Santuario di Pompei. Al via l’Anno Giubilare Longhiano

A partire da ottobre, attraverso numerosi eventi e celebrazioni, la comunità pompeiana rivivrà le tappe del miracolo che l’avvocato santo ha compiuto in questa terra.

Ritornare all’esperienza di Bartolo Longo a distanza di centocinquanta anni. Questo il leit motiv degli innumerevoli eventi che il Santuario di Pompei ha organizzato in occasione dell’Anno Giubilare Longhiano che avrà inizio il 1° ottobre 2022 e terminerà il 31 ottobre 2023.

L’Arcivescovo di Pompei, Mons. Tommaso Caputo, nella Lettera scritta per l’occasione, invita a «riscoprire lo spirito di quel tempo, risvegliare l’entusiasmo sopito, ritrovare il gusto di investire sulla speranza».

Ogni mese di questo speciale Anno sarà contrassegnato da celebrazioni, eventi e manifestazioni che ricorderanno le tappe salienti dell’opera mirabile che Bartolo Longo ha compiuto tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, trasformando una terra desolata e deserta in una fiorente città, al centro della quale ha fondato, insieme alla consorte, la Contessa Marianna De Fusco, il Santuario mariano, diventato in pochissimo tempo uno dei più conosciuti al mondo e visitato, ogni anno, da milioni di pellegrini e devoti della Madonna del Rosario.

Dunque, questo mese di ottobre, primo dell’Anno Longhiano, sarà ricco di appuntamenti. Anche i temi del consueto “Buongiorno a Maria” saranno ispirati a quella locuzione interiore “Chi propaga il Rosario è salvo!”, sentita dal Beato in Località Arpaia nell’ottobre del 1872, che s’incise in maniera talmente profonda nella sua anima, da prendere forma e sostanza in opere e parole che travalicarono i confini della valle pompeiana. Dal 1° ottobre, alle 6.30, ci si ritroverà in Basilica, dal lunedì al sabato, per affidare il nuovo giorno che inizia alla Madonna.

Assieme alla diretta del “Buongiorno a Maria”, riprenderanno su Tv2000 anche le dirette delle sante Messe dal Santuario.

Sarà il Cardinale coreano Lazzaro You Heung-sik, Prefetto del Dicastero per il Clero, a presiedere la Supplica, domenica 2 ottobre. Il rito, trasmesso in diretta da Tv2000 e Canale 21, inizierà alle 10.30 con la santa Messa e terminerà alle 12, con la recita della preghiera composta da Bartolo Longo nel 1883.

Il 5 ci sarà la Festa del Beato, con la partecipazione delle scuole; mentre il 7, Festa della Madonna del Rosario, Radio Maria, in collaborazione con l’Associazione World Family of Radio Maria onlus, trasmetterà, per il secondo anno consecutivo, il santo Rosario e la Messa dal Santuario.

E ancora, il 19 ottobre, un incontro dedicato al XX anniversario dalla pubblicazione della “Rosarium Virginis Mariae”, la Lettera di San Giovanni Paolo II sulla preghiera del Rosario. Interverranno Monsignor Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi; Margaret Karram, presidente del Movimento dei Focolari, al quale, insieme al Santuario di Pompei, Papa Wojtyla affidò la promozione della preghiera del Rosario; e Angelo Scelzo, direttore de “Il Rosario e la Nuova Pompei” e già vicedirettore della Sala Stampa vaticana.

Il 26 ottobre, in Santuario, si terrà un concerto del Coro“Mysterium Vocis” e dell’Orchestra “Artemus”. Il 29 ottobre, in Località Arpaia, dove il Beato ascoltò l’ispirazione interiore che cambierà la sua esistenza, “Chi propaga il Rosario è salvo!”, si svolgerà una celebrazione commemorativa dinanzi alla stele che ricorda l’evento

Fonte: https://www.santuario.it

Vedi anche: https://www.agensir.it/territori/2022/09/28/anno-longhiano-mons-caputo-pompei-guarda-al-mondo-per-veicolare-un-messaggio-di-pace/

 




Papa Francesco firma il “patto” con i giovani: “una nuova economia non è utopia”

Il 24 settembre 2022 papa Francesco si è recato ad Assisi per incontrare i giovani economisti, imprenditori e changemakers di Economy of Francesco giunti da oltre 100 Paesi del mondo per la terza edizione dell’evento, la prima in presenza.

Pace, cura, servizio, tutela, amicizia, alleanza, riconoscimento, dignità, condivisione, felicità. Sono queste le dieci parole dell’economia della vita che i giovani economisti, imprenditori, changemakers hanno deciso di incarnare nella realtà, su invito di papa Francesco.

Non un’utopia, “perché la stiamo già costruendo”, conclude il “Patto” firmato il 24 settembre scorso nel teatro Lirick di Assisi dalla quattordicenne Lilly Ralyn Satidtanasarn, a nome di tutti i partecipanti di The Economy of Francesco (EoF), e dallo stesso papa Francesco. Un’adolescente thailandese e il vescovo di Roma sono i custodi di questa “giara del futuro”. Un’anfora di carta e inchiostro in cui i ragazzi e le ragazze hanno raccolto i loro impegni personali, nati e maturati in tre anni di sessioni di lavoro online.

“Insieme al testo del Patto, li affideremo alla terra come radici dell’economia di domani, nel roseto della Porziuncola, da dove i figli di Francesco partirono per il mondo”, ha detto Lourdes, uno dei tre conduttori che si sono alternati sul palco, su cui c’era una trentina di coetanei, tra cui gli otto testimoni. Sognatori con i piedi, però, ben piantati per terra, capaci di rivoluzionare il mondo con “l’amore, con l’ingegno e con le mani”.

Come Facundo Pascutto, argentino di Lomas de Zamora, enorme città-satellite di Buenos Aires che, insieme alla facoltà di Scienze sociali, trasforma associazioni di quartiere, sindacati, università, cooperative, mense comunitarie, unità penitenziarie e imprese in “piccole Assisi”, cioè spazi di incontro tra i differenti attori sociali.

O Henry Totin, del Benin, che, con l’associazione Javev, ha reso una pianta infestante – il giacinto d’acqua o togblé – una risorsa economica per i contadini della valle di Ouémé. O ancora Maryam, attivista per i diritti delle donne, fuggita all’Afghanistan dei taleban proprio grazie alla rete di contatti attivata da The Economy of Francesco.

È impossibile sintetizzare il caleidoscopio di storie e storia su cui si fondano i dodici punti del Patto. Alcune nuovissime, come “la Fattoria di Francesco”, inventata da Mateusz Ciasnocha, contadino della Polonia del Nord, che proprio nel corso del processo innescato dal Papa ha trovato il modo di coniugare agricoltura e giustizia. “Come? Rispettando i campi e quanti li lavorano. Ora abbiamo creato una nuova impresa in Nigeria per sostenere la produzione famigliare di cinque villaggi della zona di Ibadan”, ha raccontato. Altre, invece, sono antiche. La Comunità di pace di San José de Apartadó ha venticinque anni. “È stata fondata il 23 marzo 1997 quando nessuno parlava di economia circolare e coltivazioni sostenibili. Non ne sapevamo molto nemmeno noi. È avvenuto tutto per ‘chiripa’”.

Leggi tutto su focolare.org

QUI AMPIA RASSEGNA STAMPA




Calendario Parola di Vita 2023

Il calendario Parola di Vita di quest’anno in continuità con quello degli anni precedenti offre al lettore una frase del Vangelo mensile, commentata da Mons. Michele Fusco, con le bellissime foto di Lello Orefice e altri fotografi. Si arricchisce di frasi di personaggi famosi, filosofi, musicisti, scrittori, artisti…, che ci invitano ad una riflessione sui grandi temi della vita.

Da quest’anno abbiamo riservato un’attenzione particolare all’Ecologia, il nostro impegno a salvaguarda del Mondo, l’immagine di copertina e alcune frasi ne sottolineano la scelta, così come la carta che utilizziamo è di pura cellulosa ECF ecologica, certificata FSC.

Con la vendita di questo calendario continuiamo ad aiutare le popolazioni martoriate dalle guerre e dalla fame, soprattutto in Medioriente, destinando una percentuale del ricavato delle vendite, alle Associazioni AMU e AFN impegnate da anni a sostenere i bisogni di queste popolazioni.

Sosteniamo iniziative a favore delle popolazioni in difficoltà grazie ai progetti di AMU e AFN, con aiuti alle famiglie per una vita dignitosa, supporto scolastico per i bambini e ragazzi, assistenza sanitaria a malati oncologici e cronici, fisioterapia per disabili e l’avvio di attività generatrici di reddito per aiutare le popolazioni a ricostruire il proprio futuro.

