Presentazione dei libri: “Liberamente Veronica” e “Dialogo dunque sono” – Imperia 31 luglio

Festival della Cultura Mediterranea di Imperia Venerdì 31 luglio 2020 

L’evento è promosso dal Centro Socio culturale Igino Giordani del Ponente Ligure che aderisce al progetto Italia generosa del Movimento dei Focolari – Italia

Info: http://www.fieradellibroimperia.it/presentazione-2020/

RIVEDI LA DIRETTA STREAMING:




Young Community Builders – Evento online mondiale organizzato dai giovani del Movimento Parrocchiale e Diocesano

Un collegamento con giovani di diverse comunità parrocchiali sparse per il mondo.
Saranno diverse le nazioni collegate e verranno raccontate esperienze su come si vive all’interno delle Parrocchie e delle Diocesi.
Rivedi la trasmissione su YouTube:




Musica e Sostegno a Distanza

Giulia Pagliaricci, giovane musicista, ci racconta della sua passione per  il pianoforte e… per la solidarietà.

 Giulia, di cosa ti occupi?

Ho 26 anni e mi sono laureata in pianoforte jazz al conservatorio. Ho concluso gli studi a febbraio poco prima della quarantena. Lavoro nell’ambito musicale, insegno pianoforte sia privatamente che nelle scuole di musica e sono attiva anche nella ‘live music’, anche se adesso l’attività è rallentata a causa del Coronavirus.

Nell’ultimo anno le mie entrate economiche si sono andate a stabilizzare e mi sono trovata ad essere un pochino più indipendente per fortuna e potermi finanziare varie necessità, come un telefono nuovo, un computer per lavorare e via dicendo. Ero quindi molto contenta perché nella musica non è semplice arrivare ad avere (per quanto piccola)  una stabilità economica.

Tuttavia alla fine mi sono resa conto che le cose materiali non fanno la felicità.

Mi sentivo molto grata nei confronti della vita e di Dio per essere riuscita con la mia passione – la musica- a costruirmi da sola  la mia vita ed ho sentito che era giusto non tenermi per me la mia fortuna.

Come è nata l’idea del Sostegno a Distanza?

Il Sostegno a distanza mi sembrava un modo molto concreto di poter condividere con gli altri. Tramite un amico ho saputo che AFN è impegnata in questo progetto. Ho deciso di cominciare ed ho chiesto  di sostenere a distanza una bambina. Ho pensato che poiché purtroppo non si è ancora arrivati a una  parità di genere, per una femminuccia potersi avviare allo studio e farsi una cultura le renderà la vita più facile, visto che in alcune parti del mondo l’essere donna ti fa partire svantaggiata.

Andando sul sito di AFN ho letto che l’Associazione è attiva praticamente in tutto il mondo: I Paesi in cui si può dare una mano sono veramente tanti. Ho scelto l’India poiché è un paese  molto povero, in grande difficoltà.

Come è andata l’inizio di questa esperienza?

Ho fatto l’adozione pochi giorni dopo la mia laurea, in febbraio. Due settimane dopo mi è arrivata per posta la foto e la descrizione del profilo di questa bimba. Si chiama Aleena e ha 9 anni. La gioia è stata tanta. Vedere che con un piccolo gesto, perché alla fine si è trattato veramente  di poco,  sono riuscita a dare un aiuto concreto. E l’esperienza è stata bella e continua ad essere molto bella.

Quello che mi piacerebbe poter dire è che nel momento in cui lo si desidera,   con poco si riesce a fare tanto. Ciò è possibile anche per i giovani come me, nel momento in cui hanno una piccola entrata economica: è qualcosa che si può fare, si può sostenere, basta volerlo.

Grazie per avermi dato l’occasione di poter  dare una mano!

 




Quando tutti sono al mare

I giovani di Ancona si tuffano in attività a servizio della fraternità

Quando partecipai la prima volta mi dissero: “Cerchiamo di portare la fraternità universale ad Ancona”, “Faremo una bellissima esperienza e conosceremo tante realtà” e molto altro, che, per chi non ha mai vissuto qualcosa di simile, può sembrare solamente un’utopia. Eppure, a distanza di alcuni anni, è possibile dire che non vi è definizione migliore per spiegare la settimana Go-miti creativi: un’esperienza in cui molti giovani e adulti della città di Ancona si tuffano in attività di volontariato, imparano nuove cose con i workshops, conoscono nuove realtà e crescono insieme costruendo e rendendo sempre più forte il legame tra loro che sfocia a servizio della città.

E quest’anno neanche il Covid-19 ha fermato l’entusiasmo dei ragazzi. “Sabato – racconta Chiara – siamo partiti più carichi che mai e la mattina, con un gioco di ruolo, abbiamo indossato i panni di richiedenti d’asilo o poveri con lo scopo di trovare un posto per dormire alla Caritas, poi il pomeriggio abbiamo viaggiato in varie parti del mondo, catapultati in nazioni che combattevano per acqua e beni e abbiamo sperimentato che solo condividendo e non sprecando possiamo veramente convivere”.

Un programma frizzante dove il gioco diviene momento di formazione per poi scoprire più da vicino realtà che già operano all’interno del tessuto sociale a favore dei meno abbienti.  “Ad Ascoli  – spiega Sara – abbiamo conosciuto le realtà del Passamano e del P.A.S. (che racchiude al suo interno 18 diverse associazioni): due esperienze concrete in cui si può cogliere da vicino cosa significa condividere beni materiali a favore dei più bisognosi ma anche lavorare assieme come città per rispondere oggi al grande problema della povertà”.

Non sono mancati momenti per lavorare in piccoli gruppi e affrontare temi come l’ecologia, la cittadinanza attiva, l’economia e in modo particolare il nuovo slancio della Prophetic economy: “al termine di ogni mattina – racconta Antonio – abbiamo condiviso le nostre riflessioni e per evitare assembramenti ci siamo collegati anche via zoom. I pomeriggi, invece, ci siamo dedicati a varie attività come riciclaggio (abbiamo creato dei portachiavi), cucina (gustando le focacce preparate da noi) e giornalismo (e questo articolo che leggete è frutto di quanto abbiamo imparato)”.

Un programma intenso che ha coinvolto alla sera anche gli adulti tramite collegamenti via zoom per conoscere più a fondo l’enciclica di Papa Francesco “Laudato Si” e anche l’esperienza di Tarek, mediatore culturale che attualmente lavora a Lampedusa.

E per sintetizzare bene questa esperienza, troviamo sui social un post di Rebecca: “Testimonianze, rapporti, informazione… alcune delle parole che mi vengono in mente quando penso a tutto questo. Arrivata a metà della settimana di fraternità mi trovo a pensare a questi giorni e a come questa esperienza soprattutto in questo periodo sia così essenziale. La netta differenza con le settimane degli anni precedenti e allo stesso tempo lo spirito che è sempre quello permettono di vivere un’ attività del genere al tempo del Covid-19”.

