Carismi e profezie al servizio di un’Europa solidale

Conclusa la Festa dell’Europa organizzata da Insieme per l’Europa Italia: più di 500 persone di varie Chiese collegate per costruire un’Europa al servizio dei popoli.

Domenica 9 maggio 2021 si è tenuto l’appuntamento annuale di Insieme per l’EuropaItalia  – Together For Europe, realtà che vede riunite circa 300 Comunità e Movimenti Cristiani di diverse Chiese diffusi in tutto il Continente.  Dal 7 al 9 maggio, infatti, Insieme per l’Europa si è presentato con una serie di eventi realizzati in Austria, Croazia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Francia, Germania, Belgio, Cechia e Svizzera, Olanda e Italia. Il Convegno, dal titolo Per la Terra e per l’Uomo” ha visto la partecipazione di oltre cinquecento persone collegate da tutta Italia e anche da altri Paesi europei.

I lavori sono stati aperti dal prof. Luigino Bruni, Ordinario di Economia politica alla LUMSA di Roma, che ha sottolineato come l’Europa abbia sviluppato un capitalismo diverso da quello degli altri Continenti per il grande peso che ha avuto il cristianesimo. L’Economia nata dall’Europa porta questa traccia cristiana, dando vita al più grande welfare del mondo. Monachesimo e carismi fioriti nella Chiesa hanno contribuito molto a edificare l’Europa anche dal punto di vista economico.

La riflessione viene portata avanti con l’intervento di Padre Ionut Radu, della Romania, in Italia da 12 anni, parroco e rappresentante della Chiesa Romeno-ortodossa nel Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano. Occorre che le Chiese diano una visione profetica dell’ecologia, che si prendano sempre più l’impegno di subentrare alla visione antropocentrica, razionalista e tecnologica, con la visione dell’uomo mediatore tra creato e increato, sacerdote della creazione, custode della terra.

Mons. Marco Gnavi, Responsabile dell’Ufficio per il Dialogo ecumenico e interreligioso della Diocesi di Roma, Parroco della Basilica Santa M. in Trastevere e membro della Comunità di Sant’Egidio, invita tutti a riflettere sul tema dell’assistenza ai senza fissa dimora, della crescente povertà nelle città. Il tema della gratuità può dare grande frutto per una comunità sempre più sotto la morsa del disagio e della fame. Le migrazioni nel Mediterraneo con migliaia di morti interrogano la nostra coscienza così come l’isolamento di tanti anziani negli istituti scartati e allontanati dalle loro famiglie. “Vestire gli ignudi” è il grido che oggi ricorre perché la nudità è l’ultimo segno di molte spogliazioni precedenti, tessuto lacerato da divisioni, relazioni strappate. L’Europa è fragile e sfidata e noi dobbiamo rigenerarla con l’amore, vivendo le opere di misericordia e vivendo la nostra fede.

Sono seguite le testimonianze di Luca Maria Negro, Pastore delle Chiese Evangeliche Battiste di Albano Laziale e di Grosseto, Presidente della FCEI (Federazione delle Chiese evangeliche in Italia) ha testimoniato sull’impegno di alcune comunità nell’assistere alcune persone attraverso i corridoi umanitari, esperienze molto positive di integrazione di queste persone che adesso studiano e lavorano in Italia. Il progetto, sostenuto dalla Tavola Valdese, è stato avviato dalle Chiese evangeliche, Sant’Egidio, la Cei e la Comunità Papa Giovanni XXIII.

Catalina Hinojosa, dell’Ecuador, ha partecipato all’esperienza di Economy of Francesco. Il suo percorso di vita ha visto una forte esperienza con alcune comunità indigene, afroamericane e contadine, a Salinas de Guaranda, che vivono a 3550 m.s.l.m. dove il lavoro è basato sul cooperativismo e l’associazionismo. Da questa esperienza la scelta di specializzarsi, fuori dall’Ecuador, in Cooperazione Internazionale sui Diritti Umani; questo le ha aperto il cuore e la mente alle culture e alla diversità e spinta ad impegnarsi  per una maggiore giustizia sociale.

Maria Sole Moca racconta di varie iniziative a favore dei profughi sulla Rotta Balcanica. Ad es. a Trieste alcune persone del Movimento dei Focolari, in collaborazione con la Caritas,sono riuscite a trovare ospitalità a singoli e famiglie e, offrendo corsi di italiano, giochi e attività varie per i più piccoli; e in Piemonte in collegamento con la Fondazione Mamre della Croce Rossa e di alcune ONG, hanno attivato numerose operazioni per far arrivare nei campi profughi della Croazia e della Bosnia coperte, vestiti, medicine, cibo attraverso la Caritas Internazionale. Non accontentandosi di questo, i Ragazzi per l’unità hanno scritto alla Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, chiedendo che le Istituzioni intervengano per risolvere i gravi problemi di quei profughi.

Matteo Santini, della Comunità Papa Giovanni XXIII, Coordinatore del progetto “The green diary”, racconta come fin dalla sua nascita la Comunità fondata da don Oreste Benzi cerca di stare vicino ai poveri, agli “ultimi” della storia, per rimuovere le cause che generano ingiustizia, suggerendo la condivisione diretta della propria vita come stile del cammino. Oggi questa specifica vocazione si sta agganciando alle nuove sfide globali relative all’ecologia cercando di “ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”.

Alessandra e Mirko Buldrini della Comunità Nuovi Orizzonti hanno testimoniato sul prendersi cura dei tossicodipendenti nella città di Trento e Irene Loffredo del Movimento dei Focolari sull’esperienza di attivazione di volontariato, da parte di varie realtà associative di Chiese diverse, nell’Istituto penitenziario di Pozzuoli (Na).

Il convegno 

Patrizia Mazzola

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9 maggio 2021: Iniziativa in Italia di Insieme per l’Europa

“La solidarietà – che significa ‘tutti assieme’ – sarà il cemento che lega popoli e Stati” (Robert Schuman)

Festa dell’Europa: iniziativa in Italia di Insieme per l’Europa 

DIRETTA YOUTUBE DALLE ORE 18.00 ALLE 19.20

Domenica 9 maggio 2021 si celebra la Festa dell’Europa, appuntamento che vuole mettere in risalto come la pace e l’unità siano dei valori irrinunciabili del continente europeo. La data è quella dell’anniversario della storica dichiarazione di Schuman resa pubblica nel 1950 in occasione del discorso del parlamentare francese, uno dei padri costituenti dell’Unione Europea.

In questo contesto si inserisce l’iniziativa di Insieme per l’Europa, Together For Europe–  una realtà che da ventidue anni mette insieme Comunità e Movimenti cristiani – attualmente oltre 300 diffusi in tutto il Continente – di diverse Chiese. Mantenendo la propria autonomia, essi agiscono in rete per scopi condivisi, portando il contributo del proprio carisma.

Convegno dal titolo “Per la Terra e per l’Uomo”

➢ Relazione del Prof. Luigino Bruni, Ordinario di Economia politica alla LUMSA di Roma: “Da un’Ecologia integrale ad una Economia solidale”

➢ Interventi: P. Jonut Radu (romeno ortodosso), Mons. Marco Gnavi, Pastore Luca Maria Negro

➢ Esperienze ‘Per la Terra e per l’Uomo’

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Insieme per l’Europa – Italia www.together4europe.orgadmin@together4europe.org




Upm: “La sfida del dialogo” – L’impegno della chiesa cattolica e delle chiese nel dialogo

Cinque date per seguire on line gli appuntamenti dell’UPM (Università popolare mariana):

Le lezioni si svolgeranno dalle ore 16.00 alle ore 18.30 e sarà possibile seguirle in diretta internet su http://live.focolare.org/upm

27 Febbraio 2021: L’impegno della chiesa cattolica e delle chiese nel dialogo;

27 Marzo 2021: Riflessioni sul Carisma dell’unità e il dialogo.

 




Convegno OLTRE IL 900 – Chiara Lubich in dialogo con il nostro tempo

A partire dall’esperienza storica e dal pensiero di Chiara Lubich, per conoscerne meglio l’eredità intellettuale, spirituale ed esistenziale, il convegno propone, con il contributo di accademici e studiosi di varie discipline umanistiche e sociali, di scoprire e gettare luce sulle convergenze con altri protagonisti dell’epoca contemporanea, che spesso non si sono mai incontrati tra loro, ma hanno dialogato a distanza, hanno condiviso identiche passioni, espresso simili desideri e anche ideali, condotti e guidati da significative intuizioni comuni.

Il convegno realizzato in via telematica dall’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e si può rivedere interamente su YouTube all’indirizzo:

18/2 (09:00 a 13:00; 15:30 a 18:30https://youtu.be/hePSudSFdbo

19/2 (09:00 a 13:00; 15:00 a 17:00https://youtu.be/R1NtYaCUifA

Visita il sito del Centro Chiara Libich

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COMUNICATO STAMPA

Convegno internazionale OLTRE IL ‘900. CHIARA LUBICH in dialogo con il nostro tempo
Si svolgerà in via telematica dall’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Italia) il 18 ed il 19 febbraio 2021 dalle ore 9 alle ore 18 con traduzione in quattro lingue.

Il convegno, promosso dal Centro Chiara Lubich e dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Italia), affronterà il pensiero, l’esperienza storica, politica, economica e letteraria di Chiara Lubich (1920-2008), fondatrice del Movimento dei Focolari, grazie al contributo di accademici e studiosi di diverse discipline. Il programma si articola in quattro sezioni: storica, letteraria, socio-politica e un’ultima dedicata ad alcune figure del ‘900.