Il nostro contributo non risolverà tutti i problemi…”ma tante piccole gocce d’acqua formano un oceano”

Spedizioni per ordini cumulativi non singole copie. Minimo 25 calendari.

Scrivere a: info@grades.it




Dare per salvaguardare l’ambiente in rete. Anno scolastico 2022-23

Risparmio energetico: cominciano i ragazzi!

“Il nostro mondo è in pericolo ed è paralizzato”, “il pianeta sta bruciando. Le persone stanno soffrendo, e i più vulnerabili soffrono di più”. “Mega-siccità in Cina, negli Stati Uniti e oltre. La carestia perseguita il Corno d’Africa. Un milione di specie è a rischio estinzione. Nessuna regione è intatta. E non abbiamo ancora visto niente”.

La realtà rischia di superare le catastrofi dei film apocalittici, se non facciamo subito qualcosa di serio insieme. Ha cercato di spiegarlo ai potenti della terra il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres lo scorso 20 settembre.

Se è vero che “la comunità internazionale non è pronta o disposta ad affrontare le grandi sfide drammatiche della nostra epoca”, tanti ragazze e ragazzi lo sono. Lo dimostra la recente mobilitazione generale di Fridays For Future, con proposte per una transizione ecologica che vada oltre le chiacchiere e il greenwashing.

E lo dimostrano iniziative con le quali i giovanissimi danno l’esempio per primi, come il progetto Dare Per Salvaguardare l’Ambiente in Rete (DPSAR), che in questo nuovo anno scolastico punta a consolidarsi ed espandersi ad altre scuole per aumentarne l’impatto educativo, dopo un 2021-22 di “rodaggio” dei gemellaggi internazionali.

8.000 ragazzi e ragazze di 39 istituti di 12 Paesi si sono impegnati sul fronte del risparmio energetico e della giustizia climatica. Troppo pochi per fare la differenza? No, se noi adulti cominciamo ad imitarli.

Intanto, anche quest’anno a scuola impareranno a risparmiare energia elettrica, acqua e gas, a riciclare e riutilizzare materiali “di scarto” e a ridurre gli sprechi alimentari. E soprattutto, comprenderanno che la somma di tanti gesti concreti innesca sinergie che contribuiscono a risanare lacerazioni ambientali e sociali. Ogni classe, infatti, gemellata con una estera, sceglierà e finanzierà un progetto di impatto socio-ambientale in un’area colpita dagli effetti dei cambiamenti climatici individuato insieme agli studenti locali in Repubblica Domenicana, Benin, Brasile, Burundi, Colombia, Haiti, India, Kenya, Madagascar, Pakistan o Sudafrica.

Diffondi il Progetto DPSAR fra insegnanti ed educatori, accompagnalo attraverso il sito web, facebook e instagram. Scopri come fare la tua parte, insieme a loro, per prenderti cura ogni giorno del creato e risparmiare risorse preziose per la vita di tutti. del creato e risparmiare risorse preziose per la vita di tutti.

Silvano Malini

Scarica le schede

  1. progetto per l’anno scolastico2022_23

2. Materiale Didattico Anno Sc

Vedi anche evento del 13 maggio 2022

Aula Magna di Sapienza Università di Roma, evento finale anno scolastico 2021-22. Ragazzi di un liceo si impegnano per la terra a nome dei 600 partecipanti e di tutti quelli collegati in teleconferenza.




Chiamati ad essere comunità

Come i suoi predecessori, Papa Francesco ha scelto di mettere in rilievo specialmente l’aspetto comunitario e missionario della Chiesa, e questo libro offre passi concreti per metterli in pratica nella Chiesa locale

La presente guida può essere utilizzata in gruppi nella parrocchia, d’accordo con il parroco e/o il vescovo, nei gruppi della Parola di Vita, in famiglia, nelle comunità locali.

L’accento sarà sull’imparare come mettere in pratica il Vangelo nello spirito di comunione, a casa, al lavoro, tra gli amici e nella comunità.

Ciascuno dei 12 punti, come per esempio “Dio è Amore” o “La volontà di Dio”, è visto nella prospettiva della comunione. Per ogni punto sono poi presentate esperienze di Vangelo vissute da persone di ogni età e vocazione nel loro impegno di vivere una spiritualità di comunione.

Nato da un’intuizione degli autori, tutti inseriti a vario titolo nelle attività editoriali di Living City (New York), il percorso di formazione qui presentato ha avuto modo di essere verificato su un lungo periodo di tempo e in luoghi diversi, dagli Stati Uniti, dove il libro è stato inizialmente pubblicato, a molti paesi dell’America Latina e di altre parti del mondo. Ora infine arriva in Italia quale ausilio per una gioiosa e durevole vita comunitaria.

ORDINA ONLINE:

https://www.cittanuova.it/libri/9788831165914/chiamati-a-essere-comunita/




Laboratori di Economia Etica: un video per celebrare i laboratori del precedente anno scolastico e inaugurare il nuovo anno in apertura

La proposta formativa della rete Economia di Comunione Trento, dopo la positiva esperienza del passato anno scolastico, riprenderà anche nell’anno scolastico 2022/2023.

Le azioni e le scelte quotidiane possono rinnovare davvero il sistema economico? L’economia può innescare un circolo virtuoso tale da generare benefici comuni riducendo allo stesso tempo gli effetti indesiderati sulla vita di ognuno di noi? Parte da questi interrogativi la proposta formativa della rete Economica di Comunione Trento dedicata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della Provincia.

Giunto alla terza edizione, il progetto Economia Etica, co-finanziato dalla Fondazione Caritro, ha portato lo scorso anno scolastico nelle scuole superiori, in aggiunta al percorso base già sperimentato, la novità di tre diverse proposte di workshop effettuati rigorosamente in presenza. I workshop, fortemente voluti dai formatori proponenti, permettono infatti di recuperare quella dimensione di interattività e di apprendimento attraverso l’esperienza diretta sempre apprezzata dagli studenti per il livello di coinvolgimento che consente.

I tre workshop, proposti in altrettante diverse scuole partner di progetto, hanno cercato di esplorare e approfondire con i ragazzi temi di grande importanza, attualità e innovazione nella ricerca di un modo di fare economia più orientato al bene comune, sia delle persone che del pianeta.

I tre workshop hanno riguardato i seguenti argomenti:

  1. I) Social Business: unire creazione di valore economico e creazione di valore sociale. Progettazione a gruppi di un social business, presentando poi la propria idea/progetto ad una commissione di esperti. Affrontato dai ragazzi del Liceo Scientifico G. Galilei;
  2. II) Fiducia e cooperazione: attraverso interazioni basate sulla teoria dei giochi (alla base dell’economia comportamentale), i ragazzi sperimentano ruolo ed effetti di fiducia e cooperazione nelle interazioni di mercato. Affrontato dai ragazzi del Liceo A. Rosmini di Trento;

III) Organizzazione vegetale: come comunicano tra loro le piante, come sono organizzate e cosa ha da insegnare il mondo vegetale alle organizzazioni umane? Affrontato dai ragazzi dell’Istituto Agrario di S.Michele all’Adige, Fondazione E.Mach.

Nel corso dei workshop sono stati intervistati i ragazzi partecipanti per creare un video liberamente visibile sul canale YouTube di Formazione EdC Trento e che viene proposto nella speranza di fornire spunti utili per una diffusione del dibattito e della trattazione di tali temi

Il video è disponibile al seguente link: https://youtu.be/HTdAK4NGFuE

Il gruppo EdC Trento vuole così far conoscere le attività del passato anno scolastico e inaugurare la riapertura delle attività e del percorso in questo nuovo in avvio, augurando a tutti un buon ritorno a scuola!

Economia di Comunione

L’Economia di Comunione (EdC), fondata da Chiara Lubich nel maggio 1991 a San Paolo (Brasile), coinvolge imprenditori, lavoratori, dirigenti, consumatori, risparmiatori, cittadini, studiosi, operatori economici, tutti impegnati ai vari livelli a promuovere una prassi ed una cultura economica improntata alla comunione, alla gratuità ed alla reciprocità, proponendo e vivendo uno stile di vita alternativo a quello dominante (per maggiori info consultare il sito: https://www.edc-online.org/it/ ).

