Beyond Go coffee – Milano

Beyond Go coffee è l’iniziativa rilanciata dai noi giovani di Milano. Ottenuto un prezzo speciale da un distributore all’ingrosso, abbiamo applicato il logo del Genfest 2018 sulle confezioni di caffè ricevute e ci stiamo organizzando per venderle.
Lo scopo dell’iniziativa è promuovere l’ideale del mondo unito e raccogliere fondi per: la costruzione del Genfest, il viaggio a Manila per chi arriva dai Paesi più lontani e per sostenere la popolazione filippina colpita dal tifone Vinta nel dicembre scorso.

Per info caffè: caffe2018manila@gmail.com




Scuola di Partecipazione Politica – Carpi (MO)

Carpi (MO) dal 2015 al 2017

Le lezioni e le attività svolte dall’inizio fino alla lezione conclusiva di consegna dei diplomi, avvenuta l’ 11 Ottobre scorso.

In sintesi:
16 ragazzi coinvolti dall’inizio alla fine della scuola 
11 lezioni frontali con docenti
14 incontri o attività o piccoli laboratori svolti insieme ai ragazzi

In allegato il percorso delle attività svolto con relative foto ed un articolo uscito prima della serata conclusiva su “Il Tempo”.

Vedi tutto il percorso di questi anni  Scuola-Carpi 2015-2017

Articolo apparso su Tempo il 4 ottobre 2017 a cura di Lisa Migatti




Iscrizione Genfest 2018: dall’Italia a Manila

 

CLICCARE SULL’IMMAGINE SOTTOSTANTE CON LA SCRITTA ISCRIZIONE PER PROCEDERE AD INSERIRE I PROPRI DATI:

Liberatoria per i partecipanti minorenni

Leggere attentamente questa pagina 

Referente per la Zona Italia: Mariachiara Santoro (329 2034569 – mch.88@inwind.it)

AAA GENFEST 2018 – AGGIORNAMENTO 8-1-18
Stiamo aspettando indicazioni da Manila, ma nel frattempo, se qualcuno ha ancora il desiderio di andare al Genfest, si può iscrivere al solito link (vedi sotto) e cercheremo di farlo partire lo stesso.
Però chi si iscrive deve sapere che: se volsse fare anche il Pre-Genfest a Dumaguete (la città dove andrà l’Italia), non ci sono più posti attualmente, quindi probabilmente dovremo scegliere un’altra destinazione per chi si prenota adesso. Questo significa che in ogni caso il costo del volo cambia, perché non ci sono più posti sullo stesso aereo prenotato dall’Italia!
Invece, per chi volesse fare solo il Genfest, il costo è sempre di 200 euro (vitto, alloggio e kit Genfest, dalla cena del 6 luglio al pranzo dell’8 luglio). Il viaggio ognuno lo gestisce in modo autonomo.
C’è già un piccolo gruppo dell’Italia che parteciperà al solo Genfest e che si è organizzato ognuno il proprio viaggio, quindi cercheremo di farli stare tutti insieme.
Come sempre, a vostradisposizione per chiarimenti.
FORM ISCRIZIONE: https://goo.gl/4LWhJw
INFO PRATICHE (Focolaritalia): https://goo.gl/KrLrb8

_________________________________________________________________

 




In bicicletta dalla Polonia a Loppiano

Sono arrivati in nove da Varsavia in aereo fino a Orio al Serio, e da lì tra treno e biciclette, sotto il sole cocente d’agosto, hanno toccato alcune tappe di un percorso che s’è concluso nella cittadella di Loppiano in Toscana. Un sogno maturato durante la Giornata mondiale della gioventù del 2016 che si era svolta a Cracovia, quello di conoscere alcuni dei loro coetanei che già hanno raggiunto il paradiso.

Allora eccoli nella terra di Piergiorgio Frassati prima a Pollone paese d’origine della famiglia e poi a Torino. «Desideravo moltissimo conoscere questo giovane, racconta Janek, sono stato affascinato dal suo modo di vivere. E’ un santo che sento vicino alla mia vita. Aver visitato i posti dove è vissuto mi ha arricchito spiritualmente».

Janek ha ancora negli occhi quei luoghi e raccontando di Piergiorgio quasi rivive la stessa esperienza. C’è tanto entusiasmo nel gruppo. Entusiasmo frizzante, tipico di ventenni alla ricerca di ciò che più conta per la loro vita. Juliusz, Anna, Kacper, Joanna, Anna, Alina, Jan, Anna e don Tomasz. Tutti in bici nella terra piemontese di Frassati e poi di don Bosco.

Torino terra di santi sociali «che ci hanno insegnato ad essere attenti alle esigenze dei più dimenticati dalla società». Una nuova tappa li attente attraversati gli appennini eccoli a Sassello nella terra della Beata Chiara Luce Badano. E’ buio tutt’intorno, quando a mezzanotte il gruppo celebra la messa sulla tomba di Chiara Luce. C’è un grande silenzio e tante candele accese quanti sono i volti illuminati dalle fiammelle.

E’ un momento di forte intensità spirituale e di altrettanta intimità con Chiara Luce. «l’ho sentita accano a ciascuno di noi, era lì in questa festa interminabile. E’ stato uno di quei momenti che vorresti fermare nel tempo. Che vorresti non terminassero mai dice con le lacrime agli occhi Joanna». E ancora il giorno seguente durante il bellissimo incontro con i genitori di Chiara in quella che è stata la sua stanzetta «dove Maria Teresa ci ha fatto rivivere quei momenti preziosi di intimità profonda con l’Eterno».

E poi di nuovo bici apedalare attraverso le colline che portano a Genova. Altra tappa: qui l’incontro con Alberto Michelotti e Carlo Grisolia, servi di Dio dei quali è in corso il processo per la causa di beatificazione e canonizzazione. Di loro parlano Bruno e Gabriele compagni di gioventù. «Un altro momento forte, importante per tutti noi dice, Kacper, tutte queste figure della nostra età che hanno dato un forte senso alle loro vite e che ora sono di esempio e noi siamo felici di poter conoscere le loro storie. Ci sono di aiuto e in tanti momenti di difficoltà torneranno nella nostre menti e ci aiuteranno ad andare avanti spediti».

Sulle colline liguri si sale e si scende, momenti di fatica di sforzo e poi momenti di distensione. Non c’è fatica, quando in discesa la bici va da sola. «E’ come nella vita, ci sono momenti dove si fatica di più, ma se si è coerenti poi ti accorgi che passata la fatica, procedi con più sicurezza. Queste strade, queste pedalate ci stanno insegnando a non arrenderci». Racconta Anna. «E’ un gruppo molto diverso, ma tra tutti c’è un legame bellissimo.

Ci si vuole davvero bene e questo viaggio ci ha maggiormente uniti tra noi. Siamo molto cresciuti nei rapporti e nella reciprocità». Precisa don Tomasz. «Andare avanti insieme, pedalare insieme aiutandoci, aspettandoci e poi ripartire in gruppo. E l’insegnamento di questa vacanza. Da soli ci si scoraggia, si abbandonano i piedi dai pedali, ci si ferma. Insieme anche se magari più lenti si procede. Ci si sostiene ed incoraggia. E’ bello non procedere da soli».

Silvano Gianti




Il 12° Festival e 7° Campus di Armonia fra i Popoli: “Identità”

Nel mese di settembre 2017, a Montecatini Terme, il Festival di Armonia fra i Popoli è arrivato alla sua 12° edizione ed al 7° Campus: il titolo era “Identità”, progetto organizzato dall’Associazione Culturale Dancelab Armonia.

La rassegna che vede la direzione artistica di Antonella Lombardo ed è curata da Elisa Catolfi, è un progetto sostenuto dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Pistoia,
da tutti i Comuni della Valdinievole e dalla Diocesi di Pescia, e vede il coinvolgimento di molti altri soggetti pubblici e privati, come Unico Firenze e Libera all’arte, in particolare alla danza, come strumento universale e trasversale di armonia fra i popoli.

Il 27 agosto, i giovani provenienti da Israele, Palestina, Argentina, Colombia, Camerun, Francia, Germania e Italia sono arrivati per partecipare al Campus Internazionale di Alto Perfezionamento nella Danza. Il progetto è andato avanti con diverse iniziative nei vari comuni coinvolti: la proiezioni di un film, una cena multietnica, forum, l’inaugurazione di una mostra fotografica; ma anche con due eventi davvero importanti.

Il 1° settembre a Montecatini, nella Sala Consiliare del Municipio, alla presenza del Sindaco di Montecatini, del Vescovo di Pescia, di vari assessori dei comuni vicini, di Massimo Toschi della Regione Toscana e di tutti i ballerini del Campus è stato consegnato il premio “Armonia fra i popoli 2017” al Sindaco di Trento Alessandro Andreatta, per l’impegno profuso nella realizzazione del progetto “Trento, città per educare“, rivolto a costruire processi partecipati per una comunità inclusiva e solidale.