Andrea Arleo




I prodotti di Azur Artigianato di Loppiano di nuovo nelle Librerie San Paolo

Dal 16 luglio 2020, i prodotti di Azur Artigianato di Loppiano sono di nuovo disponibili nelle Librerie San Paolo

Sai Roberto che ho vissuto tutta la quarantena nella casa in montagna con Camilla, mia nipote. Ora che sono rientrata al paese mi manca tantissimo”.

Donatella ti va’ di incidere con il cellulare le preghiere della sera che recitavi con Camilla e mandarmele?”.

Da questo è nato l’ultimo oggetto di Azur: un cuore con la luna, le stelle e un angioletto che dorme. Pigiando la luna si sentono le voci di tre bambini che recitano le preghiere della sera, poi si danno la buona notte e prosegue il suono di un violino.

Nascosto sotto la luna difatti c’è un lettore mp3 ricaricabile sul quale si possono registrare fino a 8 minuti. Attraverso il connettore Mini USB si può ricaricare la batteria e eventualmente personalizzare la registrazione attraverso un file mp3 con la voce dei nonni che recitano le preghiere oppure una musica, una fiaba o …

Sai Roberto che Camilla ha pigiato la luna per tutta la notte…”.

Elenco Librerie San Paolo




Fare della propria vita un dono. Maria Orsola 1970-2020

DIRETTA STREAMING 

https://youtu.be/o0-QEqfJ88U

PARTECIPAZIONE DEL Gen Rosso e Gen Verde 

La comunità di Vallo Torinese in occasione del 50° anniversario della partenza per il cielo di Maria Orsola Bussone, domenica 12 luglio ha condiviso con una diretta streaming YouTube la scoperta che hanno fatto con Maria Orsola: “Fare della propria vita un dono”.

 




A scuola: videogioco con le mascherine

Ero appena entrato in quell’aula quando la collega, vicaria del dirigente, mi anticipò con un passo sostenuto e con un’aria pesante:“… ora mi dovete dire chi è stato!”, mostrandogli uno sguardo terrificante e minaccioso.

Questa volta i ragazzi della 2B l’avevano combinata proprio grossa; tanto da non capire ancora oggi cosa fosse successo in quel giorno di novembre. Forse per effetto della mia presenza, le acque subito si calmarono e la collega continuò dicendo: “Quest’anno come vedete vi ho mandato un docente molto bravo!”. Capì subito che si riferiva a me, e non dissi nulla.

Aveva perfettamente ragione, perché quella classe non era affatto tranquilla. Ma nonostante questo, riuscimmo a concludere il primo quadrimestre in serenità, senza che nessuno di loro ebbe da recuperare qualche argomento della mia disciplina.

Sono un docente di elettronica, e quest’anno ho insegnato Tecnologie per l’Informazione e la Comunicazione nelle due seconde dell’istituto professionale della città dove vivo. Avevo subito notato la capacità di questi ragazzi nella pratica e nella manualità, tanto che l’esperienza di assemblare un computer si trasformò ben presto un una vera e propria manutenzione all’intero parco dei computer, presenti nell’aula di informatica. Erano diventati ormai professionisti in tutto questo.

Ma improvvisamente poi, la pandemia ci fece ritrovare tutti davanti allo schermo di un computer, solo per chi lo possedeva in casa, o di uno smartphone.
In quel momento sentì dentro di me che la cosa più importante per loro era il contatto con il docente; spesso capitava di commentare cosa stesse accadendo intorno a noi, in quanto le notizie che arrivavano dai social e dai mass media non erano certamente confortanti: tanta gente stava soffrendo per colpa del Coronavirus.

Durante una videolezione, ci chiedemmo cosa potevamo fare per loro, ma non trovammo una risposta. Ci sentivamo impotenti davanti a questa nuova situazione, cosicché un giorno vi venne in mente d’ideare, insieme all’altra classe seconda, un videogioco che avesse come tema il Coronavirus.

Lo proposi ai miei ragazzi i quali furono contenti, seppure inizialmente non si riusciva a decidere quale software di programmazione utilizzare, e tantomeno la trama del videogioco stesso. Durante un confronto pensammo subito che l’oggetto principale del nostro videogioco doveva essere la mascherina, in quanto in quei giorni si parlava della scarsa disponibilità di queste, specie negli ospedali della Lombardia, e che si doveva inventare un qualcosa per trasportarle virtualmente a chi ne avesse particolarmente bisogno.

Pensammo allora, di implementare su uno schermo un automezzo da muovere lungo una strada, quella che collega la nostra città di Monopoli fino a Bergamo, e che all’interno di questo ci dovevano essere cinquanta mascherine per trasportarle fino a destinazione.

Nel videogioco realizzato, durante il percorso l’automezzo viene bombardato dai Coronavirus. Con i tasti della tastiera o con i pulsanti predisposti nella versione per smartphone, si cerca di riuscire ad evitare l’impatto con i Coronavirus; inoltre si hanno a disposizione dieci siringhe di antivirus con le quali durante il gioco colpire il nemico. E alla fine vince chi riesce a portare più mascherine a destinazione.

Ricordo che durante le lezioni, mi divertivo a cancellare di volta in volta i codici di programmazione scritti insieme durante la lezione precedente. Così che ogni volta che si riprendeva il progetto si rifaceva il codice perso volutamente, andando a stimolare la loro memoria e la loro logica, sperando di apportare nuove modifiche al videogioco.

L’ultimo giorno mentre stavamo rivedendo e collaudando il programma, chiesi loro alcune impressioni su quello che avevamo realizzato e su cosa si sarebbe potuto fare di più. Ma ecco che durante la discussione, una sottile voce mi interrompe e mi dice: “prof il videogioco è bello così, ma non sarà tanto più bello e importate del messaggio che vogliamo dare”.
Il tutorial del videogioco è a disposizione su questo link: pic.twitter.com/4UGa7czMbK
Per giocarci invece si deve accedere al seguente link: scratch.mit.edu/projects/399700864

Filippo Lopedote




A Palermo per gli ultimi della città

Alcuni giovani per un mondo unito di Palermo hanno deciso di spendersi concretamente a favore dei detenuti di un Istituto penitenziario durante questo periodo di pandemia.

“C’erano in gioco tante idee, ma molte di queste sembravano poco realizzabili a causa delle restrizioni dovute alla quarantena. Nel mese di maggio siamo venuti a conoscenza che erano state sospese tutte le attività di volontariato presso uno degli Istituti penitenziari di Palermo e, di conseguenza, molti detenuti, soprattutto i più poveri e gli stranieri, che non avevano una famiglia di supporto all’esterno, si sono ritrovati privi di alcuni beni di prima necessità. Sembrava quella l’opportunità che stavamo cercando: poter aiutare concretamente gli ultimi della città. Così ci siamo fatti carico di raccogliere le necessità e le esigenze dei detenuti e diffondere la partecipazione all’iniziativa all’intera comunità di Palermo.