Per informazioni

Formazione EdC Trento: formazione.edc@gmail.com

 




Corso di formazione: “Cosa fanno gli insegnanti? Fanno la differenza” – Iscrizioni aperte

Tutte le informazioni sul volantino:

WeCareEducation-22-23 ottobre 2022

ORA LE ISCRIZIONI SONO APERTE

Scadenza iscrizioni 16 ottobre

PROGRAMMA_CORSO_ WCE 2022

Per maggior informazioni: reteinsegnantiitalia1@gmail.com




Dentro l’Italia, un mondo

Giovani e ragazzi 2022: tante iniziative per vivere e crescere insieme

Un’estate … vivace! Si trovano vie sbarrate perché la pandemia ci rincorre ancora? Se ne cercano altre. Si smembrano schemi e incasellamenti? Perfetto: è tempo di nuove autenticità; è tempo di promuovere e  creare novità.

Giovani e ragazzi, infatti, non sono rimasti fermi in questi caldi mesi estivi 2022. Molte le iniziative a loro offerte, o meglio, da loro stessi ideate e sviluppate: ecco una piccola/grande, coraggiosa Italia!

‘Puoi scriverne qualcosa?’ Mi è stato chiesto qualche giorno fa. ‘Certo!’ Perciò mi sono arrivati contributi, immagini, racconti su cui lavorare. Che scoperta! L’elenco delle attività e degli eventi locali o internazionali, era incredibilmente vario e … lunghissimo: più di trenta iniziative nei luoghi più disparati da nord a sud della penisola di cui alcune progettate in modo contemporaneo o in parziale collegamento on line.

Ma ecco qualcosa in più: di che iniziative parliamo?

Weekend, settimane formative e piccoli ‘congressi’ per andare in profondità. Esperienze intense e costruttive ma comprensive di relax e gioco. Momenti specifici a seconda della fascia di età oppure dove i più grandi si sono messi alla prova come tutor dei più piccoli. Condivisioni tra giovani provenienti da varie esperienze di impegno come nel Movimento Gen o nel Movimento Diocesano o da nessun impegno particolarmente legato ad un’area. Esperienze di formazione con Eduxedu e Clartè.

‘Campus’ o ‘cantieri’ con attività le più varie ma tutte all’insegna del ‘DARE TO CARE’ e della responsabilità civile e sociale. Esperienze di collaborazione e conoscenza tra Movimenti e Associazioni come ad esempio ‘Nuovi Orizzonti’, ‘Libera’, ‘Via Lucis’, ‘Non Dalla Guerra’. Contatti internazionali e scoperta delle culture dentro e fuori del territorio di appartenenza. Attività socialmente utili e collaborazione con le comunità nelle località in cui si sono svolte le iniziative. Tra l’altro molto efficaci alcuni titoli dati agli eventi della fascia giovani: Che sapore ha la vita?, Tuffo GENiale, Io sono l’altro, E!State liberi!, Varco,

Sì, una varietà caleidoscopica ma, a guardar bene, vi si riconoscono perfettamente tanti tratti comuni.

Le relazioni, innanzitutto: vere, genuine, intense e soprattutto no borders.

Le presenze: quelle che possono stringere davvero le mani, dare davvero una pacca sulla spalla, guardare negli occhi, cercare l’altro, stare ‘accanto’, vicino, insieme.

L’immensità delle piccole cose: semplici e quotidiane. Grandi.

L’inventiva: guardare il mondo con il futuro nel cuore. Evitare modelli consunti.

La semplicità del vivere: stare insieme, fare insieme. E, soprattutto, conoscersi davvero e crescere insieme.

E … non finisce qui!

Scorrendo messaggi e ascoltando racconti mi sono appassionata a raccogliere le mille modalità applicative che hanno realizzato questa ‘ripresa’.

Che cosa ho trovato? Per esempio …

Serate per scoprire il cielo stellato e itinerari notturni, scoperta della natura attraverso i cinque sensi, cura dei vigneti, ripristino di sentieri e mille azioni ecologiche per mettere il creato al primo posto.

Attività e laboratori sulla pace e la legalità e interventi ‘spiccioli’ ma importanti come tinteggiare le strutture di un parco pubblico per vivere appieno la nostra umanità e la cittadinanza attiva.

La Messa? Sì, ma ‘itinerante’: con le azioni del cammino e dei gesti per viverne appieno il significato profondo

Non potevano mancare i murales per lasciare messaggi di speranza.

E poi laboratori creativi come scultura del legno, decoupage, teatro, body percussion, per attivare estro e inventiva.

Grande reciprocità, inclusione e prossimità con chi soffre come anziani o rifugiati. Intrecci con le persone del territorio o di altre culture e religioni per esercitarsi sul serio con la ‘Regola d’Oro’.

Comunione di ciò che si è e si vive. Ma anche di ciò che si possiede, pur essendo solo ragazzi, per sostenere coetanei che vivono in contesti difficili.

E, naturalmente, amicizia e fantasia a grandi manciate per scoprire che la vita è addirittura ‘colorata’.  Ma anche sviluppo della consapevolezza di ‘chi sono’ e ‘perché mi impegno’ per esempio con l’Ideale dell’unità o per la fraternità e la pace …

Ah, dimenticavo un ingrediente fondamentale e ‘trasversale’ a tutto: allegre ore giocose e tante, tante risate! .

Qualche voce colta … ‘live’:

  • Bellissima esperienza!! Tutto da rifare … almeno una volta!
  • Sono felice delle nuove amicizie fatte, di aver rafforzato quelle già esistenti e di aver riso moltissimo.
  • Sono riuscito a vivere questa esperienza al massimo grazie al fatto che non ho portato il telefono.
  • È stato bellissimo partecipare alla creazione del programma e fare da ‘assistente’ ai più piccoli.
  • Ci siamo divertiti sperimentando l’amore reciproco.
  • Abbiamo creato giornate fantastiche.
  • una boccata d’aria fresca una ricarica per ritornare nel quotidiano attraverso la scoperta del fare qualcosa per e con gli altri.
  • Questa intensa e entusiasmante settimana ha rappresentato per me un momento di crescita interiore.

Andreina Altoè

VEDI ALCUNI ARTICOLI DELLE SINGOLE ATTIVITA’:

https://www.focolaritalia.it/2022/09/05/io-sono-laltro-udine-summer-campus-2022/

https://www.focolaritalia.it/2022/09/05/che-sapore-ha-la-tua-vita/

https://www.focolaritalia.it/2022/07/29/aspettando-lamore-io-costruisco-lamore/

 




Elezioni Politiche 25 settembre 2022 #andiamoavotare #iovoto

ELEZIONI, AL VIA LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE AL VOTO DI ACLI, AZIONE CATTOLICA E MOVIMENTO POLITICO PER L’UNITA’-FOCOLARI.

Allarmati dagli ultimi sondaggi secondo i quali un giovane su due under 35 non si recherà alle urne e consapevoli che da troppo tempo in Italia il primo partito delle elezioni risulta essere l’astensionismo, le Acli, Azione Cattolica e il Movimento Politico per lUnitàFocolari – lanciano la campagna social #andiamoavotare per sensibilizzare al voto del 25 settembre.

Un appello a tutti i cittadini e alle cittadine affinchè si torni a considerare il voto come un diritto/dovere che rappresenta un pilastro essenziale per la vita democratica e volano per la costruzione del Paese che vogliamo.

Per questo, le Acli, l’Azione Cattolica e il Movimento Politico per l’Unità  chiedono il contributo e il coinvolgimento di tutta la società civile, del mondo della cultura, dell’arte, dello sport e dello spettacolo,  affinché si possa sensibilizzare l’opinione pubblica con particolare attenzione ai giovani per contrastare lastensionismo.

Proprio per valorizzare il protagonismo di tutti coloro che sentono di voler dare il proprio contributo, si potrà aderire alla Campagna  realizzando un brevissimo video (massimo 15 secondi) con le motivazioni che spiegano limportanza del voto e il perché  è fondamentale andare a  votare. Il video sarà pubblicato  sui social delle associazioni che hanno lanciato l’iniziativa, sotto gli hashtag #andiamoavotare #iovoto. Sarà possibile partecipare anche tramite una foto con in mano un cartello con la scritta “#iovoto”, in cui ciascuno  indicherà brevemente le proprie  motivazioni  e valori per cui è essenziale partecipare con il proprio voto all‘imminente tornata elettorale.

La campagna non vuole essere di supporto a nessun partito o candidato, ma sottolineare l’importanza di una partecipazione attiva e consapevole alla vita politica del nostro Paese.

