Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari

Azione Cattolica, Acli, Movimento dei Focolari, Comunità Papa Giovanni XXIII, Pax Christi. Importante appuntamento a Roma sul tema:“Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari” svoltosi sabato 26 febbraio 2022.

RIVEDI LO STREAMING:

«Quali sono oggi gli ostacoli che nella nostra società impediscono la presa di consapevolezza della reale minaccia dell’apocalisse nucleare denunciata da Papa Francesco? Quali percorsi e azioni credibili possiamo condividere per poter incidere sulle scelte strategiche di contrasto alla guerra da parte del nostro Paese?»

Sabato 26 febbraio 2022 saremo a Roma per cercare di dare una risposta condivisa a queste domande.

Ci ritroveremo, quindi, per riflettere sulle radici della pace alla luce della Parola di Dio e del Magistero della Chiesa, e per rinnovare l’impegno per scelte concrete di pace. Ci troveremo alla Domus Mariae, in va Aurelia 481, dalle ore 10 alle ore 13, per confrontarci assieme alle oltre 40 Associazioni cattoliche che la scorsa primavera hanno firmato il documento in cui si chiede al Governo italiano di aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari.

L’iniziativa si collega idealmente con lo storico evento che in contemporanea vedrà riuniti a Firenze vescovi e sindaci del Mediterraneo nel segno della profezia di pace di Giorgio La Pira, che invitava “a trasformare le armi distruttive in strumenti edificatori di pace e di civiltà” e ad “abbattere i muri per costruire ponti”.

L’incontro di Roma e l’appuntamento di Firenze assumono ancora più significato alla luce di quanto stiamo vivendo in questi giorni con angoscianti scenari di guerra che minacciano il cuore dell’Europa. Tale situazione interpella fortemente la coscienza di ognuno nell’essere autentico costruttore e artigiano di pace.

Papa Francesco non si stanca di denunciare la follia della guerra e l’immoralità non solo dell’uso ma anche del semplice possesso delle armi nucleari, richiamando l’urgenza di essere ‘artigiani’ di pace. “Come è triste quando persone e popoli fieri di essere cristiani vedono gli altri come nemici e pensano di farsi la guerra” (Angelus 20.02.2022).

 L’incontro di sabato 26 febbraio alla Domus Mariae a Roma vedrà il saluto iniziale del Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Giuseppe Notarstefano. Seguiranno gli interventi di mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura, Gravina, Acquaviva delle Fonti e presidente nazionale di Pax Christi; di Maria Bianco, del Coordinamento delle teologhe italiane; e di Maurizio Simoncelli dell’Archivio Disarmo di Roma.

Interverranno poi diversi responsabili di associazioni e realtà del mondo cattolico italiano, per rinnovare il proprio impegno per dire NO alla guerra e alle bombe nucleari. Un impegno che raccoglie l’appello di San Giovanni Paolo II il quale nel 1990 gridò: “Mai più la guerra, avventura senza ritorno!”. Un appello che ricordava a tutti l’accorato discorso di San Paolo VI all’ONU, il 4 ottobre 1965: “Non più la guerra, non più la guerra! La pace, la pace deve guidare le sorti dei Popoli e dell’intera umanità!”

Ed è preoccupante proprio l’assenza delle Nazioni Unite in questi giorni, sia nell’opera diplomatica per scongiurare un conflitto sia nella presenza sul terreno come forza di mediazione e di pace.

Al termine dell’incontro verrà rilanciato l’invito al Governo e al Parlamento italiano ad affrontare la questione dell’adesione al Trattato di proibizione delle armi nucleari come richiesto dalla società civile con la campagna “Italia ripensaci”. Si ribadirà inoltre che la guerra è sempre e comunque un fratricidio, un oltraggio a Dio e all’uomo, un’opzione che va tolta dalle agende della politica per fare spazio alla diplomazia e al confronto.

L’incontro, di cui alleghiamo il programma, sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale Youtube di Azione Cattolica Italiana.

Roma, 21 Febbraio 2022

Giuseppe Notarstefano

Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana

Emiliano Manfredonia

Presidente nazionale delle Acli

Giovanni Paolo Ramonda

Responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII

Cristiana Formosa e Gabriele Bardo

Responsabili nazionali del Movimento Focolari Italia

Mons. Giovanni Ricchiuti

Presidente nazionale di Pax Christi

Info:

Per qualsiasi informazione in merito all’appuntamento di sabato 26 febbraio 2022 a Roma ci si può rivolgere alla referente organizzativa, Laila Simoncelli, della Comunità Papa Giovanni XXIII (lailaita@libero.it cell. 3313063098) o agli altri componenti della segreteria organizzativa:

Michele Tridente, Segretario Generale dell’Azione cattolica italiana m.tridente@azionecattolica.it

Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale delle Acli stefano.tassinari@acli.it

Carlo Cefaloni, del Movimento dei Focolari, componente la redazione della rivista “Città Nuova” carlo.cefaloni@gmail.com

Don Renato Sacco, componente il Consiglio nazionale di Pax Christi renatosacco1@gmail.com

Anselmo Palini, saggista, palini.anselmo@gmail.com

Comunicato stampa _26 febbraio 2022




I Focolari aderiscono al minuto per la pace

Il 16 febbraio 2022 parte l’iniziativa di “un minuto per la Pace”, proposta da Azione cattolica italiana e Forum internazionale di Ac (Fiac), che, raccogliendo l’invito di Papa Francesco e dei vescovi italiani a pregare per la pace, chiedono a tutti di dedicare, appunto, un minuto alla preghiera per la pace, specialmente dopo i recenti avvenimenti accaduti tra Ucraina  e Russia. La pace è anche un bene troppo prezioso per lasciarlo alla sola responsabilità dei potenti, come ci ricorda Papa Francesco, nel Messaggio per la 55ª Giornata mondiale per la pace.

Anche il Movimento dei Focolari aderisce all’iniziativa. Da alcuni anni le comunità dei focolari hanno intensificato la preghiera comune per la pace attraverso il Time out quotidiano alle ore 12 di ogni fuso orario. Nato per iniziativa di Chiara Lubich nel 1991, durante la prima guerra del Golfo, e di fronte alle guerre assurde che insanguinano il pianeta, il Time out consiste nel prendere un minuto di silenzio o di preghiera per chiedere la pace e rimettere a fuoco l’impegno personale a costruirla laddove siamo.




Loppiano e il progetto giovani

Loppiano è un posto dove si può vivere un’esperienza di fraternità, insieme ad altri giovani provenienti da tutto il mondo, appartenenti a diverse culture, credenti o non credenti.

Come funziona?
Non c’è un programma prestabilito. E’ un’esperienza personalizzata, basata sui bisogni e le necessità che ognuno esprime e desidera affrontare. È un percorso sia individuale che collettivo. Vivere assieme, in una realtà multiculturale come Loppiano non è semplice e ci sono molte sfide da affrontare quotidianamente ma l’esperienza di fraternità ci porta a superarle mettendoci in gioco. Attraverso il lavoro, l’arte, la musica, la natura, il dialogo, la formazione personalizzata e molto altro abbiamo l’opportunità di conoscere gli abitanti e la vita di Loppiano, dove si prova a vivere un’ambiente di famiglia.

Per i giovani dai 18 ai 30 anni.
  

Info: https://www.loppiano.it/progetto-giovani/

https://www.loppiano.it/wp-content/uploads/2020/06/progettogiovanivideo.mp4




Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari

A pochi giorni dal primo anniversario dell’entrata in vigore del Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari un intervento dei Presidenti e Responsabili nazionali di Azione Cattolica, Acli, Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari, Pax Christi

  PER UNA REPUBBLICA LIBERA DALLA GUERRA E DALLE ARMI NUCLEARI

«Abbiamo bisogno di giustizia sociale, non di atomiche» (don Primo Mazzolari)

«Ancora oggi il cammino della pace, che San Paolo VI ha chiamato con il nome di sviluppo integrale, rimane purtroppo distante dalla vita reale di tanti uomini e di tante donne e dunque della famiglia umana, che è ormai del tutto interconnessa. Nonostante i molteplici sforzi mirati al dialogo costruttivo tra le nazioni, si amplifica l’assordante rumore di guerre e di conflitti, mentre avanzano malattie di proporzioni pandemiche, peggiorano gli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, si aggrava il dramma della fame e della sete e continua a dominare un modello economico basato sull’individualismo più che sulla condivisione solidale».

Con queste parole Papa Francesco ha introdotto il proprio Messaggio per la Giornata Mondiale della pace del 1° gennaio 2022, sottolineando poi come «negli ultimi anni sia sensibilmente diminuito, a livello mondiale, il bilancio per l’istruzione e l’educazione […] mentre invece le spese militari sono aumentate, superando il livello registrato al termine della guerra fredda e sembrano destinate a crescere in modo esorbitante».

Papa Francesco, nello stesso Messaggio, ha anche auspicato «che quanti hanno responsabilità di governo elaborino politiche economiche che prevedano un’inversione del rapporto tra gli investimenti pubblici nell’educazione e i fondi destinati agli armamenti».

Nei giorni scorsi alla voce di Papa Francesco si è unita quella, autorevole, di oltre cinquanta scienziati e premi Nobel, che hanno lanciato la campagna per il “Dividendo della pace”. Una «semplice proposta per l’umanità», l’hanno definita gli studiosi, tra cui figurano, oltre agli organizzatori Carlo Rovelli e Matteo Smerlak, Carlo Rubbia, Giorgio Parisi, Roger Penrose, Steven Chu, mentre il Dalai Lama ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa.

Gli scienziati firmatari chiedono ai governi di tutti gli Stati Onu di «avviare trattative per una riduzione concordata della spesa militare del 2 per cento ogni anno, per cinque anni». In questo modo «enormi risorse verranno liberate e rese disponibili, il cosiddetto “Dividendo della pace”, pari a mille miliardi di dollari statunitensi entro il 2030».

Nell’ottica di una netta riduzione delle spese militari e nel contrasto alla logica della deterrenza nucleare si è posta anche l’iniziativa che lo scorso anno ci ha visto assumere una posizione pubblica: in 44 Presidenti nazionali di movimenti e associazioni del mondo cattolico italiano abbiamo infatti sottoscritto un appello al Parlamento del nostro Paese affinché ratificasse il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari, con lo slogan “Per una repubblica libera dalle armi nucleari”. Un appello che è purtroppo rimasto inascoltato.