La risposta è stata immediata e sono tante le esperienze che si possono raccontare. Un gruppetto di persone, ad esempio, ha deciso di donare dei soldi per acquistare indumenti e al momento dell’acquisto proprio quel giorno ha potuto usufruire di un grosso sconto. Così si sono potute acquistare molte più cose del previsto.Una persona, non potendo andare fisicamente a fare la spesa, ha donato dei soldi proprio qualche giorno prima della consegna, provvidenza che ha permesso di acquistare tutto ciò che ancora mancava (asciugamani, accappatoi, pigiami..). E ancora: alcune famiglie hanno rinunciato al rimborso della quota prevista per l’evento del Primo Maggio, saltato a causa della pandemia e l’hanno donata a favore dei detenuti. Alla fine, il materiale raccolto è stato tantissimo, con centinaia di prodotti per l’igiene e diversi indumenti, la maggior parte dei quali, nuovi.

Dopo poco meno di un mese dall’inizio della raccolta abbiamo potuto consegnare i prodotti acquistati durante una breve visita al carcere e così abbiamo avuto anche l’opportunità di conoscere una realtà totalmente nuova, alcuni detenuti, la direttrice del carcere, il cappellano. Qualcuno ricordava anche con affetto il concerto che il Gen Rosso tenne per i detenuti in occasione della venuta di Chiara Lubich a Palermo circa nel 1998.

La direttrice ci ha inviato una lettera di ringraziamento esprimendo “particolare apprezzamento per lo spirito che vi anima e per la vicinanza mostrata per il mondo penitenziario”, auspicando di proseguire nella collaborazione. Si vuole da adesso continuare con quest’azione, promuovendo un’altra raccolta a fine estate, decisi a costruire il mondo unito a partire dalla città, valorizzando ogni idea, crescendo nel rapporto tra tutti nella comunità”.

 Giovani per un mondo unito – Palermo




Gen Verde dal vivo – 8° Appuntamento – Venerdì 26 giugno ore 21.00




I giovani dei Focolari lanciano la campagna #daretocare

RIVEDI QUI SOTTO – Traduzione in italiano del lancio del nuovo Pathway del United World Project.

 

#daretocare”, ovvero “osare prendersi cura”. I giovani del Movimento dei Focolari hanno preso sul serio le parole di Papa Francesco e di molti altri leader religiosi e civili di collaborare concretamente alla cura della Casa Comune. Attraverso questo nuovo percorso vogliono quindi essere cittadini attivi e interessarsi a tutto quello che accade nel mondo per cercare di costruire un pezzetto di mondo unito.

Dopo un anno dedicato ad azioni e progetti su pace, diritti umani e legalità, il prossimo 20 giugno con la campagna #daretocare i giovani dei Focolari aggiungono un altro tassello, quello della “cura”, sviluppata e approfondita attorno a cinque tematiche principali: ascolto, dialogo e comunicazione, uguaglianza, fraternità e bene comune, partecipazione e cura del pianeta. E come farlo? Seguendo la metodologia tipica dei “pathways”, i percorsi che per il terzo anno stanno percorrendo: imparare, agire e condividere. (leggi tutto l’articolo)

Lancio della campagna

Momento culmine di #daretocare sarà la Settimana Mondo Unito 2021, che coinvolgerà, come sempre, tutto il mondo. L’evento centrale si svolgerà a Bruxelles.

Appuntamento al prossimo 20 giugno, ore 14 (Cest + 2), con un evento online mondiale su Youtube per lanciare questa grande idea #daretocare.

Per maggiori informazioni visitate il sito dello United World Project Dare to care

VEDI ANCHE ARTICOLO SU CITTA’ NUOVA




In tempi di Coronavirus, è utile ricordare come un’amicizia può trasformarti la vita

Basta una casa che diventa una famiglia, abbracciarsi e ridere spesso, con la voglia d’amare l’altro come sé.

“Non è la carne e il sangue, ma il cuore che ci rende padri e figli” diceva il poeta Friedrich Schiller. Ed effettivamente ne abbiamo avuto, in questi giorni, la riprova raccogliendo, via email, le testimonianze di alcuni giovani di Trapani (Sicilia) che, benché per ora costretti a viver separati, hanno voluto raccontarci, per scaldare un po’ gli animi impauriti dal Coronavirus, di come abbiano compreso il valore di una casa condivisa (casa Mannina), il divenire una sola famiglia, insieme alla bellezza di far parte del Movimento dei Focolari. Valori e realtà che fortunatamente non sfuggono anche in presenza di una feroce pandemia, perché si trovano in un luogo al sicuro, il cuore di ognuno. 

‹‹Tutto ebbe inizio qualche anno fa›› ci hanno preannunciato Baldo e Giovanna Mannina, due genitori che hanno, letteralmente, aperto casa al mondo. ‹‹I nostri  figli crescendo hanno, infatti, cominciato a chiederci d’invitare degli amici, dicendo che avevano bisogno di noi››. ‹‹E spinti dall’amore che Dio ci ha messo dentro attraverso Chiara Lubich, fin da giovani, io e mio marito›› ci ha precisato la donna ‹‹abbiamo detto il nostro Sì, facendo partire con ognuno di questi ragazzi un rapporto fatto d’ascolto, dialoghi e comprensione. Li abbiamo accolti così com’erano, con i loro problemi, immersi in una società che non li aiuta, tra bullismo, anoressia, omosessualità, distacchi familiari e altro. Abbiamo preso a trattarli come si farebbe in una famiglia vera, fatta di un “padre” e di una “madre” presenti, che desiderano mettere in pratica i dettati evangelici, dando modo ai figli di dare una svolta concreta al loro modo di vivere››.

Ed eccoci, alla prima testimonianza di uno di questi giovani, Gabriele Cozzolino: ‹‹Tutto è nato, nel mio caso, il giorno del mio 20° compleanno, che credevo di vivere privo di festeggiamenti. Ed invece qualcosa d’inaspettato è accaduto a cambiare la mia stessa vita. Mi ritrovai con dei ragazzi che vedevo per la prima volta a cenare a casa Mannina con una pizza e arrivò anche la torta! Stavo seduto e osservavo quei giovani che già mi consideravano uno di loro e mi chiedevo: “Perché tutto questo? Perché sento anch’io questi ragazzi come fratelli?”. Quel giorno stavo poco bene, eppure l’aria che respiravo mi pareva diversa, gradevole, e i contorni d’ogni cosa mi pareva avessero una luce speciale. Perché, tolte le maschere che mi portavo da tempo (fatte di male subito, incomprensioni, urla, rimorsi) andava prendendo forma l’uomo che avevo sempre sperato d’essere. E se ancora oggi ho rabbia per le ingiustizie, sogno un mondo in cui non regni più il rispetto richiesto con l’intimidazione e so che non sono più solo››.