Per partecipare si può scrivere alla mail ufficiostampa@acli.it

Modulo-Appello-da-stampare_-iovotoperche

https://italia.mppu.org/notizie/andiamoavotare/

https://azionecattolica.it/elezioni-al-via-la-campagna-di-sensibilizzazione-al-voto-di-ac-acli-e-movimento-politico-per-lunita-focolari/

https://www.acli.it/elezioni-al-via-la-campagna-di-sensibilizzazione-al-voto-di-acli-azione-cattolica-e-movimento-politico-per-lunita/

Video di ARGIA ALBANESE – Presidente del Movimento politico per l’unità-Italia del Movimento dei Focolari

 




Città Nuova: formazione agile 2022-23

L’anno scorso era stata una novità assoluta: una proposta non accademica, ma fatta con un linguaggio accessibile a tutti, in modalità interattiva sulla piattaforma Zoom con esperti disponibili al dialogo. I primi 5 corsi, svolti da ottobre a giugno, hanno intercettato un pubblico numeroso, giovane, dinamico, variegato. Tanti dei partecipanti ai corsi non conoscevano Città Nuova e si sono detti soddisfatti di aver preso parte ad una formazione rispondente ad esigenze profonde e concrete della loro vita. Questa della formazione agile è, infatti, una proposta editoriale assolutamente originale nel suo genere e vedrà partire già tra settembre e ottobre 5 nuovi corsi, mentre altri sono in via di definizione per il 2023. (leggi tutto l’articolo da Città Nuova)

Scarica il Programma dei percorsi formativi




Nuove date per il tour del Gen Verde

17 SETTEMBRE / TRICASE (LE)
GEN VERDE IN CONCERT

18 SETTEMBRE / ALESSANO (LE)
INCONTRA IL GEN VERDE

24 SETTEMBRE / BOLOGNA
GEN VERDE IN CONCERT

1 OTTOBRE / IMOLA (BO)
GEN VERDE ACOUSTIC

2 OTTOBRE / IMOLA (BO)
INCONTRA IL GEN VERDE

7 OTTOBRE / RIETI (RI)
GEN VERDE ACOUSTIC




“Io sono l’altro”. Udine Summer Campus 2022

Io sono l’altro, canzone di Nicolò Fabi, è stata la colonna sonora della seconda edizione del Summer Campus di Udine che ha coinvolto 25 giovani provenienti da diverse Regioni italiane, riuniti dal 24 al 31 luglio, con l’intento di entrare in contatto con alcune realtà considerate marginali dalla nostra società.

In particolare, è stata l’Omelia di Papa Francesco pronunciata a Lampedusa a dare il via a quest’esperienza, invitando noi giovani ad aprire i nostri cuori, preparandoci alla settimana di intense attività, spingendoci ad andare oltre l’indifferenza.

Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo. È la qualità più bella di un buon rivoluzionario. (Che Guevara)

Ogni mattina, motivati anche da una pillola meditativa come questa di Che Guevara, divisi in gruppi, ci siamo recati in diverse strutture per metterci al servizio dell’altro. Innanzitutto, il Centro solidarietà Giovani di Ribis (UD), che accoglie persone tossicodipendenti e sottoposti a misure alternative al carcere, la mensa della Caritas e l’Emporio della Solidarietà, Hattivalab, cooperativa sociale che offre servizi nell’area delle disabilità e dei minori con disturbi evolutivi specifici e, infine, il centro di accoglienza e di promozione culturale Ernesto Balducci che ospita rifugiati di varie nazioni.

Chi ha prestato servizio presso l’emporio della Caritas e al Centro Solidarietà Giovani, sente che queste attività hanno permesso di dare un aiuto concreto mettendo da parte i pregiudizi e lasciando spazio alle persone. “Con una maggiore consapevolezza riguardo i privilegi di cui godiamo e le situazioni di marginalità che ci stanno attorno e con la convinzione che la dignità umana è uguale per tutti indipendentemente dagli errori che ognuno può aver fatto nella vita.”

E’ stata molto apprezzata la testimonianza degli educatori del centro Hattivalab che con cura hanno trasmesso l’importanza del loro ruolo all’interno dell’associazione: “L’obiettivo comune non era lavorare al posto degli ospiti, bensì insegnare loro come diventare autonomi, sfruttando le proprie capacità di mantenersi.”

Infine, operando al Centro Balducci “Abbiamo ri-imparato a fermarci per dare spazio al racconto della vita dell’altro, ad apprezzare il coraggio di chi ci ha fatto partecipi delle loro storie. Nonostante non parlassimo la stessa lingua, i giochi e la musica ci hanno permesso di ridere e stare assieme. In particolare, ci siamo sentiti accolti quando le famiglie hanno deciso di condividere con noi le proprie bevande e cibi tipici: ci è sembrato un loro modo bellissimo di “raccontare” un aspetto importante della loro cultura.”

Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnali a pescare e lo nutrirai per tutta la vita. (Proverbio cinese)

Nei pomeriggi, invece, si sono svolti numerosi e intensi momenti di formazione, di condivisione e d’ascolto. ogni riflessione pomeridiana voleva essere un incentivo a vivere con più consapevolezza e profondità quanto sperimentato nelle attività mattutine. In generale, però, ogni approfondimento ci ha portati a conoscere realtà marginali che ci circondano quotidianamente senza che noi ce ne rendiamo conto, ad esempio il primo soccorso offerto dall’Associazione Linea d’Ombra a Trieste, che con silenzio e dedizione si prende cura degli ultimi che arrivano nel capoluogo giuliano. Sempre seguendo il tema della marginalità, interessante e profondo è stato l’intervento di Fausta Favotti, assistente sociale, che ci ha portato “Ai margini della libertà”, titolo scelto per questo pomeriggio. Fausta,  avvicinandoci alla realtà delle carceri e ad ulteriori misure alternative alla reclusione a noi poco note, soffermandosi in particolare sulla messa alla prova, che consente alle persone che commettono un reato non di particolare gravità, di evitare lo sconto della pena in carcere, svolgendo lavori di pubblica utilità e di volontariato. Successivamente, anche Antoine e Marie Habonimana, giunti in Italia dal Burundi in seguito alla guerra civile tra le etnie hutu e tutsi, ha hanno condiviso con noi sia i difficili momenti vissuti nel loro Paese, sia quelli riscontrati qui in Italia legati al complesso processo di integrazione.

L’incontro con Andrea Mosca “Micro-credito maxi-aiuto?” ha invece ci ha consentito di confrontarci con una nuova idea di economia, il micro-credito, che ha riscosso un discreto successo in alcuni villaggi africani, grazie a progetti sostenuti e finanziati dall’associazione AMU. Attraverso le parole di Andrea, abbiamo conosciuto una realtà diversa da quella quotidiana, rendendoci più coscienti dei benefici economici e materiali di cui godiamo.

A concludere i pomeriggi di formazione è stata Silvia Cotula, operatrice della Caritas, che ci ha invitato a meditare sui pregiudizi e gli stereotipi espliciti ed  impliciti che ci circondano e che ci limitano nell’approcciarci all’altro.

Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. (Mahatma Gandhi)

Questa settimana non è stata assolutamente un’esperienza di volontariato perché si è rivelata  un’occasione per ogni ragazzo di uscire dalla propria “bolla”, mettendosi in gioco e valorizzando le proprie qualità e capacità per offrirle a chi ci sta attorno.

La bolla da cui abbiamo tentato di uscire è quella dell’indifferenza che ci porta a considerare l’altro, il diverso, ombra del nostro mondo e non si può pensare che egli non abbia influenza su di noi e viceversa. La nostra è stata una palestra di rapporti veri nella reciprocità. Ci impegniamo, ora, a portare i frutti positivi di questa esperienza anche nella nostra quotidianità.

Inoltre, la partecipazione della comunità di Udine ha reso l’esperienza ancora più arricchente. Il sostegno di famiglie, volontari e focolarini ci ha fatti sentire accompagnati e motivati a metterci in gioco. Siamo grati di aver condiviso questa settimana con loro, consapevoli che senza il loro aiuto, il loro tempo e le loro energie spese per la riuscita del Campus, nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile.




Che sapore ha la tua vita?

Il titolo di questi tre giorni ci ha guidati – un gruppetto di giovani venuti da varie regioni d’Italia – in questa ricerca e scoperta del valore e del sapore che la vita di ciascuno ha nella sua unicità, nella sua bellezza e nel suo percorso.

La cornice di Assisi ha fatto da sfondo a questi giorni di fine agosto accogliendoci con il fascino suo tipico e facilitando l’interiorità, la riflessione e la condivisione. Semplicità, conoscenza, relazioni, scambi, preghiera, passeggiate… e tanto altro! E’ proprio quel ‘tanto altro’ che non è facile descrivere: la gioia di ritrovarsi in presenza dopo mesi di difficoltà e paure, la voglia di andare in profondità in un mondo che spesso vive di superficialità e banalità, il desiderio di indirizzare la propria vita verso un senso vero, la ricchezza di esperienze diverse (oltre a quelli che fanno un cammino con i giovani del Movimento dei Focolari, c’era chi vive la realtà scout, chi veniva da un’esperienza di discernimento nell’ambito francescano, ecc…) in un intreccio di carismi e di vita!

