One in Hope: il primo passo di un grande progetto

RIVEDI IL CONCERTO

Domenica 27 settembre concerto online del Gen Verde in onore di San Vincenzo de’ Paoli

“I progetti erano altri – spiega Sally McAllister, manager del Gen Verde – infatti in questi giorni saremmo dovuti essere negli U.S.A. per una tournée che avrebbe coinvolto in più concerti i nostri amici della Famiglia Vincenziana e del Movimento dei Focolari. Ma la pandemia ha bloccato tutto e così abbiamo pensato di fare di questo ostacolo una pedana di lancio utilizzando il web per fare un concerto”. Nasce così l’idea di One in Hope: nel giorno in cui la Chiesa celebra la figura di San Vincenzo de’ Paoli, la Famiglia Vincenziana lo ricorda assieme al gruppo musicale Gen Verde che terrà un concerto alle ore 21 (ora italiana)  trasmesso in diretta al seguente link https://youtu.be/WyMHyK-L-TU

“Abbiamo scelto proprio la data che avrebbe segnato l’inizio del tour, il 27 settembre, e attraverso il web  – continua McAllister – siamo certe di coinvolgere  molte più persone, e non solo quelli presenti nell’America del Nord bensì in tutto il mondo”.

Assieme a un team del Vincentian Family Office negli USA, il Gen Verde ha ideato questo evento speciale che segna anche l’inizio di un percorso nuovo, un progetto in cui Movimento dei Focolari e Famiglia Vincenziana lavorano assieme per trasmettere a tanti la forza dell’unità che scaturisce dai loro carismi a servizio dell’umanità intera. 

“One in Hope”, questo il titolo del concerto che prevede non solo canzoni, ma anche testimonianze sui temi della solidarietà e della fratellanza universale.  

Quello a cui assisteremo il prossimo 27 settembre alle ore 21 (italiana) sarà dunque un concerto inedito e per l’occasione il Gen Verde ha scritto e composto una canzone in onore del fondatore della Famiglia Vincenziana. “Ci ha colpito molto la storia di San Vincenzo de’ Paoli – spiega la compositrice Nancy Uelmen – e in particolare come lui ha saputo guardare oltre le apparenze per scoprire il volto di Dio nei poveri. Questa scoperta per lui era una chiamata a incontrare Gesù nei poveri. Nel testo della canzone, scritta in prima persona come se fosse san Vincenzo de’ Paoli a parlare, si percepisce lo stesso sguardo del buon Samaritano (di cui parla il Vangelo) che quando vede una persona bisognosa non passa oltre, indifferente, ma si ferma e l’aiuta. Ci è sembrato un messaggio attualissimo: nella vita di ogni giorno così frenetica e fugace c’è un estremo bisogno che tutti noi impariamo a vivere con questo stesso spirito”.

Vincent’s Song (You Did It To Me) è una canzone dalle sonorità elettroniche e con un ritmo coinvolgente. Una scelta ben decisa quella che ha sostenuto il Gen Verde, non solo per coinvolgere maggiormente i giovani, ma anche per esprimere il senso di urgenza che San Vincenzo ha sempre avuto nel suo voler uscire e andare incontro ai poveri per aiutarli. 

Tiziana Nicastro




In dialogo con Michele Zanzucchi: “Emergenza Libano” – 4 settembre 2020

Venerdì 4 settembre 

Collegamento di aggiornamento, via Zoom, sulla vita attuale delle comunità di Beirut e sulle iniziative di solidarietà che hanno fatto seguito ai drammatici esiti della imponente deflagrazione del 4 agosto scorso che ha devastato la città e causato numerosi morti ed enormi sofferenze alla popolazione locale. L’incontro promosso dal Movimento dei Focolari della Toscana sarà condotto da Michele Zanzucchi, giornalista di Città Nuova, che ha vissuto a Beirut fino a pochi mesi fa, e autore di diversi libri e articoli sul dialogo interreligioso e sulla realtà socio-politica in Medio Oriente. Durante il collegamento saranno previste testimonianze dirette dalla comunità libanese.

Si può rivedere sulla pagina Facebook Movimento Focolari Italia




“Il Dio morente”, il nuovo libro di Pasquale Ionata

Contributo psicologico al superamento della sofferenza

Il simbolo del “Dio Morente” è un sogno dell’umanità che si perde nella notte dei tempi, un simbolo costitutivo dell’inconscio collettivo (direbbe Jung), che si ritrova frequentemente nelle religioni dell’antichità. Le varianti nei culti e nei miti – dal sumero Dumuzi, all’egizio Osiride, dal babilonese Tammuz al fenicio Adone, all’anatolico Attis, al persiano Mithra, passando per i classici greco-romani come Dioniso, Bacco, Orfeo, fino ad arrivare a Gesù –, indurrebbero a pensare che questi dèi morenti siano fra loro identici, ma non è così, almeno stando alle conclusioni del presente libro.

Infatti secondo l’autore,  Gesù risulterebbe alla fin fine essere  la vera e grande novità storica, nel pantheon mitologico del “Dio Morente”, o meglio, attraverso l’analisi psicologica dell’esperienza drammatica della crocifissione,  Gesù sarebbe per certi versi la vera prova fra tutti gli dèi morenti, dell’unico “vero” Dio che muore, poiché non si è limitato a rimanere solo un mito allegorico, uno dei tanti archetipi dell’inconscio collettivo, una esperienza onirica dell’umanità, un sogno secolare e basta, ma si è invece calato in una realtà storica concretamente intrisa di sofferenza, vissuta a livello carnale  e non immaginifica.

