa in alcune diocesi dell’Italia centrale (Pesaro, Fermo, Macerata, Ascoli Piceno e Teramo) e non di una serie di lezioni da essa condotta.

La prima conversazione, La spiritualità dell’unità nel pensiero di Chiara Lubich, tenuta da Margaret Karram, Presidente del Movimento dei focolari, ha delineato i principali contenuti spirituali che animano la vita dell’Opera di Maria, che devono trovarsi anche in questa sua diramazione. Tra gli altri ha sottolineato: l’unità nelle diversità, l’attitudine al dialogo e la tensione alla comunione fraterna.

L’intervento di Jesùs Moràn,  L’ecclesialità dell’Opera di Maria, ha indicato come le intuizioni avute dalla Lubich si innestano nella vita della Chiesa post conciliare, nella quale vi è una particolare attenzione al rapporto tra le espressioni gerarchiche e i carismi.

Il cardinal Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, e a suo tempo animatore del primo Movimento Diocesano ad Ascoli Piceno, dove era giovane sacerdote, ha spiegato Il regolamento del Movimento Diocesano. Non ha riportato solo le caratteristiche giuridiche di questa iniziativa (che è promossa dall’Opera di Maria ed è riconosciuta dal vescovo locale), ma ha anche ricordato gli orizzonti ecclesiali in cui il Movimento Diocesano opera, in particolare la comunione e la missionarietà.

Sempre in questo contesto di collocazione e di comprensione, si sono succedute le relazioni di Piero Coda, La Chiesa Comunione e la Sinodalità, quella di Floran Gillet, Il profilo mariano della Chiesa, e quella di Vincenzo Pilato, L’Evangeli Gaudium e il carisma dell’unità. Nelle diocesi dove è costituito il Movimento Diocesano, un ruolo particolare viene svolto dal sacerdote-animatore e: I sacerdoti nelle sfide della Chiesa oggi è stata la conversazione tenuta da Antonio Bacelar.

Stefano Passaggio

Vedi anche: https://www.focolaritalia.it/2023/02/01/scuola-movimento-diocesano/

https://www.focolaritalia.it/2023/02/01/il-movimento-diocesano/




Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023: il contributo dei Focolari

Il Movimento dei Focolari ha organizzato una serie di appuntamenti nell’ambito del più vasto palinsesto di “Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023”. Le iniziative programmate fanno riferimento ad ognuna delle quattro aree tematiche in cui era stata articolata la preparazione di Bergamo Brescia 2023.

Il programma delle iniziative del Movimento dei Focolari ha il patrocinio del Comune e della Provincia di Bergamo, del Comune e della Provincia di Brescia; la partnership dell’Associazione Le due città e il sostegno di diversi sponsor. Media partner sono il settimanale diocesano di Brescia “La Voce del Popolo” e il Gruppo Editoriale Città Nuova.

Leggi tutte le iniziative sul sito Focolari Lombardia Est

Light City Ideal Brochure

Rivedi il primo appuntamento del 25 febbraio:

https://www.flest.it/2023/03/brescia-e-bergamo-insieme-per-andare.html




Emergenza terremoto in Turchia e Siria

ULTIMI AGGIORNAMENTI: https://www.amu-it.eu/terremoto-in-medio-oriente-news-dalla-siria/
Il Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari ha avviato una raccolta fondi straordinaria in sostegno della popolazione della Turchia e della Siria, attraverso le ONLUS Azione per un Mondo Unito (AMU) e Azione per Famiglie Nuove (AFN).

I contributi versati verranno gestiti congiuntamente da AMU e AFN per far arrivare alle popolazioni colpite dal terremoto del 6 febbraio 2023 aiuti di prima necessità per l’alimentazione, le cure mediche, la casa, il riscaldamento e l’accoglienza in diverse città dei due Paesi, anche in collaborazione con le Chiese locali.

È possibile donare online sui siti:
AMU: www.amu-it.eu/dona-online-3/
AFN: www.afnonlus.org/dona/

oppure attraverso bonifico sui seguenti conti correnti:

Azione per un Mondo Unito ONLUS (AMU)
IBAN: IT 58 S 05018 03200 000011204344 presso Banca Popolare Etica
Codice SWIFT/BIC: ETICIT22XXX

Azione per Famiglie Nuove ONLUS (AFN)
IBAN: IT 92 J 05018 03200 000016978561 presso Banca Popolare Etica
Codice SWIFT/BIC: ETICIT22XXX

Causale: Emergenza Terremoto Medio Oriente

Per tali donazioni sono previsti benefici fiscali in molti Paesi dell’Unione Europea e in altri Paesi del mondo, secondo le diverse normative locali.
I contribuenti italiani potranno ottenere deduzioni e detrazioni dal reddito, secondo la normativa prevista per le Onlus




Premio startup Giovanni Bertagna 2023

L’Associazione “Lionello Bonfanti per una Economia di Comunione OdV”, che ha sede presso il Polo Lionello Bonfanti della Cittadella di Loppiano,  ha pubblicato il Premio Startup Giovanni Bertagna 2023

La presentazione delle domande scade il 20 marzo 2023 e tutta la documentazione, compresa la domanda di partecipazione, è scaricabile dal sito dell’Associazione:

https://www.associazionelionellobonfanti.it/

Il premio è rivolto a progetti imprenditoriali innovativi e digitali che intendono operare in linea con i principi dell’Economia di Comunione.

Possono partecipare al bando le startup costituite da non più di 30 mesi ed i team non ancora costituiti che abbiano attuato da almeno 4 mesi la sperimentazione del proprio servizio/prodotto. I componenti dei team devono avere un’età non superiore ai 35 anni alla data del 20/3/2023.

Le aree tematiche a cui il bando si rivolge ed in cui le startup e le idee d’impresa devono proporsi di svolgere la propria attività sono:

– Hi-tech&Digital nel campo della sostenibilità ambientale.

– Servizi innovativi alle persone.

– Innovazione Sociale ed economia circolare.

Il premio sarà in denaro: al primo classificato un premio di euro 5.000, al secondo e al terzo classificato un premio di euro 2.000 ciascuno.

La premiazione sarà il 29 maggio 2023 in occasione dello specifico evento Innovative Social Enterprise Day. Il 29 maggio 2021, infatti, nell’ambito della ricorrenza del 30° anniversario dell’Economia di Comunione, c’é stata la cerimonia con cui a Giovanni Bertagna, pioniere della realizzazione del Polo,  è stata intitolata la Galleria del Polo Lionello Bonfanti, attraverso lo scoprimento di una targa e di una scultura raffigurante tre Marie: Maria dell’equilibrio, Maria del discernimento e Maria dei nodi.

Giovanni Bertagna, persona innamorata dei valori dell’Economia di Comunione, aveva lasciato, con la moglie Giuliana, il paese d’origine, figli e nipoti,  per avviare e sostenere l’iniziativa “Philocafè” all’interno del Polo Lionello Bonfanti.