Cosa ti aspetti da questi giorni? La domanda dell’inizio per cominciare a conoscersi. Ecco alcune risposte:

– Affidare le redini della mia ricerca a Dio
– Capire dove posso amare di più
– Capire/scoprire quelli che mi rende felice
– Passare giorni di pace; uscire dalla timidezza; cercare di capire il progetto di Dio per me
– Lasciarmi stupire da Dio
– … Che questi giorni siano l’inizio di qualcosa.
Tre giorni all’insegna dell’ascolto: di sé; dell’altro; di Dio. Passi fatti insieme, sia spiritualmente che fisicamente: una bellissima camminata dalla Porziuncola a San Damiano e ad Assisi ad alcuni posti significativi della storia di Francesco e Chiara… ad ognuno di questi posti abbiamo abbinato una tappa-approfondimento sui desideri, sulle passioni, sui talenti, sulle domande.

Un fuori programma sorprendente è stata la partecipazione il sabato sera alla veglia di adorazione organizzata proprio vicino a noi dai giovani della Via Lucis; momento ricco di profondità e testimonianze, che ci ha fatto conoscere amici davvero in gamba e ci ha mostrato la vitalità (a volte sconosciuta) della Chiesa!

I luoghi che ci hanno accolto sono stati importanti: dalla casa ‘a misura d’uomo’ in autogestione dove ci hanno accolto le suore francescane missionarie di Gesù Bambino, alla Basilica della Porziuncola (una vera calamita!!!!), al focolare di Assisi dove siamo stati accolti come in famiglia per una serata di canzoni e giochi e per il momento conclusivo.

Siamo ripartiti per le nostre città con nell’animo il desiderio di accogliere le sfide senza pigrizia, continuando ad ‘ascoltare’ e soprattutto andare avanti insieme. Qui sotto le parole frutto della condivisione finale che riassumono tutte le sfumature di questi tre giorni passati insieme:

 




Papa Giovanni Paolo I sarà beato il 4 settembre

Domenica alle 10 e 30 con una celebrazione presieduta da Papa Francesco sarà beato Albino Luciani. Ripercorriamo alcune tappe della sua storia.

Sulle Dolomiti, a Canale D’Agordo, a 976 metri sul livello del mare e a 45 chilometri da Belluno, nasce Albino Luciani il 17 ottobre 1912. Il padre, Giovanni Battista, ogni anno è costretto a emigrare all’estero, in Svizzera, Francia, Germania, Argentina, alla ricerca di un lavoro stagionale come operaio. Ha idee socialiste ed è attivo nel sindacato. Per il suo primogenito sceglie il nome di Albino in ricordo di un collega bergamasco morto sul lavoro in Germania a causa di una colata d’olio.

La madre, Bortola Tancon, è una donna di una fede profonda e educa il figlio a «mettere Dio al primo posto e a pregare». Dopo la Grande guerra, durante la quale patisce un anno di fame, Albino inizia la sua formazione scolastica e cristiana.

A 11 anni, nel giorno del suo compleanno, entra in seminario e il padre gli scrive: «Spero che quando tu sarai prete starai dalla parte dei poveri perché Cristo era dalla loro parte». Il giovane Albino, vivace e allegro, spicca per le sue qualità intellettuali sin dalla prima infanzia e prima del tempo stabilito dal diritto canonico, a 22 anni, diventa sacerdote.

Nonostante studiasse molto, per lui l’essenza del cristianesimo restò sempre quello che gli insegnò la mamma e che si riassume nei tre atti di fede, speranza e carità. A Belluno notano la sua ampia preparazione e sebbene avesse 25 anni diventa vicerettore del seminario e docente di teologia dogmatica per 17 anni. Studi che approfondisce ulteriormente durante la Seconda guerra mondiale alla Pontificia Università Gregoriana con un dottorato in teologia e una tesi su L’origine dell’anima umana secondo Antonio Rosmini.

Fino al 1958 è professore in seminario, studioso, predicatore, giornalista, animatore culturale e protagonista della vita pastorale e di governo della sua diocesi, quando viene nominato vescovo di Vittorio Veneto da Papa Giovanni XXIII. Sceglie il motto episcopale Humilitas, umiltà, tratto da quello di San Carlo Borromeo. A Venezia una ulteriore svolta. Nel 1969 Paolo VI lo nomina Patriarca e nel 1973 cardinale.

Si distingue per la sua attenzione ai poveri, ai lavoratori, ai giovani, ai sacerdoti e per la vicinanza alla gente comune. Dopo la morte di Paolo VI scrive alla sorella Antonia che non avverte il pericolo di poter essere il suo successore. Eppure, in sole 26 ore, è eletto quasi all’unanimità dai 111 cardinali votanti al Conclave.

In continuità con i suoi predecessori, Giovanni XXIII e Paolo VI, e le istanze del Concilio Vaticano II, vuole un ritorno alle radici del Vangelo, una rinnovata dimensione missionaria, la collegialità episcopale, il servizio nella povertà ecclesiale, la ricerca dell’unità dei cristiani, il dialogo interreligioso e con la cultura contemporanea, la giustizia e la pace. Per questo sceglie il nome di Giovanni Paolo I.

Dopo 34 giorni di Pontificato, il conteggio secondo il diritto canonico parte dal giorno dell’elezione, improvvisamente, a causa di un infarto al miocardio, torna alla casa del Padre. Era il 28 settembre 1978. Domenica 4 settembre sarà proclamato beato non perché pontefice, ma per le sue virtù non comuni, per la sua semplicità, nonostante la sua erudizione, perché la santità è imitabile, fatta di gesti quotidiani nel compimento dei propri doveri. Anche da Papa.

Aurelio Molè

 




Corso per una Cittadinanza Attiva. Settima lezione il 15 maggio

PER MAGGIOR INFORMAZIONI: info.italia@mppu.org

https://italia.mppu.org/progetto-formativo/corso-per-una-cittadinanza-attiva/

 

 




Conferenza Stampa di presentazione della seconda tappa del processo sinodale

Conferenza Stampa di presentazione della seconda tappa del processo sinodale: la Tappa Continentale.

Per l’occasione, i cardinali Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo, e Jean Claude Hollerich, Relatore Generale per il prossimo Sinodo, hanno fornito alcuni dati relativi alle Sintesi giunte alla Segreteria Generale del Sinodo e realizzate a partire dalla consultazione mondiale senza precedenti del Popolo di Dio svoltasi nei mesi precedenti.

Vedi anche articolo Città Nuova




The Economy of Francesco – Assisi 22/24 settembre 2022

Il Global Event EoF 2022 rappresenta il primo incontro di persona per i giovani chiamati il 1° maggio 2019 da Papa Francesco a dare un’anima all’economia. All’incontro parteciperanno giovani studiosi di economia, imprenditori e changemakers, provenienti da oltre 100 Paesi del mondo, che hanno lavorato attivamente in questi mesi, insieme a nuovi giovani, che hanno il desiderio di contribuire a una nuova stagione di pensiero e pratica economica.

Sarà possibile seguire in diretta streaming a tre momenti del Global Event: il 22 settembre la Opening Session al mattino, la Plenary Session al pomeriggio ed il momento di incontro di Papa Francesco con i giovani il 24 settembre al mattino. Qui di seguito gli orari delle dirette (CEST), UTC +2 ed il link alle playlist dove sarà possibile scegliere la lingua di ascolto:

🔴 22 Settembre 2022 mattina a partire dalle 9:30:
      https://youtube.com/playlist?list=PLWYsilp17m-GARPbVfTeCAZs8J-1x1Tlf

🔴 22 Settembre 2022 pomeriggio a partire dalle 16:45:
https://youtube.com/playlist?list=PLWYsilp17m-H_upYfxXYa8GU6VlfOQNWu

🔴 24 Settembre 2022 mattina, il Papa ed i giovani di EoF a partire dalle 8:45:
https://youtube.com/playlist?list=PLWYsilp17m-ECl7ZHIGHKOPR_r-6amZBJ

⬇️ Scarica il programma completo (1.76 MB) del Global Event EoF 2022

Non solo giovani, ma anche adolescenti tra i partecipanti a The Economy of Francesco, la grande community che siglerà un Patto con il Santo Padre per una nuova economia il prossimo 24 settembre, al termine della tre giorni in programma dal 22 al 24 settembre 2022 nella città serafica. La community, che in questi tre anni non ha mai smesso di incontrarsi e lavorare online, è composta da una ventina di giovani minorenni, provenienti da diversi Paesi, tra cui Ralyn Satidtanasarn detta Lilly, giovanissima attivista della ecologia integrale thailandese che da anni si batte contro l’uso della plastica. Anche se la maggior parte dei teenagers sono italiani (arrivano tra l’altro dal Collegio San Carlo di Milano, dall’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco e da Ragazzi Mondo Unito e Nomadelfia), ci sono anche ragazzi provenienti da: Siria, Vietnam, Thailandia, Slovacchia e Brasile. Sono tutti tra i 13 e i 17 anni. Ragazzi impegnati in iniziative come quella di #ZeroHunger e altri interessati a temi di ecologia integrale. Presente anche una giovane brasiliana, coinvolta nel progetto Pacar School, nato all’interno di EoF.