Un significativo intervento si è registrato a livello internazionale il 4 gennaio 2022: le cinque “potenze atomiche ufficiali” – Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia e Cina –, in un messaggio congiunto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, hanno riconosciuto che le armi nucleari rappresentano una grave minaccia per tutta l’Umanità e che «non c’è modo di vincere una guerra nucleare» che per questo «non deve mai essere combattuta». Anche se tale dichiarazione non rappresenta alcuna apertura al bando definitivo degli ordigni atomici, tuttavia è il segno di una presa di coscienza della pericolosità dell’attuale quadro strategico basato sulle armi nucleari.

In questo Mese della Pace di gennaio 2022, e a pochi giorni dal primo anniversario dell’entrata in vigore del Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari, nel pieno sostegno alla campagna “Italia Ripensaci”, che ha visto una forte mobilitazione della società civile su questi temi, intendiamo rinnovare il nostro appello affinché anche il nostro Paese ratifichi il Trattato Onu, unendosi così agli oltre 50 altri Stati che l’hanno già fatto. Chiediamo che il Governo del nostro Paese sia presente, almeno in qualità di osservatore, alla Conferenza di Vienna del prossimo mese di marzo 2022, che riunirà tutti i Paesi che hanno ratificato il Trattato Onu.

Alla luce di queste considerazioni proponiamo di ritrovarci in una Giornata di confronto fra tutte le realtà del mondo cattolico che hanno sottoscritto il documento “Per una repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari”. Tale Giornata, che vuole essere un momento di riflessione, approfondimento teologico, discernimento e accorato rilancio dell’appello che ci ha visti insieme lo scorso anno, si svolgerà a Roma il 26 febbraio 2022 secondo il programma e le modalità che verranno in seguito comunicate anche in considerazione della diffusione della pandemia.

Auspichiamo un’ampia partecipazione a questa Giornata che vuole offrire un contributo originale alla riflessione e all’azione sui temi della pace.

«Un mondo libero da armi nucleari è possibile e necessario. […].  La Santa Sede rimane ferma nel sostenere che le armi nucleari sono strumenti inadeguati e inappropriati a rispondere alle minacce contro la sicurezza nel 21° secolo e che il loro possesso è immorale. La loro fabbricazione distoglie risorse alle prospettive di uno sviluppo umano integrale e il loro utilizzo, oltre a produrre conseguenze umanitarie e ambientali catastrofiche, minaccia l’esistenza stessa dell’umanità» (dal Discorso di Papa Francesco al Corpo Diplomatico, 10 gennaio 2022).

Rimini 14 Gennaio 2022

Giuseppe Notarstefano
Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana

Emiliano Manfredonia
Presidente nazionale delle Acli

Giovanni Paolo Ramonda
Responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII

Cristiana Formosa e Gabriele Bardo
Responsabili nazionali del Movimento Focolari Italia

Mons. Giovanni Ricchiuti
Presidente nazionale di Pax Christi

Ufficio Stampa Movimento dei Focolari Italia
Carlo Cefaloni cell.‭ 328 0531322‬

 




Commozione per la scomparsa di David Sassoli: prendersi cura, orizzonte della politica

Ha suscitato profonda commozione in tutto il mondo politico la scomparsa di Davide Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo. Unanime è il riconoscimento delle sue doti umane e politiche, del suo convinto apporto all’Europa come casa di tutti i popoli. Vogliamo ricordarlo attraverso un suo intervento al Forum Internazionale “DareToCare”, “Prendersi Cura”, evento centrale della Settimana Mondo Unito 2021 dei Focolari.

Il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli aveva dialogato nel Maggio ’21 con un gruppo di giovani impegnati nella campagna #daretocare. Erano studenti di relazioni internazionali, politici, comunicatori, peacemaker provenienti da Italia, Repubblica Ceca, Polonia, Belgio, Colombia, Ungheria, Ruanda. Le loro domande vertevano su temi quali la democrazia, l’adesione dell’Europa al Trattato di proibizione delle armi nucleari, accoglienza e corridoi umanitari, la crisi climatica.

“Molto bella questa immagine del prendersi cura, – aveva sottolineato il Presidente – perché la politica ha questo orizzonte, non può averne altri, è l’orizzonte della politica: avere cura delle persone, della propria comunità, delle proprie città. Credo che questa sia davvero una espressione che rappresenta questa voglia di scommettere sul futuro. […]

Sappiamo che la politica può fare tante cose ma certamente non può fare molto senza i cittadini, in particolare senza i giovani. Quindi, in questo momento così difficile, se vogliamo pensare e prepararci anche alle sfide del futuro la partecipazione dei giovani è molto importante e decisiva.” 

Aveva anche inviato un videomessaggio nel novembre 2020 in occasione di LoppianoLab e del centenario della nascita di Chiara Lubich, nel quale ha voluto  sottolineare l’attualità del messaggio di fraternità portato dalla fondatrice dei Focolari: «Dobbiamo valorizzare ancora di più quell’idea di cittadinanza globale, di cittadinanza solidale che sta alla base di una società aperta e inclusiva. Non è accettabile un’economia senza morale, uno sviluppo senza giustizia, una crescita a scapito delle generazioni future. In questo senso credo che l’Europa possa essere utile non solo ai nostri paesi ma ai cittadini e anche al mondo intero».

Patrizia Mazzola

Rivedi l’incontro di David Sassoli con i giovani

Videomessaggio in occasione di Loppianolab e del centenario della nascita di Chiara Lubich

Articolo su Città Nuova dell’ 11.01.2022

Una Rosa Bianca per David Sassoli

Articolo sito internazionale focolare.org

 




Natale ’21 con “Refugee”, il nuovo concerto del Gen Rosso

RIVEDI IL CONCERTO SUL CANALE DEL GEN ROSSO: https://youtu.be/y2J6LsubnAQ

Il Gen Rosso invita tutti a partecipare a “Refugee”, il Concerto di Natale 2021 che si svolgerà il 18 dicembre, alle ore 21:00 (UTC+1), presso l’Auditorium di Loppiano.
Il concerto è dedicato a tutti coloro che in questo momento si trovano in situazioni di sofferenza e disagio, con il desiderio di portare sollievo, pace e speranza ad ognuno della nostra famiglia umana.




Tommaso Sorgi è stato un uomo che ha incontrato l’Amore di Dio passando per l’Amore per il prossimo

Tommaso Sorgi è stato un uomo che ha incontrato l’Amore di Dio passando per l’Amore per il prossimo. E’ questa una delle riflessioni, tra le tante impresse nella memoria di chi lo ha conosciuto, che hanno segnato gli eventi per la celebrazione del centenario della nascita di Tommaso Sorgi.

A Teramo il 18 e 19 settembre 2021 è stata dedicata una due giorni alla celebrazione del Centenario della nascita di Tommaso Sorgi (nato il 12 ottobre 1921), evento promosso dall’Associazione Culturale” Il Raggio”, in collaborazione con il Comune di Teramo che ha inserito la manifestazione nell’ambito del programma “Teramo natura indomita”.

L’evento si è sviluppato in tre momenti, ben integrati tra loro:

– sabato 18 settembre l’inaugurazione di un’interessante mostra fotografica (aperta fino al 25 settembre 2021 dalle 17,00 alle 20,00) con immagini e foto della vita di Tommaso Sorgi nei vari ambiti della famiglia, della sua formazione, dell’impegno nel campo sociale ed ecclesiale

– domenica 19 settembre, nella mattinata, la presentazione del libro di autori vari dal titolo Tommaso Sorgi, Sulle orme di un uomo che ha segnato il suo tempo

nel pomeriggio dello stesso giorno un convegno organizzato presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Teramo, di cui Tommaso è annoverato tra i fondatori, e dove ha insegnato Sociologia dal 1966 al 1990.

Personaggio ecclettico, coerente, indomito ma umile, capace di realizzare tante opere sociali per la sua Teramo e, nel suo impegno in Parlamento, di essere firmatario di proposte di legge innovative per il periodo, anticipando i temi di riforme che vedranno la luce solo negli anni seguenti, come ad esempio quella per gli ospedali psichiatrici.

La presentazione del libro su Tommaso Sorgi di fronte ad una platea attenta che ha riempito la sala polifunzionale della Provincia di Teramo, ha avuto un’approfondita relazione da parte di Flavio Felice, professore ordinario di Storia delle Dottrine Politiche all’Università del Molise. “E’ un uomo che ha dato tanto alla cultura teramana, italiana ed internazionale, ha esordito Felice, evidenziando che Sorgi non è “solo” teramano. Il “prossimo” da amare per Sorgi, ha sottolineato Felice, soprattutto dopo l’incontro con il carisma dell’unità di Chiara Lubich, è diventato da un’entità astratta una persona concreta, vicina. Diversi i punti trattati su Tommaso Sorgi: dalla politica come impegno dell’anima, alla teoria sociologica del personalismo metodologico al rapporto, per Sorgi, tra religione e società alla luce del carisma dell’unità, alla persona umana artefice del sociale.

Sono seguiti brevi interventi di alcuni degli autori del volume, con riflessioni a margine della relazione introduttiva: Antonio Lo Presti, Giulia Paola Di Nicola, Attilio Danese, Pietro Cocco, Gianguido D’Alberto, Marcello Mazzoni, Claudio Appicciafuoco, Roberto Ricci, Sandro Melarangelo artista e membro del Partito Comunista perciò “avversario politico” per antonomasia, che, raccontando con emozione la fine della guerra a Teramo, ha avuto per Tommaso espressioni di grande stima.

E’ seguito il saluto di Donna Kempt, focolarina, delegata da Margaret Karram, presidente dell’Opera di Maria, a rappresentarla in occasione dell’evento.

Dopo una visita al bellissimo Duomo di Teramo, con la guida attenta del parroco don Adamo Varanesi, nel pomeriggio il convegno all’Università ha concluso il trittico di eventi nel cuore dell’istituzione formativa della città di Teramo, nell’aula magna della facoltà di Giurisprudenza una platea varia per provenienze sociali e culturale.