Chiara Lubich ha attraversato il ‘900 e vissuto l’inizio del nuovo millennio guardando questo cambiamento d’epoca dalla prospettiva della fraternità universale, convinta – come ebbe a dire più volte – che “l’unità è un segno dei tempi”.  Il convegno punta ad approfondire il pensiero di Chiara Lubich ponendolo in dialogo e a confronto con figure di grandi personalità che, con percorsi di vita e di cultura diversi, hanno però puntato lo sguardo nella stessa direzione.
L’evento si svolgerà in modalità telematica con traduzione simultanea in italiano, inglese, spagnolo e portoghese.
Interverranno tra gli altri: Michel Angel Moratinos (Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite – UNAOC); Andrea Riccardi (Università degli Studi Roma Tre, Roma, Italia); Piero Coda (Istituto Universitario Sophia di Loppiano, Firenze, Italia); Alessandra Smerilli (Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, Roma, Italia); Vincenzo Buonomo (Pontificia Università Lateranense, Città del Vaticano); Pasquale Ferrara (ambasciatore, Istituto Universitario Sophia di Loppiano, Firenze, Italia); Vittorio Alberti (Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, Città del Vaticano); Maurizio Gentilini (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma, Italia); Giulia Paola De Nicola (già docente universitaria, saggista); Adriano Roccucci(Università degli Studi Roma Tre, Roma, Italia); Cristiana Freni (Pontificia Università Salesiana di Roma, Italia); Lucia Tancredi (scrittrice); Andras Fejérdy (Pázmány Péter Catholic University, Budapest, Ungheria); Aldo Civico (antropologo, Columbia University, New York, USA); Antonio Trupiano (Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Napoli, Italia); Vinu Aram(direttrice dello Shanti Ashram di Coimbatore, India).
Interverrà anche la neo-eletta Presidente dei Focolari, Margaret Karram. Sarà presente all’evento Maria Voce, già Presidente dei Focolari dal 2008 al 2021.
Il convegno è realizzato con il patrocinio del Comune di Roma e del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ed in collaborazione con l’Istituto Universitario Sophia, Città Nuova, New Humanity e la Fondazione Museo storico del Trentino.

Stefania Tanesini – (+39) 338 5658244
PROGRAMMA

Giovedì 18 febbraio
Ore 9.00 – Saluti introduttivi
Andrea De Pasquale – Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
Alba Sgariglia – Centro Chiara LubichRelazione: Chiara Lubich e il Novecento – Andrea Riccardi – Università degli Studi Roma Tre (Roma, Italia)SEZIONE STORICA – Modera: Giulia Paola Di Nicola – Già docente universitaria, saggista
  • La Chiesa e la fine del paradigma tridentino – Massimo Naro – Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista (Palermo, Italia)
  • La sfida della cortina di ferro: Chiesa del silenzio e/o Chiesa del dialogo –András Fejérdy – Pázmány Péter Catholic University (Budapest, Ungheria)
  • Il ’68 – Giovanni Dalpiaz O.S.B. Cam – ISSR San Pietro Martire (Verona, Italia)
  • Laicità e sviluppo umano integrale: evoluzione e prospettive – Vittorio Alberti – Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale (Città del Vaticano)
Ore 15.30- Modera: Claudio Guerrieri – Centro Studi del Movimento dei Focolari Scuola Abbà, Rocca di Papa (Roma, Italia)
  • La scrittura mistica femminile del Novecento – Lucia Tancredi – Scrittrice
  • La ricerca di una nuova cultura in Italia (1938-1948) tra la “letteratura come vita” e la “letteratura come impegno” – Vincenzo Crupi – Università per stranieri “Dante Alighieri” (Reggio Calabria, Italia)
  • Voci della letteratura poetica contemporanea – Cristiana Freni – Pontificia Università Salesiana (Roma, Italia)
  • Strategie narrative per una cultura della fraternità – Maria Chiara Ferro – Università Gabriele D’Annunzio (Chieti-Pescara, Italia)

Dibattito

Venerdì 19 febbraio
Ore 9.00 – Relazione: Chiara Lubich e il dialogo tra culture – Michel Angel Moratinos – Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite (UNAOC)

SEZIONE SOCIO-POLITICAModera: Pasquale Ferrara – Istituto Universitario Sophia, Loppiano (Firenze, Italia)

  • Chiara Lubich e l’unità dei popoli – Vincenzo Buonomo – Pontificia Università Lateranense (Città del Vaticano)
  • Il contributo di Chiara Lubich al pensiero e alla prassi economica – Alessandra Smerilli – Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” (Roma, Italia)
  • Umanesimo e culture politiche nell’esperienza di Chiara Lubich – Maurizio Gentilini – Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma, Italia)
Tavola rotonda Modera: Giuseppe Ferrandi – Fondazione Museo storico del Trentino (Italia)
Dialoghi profetici con
  • Dietrich Bonhoeffer – Antonio Trupiano – Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale Sez. S. Luigi (Napoli, Italia)
  • Simone Weil – Giulia Paola Di Nicola – Già docente universitaria, saggista
  • Il Mahatma Gandhi – Vinu Aram – Shanti Ashram (Coimbatore, India)
Ore 15.00Tavola rotondaModera: Maria Lupi – Università degli Studi Roma Tre (Roma, Italia)
  • Giorgio La Pira – Marco Luppi – Centro Universitario Tabosa de Almeida Asces-Unita, Caruaru PE (Brasile)
  • Martin Luther King – Aldo Civico – Antropologo, Columbia University (New York, USA)
  • Michail Gorbaciov – Adriano Roccucci – Università degli Studi Roma Tre (Roma, Italia)

Conclusioni
Oltre il Novecento – Piero Coda – Istituto Universitario Sophia, Loppiano (Firenze, Italia)

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Messaggi dalla Terra Santa per Margaret Karram – Video

Sono numerosi i messaggi di congratulazioni e le preghiere che partono dalla Terra Santa per Margaret Karram, nuova Presidente del Movimento dei Focolari.

Video

Leggi tutti i messaggi:

https://www.cmc-terrasanta.com/it/media/terra-santa-news/21928/margaret-karram,-araba-cattolica-di-haifa,-è-la-nuova-presidente-del-movimento-dei-focolari

Fonte: CMC Christian Media Center




Presentazione del libro “Discorsi in ambito civile ed ecclesiale” (Opere di Chiara Lubich)

Giovedì 17 dicembre 2020 – ore 21.00
Prima presentazione del volume: Opere di Chiara Lubich – DISCORSI IN AMBITO
CIVILE ED ECCLESIALEDiretta sul canale Youtube di Città Nuova:


Conduce:
Stefania Tanesini, Ufficio Comunicazione Focolari
Intervengono:
Donato Falmi, Direttore della collana Opere di Chiara Lubich
Vera Araujo, Curatrice del volume
Fabio Ciardi, OMI, Coordinatore Centri Studi Scuola Abbá, Movimento dei Focolari
Pasquale Ferrara, Ambasciatore, docente IUS e LUISS

Per info sul libro clicca qui.
www.cittanuova.itufficiostampa@cittanuova.it

Scarica il volantino




Prima Assemblea internazionale delle donne di Religions for peace

Si è riunita per la prima volta a Lindau in Germania dal 10 al 13 novembre 2020  l’Assemblea di donne di fede di Religions for Peace, la rete multi-religiosa internazionale che vede la presenza di centinaia i leader delle varie fedi impegnati alla ricerca del bene comune. Promossa da Religions for Peace Internazionale, in collaborazione con la Fondazione Ring for Peace e il Ministero degli Affari Esteri tedesco, l’Assemblea delle donne aveva come titolo “Donne, Fede e Diplomazia – Mantenere la Fede e Trasformare il Futuro”. Alla convention, hanno partecipato in video conferenza oltre 1.000 rappresentanti di induismo, buddismo, ebraismo, cristianesimo, islam e altre religioni. I lavori sono stati aperti da Azza Karam, segretario generale di Religions for Peace, dal rev. Kosho Niwano, presidente designato del movimento buddista Rissho Kosei-Kai, e dal metropolita Emmanuel di Francia (Patriarcato ecumenico). La cancelliera tedesca Angela Merkel e il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres hanno inviato i loro saluti attraverso due video messaggi.

Riceviamo e pubblichiamo un estratto inviatoci dalla dott.ssa Chiu Yuen Ling Stella, che collabora con Religions for Peace Internazionale e con la sezione italiana, in rappresentanza del Movimento dei Focolari, presente all’evento che si è tenuto in modalità streaming.

“Se ancora oggi in diverse parti del mondo le donne subiscono in modo sproporzionato le conseguenze di conflitti violenti, povertà, mancanza d’istruzione e restrizioni alla loro libertà di pensiero, coscienza e religione, eppure spesso sono le donne per prima a rispondere a situazioni di disordini sociali e politici, nelle crisi della salute pubblica, negli uffici comuni e nelle microimprese. Per oltre un terzo di tutte le famiglie le donne costituiscono la maggior parte di coloro che forniscono i servizi necessari, nonché l’educazione, sanitaria e la resilienza all’interno delle comunità.

Molte di queste donne sono motivate e rafforzate dalla loro fede e lavorano a fianco di leader uomini. Forse le loro storie, conoscenze e competenze sono poco conosciute dai media di mainstream, dai governi e negli spazi in cui vengono prese le decisioni e il contributo specifico delle donne di fede rimane spesso sottorappresentato e persino invisibile nella diplomazia e nella definizione delle politiche.

Un nuovo modello di presenza nella diplomazia lo hanno trovato le donne della Religions for Peace, che costruiscono la pace attraverso la fede, con un approccio efficace e inclusivo, costituendo relazioni sostenute e ispirate dalle religioni, per conseguire soluzioni alle sfide più urgenti e trasversali del mondo. E’ un modello di presenza riconosciuta disperatamente necessaria proprio in questo momento di pandemia globale, poiché le crisi più urgenti e le risposte del mondo diventano sempre più interconnesse.

