Fondazione Mario Diana: riprogettiamo il futuro del dopo Covid

 

Puoi seguire la diretta a questi link:
FB: Fondazione Mario Diana ONLUS
YOUTUBE: https://bit.ly/Fondazione-Mario-Diana-Onlus

Interrogati dal cambiamento sociale ed economico generato dalla pandemia e alla luce dell’esperienza mutuata negli anni, la Fondazione Mario Diana ha voluto guardare avanti e riprogettare il futuro attraverso una serie di webinar on line gratuiti su prossimità, giustizia sociale, ambiente, educazione, lasciandosi provocare anche dalle sfide e dalle incertezze di questa nuova fase post Covid.

Tutti i webinar saranno trasmessi sul canale YouTube della Fondazione e avranno la durata di 45 minuti ciascuno.

Dal 30 giugno al 16 luglio, ogni martedì e ogni giovedì, 6 appuntamenti per ascoltare, pensare, scegliere e agire.

Di seguito il programma completo, dove potrai trovare i link per rivedere tutti i webinar.

30 giugno 2020 ore 18.00 – PROVOCAZIONI SUL FUTURO
Ne parlano: Enrico Giovannini, Docente universitario, portavoce Asvis, Elisabetta Soglio, Responsabile Buone Notizie, Corriere della Sera, Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italy. Modera: Maddalena Maltese, Giornalista direttrice comunicazione Religions for Peace.
Per vedere il video della diretta, clicca QUI

2 luglio 2020 ore 18.00 – CASA COMUNE
Ne parlano: Tommaso Sodano, già Senatore Presidente Commissione Ambiente, Miriam Martinelli, Ambientalista Fridays for Future, Alessandra Storlazzi, Docente di strategia e comunicazione d’impresa. Modera: Michele Zanzucchi, Giornalista, scrittore.
Per vedere il video della diretta, clicca QUI

7 luglio 2020 ore 18.00 – PROSSIMITÀ
Ne parlano: Antonello Giannotti, Direttore Caritas Diocesi di Caserta, Daniela Martucci, Vicepresidente Comunità Nuovi Orizzonti, Jesús Morán, Filosofo copresidente Movimento dei Focolari. Modera, Maddalena Maltese, Giornalista direttrice comunicazione Religions for Peace.

9 luglio 2020 ore 18.00 – GIUSTIZIA SOCIALE
Ne parlano: Luigi Ciotti, Fondatore associazione Libera, Flavia Cerino, Avvocato esperta di immigrazione, Toni Mira, Caporedattore di Avvenire. Modera, Maddalena Maltese, Giornalista direttrice comunicazione Religions for Peace.

14 luglio 2020 ore 18 – EDUCARE
Ne parlano: Alessandra Smerilli, Economista – Consigliere di Stato Vaticano, Ezio Aceti, psicologo saggista, Eugenia Carfora, Dirigente Scolastico.
Modera: Michele Zanzucchi, Giornalista, scrittore.

16 luglio 2020 ore 18 – LABORATORIO SUL FUTURO
Ne parlano: Vittorio Pelligra, Economista docente universitario, Lorenzo Zurino, Fondatore e Ceo di The One Company, Antonia Testa, Ginecologa – Professore Università Cattolica Sacro Cuore Policlinico Gemelli. Modera, Luigi Ferraiuolo, Giornalista TV2000.

COMUNICATO STAMPA

RIPROGETTIAMO IL FUTURO DEL DOPO COVID
7 Storie, 7 Progetti, 7 Laboratori: la Fondazione Mario Diana celebra 7 anni

al servizio di giovani, ambiente, cultura, innovazione, solidarietà

Era il 13 giugno del 2013 quando i familiari dell’imprenditore casertano Mario Diana, vittima innocente della criminalità organizzata, decisero di far nascere una Fondazione che parlasse di memoria e di speranza, che si occupasse di giovani e di formazione, di cura dell’ambiente e di disagi sociali, di cultura e di economia parlando il linguaggio dell’innovazione, della sostenibilità, e della comunità.

In questi 7 anni di vita la Fondazione ha promosso circa 90 progetti, erogato 86 borse di studio e coinvolto nelle sue attività circa 36mila persone. Azioni di educazione ambientale nelle scuole, eventi culturali e artistici, dibattiti pubblici con pedagogisti, economisti e ambientalisti; summer school negli Stati Uniti e partnership con i principali atenei della regione e del paese, azioni di solidarietà e supporto per case famiglie, comunità disagiate ma anche sponsorizzazioni a progetti contro il razzismo e ai giovani che hanno saputo innovare e produrre lavori di rilievo per il territorio: l’elenco è lungo e si è scelto di raccontarlo sui social della Fondazione proponendo 7 storie, 7 volti di chi questi programmi li ha vissuti in prima persona scegliendo di costruire memoria e futuro.

Interrogati dal cambiamento sociale ed economico generato dalla pandemia e alla luce dell’esperienza mutuata negli anni, la Fondazione ha voluto guardare avanti e riprogettare il futuro attraverso 7 giorni di laboratori on line gratuiti: appuntamenti per ascoltare, pensare, scegliere e agire su prossimità, giustizia sociale, ambiente, educazione, lasciandosi provocare anche dalle sfide e dalle incertezze di questa nuova fase post Covid.

Tutti i webinar saranno trasmessi sul canale YouTube della Fondazione e avranno la durata di 45 minuti ciascuno. A confrontarsi saranno: l’ex Ministro del lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini, il presidente di Earth Day Italy Pierluigi Sassi, la direttrice di Buone Notizie del Corriere della Sera Elisabetta Soglio, il co-presidente del Movimento dei Focolari Jesus Moran, il caporedattore di Avvenire Toni Mira, lo psicologo dell’età evolutiva Ezio Aceti, il fondatore dell’associazione Libera Don Luigi Ciotti, l’economista Vittorio Pelligra, suor Alessandra Smerilli accademica e consigliera dello Stato del Vaticano, il direttore della Caritas della diocesi di Caserta Don Antonello Giannotti e Vincenzo Manes imprenditore e fondatore di Dynamo Camp.

Gli incontri saranno moderati dal giornalista casertano Luigi Ferraiuolo, da Maddalena Maltese da New York e da Michele Zanzucchi da Beirut. Il primo webinar dal titolo “Provocazioni sul futuro” si svolgerà martedì 30 giugno con Enrico Giovannini, Elisabetta Soglio e Pierluigi Sassi.

Venerdì 26 giugno, per ricordare la figura di Mario Diana, nel 35esimo anniversario della sua scomparsa, presso la Piazza Vescovado nel borgo di Casertavecchia, sarà proiettato il docufilm “Papa Francesco, Un uomo di Parola”, per la regia di Wim Wenders. Sarà il primo evento pubblico a Caserta dopo l’emergenza Covid-19 e la partecipazione seguirà tutte le direttive previste dai decreti governativi sugli spettacoli all’aperto.

Fondazione Mario Diana onlus
www.fondazionediana.com
Marco Miggiano
+39 339 8386824

 




Luan e Donika Omari: una speranza per l’Albania

Luan Omari e sua moglie Donika, albanesi di Tirana, impegnati da anni a costruire la fraternità e la pace nella loro terra, segnata da conflitti, da divisioni ideologiche, da problemi economici.

Luan, di professione giurista, fa parte del mondo accademico ed è stato membro della commissione scientifica che ha redatto la nuova Costituzione  per l’Albania. Donika, pubblicista e traduttrice, ha diretto una casa editrice che ha fatto conoscere agli albanesi i più importanti scrittori italiani, tra i quali Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Umberto Eco.

Pur provenienti entrambi da tradizioni familiari religiose, musulmana per Luan e cristiano-ortodossa per Donika, fortemente influenzati durante il periodo scolastico dall’influsso marxista essi si sono ritrovati da adulti privi di  riferimenti  religiosi.

Nel 1992, dopo un viaggio di Donika in Italia presso il Collegio dei Traduttori Letterari di Procida, essi vengono in contatto con la nascente comunità del Movimento dei Focolari in Albania, e, pur rimanendo di convinzioni non religiose,  diventano fra i primi promotori di questo dialogo fraterno tra uomini di convinzioni diverse, promosso dal Movimento, riconoscendo nell’amore per ogni uomo, così come Cristo ha insegnato, il valore fondamentale per edificare una società nella giustizia e nella pace. Hanno sempre partecipato ai convegni del dialogo svoltisi a Castelgandolfo  donando il loro pensiero e la loro esperienza.

Rivolgiamo prima a Luan alcune domande:

  1. La pace è minacciata continuamente dai conflitti politici, dalle profonde disuguaglianze ancora esistenti, dal terrorismo che incombe quotidianamente su tutta l`umanità e che può colpire indistintamente ogni persona. Come affrontate questo problema in Albania?