E’ toccato a Gino Mecca, curatore del libro, aprire il convegno. “In ogni ambito in cui Tommaso Sorgi è stato impegnato, ha esordito il giornalista teramano, ha lasciato delle tracce importanti: come cristiano, politico e cattedratico. L’elemento unificante delle iniziative realizzate per ricordare Tommaso Sorgi è stato il tempo che ciascuno è chiamato ad attraversare e durante il quale ciascuno costruisce la sua storia. Tommaso Sorgi”, ha sottolineato Gino Mecca, “ha vissuto il suo tempo dall’inizio alla fine, guardando sia Cielo che Terra, due dimensioni mai disgiunte. La sua memoria ci interpella e chiede gesti di amore concreti”. Toccanti gli interventi del Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto per il quale ci sono persone che possono essere ricordate, e altre che devono essere ricordate e tra queste c’è Tommaso Sorgi, come aveva già espresso con vigore durante la conferenza stampa ai giornalisti, il 10 settembre “in un momento storico nel quale mancano i punti fermi, solidi, stabili, che consentono di abbracciare tutti gli aspetti del vivere civile e del vivere sociale (…). Di Tommaso Sorgi (…) l’aspetto fondamentale (…)aver mantenuto la coerenza dell’essere, dei comportamenti, del vivere quotidiano,(…) in ogni aspetto del suo agire”

Anche per Diego Di Bonaventura, Presidente della Provincia di Teramo, Tommaso Sorgi è un esempio di politico da seguire…”Uno che ha vissuto la politica come atto d’amore; che ha lavorato concretamente per l’altro” ed a cui si è ispirato per le sue candidature e prassi politica.

Il vescovo di Teramo-Atri, Mons. Lorenzo Leuzzi, ha invitato il Movimento dei Focolari a fare un passo in avanti: il mondo ha bisogno di un cristianesimo protagonista, individuando (cfr.Paolo VI) nella politica la forma più alta di carità. Dobbiamo rispondere alle domande della società di oggi a partire dall’esperienza di essere battezzati.

Moderati da Maria Chiara Ferro, docente di Lingua e Letteratura Russa all’Università Gabriele d’Annunzio Chieti-Pescara, i relatori hanno tracciato alcuni aspetti del profilo umano, cristiano, sociale e politico di Tommaso Sorgi. Pietro Cocco, con lo sguardo acuto dell’esperto cronista ha letto la storia del nostro Tommaso sin dalla sua fanciullezza, dalla vocazione ad entrare in seminario a quella di impegnarsi nella vita politica e sociale. Marcello Mazzoni, medico teramano, ha portato in evidenza l’impegno concreto e controcorrente di Sorgi nel settore medico durante i quattro anni in cui è stato presidente della più grande istituzione medica della città abruzzese, con forti innovazioni soprattutto nell’ospedale psichiatrico, segno della forte attenzione per i più deboli.

Iole Teresa Mucciconi, giurista, ha tratteggiato le principali attività di Sorgi nei 19 anni di impegno politico parlamentare, dalla commissione istruzione a quella della sanità, nelle quali ha speso il suo impegno per quanti sono più nel bisogno e per la sua terra. Teresa Serra, docente di filosofia politica e collega di Sorgi per alcuni anni all’università di Teramo, ha colto nella coerenza e nella capacità di saper dialogare con tutti le più grandi virtù di Tommaso, anche nel periodo degli anni settanta in cui la contestazione infervorava gli animi di studenti e docenti. Sorgi ha lasciato un’eredità viva nella società sui temi della democrazia partecipativa. “E’ stata una di quelle persone, ha concluso nel suo intervento la Serra, che è ho avuto il privilegio di conoscere”.

Alberto Lo Presti, docente di dottrine politiche alla LUMSA, nonché collaboratore di Sorgi al Centro Igino Giordani e suo successore alla guida del centro, ha affermato come Tommaso, alla fine del suo percorso lavorativo non si è messo a riposo, come spesso avveniva all’epoca per i grandi uomini politici, ma, con passione e tenacia, ha invece portato avanti tante attività nell’ambito politico nazionale e internazionale, ed ha lavorato al percorso di beatificazione di Igino Giordani. “Sorgi, ha concluso Alberto Lo Presti, è la testimonianza di come si possa far politica attiva, ed ad alto livello, senza alcun attaccamento, pronto a lasciar tutto per “seguire la volontà di Dio”. In ultimo Vitek Vltr, in rappresentanza del Movimento dei Focolari, ha partecipato alla vasta platea come il lascito di Tommaso Sorgi sia immenso: il patto eletto-elettori ha generato, e genera tuttora, esperienze piccole e grandi in tutto il mondo, così come anche il suo contributo alla nascita dell’Economia di Comunione, di cui si presume abbia suggerito a Chiara Lubich il nome, quale espressione imprenditoriale e civile della cultura del dare vissuta da grandi e bambini del Movimento dei Focolari ed oltre. Il seme di Tommaso continua nella vita di tante persone impegnate nell’economia, nella politica, nel sociale.

Come segno evidente dell’impegno concreto per gli ultimi e i poveri, al termine del convegno l’associazione il Raggio, dalle mani del suo presidente Amedeo Lisciani, ha consegnato alla responsabile della Caritas cittadina Anna Di Eustachio, un primo assegno per contribuire alla costruzione della Cittadella della Carità, un luogo dove poter accogliere le persone con difficoltà, creare una nuova mensa ed ospitare coloro che sono più fragili.

A conclusione del convegno, a nome della famiglia Sorgi, la figlia Chiara ha raccontato come il centenario abbia permesso anche alle figlie di riscoprire l’uomo Tommaso, padre, politico, studioso, focolarino. Sorgi aveva la sua città nel cuore tanto da far stampare un timbro Ter-Amo, amore da triplicare e moltiplicare, segno dell’innata vocazione comunitaria della città di Teramo all’impegno sociale per i poveri e gli ultimi. Le celebrazioni per il centenario della sua nascita non potevano concludersi che con un atto concreto, d’amore per la città.

Vedi anche:

https://www.cittanuova.it/tommaso-sorgi-uomo-segnato-suo-tempo/?ms=002&se=005

https://abruzzoweb.it/teramo-centenario-nascita-tommaso-sorgi-luomo-il-suo-mondo-il-suo-tempo-in-una-mostra/




Afghanistan, guerra e diritti umani. Sostegno ai profughi

Consegnato il Paese nelle mani dei Talebani in base agli accordi di Doha del 2020, si teme l’inevitabile ondata migratoria. Il problema rimosso resta la partecipazione ad una guerra che in 20 anni ha prodotto centinaia di migliaia di vittime. Alcuni passaggi di un dibattito in Italia.

La questione Afghanistan irrompe nel dibattito pubblico italiano davanti alle tragiche immagini che arrivano dall’aeroporto di Kabul. Una fine del mondo con le persone che cercano di fuggire dal Paese dopo la veloce riconquista del potere da parte delle forze talebane.

Una fuga precipitosa e disordinata dopo tutto il tempo avuto a partire dal 29 febbraio 2020, data dell’accordo siglato a Doha nel Qatar tra i rappresentanti dei talebani e il sorridente italo americano Mike Pompeo, allora segretario di Stato dell’amministrazione Trump.

Resta difficile credere che la superpotenza militare statunitense si faccia imporre il 31 agosto come termine massimo per completare l’evacuazione del personale occidentale e dei collaboratori locali.

Nico Piro, inviato speciale della Rai è una delle fonti più credibili e attente da sempre alla situazione di quel Paese come si può riscontrare dal suo editoriale pubblicato sulla nostra rivista di luglio e dall’intervista audio presente in questo sito.

leggi tutto l’articolo sul sito di Città Nuova

Per sostenere l’accoglienza dei profughi, i contributi potranno essere versati con la causale ACCOGLIENZA AFGHANISTAN su:

CONTO CORRENTE su BANCA ETICA intestato a P.A.M.O.M:
IBAN IT13K0501803200000016932816
CAUSALE versamenti: ACCOGLIENZA AFGHANISTAN

Per ogni adesione o suggerimento potete scriverci agli indirizzi:
umanitanuova.italia@gmail.com
reteimmigrazione@gmail.com




Comunità insieme, ricominciare dal noi

Una serie di webinar promossi dal Movimento Politico per l’Unità in Italia per avvicinare le posizioni di maggioranza e minoranza cercando punti comuni attraverso un dialogo argomentato.

Se l’Europa nel New Generation Fund ha messo a disposizione del nostro paese la somma più consistente, è per metterci nelle condizioni di sanare un divario territoriale che rallenta l’intero paese e la stessa Unione. Leggendo il PNRR non pare che questo indirizzo sia stato recepito pienamente. Secondo il Prof. Gianfranco Viesti (Economia UniBa) gli 82 mld per il sud sono un totale in cerca di addendi: L’allocazione di investimenti al sud dipenderà da un insieme di scelte politiche ancora da prendere; La realizzazione degli investimenti dipenderà dalla governance complessiva e dal rafforzamento delle capacità sopratutto degli enti locali. Ma ogni gli ente locale avrà le risorse umane e tecniche per poter affrontare questa sfida?

Stimolate da Carlo Cefaloni di Città Nuova, le esperienze degli invitati al Webinar “PNRR, le comunità insieme per ricominciare dal noi” hanno composto un momento dal quale è emersa un’Italia bella, di politici impegnati e persino “affaticati” nel lavorare alla costruzione del bene comune.

Rosanna Mazzia Sindaca di Roseto Capo Spulico (CS) e presidente dei Borghi autentici d’Italia ci ha fornito uno spaccato sulla bellissima terra calabrese e sui borghi, invitandoci a non guardarli solo dal drone, ma scendendo nelle strade per coglierne la straordinaria ricchezza, ma anche le difficoltà e i dolori dell’abbandono.

Giovanna Bruno, sindaca di Andria, ha espresso con decisione l’impegno suo e della comunità per invertire la rotta al fine di ridare nuove prospettive alla propria città, ma deve farlo con 290 dipendenti, mentre una città del nord di identiche dimensioni ne ha 600 (e questa criticità è emersa da tutti i sindaci).

Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti, è stato capace di raccogliere 500 sindaci intorno ad una proposta operativa che vorrebbe restituire il Sud all’Italia e l’Italia al Sud. Recovery Sud non è una rivendicazione, ma un patto tra sindaci di ogni colore politico che impegna, propone e raccoglie la sfida dell’oggi delle comunità locali, nella prospettiva del bene dell’Italia intera.

Beppe Notartomaso, sindaco di Campodipietra (CB) ha dimostrato che anche un sindaco di un piccolo centro, con un solo dipendente e un dirigente in uscita, può realizzare delle grandi progettualità per il Paese.
Marco Bussone, presidente dell’Unione dei comuni montani, ci ha dato la possibilità di non focalizzare esclusivamente “a Sud” la tematica, aprendola a tutte le comunità che sono rimaste indietro o rischiano di rimanervi, anche se a latitudini diverse.

La sottosegretaria alla transizione digitale Assuntela Messina e l’onorevole Patassini hanno saputo recepire gli stimoli e, pur non potendo dare risposte definitive, sono stati capaci di coglierne le diverse sfumature, rispondendo con sensibilità politica “vera”.
La Senatrice, rispondendo alle tante sollecitazioni, ci ha lanciato quasi un motto sul quale costruire un progetto per il “noi”: “equità e sostenibilità”. Un’architrave che vorremmo diventasse l’anima del PNRR (e di ogni azione politica in generale), e che speriamo che dai nostri due rappresentanti parlamentari, possa diffondersi a tanti altri colleghi.

L’onorevole Patassini, tra l’altro, ha sottolineato l’importanza della sussidiarietà: la vera novità politica manifestatasi nelle esperienze locali raccontate.
Certo non nascondiamo che la strada sia ancora tutta da percorrere e che tante criticità non sono state messe in luce. Ma speriamo, con questo appuntamento, di aver aperto tra periferia e centro un nuovo canale, attraverso cui si incrementi il dialogo e la reciprocità, per provare a sciogliere i tanti nodi che tengono legate tante nostre comunità e, con loro, la stessa Italia.

30/06/2021 La segreteria MPPU Puglia

page1image30427200

CANALE YOUTUBE MPPU ITALIA




Ddl Zan, un’opportunità di dialogo

Il disegno di legge Zan titolato “Disposizioni in materia di contrasto dell’omofobia e della transfobia” che come noto prende il nome dal firmatario (il deputato Alessandro Zan) è al centro del dibattito politico. Infatti si va al voto in aula il 13 luglio 2021, alle ore 16.30, dopo che nella Commissione giustizia al Senato non si è trovata la auspicata mediazione.

Ricordiamo che il Ddl Zan è stato approvato alla Camera il 4 novembre 2020 con larga maggioranza di voti.

Il Movimento politico per l’unità Italia, già un anno fa a luglio, ha intercettato che il Ddl Zan, non ancora balzato agli onori della cronaca, meritava di essere approfondito e di essere oggetto di un dialogo profondo.

Consapevoli che se un progetto di legge si può migliorare è quindi necessario discernere quei confini sottili che potrebbero rendere una legge troppo interpretabile dall’organo giudicante o addirittura inutile, abbiamo pertanto concordato che il migliore modo di intraprendere un dialogo fosse quello di ben informarsi.

Successivamente, attuando le parole del Presidente Mattarella a Trento, in occasione del centenario di Chiara Lubich, che ha definito quanti si ispirano al carisma dell’unità, estremisti del dialogo, abbiamo organizzato nell’arco di questo ultimo anno tre webinar e un laboratorio parlamentare dove abbiamo invitato esperti di diritto penale e costituzionale in dialogo con alcuni parlamentari e politici locali di vari schieramenti.

Utili e interessanti gli approfondimenti sui contenuti del disegno di legge Zan che ci hanno aiutato a cogliere i rischi e le opportunità del nuovo impianto normativo anche in piena sintonia con gli esperti di comunione e diritto.

Tutti i partecipanti ai webinar organizzati da Mppu Italia, seppur anche di idee diverse, si sono ritrovati nel principio di eguaglianza riconosciuto dall’art. 3 della nostra carta Costituzionale; il punto dal quale continuare il dialogo proficuo per una legge migliore a tutela di tutti.

Per approfondire si veda il sito del MPPU e i numerosi articoli pubblicati da Città Nuova.

Angela Grassi

 




Chiara Lubich: l’amicizia spirituale via alla cultura del dialogo

25 giugno 2021. Conversazione con Roberto Catalano.
Docente universitario, esperto del dialogo interreligioso.
Terzo appuntamento organizzato dalla Comunità del Movimento dei Focolari di Jesi nelle Marche.




8 giugno 2021, ore 13: un minuto per la pace

L’ 8 giugno 2014 si è svolto nei Giardini Vaticani l’incontro “Invocazione per la pace” promosso da Papa Francesco insieme al Presidente di Israele (Simon Peres), al Presidente dell’Autorità Palestinese (Maḥmūd ʿAbbās – Abu Mazen), con il Patriarca di Costantinopoli (Bartolomeo I).

Durante questo incontro, Margaret Karram ha recitato la preghiera per la pace di San Francesco d’Assisi.

Margaret Karram durante la lettura della Preghiera di San Francecsco

Con UN MINUTO PER LA PACE 2021 invitiamo tutti: cattolici, cristiani delle diverse confessioni, credenti di tante religioni, uomini e donne di buona volontà a unirsi per pregare e lavorare insieme” per la pace in tutto il mondo, in particolare a Gerusalemme, tra israeliani e palestinesi e in Myanmar. Ci fermiamo quindi martedì 8 giugno alle ore 13 (italiane), per pregare per la pace.

Anche il Movimento dei Focolari ha aderito all’iniziativa promossa dall’Azione Cattolica. Coinvolgiamo e diffondiamo questa iniziativa per contare in tutto il mondo un numero sempre più grande di MINUTI PER LA PACE.

Leggi l’iniziativa sul sito dell’Azione Cattolica




30 anni di Economia di Comunione – In diretta il 29 maggio

L’evento del 30° dell’Economia di comunione vuol essere un momento in cui, partendo dalle nostre origini in Brasile nel 1991, ci fermeremo a riflettere insieme su quello che abbiamo vissuto in questi 30 anni  per capire quale strada vogliamo intraprendere per il futuro.

Oggi più che mai c’è bisogno di una Economia di Comunione

“Non dimentichiamoci dei poveri” (Chiara Lubich). In un tempo che sta affannosamente cercando una via che coniughi l’economia con la giustizia sociale e la sostenibilità, Economia di Comunione da trent’anni vive e annuncia una nuova economia, portatrice di un messaggio quanto mai attuale.

Nel maggio 1991 Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, atterrando su San Paolo del Brasile fu colpita dal contrasto fra i grattacieli e la miriade di favelas, case poverissime, che li circondavano. Sentì di fare qualcosa, immediatamente: il 29 maggio 1991 fece nascere l’Economia di Comunione. Guardando oggi il nostro mondo i contrasti sono ancora più forti e aggravati dalla pandemia: adesso, più che mai, c’è bisogno di una Economia di Comunione.

Il 29 maggio 2021, dalle ore 13 alle ore 17 si svolgerà online l’evento internazionale “30 ANNI DI ECONOMIA DI COMUNIONE”, in diretta dall’Auditorium della Cittadella Internazionale di Loppiano (Firenze, ITALIA), in italiano, inglese, francese, portoghese, spagnolo e coreano.

Interverranno tra gli altri: l’economista Stefano Zamagni che da sempre ha accompagnato Economia di Comunione; Vera Araujo, sociologa brasiliana; Jean Tonglet, ATD Quarto Mondo; Luca Crivelli, Università SUPSI (Lugano-Svizzera); Alberto Ferrucci, imprenditore e “pioniere” dell’Edc; Isaias Hernando, presidente Associazione Internazionale per una Economia di Comunione (AIEC); Geneviéve Sanze, Consiglio Generale del Movimento dei Focolari; Benedetto Gui, Istituto Universitario Sophia; Margaret Karram, e Jesús Morán, Presidente e co-Presidente del Movimento dei Focolari; Luigino Bruni, economista, Coordinatore progetto Economia di Comunione.

Economia di Comunione è oltre 1000 aziende che in tutto il mondo aderiscono al progetto o ad esso si ispirano, 15 incubatori aziendali EoC-IIN per lo sviluppo di nuove imprese in altrettanti Paesi, 6 progetti di sviluppo integrale attualmente in corso, oltre 400 tesi di laurea.

Il programma si aprirà con il racconto delle origini storiche e spirituali dell’Economia di Comunione. Seguiranno alcune performances artistiche. Numerose le testimonianze e la vita dell’Economia di Comunione da Brasile, Argentina, Filippine, Emirati Arabi, Portogallo, Usa, Belgio e video-messaggi arrivati da tutti il mondo: dalla Nuova Zelanda al Benin al Messico. L’evento prevede la partecipazione artistica del gruppo internazionale Gen Verde e sarà curato dalla regista Maria Amata Calò. Sono previsti HUB di ascolto e partecipazione locali, nel rispetto delle normative anti-Covid.

Luigino Bruni, Coordinatore Economia di Comunione: “Vi aspettiamo in tanti per festeggiare trent’anni di comunione, di condivisione con i poveri, di una economia dei cinque pani donati che diventano mille e sfamano la folla. Una festa di gratitudine, giovani e futuro. Perché l’Economia di Comunione è un bene globale, un dono per tutti”.