Ecco dunque, che la pista seguita in tutto il libro è innovativa ed insolita, perché l’autore  si muove utilizzando solo strumenti psicologici evitando deliberatamente di percorrere la pista più frequentemente battuta, che è quella della teologia.  Ed il punto di approdo dell’intera indagine del libro che comprende a piene mani  sia la psicomitologia che l’analisi psicologica  attraverso autori  come: Jung, Hillman, Dolto, Ferenczi, Milner, Bernhard, ecc., è appunto  la comprensione psicologica della crocifissione,  per arrivare a scoprire attraverso la “via della croce” quel sano atteggiamento fatto di libertà e pace interiore da assumere davanti ad ogni esperienza inevitabile di dolore, superando con ciò la reazione  della sofferenza.

L’autore | Pasquale Ionata

Laureato in Psicologia e Diplomato in Psicoterapia.

Specialista in Training Autogeno, Logoterapia, Counseling, Programmazione-Neuro-Linguistica, EMDR, Tecniche Callahan, Costellazioni Familiari, Ipnosi Clinica e Sperimentale.

Esercita l’attività privata di psicoterapeuta e ipnotista dal 1983 a Roma, conseguendo particolare esperienza nel campo della Psicotraumatologia e dell’Ipnositerapia Metaforica.

Già docente di Psicologia della Personalità presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma.

Autore di diverse pubblicazioni,  presso Città Nuova Editrice, tra cui:

“Nati per amare”, 2006; “Diventa ciò che sei”, 2012; “Accogli ciò che è”, 2019.

Per ordinare il libro




Puglia: candidati in dialogo

La Puglia è alla vigilia della consultazione per la elezione del proprio Consiglio.
Sono davvero tanti i temi nell’agenda del nuovo Governo regionale; tutti esigono un approccio nuovo e responsabile che riteniamo non possa più limitarsi alla sterile politica degli schieramenti contrapposti.
In tale contesto il Movimento Politico per l’Unità ha proposto un confronto sulle sfide che attendono la nostra Regione, alla vigilia della prossima consultazione amministrativa, con specifico riferimento ad alcune tematiche più sensibili per cittadini del territorio della provincia di Foggia. L’intento è quello di offrire un’occasione di “dialogo aperto” tra cittadini e candidati sui temi in agenda. Non un’occasione di propaganda, ma un cantiere di lavoro e uno spazio di confronto e condivisione nel quale, ciascuno nel proprio partito o movimento, si sforza di concorrere nel disegnare la Regione che vogliamo.
Riteniamo che occorra un “patto” tra le parti in campo, che metta alla base i principi fondativi della nostra costituzione; che nell’ottica di quella “circolarità” che la Costituzione stessa mette a fondamento della nostra convivenza, tracci nuovi percorsi di impegno politico e di partecipazione dei cittadini alla costruzione del bene comune.
Venerdì 4 settembre a San Severo abbiamo invitato nove candidati del territorio a misurarsi in un esercizio di dialogo su mafia, legalità e caporalato; piano di sviluppo rurale; sanità, migrazioni ed emigrazione giovanile; federalismo fiscale e questione meridionale; gioco d’azzardo lecito; terzo settore e partecipazione. I temi erano scaturiti da una fase predente di raccolta di domande tra i cittadini, in modo da coinvolgerli pienamente al confronto.
L’incontro si è articolato dando voce agli schieramenti a sostegno dei candidati Presidenti, in maniera che i partiti in coalizione organizzassero i propri interventi come gruppo e non come singole formazioni. Questo perché, mai come oggi, è necessario che le coalizioni dimostrino una reale capacità di sintesi e di riuscire a fare squadra, abbandonando il criterio stantio dei contrappesi elettorali, per lasciare spazio a competenze e impegno comune.
Va dato atto ai cinque candidati presenti (Dal Maso M5S, De Rossi del PD, Gaeta del nuovo PSI UdC, Lacci del movimento M5S , e Rosito di Italia In Comune), di aver vinto pienamente la sfida del dialogo. L’incontro si è infatti distinto per la misura degli interventi e la continua ricerca di un contributo alle problematiche sollevate, preferiti a qualsiasi tipo di sterile polemica.
Non ultimo è opportuno rilevare che gli stessi hanno sostenuto in solido le spese organizzative, dando un raro esempio di cooperazione tra partiti di differenti coalizioni.
Sui temi, al di là di qualche legittima diversità di prospettiva e di approfondimento, la lettura delle problematiche ha complessivamente fatto emergere una sostanziale convergenza circa l’urgenza di intervenire.
Ci auguriamo che questo incontro preluda ad una sempre maggiore attenzione condivisa, da parte dei rappresentanti politici regionali, alle tematiche che investono il bene di tutti i cittadini. Stamattina giungono alcuni commenti:
– da uno dei candidati partecipanti, “serata cordiale e costruttiva. Il confronto si è sempre mantenuto in un clima familiare e ispirato alla massima correttezza”.
– un altro candidato: “un confronto leale”.
– una cittadina: “Desidero esprimere il mio grazie per il confronto che ieri sera c’è stato fra politici di diversi schieramenti, a dimostrazione che è possibile esporre serenamente i diversi punti di vista senza trascurare il rispetto, dovuto a tutti i cittadini, per la propria libertà di scelta democratica”.