Bisogna prendere tutte le misure necessarie per debellare il terrorismo. questo nemico subdolo e pericoloso, ma d’altra parte bisogna tener presente che la lotta contro il terrorismo è inscindibile dall’affermazione di principi e valori universali, come la solidarietà e la fratellanza, “il rispetto dell’altro”. Nella formazione di questi valori noi siamo impegnati in Albania insieme agli amici del  Movimento dei Focolari, con risultati tangibili. Posso dire che in Albania abbiamo già un’esperienza concreta di solidarietà. L’Albania è un paese che ha attraversato periodi difficili nella sua storia. E ancora oggi il retaggio del passato pesa sul presente: l’arretratezza economica e culturale, la povertà sono un ostacolo allo sviluppo. Però, malgrado queste vicissitudini e difficoltà, gli albanesi hanno fiducia nell’avvenire, perché sono coscienti di essere, anche essi, portatori di valori molto importanti. Uno di questi è la coesistenza pacifica tra le diverse comunità religiose, che è un fenomeno caratteristico del nostro paese, messo in evidenza anche da studiosi e osservatori stranieri che hanno conosciuto l’Albania. Tale tolleranza religiosa irradia  un sentimento di solidarietà ed ospitalità che e stato sempre una peculiarità della nostra gente, come si è mostrato concretamente in situazioni storiche particolarmente gravi.

leggi tutto

 




A scuola: videogioco con le mascherine

Ero appena entrato in quell’aula quando la collega, vicaria del dirigente, mi anticipò con un passo sostenuto e con un’aria pesante:“… ora mi dovete dire chi è stato!”, mostrandogli uno sguardo terrificante e minaccioso.

Questa volta i ragazzi della 2B l’avevano combinata proprio grossa; tanto da non capire ancora oggi cosa fosse successo in quel giorno di novembre. Forse per effetto della mia presenza, le acque subito si calmarono e la collega continuò dicendo: “Quest’anno come vedete vi ho mandato un docente molto bravo!”. Capì subito che si riferiva a me, e non dissi nulla.

Aveva perfettamente ragione, perché quella classe non era affatto tranquilla. Ma nonostante questo, riuscimmo a concludere il primo quadrimestre in serenità, senza che nessuno di loro ebbe da recuperare qualche argomento della mia disciplina.

Sono un docente di elettronica, e quest’anno ho insegnato Tecnologie per l’Informazione e la Comunicazione nelle due seconde dell’istituto professionale della città dove vivo. Avevo subito notato la capacità di questi ragazzi nella pratica e nella manualità, tanto che l’esperienza di assemblare un computer si trasformò ben presto un una vera e propria manutenzione all’intero parco dei computer, presenti nell’aula di informatica. Erano diventati ormai professionisti in tutto questo.

Ma improvvisamente poi, la pandemia ci fece ritrovare tutti davanti allo schermo di un computer, solo per chi lo possedeva in casa, o di uno smartphone.
In quel momento sentì dentro di me che la cosa più importante per loro era il contatto con il docente; spesso capitava di commentare cosa stesse accadendo intorno a noi, in quanto le notizie che arrivavano dai social e dai mass media non erano certamente confortanti: tanta gente stava soffrendo per colpa del Coronavirus.

Durante una videolezione, ci chiedemmo cosa potevamo fare per loro, ma non trovammo una risposta. Ci sentivamo impotenti davanti a questa nuova situazione, cosicché un giorno vi venne in mente d’ideare, insieme all’altra classe seconda, un videogioco che avesse come tema il Coronavirus.

Lo proposi ai miei ragazzi i quali furono contenti, seppure inizialmente non si riusciva a decidere quale software di programmazione utilizzare, e tantomeno la trama del videogioco stesso. Durante un confronto pensammo subito che l’oggetto principale del nostro videogioco doveva essere la mascherina, in quanto in quei giorni si parlava della scarsa disponibilità di queste, specie negli ospedali della Lombardia, e che si doveva inventare un qualcosa per trasportarle virtualmente a chi ne avesse particolarmente bisogno.

Pensammo allora, di implementare su uno schermo un automezzo da muovere lungo una strada, quella che collega la nostra città di Monopoli fino a Bergamo, e che all’interno di questo ci dovevano essere cinquanta mascherine per trasportarle fino a destinazione.

Nel videogioco realizzato, durante il percorso l’automezzo viene bombardato dai Coronavirus. Con i tasti della tastiera o con i pulsanti predisposti nella versione per smartphone, si cerca di riuscire ad evitare l’impatto con i Coronavirus; inoltre si hanno a disposizione dieci siringhe di antivirus con le quali durante il gioco colpire il nemico. E alla fine vince chi riesce a portare più mascherine a destinazione.

Ricordo che durante le lezioni, mi divertivo a cancellare di volta in volta i codici di programmazione scritti insieme durante la lezione precedente. Così che ogni volta che si riprendeva il progetto si rifaceva il codice perso volutamente, andando a stimolare la loro memoria e la loro logica, sperando di apportare nuove modifiche al videogioco.

L’ultimo giorno mentre stavamo rivedendo e collaudando il programma, chiesi loro alcune impressioni su quello che avevamo realizzato e su cosa si sarebbe potuto fare di più. Ma ecco che durante la discussione, una sottile voce mi interrompe e mi dice: “prof il videogioco è bello così, ma non sarà tanto più bello e importate del messaggio che vogliamo dare”.
Il tutorial del videogioco è a disposizione su questo link: pic.twitter.com/4UGa7czMbK
Per giocarci invece si deve accedere al seguente link: scratch.mit.edu/projects/399700864

Filippo Lopedote




“Le sfide esistono per essere superate”. Percorso on-line per educatori pastorali

PER RIVEDERE LE RELAZIONI SU YOUTUBE VAI A QUESTO CANALE

MATERIALE DEL CORSO A QUESTO LINK

CENTRO EVANGELII GAUDIUM
“Le sfide esistono per essere superate” (Evangelii gaudium, 109).

Percorso on-line internazionale per educatori pastorali con relazioni, workshop, condivisioni e “tirocinio” virtuale in alcune comunità diocesane e parrocchiali.

29 giugno – 4 luglio 2020

A quanti sono impegnati nei diversi ambiti della pastorale diocesana e parrocchiale si offre un percorso alla luce della spiritualità dell’unità e guidato dalle indicazioni dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium.

Le lezioni, tra relazioni e laboratori interattivi, si svolgeranno online.

Il corso sarà in lingua italiana, con traduzioni in lingua inglese, portoghese e spagnola.

Contatto: ceg@sophiauniversity.org

PROGRAMMA:

VOLANTINO Corso online EducatoriPastorali




La Presidente della Commissione Europea risponde alla lettera di New Humanity e del Mppu

COMUNICATO STAMPA – 3 luglio 2020

 Von der Leyen: per l’Europa fare le cose giuste insieme e con un solo grande cuore

La Presidente della Commissione Europea risponde alla lettera con la quale New Humanity e il Movimento Politico per l’Unità, espressioni civile e politica del Movimento dei Focolari, domandano ai rappresentanti politici europei di stringere un “patto di fraternità” che li impegni a considerarsi membri della patria europea come di quella nazionale, trovando insieme le soluzioni che ancora si frappongono all’unità europea.
 
“Per raggiungere gli obiettivi dei padri e delle madri che fondarono una vera alleanza in cui la fiducia reciproca diventa forza comune, dobbiamo fare le cose giuste insieme e con un solo grande cuore, non con 27 piccoli cuori”. Così Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, in una lettera a New Humanity, ONG internazionale e al Movimento Politico per l’Unità (MPPU) dei Focolari.
I responsabili della ONG New Humanity e della sua sezione politica MPPU, componenti civile e politica del Movimento dei Focolari, avevano infatti scritto alla Presidente della Commissione Europea per incoraggiare il lavoro comune per affrontare l’impatto della pandemia COVID-19 e per garantire il supporto di idee e progettualità anche nella fase della costruzione della Conferenza sul futuro dell’Europa: “L’unità politica, economica, sociale e culturale dell’Unione Europea sarà la risposta storica e geo-politica globale all’altezza della sfida possente della pandemia del 2020”.
Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione Europea dal 1 dicembre 2019, ha sottolineato nella risposta come l’Unione Europea abbia garantito la più grande risposta mai data a una situazione di crisi e di emergenza nell’Unione, con la mobilitazione di 3.4 miliardi di miliardi di euro circa.
La Presidente ha anche affermato che “l’attuale cambiamento del contesto geopolitico offre all’Europa l’opportunità di rafforzare il suo ruolo unico di leadership globale responsabile” il cui successo “dipenderà dall’adattarsi in questa epoca di disgregazione rapida e di sfide crescenti, al mutare della situazione, rimanendo però fedele ai valori e agli interessi dell’Europa”.
L’Europa, infatti, sottolinea nella lettera la Presidente, “è il principale erogatore di aiuti pubblici allo sviluppo, con 75,2 miliardi di euro nel 2019. Nella sua risposta globale alla lotta contro la pandemia, l’Unione Europea si è impegnata a garantire anche un sostegno finanziario ai Paesi partner per un importo superiore a euro 15,6 miliardi, a disposizione per l’azione esterna. Ciò include 3,25 miliardi di euro verso l’Africa. L’UE sosterrà anche l’Asia e il Pacifico con 1,22 miliardi di euro, 918 milioni di euro a sostegno di America Latina e Caraibi e 111 milioni di euro a sostegno dei paesi d’oltremare”. Inoltre, prosegue la Presidente della Commissione UE, “l’Unione Europea e i suoi partner hanno lanciato il Coronavirus Global Response, che registra finora impegni per 9.8 miliardi di euro da donatori in tutto il mondo, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente il finanziamento per lo sviluppo della ricerca, diagnosi, trattamenti e vaccini contro il Coronavirus”.
La lettera della Presidente Ursula Von der Leyen si conclude con l’invito ad una collaborazione stretta fra i paesi dell’Unione Europea: “Dobbiamo sostenerci in questi tempi difficili e poter contare gli uni sugli altri per far fronte al nostro nemico invisibile”.
 