Un altro giovane, Giovanni Genna, ci ha raccontato come grazie ai Mannina abbia conosciuto, appunto, il Movimento dei Focolari, un’esperienza d’incontro fortuito che è venuta innanzi a lui come un dono. ‹‹E’ successo a Settembre del 2018›› ci ha detto Giovanni ‹‹grazie a Matteo che mi chiese se potevo dare una mano al suo gruppo montando delle coreografie per lo spettacolo di ottobre in onore di Santa Teresa.
Senza esitazione accettai e provai coi ragazzi, sconoscendo cosa ci fosse dietro a questo grande Movimento di cui loro facevano parte. Fu solo nella fase successiva, che papà Baldo iniziò a parlarmi dei “gen” (gruppo di giovani che vivono per un mondo migliore), e degli ideali dei quali si nutrono: la volontà di Dio, l’amore reciproco, l’unità. Iniziai a conoscere Chiara Lubich e Chiara Luce, la loro spiritualità comunitaria, e l’idea di trasformarmi non mi ha più abbandonato. Ho imparato, per esempio, a perdonare di più, ispirandomi a ciò che dice il Vangelo di Luca: “Non giudicate e non sarete giudicati, non condannare e non sarete condannati, perdonate e sarete perdonati”. Ho imparato ad accettare le idee diverse dalle mie, mettendo da parte il mio io››.

Parola ora a Silvia Di Bono: ‹‹Piacere a tutti, sono Silvia, una ragazza che per tanto tempo è stata senza sorriso, incapace di gestire le emozioni, per un passato di sofferenza e una situazione economica familiare non felice. La parte migliore di me, quella solare, era andata via; credevo che il mondo ce l’avesse con me, che Dio stesso volesse farmi soffrire in tutti i modi possibili, mi sentivo sola, incompresa e ho finito per chiudermi a riccio. Ciò finché non ho conosciuto la famiglia Mannina, che mi ha fatto capire come si debba combattere per riaccendere anche quella piccola luce che si trova in noi. Condividendo con loro ogni giorno della mia vita, ho ripreso a sorridere, anzi a ridere così tante volte che non riesco più a smettere. In poche parole, sono diventati la mia famiglia. E grazie a loro ho conosciuto il Movimento dei Focolari, sono andata a Loppiano a respirare quell’aria di libertà con cui ho ritrovato la parte mancante di me e ho compreso l’importanza dell’abbraccio senza dirsi nulla, perché è esso stesso che prende parola; l’amarsi con semplicità››.

Matteo Mannina, il ragazzo che insieme ai genitori, ha aperto casa al mondo, ci ha raccontato tanti altri aneddoti. Come la madre, prima del Coronavirus, uscisse per far la spesa sapendo cosa piacesse anche ai suoi amici; o come suo padre prese a non stupirsi più quando a dormire in una sola stanza stavano in sei; e come il “dado dell’amore” del Movimento dei Focolari sia stato presto tratto da tanti giovani ignari di cosa significasse aver davvero voglia di divenire ognuno sé stesso, nel rispetto delle libertà altrui.
Matteo e i suoi amici restano infatti, oggi, diversissimi, ma come un arcobaleno di colori ne guardi solo l’insieme. Non vivono più da monadi incomprese, ma gli uni per gli altri, per un mondo migliore. Un mondo dove a salvare è la stessa l’amicizia, fatta non di parole ma fatti concreti.

di Patrizia Carollo

Fonte: sito Associazione Nazionale Famiglie Numerose

https://www.famiglienumerose.org/in-tempi-di-coronavirus-e-utile-ricordare-come-unamicizia-puo-trasformarti-la-vita/

 




Loppiano: Campi di lavoro estivi 2020

Hai piu’ di 18 anni? Hai voglia di fare un’esperienza a contatto con la natura e immerso nel contesto di Loppiano, una cittadella multiculturale? I nostri campi di lavoro potrebbero interessarti. Il Progetto prevede la realizzazione di sentieri naturalistici e percorsi ecologici nella cittadella ad uso dei visitatori e del territorio circostante. Non mancheranno momenti di conoscenza reciproca,  serate ricreative culturali….

Periodo: 20-31 luglio

Target: massimo 20-30 persone (divisi in gruppi di 8)

Lavoro: I volontari utilizzeranno semplici strumenti quali cesoie, accetta e segaccio per eliminare la vegetazione invasiva, sotto la guida di esperti del mestiere.

Il campo serve ad aprire o ripristinare i sentieri compromessi; costruzione o manutenzione di staccionate, cancelli, sentieri con tabellazione e identificazione vie di accesso; identificazione della microfauna, identificazione aree di avvistamento fauna locale.

ALLOGGI: Se porti la tua tenda, puoi utilizzare la soluzione campeggio. Altrimenti ti offriamo camerate semplici (per emergenza Covid si dovrà tenere conto di tutte le disposizioni e normative in corso).

Costo: Il pacchetto vitto e alloggio si basa su una quota minima di copertura delle spese, e va dai 20 ai 25 € al giorno, a seconda del tipo di alloggio.

REQUISITI RICHIESTI: Resistenza al caldo…e tanta buona volontá.

Scarica il volantino




A tu per tu con il Gen Verde

Dalle Marche un’idea per coinvolgere i giovani italiani

Tempo di pandemia e l’occasione è buona per pensare ad un programma alternativo per coinvolgere i giovani al sabato sera. Tra un incontro virtuale e una telefonata tra amici, nasce così la proposta di usare una piattaforma come quella di Zoom per proporre un appuntamento col Gen Verde.

Un momento semplice tra domande e risposte, canti e balli insieme. Non mancano risate così come tanta sincerità e, in un vortice, i giovani si trovano a dialogare con le artiste della band internazionale su quali siano le opportunità della multiculturalità, ma anche sulla scoperta di Dio come Amore. Non si nascondono i momenti di crisi e di buio ma questi – racconta Alessandra “li ho solamente affrontati buttandomi ad amare chi avevo attorno e facendo piccole cose che però avevano il sapore del sacro”.

Una serata che nasce con l’idea di coinvolgere i ragazzi e giovani marchigiani, proprio perché se non ci fosse stato il Covid-19 il Gen Verde ieri sera sarebbe stato a Montecosaro per un concerto in piazza, ma grazie alla rete si allarga a macchia d’olio e in meno di 24 ore gli inviti giungono a Torino, Bari, Trento, Latina, Milano… insomma in tutta Italia.

“Sono stracontento” commenta David, ma la gioia è ben visibile anche sui volti radiosi di Chiara e Giorgia: tutti insieme hanno presentato questo momento semplice e l’occasione per preparare dal di dentro questa serata è stata un’opportunità per conoscersi.

A distanza di mesi dal progetto Start Now del Gen Verde a Senigallia, Riccardo dinanzi ad un pubblico di oltre 800 persone con tutta la sua energia ricorda quei momenti “è stata un’esperienza indimenticabile, che mi ha cambiato la vita. In quei giorni ero così felice che addirittura ho chiesto a mia madre di prendere un giorno di ferie pur di non rinunciare a tutti i singoli momenti con le artiste e con gli altri giovani. Ancora oggi quei ricordi sono vivi in me”.

Insomma dalle piccole idee nascono grandi cose e un virus invisibile non riesce a fermare i grandi ideali e i giovani.

Tiziana Nicastro




Rivedi – Ragazzi ed adolescenti oggi: un patto educativo tra coraggio e creatività

In un mondo in continua trasformazione si fa sempre più urgente un’alleanza educativa che coinvolga tutti: docenti, studenti, famiglie e società civile.