“Questo tempo – il commento di Luigino Bruni, direttore scientifico di The Economy of Francesco – è un tempo di nuovo protagonismo dei giovani e in particolare dei teenagers. Mai come in questi ultimi anni i giovanissimi hanno assunto la leadership nella richiesta di un cambiamento radicale all’economia e alla società, il più radicale che sia stato mai chiesto negli ultimi decenni. Greta Thunberg e la generazione dei Fridays for Future – aggiunge Bruni – hanno rappresentato la più importante novità del XXI secolo in materia di cultura ambientale e di nuovo modello di sviluppo. Oggi questi adolescenti sono sulla frontiera del cambiamento del mondo, sono dei maestri, esercitano un vero magistero per tutti noi e siamo particolarmente felici che i teenagers, la profezia di Francesco, siano presenti e attivi in Eof in maniera significativa”.

Fonte: SITO ECONOMY OF FRANCESCO

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Tromba d’aria sulla Theotokos. Gravi i danni

Alle 11,00 del 18 agosto, il tetto del santuario di Loppiano è stato scoperchiato per oltre la metà da un vento molto forte, che ha spazzato via non solo la copertura in rame, ma anche gli strati sottostanti e ha danneggiato le grandi vetrate sul lato destro dell’edificio.

Anche Loppiano è stata colpita dal devastante maltempo che ha interessato questa mattina, 18 agosto, l’area del Valdarno e, più in generale, la Toscana. Sulla cittadella si è abbattuta verso le 11,00 una tromba d’aria di rilevante potenza, che ha procurato gravi danni soprattutto al Santuario dedicato a Maria Theotokos.

Il tetto della chiesa è stato scoperchiato per oltre la metà e spazzato via anche sul sagrato. La forza del vento ha fatto volare non solo il manto di copertura in rame – come accadde a fine settembre dello scorso anno a causa di un’analoga tromba d’aria – ma anche gli strati sottostanti del tetto e quelli di isolamento. Il vento si è abbattuto pure sulle grandi vetrate del lato destro dell’edificio. Due delle sei vetrate dedicate alla vita di Maria sono state divelte e infrante.

Tutto è avvenuto in pochissimi tempo e quel che resta è un quadro desolante, destinato ad aggravarsi perché le piogge dei prossimi giorni cadranno all’interno dell’edificio. Servirà infatti una decina di giorni – queste le prime stime dei tecnici – per mettere in sicurezza il santuario, dopo aver tolto i detriti sulla copertura rimasta.

Numerosi sono gli alberi abbattuti dal forte vento in varie parti della cittadella. All’Istituto universitario Sophia, un albero caduto ha distrutto i frangisole di uno degli edifici dell’ateneo. Per molte ore la cittadella è rimasta priva dell’energia elettrica.

Con immediatezza la notizia e, soprattutto, le immagini del santuario gravemente ferito si sono diffuse, provocando un’ondata immediata e formidabile di messaggi di sgomento, vicinanza e partecipazione. Gli abitanti della cittadella ringraziano sentitamente per una tale manifestazione d’affetto, prova ulteriore di quanto Loppiano sia nel cuore di tantissime persone.

Molte di queste hanno espresso l’intenzione di essere vicini anche in modo concreto, desiderando far arrivare un contributo economico per concorrere a sostenere gli interventi necessari a rimediare ai vari danni subiti.

A tal fine, segnaliamo il c/c intestato a P.A.F.O.M. presso l’istituto bancario Intesa San Paolo S.p.A. Codice Iban: IT96O0306909606100000180817. Codice Bic: BCITITMM. Causale: Erogazione liberale Santuario Maria Theotokos.

Fonte: https://www.loppiano.it/2022/08/19/tromba-daria-sulla-theotokos-gravi-i-danni/




Amici per l’eternità: Alberto e Carlo

La Sacra Scrittura assicura che «Un amico fedele è rifugio sicuro: chi lo trova, trova un tesoro» (Sir 6, 14). L’amicizia vera, in Dio, fa sì che si cerchi di aiutare l’amico ad arrivare alla sua meta ultima: il Cielo. Questo è stato il genere di amicizia che ebbero Carlo Grisolia e Alberto Michelotti, due giovani italiani appartenenti al Movimento dei Focolari. Il loro ideale era vivere «con Gesù in mezzo»: vivere il carisma dell’unità, lottare insieme per essere fedeli a Dio e non cedere alla tentazione, essere pronti per l’esame finale sull’amore ed aiutare altri a fare lo stesso. Entrambi morirono giovani, a poche settiamne di distanza: uno a causa di un incidente mentre scalava un’alta montagna; l’altro, quaranta giorni dopo, per un cancro fulminante. HM Televisione presenta la loro vita e la loro morte in questo documentario: Amici per l’eternità: Alberto e Carlo. Nel documentario intervengono le madri di questi due Servi di Dio, la sorella di Carlo e amici prossimi di entrambi.

Leggi anche l’articolo sull’Avvenire

Guarda il documentario:




Sinodo 2021-2023: sintesi nazionale dopo il primo anno ed “I cantieri di Betania” per il secondo anno di ascolto

CEI: sintesi nazionale dopo il primo anno di ascolto

In allegato il testo integrale della Sintesi nazionale della fase diocesana del Sinodo 2021-2023 “Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione” che la Presidenza della CEI ha consegnato il 15 agosto alla Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi. Il Sinodo è inteso come un processo sinodale e culminerà nel 2023 con la fase universale, preceduta da quella continentale. 
Il documento dà sinteticamente conto del percorso compiuto nell’anno pastorale 2021-2022, dedicato all’ascolto e alla consultazione capillare del Popolo di Dio. Questo primo “step” è stato armonizzato, per volere dei Vescovi, con il Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, che sta interessando sempre di più i diversi territori con proposte e progetti. La Sintesi, dunque, offre anche una panoramica del primo anno di Cammino sinodale, che fino al 2025 sarà strutturato in tre momenti: fase narrativa (2021-2022 e 2022-2023); fase sapienziale (2023-2024); fase profetica (2025) e presenta i dieci “nuclei” attorno a cui sono state organizzate le riflessioni emerse dalle sintesi diocesane: ascoltare, accogliere, relazioni, celebrare, comunicazione, condividere, dialogo, casa, passaggi di vita e metodo.

CEI_Sintesi_Nazionale

https://camminosinodale.chiesacattolica.it/sinodo-2021-2023-la-sintesi-nazionale-della-fase-diocesana/

“I cantieri di Betania” per il secondo anno di ascolto

Cantieri di Betania

https://camminosinodale.chiesacattolica.it/i-cantieri-di-betania-per-il-secondo-anno-di-ascolto/




11 Agosto, Santa Chiara – Giornata all’Eremo di Sant’Egidio

Un fiume di sorrisi, dialoghi, strette di mano, abbracci, per la grande gioia di incontrarsi finalmente di persona, guardarsi negli occhi, parlare, ascoltare, farsi uno con tutti. L’11 agosto, festa di Santa Chiara, le persone del Movimento dei Focolari del Molise si sono incontrata nel meraviglioso Eremo di Sant’Egidio, nella montagna di Frosolone. Già dai primi saluti si è percepita la contentezza di ritrovarsi e stare insieme. La messa ha dato lo slancio giusto per continuare la giornata. “Perché siamo qui?”, ci si chiede nell’omelia. “Perché cerchiamo Dio”. Come Santa Chiara che alla domanda di San Francesco: “Figliola cosa desideri?”, lei riponde “Dio”. Desiderava Dio perché Dio l’aveva scelta. Lei l’ha fatto scegliendo la via della poverta, noi, lo facciamo scegliendo l’unità, avendo sempre Gesù in mezzo a noi (dalla meditazione di Chiara Lubich “Scegliere Dio nella via dell’unità” – 11 agosto 1987). Dopo la messa, il pranzo a sacco e la condivisione dei nostri panini, rustici, frutta, dolci e il caffè caldo e buonissimo di Padre Luciano, frate francescano e custode dell’Eremo. Una persona carismatica, fantastica. Il suo sorriso amorevole lo si intravede anche dalla sua lunga barba e riesce ad arrivare dritto ai nostri cuori. Dopo il pranzo ci si sofferma per anticipare la programmazione delle attività da avviare in Molise dal prossimo Settembre e, come momento finale, Padre Luciano si propone di farsi da guida al suo giardino intriso di profumi e pieno di colori. C’è la via crucis lungo il sentiero del giardino ed ogni fermata è simboleggiata sapientemente da piante e fiori che Padre Luciano cura amorevolmente, come l’issopo, la menta, le rose, il melograno, il melo (l’albero della vita). L’anima dell’Eremo l’abbiamo scoperta, vissuta, percepita grazie a Padre Luciano e grazie a noi, alla nostra unità, alla nostra voglia di stare tutti insieme. Nel tardo pomeriggio, dopo una bellissima giornata di sole, il cielo si stava preparando alla pioggia ma noi non volevamo andare via, tanta era la gioia di ritrovarsi. Ci siamo salutati con l’impegno di tornarci presto.