Stefania Tanesini – +39 338 565 8244 

 

scarica il Comunicato Stampa




Made in Loppiano, Luglio 2020. Il lavoro e la mission delle aziende di Loppiano sul web

Ogni anno nella Cittadella Internazionale di Loppiano arrivano giovani e adulti da tutto il mondo per vivere un’esperienza formativa e spirituale, in cui trovano spazio anche attività pratiche e collaborazioni con le aziende che hanno sede nella Cittadella.

Le realtà lavorative presenti nel territorio di Loppiano appartengono tutte a settori merceologici differenti e i prodotti si possono acquistare in alcuni negozi specifici, in Italia e all’estero. Mancava però un luogo unico, accessibile a tutti e da tutti i paesi del mondo, che raccogliesse i frutti di tutto questo lavoro.

Così nasce Made in Loppiano, il market place che raccoglie i prodotti realizzati all’interno delle attività produttive presenti nella Cittadella. Il portale vuole dare una visibilità maggiore alle idee e ai valori che animano la comunità che risiede proprio in questo piccolo paese, come la produzione etica, il rispetto dell’ambiente e la valorizzazione delle diversità.

Negli ultimi mesi Made in Loppiano ha subito numerosi cambiamenti dati dall’arrivo di brand come il Gen Verde, il Gen Rosso, l’Atelier Hung, La Bottega di Ciro e Azur Loppiano.

La novità più grande è però la nuova attività per la produzione di prodotti per la cura e la salute delle persone che abbiamo deciso di chiamare Loppiano Cares, proprio per sottolineare l’attenzione all’altro che è alla base di ogni nostra azione.

L’attività ha avuto un notevole sviluppo nell’arco di qualche mese e ad oggi, nella sezione Salute del portale, si trovano vari articoli per il benessere delle persone; a partire dai camici, copri scarpe e cuffiette monouso fino ad arrivare ai filtri di protezione per mascherine e ai tre diversi tipi di mascherine in vendita online.

In seguito alla produzione di mascherine monouso, Made in Loppiano ha avviato una collaborazione con la Cooperativa Sociale Quid, che lavora per dare un’opportunità di integrazione sociale a persone con trascorsi di fragilità. Sul portale si possono infatti trovare le mascherine lavabili certificate ISS ad uso medico di tipo I prodotte da Quid.

Ma non c’è due senza tre! Da qualche settimana sono in vendita anche le nuove e fresche mascherine lavabili MASCOT, in puro cotone. La novità di questo prodotto è la presenza di una tasca in cui riporre il filtro da cambiare ogni 8 ore di utilizzo, anche quello disponibile in due misure su Made in Loppiano; così come è possibile acquistare diverse misure anche per le mascherine. MASCOT è infatti pensata per adulti e bambini, con taglie e design adatti ad ogni componente della famiglia.

L’ultimo arrivato è il porta-mascherine in TNT e PVC lavabile, disponibile in cinque colori; un oggetto veramente innovativo e utile.

E in campo Social, si è aggiunto il canale YouTube: non dimenticatevi di iscrivervi, di mettere like alla pagina Facebook e di iniziare a seguire il profilo Instagram. Così rimarrete aggiornati su tutte le novità!

https://www.facebook.com/madeinloppiano

https://www.instagram.com/madeinloppiano/

https://www.youtube.com/channel/UCtrKlx-9F5NWugGL8BnqZgA




A Palermo per gli ultimi della città

Alcuni giovani per un mondo unito di Palermo hanno deciso di spendersi concretamente a favore dei detenuti di un Istituto penitenziario durante questo periodo di pandemia.

“C’erano in gioco tante idee, ma molte di queste sembravano poco realizzabili a causa delle restrizioni dovute alla quarantena. Nel mese di maggio siamo venuti a conoscenza che erano state sospese tutte le attività di volontariato presso uno degli Istituti penitenziari di Palermo e, di conseguenza, molti detenuti, soprattutto i più poveri e gli stranieri, che non avevano una famiglia di supporto all’esterno, si sono ritrovati privi di alcuni beni di prima necessità. Sembrava quella l’opportunità che stavamo cercando: poter aiutare concretamente gli ultimi della città. Così ci siamo fatti carico di raccogliere le necessità e le esigenze dei detenuti e diffondere la partecipazione all’iniziativa all’intera comunità di Palermo.

La risposta è stata immediata e sono tante le esperienze che si possono raccontare. Un gruppetto di persone, ad esempio, ha deciso di donare dei soldi per acquistare indumenti e al momento dell’acquisto proprio quel giorno ha potuto usufruire di un grosso sconto. Così si sono potute acquistare molte più cose del previsto.Una persona, non potendo andare fisicamente a fare la spesa, ha donato dei soldi proprio qualche giorno prima della consegna, provvidenza che ha permesso di acquistare tutto ciò che ancora mancava (asciugamani, accappatoi, pigiami..). E ancora: alcune famiglie hanno rinunciato al rimborso della quota prevista per l’evento del Primo Maggio, saltato a causa della pandemia e l’hanno donata a favore dei detenuti. Alla fine, il materiale raccolto è stato tantissimo, con centinaia di prodotti per l’igiene e diversi indumenti, la maggior parte dei quali, nuovi.

Dopo poco meno di un mese dall’inizio della raccolta abbiamo potuto consegnare i prodotti acquistati durante una breve visita al carcere e così abbiamo avuto anche l’opportunità di conoscere una realtà totalmente nuova, alcuni detenuti, la direttrice del carcere, il cappellano. Qualcuno ricordava anche con affetto il concerto che il Gen Rosso tenne per i detenuti in occasione della venuta di Chiara Lubich a Palermo circa nel 1998.

La direttrice ci ha inviato una lettera di ringraziamento esprimendo “particolare apprezzamento per lo spirito che vi anima e per la vicinanza mostrata per il mondo penitenziario”, auspicando di proseguire nella collaborazione. Si vuole da adesso continuare con quest’azione, promuovendo un’altra raccolta a fine estate, decisi a costruire il mondo unito a partire dalla città, valorizzando ogni idea, crescendo nel rapporto tra tutti nella comunità”.

 Giovani per un mondo unito – Palermo




Gen Verde dal vivo – 8° Appuntamento – Venerdì 26 giugno ore 21.00




Ripensiamo la scuola. Povertà educative e patto educativo globale

Ripensiamo la scuola. Povertà educative e patto educativo globale

RIVEDI LO STREAMING QUI SOTTO


Laboratorio interparlamentare promosso dal Movimento Politico per l’Unità (MPPU) e Città Nuova a partire dalla pubblicazione del Dossier “Scuola”, ed. Città Nuova

Con la moderazione di Sara Fornaro, giornalista di Città Nuova e curatrice del Dossier “Scuola”, intervengono nella 1° sessione alle ore 16.30: Silvio Minnetti, presidente del MPPU Italia, Jesús Morán, filosofo, scrittore, copresidente del Movimento dei Focolari, on. Anna Ascani, viceministra alla Pubblica Istruzione, on. Valentina Aprea, Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera.
Nella 2° sessione, prevista alle ore 17.30 intervengono: Antonello Giannelli, presidente dell’Anp, Elisabetta Scala, vicepresidente del Moige, Italo Fiorin, direttore Scuola di alta formazione EIS della Lumsa, Patrizia Bertoncello, insegnante e formatrice, Marta Vettoretti, studentessa, Luigi Chatel ed Emanuela Arcaleni della rete EdU.