In questi tre giorni, circa 60 persone hanno preso la parola secondo il programma. Dopo la Cerimonia di Apertura, sono seguite le sessioni Plenarie, le interviste, le Heart Talk, i laboratori Breakout Sessions, con ampia scelta di argomenti, offrendo opportunità di dialogo.

I temi principali trattati sono stati molteplici, tra i quali “Ridefinire la Leadership, Donne in Diplomazia, Combattere il Linguaggio di Odio per la Prevenzione dei Conflitti, Educazione Ispirata dai Valori, Salvaguardia dell’Ambiente” e altri. Il contenuto e il linguaggio dei discorsi non sono stati strettamente di tipo accademico, teologico o teorico, ma piuttosto hanno potuto porgere una riflessione profonda con toni sereni, in coerenza ciascun partecipante con la propria fede.

Un fatto rilevante è stato che molti relatori e partecipanti si trovano alla guida o appartengono ad una comunità, una associazione, un movimento, enti religiosi, civili, umanitari o educativi. Questo ha fatto sì che nessuno ha parlato per se stesso, ma sono stati voce e espressione di una moltitudine di gente comune.

E’ incoraggiante e stimolante rendersi conto che abbiamo intrapreso un cammino comune sul percorso iniziato da nostri pionieri. Loro hanno nutrito il sogno e la missione per un mondo unito, un mondo di pace e fraternità, e ora si raccolgono i frutti”.

Chiu Yuen Ling Stella

Per conoscere il programma e tutti relatori vedi i siti:

https://wfd2020.ringforpeace.org/

https://www.rfp.org/

(foto del sito di rfp)




Upm: “La sfida del dialogo” – Il Dialogo: uno sguardo alla cultura di oggi – Rivedi la prima lezione

Cinque date per seguire on line gli appuntamenti dell’UPM (Università popolare mariana):

7 Novembre 2020: Il Dialogo: uno sguardo alla cultura di oggi;

19 Dicembre 2020: Ci sono strumenti per il dialogo?

9 Gennaio 2021: Vie di pensiero sul dialogo;

27 Febbraio 2021: L’impegno della chiesa cattolica e delle chiese nel dialogo;

27 Marzo 2021: Riflessioni sul Carisma dell’unità e il dialogo.

Le lezioni si svolgeranno dalle ore 16.00 alle ore 18.30 e sarà possibile seguirle in diretta internet su http://live.focolare.org/upm

  




Il dialogo della vita: insieme per gli ultimi

Da circa 5 anni a Pozzuoli è nato un bel rapporto con il pastore della Chiesa Pentecostale e la moglie. All’inizio c’è stata la loro partecipazione a una iniziativa che portavamo avanti nel carcere femminile, quella di allestire una boutique. Vari poi i momenti di preghiera, sia nella nostra che nella loro chiesa, e anche nel carcere della città. Anche noi abbiamo dato loro il nostro sostegno e portato avanti diverse attività caritative verso i poveri, soprattutto a quelli di una zona disagiata del litorale dove vivono molti immigrati. Alcuni mesi fa ci hanno comunicato un loro sogno: aprire un centro di accoglienza. Abbiamo offerto anche questa volta la nostra disponibilità e abbiamo coinvolto tanti amici e tante associazioni presenti nel territorio. Abbiamo anche pregato perché arrivasse tanta provvidenza. E con la gioia di tutti è arrivato quanto occorreva per arredare il centro che i nostri amici hanno voluto chiamare “Casa di accoglienza amore senza confini” per indicare che sarà sempre aperta a tutti senza distinzione di fede, razza o cultura. Durante il periodo della pandemia siamo stati sempre in contatto con il pastore, il quale, dopo  l’esperienza portata avanti insieme nel carcere, ha voluto  partecipare al bando del ministero di giustizia per il reinserimento nella vita sociale dei detenuti. Non potendoci incontrare di presenza, ci siamo spesso scambiati dei messaggi e noi, a volte, abbiamo mandato qualche pensiero di Chiara Lubich che è stato tanto gradito.

La moglie del pastore in un messaggio ci ha scritto: “Chiara per me è una donna che ancora vive, la vedo in ognuno di voi, in questo amore incondizionato che donate, siete speciali e Dio vi ama tanto”. Ed in un altro: “Mi aiuta molto l’amore di Chiara! A volte mi scoraggio e penso che non è facile dare amore, ma Dio mi rialza e mi incoraggia anche servendosi di voi… di Chiara. Grazie!”.

Il Centro ha accolto degli ex detenuti e per un certo periodo anche una famiglia rom con dei bimbi che era stata sfrattata. Per questa famiglia abbiamo poi trovato un altro alloggio ed insieme abbiamo procurato tutto quanto occorreva per arredarlo, sempre coinvolgendo amici del Movimento dei focolari, dei parroci che hanno dato anche un contributo economico. I nostri fratelli pentecostali hanno provveduto al trasloco con smontaggio e rimontaggio dei mobili. Adesso ci si sta rivolgendo alle istituzioni locali in modo da garantire la continuità dell’assistenza.

Un periodo difficile quello della pandemia, ma che ha rafforzato il nostro rapporto. Così ci ha scritto il pastore: “Sto pregando tanto, il desiderio mio e di mia moglie è quello che al più presto lo Spirito Santo possa metterci ‘in libertà’ per poterci riabbracciare, far visitare la nuova struttura e vivere insieme momenti di agape fraterna, di preghiera e di comunione ecumenica, insieme a tutti i focolarini  e a tutti coloro che ci hanno aiutato a concretizzare il nostro sogno al servizio di Dio. Dio vi benedica”.

Anche un Tg regionale ha intervistato il pastore che ha parlato del Centro, ringraziando tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Fratelli nella fede: la giornata di preghiera del 14 maggio

In Italia, da Nord a Sud, si sono moltiplicate una serie di iniziative, le più varie frutto del dialogo che da tantissimi anni si porta avanti con tutte le religioni ma soprattutto con i nostri amici musulmani che stanno vivendo il loro sacro mese di Ramadan. Ieri, guardando l’Italia, sembrava fosse un prato fiorito con fiori diversi e di tutti i colori, un’esplosione di vita e di fede che non si può non mettere sul moggio. Incredibile la riuscita di tali momenti di fraternità vissuti virtualmente; grazie a tutti i Social di cui si dispone, il bene, la fraternità è stata visibile e condivisa da tanti. […] Tantissimi gli echi sia di giovani che di adulti che hanno vissuto questo momento, tanti parlavano di profezia, esprimondo la gioia, la commozione, la speranza che ne hanno ricevuto. Sicuri che la preghiera, il digiuno e le opere di carità siano arrivate a Dio, continuiamo questo percorso di unità e fraternità incominciato per essere una risposta alla paura, alla sfiducia ed un’iniezione di speranza e forza per tutti”. Fonte Città Nuova – leggi l’articolo

Anche sul sito Romaamor si può leggere una sintesi della giornata. Alle ore 21.00 le comunità dell’Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, insieme ai fratelli buddisti, cristiani, ebrei e musulmani si sono ritrovati, collegati da quasi 400 punti tra Zoom e YouTube, per un’ora di comunione. Anche a Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova si è organizzato un momento di Preghiera per l’Umanità. Il pregare insieme, affinché il mondo superi la pandemia, si è realizzato anche nell’Ecumenical Camp che ha riunito persone di Pesaro Torino e Fano. I giovani impegnati del Movimento parrocchiale della Campania, e i giovani del Movimento dei Focolari hanno risposto alla proposta della Giornata di Preghiera e digiuno, lanciando #PrayForHumanity.




Festa dell’Europa: “Ecologia integrale: utopia sostenibile per l’Europa”- Rivedi

RIVEDI QUI SOPRA LO STREAMING

Quest’anno per la Festa dell’Europa, sulla scia del Team di Insieme per l’Europa a Graz/Austria, i Comitati di Insieme per l’Europad’Italia hanno promosso e organizzato un evento online dedicato al al Creato difendendo la natura e l’ambiente, dal titolo“Ecologia integrale: utopia sostenibile per l’Europa”.

Attraverso le riflessioni di Stefania Papa, docente ed esperta di ecologia, e Luca Fiorani, fisico esperto di clima, e del video sintesi dei tre messaggi di Papa Francesco, del Patriarca Bartolomeo I e di Antonio Guterres (ONU) per la 50a Giornata mondiale della Terra, saremo aiutati a prendere consapevolezza di come possiamo insieme operare per un presente e futuro migliori, rispettando la nostra Terra, in una cultura del rispetto, della cooperazione e della reciprocità. Antonia Testa e Donato Falmi del Movimento dei focolari, modereranno gli interventi.

Seguirà un momento di grande comunione, con la Preghiera Ecumenica di rappresentanti delle Chiese Cristiane, presentati da Giuseppe Del Coiro di V Dimensione.
Saranno presenti Costantino Vacros (rappresentante della Chiesa Ortodossa), il Pastore Giovanni Traettino (Fondatore della Chiesa Pentecostale della Riconciliazione), Pastore Mauro Adragna (Chiesa Pentecostale della Riconciliazione) e Nino Genova (Chiesa Pentecostale Condividere Gesù-Movimento Nuova Pentecoste) e Gabriela Lio, Presidente della Federazione delle Donne Evangeliche in Italia (FDEI).
Invierà un messaggio Luca Negro (Pastore della Comunità Ecumenica Battista di Albano, nonché Presidente della FCEI) che sarà letto da Stefano e Cristina Empler di Équipe Nôtre Dame.