Con Ezio Aceti, psicologo dell’età evolutiva, vogliamo riscoprire la bellezza del dialogo tra le generazioni e rinnovare l’entusiasmo per generare gioia nelle relazioni.

Per informazioni : retealleanzaeducativa@gmail.com

ACCEDI QUI ALLA DIRETTA SU YOUTUBE

 




Settimana Mondo Unito 2020 – Rivedi le dirette streaming

PER RIVEDERE TUTTI GLI EVENTI CLICCARE QUI

RIVEDI I VIDEO SUL CANALE YOUTUBE

 www.unitedworldproject.org

La Settimana Mondo Unito dei giovani dei Focolari, quest’anno si è svolta online
e all’insegna della pace. Lotta al disarmo, azioni di pace in Medio Oriente,
una petizione contro l’embargo alla Siria, solidarietà planetaria ai tempi del Covid, storie di legalità e giustizia dall’Asia all’Africa.

1 – 7 maggio 2020 in oltre 100 Paesi

_____________________________________________

Torna, in versione online la “Settimana Mondo Unito”, laboratorio ed expo globale promossa dai giovani dei Focolari per mostrare storie, azioni, iniziative che, in ogni parte del mondo, contribuiscono a realizzare, tra le persone e i popoli, la fraternità, l’unità e la pace, anche ai tempi del Covid-19.

Il tema centrale è “In Time for peace”, ovvero “in tempo per la pace”, con due eventi centrali a livello mondiale, e tanti altri locali: una vera e propria maratona con approfondimenti e testimonianze da una parte del globo all’altra, per raccontare il cammino dell’umanità verso la fraternità universale, anche ai tempi del Covid-19.

Il messaggio della Settimana Mondo Unito vuole così unirsi simbolicamente ai tanti richiami alla pace e all’attenzione verso i più vulnerabili, che Papa Francesco rivolge all’umanità, anche in questo tempo di pandemia, e all’appello per il cessate il fuoco globale lanciato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antònio Guterres: «È ora di fermare i conflitti armati e concentrarsi, tutti, sulla vera battaglia per le nostre vite. […] Dobbiamo fermare la piaga della guerra che sconvolge il nostro mondo. E tutto ciò comincia con il mettere fine ai conflitti ovunque. Adesso. È ciò di cui la nostra famiglia umana ha bisogno, ora più che mai».

La maratona multimediale “In Time For Peace” sarà trasmessa dal sito web www.unitedworldproject.org che promuove la Settimana Mondo Unito. Sempre sul sito United World Project sarà possibile consultare il calendario degli eventi locali, con i link per collegarsi durante l’intera settimana, e seguire ciò che sta avvenendo ora in Italia, ora negli Usa, in Australia o nella Repubblica Democratica del Congo, solo per citare alcuni Paesi. Anche i canali social diUnited World Project permetteranno di seguire gli eventi della Settimana Mondo Unito.

Gli eventi centrali

Sabato 2 Maggio, alle ore 12.00 (UTC +2), la diretta streaming “#InTimeForPeace Web Eventcollegherà diverse città del pianeta, raccontando storie e azioni, ospitando dibattiti e performance artistiche.

Domenica 3 Maggio, dalle 11:00 alle 12:00 di ogni fuso orario, si correrà virtualmente la Run4unity, un evento sportivo, una staffetta non stop che abbraccerà il globo, con giochi, sfide, testimonianze e impegni per stendere simbolicamente sulla Terra un arcobaleno di pace.

La Settimana Mondo Unito, lanciata dai giovani dei Focolari nel maggio del 1995, vuole essere una sorta di osservatorio mondiale sulla fraternità promosso dal Movimento dei Focolari in collaborazione con movimenti, associazioni, comunità che, nei cinque Continenti, operano per la pace e la fraternità fra i popoli.
___________
Info e contatti:

Ufficio Comunicazione Focolari: ufficio.comunicazione@focolare.org
Stefania Tanesini – +39 338 565 8244
Anna Lisa Innocenti – +39 338 394 4209

COMUNICATO STAMPA – PDF
____________________________________________________________




Un vero festival della fraternità

Il Gen Verde incontra 50mila giovani durante la Settimana Mondo Unito.

Uno zoom, una diretta su YouTube, o su Facebook o su instagram. Sono questi oggi gli strumenti per mantenere vivi i rapporti, le relazioni anche… a migliaia di chilometri di distanza. Si abbattono così muri e barriere, basta tener sotto controllo il fuso orario e capire in quale lingua si parla.

Sembra strano, ma è questa la vita del Gen Verde in tempo di pandemia. Una vita apparentemente isolata, invece più che mai immersa nel mondo, a contatto con la gente.

E ancor di più negli ultimi giorni che hanno scandito ora dopo ora la Settimana Mondo Unito, un vero festival della fraternità. “Abbiamo incontrato migliaia di giovani dalla Francia al Messico, dall’India all’Argentina, dall’Italia al Portogallo senza tralasciare tutti i paesi dell’America Latina – racconta Marita -; dal rapporto con ciascuno abbiamo riscoperto che ce la facciamo se rimaniamo uniti, vivendo insieme per ideali grandi come la pace e la fraternità universale. Insieme possiamo essere costruttori di una grande famiglia che ha le dimensioni del mondo”.

E veramente la famiglia ha oggi nuove dimensioni. Il Gen Verde ha incontrato in una sola settimana oltre 50mila persone dei 5 continenti. Può sembrare impossibile parlare oggi di aspetti positivi del COVID-19 e invece no, il mondo sta correndo verso la fraternità e lo testimoniano anche le tante, tantissime impressioni che arrivano sulle piattaforme digitali del Gen Verde:

  • “La verità è che non avrei mai immaginato di poter fare qualcosa con il Gen Verde, è qualcosa di incredibile tutto ciò che ci sta succedendo, è il momento giusto!!!”
  • “E’ così bello sentirsi come una famiglia e così vicini”

E il Gen Verde oramai riceve le richieste più diverse: “un giorno ci hanno contattato dalla comunità Shalom della Svizzera italiana – racconta Alessandra -; sentiamo che non possiamo e non vogliamo tirarci indietro perché le nostre canzoni ed esperienze vengono seguite e condivise e così nel giro di poco abbiamo organizzato una diretta con loro ed è stato bellissimo, soprattutto perché abbiamo avuto la possibilità di conoscerci e di scoprire il dono che siamo gli uni per gli altri”.

E quali i prossimi passi? Le dirette streaming continueranno e non si tralasceranno nemmeno tutte le possibilità d’incontro con giovani di tutto il mondo e… in cantiere ci sono anche videolezioni con alcuni studenti di scuole italiane che hanno già avuto modo, attraverso i loro professori, di riflettere sulle canzoni e sui testi del Gen Verde.

Insomma, cambiano i contesti e i modi, ma la pandemia sta spronando tutti a puntare al mondo unito, alla fraternità universale.