05/09/2020 La segreteria regionale MPPU




Parola di Vita e… Esercizi Spirituali

La Parola di Vita del mese di agosto – CHI CI SEPARERÀ DALL’AMORE DI CRISTO? – mi ha portato a pensare a tutto ciò che da due anni a questa parte ho vissuto ed alla stanchezza fisica e mentale in cui mi trovavo… anche se tante cose in questo periodo ho lasciato andare, il desiderio di stare unita al Signore nella Messa giornaliera (purtroppo per un periodo vivendola da casa e solo spiritualmente), mi ha sempre dato la forza di andare avanti.

Non è stato facile vivere il lockdown e rinunciare ad un Congresso a cui tenevo veramente tanto ma nel ritorno alla normalità, navigando su Internet ho trovato un volantino che parlava di Esercizi Spirituali per fine agosto a Loppiano. Ci ho pensato un po’ prima di decidere e di iscrivermi… il Signore però già in questo momento aveva in serbo qualcosa di grande per me perché dopo aver chiesto informazioni per la mia iscrizione a metà luglio, mi è stato chiesto il nominativo perché avrebbero chiuso le iscrizioni dato che eravamo già in tanti che si erano iscritti.

Dovevo solo attendere la fine di agosto… la aspettavo con trepidazione perché la stanchezza, che si faceva sentire sempre di più, mi aveva portato negli ultimi giorni a sentirmi “schiacciata” da tutto e da tutti e anche se avevo un p\’ di timore nel partire ed andare da sola, ho sperimentato che NESSUNA DIFFICOLTÀ, GRANDE O PICCOLA, CHE POSSIAMO INCONTRARE IN NOI E FUORI DI NOI, È UN OSTACOLO INSORMONTABILE PER L’AMORE DI DIO.

E proprio Dio Amore era il prima tema trattato in questi Esercizi…. un Dio Amore che ci ama immensamente e che ho potuto sperimentare ancora di più lungo tutto il mio “nuovo” cammino di fede nato dopo una separazione non voluta e non cercata ma necessaria: dopo aver ascoltato questa riconferma che aveva riportato alla memoria tutto, dopo aver allentato quella tensione che mi ero portata dietro con le lacrime che rigavano il mio volto e dopo aver avuto un breve colloquio con un sacerdote ho sentito dentro di me che DOVEVO ABBANDONARMI FIDUCIOSAMENTE, SENZA ALCUNA RISERVA, ALL’AMORE DEL PADRE.

E da questo abbandono le altre giornate sono trascorse nella serenità e nella gioia – in alcuni momenti ho sperimentato anche sensazioni che non avevo mai provato prima e che mi hanno portato ad una unione più profonda con Dio – ed ero pronta a spalancare braccia e cuore a nuove amicizie.

Tiziana




“Luce che avvolge il mondo” di Maria Voce

Nel centenario della nascita di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, Maria Voce, giunta al dodicesimo e ultimo anno di Presidenza, raccoglie in questo volume le riflessioni che sin dalla sua elezione nel 2008 ha proposto in primo luogo ai membri del Movimento, ma di fatto a quanti desiderano approfondire la spiritualità dell’unità nei suoi punti fondamentali. Non si tratta ovviamente di un approfondimento teologico o di una nuova visione della spiritualità della Lubich, ma di un’occasione per accostarsi a quanto visto profeticamente dalla Serva di Dio, e che, nello stesso tempo, resta un terreno da esplorare per scoprirne tutte le meraviglie che può ancora offrire alla nostra vita.

dal sito di Città Nuova

«Scoprire o meglio riscoprire che Dio è Amore è la più grande avventura dell’uomo moderno», scriveva Chiara ancora negli anni settanta.
[…] E che cosa ha operato e continua a operare in noi la scelta di Dio Amore, la consapevolezza di avere un Padre che ci ama? È indubbio: questa divina realtà ci apre ad amare i fratelli, ogni fratello che ci passa accanto nell’atti-mo presente della vita.
(da “Luce che avvolge il mondo, di Maria Voce)

 




Un doppio ritrovamento

Eravamo al mare in vacanza. Quella mattina sulla spiaggia c’era anche un gruppo chiassoso di ragazzi. Due cominciano a lottare nell’acqua bassa presso la riva; non capisco se fanno sul serio o per gioco. Il fatto è che dopo pochi minuti uno dei due si rizza in piedi e grida: ”Il mio braccialetto… l’ho perso!” e si tuffa per cercarlo, seguito da un paio di amici.

Ogni tanto riaffiora per respirare e grida il suo tormento: “Non lo trovo… è un regalo della prima comunione!” e poi lancia qualche improperio all’altro lottatore. Io mi avvicino e presto ai cercatori la mia maschera col boccaglio per agevolare la ricerca. Alcune ragazzine del gruppo seguono la scena dalla riva.  Pian piano serpeggia fra tutti la sfiducia e il pessimismo.

Mi dispiace vedere dei giovani ‘buttare la spugna’ così facilmente, vorrei dire a loro la scoperta che ho fatto: che abbiamo un Papà che ci ama, a cui possiamo chiedere aiuto. Ma chissà se mi capiscono! Sento che questi ragazzi hanno l’accento napoletano, allora mi viene un’idea e arrischio: “Chiediamo a San Gennaro e Sant’Antonio di aiutarci a trovarlo!” e racconto alle ragazzine cosa mi è successo qualche tempo prima.

Ero a Roma quasi pronto per un volo per il Kenya. Con me c’era anche un gruppetto di asiatici in attesa di partire per l’Estremo Oriente. Uno di loro esce con tutti i loro biglietti per portarli a vidimare all’agenzia viaggi. Poco dopo telefona e dice dispiaciuto: “Sono stato derubato dei biglietti aerei e di un po’ di dollari, mentre ero sull’autobus superaffollato… vado a denunciare il fatto dalla polizia”. 