Molto soddisfatto il sindaco Andreatta, che ha ricevuto il premio “che conferma la validità del lavoro che abbiamo intrapreso da anni a Trento, dalla prima volta in cui realizzammo un’aiuola come simbolo di pace, proseguendo poi nel realizzare tutti i progetti, penso all’ultimo percorso di educazione alla pace e ai suoi valori che ha avuto come parola-chiave l’«accoglienza». Un evento che ha portato in piazza Duomo a Trento 1.500 studenti in una giornata memorabile per il capoluogo trentino.

Il 6 settembre a Monsummano Terme, presso il teatro Yves Montand si è svolto lo spettacolo finale del campus: erano presenti, oltre al Vescovo di Pescia, il presidente della Provincia e il sindaco di Monsummano. Massimo Toschi della Regione Toscana, Padre Ibrahim Faltas della Custodia della Terra Santa, e il sindaco di Betlemme, Anton Saltan. Il premio “Armonia fra i Popoli” è stato consegnato al sindaco di Betlemme: il ringraziamento del sindaco è stato sincero e profondo. In tutto il teatro era palpabile la gioia ed il desiderio di costruire la pace e l’atmosfera che si respirava faceva veramente pensare a “Cieli nuovi e terra nuova”.




Passione e voglia di migliorare il mondo muovendo mente, cuore e mani!

Un amico mi ha invitato a conoscere un suo amico che ha appena scritto un libro.
Non ricordo nemmeno il titolo mentre vado all’appuntamento, ma mi fido e mi presento.
Siamo una cinquantina circa, amici e amici di amici che non conosco, ceniamo insieme, scambiamo due chiacchiere e ci sediamo ad ascoltare questo ragazzo dal ciuffo biondo e il sorriso sveglio.

Chiara Galbersanini (di Reset Dialogues on Civilization moderatrice della serata) inizia con qualche domanda di riscaldamento e subito veniamo rapiti dalla storia di un diciassettenne carico d’entusiasmo che, con il sogno di salvare il mondo, compra un biglietto per l’Africa.

Mentre lui è là ad imparare a zappare la rossa terra della Tanzania, tra appuntamenti precari, tempistiche subsahariana e storielle al limite della barzelletta, qui, in Italia, succede un putiferio: i suoi amici infatti, iniziano a condividere sui social e dal vivo il sogno di Michele e da li che prende forma un primo progetto per la costruzione di una scuola materna nel villaggio di Ulete.

Si intrecciano relazioni, si organizzano eventi, concerti, serate, si cercano competenze e (anche) si raccolgono soldi e – dove sta la novità? vi starete chiedendo? – si innesca in tempi brevi una straordinaria alchimia che fa venir la voglia a tanti di alzarsi in piedi e darsi da fare.

Non tanto una donazione scaccia pensieri, ma generosa condivisione di conoscenze, competenze e una passione straordinaria in un progetto tutto da inventare. E così che nasce YouAid una a rete solidale che in 12 anni si è sempre più infittita, uno spazio dove in centinaia tra italiani, tanzaniani e di ogni tribù decidono di condividere quel che sanno fare meglio e trasformarlo in azioni concrete.

E così che nel tempo prenderà forma un’altra scuola, un ospedale, una piccola azienda, uno scuolabus… Non solo mura quindi, ma, un vero e proprio metodo creativo che quel ragazzo, ormai quasi trentenne e con l’Africa nel sangue, decide di raccontare nel suo libro
Michele Tranquilli “Una buona idea” (Feltrinelli, 2017). Libro consigliatissimo per chi ha voglia di un’iniezione di passione e voglia di migliorare il mondo muovendo mente, cuore e mani!




Cantiere Uomo Mondo dei Ragazzi per l’Unità a Merano

“Bellissimo… eccezionale … coinvolgente … da ripetere subito …” sono solo alcune delle espressioni con cui i partecipanti hanno definito il Cantiere Uomo Mondo dei Ragazzi per l’Unità che si è svolto a Merano dal 2 al 6 agosto, dove una quarantina di ragazzi hanno vissuto cinque intensi giorni di lavoro e formazione, entusiasti e scrupolosi nello svolgimento delle varie attività proposte, profondi e sinceri nei rapporti fra loro.

Al di là degli aggettivi, si è trattato certamente della concretizzazione di un sogno: offrire anche nella nostra regione l’esperienza di un cantiere estivo dei Ragazzi per l’Unità, particolarmente riuscito perché condiviso già nella fase ideativa con le realtà locali del gruppo parrocchiale Epifania di Postal e dell’associazione Jugenddienst di Lana/Postal.

Il cantiere di Merano, come tutte le cose, non è sorto dal nulla, ma affonda le sue radici nell’intreccio di relazioni fra e con le persone del luogo, nei momenti di condivisione, nelle esperienze vissute dalla e con la famiglia Cavalluzzi e tutti gli amici di Postal e Merano, e anche nelle varie edizioni della Biciclettata per la Pace. Ciò ha generato un aprirsi di relazioni e contatti con persone enti e associazioni che hanno reso possibile offrire ai partecipanti al cantiere uno spettro di attività giornaliere e approfondimenti serali ampio e articolato.

Di particolare coinvolgimento è stato il rapporto con gli animatori della Jugenddienst locale. Condivisione del pranzo all’aperto con un gruppo di anziani; pulizia locali e animazione alla casa di riposo; attività di collaborazione in una ‘giardineria’ ed in una lavanderia-negozio dell’usato con soggetti in riabilitazione psichica; pulizia ecologica di boschi, parchi e lungo i torrenti; ristrutturazione dei locali di un centro giovanile; animazione delle Messe all’ospedale; laboratori manuali creativi e lezioni di clown-terapia.

Queste le attività proposte alle quali giornalmente ogni ragazzo si poteva iscrivere. Il pericolo delle varie “dipendenze”; il fascino del cielo stellato d’estate; esperienze e motivazioni di volontariato sono stati invece i temi degli approfondimenti serali.

Coinvolgente, spontanea e aggregante la festa serale del sabato con il “dolce” rinfresco offerto dagli amici di Bolzano e Merano e i balli di gruppo ai quali tutti i ragazzi hanno partecipato. Punto focale di ogni giornata il momento della “pillola” mattutina, dove, introdotti direttamente dai ragazzi, venivano meditati assieme aspetti e tematiche fondamentali per una crescita interiore singola e di gruppo.

“I cantieri uomo-mondo”, “Ciò che ci accomuna”, “Il positivo in ciò che ci distingue”, “Accogliere l’altro” e “Il mondo unito” i titoli di queste pillole, brevi, ma incisive ed a misura di adolescente. Particolare l’attenzione e il profondo silenzio durante la visione del video in cui Chiara Lubich spiega chi sono e cosa fanno i Ragazzi per l’Unità e il successivo video della canzone United, in cui ciascuno ha avuto profonda consapevolezza dell’esperienza che stava vivendo.

Oltre ai ragazzi di Trento e dintorni, Postal e Merano, ben nove erano i ragazzi venuti da Bergamo e Brescia, aspetto, questo, che ha ulteriormente arricchito il cantiere dando, in piccolo, il senso di un “mondo unito”.

Cantieri Uomo mondo 2017 in Italia

Hombre Mundo 2017 nel mondo

 




Ad amare ci si educa

Un viaggio alla scoperta dell’affettività e della sessualità per le bambine e i bambini dai 4 ai 7 anni. Un itinerario pensato per raccontare come l’educazione sessuale non sia un fatto intimo, privato e nascosto, ma una possibilità di far esprimere la persona negli affetti, nei legami, nelle relazioni. Il libro per bambini, a colori e interamente illustrato è completato da una guida per educatori e genitori, progettata per affrontare il tema dell’educazione affettivo-sessuale tenendo conto delle specifiche esigenze, educative e cognitive, dei bambini.

https://www.cittanuova.it/libri/9788831125741/ad-amare-ci-si-educa/

Un viaggio alla scoperta dell’affettività e della sessualità per le bambine e i bambini dagli 8 agli 11 anni. Un itinerario pensato per raccontare come l’educazione sessuale non sia un fatto intimo, privato e nascosto, ma una possibilità di far esprimere la persona negli affetti, nei legami, nelle relazioni. Il libro per bambini, a colori e interamente illustrato è completato da una guida per educatori e genitori, progettata per affrontare il tema dell’educazione affettivo-sessuale tenendo conto delle specifiche esigenze, educative e cognitive, dei bambini.

https://www.cittanuova.it/libri/9788831125758/ad-amare-ci-si-educa/




Un sito e un questionario per il Sinodo dei giovani

La Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi ha predisposto un sito web in preparazione alla XV Assemblea Generale Ordinaria sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, che si celebrerà nel mese di ottobre del 2018.

Il sito internet è raggiungibile all’indirizzo: youth.synod2018.va

Per mezzo del sito, vengono messe in rete informazioni, conoscenze, esperienze, iniziative. Il questionario è invece lo strumento attraverso il quale i giovani possono far sentire la loro voce, la loro sensibilità, la loro fede, ma anche i loro dubbi e le loro critiche, così come sono stati invitati a fare da Papa Francesco nella Lettera che ha indirizzato a loro all’inizio del cammino sinodale.