“Per questi Sì vogliamo impegnarci insieme, ogni Movimento e Comunità, secondo il proprio carisma e le proprie potenzialità; vogliamo lavorare con tutti gli uomini e le donne, con le Istituzioni e con tutte le forze sociali e politiche. Insieme vogliamo porci nuovamente a servizio della Pace e dell’Unità che sono a fondamento dell’Europa di oggi. Insieme vogliamo comunicare all’Europa e al mondo il Vangelo della Vita e della Pace che anima i nostri Movimenti e le nostre Comunità” (Stoccarda, 12/05/07)

Insieme per l’Europa – Italia

Pagina Facebook – Insieme per l’Europa




Settimana per l’unità dei cristiani 2020: report delle iniziative in tutta Italia

Da sempre le diverse confessioni cristiane hanno pregato per l’unità, ma separatamente. In particolare verso la fine del Settecento e nel corso dell’Ottocento si svilupparono diverse iniziative di preghiera con questa intenzione. Oggi, il dialogo tra i cristiani di Varie Chiese e Comunità Ecclesiali si va approfondendo sempre di più attraverso le settimane di preghiera e in molte comunità del nostro Paese si testimonia lo spirito di fraternità e di dialogo tra le varie Confessioni Cristiane. Fraternità che non è soltanto enunciata ma in molti casi è fonte di ispirazione per costruire le basi di una comunione concreta tra i cristiani.

Di seguito, una panoramica di alcuni eventi promossi anche dalle comunità dei focolari che si sono susseguiti durante la settimana, che è andata dal 18 al 25 gennaio 2020, dal titolo “Ci trattarono con gentilezza”.


PIEMONTE

Torino – Il 18 gennaio 2020 si è aperta la SPUC con mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, padre Giorgio Vasilescu, parroco ortodosso romeno, pastora Maria Bonafede, c/o Tempio Valdese. Ogni giorno varie celebrazioni e conferenze non solo a Torino ma anche Collegno, Moncalieri, Pino Torinese, Carignano, Settimo Torinese, ecc. e varie altre chiese: Battista, Avventista, Ortodossa, Romena, Greca.


LOMBARDIA

Milano – Con la Veglia ecumenica, celebrata nella cripta e nella chiesa del Santo Sepolcro, ha preso inizio la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani a Milano. Presenti i Ministri, i rappresentanti, i fedeli delle 19 Confessioni aderenti al Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano. Vespro Chiesa Russa Ortodossa S. Vito al Pasquirolo. Preghiera ecumenica in S. Ambrogio. Preghiera con la comunità Copta  a chiusura della Settimana di preghiera.

Lecco – Celebrazione ecumenica per decanato a Lecco molto partecipata e nuovissima.


LIGURIA

Chiavari – Molto interessante l’esposizione e spiegazione del Cantico dei Cantici che ci ha fatto assaporare alcuni aspetti del mondo ebraico, fatta da Martin Ibarra, pastore della Chiesa Battista e dalla docente di giudaismo Elena Lea Bartolini, con un bell’intervento recitato di alcune parti del Cantico da parte di Giovanna Devoto e con la partecipazione di un cantore e chitarrista dei neocatecumenali nel coro ecumenico per eseguire il Sh’ma IsraelAscolta Israele-. Sempre più mi pare con questi momenti comuni di dialogo nascono rapporti e si conoscono le reciproche diversità. Presente il vescovo di Chiavari mons. Tanasini e padre Vitaly Tarassenko della comunità ucraina. La celebrazione partecipata e poi più numerosa degli scorsi anni. Una bella esperienza è quello del coro ecumenico a Chiavari nato da qualche anno che si arricchisce sempre di nuove presenze.

 Lavagna (Ge) – Il momento di preghiera ha coinvolto la Chiesa evangelica Battista e greca/ortodossa e la comunità ucraina.

 Savona  – La celebrazione ecumenica per l’unità dei cristiani ha visto la partecipazione del vescovo Mons Marino, la Pastora Natoli, il sacerdote ortodosso Padre George Andronic e il sac. Cattolico Giovanni Lupino, in un clima di grande stima e familiarità fra tutti.

Sanremo – La Veglia ecumenica si è svolta nel Tempio Valdese, ospiti del Pastore Jonathan Terino. Erano inoltre presenti Elisabeth Kruse, pastora della Chiesa Evangelica Luterana, il Sacerdote Padre Claudiu Mihai della Chiesa Ortodossa, il Rev.do Mika K.T. Pajunen della Chiesa Anglicana, e il Vescovo cattolico Don Antonio Suetta. La colletta è stata devoluta all’acquisto di un gioco da sistemare nel parco della Chiesa Ortodossa, che vada ad affiancare l’ulivo in un angolo che si vuole dedicare alla realtà ecumenica della nostra città. Molto sentito il segno che si è voluto dare durante la celebrazione: erano stati predisposti otto grandi remi, lunghi circa 4 metri, e ad ogni preghiera dei fedeli i giovani delle diverse chiese hanno affisso una delle otto parole chiave di ogni intenzione. La celebrazione è stata molto partecipata, in un tempio affollato. Prossimo appuntamento la giornata per la donna che si svolgerà venerdì 6 marzo nella chiesa luterana, e che sarà preparata nel consueto spirito ecumenico.


TRENTINO

Trento – Alla presenza dei responsabili delle chiese presenti nel territorio trentino si è tenuto uno dei momenti di questa SPUC, che i vari responsabili hanno voluto fosse dedicato a Chiara Lubich, in occasione del primo centenario. Durante la serata, oltre al momento di preghiera, Chiara stessa, in video, ha parlato dell’ecumenismo dei Focolari, video particolarmente adatto, che ha creato un clima di raccoglimento e di profondo ascolto. Si è visto anche il video di Insieme per l’Europa (Monaco) in vista dell’appuntamento di maggio.


VENETO

Venezia – A San Marco con il Patriarca e otto Presbiteri e Pastori di altrettante Chiese Cristiane del territorio, la Liturgia della Parola si è svolta con predicazione ortodossa copta e cattolica. C’è stata una buona partecipazione di fedeli, in un clima fraterno commovente. La liturgia è stata celebrata anche nella nuova Chiesa Rumeno-Ortodossa a Mestre.

Vicenza – Veglia di preghiera ecumenica con il Vescovo, la Chiesa evangelica, la chiesa ortodossa Serba, Romena, Mosca e Moldavia.

Padova – Nella bella cornice della Chiesa di Santa Sofia abbiamo partecipato alla veglia ecumenica preparata dalla Consulta delle Chiese cristiane. Il Vescovo Claudio riferendosi alla lettura di San Paolo ci ha illuminati sottolineando che tutti siamo nella stessa barca e che “l’attraversata” della vita, dobbiamo farla insieme. Nessuno ci può sottrarre dalle tempeste, ma guidati dal Signore abbiamo tanti rifugi e insieme possiamo incamminarci. Alla fine si respirava una bella comunione fra tutti, tra i celebranti e l’assemblea frutto di anni di rapporti.


EMILIA ROMAGNA

Bologna – Cinque momenti di incontro: Lettura degli Atti con la partecipazione del Movimento dei focolari, movimento francescano, Piccola Famiglia (don Dossetti), Chiesa Avventista, Chiesa della Riconciliazione. Veglia di preghiera nella Chiesa Metodista-Valdese. Veglia dei giovani nella Chiesa Avventista; Vespro cattolico con la costituzione ufficiale del Consiglio delle Chiese Cristiane di Bologna. Erano presenti otto Chiese e anche il Vescovo della Chiesa moldava del Patriarcato russo.

Ferrara – Da vari anni si svolge la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e la giornata del dialogo Cattolici ed Ebrei, ogni volta è occasione per rafforzare il cammino intrapreso.


TOSCANA 

Firenze – Centro studenti Giorgio La Pira – Centenario nascita di Chiara Lubich – Barbara Gori (Mov dei Focolari): Spiritualità dell’unità e dialogo ecumenico; Nunzio Picchiotti (Mov dei Focolari): Ecumenismo di popolo ecumenismo della vita.


LAZIO

Pomezia – Con Mons Semeraro, past. Luca Negro e Chiesa ortodossa. Preghiera col vescovo di Albano, il vescovo ausiliare rumeno ortodosso Atanasio di Bogdania e una numerosa comunità e il pastore Luca Maria Negro, presidente FCEI Federazione Chiese Evangeliche in Italia.

Velletri – Con il vescovo Apicella ed il sacerdote rumeno ortodosso Vasile Radu. Molto partecipata dalla comunità ortodossa e dai giovani di alcune parrocchie. Poi la cena insieme. E così anche con alcuni membri della Chiesa valdese. Il vescovo ha sottolineato la bellezza dell’essere lì insieme le ‘tre anime della Chiesa’, occidente, Oriente e mondo della Riforma

Valmontone – Con p. Josip Radu rumeno Ortodosso e sua comunità, la tradizione dei rapporti con la Chiesa ortodossa portata avanti dalla nostra comunità locale ormai è entrata nella tradizione della Chiesa locale e va avanti con l’iniziativa di varie parrocchie. Il 2 febbraio la “cena e festa dei popoli” con rumeni e musulmani.

Latina – Con Mons. Crociata, valdesi e ortodossi.

Anagni – Con Mons Loppa, Chiesa rumena ortodossa sac. Florentin Mitilelu, valdesi col pastore Massimo Aquilante e Chiesa neo-apostolica con tre pastori.

Gaeta – Con il vescovo mons. Vari, p. Vasile Carp rumeno Ortodosso, pastore Franci Mayer, valdo-metodista di Napoli e pastore Davide Malaguarnera, avventista di Gaeta.

Colleferro – Per la prima volta la chiesa valdese col pastore Massimo Aquilante ha ospitato la preghiera, presente mons. Apicella. Il pastore ha lanciato una proposta della FCEI, in sostegno di aziende agricole della Locride.