Vedo le facce dei miei amici diventare più pallide e preoccupate. Allora mi lancio: “Chiediamo tutti insieme all’Eterno padre che ci aiuti a trovarli! Sapete che qui in Italia chiediamo anche a Sant’Antonio un aiuto particolare?”. Vedo che dopo questa preghiera si rasserenano e tutti torniamo alle nostre occupazioni e preparativi. Ma a quel punto mi assale un pensiero: ‘Ho accennato loro alla comunione dei santi che sono in Paradiso per aiutarci, ma se i biglietti non si ritrovano più, che figura faccio fare davanti a loro ad esempio a un Sant’Antonio, dato che già vengono da culture così diverse?’ Rinnovo allora la mia preghiera con più forza.

Dopo circa 1 ora arriva un telefonata che riporta il sorriso su tutti i volti: “Sono stati ritrovati i biglietti!!!” Era successo un fatto strano: probabilmente il ladro sull’autobus si era impadronito del denaro e per disfarsi dei biglietti aerei li aveva infilati dentro l’ombrello di una signora che, quando è scesa dall’autobus, aprendo l’ombrello ha invece visto piovere questi biglietti.

L’autobus era già ripartito, così lei li ha portati dalla polizia per la quale quei nomi cinesi dovevano essere proprio un rebus senonchè sul risvolto di uno c’era scritto Giuseppe e un numero di telefono: era un amico italiano dei cinesi che subito si è dato da fare per restituirli ai legittimi proprietari che conosceva bene. E io subito ho pensato: “Sant’Antonio ha colpito ancora!”.

Il racconto di questo fatto ha ridato un po’ di speranza e serenità al gruppo dei ragazzi napoletani anche se non hanno trovato nulla. Il mattino dopo siamo andati alla stessa spiaggetta e con la maschera mi sono messo di buona lena a scandagliare l’area sott’acqua ed ecco che il guizzo di un pesciolino mi attira e dietro tra la sabbia un luccichio: quasi non ci credevo, ma era il famoso braccialetto d’oro semisommerso nella sabbia.

Ho ringraziato l’Eterno Papà per il suo amore grande e gli ho chiesto di aiutarmi a trovare il ragazzo proprietario. Per caso la sera nella piazza del paese ho rivisto il gruppo e restituendo il bracciale tra lo stupore di tutti ho detto loro: “Goal! San Gennaro e Sant’Antonio hanno ancora fatto goal!”.

Gabriele Fabbri




Il momento dell’audacia. Dare to care/Osare aver cura . . .

di Roberto di Pietro

Il 22 agosto del 1959, nel pieno della “guerra fredda” che contrapponeva il blocco occidentale a quello sovietico, i partecipanti alla Mariapoli di Primiero, provenienti da ben 27 nazioni, decisero di consacrare a Maria sé stessi ed i popoli cui appartenevano.

434 punti di ascolto collegati in videoconferenza e 1136 in diretta Facebook.

(1) di Chiara di cui riscopre il carattere profetico e la attualità politica. “

».

(1) ad illuminare maggiormente la serata.

(2)

(1)Lubich, Chiara. «Maria, Regina del mondo». In Id. Scritti spirituali /1. L’attrattiva del tempo moderno. Roma: Città Nuova, 1978: 218-221. Disponibile anche in: Lubich, Chiara. «Maria vincolo di unità tra i popoli». In Id. La dottrina spirituale. Milano: Mondadori, 2001: 276-281.

(2) https://www.facebook.com/focolaritalia/

https://www.facebook.com/focolaritalia/videos/228507331855013/




Made in Loppiano accompagna il rientro nelle scuole

Un nuovo inizio

Dopo il lungo periodo di sospensione e difficoltà vissuto con l’emergenza SARS-CoV-2, si torna a scuola. Sarà proprio una bella sfida!

La lontananza fisica, il cambio di abitudini ed orari, il trovarsi solo virtualmente, nel pieno rispetto delle regole, ci hanno fatto imparare tanto e ci hanno restituito la consapevolezza di quanto ci piace stare insieme.

Tornare a scuola rappresenta un passo molto importante, non solo per i ragazzi. Si tratta di un evento che ha una grande importanza psicologica e pedagogica per tutta la società.

Certo, riprendere la normale attività, e soprattutto farlo in un clima “normale” non sarà semplice, e si dovranno fare i conti con alcuni rischi e realtà che la pandemia ha portato con sé: la paura dell’altro, il distanziamento sociale, il senso di insicurezza. E inoltre, il rientro sarà caratterizzato da un segno particolarmente visibile: la mascherina, che ci terrà quotidianamente compagnia, per chissà quanto tempo!

Proprio per questo Made in Loppiano ha pensato a come rendere un po’ più divertente e organizzato l’inizio del nuovo anno scolastico, facilitando non solo i ragazzi ma anche gli insegnanti.

È così che nasce MasCot in due nuovissimi kit di 7 mascherine pensati soprattutto per la scuola, ma non solo, ponendosi come oggetto con valore pedagogico oltre che di sicurezza. Riprendendo le parole di Maria Montessori:

“La mente del bambino non si limita agli oggetti che gli occhi vedono, e alle loro qualità, ma va al di là di tutto questo, rivelando una viva fantasia” (da Educazione per un mondo nuovo, 1991, p. 122).