Nuova raccolta fondi per l’accoglienza di profughi e migranti

Quando scatta l’emergenza pensiamo a qualcosa di improvviso, grave, pressante, ma che finisce presto. Purtroppo non è così.

Le emergenze iniziano e il più delle volte continuano: un terremoto, un’alluvione, una carestia, un colpo di stato, una guerra, una persecuzione religiosa o verso una minoranza etnica…

Chi fugge dalla sua situazione di emergenza si mette in viaggio verso orizzonti sconosciuti e decide di fidarsi di altri uomini e donne che per giustizia, per solidarietà, per condivisione e senso di fratellanza saranno pronti ad aiutarlo.

Io credo nella fraternità universale.

Chi cerca un rifugio lontano da casa proclama la sua fede nell’umanità.

Da sempre il Movimento dei Focolari e la sua espressione sociale Umanità Nuova sono accanto a uomini e donne che non chiedono niente ma hanno bisogno di tutto. Sostieni i nostri progetti a favore di migranti e profughi che giungono in Italia. L’emergenza non ha mai fine.

DONA ORA:
IBAN: IT28K 05018 01600 00001 70778 27 intestato all’Associazione Arcobaleno di Milano che collabora come punto di raccolta degli aiuti.

Per la detrazione fiscale scrivi nella causale del versamento: “Erogazione liberale per accoglienza migranti”. Aggiungi il nominativo completo cui intestare la ricevuta e l’indirizzo email a cui inviarla.

Ringraziamo tutti coloro che hanno generosamente contribuito alla campagna Emergenza Afghanistan fra il 30 agosto 2021 e il 15 luglio 2022. Sono stati raccolti e impiegati 51.487,00 euro, per l’accoglienza di 45 cittadini afghani nell’arco di un anno.

Riapriamo la raccolta per portare avanti il nostro impegno verso altre situazioni critiche, emerse nel frattempo in varie aree del mondo.  Contiamo ancora sulla grande generosità di quanti sostengono i nostri progetti a favore dei migranti.

Per ulteriori informazioni scrivere a: reteimmigrazione@gmail.com




Uno squarcio di speranza, tra i veli oscuri dell’Afghanistan

Mentre al TG annunciano che il ritorno al regime talebano in Afghanistan ha compiuto già un anno, saluto Fatima e Najeeb. Loro sono tra quelli che sono riusciti a scappare dall’oppressione e dalla follia di una barbarie ingiustificata. Lui giornalista, manager e attivista politico. Lei studentessa in Farmacia. Genitori di Yasna 13 anni e Shabahang 10 anni.

Prima di arrivare in Italia, hanno dovuto affrontare un viaggio rischioso e lungo, attenti a non essere intercettati. Ma nonostante il rischio e la paura, l’8 febbraio scorso, sono arrivati in Italia. Ciro Marino, editore pomiglianese e ‘contatto’ di Najeeb, è riuscito, grazie all’aiuto della sua rete di amici e grazie all’amministrazione comunale, a farli arrivare fin qui. Gli stessi hanno deciso di coinvolgere don Peppino, sacerdote che si è sempre prodigato per gli ultimi e le persone in difficoltà. E lui coinvolge noi volontari. Un giorno ci convoca e ci comunica che avrebbe offerto loro come alloggio, la casa canonica. Mentre ci spiegava, ricordo che scorrevano nitide nella mia mente, le immagini passate in TV, degli aerei partiti da Kabul, zeppi di disperati che volevano scappare da quella realtà opprimente, che si stava nuovamente delineando per loro. Gente che si è aggrappata ad un aereo e alla speranza e che ha perso la vita mentre tentava di salvarla.

Don ci invita ad accoglierli. Ci sollecita però, non solo ad offrire il nostro apporto dal punto di vista pratico, ma a mettere in circolo, la nostra vicinanza e l’identità cristiana che: accoglie, solleva e accompagna… Capiamo subito che non possiamo solo offrire un’abitazione, ma siamo chiamati a farci ‘fratelli’ con e per loro, sospinti dallo stesso monito di Papa Francesco, che ci invita a costruire una grande famiglia universale, dove le differenze non sono un ostacolo all’unità.

‘Avranno bisogno di noi, di tutto il nostro supporto e siamo chiamati ad esserci’, ci dice. E così si mette in moto la macchina dell’amore.
Il Comune comincia i lavori di sistemazione dell’appartamento, perché (chiuso per tanto tempo), non era nelle condizioni di ospitare qualcuno e intanto ci mobilitiamo per far arrivare: letti, materassi, una cameretta per i ragazzi, pentole, lenzuola, coperte, prodotti per l’igiene della casa e della persona. Riempiamo la credenza di cibo e provvediamo a procurare, quanto è necessario avere in una casa. La comunità è operativa!

Dopo varie vicissitudini e diverse difficoltà, che rimandano di volta in volta l’arrivo dei nostri amici, arrivano in Italia. Ciro, finalmente ci chiama dicendo: ‘sono arrivati! Sono in salvo! Sono qui tra noi!’ E noi siamo felici con lui e naturalmente per loro. In serata ci organizziamo per accoglierli. Li vediamo arrivare con un furgoncino e le loro valigie cariche di SOLLIEVO e di SPERANZA. Indossano le mascherine e questo, non ci consente di vederli completamente in volto, ma gli occhi sorridono… Sono scappati! Hanno dovuto lasciare tutto: terra, famiglia, amici, radici, cultura, casa, lavoro ma sono in salvo e, il sollievo che deriva da questo nuovo status, si evince da quello scambio con gli occhi. Sono finalmente al SICURO… lontani dalla bruttura dell’umanità, dove i diritti sono calpestati e la dignità è offesa. Una volontaria ha preparato loro la cena, il giorno dopo un’altra volontaria, gli ha fatto arrivare una crostata…poi frutta verdura ecc… Da quell’appello di don alla comunità parrocchiale, è nata una grande gara di solidarietà, una sinergia e una comunione di intenti, improntata sul voler essere ‘CASA’ per questa famiglia.

Don Peppino per loro è stato un punto di riferimento fondamentale. Noi abbiamo cercato di renderli ‘PARTE’ e questo ci ha consentito di stringere un bel rapporto di amicizia. Le reciproche diversità, si sono intersecate bene e non hanno mai costituito un ostacolo. Loro sono musulmani, ma anche questo non è mai stato elemento divisorio. Anzi, ci ha permesso di capire, una volta di più, che il RISPETTO è il canale per creare UNITÀ. Abbiamo sperimentato che si possono vivere ‘credo’ differenti, eppure trovare quel ‘punto di congiunzione’ nel quale creare L’INCONTRO.

Nonostante non parlassimo la stessa lingua, siamo sempre riusciti a comprenderci. I gesti di vicinanza che accompagnavano il nostro desiderio di aiutarli, arrivano prima della conoscenza della lingua persiana (loro lingua madre). È evidente che l’amore ha un linguaggio universale e che non ha bisogno di interpreti. Naturalmente ci siamo avvalsi del supporto di traduttori, ma il legame non si è creato per quello, ma nel ‘giorno per giorno’, lì dove li coinvolgevamo e li aiutavamo come potevamo. Abbiamo dovuto assicurargli assistenza alimentare e non solo. Un giorno Najeeb ci ha contattati perché stava male e una volontaria prontamente, lo ha accompagnato da un medico amico della comunità.