Per maggiori informazioni vai al sito EDC
PROGRAMMA AGGIORNATO
Elenco degli HUB di ascolto locali in Italia:
Torino
Frontignano (BS)
Piacenza
Parma
Bologna
Porretta Terme (BO)
Genova
Porto Sant’Elpidio (FM)
Ascoli Piceno
Vasto (CH)
Roma
Bari
Lamezia Terme (CZ)

Trapani

Per partecipare in presenza in uno di questi HUB e per maggior informazioni per l’Italia, scrivere a: segreteria.edc.italia@gmail.com

La playlist YouTube con la raccolta di tutte le lingue disponibili:

https://youtube.com/playlist?list=PLseXirhCvXpFZxIHlHX721qP1QvE3ranQ

Il canale INTERNAZIONALE: https://youtu.be/FdBZIz3mBkY

Più info dedicate all’evento: https://www.edc-online.org/it/italiano/news/30-anni-di-edc.html

COMUNICATO STAMPA

PROGRAMMA

________________________________________________________________________
Nel 2017, 1200 imprenditori, giovani e studiosi dell’Economia di Comunione, hanno incontrato Papa Francesco:

Conferimento a Chiara Lubich della laurea honoris causa in “Economia e commercio”.
Piacenza 29 gennaio 1999




Convegno Internazionale per l’Unità dei Cristiani – 28/29 maggio

Programma del 28 maggio 2021

Programma del 29 maggio 2021

UNITA’ DEI CRISTIANI OGGI: “AMATEVI COME IO HO AMATO VOI”

Convegno internazionale online 28-29 maggio 2021 – ore 13,30 -17

60 anni di dialogo tra fedeli di molte Chiese: un contributo, quello del Movimento dei Focolari per l’unità dei cristiani che genera accoglienza, giustizia e pace tra comunità e popoli. Al convegno si approfondirà il “dialogo della vita” che viene dalla prossimità e dalla condivisione tra cristiani di Chiese diverse.

Interverranno:
Card. Kurt Koch, Presidente Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (Vaticano)
Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari
Rev. Prof. Dr. Ioan Sauca, Segretario generale ad interim Consiglio Ecumenico delle Chiese (Svizzera);
Prof. Dr. Piero Coda, Istituto Universitario Sophia (Italia)
Prof. Dr. Stefan Tobler, Università Sibiu (Romania);
Prof. Dr. Mervat Kelly, Pontificia Università Lateranense (Italia)
Mons. Juan Usma, Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (Vaticano)
Pastore Giovanni Traettino, Fondatore della chiesa evangelica della riconciliazione (Italia)
Pastore Joe Tosini, Fondatore del Movimento John 17 (USA)
Rev. Dr. Jesùs Moran, Copresidente del Movimento dei Focolari

“Concentrandosi sulla spiritualità dell’unità, Chiara Lubich ebbe un profondo impatto sul movimento ecumenico e diede un significativo contributo per alimentare autentici rapporti tra Chiese e tradizioni cristiane diverse”. Si esprime così Olaf Fykse Tveit, già Segretario Generale del Consiglio ecumenico delle Chiese. Sono migliaia i cristiani che si riconoscono nel carisma di Chiara Lubich e nel primato della parola evangelica in cui Gesù prega il Padre: “Che tutti siano uno” (cf Gv 17,21). “Unità” è la parola chiave del Carisma dei Focolari ed anche del percorso di dialogo in atto; una strada che non annulla le diversità, ma che sa riconoscere proprio lì una ricchezza.

Il convegno promosso dai Focolari, dal titolo “Amatevi come io ho amato voi” (cf. Gv 15,13) che si svolgerà online il 28 e 29 maggio prossimi non poteva arrivare in un tempo più propizio, in cui il riaccendersi di guerre e conflitti – oltre alla piaga della disuguaglianza sociale aggravata dalla pandemia – richiedono un contributo personale e globale per curare le fratture e le ferite che l’umanità sta affrontando oggi.

Sarà duplice il focus del convegno: si approfondiranno il “dialogo della vita” – lo straordinario punto di vista in base al quale Chiara Lubich iniziò nel 1961 a percorrere con cristiani di Chiese diverse un cammino di comunione – e lo scambio di “doni spirituali”.

Il “dialogo della vita” o “dialogo del popolo” come altresì lo definì Chiara Lubich, non si contrappone a quello dei responsabili delle Chiese, bensì lo accompagna e lo testimonia. Sono i cristiani stessi che vivono, operano e lavorano insieme nella quotidianità e, immersi nelle sfide della storia, alimentano un clima di fiducia reciproca, di stima e rispetto vicendevole che fa cadere barriere e pregiudizi di secoli.

Molte le testimonianze di questo dialogo che arricchiranno il convegno, come quella di Lina, cattolica, e Roberto della chiesa Pentecostale, entrambi di Agrigento (Italia), impegnati in un progetto di solidarietà comune nei confronti della loro città, basato sul Vangelo, valorizzando quello che unisce e non quello che divide. Oppure quelle dalle Filippine, dove cristiani di molte Chiese collaborano per sollevare insieme situazioni di emergenza scoprendo come siano occasioni fruttuose per camminare, lavorare e pregare insieme.

Nicole invece è della Chiesa greco-cattolica mentre Garo è armeno ortodosso; sono libanesi e collaborano con la Federazione Mondiale degli Studenti Cristiani (WSCF) presente in tutti i Paesi del Medio Oriente. Dalla loro partecipazione sta nascendo una rete di rapporti che crea comunione: “e di questa – spiegano Nicole e Garo – abbiamo tanto bisogno nei nostri Paesi”.

Il Convegno internazionale si colloca nel 60° anniversario del Centro “Uno” per l’unità dei cristiani la segreteria per il dialogo tra cristiani di diverse Chiese fondato da Chiara Lubich il 26 maggio 1961.
Si svolgerà dalle ore 13.30 alle ore 17.00 (ora italiana), verrà trasmesso dal Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (Roma, Italia) e tradotto in 20 lingue.

Per maggiori informazioni: Stefania Tanesini – (+39) 338 5658244
Via Frascati, 306 – 00040 ROCCA DI PAPA (Roma) – Italia – 0694798144

 




Appello dei Presidenti nazionali di associazioni e realtà del mondo cattolico

Un forte appello a Governo e Parlamento dai Presidenti e dai Responsabili nazionali di:

Acli, Azione Cattolica italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari Italia, Pax Christi, Fraternità di Comunione e Liberazione, Comunità di Sant’Egidio, Sermig, Gruppo Abele, Libera, Agesci, Fuci (Federazione universitaria cattolica italiana), Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale), Argomenti 2000, Rondine-Cittadella della Pace, Mcl (Movimento Cristiano Lavoratori), Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli, Città dell’Uomo, Amici di Raoul Follerau, Associazione Teologica Italiana, Coordinamento delle Teologhe Italiane, Centro Internazionale Hélder Câmara, Centro Italiano Femminile, Csi (Centro Sportivo Italiano), La Rosa Bianca, Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani), Fondazione Giorgio La Pira, Fondazione Ernesto Balducci, Fondazione Don Primo Mazzolari, Comitato per una Civiltà dell’Amore, Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, Federazione Stampa Missionaria Italiana, Rete Viandanti, Noi Siamo Chiesa, Beati i Costruttori di Pace, Fraternità francescana frate Jacopa, Comunità Cristiane di Base

L’Italia ratifichi il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari

Il 22 gennaio 2021, al termine dei 90 giorni previsti dopo la 50esima ratifica, il “Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari” è diventato giuridicamente vincolante per tutti i Paesi che l’hanno firmato.

Questo Trattato, che era stato votato dall’Onu nel luglio 2017 da 122 Paesi, rende ora illegale, negli Stati che l’hanno sottoscritto, l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, l’installazione o il dispiegamento di armi nucleari.

Il nostro Paese non ha né firmato il Trattato in occasione della sua adozione da parte delle Nazioni Unite, né l’ha successivamente ratificato. Tra i primi firmatari di questo Trattato vi è invece la Santa Sede.

In Italia, nelle basi di Aviano (Pordenone) e di Ghedi (Brescia), sono presenti una quarantina di ordigni nucleari (B61). E nella base di Ghedi si stanno ampliando le strutture per poter ospitare i nuovi cacciabombardieri F35, ognuno dal costo di almeno 155 milioni di euro, in grado di trasportare nuovi ordigni atomici ancora più potenti (B61-12).

Il nostro Paese si è impegnato ad acquistare 90 cacciabombardieri F35 per una spesa complessiva di oltre 14 miliardi di euro, cui vanno aggiunti i costi di manutenzione e quelli relativi alla loro operatività.

Le armi nucleari sono armi di distruzione di massa, dunque, in quanto tali, eticamente inaccettabili, come ci ha ricordato anche papa Francesco in occasione della sua visita in Giappone domenica 24 novembre 2019, a Hiroshima:

«Con convinzione desidero ribadire che l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche, come ho già detto due anni fa. Saremo giudicati per questo. Le nuove generazioni si alzeranno come giudici della nostra disfatta se abbiamo parlato di pace ma non l’abbiamo realizzata con le nostre azioni tra i popoli della terra».

Il 22 gennaio 2021 autorevoli esponenti della Chiesa cattolica di tutto il mondo, tra i quali il cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e mons. Giovanni Ricchiuti, arcivescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e presidente di Pax Christi Italia, hanno sottoscritto a loro volta un appello in cui «esortano i Governi a firmare e ratificare il Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari», sostenendo in questo «la leadership che papa Francesco sta esercitando a favore del disarmo nucleare». Altri vescovi italiani si sono espressi pubblicamente in questa direzione e anche numerose sedi locali delle nostre associazioni e dei nostri movimenti hanno fatto altrettanto.

A tutti questi appelli, unendoci convintamente alla Campagna nazionale “Italia ripensaci”, che ha registrato una vasta e forte mobilitazione su questo argomento, aggiungiamo ora il nostro e chiediamo a voce alta al Governo e al Parlamento che il nostro Paese ratifichi il Trattato Onu di Proibizione delle Armi Nucleari.

La pace non può essere raggiunta attraverso la minaccia dell’annientamento totale, bensì attraverso il dialogo e la cooperazione internazionale.

«La pandemia è ancora in pieno corso; la crisi sociale ed economica è molto pesante, specialmente per i più poveri; malgrado questo – ed è scandaloso – non cessano i conflitti armati e si rafforzano gli arsenali militari. E questo è lo scandalo di oggi»

(Papa Francesco, messaggio Urbi et Orbi, 4 aprile 2021, giorno di Pasqua).