Con uno di questi due set di mascherine MasCot si risolve con semplicità il cambio giornaliero della mascherina:

MasCot Days propone una mascherina di diverso colore per ogni giorno, con il nome di un giorno della settimana accompagnato da un simbolo semplice ispirato ad una filastrocca. Tinte allegre, possibilità di memorizzare i giorni della settimana e familiarizzare con il concetto di tempo sono solo alcune delle caratteristiche che rendono MasCot DAYS particolarmente adatto ai bambini.

MasCot Smiles propone invece il disegno di 7 sorrisi accompagnati da un invito a sorridere, scritto in 7 diverse lingue. Adatto per le classi in cui si trovano alunni provenienti da varie parti del mondo, e non solo, offre l’opportunità di trasmettere con semplicità il concetto di multiculturalità, invitare alla positività e insegnare una parolina in un’altra lingua.

Per saperne di più e per acquistare subito il tuo set preferito visita https://www.madeinloppiano.com/it/salute/




Presentazione dei libri: “Liberamente Veronica” e “Dialogo dunque sono” – Imperia 31 luglio

Festival della Cultura Mediterranea di Imperia Venerdì 31 luglio 2020 

L’evento è promosso dal Centro Socio culturale Igino Giordani del Ponente Ligure che aderisce al progetto Italia generosa del Movimento dei Focolari – Italia

Info: http://www.fieradellibroimperia.it/presentazione-2020/

RIVEDI LA DIRETTA STREAMING:




Indesiderati

Durante un viaggio oltralpe nei giorni del coronavirus, per il fatto che venivamo dall’Italia, mia moglie ed io eravamo guardati con sospetto nella pensione dove alloggiavamo. Scritte di vario genere trovate sul parabrezza della nostra auto ci invitavano a tornare a casa nostra.

Accettare questa condizione di indesiderati ci è sembrato il primo passo da fare.

Il secondo: non giudicare e non attendere che gli altri ci trattassero diversamente. Insomma, quei giorni all’estero sono risultati per noi quasi un ritiro spirituale: un continuo esercizio a mettere amore e fiducia dove non c’erano, sicurezza dove scoprivamo paura e timore.

(Tratto da Il Vangelo del giorno, Città Nuova, anno VI, n.4, luglio-agosto 2020)

 




Presentazione del libro: “Il mare nel deserto”

7 ANNI DOPO IL RAPIMENTO DI PADRE PAOLO DALL’OGLIO

Presentazione del libro “Il mare nel deserto”

La storia romanzata di padre Jacques Mourad, rapito dall’Isis.

Vedi articolo su Città Nuova

Alla presentazione del romanzo Il mare nel deserto sono intervenuti Francesca Dall’Oglio, sorella di padre Paolo. Gianni Piccinelli, docente dell’Università della Campania e amico sin dai tempi delle scuole superiori di padre Paolo. Salvatore D’Antona, autore del libro e volontario nella comunità monastica di Mar Musa in Siria dove è ambientato il romanzo. Michele Zanzucchi, giornalista e scrittore, che conosce da vicino la situaziome mediorientale, gli ultimi tre anni li ha trascorsi in Libano.

 




Fragilità nella famiglia

Da un po’ di tempo mio marito ed io ci prendiamo cura, quasi a tempo pieno, dei nostri due nipoti di 10 e 8 anni, che abitano al piano di sopra. Questo perché la mamma li ha lasciati al babbo, nostro figlio, per andare a stare da sola. “Troppa responsabilità” ha detto e la separazione è stata consensuale.

Già da qualche tempo avevo notato l’insofferenza di mia nuora per gli impegni che una famiglia richiede. Mio figlio ha vissuto mesi molto dolorosi nel sentirsi rifiutato e nel dover accudire ai figli ancora abbastanza piccoli. Noi gli siamo stati sempre vicino, abbiamo condiviso tutto.

Ogni volta per noi nonni era fare il vuoto e vivere l’attimo presente anche se a volte ci chiedevamo “perché?”. La risposta ci è venuta meditando sugli scritti di Chiara Lubich, soprattutto quando parla del dolore ed elenca i volti di Gesù Abbandonato. Lì vi abbiamo riconosciuto l’”Assurdo”. Era Lui da amare!

Come fare però ad andare oltre quella piaga? La preghiera quotidiana, il cercare di vivere la Parola di Vita che ogni mese ci nutriva, sono state un aiuto essenziale per dire di sì e ricominciare sempre ad amare. Per me è stato fondamentale “farmi uno” con mia nuora, per sostenerla, farla parlare, non giudicarla. In fondo era stata accolta come una figlia, poiché aveva rotto i rapporti con la sua famiglia d’origine. Mi sentivo di poter volerle bene!

Avvenuta la partenza da casa di nostro figlio ho sentito un senso di fallimento. Forse non era stata amata abbastanza, visto che “tutto vince l’amore”? L’idea di chiudere ogni rapporto con lei ci ha sfiorato più volte, ma è stato più forte il pensiero che Chiara ci aveva, negli anni, formato ad amare sempre.

Non c’è stato un miracolo nella mia nuora ma c’è stato in me.

Tutte le volte che viene a prendere i bambini l’accolgo con un sorriso, le chiedo se desidera un caffè e la saluto con affetto. Dentro di me sento che questo modo d’essere aiuta i bambini a sentirsi meno soli, ad essere abbastanza sereni.

Questa accoglienza, che anche mio figlio condivide, penso che permetterà loro di passare un’infanzia abbastanza gioiosa. Con loro spesso si gioca a nascondino, si dipinge, si fanno i compiti….