Roma – Celebrazione ecumenica diocesi di Roma nella Basilica di San Paolo fuori le mure e in varie Basiliche, Chiese e Centri culturali.


MARCHE

Pesaro – Nella Chiesa Evangelica di Canche a Pesaro si è accesa la fiamma dell’unità: oltre alle veglie coi fratelli ortodossi e luterani con cui continua il gemellaggio; si è accolto l’invito del Papa a interiorizzare il documento di Abu Dabi sulla Fraternità Umana, con i sacerdoti della nostra metropolia di Pesaro, Fano e Urbino.

Ascoli Piceno – Domenica 26 gennaio 2020 presso il PAS (Polo, Accoglienza e Solidarietà) si è svolta una celebrazione ecumenica a conclusione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che ha visto la partecipazione del Vescovo Sua Ecc. Mons. Giovanni D’Ercole, il Vescovo congolese Sua Ecc. Mons. Jean Pierre Katamba, il sacerdote rumeno ortodosso P. Claudio Costache e il pastore evangelico Cosimo Angelo Bleve. Ha guidato la celebrazione il sac. Vincenzo Tassi, incaricato diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso. Durante la preghiera dei fedeli quattro modellini di remi sono stati introdotti in mezzo all’assemblea e riposti nella barca da membri di diverse comunità. Su ciascun remo c’erano scritte otto parole corrispondenti alle intenzione di preghiera: riconciliazione, luce, speranza, forza, fiducia, ospitalità, conversione e generosità.


 ABRUZZO – MOLISE

Teramo – Il 25 gennaio 2020 sera alla conclusione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in Duomo si è condiviso fraternamente questo momento sacro con i fratelli ortodossi che hanno arricchito la preghiera comune con canti e le parole illuminate del parroco ortodosso padre Laurentiu.

Campobasso – Ultima serata nella chiesa evangelica della riconciliazione. Sono sempre momenti forti, c’è la gioia di rivedersi e camminare insieme.

Anche a Pescara e Vasto si sono svolti momenti di preghiera.


CAMPANIA

Napoli – Un momento semplice ma in tanta unità nella Chiesa greco-ortodossa e in Duomo con il Cardinale Sepe.

Torre Annunziata (Na) – Celebrazione ecumenica con i fratelli luterani.

Cerreto Sanita (Benevento) – Incontro di preghiera per l’unità dei Cristiani del 24/01/2020 con tutta la metropolia di Benevento

Pomigliano (Na) – Celebrazione ecumenica regionale Chiesa di San Felice a Pomigliano.

Pozzuoli – Il 31 gennaio si è svolta la celebrazione ecumenica nel carcere femminile di Pozzuoli alla presenza del vescovo. Sono stati presenti due pastori Pentecostali, un pastore Battista, un sacerdote Ortodosso, Metodista e Valdometodista.

 E ancora a Caserta, Ischia, Acerra.


PUGLIA

Diocesi Conversano/Monopoli – Particolarmente partecipata, frutto di rapporti personali costruiti durante l’anno e di un’attenta preparazione, condivisa con la commissione ecumenica, la celebrazione ecumenica 2020 per la diocesi di Conversano/Monopoli con il vescovo mons Favale, il vescovo anglicano Shoeun Larkin, il pastore avventista Petru Niergjes e quello battista Nunzio Loiudice.

Foggia – La SPUC è stata ricca di appuntamenti e molto partecipata. Coinvolto in prima linea il Consiglio Ecumenico con i rappresentanti delle Chiese: Ortodossa-Rumena, Valdese, Pentecostale Elim, Pentecostale Shalom e Chiesa Cattolica con la partecipazione di parrocchie e movimenti. È iniziata con l’Inno Akathistos della liturgia Ortodossa-Rumena, poi lunedì presso la Chiesa Madre di Deliceto, martedì studio biblico sulla parola: “Ci trattarono con gentilezza” nella Chiesa Valdese, mercoledì preghiera ecumenica presso la Parrocchia di S. Antonio, giovedì liturgia nella parrocchia di San Paolo inserita nei festeggiamenti del santo, sabato Parrocchia San Ciro, per concludersi domenica con un pranzo offerto a circa 100 indigenti della città presso la mensa di San Pio X.


CALABRIA

Locride – Da oltre venticinque anni, durante la Settimana per l’Unità dei Cristiani, la Chiesa Cattolica, la Chiesa Evangelica della Riconciliazione e la Chiesa Ortodossa, celebrano insieme dei momenti di preghiera, certe che camminare insieme come Chiese Cristiane e cercare la strada dell’unità è un modo per indicare alla Locride tutta che, solo avanzando insieme, potremo vincere tutti gli ostacoli e tutte le difficoltà.

Cosenza – Bisignano  – La nostra diocesi ha vissuto, come ogni anno, momenti di preghiera, riflessione e condivisione, organizzati dall’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e Dialogo, dalla Chiesa Evangelica Valdese di Dipignano e Cosenza, dalla Chiesa Avventista del Settimo Giorno di Cosenza, dalla Chiesa Evangelica Pentecostale Bethel di Cosenza, dalla Parrocchia Ortodossa Rumena di Cosenza.


SICILIA

Catania – La celebrazione a Catania, nella chiesa cattolica si è tenuta alla presenza del vescovo e di altri cristiani di varie chiese: Luterana, Avventista, Battisti, Valdesi, Ortodossi Russi, Romeni, Copti, Anglicani ed Esercito della Salvezza. E’ stata molto partecipata e ben organizzata. Sebi ed un altro del movimento hanno letto delle preghiere di intercessione. Più di 20 i membri del movimento presenti.

Diocesi di Piazza Armerina – La celebrazione è stata preparata da un comitato cittadino, con le rappresentanze delle Chiese Cattolica, Avventista del settimo giorno, Evangelica, Valdese, Ortodossa rumena, di Enna, Riesi e Piazza Armerina, con la partecipazione del Rinnovamento nello Spirito, del Movimento dei Focolari e del Segretariato per le Attività Ecumeniche (SAE) di Enna. Presente il vescovo, monsignor Rosario Gisana, il direttore dell’Ufficio diocesano monsignor Antonio Scarcione, il vicario foraneo don Giuseppe Fausciana, i pastori Enzo Paolo Caputo (avventista), Giovanni La Paglia (evangelico), Andrea Aprile (valdese) e Demetrescu Bogdan (ortodosso rumeno).

Vittoria – Si è celebrato il centenario di Chiara nella chiesa pentecostale “Parola della Grazia” inserendolo nella settimana di preghiera. Presenti tre Chiese pentecostali, luterana e cattolici anche di paesi vicini. Ha partecipato per la prima volta la nuova pastore luterana.

Chiaramonte Gulfi (Rg) – L’incontro ecumenico si è svolto nel Convento Frati Minori francescani.

Niscemi – Presso la parrocchia Sacro Cuore di Gesù si è svolto un incontro ecumenico al quale hanno partecipato il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, monsignor Rosario Gisana e il pastore della Chiesa Avventista Cristiana del Settimo Giorno Felix Cobbinnah che durante i rispettivi momenti di predicazione hanno aiutato i presenti a conoscere ed approfondire i testi proposti per la settimana di preghiera.

Gela – Celebrazione ecumenica nella “Chiesa evangelica della riconciliazione” con il Pastore Giuseppe Emmanuello e  il Vescovo della Diocesi Armerina Mons. Rosario Gisana.

Siracusa – Presso il Centro Convegni Santuario Madonna delle Lacrime si è tenuto l’incontro “Il ponte della misericordia“. Il prof. Saraceno ha moderato gli interventi di mons. Mogavero (Presidente della Commissione regionale x l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CESI – Conferenza Episcopale Siciliana), del pastore Battista dott. Luca Maria Negro, della dott.ssa Giuseppina Brogna (focolarina di Catania incaricata del dialogo interreligioso d’Italia del Mov. dei Focolari membro UNEDI) e del Direttore don Spataro.

Diocesi Caltanissetta – Organizzata dall’ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso si è tenuta una conferenza. Relatori Biagio Pitarresi (incaricato x l’ecumenismo del Mov. dei focolari per l’Italia), Don Luca Camilleri (Direttore ufficio diocesano di Agrigento per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso e vice direttore regionale dell’Uredi), Anna Wagemaker (direttore ufficio diocesano di CL x E e DI), Prof Gaetano Riggi (Mov dei Focolari insegnante di religione scuola superiore Caltanissetta), presentatore e moderatore Sacerdote Padre Alfonso Incardona. I presenti erano circa 100 persone in massima parte insegnanti di religione di vari scuole, per la numerosa presenza di alunni di varie confessioni.

Caltanissetta – Celebrazioni nella parrocchia ortodossa di San Calogero celebrazione dei Vespri con Padre Paolo Patricolo,  nella parrocchia di San Luca. Presenti  il Pastore valdese Andrea Aprile, il Pastore Nicolò Sardo dei Gedeoni, il diacono ortodosso Michele Santagati, Margit Muller, presidente delle chiese luterane di Sicilia.

Agrigento e Canicatti (Ag) – Ad Agrigento il momento di preghiera si è svolto nella Chiesa Evangelica Pentecostale “Condividere Gesù”, presenti il Cardinale Francesco Montenegro, il Pastore Nino Genova (Chiesa Pentecostale Condividere Gesù (Movimento Nuova Pentecoste)) e il Pastore Aprile (Chiesa Valdese).

Palermo – La preghiera x l’unità nella chiesa S. Gaetano in cui operava il beato padre P. Puglisi, martire di mafia. Molto e ben partecipata, un clima di unità e gioia di stare e pregare insieme. Otto chiese presenti: Cattolica, Valdese, Riconciliazione, Anglicana, Luterana, Avventista, Ortodossa Rumena e Ortodossa Russa.