Segui la diretta da www.cittanuova.it

Fonte: Città Nuova online




In isolamento

“Domani – disse il medico – la metteremo in isolamento”. Mi sentii come un’appestata. Sapevo che qualcuno per quel male era morto. Morire!

Non mi faceva paura il dolore che s’accomuna all’ultima battaglia per la vita, ma acuto come una spada in cuore sentii il distacco dai miei. Non li avevo salutati. E ora . . . forse non li avrei più visti. Piangevo.

Eppure, morire voleva dire incontrarsi con Gesù che amavo. Mi sembrava però che l’amore dato e ricevuto qui in terra da tanti mi legasse quaggiù e il volo verso l’alto fosse faticoso.

Questi li conoscevo, quello non ancora bene. Eppure avevo cercato sempre di amare Gesù in ogni prossimo: parenti, amici, conoscenti, sconosciuti! “Eri tu, Gesù, che ho amato e trovato in ognuno, quello stesso che – se ora muoio – incontrerò”.

Quest’ultimo pensiero lentamente mi diede pace. rimasi a lungo in isolamento, con alti e bassi della malattia, ma quasi avvolto da una presenza arcana con la possibilità di parlare a quell’Unico che mi ascoltava e che potevo ascoltare.

(Tratto da Il Vangelo del giorno, Città Nuova, anno VI, n.4, 2020)

 

 




Loppianolab 2020: “Cambiare lo sguardo per cambiare il futuro”, rivedi la serata del 25 giugno

RIVEDI QUI SOTTO

Loppianolab 2020

25 giugno 2020 – ore 20.45

CAMBIARE LO SGUARDO PER CAMBIARE IL FUTURO

“Tutto si rivoluziona: politica ed arte, scuola e religione, vita privata e divertimento. Tutto”.  Chiara Lubich

Il 25 giugno 2020 torna “Loppianolab”, il laboratorio nazionale di politica, economia, cultura, comunicazione, formazione e innovazione con sede a Loppiano (FI), cittadella internazionale dei Focolari. Giunto alla sua undicesima edizione, si moltiplica e diventa un percorso in tre tappe, anche nella forma del webinar, ispirato alla ricorrenza del centenario della nascita di Chiara Lubich.

“Cambiare lo sguardo per cambiare il futuro” è il titolo del primo webinar che giovedì 25 giugno, alle 20.45, apre l’edizione 2020 di Loppianolab, il laboratorio per l’Italia promosso dall’Istituto Universitario Sophia, dal Polo Lionello Bonfanti, dalla cittadella internazionale di Loppiano (Fi) in collaborazione con il Gruppo Editoriale Città Nuova.

«Immersi in un’emergenza sanitaria ed economica tanto grave, ci siamo subito resi conto che quest’anno il cammino di Loppianolab doveva trovare altre modalità – spiega Daniela Ropelato docente di scienze politiche presso l’Istituto Universitario Sophia e membro del comitato promotore – per dare voce a quanti continuano a diffondere coesione, senso, a costruire comunità nel nostro tessuto sociale».

Nell’anno in cui ricorre il centenario della nascita di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, Loppianolab attinge al patrimonio della cultura dell’unità e della vita di Chiara Lubich, per trarne non solo riflessione ma anche ispirazione e metodo per l’oggi e il domani della realtà sociale, economica, artistica e civile del nostro Paese. Così, giovedì 25 giugno, la riflessione prenderà spunto da un brano tratto da un suo testo, intitolato “Risurrezione di Roma“, pubblicato nel 1949 sul giornale “La Via”.

Mentre il virus non è ancora debellato, Loppianolab vuole dar voce a quanti, siano essi persone, enti, associazioni o anche libere iniziative, stanno trovando le strade più originali e creative per contribuire a ricostruire e a rigenerare le nostre città, nella consapevolezza che quanto stiamo vivendo è una straordinaria chance per restituire all’amore, e all’amore sociale, la sua assoluta essenzialità. In questo senso, Loppianolab si presenta anche come piattaforma di incontro e di iniziativa.

Al webinar di giovedì 25 giugno, moderato da Sara Fornaro, caporedattrice di cittanuova.it, interverranno:

Alessandra Pasquali – attrice, Gen Verde
Emanuele Pili filosofo, Istituto Universitario Sophia

Lucia Fronza CrepazComitato promotore Co-governance

Vincenzo Linarellopresidente GOEL – Gruppo Cooperativo

Marco Revellistorico, Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”.

Saranno presenti anche i giovani di The Economy of Francesco, e i promotori di United World Project con la campagna d’azione 2020-2021 “#DareToCare”, oltre ad altre reti di impegno civile.

A questo primo appuntamento del laboratorio per l’Italia seguiranno:

24 settembre 2020

IL CONTAGIO DELLA FRATERNITÀ
“Sono stata creata in dono a chi mi sta accanto e chi mi sta accanto è stato creato in dono per me”. Chiara Lubich

7 novembre 2020 

TESSERE RELAZIONI, ABITARE LA CITTÀ, CURARE IL PIANETA

“Ciò che è impossibile a uomini isolati e divisi, pare diventi possibile a gente che ha fatto dell’unità

il movente essenziale della propria vita”. Chiara Lubich

Per partecipare a “Cambiare lo sguardo per cambiare il futuro”, giovedì 25 giugno, cliccare qui: https://bit.ly/3eeg3W3, Meeting ID: 890 9605 8489; Password: 988869. Il webinar sarà anche visibile in diretta YouTube.

Ufficio Stampa Loppianolab 2020:

Tamara Pastorelli

mob: 3470064403

mail: ufficiostampa@loppiano.it




Fermiamo il gioco d’azzardo: il caso del Piemonte

Il giro d’affari del gioco d’azzardo in Italia conta ogni anno più di 88 miliardi di euro. Il Movimento Slot Mob continua la sua mobilitazione affinchè non venga smantellata in Piemonte la legge regionale che ha posto degli ostacoli alla diffusione del gioco d’azzardo nella regione. Infatti, il 17 giugno 2020 la maggioranza ha depositato un emendamento che di fatto svuota la legge regionale in vigore sul contrasto al gioco d’azzardo. 

“Per il centrodestra la legge, una delle più severe d’Italia sull’azzardo, approvata durante la presidenza Chiamparino – andava cambiata, perché «penalizza i gestori già attivi prima dell’entrata in vigore della legge, nel 2016». Per le opposizioni un intervento di questo genere «vanificherebbe tutti gli sforzi per salvare dalla dipendenza patologica dalle macchinette i soggetti più fragili, a partire dagli anziani»”. (da La Stampa

Riportiamo il comunicato del Movimento Slot Mob:

Azzardo, il caso del Piemonte ci dice che è ora di cambiare È venuto il tempo di ridiscutere il sistema delle concessioni dello Stato alle multinazionali dell’azzardo

Non ci sorprende il tentativo in atto in Piemonte di smantellare la legge regionale del 2016 che ha posto degli ostacoli alla penetrazione dell’offerta dell’azzardo sul suo territorio. Il rimedio che si vuole portare alla “distrazione” iniziale sugli effetti retroattivi della norma circa la distanza dei punti dell’azzardo dai luoghi sensibili, è in linea con la riapertura generalizzata di un’attività che negli ultimi 20 anni non è stata legalizzata ma “incentivata”. La raccolta annua di oltre 110 miliardi di euro del settore è l’indice del disagio profondo di una popolazione costretta a vivere la più grave crisi economica del dopoguerra, aggravata dalla pandemia da Covid 19. L’emergenza coronavirus ci ha consegnato il volto dell’Italia migliore, capace di donazione estrema a servizio del bene comune e della salute pubblica.  Un patrimonio destinato a disperdersi se non si riesce a capire, come ribadito da sempre dal Movimento Slot Mob, che è venuto il tempo di ridiscutere il sistema delle concessioni dello Stato alle multinazionali dell’azzardo. Senza questo cambio di direzione verso una gestione pubblica, responsabile e disincentivante dell’offerta dell’azzardo sarà impossibile contrastare il conglomerato di interessi capace di farsi ascoltare a livello nazionale e locale.

Il disastro della pandemia è il segnale di un necessario cambiamento nel campo delle scelte economiche, senza cedere al ricatto occupazionale inevitabile se non si ha il coraggio della riconversione produttiva in linea con la nostra costituzione: l’articolo 41 ribadisce che la libera iniziativa privata «non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana».