Emiliano Manfredonia

Presidente nazionale delle Acli

Matteo Truffelli

Presidente nazionale di Azione Cattolica

Giovanni Paolo Ramonda

Responsabile nazionale dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

Rosalba Poli e Andrea Goller

Responsabili nazionali del Movimento dei Focolari Italia

Don Renato Sacco

Coordinatore nazionale di Pax Christi

Don Julián Carrón

Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione

Adriano Roccucci

Responsabile nazionale per l’Italia della Comunità di Sant’Egidio

Don Luigi Ciotti

Presidente del Gruppo Abele e di Libera

Ernesto Preziosi,

Presidente di Argomenti 2000

Ernesto Olivero

Fondatore del Sermig (Servizio Missionario Giovani)

Beppe Elia

Presidente nazionale del MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale)

Martina Occhipinti e Lorenzo Cattaneo

Presidenti nazionali della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana)

Barbara Battilana, Vincenzo Piccolo

Presidenti del Comitato Nazionale dell’Agesci

Franco Vaccari

Presidente di Rondine, Cittadella della Pace

Antonio Di Matteo

Presidente nazionale MCL (Movimento Cristiano Lavoratori)

Antonio Gianfico

Presidente della Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli

Luciano Caimi,

Presidente di Città dell’Uomo – associazione fondata da Giuseppe Lazzati

Antonio Lissoni

Presidente nazionale dell’Associazione Italiana Amici di Raoul Follerau

Luciano Corradini

Presidente emerito dell’UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi)

Riccardo Battocchio

Presidente dell’ATI (Associazione Teologica Italiana)

Cristina Simonelli

Presidente del Coordinamento delle Teologhe Italiane

Renata Natili Micheli

Presidente nazionale del CIF (Centro Italiano Femminile)

Vittorio Bosio

Presidente nazionale del CSI (Centro Sportivo Italiano)

Massimiliano Costa

Presidente nazionale del MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani)

Mario Primicerio

Presidente della Fondazione Giorgio La Pira (Firenze)

Andrea Cecconi

Presidente della Fondazione Ernesto Balducci (Fiesole)

Paola Bignardi

Presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari (Bozzolo)

Rosanna Tommasi

Presidente del Centro Internazionale Hélder Câmara di Milano

Fabio Caneri

Presidente associazione La Rosa Bianca

Giuseppe Rotunno

Presidente Comitato per una Civiltà dell’Amore

Antonio Caschetto

Coordinatore dei programmi italiani del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima

Suor Paola Moggi

A nome della FESMI (Federazione Stampa Missionaria Italiana)

Franco Ferrari

Presidente Associazione Viandanti e Rete dei Viandanti (costituita da 19 gruppi e 12 riviste di varie città)

Vittorio Bellavite

Coordinatore nazionale di Noi Siamo Chiesa

Lisa Clark

Presidente di Beati i costruttori di pace

Argia Passoni

Responsabile nazionale Fraternità Francescana frate Jacopa

Paolo Sales

Per la Segreteria Nazionale delle Comunità Cristiane di Base Italiane

Fra Fabio Scarsato

Altre adesioni

Direttore editoriale Messaggero di Sant’Antonio

Aurora Nicosia

Direttrice rivista Città Nuova

Padre Enzo Fortunato

Direttore rivista San Francesco Patrono d’Italia

Alessio Zamboni

Per la Direzione e la Redazione della rivista “Sempre”

Pasquale Colella

Direttore della rivista “Il Tetto” di Napoli

Diego Piovani

Direttore della rivista “Missionari Saveriani”

Alessandro Cortesi

Direttore Centro Espaces “Giorgio La Pira” (Pistoia)

Pierangelo Monti

Coordinatore del gruppo Amici di Gino Pistoni (Ivrea)

Martino Troncatti

Presidente Acli Lombardia

Ettore Cannavera

Presidente di “Cooperazione e Confronto” e responsabile della comunità “La Collina” di Serdiana (Cagliari)

Maria Gabriella Esposito

Presidente Uciim (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi) della diocesi di Teramo-Atri

Gennaro Scialò

Presidente Centro Giorgio La Pira di Pomigliano d’Arco

Roberto Marcelli

Presidente di Raphaël, cooperativa sociale onlus di Clusane d’Iseo (BS)

Carla Biavati

Presidente Associazione per la nonviolenza attiva

Maurizio Certini

Responsabile del Centro internazionale studenti “G. La Pira” di Firenze

Giorgio Grillini

Presidente Cooperativa sociale frate Jacopa

Davide Bertok

Responsabile Associazione Mondo senza guerre e senza violenza (Trieste)

Maria Pierina Peano

Responsabile Associazione Comunità di Mambre (Busca, Cuneo)

Mario Metti

Presidente dell’associazione Mamre di Borgomanero (Novara)

Questa iniziativa, avviata il 25 aprile 2021, viene chiusa idealmente il 2 giugno 2021 con lo slogan:

“Per una Repubblica libera dalle armi nucleari”




Economia disarmata: domenica 30 maggio in diretta da tutta Italia contro le armi nucleari

Domenica 30 maggio alle ore 17.30 si terrà un collegamento in diretta sulla pagina Facebook ed il canale YouTube di Economia Disarmata da diverse piazze italiane per sostenere l’appello: “L’Italia ratifichi il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari” rivolto a Governo e Parlamento.

Mercoledì 26 maggio ore 17 si è tenuta la conferenza stampa online (per seguire la diretta clicca qui) di presentazione del documento firmato da 39 Presidenti nazionali di realtà associative del mondo cattolico italiano

“L’Italia ratifichi il Trattato Onu di proibizione della armi nucleari”

Il 25 aprile 2021 i presidenti nazionali delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), dell’Azione Cattolica Italiana, dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, dai responsabili italiani del Movimento dei Focolari e dal coordinatore nazionale di Pax Christi hanno proposto al mondo cattolico italiano la sottoscrizione di un documento con cui si chiede al Governo e al Parlamento del nostro Paese la ratifica del Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari, entrato in vigore lo scorso 22 gennaio 2021 con il raggiungimento della cinquantesima ratifica.

In queste settimane il documento ha raccolto altre 34 adesioni di Presidenti nazionali di movimenti, associazioni e altre realtà del mondo cattolico italiano, cui hanno fatto seguito anche quelle di diversi direttori di riviste a diffusione nazionale e di importanti realtà locali.

Ne deriva una richiesta alta e forte che si accompagna a quella insistente di papa Francesco e di diversi vescovi italiani che si sono ufficialmente espressi in questa direzione.

Il Governo e il Parlamento del nostro Paese non possono restare insensibili a tutti questi appelli, che si uniscono a quelli della campagna “Italia ripensaci” che ha visto una forte mobilitazione di Sindaci e di realtà della società civile nel richiedere al nostro Paese la ratifica del Trattato Onu.

Alla Conferenza stampa di mercoledì 26 maggio,  sul canale youtube Economia Disarmata, sono intervenuti diversi firmatari del documento.

Per qualsiasi richiesta ci si può rivolgere ai responsabili organizzativi di questa iniziativa del documento contro le armi nucleari:

Carlo Cefaloni (carlo.cefaloni@gmail.com – cell. 3280531322)

Laila Simoncelli (lailaita@libero.it – cell. 3313063098)

Don Renato Sacco (renatosacco1@gmail.com – cell. 348-30356589)

Anselmo Palini (palini.anselmo@gmail.com – cell. 3318136856)

Appello dei Presidenti nazionali di associazioni e realtà del mondo cattolico

 




Stati generali della natalità – 14 maggio 2021

TUTTI I VIDEO SUL CANALE YOUTUBE

“Inverno demografico”, “culle vuote”: tante definizioni e poca concretezza fino ad ora intorno a un tema da cui passa il futuro del Paese. Il declino demografico avviatosi dal 2015 è stato accentuato dagli effetti che l’epidemia Covid-19. Il nuovo record di poche nascite (404 mila, dati Istat 2020) e l’elevato numero di decessi (746 mila), mai sperimentati dal secondo dopoguerra, aggravano la dinamica naturale negativa che caratterizza il nostro Paese.
SGdN è un evento organizzato per riflettere su un tema capace di unire tutto il Sistema Paese, provare a fare proposte per invertire il trend demografico.
Immaginare una nuova narrazione della natalità.
PROGRAMMA
Ore 9,30 Introduzione ai lavori: Gigi De Palo, Presidente Forum Famiglie
Saluto del Santo Padre Francesco
​Saluti Istituzionali
Elena Bonetti, Ministra per la Famiglia
Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione
Nicola Zingaretti, Presidente Regione Lazio
Virginia Raggi, Sindaca di Roma
Relazione del Prof. Gian Carlo Blangiardo, Presidente ISTAT
​Natalità, che impresa!
Matteo Del Fante – A.D. Poste Italiane
Elisabetta Ripa – A.D. Open Fiber
Marcello Foa – Presidente Rai
Carlo Tamburi – Direttore Enel Italia
Chiara Bidoli – Direttrice Area Infanzia RCS Media Group
​Nuove nascite, un buon investimento
Marco Sesana – Country Manager e Ceo di Generali Italia e GBL
Sara Doris – Presidente Esecutivo Fond. Mediolanum Onlus
Sergio Gatti – Direttore generale Federcasse
Aldo Cazzullo – Giornalista
Figli, una bellezza da raccontare
Ciro e Jessica Immobile, Calciatore
Luca e Paola Bernabei – A.D. Lux Vide
Anna Foglietta – Attrice
Marco Tarquinio – Direttore Avvenire
Annalisa Cuzzocrea – Giornalista
Ore 13,30 Conclusioni

 




Intervista a Margaret Karram: il dialogo sia la via di riconciliazione

“E quale futuro vogliamo offrire se non ci sono i bambini o se i bambini hanno vissuto il trauma di una guerra che non ha senso?”.