Rassegna stampa – Summer Campus 2017

La rassegna stampa, contiene gli articoli che sono usciti su vari organi di Stampa prima e dopo il Campus.

Rassegna stampa Campus 2017 SIRACUSA

Rassegna stampa agg. Agosto 2017




Concluso il Rome Summer Campus: “Avete dato una carezza al Campo dei Miracoli”

Comunicato stampa n. 3 – 7 agosto 2017

L’impegno nelle periferie al servizio del bene comune della città: concluso il “Rome Summer Campus” a Corviale.

“Avete dato una carezza al Campo dei Miracoli”. L’impegno dei giovani dei Focolari tra attività, formazione e progetti futuri accanto a chi si spende ogni giorno nelle periferie di Roma.

 «I destini del mondo maturano in periferia»: rimarca l’impegno che i 60 Giovani per un Mondo Unito dei Focolari provenienti da Italia, Siria, Giordania e Costa Rica, hanno testimoniato durante il Rome Summer Campus dal 25 luglio al 3 agosto 2017 nel quartiere Corviale a Roma, dal titolo “L’impegno continua nelle periferie”.

All’ombra del “Serpentone” di Corviale nel Municipio Roma XI – un chilometro di cemento armato che ad oggi accoglie circa 8500 persone tra abusivi e brava gente – risuonano le parole del procuratore aggiunto di Roma, Michele Prestipino: «Voi non aiutate lo Stato. Voi siete un pezzo di Stato, state mettendo in gioco la vostra vita per innescare il cambiamento nelle periferie del nostro Paese».

Vivere le piaghe della città, lavorare senza sosta ad un progetto di riqualificazione di aree di Corviale minacciate dalla criminalità imperante sul territorio, abbattere i muri del pregiudizio dinanzi alla voglia di riscatto dei detenuti di Rebibbia e al desiderio di accoglienza e di costruzione di un futuro dei giovani di Città dei Ragazzi: sono solo i primi passi segnati dai giovani dei Focolari, partiti dalle periferie di una Capitale che riversa in uno stato di instabilità politica e di fragilità sociale, che si sono posti accanto a chi ogni giorno si spende per e nelle periferie della città.

«Avete dato una carezza al Campo dei Miracoli con il vostro stile semplice, concreto e radicale!», li ha ringraziati Massimo Vallati, presidente di Calciosociale, onlus che dal 2009 promuove accoglienza, legalità e inclusione attraverso lo sport nel quartiere Corviale che ha ospitato per dieci giorni il campus tutto internazionale dei giovani dei Focolari.

L’impegno di ciascuno continua nella scelta di essere parte di quella società che dal basso si mobilita e resiste, arrivando dritta al cuore della politica del nostro Paese con richieste ben precise. Da un lato, il movimento Slotmob che avanza e moltiplica il numero di città italiane aderenti ad una consapevole scelta di responsabilità nei confronti dei cittadini e del bene comune; dall’altro l’appello del gruppo di riflessione e azione Economia Disarmata alle istituzioni italiane ad una scelta di “non violenza attiva” per fermare le bombe nei Paesi in guerra nella costruzione della pace nel campo della finanza e dell’industria, nel rispetto della nostra Carta Costituzionale.

A Siracusa i giovani dei Focolari hanno toccato con mano criticità e problemi dei quartieri della città siciliana, in un continuo confronto con gli attori istituzionali e politici locali anche per dare il via ad un rapporto di collaborazione al servizio della città. Si è concluso lunedì 7 agosto la quarta edizione del “Siracusa Summer Campus” presso la parrocchia di San Corrado e San Metodio (quartieri Tiche, Akradina, Grottasanta e Mazzarona) in collaborazione con i giovani della comunità ospitante aderenti alla Gi.Fra (Gioventù Francescana).  

CS3_20170809_Summer Campus Roma Siracusa 2017

Ufficio stampa e comunicazione  – Roberta Formisano 3209484000

Per ulteriori informazioni

Roma

Sabrina Alesiani 3297114858

Giuseppe D’Avella 3490050973

Siracusa

Melina Morana 3331047718

Giuseppe Arcuri 3881085738 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni

Roma

Sabrina Alesiani 3297114858

Giuseppe D’Avella 3490050973

Siracusa

Melina Morana 3331047718

Giuseppe Arcuri 3881085738

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni

Roma

Sabrina Alesiani 3297114858

Giuseppe D’Avella 3490050973

Siracusa

Melina Morana 3331047718

Giuseppe Arcuri 3881085738




Si è concluso il “Siracusa Summer Campus”: un breve resoconto

Comunicato stampa n. 4 – 11 agosto 2017

Giovani e periferie: l’impegno dei Giovani per un Mondo Unito e della Gi.Fra. a Siracusa

Si è concluso il “Siracusa Summer Campus”: nei quartieri Tiche, Akradina, Grottasanta e Mazzarrona, per una settimana, i Giovani per un Mondo Unito (Movimento dei Focolari) e della Gi.Fra. (Gioventù Francescana) hanno organizzato attività, workshop, laboratori per i bambini dei quartieri. Cuore nevralgico del “Campus” sono state le due parrocchie, San Metodio e San Corrado dove i sessanta giovani, provenienti da varie regioni italiane, hanno vissuto un’esperienza full immersion e toccato con mano criticità e problemi dei quartieri.

Momenti salienti sono stati la tavola rotonda “Le periferie, risorsa per la città”, che ha visto protagonisti il parroco di San Corrado, padre Antonio Panzica, l’assessore alle Politiche sociali di Siracusa, Giovanni Sallicano, la presidente della circoscrizione Grottasanta, Pamela La Mesa, la preside dell’Istituto comprensivo “Chindemi”, Pinella Giuffrida, Franco Sciuto, del Movimento politico per l’unità. “Abbiamo conosciuto e toccato con mano – spiega Nicolò Daniele, di Torino – le difficoltà dei quartieri, abbiamo ascoltato chi li rappresenta da un punto di vista amministrativo. Il nostro auspicio è che si avvii un percorso condiviso per dare ai quartieri, ai suoi residenti e soprattutto ai bambini ciò che più serve, perché siano sempre meno periferia e sempre più parte viva della città”. Uno spaccato di Siracusa e delle difficoltà delle sue periferie è stato offerto con il documentario “Siracusa, terra di bellezza e di contraddizioni”, della regista Clara Anicito. Il documentario è visibile sul sito del movimento dei Focolari in Italia.

Tra le azioni attuate la pulizia straordinaria del parco pubblico di via Italia 103 (nei pressi della chiesa di San Metodio). “Il parco è privo di manutenzione – spiega il presidente del quartiere Akradina, Paolo Bruno – i giovani lo hanno ripulito. Noi li ringraziamo per il loro impegno e per ciò che hanno fatto per i bambini. In tanti hanno partecipato alle attività che sono state organizzate ed erano contenti”.

Altri momenti salienti, i laboratori “accompagnati” da Ezio Aceti, esperto in psicologia evolutiva e scolastica. Aceti ha definito il campus “un’esperienza straordinaria di socialità. Questi giovani sono aperti all’altro, aperti ai bambini, che hanno storie particolari. C’è una gratuità che incontra la fragilità: quest’incontro crea una società che può riscattarsi. Questi ragazzi entrano nelle periferie e cercano di curarne le ferite”.

Il “campus” ha ospitato le testimonianze di chi è impegnato in prima linea e si spende concretamente, ciascuno nel proprio posto di lavoro o nell’impegno sociale e politico. Il sindaco di Ferla, Michele Giansiracusa, ha raccontato come la sua città vive, in maniera virtuosa, la raccolta differenziata; Sergio Mazzara, siracusano, giovane imprenditore agricolo, ha raccontato la sua “scelta” di approdare in azienda, dopo il percorso universitario e l’impegno per cercare di innescare circuiti virtuosi di un’economia più sana.

Padre Antonio Panzica, parroco di San Corrado ha tracciato le conclusioni: “E’ stata un’esperienza bella costruttiva e positiva. Il campus era ben organizzato: sono contento di averlo ospitato. I giovani che lo hanno realizzato sono stati un grande esempio di solidarietà e di comunione”.

Il “campus” di Siracusa ha raccolto il testimone da Roma, dove 60 Giovani per un Mondo Unito, provenienti da Italia, Siria, Giordania e Costa Rica, hanno operato nella zona del “Serpentone” di Corviale (un chilometro di cemento armato che ad oggi accoglie circa 8500 persone), hanno incontrato il procuratore Michele Prestipino, poi detenuti di Rebibbia ed i giovani della Città dei Ragazzi. Un collegamento hangout tra Siracusa e Roma, ha permesso di unire idealmente e concretamente due esperienze di donazione e di servizio in due grandi e diverse città italiane.

Due feste serali con i bambini e le famiglie, a San Metodio e San Corrado, hanno concluso il “Siracusa Summer Campus”.