Siamo contenti di vedere i segnali di resistenza della società civile piemontese  in difesa di una legge giusta. Confidiamo che sia occasione di un soprassalto di una coscienza politica attenta al bene comune

Movimento Slot Mob

Per la democrazia economica e la giustizia sociale

VEDI ANCHE ARTICOLO SU CITTA’ NUOVA www.cittanuova.it/azzardo-politica-partire-dal-caso-piemonte/?ms=003&se=009

VEDI ANCHE ARTICOLO SU FAMIGLIA CRISTIANA  www.famigliacristiana.it/articolo/piemonte-legge-sul-gioco-d-azzardo-nessun-passo-indietro.aspx

VEDI ARTICOLO SU LA STAMPA

www.lastampa.it/torino/2020/06/30/news/la-legge-del-piemonte-sul-gioco-d-azzardo-non-si-tocca-1.39026837?refresh_ce

INTERVENTO DI SPIRITO ODERDA

Slot Mob è un movimento plurale di democrazia economica con tante componenti tra le quali il Movimento dei Focolari in Italia con una dichiarazione in conferenza stampa alla Camera cfr https://giocopulito.it/slotmob-il-movimento-che-vuole-fermare-le-multinazionali-dellazzardo/
 
E’ una realtà di società civile, distinta da iniziative di partito, come sempre non si tratta di delegare formalmente qualcuno sul tema azzardo ma di collegarsi semplicemente senza ulteriori strutture con chi sente e promuove questa istanza e lavora in rete con altre realtà. Ci sono diverse associazioni sempre attive sul territorio nazionale, alle quali si può aderire.

 




I giovani dei Focolari lanciano la campagna #daretocare

RIVEDI QUI SOTTO – Traduzione in italiano del lancio del nuovo Pathway del United World Project.

 

#daretocare”, ovvero “osare prendersi cura”. I giovani del Movimento dei Focolari hanno preso sul serio le parole di Papa Francesco e di molti altri leader religiosi e civili di collaborare concretamente alla cura della Casa Comune. Attraverso questo nuovo percorso vogliono quindi essere cittadini attivi e interessarsi a tutto quello che accade nel mondo per cercare di costruire un pezzetto di mondo unito.

Dopo un anno dedicato ad azioni e progetti su pace, diritti umani e legalità, il prossimo 20 giugno con la campagna #daretocare i giovani dei Focolari aggiungono un altro tassello, quello della “cura”, sviluppata e approfondita attorno a cinque tematiche principali: ascolto, dialogo e comunicazione, uguaglianza, fraternità e bene comune, partecipazione e cura del pianeta. E come farlo? Seguendo la metodologia tipica dei “pathways”, i percorsi che per il terzo anno stanno percorrendo: imparare, agire e condividere. (leggi tutto l’articolo)

Lancio della campagna

Momento culmine di #daretocare sarà la Settimana Mondo Unito 2021, che coinvolgerà, come sempre, tutto il mondo. L’evento centrale si svolgerà a Bruxelles.

Appuntamento al prossimo 20 giugno, ore 14 (Cest + 2), con un evento online mondiale su Youtube per lanciare questa grande idea #daretocare.

Per maggiori informazioni visitate il sito dello United World Project Dare to care

VEDI ANCHE ARTICOLO SU CITTA’ NUOVA




Gen Verde – Rivedi gli streaming

LIVE FROM GEN VERDE

TRIDUO PASQUALE




Fondazione Mario Diana: riprogettiamo il futuro del dopo Covid

Interrogati dal cambiamento sociale ed economico generato dalla pandemia e alla luce dell’esperienza mutuata negli anni, la Fondazione Mario Diana ha voluto guardare avanti e riprogettare il futuro attraverso una serie di webinar on line gratuiti su prossimità, giustizia sociale, ambiente, educazione, lasciandosi provocare anche dalle sfide e dalle incertezze di questa nuova fase post Covid.

Tutti i webinar saranno trasmessi sul canale YouTube della Fondazione e avranno la durata di 45 minuti ciascuno.

Dal 30 giugno al 16 luglio, ogni martedì e ogni giovedì, 6 appuntamenti per ascoltare, pensare, scegliere e agire.

Di seguito il programma completo, dove potrai trovare i link per rivedere tutti i webinar.

30 giugno 2020 ore 18.00 – PROVOCAZIONI SUL FUTURO
Ne parlano: Enrico Giovannini, Docente universitario, portavoce Asvis, Elisabetta Soglio, Responsabile Buone Notizie, Corriere della Sera, Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italy. Modera: Maddalena Maltese, Giornalista direttrice comunicazione Religions for Peace.
Per vedere il video della diretta, clicca QUI

2 luglio 2020 ore 18.00 – CASA COMUNE
Ne parlano: Tommaso Sodano, già Senatore Presidente Commissione Ambiente, Miriam Martinelli, Ambientalista Fridays for Future, Alessandra Storlazzi, Docente di strategia e comunicazione d’impresa. Modera: Michele Zanzucchi, Giornalista, scrittore.
Per vedere il video della diretta, clicca QUI

7 luglio 2020 ore 18.00 – PROSSIMITÀ
Ne parlano: Antonello Giannotti, Direttore Caritas Diocesi di Caserta, Daniela Martucci, Vicepresidente Comunità Nuovi Orizzonti, Jesús Morán, Filosofo copresidente Movimento dei Focolari. Modera, Maddalena Maltese, Giornalista direttrice comunicazione Religions for Peace.

9 luglio 2020 ore 18.00 – GIUSTIZIA SOCIALE
Ne parlano: Luigi Ciotti, Fondatore associazione Libera, Flavia Cerino, Avvocato esperta di immigrazione, Toni Mira, Caporedattore di Avvenire. Modera, Maddalena Maltese, Giornalista direttrice comunicazione Religions for Peace.

14 luglio 2020 ore 18 – EDUCARE
Ne parlano: Alessandra Smerilli, Economista – Consigliere di Stato Vaticano, Ezio Aceti, psicologo saggista, Eugenia Carfora, Dirigente Scolastico.
Modera: Michele Zanzucchi, Giornalista, scrittore.

16 luglio 2020 ore 18 – LABORATORIO SUL FUTURO
Ne parlano: Vittorio Pelligra, Economista docente universitario, Lorenzo Zurino, Fondatore e Ceo di The One Company, Antonia Testa, Ginecologa – Professore Università Cattolica Sacro Cuore Policlinico Gemelli. Modera, Luigi Ferraiuolo, Giornalista TV2000.

COMUNICATO STAMPA

RIPROGETTIAMO IL FUTURO DEL DOPO COVID
7 Storie, 7 Progetti, 7 Laboratori: la Fondazione Mario Diana celebra 7 anni

al servizio di giovani, ambiente, cultura, innovazione, solidarietà

Era il 13 giugno del 2013 quando i familiari dell’imprenditore casertano Mario Diana, vittima innocente della criminalità organizzata, decisero di far nascere una Fondazione che parlasse di memoria e di speranza, che si occupasse di giovani e di formazione, di cura dell’ambiente e di disagi sociali, di cultura e di economia parlando il linguaggio dell’innovazione, della sostenibilità, e della comunità.

In questi 7 anni di vita la Fondazione ha promosso circa 90 progetti, erogato 86 borse di studio e coinvolto nelle sue attività circa 36mila persone. Azioni di educazione ambientale nelle scuole, eventi culturali e artistici, dibattiti pubblici con pedagogisti, economisti e ambientalisti; summer school negli Stati Uniti e partnership con i principali atenei della regione e del paese, azioni di solidarietà e supporto per case famiglie, comunità disagiate ma anche sponsorizzazioni a progetti contro il razzismo e ai giovani che hanno saputo innovare e produrre lavori di rilievo per il territorio: l’elenco è lungo e si è scelto di raccontarlo sui social della Fondazione proponendo 7 storie, 7 volti di chi questi programmi li ha vissuti in prima persona scegliendo di costruire memoria e futuro.

Interrogati dal cambiamento sociale ed economico generato dalla pandemia e alla luce dell’esperienza mutuata negli anni, la Fondazione ha voluto guardare avanti e riprogettare il futuro attraverso 7 giorni di laboratori on line gratuiti: appuntamenti per ascoltare, pensare, scegliere e agire su prossimità, giustizia sociale, ambiente, educazione, lasciandosi provocare anche dalle sfide e dalle incertezze di questa nuova fase post Covid.

Tutti i webinar saranno trasmessi sul canale YouTube della Fondazione e avranno la durata di 45 minuti ciascuno. A confrontarsi saranno: l’ex Ministro del lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini, il presidente di Earth Day Italy Pierluigi Sassi, la direttrice di Buone Notizie del Corriere della Sera Elisabetta Soglio, il co-presidente del Movimento dei Focolari Jesus Moran, il caporedattore di Avvenire Toni Mira, lo psicologo dell’età evolutiva Ezio Aceti, il fondatore dell’associazione Libera Don Luigi Ciotti, l’economista Vittorio Pelligra, suor Alessandra Smerilli accademica e consigliera dello Stato del Vaticano, il direttore della Caritas della diocesi di Caserta Don Antonello Giannotti e Vincenzo Manes imprenditore e fondatore di Dynamo Camp.