Tiziana Nicastro




Rivedi: “NOW Loading” Edizione online del primo maggio di Loppiano 2020

RIVEDI GLI STREAMING SUL CANALE YOUTUBE

“NOW Loading”, LA SPECIALE EDIZIONE ON-LINE DEL PRIMO MAGGIO DI LOPPIANO 2020, PERCHÉ NIENTE PUÒ FERMARE LA FRATERNITÀ, ANCHE AL TEMPO DEL COVID-19. 1° maggio 2020 – ore.15.00
Su www.primomaggioloppiano.it

“Now!”, l’appuntamento 2020 del Primo Maggio di Loppiano, il tradizionale meeting organizzato da oltre 40 anni, dai giovani dei Focolari nella cittadella internazionale vicino Firenze, a causa della pandemia da Covid-19, è stato rimandato al 2021. Tuttavia, i giovani dei Focolari della Penisola non si arrendono e portano on-line la loro manifestazione: «La pandemia da Covid-19, come ha fatto notare più volte Papa Francesco, ci sta insegnando a vedere e a far circolare una solidarietà comune, oltre l’egoismo dell’indifferenza. Solo insieme, perché siamo tutti sulla stessa barca, “possiamo vincere le sfide globali” e prenderci cura degli ultimi. Così, abbiamo pensato di cominciare con “NOW Loading” un viaggio all’insegna dell’impegno per il bene comune, di cui “Now”, il 1° maggio 2021, sarà espressione e culmine».

Mentre ovunque, nel mondo, si combatte contro un nemico invisibile, parallelamente si moltiplicano le esperienze di solidarietà, di speranza, di vicinanza tra persone di Paesi diversi, di impegno concreto. Così, questa speciale edizione on-line del Primo Maggio di Loppiano sarà un giro del mondo per non dimenticare nulla e nessuno, soprattutto quei popoli che l’”emergenza” la vivono da sempre, perché feriti dalle tante povertà, da altre epidemie, dalle emergenze umanitarie e climatiche.

«NOW Loading sarà una maratona di testimonianze dall’Italia e dal mondo, con approfondimenti tematici e musica, esperienze nell’ambito dei diritti umani, della pace, dell’ecologia. Un laboratorio di fraternità che possiamo poi portare in ogni ambito della nostra vita, per interrogarci e riflettere su ciò che ci accade intorno, agire senza fermarci al nostro “piccolo orto”, ma allargando il nostro orizzonte alle domande globali» spiegano gli organizzatori.

Per partecipare a “NOW Loading”, basta sintonizzarsi alle ore.15.00 del 1° maggio 2020 sul sito www.primomaggioloppiano.it

L’evento aderisce alla Settimana Mondo Unito 2020, una settimana di iniziative e manifestazioni globali dedicate alla promozione della cultura della fraternità. Lanciata dai giovani dei Focolari nel maggio del 1995, è promossa dal Movimento dei Focolari in collaborazione con movimenti, associazioni, comunità che, nei cinque Continenti, operano per la pace e la fraternità fra i popoli. L’edizione 2020, intitolata “In time for Peace”, si svolgerà, per forza di cose, on-line, dal 1 al 7 maggio. Si può partecipare agli eventi principali dal sito web www.unitedworldproject.org .

Continua a tenerti aggiornato e a seguirci sulle pagine ufficiali di Primo Maggio Loppiano:
FB | https://www.facebook.com/primomaggioloppiano/
IG | https://www.instagram.com/1maggioloppiano/
TW | https://twitter.com/1MaggioLoppiano
Youtube | https://www.youtube.com/1MaggioLoppiano/

Per info:
Riccardo Mauro riccardo.mauro@gmail.com
Margherita Vignola margherita.vignola@gmail.com




Rivedi la Run4Unity 2020

Run4Unity social media

RIVEDI STREAMING  Youtube /RUN4UNITY UnitedWorldProject

Facebook /Run4Unity
Instagram @Run4Unity_official

Centinaia di migliaia di ragazzi protagonisti della staffetta sportiva mondiale. Ragazzi e ragazze di etnie, culture e religioni diverse corrono uniti per testimoniare il loro impegno per la pace e per promuovere uno strumento per raggiungerla: la regola d’oro.

La corsa è promossa dai Ragazzi per l’unità del Movimento dei Focolari. Quest’anno si svolgerà sabato 2 maggio, durante la “Settimana Mondo Unito” che è parte del United World Project.

Un evento che, nelle edizioni precedenti , ha visto la partecipazione di oltre 100.000 adolescenti in varie città di ogni angolo del mondo.

Il testimone passa di fuso orario in fuso orario occasione anche di scambi fra le diverse città. In varie località delle diverse latitudini, prendono il via eventi sportivi, azioni di solidarietà ed esperienze di cittadinanza attiva in luoghi nei quali prevalgono solitudine, povertà, emarginazione. In varie parti sono anche coinvolti personalità del mondo dello sport e della cultura, autorità civili e religiose.




Ballare e cantare a ritmo di pace

Gen Verde: un 1° maggio scoppiettante via streaming

 Migliaia di giovani da tutta Italia. Un programma effervescente con esperienze da tutto il mondo. Balli folcloristici. Incontri inaspettati. Gioia palpabile e contagiosa. Sono questi gli ingredienti alla base del 1° maggio, evento che ogni anno si ripete a Loppiano (Firenze) da decenni. E il Gen Verde di anno in anno protagonista al fianco dei giovani per cantare e ballare a ritmo di fraternità e pace.

E quest’anno? Cosa ha fatto il Covid-19?

Un virus che non si vede ma si percepisce e continua a distruggere… non ha fermato l’entusiasmo dei giovani e così il grande anfiteatro all’aperto di Loppiano si trasferisce nelle case di quanti si collegheranno da casa propria. Niente palco, niente scarpe comode o k-way pronto all’occorrenza. Bastano pochi click collegandosi alle 15 in punto sul canale YouTube del Gen Verde.

“Anche quest’anno i giovani ci hanno invitato a partecipare a questo grande appuntamento del 1° maggio – spiega Adriana Garcia del Messico -, e noi abbiamo subito aderito con entusiasmo e ci siamo subito messe in gioco. In ogni cosa che realizziamo, infatti, cerchiamo di promuovere la giustizia sociale, d’impegnarci per la pace e per la salvaguardia dei diritti umani. Poter promuovere tutto questo a fianco di ragazzi e ragazze di tutto il mondo è quello che ci auguriamo sempre”.

E infatti il Gen Verde anche in questo tempo di pandemia non si è mai fermato e le tournée si sono trasformate in dirette streaming dal salotto di casa: “la prossima – spiega Sally McAllister, manager del gruppo – sarà venerdì 1° maggio alle 21 collegandosi sul nostro canale YouTube; sarà una serata speciale dedicata tutta ai giovani, al lavoro che svolgiamo con loro, ai rapporti profondi che costruiamo con loro, al comune impegno per essere protagonisti di un mondo più fraterno”. Un’edizione dunque speciale perché il Gen Verde ha aderito alla Settimana Mondo Unito, un’intera settimana dedicata a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi che mai come oggi sono così attuali: la pace, la fraternità, i diritti umani, il disarmo. “E proprio perché è un’edizione speciale – continua Sally – avremo il contributo dei giovani di Matera con i quali lo scorso anno abbiamo avuto l’occasione di vivere una settimana indimenticabile grazie al progetto Start Now”.