Martino delle Scale (Diocesi di Palermo) – Abbiamo vissuto insieme ieri sera, un momento di preghiera ecumenica a S. Martino. Erano presenti: il pastore Daniele (Chiesa avventista), Mimmo Lapi (anziano della chiesa pentecostale “Pelgrim”).

Misilmeri (Pa) – Presso la chiesa B. V. del Carmelo momento di preghiera per l’unità dei cristiani animata dai canti del gruppo parrocchiale del “Rinnovamento”. Presenti il pastore Pentecostale Ania ed Emanuele anziano di chiesa,  e  l’amico pentecostale Valerio.

Trapani – Incontro ecumenico nel tempio valdese, chiesa cattolica, ortodossa rumena, valdesi.




Centro Mariapoli Castel Gandolfo. Nuovo sito!

NUOVO SITO

Situato nei Castelli Romani,  a poca distanza dalla Capitale, il Centro Mariapoli Internazionale coniugando tecnologia, ospitalità, accoglienza tipica di chi crede nella fraternità universale, accoglie persone provenienti dai cinque continenti: adulti, giovani, famiglie, realtà ecclesiali, operatori nel campo sociale, culturale, professionale per conferenze, convegni, ritiri spirituali, corsi di formazione, con spazi qualificati di dialogo ecumenico e interreligioso




A scuola di ecumenismo – Una testimonianza

Contributo di Biagio Pitarresi

A scuola di ecumenismo – Incontro di Formazione per educatori e insegnanti

Organizzato dall’uff. Diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso di Caltanissetta 16 gennaio 2020

Buon pomeriggio a tutti!

Mi chiedevo quale migliore contributo potevamo dare noi membri del Movimento dei Focolari a una scuola di ecumenismo se non la testimonianza? I membri del Movimento dei Focolari su consiglio della stessa Fondatrice Chiara Lubich hanno da sempre privilegiato l’amore concreto verso i fratelli e poi la parola. Metto quindi in comune con voi la mia esperienza in 7 tappe, riguardante il dialogo ed il rapporto con i fratelli di altre chiese, che ho iniziato da circa 15 anni, nella speranza che la troviate utile.

1) La prima tappa: la mia conversione all’ecumenismo.

Prima di conoscere e seguire il carisma di Chiara Lubich, io “vedevo” i cristiani evangelici: nemici della Chiesa e di Dio, poi man mano, il desiderio della “fratellanza universale” e  le parole di Gesù “Tutti siano una cosa sola” (Gv 17-21), che sono il cuore del carisma del Movimento dei Focolari, mi hanno cambiato profondamente e hanno fatto cadere dal mio cuore il giudizio e i pregiudizi e li ho sentiti fratelli. Le parole di Gesù: “Chi non è contro di voi è per voi” (Lc 9-50) mi aiutarono ancora di più a capire che ogni cristiano è per Gesù e mi diedero un motivo in più per impegnarmi con la mia vita affinchè “tutti siano uno”.

2) La seconda tappa: il come iniziare l’approccio con questi fratelli.

Non avevo una grande preparazione per incontrare i fratelli di altre confessioni ma dopo aver a lungo pregato capii che dovevo principalmente amare: amare per primo, amare senza aspettarmi nulla in cambio, amare sempre, amare senza guardare le differenze. Con questo spirito iniziai i primi contatti e cominciai ad avvertire che questi fratelli, amavano tanto Gesù e pur se vi erano alcune differenze da un punto di vista dottrinale o liturgico, il loro amore a Gesù era sincero e forte, tanto da farli divenire martiri se necessario. Quindi oltre ad amarli, cominciai a nutrire per loro grande stima e a fare mie le parole illuminate e rivoluzionarie che Chiara Lubich spesso ci ripeteva: “Amare la Chiesa altrui come la propria”.

3) La terza tappa: il come trasformare questi rapporti.

Inizialmente i nostri rapporti erano limitati ai momenti ecumenici ufficiali, molta facciata, ma ancora poca amicizia e ancor meno rapporti veri. D’accordo allora con Zina mia moglie ed alcuni amici del movimento dei Focolari, invitammo a casa nostra alcuni pastori con le mogli e alcune famiglie appartenenti alle loro chiese. Di norma, dopo un momento di incontro e di riflessione congiunta su alcuni aspetti sulla carità e sull’amore vicendevole, si cenava insieme e spesso si cantava e si scherzava. Pian piano il clima divenne familiare e molto fraterno per la presenza fondamentale e determinante di Gesù in mezzo a noi, secondo le parole di Gesù: (Mt 18-20), tanto che un pastore pentecostale un giorno mi disse: se i miei fratelli, conoscessero l’amore con cui voi focolarini portate avanti l’ecumenismo, l’unità sarebbe già una realtà. Un giorno durante la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, il pastore Luterano e il reverendo Anglicano: hanno fatto come una scenetta nella quale dichiaravano che a Palermo a casa dei Focolarini avevano conosciuto il vero ecumenismo, definendolo: l’ecumenismo del cuore. Ciò era condiviso da diversi pastori e fratelli e sorelle di varie chiese. Una di esse, ci disse un giorno, io non riuscivo a entrare in una chiesa cattolica nemmeno se si sposavano dei miei parenti intimi, adesso da quando vi ho conosciuto, non solo che vi entro per queste occasioni ma anche solo per pregare, inoltre sto leggendo con grande beneficio i libri di papa Francesco.  Anche il clima e il lavoro della commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso diocesana, di cui facevamo parte, migliorò notevolmente e i lavori divennero più proficui. Una chiesa evangelica che ancora non faceva parte della commissione diocesana allargata alle altre chiese, che partecipava ai nostri incontri, chiese di farne parte.

4) La quarta tappa: i rapporti apparentemente difficili.

Un giorno uno di questi pastori ci invitò presso alcune famiglie della sua chiesa che non ci conoscevano, noi per non pesare portammo il nostro pranzo, ma quelle famiglie che non avevano mai avuto rapporti con i cattolici, ci fecero capire in tutti i modi che non eravamo graditi. C’è voluto tanto amore e tanto pazienza, Zina con tanto amore e tanta festa, fece loro assaggiare alcune particolarità che aveva cucinato e pian piano riuscimmo a farci accettare e potemmo pranzare insieme. Dopo il pranzo, cominciarono a evidenziare i difetti che loro vedevano nella nostra chiesa cattolica, cose che sembravano loro orribili. Noi non controbattemmo anzi dicevamo loro: ma qualunque difetto, qualunque differenza fra le nostre chiese, ci può impedire di volerci bene? Restarono meravigliati, abituati a continue diatribe e combattimenti e una risposta cosi li disarmò per un attimo, ma poi passarono ad altre accuse, sempre più gravi a loro dire. Ma noi non scendevamo in questa guerra verbale, ma continuavamo a ripetere che niente ci poteva impedire di volerci bene. Dopo un po’ smisero di accusare e cominciammo a parlare del vangelo e di ciò che ci univa che è sicuramente molto ma molto di più di ciò che ci divide. In quel momento scese una presenza di Gesù in mezzo molto forte. I cuori si sono talmente infiammati che non ci siamo resi conto che il tempo passava. Venuto il tempo di salutarli, non volevano più che andassimo via e ci supplicavano di restare ancora, A quel punto abbiamo proposto di pregare il Padre Nostro, durante il quale abbiamo avvertito forte la presenza dello Spirito Santo. Poi ci fecero promettere che saremmo ritornati perchè intendevano farci conoscere tutto il resto della comunità. Così è stato in tutti questi anni.

5) La quinta tappa: la consapevolezza della necessità di conoscere la dottrina e il pensiero della propria chiesa e di quella altrui.

Di norma non cerchiamo ne accettiamo mai discussioni teologiche o similari che lasciamo sempre volentieri agli incaricati, esperti delle rispettive chiese, ma alle volte è necessario fare o rispondere a delle domande specifiche di una persona amica per desiderio di conoscenza e non per diatriba o altri motivi. Mi è capitato in alcune occasioni ed ho risposto per non mancare nella carità ma ho cercato di essere breve e conciso.

a) Un giorno un pastore alla fine di un incontro ecumenico diocesano mi si avvicinò e mi chiese, così a bruciapelo: Biagio, cosa pensi di Maria? e qual è il tuo rapporto con Maria? Io non avendo una risposta preparata dissi ciò che avevo veramente in cuore: Maria è per me mia madre, gli dissi, e come tale le ho chiesto in questi giorni di pregare Gesù per la salute di mia figlia (che aveva avuto un tumore), nello stesso modo come l’altro giorno l’ho chiesto al sacerdote ortodosso. E lui subito: ma così è condivisibile! Era palesemente contento della mia risposta.

b) Un altro presbitero che avevo invitato a dare una testimonianza ecumenica in Mariapoli: poco prima del suo intervento mi chiese il significato della parola Mariapoli. Non mi aspettavo questa domanda in quel momento ma risposi subito: Qual è la cosa più importante che ha fatto Maria? ha data Gesù al mondo. Noi in questo convegno che chiamiamo Mariapoli, cioè Città di Maria, vogliamo imparare ad imitarla e portare Gesù al mondo. Rimase sorpreso e compiaciuto di questo significato ed intento.

c) Una coppia di amici evangelici, un giorno mi chiesero: perché considerate Maria divina? dissi subito: vi sbagliate, Maria è una creatura, non è divina. La risposta li stupì e mi chiesero se tutti i cattolici la pensassimo così o solo noi del movimento dei focolari. No dico: questa è dottrina della chiesa cattolica. Rimasero contenti della risposta semplice, informarono poi il loro pastore. Molti evangelici pensano che i cattolici considerino Maria Divina e l’adorino al pari di Dio.