Gli incontri saranno moderati dal giornalista casertano Luigi Ferraiuolo, da Maddalena Maltese da New York e da Michele Zanzucchi da Beirut. Il primo webinar dal titolo “Provocazioni sul futuro” si svolgerà martedì 30 giugno con Enrico Giovannini, Elisabetta Soglio e Pierluigi Sassi.

Venerdì 26 giugno, per ricordare la figura di Mario Diana, nel 35esimo anniversario della sua scomparsa, presso la Piazza Vescovado nel borgo di Casertavecchia, sarà proiettato il docufilm “Papa Francesco, Un uomo di Parola”, per la regia di Wim Wenders. Sarà il primo evento pubblico a Caserta dopo l’emergenza Covid-19 e la partecipazione seguirà tutte le direttive previste dai decreti governativi sugli spettacoli all’aperto.

Fondazione Mario Diana onlus
www.fondazionediana.com
Marco Miggiano
+39 339 8386824




Una gara d’amore

Stavo preparando le crêpes per colazione e intanto stavo mettendo il pane in tavola quando mi sono accorta che erano rimasti 4 gipfel di qualche giorno prima. Li avevo cucinati per una merenda e ognuno, essendo in totale 12, ne poteva mangiare 2 a testa.

Quel pomeriggio Lucia e Igino non li avevano mangiati perché non erano in casa al momento della merenda. Quindi quei 4 gipfel “spettavano” a loro.

Ho chiamato tutti a tavola dicendo che c’erano crêpes, pane e anche quei 4 gipfel. Subito tutti volevano anche i gipfel. Dopo un primo momento, un po’ brontolando, Lucia ha dato una metà di gipfel a Gabriele. Le è costato moltissimo.

Cecilia ha preso un ovetto di cioccolato e ne ha spezzato metà per regalarlo a Lucia. Lucia ha preso l’altra metà del gipfel e l’ha donato a Gioele.

Gabriele ha spezzato la sua metà in due parti e ne ha dato un pezzo a me, che ho dato a Cecilia. Gioele ha dato allora un pezzettino del suo gipfel a me. Cecilia ha dato il cioccolato anche al papà…

Insomma, si è instaurata una gara d’amore ed era una gioia, mista a tante risate per questi “scambi”, che davvero commuoveva.




In tempi di Coronavirus, è utile ricordare come un’amicizia può trasformarti la vita

Basta una casa che diventa una famiglia, abbracciarsi e ridere spesso, con la voglia d’amare l’altro come sé.

“Non è la carne e il sangue, ma il cuore che ci rende padri e figli” diceva il poeta Friedrich Schiller. Ed effettivamente ne abbiamo avuto, in questi giorni, la riprova raccogliendo, via email, le testimonianze di alcuni giovani di Trapani (Sicilia) che, benché per ora costretti a viver separati, hanno voluto raccontarci, per scaldare un po’ gli animi impauriti dal Coronavirus, di come abbiano compreso il valore di una casa condivisa (casa Mannina), il divenire una sola famiglia, insieme alla bellezza di far parte del Movimento dei Focolari. Valori e realtà che fortunatamente non sfuggono anche in presenza di una feroce pandemia, perché si trovano in un luogo al sicuro, il cuore di ognuno. 

‹‹Tutto ebbe inizio qualche anno fa›› ci hanno preannunciato Baldo e Giovanna Mannina, due genitori che hanno, letteralmente, aperto casa al mondo. ‹‹I nostri  figli crescendo hanno, infatti, cominciato a chiederci d’invitare degli amici, dicendo che avevano bisogno di noi››. ‹‹E spinti dall’amore che Dio ci ha messo dentro attraverso Chiara Lubich, fin da giovani, io e mio marito›› ci ha precisato la donna ‹‹abbiamo detto il nostro Sì, facendo partire con ognuno di questi ragazzi un rapporto fatto d’ascolto, dialoghi e comprensione. Li abbiamo accolti così com’erano, con i loro problemi, immersi in una società che non li aiuta, tra bullismo, anoressia, omosessualità, distacchi familiari e altro. Abbiamo preso a trattarli come si farebbe in una famiglia vera, fatta di un “padre” e di una “madre” presenti, che desiderano mettere in pratica i dettati evangelici, dando modo ai figli di dare una svolta concreta al loro modo di vivere››.

Ed eccoci, alla prima testimonianza di uno di questi giovani, Gabriele Cozzolino: ‹‹Tutto è nato, nel mio caso, il giorno del mio 20° compleanno, che credevo di vivere privo di festeggiamenti. Ed invece qualcosa d’inaspettato è accaduto a cambiare la mia stessa vita. Mi ritrovai con dei ragazzi che vedevo per la prima volta a cenare a casa Mannina con una pizza e arrivò anche la torta! Stavo seduto e osservavo quei giovani che già mi consideravano uno di loro e mi chiedevo: “Perché tutto questo? Perché sento anch’io questi ragazzi come fratelli?”. Quel giorno stavo poco bene, eppure l’aria che respiravo mi pareva diversa, gradevole, e i contorni d’ogni cosa mi pareva avessero una luce speciale. Perché, tolte le maschere che mi portavo da tempo (fatte di male subito, incomprensioni, urla, rimorsi) andava prendendo forma l’uomo che avevo sempre sperato d’essere. E se ancora oggi ho rabbia per le ingiustizie, sogno un mondo in cui non regni più il rispetto richiesto con l’intimidazione e so che non sono più solo››.

Un altro giovane, Giovanni Genna, ci ha raccontato come grazie ai Mannina abbia conosciuto, appunto, il Movimento dei Focolari, un’esperienza d’incontro fortuito che è venuta innanzi a lui come un dono. ‹‹E’ successo a Settembre del 2018›› ci ha detto Giovanni ‹‹grazie a Matteo che mi chiese se potevo dare una mano al suo gruppo montando delle coreografie per lo spettacolo di ottobre in onore di Santa Teresa.
Senza esitazione accettai e provai coi ragazzi, sconoscendo cosa ci fosse dietro a questo grande Movimento di cui loro facevano parte. Fu solo nella fase successiva, che papà Baldo iniziò a parlarmi dei “gen” (gruppo di giovani che vivono per un mondo migliore), e degli ideali dei quali si nutrono: la volontà di Dio, l’amore reciproco, l’unità. Iniziai a conoscere Chiara Lubich e Chiara Luce, la loro spiritualità comunitaria, e l’idea di trasformarmi non mi ha più abbandonato. Ho imparato, per esempio, a perdonare di più, ispirandomi a ciò che dice il Vangelo di Luca: “Non giudicate e non sarete giudicati, non condannare e non sarete condannati, perdonate e sarete perdonati”. Ho imparato ad accettare le idee diverse dalle mie, mettendo da parte il mio io››.

Parola ora a Silvia Di Bono: ‹‹Piacere a tutti, sono Silvia, una ragazza che per tanto tempo è stata senza sorriso, incapace di gestire le emozioni, per un passato di sofferenza e una situazione economica familiare non felice. La parte migliore di me, quella solare, era andata via; credevo che il mondo ce l’avesse con me, che Dio stesso volesse farmi soffrire in tutti i modi possibili, mi sentivo sola, incompresa e ho finito per chiudermi a riccio. Ciò finché non ho conosciuto la famiglia Mannina, che mi ha fatto capire come si debba combattere per riaccendere anche quella piccola luce che si trova in noi. Condividendo con loro ogni giorno della mia vita, ho ripreso a sorridere, anzi a ridere così tante volte che non riesco più a smettere. In poche parole, sono diventati la mia famiglia. E grazie a loro ho conosciuto il Movimento dei Focolari, sono andata a Loppiano a respirare quell’aria di libertà con cui ho ritrovato la parte mancante di me e ho compreso l’importanza dell’abbraccio senza dirsi nulla, perché è esso stesso che prende parola; l’amarsi con semplicità››.