La presidente del Movimento dei Focolari, all’indomani dell’appello del Papa per la fine delle ostilità in Terra Santa, invita al dialogo e all’incontro perché, pur nelle diversità, ci si riscopra umani e fratelli. La sua voce di araba, cristiana – cattolica è quella di chi conosce le dinamiche, i conflitti ma anche le ricchezze di una convivenza all’insegna del rispetto e dei diritti di ognuno. (Intervista di Benedetta Capelli – Città del Vaticano )

Ascolta l’intervista a Margaret Karram

– Per me quello che sta succedendo è veramente causa di grande grande dolore, non solo perché sono di quel Paese, perché ho vissuto lì e perché ho conosciuto la gente del posto, palestinesi di Gaza ma anche di altre parti dei Territori sia ebrei, e mi fa veramente soffrire vedere come la situazione stia peggiorando giorno dopo giorno. Sentendo ieri il Papa mi ha proprio colpito nel profondo perché anch’io sento che chi alla fine paga il prezzo più alto sono le persone innocenti, i bambini. Ho assistito negli anni precedenti a vari conflitti dell’Intifada e posso dire che queste cose non finiscono con il cessare del conflitto ma durano per molto ancora. Questi bambini che crescono, queste famiglie che hanno perso qualcuno di caro vivono delle situazioni drammatiche e il loro futuro è veramente spezzato, buio. Non hanno neanche la speranza di guardare ad un futuro in cui vivere in libertà e in sicurezza perché finché non c’è la giustizia, il rispetto dei diritti umani di tutti, non ci sarà la pace. Non possiamo costruire un futuro diverso. E quale futuro vogliamo offrire se non ci sono i bambini o se i bambini hanno vissuto il trauma di una guerra che non ha senso.

Leggi tutto l’articolo




Appello di Margaret Karram per la pace in Terra Santa

Terra Santa, Colombia, Myanmar, Africa: luoghi nei quali la guerra prosegue incessantemente. Così Margaret Karram, Presidente dei Focolari, ribadisce la sua solidarietà e offre le sue preghiere a quanti soffrono e vivono in questi luoghi di violenza. Rivolge anche un accorato appello perché si pratichi il dialogo con tutti al fine di riscoprire che siamo tutti fratelli, figli dello stesso Padre.

“Non possiamo non sentire profondamente il grido di dolore che arriva in questi giorni da molte parti del mondo, perché la pace è di nuovo in grave pericolo. Mi riferisco alle proteste sfociate in violenze in diverse città della Colombia che stanno andando avanti da molti giorni, al popolo del Myanmar che da mesi soffre e in cui non si vedono ancora spiragli di pace e libertà, di diversi Paesi e regioni africane che per motivi diversi sono agitati da violenze che sembrano non avere fine.

E cosa dirvi della situazione riesplosa a Gerusalemme, ad Haifa, nella striscia di Gaza e in tante altre città della Terra Santa in questi giorni?

È una situazione che vivo proprio sulla mia pelle; le notizie dei bombardamenti, dei morti che aumentano ogni giorno riaccendono nel mio cuore un dolore immenso, anche perché questa è la terra dove sono nata e che mi ha cresciuta. Voglio dire a tutti voi che vivete in prima persona queste situazioni di violenza, rischiando spesso la vita che sono con voi più che mai! Offro e prego ogni giorno perché cessino i bombardamenti e le violenze tra i diversi gruppi, perché vengano risparmiate vite umane e perché la pace ritorni ad essere il bene supremo per ogni persona, per ogni popolo e governo.

Questa terra con tutte le sue profonde ferite ma anche grandi ricchezze che sono frutto della molteplicità dei popoli che la abitano mi ha stampato nell’anima la certezza che solo il dialogo, vissuto a volte anche in modo eroico, costruisce la pace vera in ogni luogo del mondo in cui manca.  Ciò che sento oggi nel profondo è invitare tutti a riscoprire che siamo tutti fratelli, figli dello stesso Padre, senza lasciarci prendere dall’odio o dalla tentazione di vedere solo la propria parte.

Ci impegniamo insieme a riportare al centro del nostro pensare e della nostra vita, della vita delle nostre comunità, dei nostri popoli la riconciliazione e il dialogo: un dialogo con tutti, nessuno escluso e che mette in atto politiche giuste, che accolgono e rispettano le diversità. Tuttavia, ci possono essere situazioni così disperate ed estreme dove sembra impossibile trovare una soluzione, ma lo abbiamo sperimentato tante volte: l’amore trova sempre vie di accesso al cuore dell’altro. A questo proposito, mi ha sempre dato speranza e coraggio uno scritto di Chiara Lubich che vorrei condividere con voi:

“Ma se più uomini accettassero la sofferenza per amore, la sofferenza che richiede l’amore, essa potrebbe diventare la più potente arma per donare all’umanità la sua più alta dignità: quella di sentirsi non tanto un insieme di popoli l’uno accanto all’altro, spesso in lotta tra loro, ma un solo popolo, una famiglia”. [1]

Teniamo viva la speranza! Con l’amore reciproco rinnovato tra tutti intensifichiamo la preghiera per chi soffre, per i morti, per chi non ha certezza del domani.  Ma soprattutto preghiamo Dio perché ci conceda il bene più grande per tutta l’umanità: il dono di una pace giusta e duratura”.

Margaret Karram

Presidente del Movimento dei Focolari

Dal sito www.focolare.org

 




Tutelare la legge 185/90 e le norme internazionali sull’export di armi: vita e diritti umani vengono prima del profitto armato

Presa di posizione delle organizzazioni della società civile italiana dopo le forti pressioni del complesso militare-industriale per modificare le norme e ridurre i controlli

Una presa di posizione forte contro l’azione concentrica in corso che punta a smantellare le norme nazionali e le procedure che regolamentano le esportazioni di armi e di sistemi militari. E’ quella diffusa oggi dalle principali Organizzazioni italiane da impegnate nella promozione della pace, del disarmo, della protezione umanitaria e del rispetto dei diritti umani a difesa in particolare della Legge 185/90 e del Trattato ATT sul commercio di armi.

Una scelta divenuta ormai necessaria di fronte a numerose pressioni avvenute nelle ultime settimane (coincise con la diffusione dei nuovi dati sull’export militare italiano) per rivedere le norme in vigore allo scopo di facilitare le esportazioni di armamenti e la competitività dell’industria militare, la cui funzione viene enfatizzata come “strategica” per il “rilancio” dell’economia nazionale.

Secondo le organizzazioni della società civile si tratta di “argomentazioni pretestuose che non trovano fondamento nella realtà dei fatti: i dati ufficiali, diffusi proprio dal settore industriale, evidenziano come il comparto armiero valga meno dell’1 per cento sia del prodotto interno lordo (Pil) sia delle esportazioni nazionali così come per tasso occupazionale”. Ciò dimostra come ci si trovi di fronte ad un “settore marginale per l’economia italiana che invece assorbe tuttora un flusso sovradimensionato di fondi pubblici grazie ad un diffuso e acritico sostegno politico”.

Eppure anche alcuni esponenti delle Istituzioni si stanno facendo promotori di istanze per modificare le leggi e ridurre i controlli invece di valutare in modo accurato il rispetto delle norme (nazionali ed internazionali) nelle esportazioni militari e il loro impatto, spesso devastante, sulle popolazioni e nelle zone di maggior tensione del mondo.

Nel ricordare le recenti sentenze della magistratura che pongono le norme di legge e i loro criteri di protezione umanitaria e limitazione della vendita di armial di sopra di qualsiasi ipotesi di profitto o ritorno economico i sottoscrittori della presa di posizione chiedono dunque al Governo di adoperarsi per un “pieno rispetto delle norme stabilite dalla Legge 185/90 e dai Trattati internazionali (tra cui soprattutto il Trattato sul commercio delle armi)”. Il Parlamento viene invece invitato “ad analizzare con attenzione le Relazioni governative sulle esportazioni di sistemi militari aprendo un confronto ampio ed approfondito con tutte le parti, comprese le associazioni della società civile, sulla Legge e sui suoi possibili miglioramenti” ricordando l’urgenza di implementare “misure idonee ad assecondare la graduale differenziazione produttiva e la conversione a fini civili delle industrie del settore della difesa” come richiesto dalla normativa vigente.

questo link il testo integrale del Documento “La legge 185/90 sulle esportazioni di armamenti va tutelata, insieme alle norme internazionali che la rafforzano” al momento sottoscritto dalle seguenti organizzazioni:

Amnesty International Italia
ARCI
Associazione per la Pace
AssoPace Palestina
Beati i costruttori di Pace
Campagna di pressione alle “banche armate”
Centro Studi Sereno Regis
CGIL
CIPAX
Comitato Riconversione RWM per la pace ed il lavoro sostenibile
Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della FCEI
Emmaus Italia Onlus
Fondazione Finanza Etica
Greenpeace Italia
Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo
Lega diritti dei popoli
Movimento dei Focolari
Movimento Internazionale della Riconciliazione
Movimento Nonviolento
Noi Siamo Chiesa
Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa
Oxfam Italia
Pax Christi Italia
Rete Italiana Pace e Disarmo
Save the Children Italia
Un Ponte Per
US Acli
Accademia Apuana della Pace
Associazione per la Pace Modena
Assopace per la Pace Padova
CGIL Padova
Tam-Tam di Pace Modena
Casa per la Pace di Modena




Settimana Mondo Unito 2021

PROGETTO MONDO UNITO – SENTIERI DI AZIONE PER UN MONDO UNITO

#DARETOCARE, osare prendersi cura

TUTTI I VIDEO

Il vaccino anti Covid come bene comune universale, l’adesione al trattato ONU per la proibizione delle armi nucleari, la messa in atto di strategie globali per l’accoglienza dei migranti. Poi legalità, economia civile ed ecologia integrale saranno al centro della 25ma edizione della Settimana Mondo unito (1-9 maggio 2021), evento internazionale promosso dai giovani dei Focolari e trasmesso in streaming dalla piattaforma multilingua www.unitedworldproject.org.
L’evento centrale internazionale si svolgerà a Bruxelles (Belgio), dal 7 al 9 maggio, con una Convention internazionale in cui interverrà David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo.
La cura come azione politica e risposta alle sfide ecologiche
Al cuore di questa edizione c’è la “cultura della cura”, espressa dallo slogan #DARETOCARE, (osare prendersi cura). Si tratta di una campagna di sensibilizzazione e azione in cui i giovani hanno individuato nella capacità e nel coraggio di adottare la cura anche come paradigma politico, inteso come servizio ad ogni persona e ambito sociale, la strada da percorrere per costruire un futuro migliore.
La prima fase della campagna ha avuto l’obiettivo di orientare alla “cura” il nostro agire di cittadini e l’azione politica; la seconda, che partirà proprio con la Settimana Mondo Unito 2021, si concentrerà sulla “cura” del pianeta e sulle sfide dell’ecologia integrale.
Tra gli eventi di quest’anno:
Il 2 maggio il Movimento Politico per l’Unità, in occasione del 25° anniversario della sua nascita, propone un evento on-line con il lancio di un “Appello per una nuova qualità della politica”.
Dal 7 al 9 maggio una Convention internazionale in streaming da Bruxelles (Belgio), dove cittadini e politici, come in un’agorà on-line, potranno pensare, confrontarsi e lavorare insieme.
Interverrà David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, protagonista il 7 maggio di un faccia a faccia con alcuni giovani sui temi della pace, della politica, dell’accoglienza dei migranti e dell’ecologia.
Prenderanno parte agli eventi della Settimana Mondo Unito: gli economisti Jeffrey Sachs, Sir Partha Dasgupta e Luigino Bruni; Simone Borg, docente di diritto ambientale e delle risorse presso l’Università di Malta; Lorna Gold, docente di Ambiente, sostenibilità e giustizia sociale, presso la National University of Ireland Maynooth (Irlanda); Catherine Belzung, docente di neuroscienze presso l’università di Tour (Francia); Pasquale Ferrara, ambasciatore e diplomatico; Giuseppe Gatti magistrato della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo; Margaret Karram e Jesús Morán, Presidente e Copresidente del Movimento dei Focolari; don Luigi Ciotti, fondatore di Libera.
La Settimana Mondo Unito è un evento internazionale promosso dai giovani dei Focolari che dal 1996 coinvolge giovani e adulti, Istituzioni e associazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sui temi della pace, della fratellanza e promuovere azioni ed impegni concreti.