In fondo al cuore c’è sempre il desiderio che si ricomponga la famiglia. In caso avvenisse questo miracolo vorrei che mia nuora trovasse qui quel clima che le permettesse di fare la sua parte. So che è un pio desiderio, ma non voglio porre limiti al Gesù che è in lei.

G. e F.




Terza puntata “Cantiere politiche familiari, una riforma epocale?”

https://www.facebook.com/cittanuova.it/videos/770289767120296

Continua il percorso per capire, nel pieno della crisi, le ragioni di una possibile svolta storica nel campo delle politiche familiari. Dal groviglio dei bonus e delle elemosine alla proposta di un investimento strutturale destinato ad incidere sulla riforma fiscale e non solo. La sfida complessiva di una giustizia sociale possibile, tra fondi europei, new deal e scelte reali di bilancio pubblico dopo l’approvazione unanime da parte della Camera della legge delega sull’assegno unico universale per i figli.

La proposta di una serie di interviste pubbliche con esponenti politici e della società civile promossa da Città Nuova assieme al Movimento politico per l’Unità Italia e Famiglie Nuove Italia

Terzo appuntamento

Lunedì 27 luglio 2020 dalle ore 19.00

Dalla pagina Facebook di Città Nuova

Intervista con Maria Teresa Bellucci, deputata di Fratelli d’Italia, a proposito della legge delega al Governo “per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e la dote unica per i servizi”.




Alla scoperta del Gen Rosso #4: “Music & Arts Village”

RIVEDI QUI SOTTO:

DAL VIVO VENERDI’ 17 LUGLIO DALLE ORE 21.00

Vorremmo contribuire a formare un ‘’movimento musicale’’ e artistico nello spirito del Carisma dell’Unità e per questo creare un’ampia rete di artisti attraverso una piattaforma formativa continua – “ Il Village”! Ti invitiamo a partecipare al nostro streaming che tratterà ampiamente di questa realtà! ________________________________________________________________________ Il vostro GENEROSSO contributo all’infaticabile missione del GEN ROSSO per fare arrivare il suo canto di speranza e di pace “ai confini di ogni cuore!”. Se vuoi essere piccolo o grande sponsor di questo progetto scrivici a: info@genrosso.com ________________________________________________________________________ © Gen Rosso ________________________________________________________________________  Ascolta i nostri ultimi brani: “NOW” – YouTube: https://youtu.be/dgR5IjO_WQk

– Deezer: http://www.deezer.com/track/911280342

– Spotify: https://open.spotify.com/track/3es1Pl…

“GO FOR LOVE” – YouTube: https://youtu.be/cMwb1_TR4lMo

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Le realtà ecclesiali, segno di speranza. Video incontro 18 luglio 2020




Young Community Builders – Evento online mondiale organizzato dai giovani del Movimento Parrocchiale e Diocesano

Un collegamento con giovani di diverse comunità parrocchiali sparse per il mondo.
Saranno diverse le nazioni collegate e verranno raccontate esperienze su come si vive all’interno delle Parrocchie e delle Diocesi.
Rivedi la trasmissione su YouTube:




Musica e Sostegno a Distanza

Giulia Pagliaricci, giovane musicista, ci racconta della sua passione per  il pianoforte e… per la solidarietà.

 Giulia, di cosa ti occupi?

Ho 26 anni e mi sono laureata in pianoforte jazz al conservatorio. Ho concluso gli studi a febbraio poco prima della quarantena. Lavoro nell’ambito musicale, insegno pianoforte sia privatamente che nelle scuole di musica e sono attiva anche nella ‘live music’, anche se adesso l’attività è rallentata a causa del Coronavirus.

Nell’ultimo anno le mie entrate economiche si sono andate a stabilizzare e mi sono trovata ad essere un pochino più indipendente per fortuna e potermi finanziare varie necessità, come un telefono nuovo, un computer per lavorare e via dicendo. Ero quindi molto contenta perché nella musica non è semplice arrivare ad avere (per quanto piccola)  una stabilità economica.

Tuttavia alla fine mi sono resa conto che le cose materiali non fanno la felicità.

Mi sentivo molto grata nei confronti della vita e di Dio per essere riuscita con la mia passione – la musica- a costruirmi da sola  la mia vita ed ho sentito che era giusto non tenermi per me la mia fortuna.

Come è nata l’idea del Sostegno a Distanza?

Il Sostegno a distanza mi sembrava un modo molto concreto di poter condividere con gli altri. Tramite un amico ho saputo che AFN è impegnata in questo progetto. Ho deciso di cominciare ed ho chiesto  di sostenere a distanza una bambina. Ho pensato che poiché purtroppo non si è ancora arrivati a una  parità di genere, per una femminuccia potersi avviare allo studio e farsi una cultura le renderà la vita più facile, visto che in alcune parti del mondo l’essere donna ti fa partire svantaggiata.

Andando sul sito di AFN ho letto che l’Associazione è attiva praticamente in tutto il mondo: I Paesi in cui si può dare una mano sono veramente tanti. Ho scelto l’India poiché è un paese  molto povero, in grande difficoltà.

Come è andata l’inizio di questa esperienza?

Ho fatto l’adozione pochi giorni dopo la mia laurea, in febbraio. Due settimane dopo mi è arrivata per posta la foto e la descrizione del profilo di questa bimba. Si chiama Aleena e ha 9 anni. La gioia è stata tanta. Vedere che con un piccolo gesto, perché alla fine si è trattato veramente  di poco,  sono riuscita a dare un aiuto concreto. E l’esperienza è stata bella e continua ad essere molto bella.