Matteo Mannina, il ragazzo che insieme ai genitori, ha aperto casa al mondo, ci ha raccontato tanti altri aneddoti. Come la madre, prima del Coronavirus, uscisse per far la spesa sapendo cosa piacesse anche ai suoi amici; o come suo padre prese a non stupirsi più quando a dormire in una sola stanza stavano in sei; e come il “dado dell’amore” del Movimento dei Focolari sia stato presto tratto da tanti giovani ignari di cosa significasse aver davvero voglia di divenire ognuno sé stesso, nel rispetto delle libertà altrui.
Matteo e i suoi amici restano infatti, oggi, diversissimi, ma come un arcobaleno di colori ne guardi solo l’insieme. Non vivono più da monadi incomprese, ma gli uni per gli altri, per un mondo migliore. Un mondo dove a salvare è la stessa l’amicizia, fatta non di parole ma fatti concreti.

di Patrizia Carollo

Fonte: sito Associazione Nazionale Famiglie Numerose

https://www.famiglienumerose.org/in-tempi-di-coronavirus-e-utile-ricordare-come-unamicizia-puo-trasformarti-la-vita/

 




Finanzia i tuoi studi a Sophia

L’Istituto Universitario Sophia offre una opportunità da non perdere a chi è interessato a iscriversi: è aperta la selezione per l’ammissione ai corsi biennali di Laurea magistrale, con la possibilità di usufruire di  borse di studio.

Per l’a.a. 2020/21 sono previste quattro borse di studio (una per ciascun Corso di Laurea Magistrale: Economia e Management – Scienze Politiche – Ontologia Trinitaria – Cultura dell’Unità) consistenti nell’esonero totale delle tasse, assegnate in base ai percorsi formativi dei candidati.

Come ogni anno, infatti, per venire incontro a chi desidera un percorso di eccellenza, unico nel suo genere, l’Istituto prevede che, sulle base di necessità comprovate, i giovani che intendono accedere al percorso formativo possano concorrere anche all’assegnazione di un contributo economico.

I contributi sono resi disponibili attraverso la Fondazione per Sophia, che opera per rendere accessibile questa originale esperienza di studio a giovani di tutto il mondo, interessati e motivati, superando così disparità e ostacoli causati da situazioni sociali disagiate che ne ostacolerebbero l’iscrizione.

1_AVVISO-SELEZIONE-IUS_LM-2020-21-con-N-4-BORSE

ALL-A_Domanda-Ammissione-LM-2020-21-4-borse

ALL-B_Scheda-presentazione-LM-2020-21-4-borse

 




Il dialogo della vita: insieme per gli ultimi

Da circa 5 anni a Pozzuoli è nato un bel rapporto con il pastore della Chiesa Pentecostale e la moglie. All’inizio c’è stata la loro partecipazione a una iniziativa che portavamo avanti nel carcere femminile, quella di allestire una boutique. Vari poi i momenti di preghiera, sia nella nostra che nella loro chiesa, e anche nel carcere della città. Anche noi abbiamo dato loro il nostro sostegno e portato avanti diverse attività caritative verso i poveri, soprattutto a quelli di una zona disagiata del litorale dove vivono molti immigrati. Alcuni mesi fa ci hanno comunicato un loro sogno: aprire un centro di accoglienza. Abbiamo offerto anche questa volta la nostra disponibilità e abbiamo coinvolto tanti amici e tante associazioni presenti nel territorio. Abbiamo anche pregato perché arrivasse tanta provvidenza. E con la gioia di tutti è arrivato quanto occorreva per arredare il centro che i nostri amici hanno voluto chiamare “Casa di accoglienza amore senza confini” per indicare che sarà sempre aperta a tutti senza distinzione di fede, razza o cultura. Durante il periodo della pandemia siamo stati sempre in contatto con il pastore, il quale, dopo  l’esperienza portata avanti insieme nel carcere, ha voluto  partecipare al bando del ministero di giustizia per il reinserimento nella vita sociale dei detenuti. Non potendoci incontrare di presenza, ci siamo spesso scambiati dei messaggi e noi, a volte, abbiamo mandato qualche pensiero di Chiara Lubich che è stato tanto gradito.

La moglie del pastore in un messaggio ci ha scritto: “Chiara per me è una donna che ancora vive, la vedo in ognuno di voi, in questo amore incondizionato che donate, siete speciali e Dio vi ama tanto”. Ed in un altro: “Mi aiuta molto l’amore di Chiara! A volte mi scoraggio e penso che non è facile dare amore, ma Dio mi rialza e mi incoraggia anche servendosi di voi… di Chiara. Grazie!”.

Il Centro ha accolto degli ex detenuti e per un certo periodo anche una famiglia rom con dei bimbi che era stata sfrattata. Per questa famiglia abbiamo poi trovato un altro alloggio ed insieme abbiamo procurato tutto quanto occorreva per arredarlo, sempre coinvolgendo amici del Movimento dei focolari, dei parroci che hanno dato anche un contributo economico. I nostri fratelli pentecostali hanno provveduto al trasloco con smontaggio e rimontaggio dei mobili. Adesso ci si sta rivolgendo alle istituzioni locali in modo da garantire la continuità dell’assistenza.

Un periodo difficile quello della pandemia, ma che ha rafforzato il nostro rapporto. Così ci ha scritto il pastore: “Sto pregando tanto, il desiderio mio e di mia moglie è quello che al più presto lo Spirito Santo possa metterci ‘in libertà’ per poterci riabbracciare, far visitare la nuova struttura e vivere insieme momenti di agape fraterna, di preghiera e di comunione ecumenica, insieme a tutti i focolarini  e a tutti coloro che ci hanno aiutato a concretizzare il nostro sogno al servizio di Dio. Dio vi benedica”.

Anche un Tg regionale ha intervistato il pastore che ha parlato del Centro, ringraziando tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Abbiamo messo in moto il cuore, la testa, le mani

In diverse città del nostro paese la fantasia ha messo in moto cuore, testa, mani, facendo leva sull’elemento di prossimità garantito dalla rete dei Focolari per dare una mano a chi in questi mesi sta soffrendo anche dal punto di vista economico. In questi giorni abbiamo ricevuto in redazione tante testimonianze da tutta Italia, persone che hanno voluto condividere l’esperienza della comunione attuata in tante comunità dei focolari. Ne riportiamo alcune.


In seguito all’emergenza sanitaria abbiamo pensato di destinare dei soldi a persone che vivono in situazioni di necessità (leggi articolo). Abbiamo valutato anche la  difficile situazione che si sta manifestando a Loppiano a seguito della chiusura, speriamo temporanea, delle attività economiche e produttive del territorio. Una persona della nostra comunità, ad esempio, ha visto che poteva rinunciare a una parte del suo reddito, percepito per il sostegno ai lavoratori autonomi e professionisti a seguito del lock down e l’ha destinata a favore di una famiglia in situazione di bisogno. Un’altra parte della somma è stata devoluta alla Caritas Parrocchiale di Corridonia, a seguito di una iniziativa della comunità locale di creare una sorta di spesa sospesa a favore degli indigenti della città. Infine una terza parte è stata donata al fondo della comunione di beni straordinaria a favore dei più bisognosi, attraverso l’apposito iban messo a disposizione.

Anche in occasione dell’evento che si sarebbe dovuto svolgere a Loreto il 14 marzo scorso, per il centenario della nascita di Chiara, un’altra persona ha elargito per gli indigenti la somma destinata a sostenere le spese per l’organizzazione di quella manifestazione, considerato che questo evento è stato rimandato a data da destinarsi.

Fabio, dipendente part-time, ha visto che nello stipendio accreditato nel mese di aprile è stato riconosciuto un bonus ai dipendenti della P.A. che nel corso del mese di marzo hanno continuato ad essere regolarmente in servizio nonostante la situazione di emergenza. A seguito di tale entrata straordinaria ha messo a disposizione una somma per le esigenze derivanti dall’emergenza economica scaturita dal coronavirus. Giovanni ha pensato di poter dare come comunione dei beni la quota che aveva risparmiato per non aver speso in questo periodo soldi per caffè e colazioni al bar.

La nostra è una piccolissima comunità dell’entroterra della provincia di Ancona.
Abbiamo deciso di darci un appuntamento in video conferenza per condividere alcune riflessioni e pregare insieme. Alla fine ci siamo detti: “Poichè non possiamo fermarci a cena insieme, perché non raccogliamo quanto avremmo speso per la cena che avremmo voluto condividere e devolvere il ricavato per la comunione dei beni straordinaria a favore dei più indigenti?”. Felici di questa idea, abbiamo raccolto 223,8 euro!
Silena Faggioni di Fabriano 