Siracusa Campus Siracusa 11 agosto

Ufficio stampa e comunicazione – Roberta Formisano 3209484000
Per ulteriori informazioni
Siracusa
Melina Morana 3331047718
Giuseppe Arcuri 3881085738
Roma
Sabrina Alesiani 3297114858
Giuseppe D’Avella 3490050973



Diario del Roma SummerCamp 2017: la mia felicità non mi basta!

Ecco il diario di alcune delle partecipanti al Roma Summer Camp 2017

25/07/17
Inizia con il sole il Rome Summer Campus 2017: i baldi giovani romani sono intenti nel faticoso montaggio delle tende in cui tutti i ragazzi dormiranno, mentre arrivano a fiotti Giovani per un Mondo Unito da tutta Italia. Abbracci, incontri, gioia nel rivedersi dopo tanto, fatica, voglia di mettersi in gioco: questi i toni predominanti della giornata. C’è chi sta per vivere l’esperienza per la prima volta, chi già l’ha provata a Siracusa, i Giovani per un Mondo Unito sono tornati per vivere 10 giorni insieme e hanno un unico obiettivo: mettersi al servizio del bene comune. Che l’avventura abbia inizio!

26/07/17
Quasi nessuno è a conoscenza delle origini della periferia di Corviale: ci si affaccia a questa realtà per la prima volta attraverso il Calcio Sociale, qui al Campo dei Miracoli. Anche tanti romani si rendono conto di quanto poco conoscano la loro città e le sue periferie, la domanda è comune: c’è qualcosa che si può fare per il quartiere? Certo che sì: sono tante le attività in programma che caratterizzeranno tutte le giornate del Campus: alcuni partono alla volta delle case popolari, scoprendo la semplicità con cui si può stare vicino a persone come gli ex detenuti, abbattendo i pregiudizi nei loro confronti soprattutto grazie all’operato di Alfonso, fondatore di un’associazione che da diversi anni sostiene le famiglie dei detenuti indigenti dell’Istituto penitenziario di Rebibbia, e accompagna il detenuto stesso in un processo di riscatto.

27/07/17
Attraverso l’obiettivo delle videocamere di Marta e Alessandra, partiamo alla scoperta della Città dei Ragazzi. Tanti i giovani minori non accompagnati ospiti del centro: sguardi, vite, storia da conoscere e scoprire, protagoniste dello spot che realizzeremo in questi giorni per raccontare la “Città dei Ragazzi”.
Le difficoltà di comunicare in lingue diverse non sono state per noi un ostacolo nell’instaurare un rapporto con i ragazzi della Città: è nata da subito tra noi un’integrazione genuina e spontanea che ha permesso agli stessi ragazzi di raccontarci dubbi sul proprio futuro con una tale sincerità che ha incontrato i nostri sorrisi e solidarietà. Ibra, Mohammed, Djallo, Amin ci hanno deliziati a pranzo con pizze squisite…sono dei bravissimi pizzaioli! Nel pomeriggio i ragazzi del campus si mettono in gioco alla scoperta dei propri talenti, di quelli degli altri, e di come porli al servizio del bene comune al di là di difficoltà e ostacoli durante il workshop di Rebeca Gomez, responsabile di EoC-IIN (espressione dell’Economia di Comunione).

28/07/17
Si esplora l’attività di riqualificazione del parcheggio del Campo dei Miracoli. I ragazzi mettono tutto il loro impegno nel ripulire il posto! Abbiamo stupito addirittura il responsabile dell’Ama (società italiana che opera nel settore dei servizi ambientali a Roma) che ha notato progressi considerevoli già dopo il primo giorno di lavoro. Il momento di formazione del pomeriggio ha arricchito il senso critico dei giovani in merito al tema del gioco d’azzardo presentando la realtà di ‘Slotmob’, nata da quattro giovani seduti attorno a un tavolo che ha poi coinvolto centinaia di partecipanti. Il movimento, che premia le persone che rifiutano le slot machine nelle loro attività commerciali in maniera pacifica, parte da piccole cose per arrivare a grandi cambiamenti.

29/07/17
Inizia il torneo del Calcio Sociale: non importa il livello di abilità, ma solo divertirsi insieme attraverso il gioco del calcio. Le 8 squadre partecipanti sono formate da giocatori di tutte le età e di tutte le nazionalità, di cui fanno parte anche alcuni giovani della Città dei Ragazzi. Ricordiamo il motto: “vince solo chi custodisce!”. Ognuno vive un’esperienza unica: Eleonora, nuova nel mondo del calcio, non si sente giudicata per le sue scarse abilità sportive, nonostante la sua squadra si sia posizionata fra gli ultimi posti. E dopo una doccia… si festeggia al Borgo Don Bosco, dove i Ragazzi per l’Unità stanno vivendo il loro Cantiere Hombre Mundo. Tra canti e balli ci si fronteggia al talent show, da cui esce vincitore l’ “Hallelujah” di Leonard Coen reinterpretata da Cristina, le due Alessandre, Chiara, Federico ed Erick.

30/07/17
Finalmente un po’ di riposo! Dopo tanti giorni al servizio degli altri finalmente si va in gita a Villa Borghese, dove i nostri eroi si concedono una giornata di relax. Tra chi dorme, chi allegramente canta e gioca a palla e chi prende un gelato, il tempo vola fino a una serata animata da un gioioso concerto di cornamuse palestinesi: come descrivere le facce di chi è invitato a ballare in cerchio con loro al ritmo di tamburi orientali! L’obiettivo di questa giornata di festa è in fin dei conti lo stesso degli altri giorni del campus: uno scambio interculturale che arricchisce entrambe le parti. E via di cornamusa!

31/07/17
Alle 10:00 arriva la conferma ufficiale dalla magistratura per la visita al carcere di Rebibbia… possiamo andare! Così un gruppo ristretto di persone parte, pronto per parlare insieme ai detenuti de “La legalità del noi”. L’incontro è fin da subito molto intenso e i rapporti con il cosiddetto “comitato interno” del reparto G9 sono forti tanto da abbattere il muro di pregiudizi che ciascuno portava con sé prima di entrare. Lo stesso pomeriggio il momento di formazione è tenuto da Gianni Bianco – giornalista RAI e coautore del libro insieme al magistrato Giuseppe Gatti – e da Michele Prestipino, procuratore aggiunto DDA di Roma, che ci offre un’interessante panoramica sulla situazione della mafia italiana. Giovani impegnati e informati: siamo pronti per portare il cambiamento nel mondo!

01/08/17
Il campus continua, siamo quasi giunti al termine di quest’avventura a Corviale: argomento di questo pomeriggio è il commercio di armi nel mondo. Carlo Cefaloni, giornalista, è intervenuto su questa scottante tematica, riflettendo insieme sulla grossa responsabilità che ha anche il nostro Paese negli affari di guerra. E in serata ci aspetta il collegamento in diretta con il campus di Siracusa, iniziato due giorni fa! Impossibile descrivere la nostra gioia nel parlare con soddisfazione delle nostre attività e dei nostri progressi. Buonanotte a tutti!

Cristina De Carolis, Chiara Modena, Eleonora Girolami




Documentario: “Siracusa terra di bellezze e contraddizioni”

“Siracusa: terra di bellezze e contraddizioni”, documentario di 28 minuti, regia di Clara Anicito, nasce dalla voglia di far raccontare alle immagini l’esperienza del Siracusa Summer Campus alla sua terza edizione.
Clara ci racconta: “Una notte nasce però un’intuizione: raccontare, oltre all’esperienza estiva, la Sicilia, la mia terra splendida e maledetta, e ancor di più la città che ci ha ospitato, assolutamente emblematica per esprimere la ferita che molti luoghi vivono: una città spaccata in due, da una parte il centro storico pieno di turisti, e dall’altra una periferia dimenticata.
Realizzato in soli cinque giorni, il documentario non vuole essere una visione esatta della realtà, in quanto difficile da raccontare in così poco tempo, ma narrare quello che ragazzi da tutta Italia hanno visto e vissuto, e che soprattutto cercano di combattere.
Vorrei esprimere con quelle immagini la speranza che solo insieme si possono cambiare le cose, ma anche lasciare quasi un amaro in bocca, per invogliare chiunque nella propria città a lottare per le sue ferite, le sue periferie, facendo scelte non assistenzialiste, ma radicali, politiche e profonde.
Una frase cardine con cui mi piace riassumere tutto questo, è quella di una canzone usata come colonna sonora: “Tu ti lamenti, cchi tti lamenti, pigghia lu vastuni e tira fora li denti.” (Tu ti lamenti, ma di cosa ti lamenti? Prendi il bastone e tira fuori i denti.)”
Un primo esperimento da parte dei Giovani per un Mondo Unito di realizzare un prodotto non solo amatoriale, il documentario è soprattutto il frutto dell’amore di molti: dei giovani che ci hanno lavorato, di chi ha finanziato il progetto, dei ragazzi che in soli due giorni hanno registrato le colonne sonore, e di tutti quelli che credono che con coraggio e solo insieme si può sperare in un futuro migliore.