Quello che mi piacerebbe poter dire è che nel momento in cui lo si desidera,   con poco si riesce a fare tanto. Ciò è possibile anche per i giovani come me, nel momento in cui hanno una piccola entrata economica: è qualcosa che si può fare, si può sostenere, basta volerlo.

Grazie per avermi dato l’occasione di poter  dare una mano!

 




Quando tutti sono al mare

I giovani di Ancona si tuffano in attività a servizio della fraternità

Quando partecipai la prima volta mi dissero: “Cerchiamo di portare la fraternità universale ad Ancona”, “Faremo una bellissima esperienza e conosceremo tante realtà” e molto altro, che, per chi non ha mai vissuto qualcosa di simile, può sembrare solamente un’utopia. Eppure, a distanza di alcuni anni, è possibile dire che non vi è definizione migliore per spiegare la settimana Go-miti creativi: un’esperienza in cui molti giovani e adulti della città di Ancona si tuffano in attività di volontariato, imparano nuove cose con i workshops, conoscono nuove realtà e crescono insieme costruendo e rendendo sempre più forte il legame tra loro che sfocia a servizio della città.

E quest’anno neanche il Covid-19 ha fermato l’entusiasmo dei ragazzi. “Sabato – racconta Chiara – siamo partiti più carichi che mai e la mattina, con un gioco di ruolo, abbiamo indossato i panni di richiedenti d’asilo o poveri con lo scopo di trovare un posto per dormire alla Caritas, poi il pomeriggio abbiamo viaggiato in varie parti del mondo, catapultati in nazioni che combattevano per acqua e beni e abbiamo sperimentato che solo condividendo e non sprecando possiamo veramente convivere”.

Un programma frizzante dove il gioco diviene momento di formazione per poi scoprire più da vicino realtà che già operano all’interno del tessuto sociale a favore dei meno abbienti.  “Ad Ascoli  – spiega Sara – abbiamo conosciuto le realtà del Passamano e del P.A.S. (che racchiude al suo interno 18 diverse associazioni): due esperienze concrete in cui si può cogliere da vicino cosa significa condividere beni materiali a favore dei più bisognosi ma anche lavorare assieme come città per rispondere oggi al grande problema della povertà”.

Non sono mancati momenti per lavorare in piccoli gruppi e affrontare temi come l’ecologia, la cittadinanza attiva, l’economia e in modo particolare il nuovo slancio della Prophetic economy: “al termine di ogni mattina – racconta Antonio – abbiamo condiviso le nostre riflessioni e per evitare assembramenti ci siamo collegati anche via zoom. I pomeriggi, invece, ci siamo dedicati a varie attività come riciclaggio (abbiamo creato dei portachiavi), cucina (gustando le focacce preparate da noi) e giornalismo (e questo articolo che leggete è frutto di quanto abbiamo imparato)”.

Un programma intenso che ha coinvolto alla sera anche gli adulti tramite collegamenti via zoom per conoscere più a fondo l’enciclica di Papa Francesco “Laudato Si” e anche l’esperienza di Tarek, mediatore culturale che attualmente lavora a Lampedusa.

E per sintetizzare bene questa esperienza, troviamo sui social un post di Rebecca: “Testimonianze, rapporti, informazione… alcune delle parole che mi vengono in mente quando penso a tutto questo. Arrivata a metà della settimana di fraternità mi trovo a pensare a questi giorni e a come questa esperienza soprattutto in questo periodo sia così essenziale. La netta differenza con le settimane degli anni precedenti e allo stesso tempo lo spirito che è sempre quello permettono di vivere un’ attività del genere al tempo del Covid-19”.

Andrea Arleo




I prodotti di Azur Artigianato di Loppiano di nuovo nelle Librerie San Paolo

Dal 16 luglio 2020, i prodotti di Azur Artigianato di Loppiano sono di nuovo disponibili nelle Librerie San Paolo

Sai Roberto che ho vissuto tutta la quarantena nella casa in montagna con Camilla, mia nipote. Ora che sono rientrata al paese mi manca tantissimo”.

Donatella ti va’ di incidere con il cellulare le preghiere della sera che recitavi con Camilla e mandarmele?”.

Da questo è nato l’ultimo oggetto di Azur: un cuore con la luna, le stelle e un angioletto che dorme. Pigiando la luna si sentono le voci di tre bambini che recitano le preghiere della sera, poi si danno la buona notte e prosegue il suono di un violino.

Nascosto sotto la luna difatti c’è un lettore mp3 ricaricabile sul quale si possono registrare fino a 8 minuti. Attraverso il connettore Mini USB si può ricaricare la batteria e eventualmente personalizzare la registrazione attraverso un file mp3 con la voce dei nonni che recitano le preghiere oppure una musica, una fiaba o …

Sai Roberto che Camilla ha pigiato la luna per tutta la notte…”.

Elenco Librerie San Paolo




Il patto del 16 luglio 1949

Chiara Lubich racconta lo speciale patto di unità stipulato con Igino Giordani (che chiamò “Foco”) il 16 luglio 1949, preludio alla sua esperienza mistica di quell’estate. Da un’intervista rilasciata alla giornalista Sandra Hoggett nel 2002.

Fonte: dal sito focolare.org




Fondazione Mario Diana: riprogettiamo il futuro del dopo Covid

RIVEDI LA SERATA DEL 16 LUGLIO

FB: Fondazione Mario Diana ONLUS
YOUTUBE: https://bit.ly/Fondazione-Mario-Diana-Onlus

Interrogati dal cambiamento sociale ed economico generato dalla pandemia e alla luce dell’esperienza mutuata negli anni, la Fondazione Mario Diana ha voluto guardare avanti e riprogettare il futuro attraverso una serie di webinar on line gratuiti su prossimità, giustizia sociale, ambiente, educazione, lasciandosi provocare anche dalle sfide e dalle incertezze di questa nuova fase post Covid.