La pandemia aveva sconvolto quanto programmato per la vita della Comunità̀ dei Focolari di Catania, così ci è venuta l’idea di fare, durante la Settimana Santa, un incontro in video conferenza per stare un po’ insieme e comunicarci l’esperienza che, alla luce dell’Ideale dell’unità, stavamo vivendo in quel particolare momento. È stata una gioia grande ritrovarci con quanti erano riusciti a collegarsi: era una famiglia che si ricomponeva col desiderio di vivere insieme, pur con questa nuova modalità̀ di comunicazione, l’amore tra di noi e verso chi ci sta accanto. Qualche giorno prima, avevamo ascoltato l’appello del Papa e conosciuta l’esperienza di solidarietà̀ della Comunità̀ di Vittoria e di altre in varie regioni dove ci si stava interrogando su come venire incontro alle molte necessità che si erano create nelle famiglie e che era prevedibile sarebbero andate crescendo. È stato spontaneo guardare all’interno della nostra Comunità̀ e interrogarci sul come essere veri fratelli con quanti si trovassero in difficoltà. È nata l’idea di promuovere una comunione di beni straordinaria per emergenza Covid, da noi chiamata “Non siamo soli, ma una sola famiglia!” Si è operato su tre fronti: donare, ricevere e far circolare i beni per aiutare chi fosse in difficoltà soprattutto economiche a seguito del lockdown. Da Pasqua a Pentecoste abbiamo raccolto 4.100 euro di cui sono state fatte 13 donazioni a singoli e a nuclei familiari. Belle le esperienze fatte: ogni dono è stato accompagnato da un biglietto personale per chi lo riceveva firmato a nome della Comunità̀, cercando di far sentire ognuno voluto bene. Dalle risposte ricevute ci sembra che il riscontro sia stato positivo: “… Sentiamo che Dio è nostro Padre e continua a prendersi cura di noi… in questo periodo particolare ci sembra una grande carezza ed un abbraccio da parte Sua…”. Abbiamo sperimentato la Provvidenza e una circolazione di beni, tempo e disponibilità̀ molto grandi da parte di tutti! Più volte ci siamo ritrovati, soprattutto a fine settimana, ad avere la “cassa” vuota e, rimanendo in fiduciosa attesa, il lunedì̀ ricominciavano le telefonate di chi voleva mettere a disposizione qualcosa, unitamente alle richieste di aiuto! Abbiamo dato tutto quello che c’era in cassa in quel preciso momento, senza pensare al domani con la certezza che ci avrebbe pensato Dio… e così è stato! Il nostro auspicio è che l’iniziativa non rimanga limitata a questo periodo di emergenza! Sarebbe bello continuare a far sentire la carezza del Padre rendendo ordinaria quest’azione straordinaria della Comunità̀!

Maria Carmen Privitera e Marcello Sambataro di Catania




“Per dire GRAZIE” – Un nuovo video del Gen Verde dedicato a Chiara Lubich

Non è scontato, né superficiale. Dire grazie a qualcuno è semplice e profondo allo stesso tempo. E’ questo l’intento con cui il Gen Verde ha pubblicato su YouTube il nuovo video della canzone “Che siano uno”. Un brano dedicato a Chiara Lubich e al suo ideale, la fraternità universale. Un video che vuole ricordarla proprio nell’anno che celebra il suo centenario dalla nascita.

“Con questo video – afferma Adriana del Messico – non vogliamo celebrare o ricordare Chiara Lubich come si fa magari in famiglia sfogliando gli album che raccontano eventi e storie importanti; oggi ci sta più che mai a cuore che tante persone possano incontrarla nell’oggi della società, in quel suo-nostro ideale che si è incarnato nei vari ambiti della vita civile, religiosa e politica. La ricordiamo perché è lei che ha dato vita al Gen Verde, è lei che ci ha guidato nei primi passi, è lei che ci ha regalato i primi strumenti da cui tutto è partito! Così come tante di noi sono rimaste affascinate dai suoi gesti, dalle sue parole e dalla sua vita, ora noi avvertiamo che dobbiamo essere testimoni autentici e credibili del suo messaggio”.

Un ideale forte nato sotto le bombe della seconda guerra mondiale, ma attualissimo ancor più oggi quando tv e social ci raccontano di ondate di razzismo e discriminazione.

Se l’emergenza covid-19 riesce ad essere discretamente fronteggiata in alcuni continenti, è anche vero che in altri è cresciuto il gap tra ricchi e poveri, neri e bianchi, tra chi si può permettere le cure mediche necessarie per sopravvivere e coloro che cadono come birilli in mezzo alla strada.

“Siamo pienamente convinte che la fraternità universale – spiega Beatrice della Corea – è possibile e non è utopia; è questo quello che sperimentiamo quotidianamente e proviamo a trasformare le nostre esperienze in musica. Spesso si tratta di compiere gesti semplici, ma non scontati, che fanno cadere pregiudizi o barriere culturali”.

È questo quello che ha fatto Chiara Lubich sin dal 1943, anno di fondazione del Movimento dei Focolari. Passo dopo passo, con costanza e tenacia, assieme alle sue amiche, ha costruito rapporti nuovi, profondi e anche rivoluzionari dapprima all’interno della sua città d’origine (Trento) e poi in tutto il mondo. Lo stesso video del Gen Verde ha catturato scatti fotografici importanti: Chiara assieme ad ebrei, sikh, indù, mussulmani e anche tra i massimi esponenti di due tribù del Cameroon. Immagini che raccontano momenti storici e che resteranno per sempre nella storia dell’umanità.

“Certamente il grazie più grande che possiamo dire a Chiara – spiega Nancy degli Stati Uniti – è vivere per il suo ideale; ma con questo video vogliamo davvero dirle un grazie immenso; è lei che ci ha generato, senza di lei il Gen Verde non esisterebbe”.

Tiziana Nicastro

Per vedere il video clicca qui! https://youtu.be/A3xuaqtkOj8




Loppiano: Campi di lavoro estivi 2020

Hai piu’ di 18 anni? Hai voglia di fare un’esperienza a contatto con la natura e immerso nel contesto di Loppiano, una cittadella multiculturale? I nostri campi di lavoro potrebbero interessarti. Il Progetto prevede la realizzazione di sentieri naturalistici e percorsi ecologici nella cittadella ad uso dei visitatori e del territorio circostante. Non mancheranno momenti di conoscenza reciproca,  serate ricreative culturali….

Periodo: 20-31 luglio

Target: massimo 20-30 persone (divisi in gruppi di 8)

Lavoro: I volontari utilizzeranno semplici strumenti quali cesoie, accetta e segaccio per eliminare la vegetazione invasiva, sotto la guida di esperti del mestiere.

Il campo serve ad aprire o ripristinare i sentieri compromessi; costruzione o manutenzione di staccionate, cancelli, sentieri con tabellazione e identificazione vie di accesso; identificazione della microfauna, identificazione aree di avvistamento fauna locale.

ALLOGGI: Se porti la tua tenda, puoi utilizzare la soluzione campeggio. Altrimenti ti offriamo camerate semplici (per emergenza Covid si dovrà tenere conto di tutte le disposizioni e normative in corso).

Costo: Il pacchetto vitto e alloggio si basa su una quota minima di copertura delle spese, e va dai 20 ai 25 € al giorno, a seconda del tipo di alloggio.

REQUISITI RICHIESTI: Resistenza al caldo…e tanta buona volontá.

Scarica il volantino




“La ragazza che sognava ad alta voce” – Rivedi lo streaming

 www.youtube.com/user/cittanuovatv




Alla scoperta del Gen Rosso – Rivedi

“Questo periodo della pandemia da Covid-19 è servito per costruire rapporti con molta più consapevolezza e cura! Ogni nostro live-streaming è stato come una “condivisione” di tutti questi valori di cui ci nutriamo da sempre! Come ci ha detto qualcuno: “essi si respirano dall’inizio alla fine dello streaming, e quando si torna a casa, non si può fare a meno di continuare a condividerli!!!” 

Da questa affermazione e da uno scambio vivo tra noi, nasce l’idea di una nuova stagione per i nostri streaming a cui abbiamo voluto dare il nome “Discovering Gen Rosso”, cioè alla scoperta del Gen Rosso. Uno sfiorare la storia di oltre 50 anni di spettacoli, per arrivare gradualmente al Gen Rosso di oggi con tutte le sue novità in arrivo. 

Il prossimo appuntamento svelerà le radici del primo musical del Gen Rosso: “Una Storia che Cambia”. Faremo un salto indietro di soli 40 anni circa, nei primi anni ’80. 
Il Gen Rosso ha voluto passare da storie che si racchiudevano in una semplice canzone, a storie spiegate nell’arco di un intero spettacolo, che raccontassero una vita, o l’intreccio di tante vite, con una trama, uno sviluppo, un suo climax e un epilogo travolgente. Una storia in cui tutti in qualche modo potessero ritrovarsi e, chissà, che li aiuti a dare una svolta alla propria vita a farla “cambiare”. Così è nato questo primo musical.

Quindi venerdì 5 giugno alle ore 21, sul canale ufficiale YouTube del GENROSSO, sfoglieremo questo album di famiglia e ci siederemo nella suggestiva atmosfera dell’Arena di Verona (Italia), fra gli oltre 16.000 spettatori del 19 maggio 1984, per assistere alla Prima mondiale de: LA STORIA CHE CAMBIA! 

https://youtu.be/-AEbeC1xTdQ

RIVEDI I PRECEDENTI STREAMING