Un’altra volta ci ha contattati perché Yasna, il primogenito è caduto dalla bicicletta e si è fatto male ad un braccio. In accordo con don Peppino e insieme a lui, lì abbiamo accompagnati al pronto soccorso e fatto tutto quanto si possa fare, ‘come vorresti fosse fatto a te’… Li abbiamo sempre coinvolti nei servizi che svolgiamo per i poveri del territorio e loro hanno sempre risposto con prontezza e disponibilità. Li abbiamo sempre interpellati sia per creare vicinanza, ma anche e soprattutto affinché si sentissero parte coinvolta e non solo ‘recettori’ del nostro impegno solidale. Così si fa famiglia, ‘col poco nel poco’, (volendo citare Don Mimmo Iervolino, l’altro parroco della nostra parrocchia), dove ognuno può dare il suo contributo e fare la sua parte, indipendentemente dalle condizioni di stato e di status. Tutti siamo ”abilitati” ad amare!

Difatti anche loro piano piano hanno iniziato a mettere a nostra disposizione abilità e conoscenze. Najeeb è anche un fotografo professionista e più volte in occasione di eventi organizzati da noi, ci ha offerto la sua competenza. Abbiamo partecipato ad una manifestazione per i diritti dei rifugiati e Fatima ha voluto esserci. Era bello vederla accanto a noi in questa lotta pacifica per i tanti che come lei, sono stati obbligati per ragioni svariate, a lasciare il Paese di appartenenza e lottano affinché gli vengano riconosciuti, i diritti. È bella la connessione solidale che ha voluto esprimere, insieme a noi. Fatima si è fatta coinvolgere anche nel nostro ‘Laboratorio solidale’ attraverso il quale aiutiamo donne che vivono un disagio economico, ad imparare un mestiere e l’abbiamo scoperta bravissima nella creazione di Quilt e nella lavorazione di patchwork, che ha tentato di insegnare alle altre allieve.

Un giorno mentre preparavamo i pacchi per i bimbi poveri della città, è venuta con una teiera piena di tè caldo che ci ha porto, insieme al suo sorriso migliore e discreto. In quel gesto ci siamo guardati e riconosciuti tutti… ci siamo sentiti avvolti da un affetto ricambiato…in quel gesto c’era il senso di appartenenza alla nostra grande famiglia universale. Che bello! In un altro gesto semplice, abbiamo ritrovato lo stesso desiderio di scambio reciproco, quando ci ha preparato il Kabuli palaw, piatto tipico della loro tradizione a base di riso. Molto buono. Un modo per farci entrare nella tradizione della sua terra.

Fatima per me è il simbolo della libertà e delle battaglie vinte. La tua battaglia cara Fatima l’hai vinta togliendoti il Burqa, allontanandoti da un Paese in cui ti avrebbero sepolta viva. L’hai vinta ribellandoti al buio e accendendo la luce sui tuoi diritti a vivere a pieno il tuo essere donna, moglie e madre. Hai dovuto interrompere gli studi in farmacia, mi auguro tu riesca a riprenderli ed a riappropriarti del tuo diritto all’istruzione. Per tante tue compatriote purtroppo, ci sono solo ‘scuole segrete’.

La tua battaglia amica mia l’hai vinta ponendoti davanti alla vita e al mondo, faccia a faccia, nella libertà dei figli di Dio! Sorridi, esci, passeggia, ama, metti in circolo le tue capacità… Vivi! Senza oppressione, senza paura, senza vergogna. A VOLTO SCOPERTO! È questo quello che vorremmo per tutte le donne che sono rimaste nel tuo Paese e soffrono perché costrette ad una vita da guardare sotto il calore asfissiante e opprimente di un Burqa.

Dopo 6 mesi con noi, abbiamo trovato loro un’opportunità. Gli abbiamo proposto l’inserimento in un progetto presso un’associazione amica, che li accompagnerà in un percorso di integrazione. Loro hanno accettato subito e ben volentieri. Andranno a scuola di italiano e per lui ci saranno opportunità lavorative. Così che poi possano inserirsi nel nostro Paese, avendo tutte le possibilità per proseguire in autonomia. A loro auguriamo di riuscire a vivere serenamente nel nostro Paese, senza dover chiedere il permesso di ‘ESSERE’.
Senza timore, avendo a disposizione opportunità economiche, abitative, lavorative e sociali. Nonché tutto quello di cui ha diritto ognuno, affinché una vita possa essere considerata tale!

Di Elisabetta Visca

foto dalla pagina Facebook “Abbi cura di me”




Famiglia di Famiglie in vacanza

Una vacanza di famiglie provenienti dall’Umbria insieme agli amici di Puglia, Calabria, Lazio e della cittadella di Loppiano. Valle Aurina 9/16 luglio 2022.

Ed eccoci qua, dopo una bella dormita ci svegliamo con nel cuore tanta gratitudine e negli occhi l’infinita Bellezza che la montagna e le nostre famiglie ci hanno lasciato contemplare e afferrare. Una settimana in Valle Aurina, ospiti di uno straordinario Markus e la sua famiglia presso l’Hotel Markus.

Eravamo in 108 tra famiglie: tanti bambini e adolescenti, giovani genitori, genitori più maturi e nonni, tre focolarini di cui uno sacerdote (Roberto) che ci ha offerto la possibilità mai scontata di celebrare ogni giorno insieme l’Eucaristia e ci ha donato dei preziosi spunti per riflettere insieme sulla nostra via di santità nel quotidiano. Giuliano, un altro focolarino, con umiltà e spontaneità si è donato senza riserve per i nostri ragazzi e per ciascuno di noi, senza mai tirarsi indietro, anzi, anticipando con atti d’amore le necessità di ciascuno; Antonio che ci ha invece commosso con la sua condivisione appassionata e profonda.

Non sono mancate le difficoltà infatti purtroppo alcuni di noi non sono potuti venire per via del Covid, ma nemmeno questo ha fermato il progetto che Dio aveva in serbo per noi dopo due anni di lontananza e di stop forzato. Le famiglie finalmente si sono ritrovate e anche chi non è potuto partire era in qualche modo presente con noi.

La montagna è sempre un luogo speciale e privilegiato: l’animo si placa ristorato da un’aria più salutare, dal naturale silenzio che “risuona” non solo esternamente ma anche interiormente, il cuore si dilata aiutato dagli spazi incontaminati e da un verde così intenso (in Valle Aurina è straordinariamente vero) che richiama ininterrottamente alla speranza, gli occhi si nutrono di bellezza e lo sguardo che non può che volgersi verso l’alto, puntando alla vetta dove la fatica del cammino è rimpiazzata mirabilmente dalla sensazione unica di una profonda vicinanza e unione con Colui che di questa meraviglia ha fatto la nostra casa.

FAMIGLIA di FAMIGLIE in cui ognuno può trovare il suo spazio vitale, in cui ognuno si sente a casa e i figli tuoi sono anche i miei, dove non ci sono confini all’amore e alla possibilità di donarsi, dove ti ritrovi una domenica pomeriggio a condividere il cammino con una coppia di Trento che si fa due ore di viaggio solo per abbracciarti, dove nel camminare si condividono gioie, fatiche, dubbi, angosce, ferite e si scopre che nel cuore dell’altro c’è spazio per me, per te e che il tuo dolore diventa anche il mio.

Non sei più solo, sai che nel cuore della notte se bussi alla porta dell’altro perché hai bisogno di un conforto o un aiuto non è un problema come non lo è quando un bambino ti sveglia col suo pianto o ti capita in camera perché ha avuto un incubo o ha male al pancino… dove ciascuno cerca di fare il suo pezzetto con dedizione e passione, a volte sbagliando, a volte zoppicando, ma quando si è insieme ciò che manca all’altro lo metto io e viceversa, dove la disabilità non fa paura ma ci rende tutti più ricchi perché disinnesca i nostri pregiudizi e ci fa guardare alle nostre fragilità come risorse per costruire un mondo migliore, più umano e dove chi resta indietro non è mai solo ma sempre atteso e incoraggiato.

Ci sarebbero ancora tante cose da dire ma di tutte le parole ne resta solo una che riassume tutto: GRAZIE!

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Altri gruppi di famiglie in vacanza.

Vacanza Geniale dei 102 toscani in val di Zoldo.

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Mariapoli-vacanza dal 16 al 23 luglio a Passo Campolongo, nelle Dolomiti bellunesi.

Il tema della settimana era “Prendersi cura di …”, coniugato ogni giorno con un aspetto diverso: prendersi cura di me, delle persone che incontro, delle persone con cui vivo, delle persone che sono in cordata con me, per arrivare negli ultimi giorni a prendersi cura del creato e della società.

Gli spunti di riflessione quotidiana su questi temi che ci accompagnavano durante le passeggiate davano vita, dopo la messa della sera, a momenti di condivisione e comunione delle esperienze vissute durante la giornata.