E i prossimi giorni vedranno il Gen Verde impegnato anche in diversi collegamenti con ragazzi del Portogallo, dell’India, della Francia e dell’America Latina (dal Messico all’Argentina e al Brasile). Insomma aderire alla Settimana Mondo Unito non è una questione di etichetta, ma di impegno nella vita di tutti giorni h24. E nessun virus, anche invisibile, può distruggere i semi piantati giorno dopo giorno in cammino verso la fraternità universale.

Tiziana Nicastro




La cultura passa da una videochat

Giovani in rete per conoscere il creato

I giovani hanno la capacità di vedere lontano, e la semplicità di mettersi insieme. In un momento in cui tutto sembra fermo, in cui gli spostamenti non sono possibili, in cui l’incontrarsi non è possibile, proprio dai giovani arrivano idee rivoluzionarie ed innovative. Le domande che nascono in ognuno di noi sono diverse, ed ogni fascia di età ha le sue, e i propri “demoni”. Dalla voglia-esigenza di rimanere in contatto, di stringersi e sentirsi più vicini, un gruppo di ragazzi decide di lanciare un’iniziativa che mettendo insieme ragazzi e domande, e cercando professionisti a cui porle creano insieme la “Gen3Call”.

Partendo proprio dell’idea di continuare a tessere, in modo positivo, relazioni tra i coetanei nonostante le distanze, i gen 3 hanno deciso di andare oltre la loro realtà, interrogandosi su quali potevano essere gli argomenti ai quali gli adolescenti di oggi si interessano, coinvolgendo i propri amici e dopo una cernita sui temi più “caldi” hanno scelto:” la natura”. Il primo appuntamento ha avuto come protagonista il mare e come esperto Thalassia Giaccone, operatore scientifico subacqueo presso AIOSS e Phd in Scienze Ambientali, Ambiente Marino e Risorse. Momento ricco di stimoli e di spunti di riflessione, capace di accendere nuove idee e maggiore sensibilizzazione.

Il secondo appuntamento si è svolto il 13 aprile con il titolo: “vivere con una stella”, il protagonista è il sole insieme all’esperto astronomo Daniele Spadaro. I giovani sono stati invitati a comprendere l’attività magnetica del sole che è fondamentale per arrivare a capire quanto l’uomo influenza il clima terrestre. Per poter capire questa attività è necessario condurre vicino al sole gli opportuni strumenti di misura, tra questi troviamo la sonda della NASA parker Solar Probe lanciata il 12 agosto del 2018 che continua la sua audace missione per andare a toccare il sole e nel frattempo l’ESA, ente spaziale europeo ha lanciato il 10 febbraio 2020 la sonda spaziale Solar Orbiter.

Uno dei presenti dice :“Per me questo incontro è stato molto interessante perché parla di qualcosa che ci dà vita, cioè i sole”. Spesso la frenesia della quotidianità non permette di soffermarsi ed ampliare la propria conoscenza sulle cose che ci circondano e che in modi diversi influenzano la nostra vita. “L’ incontro di oggi pomeriggio è stato molto interessante – commenta B. di Canicattì –mi ha sorpresa scoprire che anche il sole avrà una fine e mi sono sembrate molto interessanti le foto che raffiguravano il sole anche al suo interno. Spero di poter affrontare argomenti simili anche la prossima volta”.

Guardarsi intorno per rendersi consapevoli di quanto l’uomo influenzi la natura e di quanto la natura influenza la vita dell’uomo, un’opportunità queste “Gen3call” per riscoprirsi parte del creato ed essere figli consapevoli dell’oggi e per essere buoni costruttori del domani. Una idea-progetto ripetibile anche da altri, che si centra nell’attenzione e nella riscoperta del bene comune.

Gen 3 – Movimento dei Focolari di Palermo




Social media ai tempi del Covid19

Vi presentiamo un contributo video sulle modalità d’uso dei social media in modo che siano sempre più espressione di attenzione nei confronti degli altri. Siamo tutti in isolamento sociale ma riceviamo in maniera esponenziale più messaggi, video, foto. Guardate questo video!

 

 

 




Il mondo in una chiamata.

“Siamo a Roma, siamo fermi in casa. Apparentemente fuori dal mondo, isolati. Badate bene, solo  a p p a r a r e n t e m e n t e! Sì, perché anche quando il corpo non può muoversi, il cuore viaggia e non conosce confini. Pensiamo al mondo, ai parenti e agli amici che abbiamo nei cinque continenti: ognuno personalmente e tutti insieme stiamo lottando contro un piccolo ma gravissimo virus. Tutti insieme, a remare sulla stessa barca, a navigare lo stesso mare in tempesta. Chissà come stanno vivendo in Francia? E in Cile? In Kenya? In Giordania? In Corea? E…?

È da questo interesse per l’altro che nasce l’idea di proporre ai giovani che conosciamo di ritrovarci alle ore 15.30 di un sabato di aprile, per un collegamento zoom con amici che vivono in altre nazioni, per raccontarci dal vivo com’è la vita in tempo di Covid-19. Una teleconferenza che collega 19 Paesi di 4 continenti. Uno scambio di esperienze di giovani immersi nel proprio vissuto locale e nazionale, impegnati a donarsi e a donare. Si parla in italiano ma anche in inglese, e pure chi non conosce queste lingue comprende, perché sono i cuori a parlare, insieme agli sguardi, ai sorrisi. 

Facciamo l’esperienza di essere fratelli, anche con chi vediamo per la prima volta. L’esperienza concreta di fraternità universale, costruita dal dolore comune e condiviso. Siamo grati per quel ‘sentirci vicini’ anche se lontani, consapevoli che non siamo soli, ma che ci possiamo ricordare gli uni degli altri, ciascuno impegnato a navigare con il proprio remo in mano. Sì, perché insieme il mare in tempesta può trasformarsi in mare calmo. Ne facciamo subito l’esperienza nei nostri cuori, dove tutto si rasserena e rassicura. Per alcuni di noi c’è un’emozione che si aggiunge: connesso, in incognita, dalla stanza di ospedale c’è anche un nostro amico vescovo, che sta lottando proprio contro Covid-19. 

Covid-19 ci ha portato tutti a riflettere e chissà che questo tempo, così imprevisto ed imprevedibile, non ci stia facendo riscoprire l’essenzialità: siamo fratelli! Siamo famiglia! Il desiderio di essere anche noi tutti un po’ Covid-19, che va oltre ogni ostacolo, ogni limite, che non fa distinzione di cultura e credo ma contagia. Ci lasciamo contagiati di Speranza e con la gioia di riprendere a contagiare in quel pezzettino di mondo dove viviamo, per essere testimoni credibili che tutti insieme, uniti, possiamo vincere! Sopraffatti dall’intensità, a conclusione, spontaneamente, è naturale darsi appuntamento per un altro momento come questo. No! Non è un incontro virtuale! È un incontro reale, autentico. Il mondo in una chiamata, il mondo in una stanza di ospedale, il mondo a casa nostra… perché il mondo sia unito”. 