Cantiere Stop’n go a Formia: abbiamo imparato a vivere la Regola d’Oro

Un contributo a cura dei nostri giovani corrispondenti da Formia

Da mesi ormai, le ragazze del Gen Verde si sono preparate per questo grande evento: il concerto “On the Other Side” – dall’altra parte – nel quale sono stati protagonisti i ragazzi del Cantiere Stop’n go di Formia, provenienti da Lazio e Sicilia, che nello stesso modo si sono impegnati molto nei mesi precedenti per assicurare la buona riuscita dell’evento.

Con questo spettacolo il Gen Verde vuole diffondere attraverso la musica un ideale, lo stesso che ha ispirato la fondazione del Movimento dei Focolari, molti anni anni or sono; questo principio è racchiuso in una breve “regola d’oro” comune a tutte le culture, e che consiste nel fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te: tutto si basa quindi sull’amore reciproco.

Nel campo Stop’n che abbiamo vissuto in questi giorni, è stata questa la novità: laboratori artistici, guidati dalle componenti del Gen Verde, nei quali siamo stati impegnati in attività musicali, di canto, ballo e percussioni. Oltre a queste, abbiamo fatto anche a giochi di gruppo, ed ascoltato esperienze, e ci siamo impegnati a vivere il tutto in funzione della regola d’oro.

Insieme al Gen Verde sono stati ospiti del Stop’n go anche il regista Fernando Muraca, lo psicologo Ezio Aceti e i ragazzi del centro di accoglienza di Formia, che hanno condiviso le loro toccanti storie, dalla migrazione all’integrazione.

Il progetto portato avanti dal Gen Verde si è concluso con un concerto nel quale i ragazzi che hanno partecipato ai diversi laboratori si sono esibiti attraverso le coreografie, i canti e i ritmi imparati. Questo concerto si divide in diverse parti delle quali anche i ragazzi sono protagonisti, impegnandosi a divulgare un messaggio di pace attraverso la musica e l’arte.
All’inizio del concerto è stato proiettato un video che raccoglie le esperienze e le impressioni dei ragazzi raccolte dopo i lavori fatti nei workshop.

Anche sul palco, come abbiamo imparato durante il campo Stop’n go, abbiamo cercato di impegnarci a rispettare l’altro.

Elisabetta Bagni
Sofia Cascone
Benedetta Ciriolo




Trecastagni, asilo nido intitolato a Chiara Lubich

Aria di festa all’asilo nido comunale di Trecastagni (CT) giovedì 15 giugno. Davanti all’ingresso principale un nastro è pronto per essere tagliato; vivaci festoni legano un albero all’altro nel giardino; in alto, sulla facciata illuminata dal sole, una foto di Chiara Lubich è inserita all’interno di un coloratissimo murale: bambini di diversi continenti giocano in grande armonia sotto una grande bandiera arcobaleno.

Nel caldo pomeriggio arrivano alla spicciolata circa cento persone: genitori dei bambini che usufruiscono della struttura, educatori, insegnanti, rappresentanti del mondo politico ed ecclesiale, persone interessate provenienti anche da altre località.

Oltre al sindaco, Giovanni Barbagallo, sono presenti tre assessori e sette consiglieri, di maggioranza e opposizione.

Arriva anche don Alfio Torrisi, parroco del Santuario dei SS Martiri Alfio Filadelfo e Cirino. “Questa sera – comunicherà ai presenti – si sta realizzando parte di un sogno condiviso con un gruppo di giovani nei primi anni ’70. Sognavamo che nascesse a Trecastagni ‘qualcosa’ per sviluppare l’ideale di unità proposto da Chiara Lubich. Qualche tempo dopo abbiamo visto nascere il Centro Mariapoli, che tante persone ha formato a questo stile di vita, l’anno scorso l’adesione di Trecastagni all’Associazione ‘Città per la Fraternità’, oggi l’intitolazione a Chiara dell’asilo nido… Continuiamo a sognare che Trecastagni diventi un unico focolare”.

Presente anche don Antonello Russo, amministratore della Chiesa Madre. Sottolineerà quanto sia significativo intitolare un luogo che si prende cura dei più piccoli proprio a Chiara Lubich, che tanto si è spesa per la realizzazione della fraternità universale.

La cerimonia inizia con il taglio del nastro da parte del sindaco e un giro per i locali, recentemente ristrutturati e arricchiti di nuovi arredi; poi tutti in giardino, dove è la coordinatrice Angela Grasso a fare gli onori di casa. Da quando si è aperto l’asilo – oltre 35 anni fa! – lavora qui: per questo lo sente suo in modo speciale e si spende quotidianamente, in sintonia con le maestre e con tutto il personale, perché i piccoli siano trattati con grandissimo amore. Ritornando indietro nel tempo ricorda che da ragazza ha frequentato anche lei il Movimento dei Focolari ed esprime piacere per l’intitolazione a Chiara.

Il sindaco nel suo intervento sottolinea, tra l’altro, che la scelta di intitolare l’asilo a Chiara Lubich non è occasionale, ma si aggancia ad un’idea di città e ad un percorso condiviso da tanti e continua e rafforza l’adesione di Trecastagni all’Associazione “Città per la Fraternità”.

Viene poi presentata la figura di Chiara. In particolare, Adriana Monte mette in rilievo la sua esperienza di maestra e i cardini fondamentali della sua profetica visione educativa, condivisa nel tempo da migliaia di educatori in tutto il mondo.

Nel momento finale, che tocca e coinvolge tutti i presenti calamitando in modo speciale l’attenzione dei più piccoli, alcuni gen 4 cantano e mimano “Il dado dell’amore” dopo che Chiara in un breve video ne ha spiegato il significato. Nella loro spontaneità e genuinità, i bambini appaiono testimoni limpidi e credibili dell’“arte di amare” proposta da Chiara: amare tutti, amare per primi, amare l’altro come sé, amare Gesù nell’altro, amare il nemico, amarsi a vicenda”.

“Non mi sembra un caso” – commenta Susi Costanzo, del focolare di Trecastagni – che Chiara si faccia strada attraverso i piccoli; ci vedo dietro la Parola di Gesù ‘Lasciate che i piccoli vengano a me’. E’ come se Lui ci volesse proprio dire che sarà attraverso le nuove generazioni che si farà strada”.

La festa continua con un rinfresco: a gruppetti in giardino e in vari angoli dell’asilo ci si ferma ancora a lungo a parlare, ad intrecciare rapporti, approfondendo la conoscenza reciproca in un clima semplice di famiglia.

Tra i presenti anche il giornalista Giuseppe Petralia. Nel suo articolo su “La Sicilia”del 17/06/17  metterà in luce, tra l’altro, la proposta educativa di Chiara Lubich “definita come una vera e propria ‘pedagogia di comunione’ finalizzata alla diffusione della cultura del dare, della pace e dell’unione fra i popoli, in un costante incontro con l’alterità che caratterizza ancora oggi l’azione dei focolarini”.

L’evento del 15 giugno lascia un segno anche in tanti che da tempo hanno aderito alla proposta di Chiara di vivere per costruire la fraternità nel territorio: rinnovato impegno ad essere testimoni autentici e coerenti di unità negli ambienti di vita e di lavoro; amore più attento e cura preferenziale dei più piccoli.  Se è vero che – come dice un bellissimo proverbio africano – “per far crescere un bambino ci vuole un villaggio”, occorre la vita  e l’esempio di un’intera comunità per passare alle nuove generazioni il “testimone” della fraternità.

____________________________________________________

TRECASTAGNI, UNA TAPPA NEL PERCORSO DI FRATERNITÀ: L’ASILO NIDO COMUNALE INTITOLATO A CHIARA LUBICH

Al sindaco Giovanni Barbagallo abbiamo chiesto:

L’asilo nido di Trecastagni è il primo in Sicilia che viene intitolato a Chiara Lubich. Come è nata l’dea?

 Un giorno mi è capitato tra le mani un libretto quadrato “Chiara ai gen 4”. Mi ha colpito l’attenzione di Chiara verso i più piccoli, che lei paragona alle “gemmoline di un albero”. Se non ci sono le gemmoline – lei stessa spiega ai bambini – è impossibile che vengano fuori le foglioline, i fiori, i frutti. Mi è sembrato importante guardare alla vita che nasce, partire con semplicità dai più piccoli.

Ho pensato anche all’aspetto educativo che Chiara ha vissuto costantemente nell’arco della sua vita e anche al legame che lei ha con la storia del nostro paese, dove tante persone sono state permeate dalla spiritualità dell’unità. Da qui la proposta di intitolare a lei l’asilo nido comunale e la delibera della giunta, che l’ha subito condivisa.

Dal momento della delibera sono passati circa due anni e mezzo. Come mai?