Queste esperienze mi hanno portato alla convinzione che dobbiamo cercare di conoscerci più approfonditamente ma senza pregiudizi, senza paura, senza accomodamenti, ognuno deve rimanere fedele alla dottrina della propria chiesa, senza annacquarla e rispettare nello stesso tempo la dottrina altrui. Penso che la conoscenza reciproca amorevole farà cadere nel tempo tanti muri.

6) La sesta tappa: la cooperazione tra cristiani.

Pian piano con quasi tutte le chiese tradizionali: Ortodossa, Anglicana, Valdese, Avventista, Luterana, riuscimmo ad avere rapporti belli e proficui. Non tutte le confessioni cristiane erano però aperte ad un rapporto, anzi le più numerose: molte delle comunità pentecostali, non volevano questo rapporto. Il Signore ci illuminò la via. Il Concilio Vaticano secondo, già dal 1964 aveva approvato un documento: “Unitatis Redintegratio” che affermava che il dialogo con le altre chiese cristiane, non doveva limitarsi allo studio e alla preghiera ma si dovevano allacciare rapporti di cooperazione concreta in vari campi a favore dell’uomo, della società, nell’ambito della salute, della promozione sociale ed economica, della scuola, della casa, dell’approvazione di buone e sane leggi, ecc. fu una rivelazione e cominciammo ad avvicinare queste chiese con alcuni progetti. Quale fu la nostra sorpresa nel vedere che erano felici di cooperare con i cattolici in questi campi. Pian piano sono nate cooperazioni per i carcerati, per i rifugiati, per le leggi a favore della famiglia, per le mense dei poveri, per la casa, ecc. Tante altre sono in cantiere. Sono sicuro che la cooperazione porterà pian piano, l’amicizia, la conoscenza, e infine il dialogo.

7) Settima tappa l’ecumenismo oggi e domani.

Un pastore pentecostale di una grande chiesa che aderiva alla cooperazione, quasi a giustificarsi, ci disse che lui e la sua comunità non accettavano l’ecumenismo, in quanto non volevano diventare cattolici. Era fermo al concetto di ecumenismo della Chiesa Cattolica prima del Concilio Vaticano II cioè l’Unità nell’uniformità, cioè tutti dovevano ritornare alla chiesa cattolica. Gli parlai allora del nuovo concetto di ecumenismo condiviso da tutte le chiese: “l’unità nella diversità”, dove la diversità di una chiesa non viene vista più come un ostacolo all’unità ma come una ricchezza, un apporto; ne fu favorevolmente sorpreso. Non conosceva neanche i passi avanti teologici, quali ad esempio la firma tra la chiesa cattolica e la chiesa Luterana sulla dottrina della giustificazione, rimase contento. Per questa chiesa una breccia nel muro dell’isolamento e della diffidenza è stata aperta. Mi chiedo quanti anche tra gli stessi cattolici, vivono ancora questo stesso isolamento, nostro compito è far conoscere, avvicinare all’ecumenismo anche gli stessi cattolici per allargare gli orizzonti del cuore secondo le nuove indicazioni del Magistero.

Conclusione – Cercare ed evidenziare quello che ci unisce o ci può unire e non quello che ci può dividere, e farlo con amore, pensando che ogni persona che abbiamo davanti è Gesù: ecco l’insegnamento di Chiara Lubich che ha portato e porta frutti incredibili. Allora andiamo avanti insieme: con la preghiera fiduciosa, promuovendo il bene dei fratelli, con la parola umile ma calorosa di carità, a realizzare quello che sta a cuore a Gesù: che tutti siano Uno.




A Firenze un incontro sulle orme del “Documento sulla Fratellanza Umana” di Abu Dhabi

Il testo sottoscritto da Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb – Un percorso per un’amicizia tra cristiani e musulmani a Firenze.

A Firenze la comunità cristiana e quella musulmana si sono incontrate oggi, 30 gennaio 2020, per riflettere sullo storico “Documento sulla Fratellanza Umana” sottoscritto il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi da Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb.

L’appuntamento, promosso dal Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, dalla Fondazione Giorgio La Pira, dall’ Istituto Universitario Sophia di Loppiano e dalla Comunità Islamica Firenze e Toscana, è una prima risposta all’appello contenuto nel documento stesso che invita “tutte le persone che portano nel cuore la fede in Dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme, affinché esso (il documento) diventi una guida per le nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazia divina che rende tutti gli esseri umani fratelli”.

L’incontro è stato aperto dai saluti dell’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori e dell’imam di Firenze Izzeddin Elzir che hanno firmato un testo in cui, dopo aver sottolineato la tradizione di Firenze come città di incontro e di esperienze di dialogo fra culture e religioni diverse, viene rinnovato l’impegno ad essere costruttori di pace e fare propri gli intenti del Documento: “[…] La nostra presenza insieme vuol essere un segno tangibile dell’amicizia che ci caratterizza e che ci lega, sollecitati dalle nostre Fedi che si fondano sulla medesima Speranza, radicata nella fiducia dell’Azione di Dio che, essendo Amore, chiede la partecipazione libera e responsabile di ogni singola persona umana, senza mai abbandonarla. E’ questa comune Speranza che ci fa incontrare per conoscerci sempre meglio, per imparare gli uni dagli altri, per stimarci reciprocamente; affinché, resi pacifici nel cuore possiamo costruire percorsi di pace e di giustizia finalizzata al bene, camminando idealmente e fraternamente gli uni accanto agli altri verso la Sorgente di ogni realtà. […]Facendo tesoro della viva esperienza di dialogo che caratterizza la nostra città e con la piena condivisione del Documento per la Fratellanza umana, la pace e la convivenza comune, auspichiamo che questo nostro momento di riflessione, ci apra a un Percorso verso un rapporto più strutturato tra le nostre realtà religiose, per una sempre più feconda amicizia Islamico- Cristiana”.

Durante l’incontro mons.Vittorio Ianari, della Comunità di Sant’Egidio ha illustrato il percorso storico del documento di Abu Dhabi, mons. Piero Coda, preside dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, ha presentato significato e prospettive, mentre il prof. Mohamed Bamoshmoosh, resp. Culturale della Comunità islamica di Firenze si è focalizzato sulla attualizzazione del Documento a livello locale.

Infine il Direttore del Centro Internazionale Studenti La Pira Maurizio Certini, insieme a Mohamed Bamoshmoosh si sono concentrati su alcune prospettive del cammino di amicizia in atto a Firenze da tanti anni. Ricordiamo in tale senso lo straorinario, profetico apporto al dialogo da parte del sindaco Giorgio La Pira e il cammino fiorentino più recente.
L’incontro di oggi intende segnare infatti anche il primo passo verso un rapporto più strutturato tra le due realtà religiose per un’amicizia islamico-cristiana a Firenze. “Una lunga storia lega la comunità cattolica e islamica di Firenze, dagli incontri con i primi studenti universitari di fede islamica nella Sala Teatina, dove significativamente ci siamo incontrati oggi. La Sala del Centro è stata infatti (dal 1989 al 1992) la prima aula di preghiera della nascente Comunità islamica toscana e sede provvisoria del primo Centro culturale islamico della nostra città. – hanno sottolineato Certini e Bamoshmoosch – In queste stanze, sino dal 1978, per iniziativa dell’arcivescovo di Firenze card. Benelli che volle un Centro che desse dignità a ogni giovane internazionale e aperto al dialogo interreligioso, sulla spinta ideale di Giorgio La Pira e con l’attento e appassionato accompagnamento di Chiara Lubich e dei Focolari, è nato un rapporto di amicizia e di dialogo tra giovani basato su significative interazioni personali, sincere, aperte e collaborative. Un dialogo che si è poi dilatato irreversibilmente, con autonome iniziative di persone, di associazioni, di Chiese; mostrando come Firenze sia sempre città culturalmente aperta. Una città che in molte sue parti crede che il dialogo come stile di vita, realizza un diverso modo di incontrarsi e relazionarsi, portando così a superare stereotipi e pregiudizi, e a rendere vera ogni giorno una fraternità che afferma e garantisce le relative differenze. L’esperienza qui realizzata insegna come il radicamento in Dio offra un modo nuovo di guardare ogni uomo: il riconoscere la dignità dell’altro proprio in virtù del suo essere “altro” genera una reciproca accoglienza, un’amicizia tale da suscitare in ciascuno il desiderio di una mutua e più profonda conoscenza e solidarietà. Quello che ci proponiamo è strutturare un percorso verso un’amicizia islamico-cristiana sempre più ampio e inclusivo, costruire relazioni sempre più significative, per spargere nuovi semi di fraternità e di pace a Firenze, in tutto il territorio nazionale e oltre”.
…………….
In collaborazione con : Mov. dei Focolari, GMI Ass. Giovani Musulmani, Comunità di SantEgidio, Toscana Impegno Comune, Opera per la Gioventù Giorgio La Pira.

Messaggio

A un anno dallo storico Incontro del Santo Padre papa Francesco e del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, abbiamo desiderato, oggi, ritrovarci in questa Sala Teatina.

Un luogo significativo in quanto ospita un Centro intitolato a Giorgio La Pira. Noto per l’Esperienza di amicizia, cresciuta sin dal 1978, tra donne e uomini di differenti credi, fedi religiose e visioni del mondo, segnatamente tra giovani internazionali, cristiani e musulmani. Primo luogo di preghiera e di incontro comunitario della nascente Comunità islamica di Firenze.

Il singolare percorso fiorentino intorno alla centralità della persona umana e alla sua dignità, si è storicamente espresso in svariati modi: nella cultura, nell’arte, nella vita civile, nella carità, nell’attenzione all’incontro tra le Chiese cristiane e nel dialogo interreligioso, nell’incontro tra i popoli.