Alessandra, Eugenia, Jean Paul, Mariana, Giuseppe, Patrizia, Simona




Un salotto spalancato per tutta l’umanità

CLICCARE QUI PER RIVEDERE

Il Gen Verde in diretta streaming da Loppiano… #distantimauniti

Riccardo, Anna, Cristian, Paola… e l’elenco non finirebbe più. Sono solo alcuni degli oltre 4mila fan che la scorsa settimana hanno seguito la diretta streaming del Gen Verde direttamente da casa loro.

Non è questo il tempo dei concerti, gli assembramenti pubblici sono proibiti e così alcune domande diventano un chiodo fisso: come far sentire il sostegno a chi è solo, a chi sta vivendo questa epidemia in prima linea sul fronte, come essere portatori di pace e di speranza in questo contesto?

Nasce così l’idea di “Live from Home Gen Verde”: le piazze e i palazzetti si trasformano nel salotto di casa. Gli strumenti ci sono: una chitarra, una tastiera, un flauto, i microfoni e… un computer per entrare in punta di piedi in tutte le case di coloro si collegano.

Ma non si tratta di un concerto, bensì di un appuntamento un po’ straordinario: si canta, si raccontano esperienze di vita, si presenta il frutto della creatività di questo momento e… come diceva Beethoven “Dove le parole non arrivano… la musica parla”.

In tempo reale ognuno da casa può esprimere un pensiero, lanciare un messaggio e letteralmente la chat esplode e non riesce a contenere la gratitudine e l’entusiasmo di tutti i collegati dai 5 continenti. All’appello non manca nessuno: dall’Argentina alla Corea, dal Canada all’Ungheria, dall’Italia all’Australia. Improvvisamente, quasi un miracolo frutto della tecnologia, il salotto aperto a tanti diviene contemporaneamente un luogo intimo dove cantare e pregare sono sinonimi, dove festeggiare un compleanno e ricordare chi ha perso la battaglia contro il COVID-19 hanno la stessa importanza e tutto è un dono d’amore.

In questo ultimo tempo – racconta Colomba – sento tante notizie, non solo dalla tv, ma anche dai nostri vicini, familiari, ecc. Sono purtroppo notizie dolorose. Provo dentro tanta paura, preoccupazione, e anche un forte senso di impotenza… di non poter fare nulla per chi soffre. 
Mi chiedo “perché?, fino a quando?” Nei giorni scorsi, una mattina, mentre pulivo casa ho sentito dentro una voce: “tranquilla, se tu fai bene le piccole cose con amore lì dove sei, questo darà un contributo per sostenere l’umanità
“.

Un’esperienza semplice quella di Colomba che come le altre ragazze del Gen Verde cerca un senso al suo stare a casa, a sbrigare le faccende domestiche come tante donne in tutto il mondo “Da quel giorno la situazione non è cambiata tanto – continua Colomba – ma io posso cambiare il mio atteggiamento credendo che questo può cambiare il mondo”.

Ecco allora la ricetta per trasformare le 4 mura di casa (che talvolta appaiono anche molto strette) in un salotto spalancato per tutta l’umanità, una ricetta tutta da provare e vivere.

E Colomba è già all’opera e tra una telefonata e un lavoretto di casa la sua esperienza è divenuta musica… pronta per essere condivisa durante la prossima diretta streaming di domani 3 aprile alle 16 (ora italiana). Un’occasione da non perdere. Basta collegarsi cliccando su https://youtu.be/NLsPTyuITu0

Tiziana Nicastro




Contagiamoci con le buone pratiche di fraternità

La redazione del nostro sito ha pensato di attivarsi per far circolare delle buone pratiche di fraternità che molti dei nostri lettori vivono quotidianamente in questi giorni di emergenza e di quarantena.

Nel ribadire l’importanza di seguire con responsabilità le indicazioni del Governo italiano in merito all’emergenza del Cod-19 ci auguriamo tutti che, proprio attraverso i nostri gesti responsabili, finisca quanto prima questa dura prova per tutta la comunità. La tentazione però che può prendere tutti è quella di costruirci, proprio per difesa, una sorta di rifugio che ci allontana sempre più dagli altri. Ma da tante persone arrivano piccoli gesti di pura fraternità, gesti disinteressati e che ci spingono oltre i confini che ciascuno di noi sta innalzando e questo sta svelando un volto del nostro Paese che forse non conosciamo o non abbiamo apprezzato molto.

Pensiamo ad un gruppo giovani dei Castelli romani che si sono messi a disposizione per fare la spesa per quanti non hanno la possibilità di recarsi presso gli esercizi commerciali; oppure a tanti che con abnegazione continuano a lavorare presso le strutture ospedaliere o gli istituti penitenziari. Proprio in questi giorni sono scoppiate delle rivolte e in un istituto di pena, Adriana, vicedirettrice, ci chiede di pregare e pensarla perché riesca ad avere il coraggio dell’amore per andare avanti.

Giulia Chiara Guarracino, una giovane di Ischia, ha scritto:

Imparate a capire che questa è una lotta contro il nostro egoismo e non contro un virus.
Questa è un’occasione per trasformare un’emergenza in una gara di solidarietà.
Cambiamo il modo di vedere e di pensare.
Non sono più “io ho paura del contagio” oppure “io me ne frego del contagio”, ma sono IO che preservo l’ALTRO.
Io mi preoccupo per te.
Io mi tengo a distanza per te.
Io mi lavo le mani per te.
Io rinuncio a quel viaggio per te.
Io non vado al concerto per te.
Io non vado al centro commerciale per te. Per te.
Per te che per colpa del mio menefreghismo e della mia indifferenza sei dentro una sala di terapia intensiva.
Per te che sei anziano e fragile, ma la cui vita ha valore tanto quanto la mia.
Per te che stai lottando con un cancro e non puoi lottare anche con questo. 

Vi prego, alziamo lo sguardo.
Non siete più forti o più bravi se mettete foto che vi abbracciate con scritto “Io sono più forte del coronavirus!”.
Io spero che in #ItaliaNonSiFerma la solidarietà.
Tutto il resto non ha importanza”.

Tante situazioni, tante difficoltà ma anche tante occasioni per provare ai fratelli e a Dio la nostra testimonianza ed estrema fiducia in questo percorso che stiamo tutti vivendo.

Aspettiamo quindi le vostre esperienze che faremo circolare attraverso questo sito, testimonianze, anche piccole, piccolissime ma che sono una goccia che può ridare a ciascuno la speranza, la libertà e il coraggio di amare e di vivere da figli di Dio. Scriveteci a: movimentofocolari.italia@focolare.org 

VEDI TUTTE LE ESPERIENZE PUBBLICATE SUL NOSTRO SITO