Anzitutto era necessaria una ristrutturazione dell’edificio, che è stata possibile grazie ai finanziamenti ottenuti recentemente; c’è stata, però, anche una ragione più sostanziale: occorreva tempo perché maturasse un percorso condiviso all’interno di tutto il consiglio comunale. Alcune tappe importanti sono state la partecipazione  all’evento del 12/3/15 a Montecitorio “Chiara Lubich – l’unità e la politica”, al quale siamo stati presenti in 10 da Trecastagni, tra cui consiglieri di maggioranza e di opposizione; poi, nel giugno 2016 l’adesione all’Associazione “Città per la Fraternità”, condivisa all’unanimità da tutto il consiglio comunale e, non ultimo, il dialogo costruttivo tra l’Amministrazione e le  molteplici realtà associative presenti nel territorio.

In che modo Chiara Lubich può essere punto di riferimento per un politico nella sfida quotidiana a costruire la fraternità?

 Realizzare la fraternità non è sempre facile. Chiara ci insegna a ricominciare sempre: come politici abbiamo un motivo in più, rispetto agli altri, per ricominciare  ogni giorno; non siamo in consiglio comunale o in parlamento per noi stessi, ma per gli altri, per il bene comune. Occorre recuperare la gratuità del dono nel nostro agire. La cultura del dare e dell’unità, che è alla base degli insegnamenti di Chiara Lubich, ci aiuta a risolvere i problemi che causano le divisioni, a riconoscere che l’altro può avere ragione, a fare il primo passo. Chi fa il primo passo accorcia le distanze, cambia la prospettiva, va al di là delle parti e supera i vecchi schemi. L’altro in politica non è il nemico, può diventarlo se lo vogliamo,  ma, prima di tutto è colui del quale ho bisogno perché la mia idea si realizza solo insieme alla sua.




Summer Campus 2017: l’impegno continua nelle periferie

Comunicato stampa n. 2

Roma, 24 luglio 2017

Legalità, bene comune, disarmo, riqualificazione delle comunità. A Corviale arriva il Summer Campus dei giovani dei Focolari.

Dal 25 luglio al 3 agosto, attività, incontri, progetti e riflessioni in sinergia con cittadinanza, associazioni e realtà sociali.

«Alla città di Roma serve un impegno condiviso, costante e serio per fare uno scatto verso una legalità diffusa e la costruzione della comunità. Saremo a Corviale per lavorare insieme – giovani, cittadinanza, associazioni per ridare linfa alla città ripartendo dalle periferie. Di fronte all’attuale sfacelo capitolino, potrebbe sembrare una goccia nell’oceano. E’ per questo che crediamo nelle sinergie!». Dal 25 luglio al 3 agosto i Giovani per un Mondo Unito dei Focolari daranno vita al primo Summer Campus nella Capitale presso il Campo dei Miracoli del Calciosociale nel quartiere Corviale e la Città dei Ragazzi in via della Pisana dal titolo “L’impegno continua nelle periferie”. Il campus passerà, poi, idealmente “il testimone” alle attività di Siracusa che prenderanno il via il 30 luglio per concludersi il 7 agosto.

Il Programma del Campus

Attività sociali con minori, in sostegno alle famiglie dei detenuti indigenti di Rebibbia, azioni di riqualificazione, momenti formativi, forum, dibattiti e workshop si alterneranno (in allegato il programma e gli appuntamenti aperti al pubblico).

“Alla scoperta delle periferie: luogo di esclusione e riscatto sociale” darà il via alle attività martedì 26 luglio. “Diventare imprenditori di se stessi per realizzare il bene comune” per mostrare una chiave di lettura dell’idea di impresa oggi, e conoscere le testimonianze di giovani imprenditori che hanno compiuto scelte “audaci” in ambito lavorativo e professionale. “Slotmob – una società senza azzardo ha più spazio per le persone” per guardare al fenomeno dell’azzardo come espressione di un’economia di esclusione e riscoprire l’importanza del legame sociale come antidoto al riduzionismo antropologico. “Senza vittime e briganti. Dall’economia che uccide all’economia disarmata”, un’analisi del ruolo dell’Italia nei conflitti con focus sulla legge 185/1990 sull’export di armi, per approfondire le radici e le tappe del percorso intrapreso come gruppo di azione per l’ “Economia Disarmata” e riflettere sulle possibili strade alternative. “Legalità del noi…la spinta da cui tutto è partito e che ci ha portati fino ad oggi” sarà invece un momento formativo pensato esclusivamente per i partecipanti al campus per ripercorrere le tappe e le scelte che hanno portato alla realizzazione di un campus nella Capitale.

Su questi temi offriranno i propri contributi relatori e testimonial tra cui Rebeca Gomez, referente del progetto internazionale EoC-IIN dell’Economia di Comunione; Gabriele Mandolesi e Maria Chiara Cefaloni, del Coordinamento Nazionale del Movimento Slotmob; Carlo Cefaloni, Giornalista “Città Nuova” e Raffaele Natalucci, del gruppo di lavoro “Economia Disarmata”; e Gianni Bianco, giornalista RAI.

Non mancheranno momenti di festa e di sport: sabato 29 luglio si terrà un torneo sportivo che coinvolgerà i partecipanti al campus e i ragazzi del centro di Corviale per vivere insieme una giornata con il Calciosociale. L’altoparlante dei summer campus romano e siracusano sarà RadioImpegno, che da un anno, ogni notte, dà voce a chi non ne ha, riaccende la speranza di chi crede che insieme si può costruire un mondo migliore raccontando l’impegno e la continuità di quanti operano per il bene comune.

Ufficio stampa e comunicazione:

Roma – Roberta Formisano 3209484000

Per ulteriori informazioni:

Roma

Sabrina Alesiani 3297114858

Giuseppe D’Avella 3490050973

 

Comunicato Stampa 1_26062017_Summer_Campus_Roma_Siracusa_2017

Comunicato stampa n. 2 – Summer Campus Roma 2017

Locandina

Comunicato stampa n. 2 – Sicilia

I campus estivi dei Giovani per un Mondo Unito in Sicilia, a Siracusa e Scicli

I giovani del Movimento dei Focolari, insieme ad altre associazioni e gruppi, animeranno l’estate dei bambini in due quartieri di Siracusa ed in un Centro Diurno di Scicli. Previsti: giochi, attività di gruppo, workshop e convegni su: città e periferie, ecologia, il valore della vita, imprenditoria giovanile

I “Giovani per un mondo unito”, anche quest’ anno, scelgono di dedicare una parte del proprio tempo, durante le vacanze estive, alle periferie. Sono dieci gli eventi in programma in tutta Italia e, tra questi, due sono in Sicilia: a Siracusa e Scicli.

Dal 30 Luglio al 7 agosto si terrà la quarta edizione del “Siracusa Summer Campus”, dal titolo “L’impegno continua nelle periferie”, organizzato da Giovani per un Mondo Unito e Gi.Fra. (Gioventù Francescana). Il “campus” sarà ospitato nelle parrocchie San Corrado e San Metodio (quartieri Tiche, Akradina e Grottasanta): vi parteciperanno giovani provenienti da tutta Italia. Il campus di Siracusa prenderà il testimone dal campus di Roma (25 luglio – 3 agosto). Previsto un collegamento Hangout tra i due campus l’1 agosto. Le dirette radiofoniche notturne, su RadioImpegno, a Roma, dalle 24 alle 7 del mattino (31 luglio e 2 agosto) saranno l’altoparlante dei giovani di Siracusa e Roma, per raccontare l’impegno per il “bene comune”.

Il programma del campus di Siracusa prevede, al mattino, delle attività ludiche (sport, pittura, riqualificazione, canto e danza) dove i bambini, con l’aiuto degli animatori, scopriranno e metteranno in pratica il proprio. Il pomeriggio, invece, si terranno degli incontri di formazione per gli animatori (a San Corrado). Si approfondiranno diversi temi. L’1 agosto si terrà la tavola rotonda “Le periferie, risorsa per la città”, organizzata con il Movimento politico per l’Unità. Relatori: Giovanni Sallicano, assessore alle Politiche sociali di Siracusa, Pamela La Mesa, presidente consiglio di quartiere Grottasanta, Pinella Giuffrida, dirigente Istituto comprensivo “Chindemi”, padre Antonio Panzica, parroco di San Corrado, don Marco Tarascio, parroco di San Metodio. Moderano: Franco Sciuto (Movimento politico per l’Unità), Vincenzo Perrone (Giovani per un Mondo Unito). Nel pomeriggio sarà presentato il documentario “Siracusa, terra di bellezza e di contraddizioni”, realizzato dai giovani durante il “campus” del 2016 e firmato dalla giovane regista Clara Anicito.

Il 2 agosto, il pomeriggio è in programma una tavola rotonda sul tema: “Come non far finire il mondo a causa dei disastri ambientali” Sono previsti gli interventi di: Giuseppe Arcuri, laureando in Ingegneria Energetica, sull’impatto dell’utilizzo delle varie fonti energetiche sul riscaldamento globale, Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla (SR), sull’esperienza dell’amministrazione comunale nell’ambito della gestione dei rifiuti, e di Daniele Spadaro, astrofisico, sulla recente enciclica di Papa Francesco “Laudato si’”.