Info e contatti: Tamara Pastorelli – (+39)  347 0064403
Ufficio Comunicazioni Focolari – Stefania Tanesini – (+39) 338 5658244

PROGRAMMA

1 maggio
Ore 15.00: spettacolo “Primo Maggio di Loppiano”, in diretta dalla cittadella dei Focolari, un appuntamento fisso per migliaia di giovani provenienti da ogni regione italiana, ma anche del mondo.

Ore 21.00: il concerto della band internazionale Gen Verde.

2 maggio
Dalle ore 11.00 alle ore 12.00 di ogni fuso orario si correrà virtualmente “Run4unity”, una staffetta sportiva non stop con giochi, sfide, testimonianze e impegni, per simbolicamente sulla terra un arcobaleno di unità e di pace.
Ore 14.00: il Movimento Politico per l’Unità, in occasione del 25° anniversario della sua nascita, propone un evento on-line con il lancio di un “Appello per una nuova qualità della politica”.

4 maggio
Ore 17.00: “Storie di sport al femminile”, con Lucia Castelli, Maddalena Musumeci, Dona Neide, Patricia Furtado, organizzato dall’associazione Sportmeet;
5 maggio
Ore 16.00: “The Economy of Francesco”, giovani in dialogo con l’economista indiano Sir Partha Sarathi Dasgupta;

6 maggio
Ore 19.00: Città Nuova presenta “La legalità del Noi al tempo del COVID 19”, con Giuseppe Gatti, magistrato della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, l’economista Luigino Bruni, il giornalista Gianni Bianco e Don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera.

7 maggio
Ore 13.00: giovani in dialogo con David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo;

7-9 maggio da Bruxelles (Belgio) – Forum mondiale #daretocare

7 maggio
Ore 12.00 (UTC+1): da Bruxelles, “Dare To Care International Convention, Opening show. In collaborazione con la casa di produzione televisiva Sylvester Productions, con storie, buone pratiche, idee, ispirazioni per “osare prendersi cura” da tutto il mondo.
Ore 13.00: Giovani in dialogo con David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo;
Ore 14.00: The Economy of Francesco, Policies & Happiness and Care’s proposals

8 maggio
Ore 14.00: “A vaccine for all, a Common Good the whole world needs”, con Jeffrey Sachs, economista e saggista (USA), e Catherine Belzung, psicologa e professore in neuroscienze all’università di Tours (Francia).
Ore 21.00: il concerto della band internazionale Gen Rosso.
9 maggio
Ore 12.00 (UTC+1): da Bruxelles, lo show “#daretocare for People and the Planet”, in collaborazione con la casa di produzione televisiva Sylvester Productions, per lanciare la seconda fase della campagna #daretocare, che si concentrerà sulle sfide dell’ecologia integrale, con esperienze e azioni d’ispirazione da tutto il mondo.
Ore 15.00: “Care and COP26” con Simone Borg, docente di diritto ambientale e delle risorse presso l’Università di Malta; Lorna Gold, docente di Ambiente, sostenibilità e giustizia sociale, presso la National University of Ireland Maynooth (Irlanda); Pasquale Ferrara, diplomatico e ambasciatore.

COMUNICATO STAMPA_SettimanaMondoUnito

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA PER UN MONDO UNITO




L’Italia ratifichi il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari: appello delle associazioni cattoliche

Appello congiunto di Acli, Azione Cattolica Italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari Italia e Pax Christi.

Il 22 gennaio 2021, al termine dei 90 giorni previsti dopo la 50esima ratifica, il “Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari” è diventato giuridicamente vincolante per tutti i Paesi che l’hanno firmato.

Questo Trattato, che era stato votato dall’Onu nel luglio 2017 da 122 Paesi, rende ora illegale, negli Stati che l’hanno sottoscritto, l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, l’installazione o il dispiegamento di armi nucleari.

Il nostro Paese non ha né firmato il Trattato in occasione della sua adozione da parte delle Nazioni Unite, né l’ha successivamente ratificato. Tra i primi firmatari di questo Trattato vi è invece la Santa Sede.

In Italia, nelle basi di Aviano (Pordenone) e di Ghedi (Brescia), sono presenti ordigni nucleari (B61), una quarantina circa. E nella base di Ghedi si stanno ampliando le strutture per poter ospitare i nuovi cacciabombardieri F35, ognuno dal costo di almeno 155 milioni di euro, in grado di trasportare nuovi ordigni atomici ancora più potenti (B61-12).

Il nostro Paese si è impegnato ad acquistare 90 cacciabombardieri F35 per una spesa complessiva di oltre 14 miliardi di euro, cui vanno aggiunti i costi di manutenzione e quelli relativi alla loro operatività.

Le armi nucleari sono armi di distruzione di massa, dunque, in quanto tali, eticamente inaccettabili, come ci ha ricordato anche papa Francesco in occasione della sua visita in Giappone domenica 24 novembre 2019, a Hiroshima:

 «Con convinzione desidero ribadire che l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche, come ho già detto due anni fa. Saremo giudicati per questo. Le nuove generazioni si alzeranno come giudici della nostra disfatta se abbiamo parlato di pace ma non l’abbiamo realizzata con le nostre azioni tra i popoli della terra».

Il 22 gennaio 2021 autorevoli esponenti della Chiesa cattolica di tutto il mondo, tra i quali il cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e mons. Giovanni Ricchiuti, arcivescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e presidente di Pax Christi Italia, hanno sottoscritto a loro volta un appello in cui «esortano i governi a firmare e ratificare il Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari», sostenendo in questo «la leadership che papa Francesco sta esercitando a favore del disarmo nucleare». Altri vescovi italiani si sono espressi pubblicamente in questa direzione e anche numerose sedi locali delle nostre associazioni e dei nostri movimenti.

A tutti questi appelli, unendoci convintamente alla Campagna nazionale “Italia ripensaci”, che ha registrato una vasta e forte mobilitazione su questo argomento, aggiungiamo ora il nostro e chiediamo a voce alta al Governo e al Parlamento che il nostro Paese ratifichi il Trattato Onu di Proibizione delle Armi Nucleari.

La pace non può essere raggiunta attraverso la minaccia dell’annientamento totale, bensì attraverso il dialogo e la cooperazione internazionale.

«La pandemia è ancora in pieno corso; la crisi sociale ed economica è molto pesante, specialmente per i più poveri; malgrado questo – ed è scandaloso – non cessano i conflitti armati e si rafforzano gli arsenali militari. E questo è lo scandalo di oggi»

(Papa Francesco, messaggio Urbi et Orbi 4 aprile 2021, giorno di Pasqua).

Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale Acli
Matteo Truffelli, Presidente nazionale di Azione Cattolica
Giovanni Paolo Ramonda, Presidente nazionale dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Rosalba Poli e Andrea Goller, Responsabili nazionali Movimento dei Focolari Italia
Don Renato Sacco, Coordinatore nazionale di Pax Christi

Questo documento è aperto alle adesioni dei responsabili delle associazioni e dei movimenti del mondo cattolico italiano.

Le adesioni possono essere inviate entro il 23 maggio 2021 a:

Carlo Cefaloni  carlo.cefaloni@gmail.com

Laila Simoncelli lailaita@libero.it




“VIVERE L’ALTRO” radice della pace

Il tema è stato trattato dal Prof. PIERO CAVALERI (psicologo e psicoterapeuta) ed il Dott. Donato Salfi (psicologo e psicoterapeuta).

Video disponibile sul canale YouTube Focolaritalia 




Igino Giordani, un eroe disarmato – 18 aprile

Domenica 18 aprile in live streaming attraverso alcune testimonianze sarà ricordato Igino Giordani, politico ispiratore dell’impegno sociale e delle scelte ideali di tanti, scrittore e giornalista, co-fondatore del Movimento dei Focolari. Verrà presentato l’ultimo libro biografico e inaugurata una scultura a lui dedicata.

Uomo del dialogo e di profonda fede, sostenitore della fraternità universale, costruttore di pace, politico, giornalista: Igino Giordani (1894-1980) è tutto questo e molto di più. Il 18 aprile 2021 ricorre il 41esimo anniversario della sua dipartita e per questa ricorrenza il Centro Igino Giordani ha organizzato un evento per commemorare la sua figura. Una figura che continua nel tempo a suscitare interesse in persone di diverse età, provenienze geografiche, politiche, culturali e richiama all’impegno per costruire una società migliore.

L’evento sarà trasmesso in live streaming ( https://live.focolare.org/ ) dal Centro Internazionale del Movimento dei Focolari (Rocca di Papa, Italia), domenica 18 aprile 2021 alle ore 15.30 (ora italiana) con la possibilità di seguirlo in italiano, inglese, francese, spagnolo e portoghese.

leggi tutto