I webinar saranno trasmessi sul canale YouTube della Fondazione e avranno la durata di 45 minuti ciascuno.

14 luglio 2020 ore 18 – EDUCARE
Ne parlano: Alessandra Smerilli, Economista – Consigliere di Stato Vaticano, Ezio Aceti, psicologo saggista, Eugenia Carfora, Dirigente Scolastico.
Modera: Michele Zanzucchi, Giornalista, scrittore.

16 luglio 2020 ore 18 – LABORATORIO SUL FUTURO
Ne parlano: Vittorio Pelligra, Economista docente universitario, Lorenzo Zurino, Fondatore e Ceo di The One Company, Antonia Testa, Ginecologa – Professore Università Cattolica Sacro Cuore Policlinico Gemelli. Modera, Luigi Ferraiuolo, Giornalista TV2000.

COMUNICATO STAMPA

RIPROGETTIAMO IL FUTURO DEL DOPO COVID
7 Storie, 7 Progetti, 7 Laboratori: la Fondazione Mario Diana celebra 7 anni

al servizio di giovani, ambiente, cultura, innovazione, solidarietà

Era il 13 giugno del 2013 quando i familiari dell’imprenditore casertano Mario Diana, vittima innocente della criminalità organizzata, decisero di far nascere una Fondazione che parlasse di memoria e di speranza, che si occupasse di giovani e di formazione, di cura dell’ambiente e di disagi sociali, di cultura e di economia parlando il linguaggio dell’innovazione, della sostenibilità, e della comunità.

In questi 7 anni di vita la Fondazione ha promosso circa 90 progetti, erogato 86 borse di studio e coinvolto nelle sue attività circa 36mila persone. Azioni di educazione ambientale nelle scuole, eventi culturali e artistici, dibattiti pubblici con pedagogisti, economisti e ambientalisti; summer school negli Stati Uniti e partnership con i principali atenei della regione e del paese, azioni di solidarietà e supporto per case famiglie, comunità disagiate ma anche sponsorizzazioni a progetti contro il razzismo e ai giovani che hanno saputo innovare e produrre lavori di rilievo per il territorio: l’elenco è lungo e si è scelto di raccontarlo sui social della Fondazione proponendo 7 storie, 7 volti di chi questi programmi li ha vissuti in prima persona scegliendo di costruire memoria e futuro.

Interrogati dal cambiamento sociale ed economico generato dalla pandemia e alla luce dell’esperienza mutuata negli anni, la Fondazione ha voluto guardare avanti e riprogettare il futuro attraverso 7 giorni di laboratori on line gratuiti: appuntamenti per ascoltare, pensare, scegliere e agire su prossimità, giustizia sociale, ambiente, educazione, lasciandosi provocare anche dalle sfide e dalle incertezze di questa nuova fase post Covid.

Tutti i webinar saranno trasmessi sul canale YouTube della Fondazione e avranno la durata di 45 minuti ciascuno. A confrontarsi saranno: l’ex Ministro del lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini, il presidente di Earth Day Italy Pierluigi Sassi, la direttrice di Buone Notizie del Corriere della Sera Elisabetta Soglio, il co-presidente del Movimento dei Focolari Jesus Moran, il caporedattore di Avvenire Toni Mira, lo psicologo dell’età evolutiva Ezio Aceti, il fondatore dell’associazione Libera Don Luigi Ciotti, l’economista Vittorio Pelligra, suor Alessandra Smerilli accademica e consigliera dello Stato del Vaticano, il direttore della Caritas della diocesi di Caserta Don Antonello Giannotti e Vincenzo Manes imprenditore e fondatore di Dynamo Camp.

Gli incontri saranno moderati dal giornalista casertano Luigi Ferraiuolo, da Maddalena Maltese da New York e da Michele Zanzucchi da Beirut. Il primo webinar dal titolo “Provocazioni sul futuro” si svolgerà martedì 30 giugno con Enrico Giovannini, Elisabetta Soglio e Pierluigi Sassi.

Venerdì 26 giugno, per ricordare la figura di Mario Diana, nel 35esimo anniversario della sua scomparsa, presso la Piazza Vescovado nel borgo di Casertavecchia, sarà proiettato il docufilm “Papa Francesco, Un uomo di Parola”, per la regia di Wim Wenders. Sarà il primo evento pubblico a Caserta dopo l’emergenza Covid-19 e la partecipazione seguirà tutte le direttive previste dai decreti governativi sugli spettacoli all’aperto.

Fondazione Mario Diana onlus
www.fondazionediana.com
Marco Miggiano
+39 339 8386824

 




Fare della propria vita un dono. Maria Orsola 1970-2020

DIRETTA STREAMING 

https://youtu.be/o0-QEqfJ88U

PARTECIPAZIONE DEL Gen Rosso e Gen Verde 

La comunità di Vallo Torinese in occasione del 50° anniversario della partenza per il cielo di Maria Orsola Bussone, domenica 12 luglio ha condiviso con una diretta streaming YouTube la scoperta che hanno fatto con Maria Orsola: “Fare della propria vita un dono”.

 




La ricerca di un ordine giusto in un contesto globale

RIVEDI

https://www.facebook.com/assrosabianca/videos/2326533410989373/