Il 4 agosto sarà al Campus lo psicoterapeuta Ezio Aceti, esperto in psicologia evolutiva e scolastica: al mattino, coordinerà le attività per i bambini, nel pomeriggio tratterà il tema “Relazioni e resilienza”.

A Scicli, il progetto “Vacanze in donazione” vedrà protagonisti gruppi di giovani da tutta Italia, impegnati come volontari alle iniziative del Centro diurno per minori S. Rosario, gestite dall’associazione “Nessuno Escluso”, in collaborazione con la comunità locale del Movimento dei Focolari. I Giovani per un mondo unito si alterneranno a gruppi, durante l’estate. Al mattino, accompagneranno i ragazzi al mare o in varie gite; nel pomeriggio si svolgeranno delle attività di animazione. Dal 23 luglio, saranno presenti dei giovani di Sassari. «Abbiamo scelto di dedicare una parte dell’estate – dice Adriano Falla, dei Giovani per un Mondo Unito di Scicli – nel servizio concreto a bambini che non avrebbero la possibilità di fare una vacanza. Per noi è un’esperienza importante di donazione che ci permette di metterci in gioco per chi ha più bisogno».

Il 3 agosto, i giovani del “Campus” di Siracusa si sposteranno a Scicli: i due gruppi si incontreranno presso la “Casa delle Culture”, iniziativa della Chiesa Valdese (nell’ambito del progetto “Mediterraneo Hope”) per l’accoglienza dei giovani migranti, soprattutto minori. Poi, un breve percorso turistico nella città barocca “patrimonio Unesco” e la cena con la comunità locale.

Per informazioni:

Siracusa

Melina Morana: 3331047718

Giuseppe Arcuri: 3881085738

Scicli

Adriano Falla: 3291311323

Ufficio stampa e comunicazione Roma / Siracusa

Roberta Formisano: 3209484000

Per le testate giornalistiche: sono previsti, momenti di incontro con i relatori ed i giovani del campus di Siracusa, nei pomeriggi dell’1, 2 e 4 agosto, presso la parrocchia San Corrado, alle 19. A Scicli, il 3 agosto, si potrà partecipare all’incontro presso la “Casa delle Culture” (ore 17,30)

RASSEGNA STAMPA

http://www.siracusanews.it/siracusa-si-terra-grottasanta-campus-2017-dei-giovani-focolari-dal-titolo-limpegno-continua-nelle-periferie/

http://www.webmarte.tv/2017/06/26/siracusa-corviale-e-grottasanta-riparte-dalle-periferie-di-roma-e-siracusa-limpegno-dei-giovani-dei-focolari/

http://www.siracusaoggi.it/a-siracusa-uno-dei-campus-estivi-dei-giovani-dei-focolari-alla-chiesa-di-san-corrado-confalonieri-attivita-per-i-bimbi-della-mazzarrona/

http://it.radiovaticana.va/news/2017/06/24/summer_camp_lavorare_insieme_nelle_periferie_di_roma/1321178




Ad amare ci si educa

Per promuovere una vera educazione sulla sessualità è importante avere ben chiaro che cos’è la sessualità e soprattutto perché siamo maschi e femmine.

Senza questa chiarezza, infatti, si rischia di perdere di vista la vera finalità di ogni educazione che è quella di aiutare le persone (in questo caso i bambini) a scoprire il tesoro nascosto dentro di loro, il disegno d’amore per cui sono nati.

Questo disegno è iscritto dentro tutte le fibre dell’essere umano e, in particolare, nel fatto che siamo femmine e maschi.

Questa evidenza dei nostri corpi femminili e maschili dovrà essere rispettata in tutti i modi e, lungi da tutte quelle teorie che tendono a ritenere la sessualità come un puro arbitrio della nostra volontà, sarà importante favorire nel bambino la piena coscienza di questa bellezza presente sin dal concepimento.

http://www.adamarecisieduca.it




Cantieri Ragazzi per l’unità. Estate 2017 in Italia

Durante questa estate 2017, come ormai da diversi anni, il Movimento dei Focolari organizza in Italia diverse attività per i ragazzi, diversi cantieri dei ragazzi per l’unità.

Qui sotto potete trovare una prima raccolta dei vari volantini.

FORMIA: Volantino Stop and Go 2017

 

Per maggior informazioni EMILIA ROMAGNA

VENETO: Volantino Coloriamo_la_citta_2017

SARDEGNA

Elenco ancora incompleto e in progressivo aggiornamento




Stop and Go 4th Edition – Formia (LT)

Stop’n Go. L’appuntamento estivo dei Ragazzi per l’Unità, quest’anno si apre al progetto Start Now, con la band internazionale Gen Verde (www.genverde.it). Start Now: comincia adesso. Che cosa? A costruire la pace, il dialogo, l’unità. Comincia adesso, comincia da me.

Durante il campo si svolgeranno workshop di teatro, canto, danza e percussioni, che porteranno alla realizzazione di uno spettacolo finale, aperto a tutti, sabato 22 luglio.
Sono previsti anche workshop alternativi, dalla comunicazione alla manualità e altro ancora. Il tutto con un solo obiettivo: divertirsi, vivere dei momenti indimenticabili, donando qualcosa di sé per gli altri. Sport, azioni sociali, momenti di riflessione arricchiranno il programma di questi giorni.

Dove e Quando:
Istituto Alberghiero via Gianola, Formia (LT) 19-23 luglio 2017

Per maggior informazioni e iscrizioni vedi Volantino Stop and Go 2017




Verso il Genfest del 2018 nelle Filippine

6-7-8 Luglio 2018 MANILA-FILIPPINE

CHE COS’È

Incontro di migliaia di giovani provenienti da tutte le latitudini, di diverse etnie, culture e religioni, mossi da un’idea che è già esperienza di vita e azione sociale: costruire un mondo unito e solidale. Il Genfest è un’occasione di scambio e confronto sull’economia, l’arte, l’ambiente, le realtà sociali e il dialogo interculturale. È un invito a costruire ponti di fraternità e contribuire a far crollare le barriere dell’indifferenza, dei pregiudizi, dell’egoismo. Nato nel 1973 da un’idea di Chiara Lubich – fondatrice del Movimento dei Focolari – nel 2018, a Manila (Filippine), raggiunge la sua undicesima edizione.

VERSO IL GENFEST 2018 

LOGO GENFEST 2018 NELLE FILIPPINE

https://youtu.be/FZLJ_xLw9dk

SPOT GENFEST FILIPPINE – MANILA 2018 




Inaugurazione della scuola “Chiara Lubich” a Pesaro

Sabato 20 maggio, mattina presto, Pesaro. Pioggia a tratti torrenziale. Le insegnanti della scuola elementare di Largo Baccelli, per nulla allarmate, sono all’opera per rifinire i preparativi della festa di intitolazione della loro scuola a Chiara Lubich che avverrà da lì a poco.

20 maggio, h 10:30: il giardino addobbato a tema con le facce del dado della pace è gremito di gente. Ci sono tutti: c’è il vicario del Vescovo, don Stefano Brizi. C’è l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Ricci, dall’assessore Ceccarelli, l’assessore Bertolucci, il presidente della Circoscrizione Schiaratuta. Ci sono i parroci delle chiese limitrofe tra cui don Guido che questa scuola, restata per più di 40 anni senza nome, l’ha vista nascere. Ci sono i cittadini del quartiere e i parrocchiani.

Significativa è la presenza di persone di confessioni cristiane non cattoliche, ma ancora di più lo è, per una scuola multietnica e multiculturale quella della comunità musulmana. Ci sono ovviamente la preside Anna Scimone, gli allievi e i loro genitori. E c’è anche una nutrita rappresentanza della comunità locale del Movimento dei Focolari, a cui si sono aggiunti focolarini provenienti da altre diverse parti d’Italia e che hanno voluto leggere il messaggio della presidente Maria Voce, che ha voluto esprimere la sua gratitudine per aver scelto Chiara quale “pattern di riferimento didattico e come paradigma morale e sociale”, utilizzando le stesse parole scelte dalla preside nella sua lettera di annuncio e invito ricevuta dal Centro Chiara Lubich. Aggiungendo la sua personale speranza, che “la scuola Chiara Lubich possa davvero vivere e trasmettere gli alti ideali di fraternità universale per cui Chiara ha vissuto.

La fraternità che diventa strumento pedagogico è, come ha spiegato il prof. Milan, ordinario di pedagogia interculturale a Padova, un’intuizione avuta da Chiara Lubich a Washington, in occasione del conferimento della laura honoris causa in pedagogia. In quella occasione aveva intravisto la scuola come “luogo fondamentale per la costruzione di un mondo unito”.

La scelta di intitolare la scuola a Chiara Lubich è il frutto di un percorso condiviso e poi maturato attorno ad uno stile inclusivo e ad una didattica e pedagogia rinnovate, dove lo studente è al centro, che ha trovato l’approvazione dalla Commissione scuola del Consiglio Comunale prima e della giunta poi. Il terreno era pronto, perché in questi ultimi anni le maestre della scuola avevano aderito al progetto “Coloriamo le città per un mondo unito”, promosso da Verso un Mondo Unito (onlus),  Movimento Ragazzi per l’Unità e AMU – Movimento Umanità Nuova, espressioni nel sociale del Movimento dei Focolari, che aveva come presupposto e fondamento delle attività previste, la “Regola d’oro”, comune a tutte le culture, ”Fa’ agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”, principio e condizione indispensabile per ogni educazione. La reciprocità, le relazioni di pace, e la “cultura del Dare” sono divenuti così punti fermi per tutti a Largo Baccelli.

Per rendere accogliente la scuola il giorno dell’inaugurazione, gli insegnanti si erano dati da fare già a partire dai mesi scorsi, sacrificando le loro vacanze di Pasqua per ristrutturare la recinzione e spendendosi per rimettere a posto la facciata. Un contributo concreto è arrivato anche dalla comunità dei Focolari, che ha organizzato una cena di raccolta fondi con i quali sono state acquistate le lettere dell’insegna. Quello intorno alla scuola è stato un lavoro di squadra, reso possibile dall’aiuto di tutti: oltre al loro, infatti, la scuola ha ricevuto anche l’aiuto del Comune, che ha offerto il mezzo per tinteggiare, e della Circoscrizione che ha procurato la pittura. L’assessore al dialogo del Comune ha voluto offrire il suo contributo per la stampa delle locandine e la foto di Chiara Lubich ora affissa nell’atrio. E la scuola ha pensato al resto.   

Anche il tempo atmosferico ha voluto dare il suo piccolo contributo, concedendo, almeno nel momento della scopertura e del lancio dei palloncini, una tregua dalla pioggia incessante.


Video di Tanino Zacchia

I sentimenti più palpabili, alla fine della mattinata, erano due. Innanzitutto la gratitudine della comunità dei Focolari, che ha sottolineato come “nella cerimonia d’intitolazione e nel lavoro che ha preceduta l’evento, sia emersa tutta la spiritualità di Chiara, che guarda ad ogni persona quale elemento essenziale della comunità, che riconoscere l’altissima dignità del Tu, che accoglie le diversità, che accetta le difficoltà e le ritiene un trampolino di lancio per costruire nella relazione reciproca tra tutti un nuovo tipo di società. (..) Proprio nella scuola può crescere e svilupparsi questo tipo di ‘cultura nuova’, quella che Chiara chiama l’Arte di amare, condensata nel dado della pace esposto durante la festa: amare tutti, amare per primi, amare come sé, amarsi a vicenda, perdonare l’altro, ascoltare l’altro”.

Ed insieme uno squarcio aperto sulla speranza: in un periodo dove spesso rimbalzano alle cronache le notizie di attentati, di violenze, le parole lasciate dai bambini della scuola a margine dell’inaugurazione testimoniano come la tensione alla pace deve cominciare attraverso quanto si vive e si condivide tra i banchi di scuola. Come racconta Giulia: “Noi vogliamo la pace e vogliamo che tutti stiano bene. Conoscendo Chiara Lubich e il suo ideale del mondo unito che ha raggiunto tutti i popoli del mondo, abbiamo capito che la pace è possibile e noi, anche se ancora molto giovani, vogliamo contribuire a costruirla sin da ora, a partire dalla nostra famiglia, dalla nostra scuola per raggiungere l’obiettivo del mondo unito“.




Estate 2017: giovani insieme in focolare

Una proposta aperta ai giovani e alle giovani di tutta l’Italia, un’esperienza di vacanza insieme in focolare con gite, condivisione e momenti di approfondimento.

Parteciperà Ezio Aceti (psicologo) con il tema: Liberi di amare

Vedi le note pratiche nel Volantino estate in focolare

Iscrizione entro il 20 luglio 2017




Run4unity: la staffetta mondiale per la pace a Giarratana

Si è svolta il 7 maggio a Giarratana (RG) la manifestazione “Run4unity”, una “staffetta mondiale” per la pace organizzata dai “Ragazzi per l’unità” del Movimento dei Focolari. Nella cittadina ragusana, piccolo centro pedemontano nella zona dei Monti Iblei, di origini antichissime, si sono dati appuntamento 450 ragazzi, dai 10 ai 18 anni, provenienti da Palermo, Catania, San Giovanni La Punta, Niscemi, Rosolini, Scicli, Ispica, Vittoria e dalla stessa Giarratana.

Run4unity è un evento che coinvolge ragazzi in varie città del mondo. Da più parti, si sono organizzati degli eventi sportivi ed una marcia, una „staffetta” che, a seconda dei fusi orari, nelle diverse latitudini, fa passare idealmente il testimone da un gruppo all’altro. Tutti insieme “marciano” per la pace. Run4unity (run = corsa) copre così l’intero arco delle 24 ore. Lo strumento per promuovere la pace è la “regola d’oro”: la regola dell’amore al fratello presente in tutte le religioni. “Fare agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi” è un principi accomuna tutte le culture e religioni. I ragazzi per l’unità cercano di metterla in pratica ogni giorno, per costruire la pace attorno a loro. La “marcia ha offerto uno splendido colpo d’occhio, con centinaia di ragazzi che sfilano tra le vie del centro storico ed i palazzi barocchi, fino alle caratteristiche viuzze del quartieri “U Cuozzu” dove si trovano anche i ruderi del castello dei Settimo.

Oltre alla marcia ed agli eventi sportivi, ci sono anche azioni di cittadinanzattiva. A Giarratana, i ragazzi hanno lanciato delle azioni di sostegno a due progetti per la raccolta fondi per una scuola in Congo e in Siria. A sostenere tutte le attività anche il comune, la parrocchia Santissima Annunziata,  la scuola “Luigi Capuana”, la Protezione civile.

Momento clou della giornata il “time out”: una preghiera per la pace (o un momento di silenzio), a mezzogiorno in punto.  A seguire, il collegamento via streaming proprio con il Congo.

“Il time-out alle 12 – spiega Chiara Scarsi, una degli organizzatori – è stato un momento di silenzio e di preghiera per la pace, cui hanno partecipato tutti i ragazzi presenti: cristiani cattolici in maggioranza,  ma con rappresentanti evangelici,  musulmani. Tra questi, c’erano anche i ragazzi del centro di seconda accoglienza di Vittoria. Il collegamento telefonico con Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) ha segnato il “passaggio del testimone” e ha dato il via alla loro staffetta per la pace”.

E aggiunge: “Una giornata singolare, non solo per l’entusiasmo dei ragazzi, ma per la consapevolezza di tutti che una marcia per la pace e per l’unità esprime il nostro desiderio di vedere un mondo in pace, un mondo più unito, un mondo che diventi una sola famiglia. Sì, famiglia. E’ la parola azzeccata per esprimere ciò che si avvertiva fra tutti: una gioia che stava sotto ogni parola, ogni attività sportiva, ogni sorriso donato a chi camminava accanto a te e che faceva culminare tutto al momento del time-out, dando quel senso profondo e sacro, di quando la famiglia prega insieme”.

Nel pomeriggio si sono svolti tornei di varie discipline sportive, laboratori artistici, giochi: anche questi sono stati per i ragazzi l’occasione  per vivere concretamente  “la regola d’oro”: dimostrazione che con voglia e determinazione si possono fare grandi cose.  In chiusura, alcuni ragazzi del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Catania  hanno raccontato la loro esperienza: una telefonata skype, per un’ora e mezza, con i ragazzi loro coetanei della città siriana di Aleppo. “Un incontro emozionante – racconta la docente Enza Maria Ignaccolo – colpiva la serenità dei ragazzi siriani, il loro modo di adattarsi alla vita quotidiana nonostante le bombe che cadono sulla loro testa. Vedevamo la loro fede ancorata in Dio: credono nella pace ancora possibile. In più, questi ragazzi si adoperano per aiutare ragazzi più disagiati di loro: alcuni sono orfani e cercano di fare delle feste per donare loro un sorriso. Dopo la telefonata, gli studenti del nostro liceo hanno organizzato una “fiera del dolce”: i dolci sono stati venduti durante la ricreazione ai compagni ed il ricavato è stato inviato ad Aleppo”. “Questa testimonianza è stata profonda e toccante – conclude Chiara Scarsi – e ci ha permesso di innestarci nella realtà più difficile di un paese da vari anni in guerra. Noi vogliamo essere con loro a testimoniare che la pace non è un’utopia”.

Infine, il saluto dei ragazzi per l’unità dell’Algeria (musulmani) inviato in audio-video, con la traduzione di Gino Mineo, focolarino italiano che vive in Algeria.  “I Ragazzi per l’Unità dell’Algeria – racconta Eliseo Perticarini – ci hanno mandato un messaggio e raccontato le loro esperienze.  Abbiamo concluso la giornata, invitando i ragazzi dai 14 ai 17 anni al prossimo cantiere estivo (Stop’n Go – Start Now) che si terrà dal 19 al 23 luglio a Formia, in provincia di Latina, insieme ai Ragazzi per l’Unità del Lazio Sud. Parteciperà anche il complesso internazionale Gen Verde”.