Tale percorso ci mostra il volto di una città religiosamente aperta. Ne è testimonianza la vasta e appassionata diffusione di esperienze di dialogo che oggi si svolgono a ogni livello: fino alla recente costituzione della Scuola fiorentina di alta formazione per il dialogo interreligioso e interculturale.

Il tempo presente, così carico di paure e di gravi tensioni, in una società che diviene sempre più varia ed eterogenea, eppure interdipendente, ci richiama a rinnovare con audacia e con forza, la nostra testimonianza nel comune impegno per la buona convivenza e per la pace.

La nostra presenza insieme vuol essere un segno tangibile dell’amicizia che ci caratterizza e che ci lega, sollecitati dalle nostre Fedi che si fondano sulla medesima Speranza, radicata nella fiducia dell’Azione di Dio che, essendo Amore, chiede la partecipazione libera e responsabile di ogni singola persona umana, senza mai abbandonarla.

E’ questa comune Speranza che ci fa incontrare per conoscerci sempre meglio, per imparare gli uni dagli altri, per stimarci reciprocamente; affinché, resi pacifici nel cuore possiamo costruire percorsi di pace e di giustizia finalizzata al bene, camminando idealmente e fraternamente gli uni accanto agli altri verso la Sorgente di ogni realtà.

Noi crediamo che gli esseri umani, strutturalmente creati per amare Dio e amarsi tra di loro, siano al centro della natura come responsabili di essa, e siano al cuore della bellezza del mondo la quale si manifesta particolarmente lì dove accade una relazione fraterna tra le persone e le diverse comunità.

Sentiamo pertanto profondamente Nostra la Dichiarazione sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, riaffermando qui le parole conclusive in essa contenute, per le quali ci sentiamo oggi particolarmente responsabili, anche nei confronti delle generazioni future.

“[…] che questa Dichiarazione sia un invito alla riconciliazione e alla fratellanza tra tutti i credenti, […] tra i credenti e i non credenti, tra tutte le persone di buona volontà; sia un appello a ogni coscienza viva che ripudia la violenza […] e l’estremismo cieco; appello a chi ama i valori di rispetto e di fratellanza […] sia una testimonianza della grandezza della fede in Dio che unisce i cuori divisi ed eleva l’animo umano; sia un simbolo dell’abbraccio tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci, per cooperare tra di noi e per vivere come fratelli che si amano […]”.

Facendo tesoro della viva esperienza di dialogo che caratterizza la nostra città e con la piena condivisione del Documento per la Fratellanza umana, la pace e la convivenza comune, auspichiamo che questo nostro momento di riflessione, ci apra a un Percorso verso un rapporto più strutturato tra le nostre realtà religiose, per una sempre più feconda amicizia Islamico- Cristiana.

Firenze, 30 gennaio 2020

Arcivescovo metropolita di Firenze: Giuseppe card. Betori

Imam di Firenze: Izzeddin Elzir




Summer school 2019: “Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”

Siamo Lisa e Sara Maria, due giovani del Movimento dei Focolari ed abbiamo partecipato alla summer school organizzata dall’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI che si è tenuta a Monte Sole (Marzabotto – Bologna) dal 5 all’8 settembre 2019, in collaborazione con COREIS, UCOII e CII.
Il titolo della summer school era “Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” e il programma ripercorreva alcuni punti del Documento di Abu Dhabi quali fratellanza umana, tutela dell’ambiente e identità religiosa. Gli argomenti trattati sono stati i più vari, dall’immigrazione alla guerra, dalla tutela dell’ambiente a come conciliare giustizia e perdono.
È stato bellissimo vedere una cinquantina di ragazzi tra i venti e i trent’anni, con varie sfumature di colore della pelle, di origini diverse, ma tutti con accenti italianissimi, dal nord al sud, pronti a rimboccarsi le maniche per il Paese in cui viviamo, mantenendo uno sguardo allargato a tutta l’umanità.

Il gruppo era molto vivace e tutti avevano voglia di intervenire e dire la loro. Non ci sono mai stati momenti di silenzio, senza interventi o senza domande. Quello che più ci ha colpito è quella che ha fatto notare un ragazzo musulmano: al di fuori degli interventi degli esperti, si è parlato poco di religione; non si è quasi mai parlato di dialogo ma lo si è proprio vissuto, sia in sala che nella quotidianità, condividendo le stanze, i pasti e tutti i momenti di ‘svago’.

Negli incontri fatti in “piccoli” gruppi tutti avevano ben chiara la problematica che si stava affrontando e cercavano di mettere in rilievo criticità, possibili soluzioni, personali o collettive. L’impressione è stata una bellissima gioventù italiana, pronta a vivere per migliorare ciò che li circonda. Ci ha fatto tanto bene sperimentarlo!! Aiuta ricordarsi le bellissime e silenziose persone che esistono ed operano il bene, al di là delle tragedie dei telegiornali. Visitare insieme i luoghi dell’eccidio di Monte Sole, guidati dai formatori della Scuola di Pace, ed ascoltare insieme la testimonianza di un sopravvissuto alla strage è stato commovente. L’impressione era che tutti volessero custodire quella memoria, farne tesoro, per costruire un mondo migliore.
Siamo tornate a casa con la consapevolezza e la “chiamata” ad un rinnovato impegno a portare anche noi,il nostro Carisma dell’unità, ovunque saremo e nel dialogo interreligioso in particolare, chiedendo a Dio di indicarci la via!

Lisa e Sara Maria

La Summer School è un’iniziativa promossa dall’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (UNEDI) della CEI in collaborazione con la Comunità Religiosa Islamica Italiana (CO.RE.IS.), l’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia (UCOII) e la Confederazione Islamica Italiana (CII).
Lo scopo dell’iniziativa è duplice:

a. quello di riunire da tutta Italia giovani cristiani e musulmani in età universitaria, per un’attività di formazione, riflessione, scambio sui temi centrali dell’identità religiosa specifica a ciascuno e del rapporto di questa identità con la comunità civile alla quale tutti apparteniamo.

b. far si che questo progetto pilota possa incoraggiare la promozione di iniziative simili nelle regioni italiane.

La seconda edizione della Summer School, si è svolta nel contesto particolare di Monte Sole (Marzabotto – BO) si concentrava su tre piste del documento di Abu Dhabi firmato congiuntamente da Papa Francesco a il Grande Imam di Al-Azhar Aḥmad Muḥammad Aḥmad al-Ṭayyib:

1. la fratellanza umana alla prova della guerra,
2. la fratellanza sperimentata nel comune impegno per la tutela dell’ambiente,
3. la capacità di collegare credenti di religioni diverse.




Mundialito e festa dell’amicizia tra i popoli – Villa Verrucchio (RN)

MUNDIALITO E FESTA DELL’AMICIZIA FRA I POPOLI

“PER UN MONDO UNITO”

Sabato 8 e Domenica 9  Giugno 2019

Week-end all’insegna dell’integrazione

Questo torneo di calcetto e la Festa dell’amicizia fra i popoli nascono da un percorso di conoscenza e amicizia che facciamo insieme da diversi anni. Abbiamo scelto insieme questa data, alla fine del Ramadan. Sabato 8 giugno, vedere le squadre  allinearsi, i colori che spiccano contro il verde del campo, gli inni nazionali . . . che emozione!

Parte il Mundialito! Quest’anno c’è anche l’Argentina. E’ stato l’amico Carlo di Volontarimini che ha cominciato ad appassionarsi a questa esperienza e presentarceli. Perchè è proprio per attrazione che il gruppo organizzatore cresce. Sono 11 le squadre in campo: Algeria, Argentina, Costa d’Avorio, Guinea, Italia, Macedonia, Marocco, Perù, Romania, Senegal,  Africa West Coast, la quale riunisce ragazzi di varie nazionalità che da soli non sarebbero riusciti a fare una squadra di calcetto (Mali, Ghana, Costa D’Avorio, fam.Rom.)

Hammed poteva stare con la sua squadra, la Costa d’avorio, ma è entrato dentro lo spirito che vuole diffondere questa iniziativa: incontrarsi, conoscersi, creare legami. Così è diventato il coach di una squadra multietnica. Il dado di “sport for peace” viene lanciato, appare la scritta: “Applaudite il successo altrui come il proprio”:  ogni tanto bisogna richiamarsi allo spirito del gioco ma è bello che i ragazzi vivano con passione le partite!

Fra gli arbitri c’è anche Mattia, un giovane di Cesena del Movimento dei Focolari; tutti i giocatori hanno grande rispetto e stima per lui.  Alcuni della comunità , amici coinvolti nel progetto, anche alcuni focolarini e focolarine sono a distribuire acqua, frutta e cioccolata, fare foto o altri servizi. Ci lasciamo stanchi ma felici, pronti per il giorno dopo, dove nella piazza principale ci sarà la festa,  le premiazioni delle squadre, quella vincitrice del torneo e quella del premio fair-play.

Da metà pomeriggio della domenica la gente affluisce, che bello vedere la piazza che si riempie di colori, costumi, bambini…. il gruppo di canzoni tradizionali romagnole “Nun ai sem” accoglie con la sua musica e i balli popolari. Si coglie subito che ognuno dei presenti è lì per esprimere la propria gioia di essere tutti uguali e che insieme possiamo costruire una nuova umanità. Ogni nazione allestisce il proprio stand con i piatti tipici cucinati a casa o anche sul momento: 22 le Nazioni presenti! 

Il desiderio di tutti è farsi conoscere, offrire le cose più buone della propria terra. Anche la famiglia Rom è a suo agio fra tutti! Si percepisce nell’aria un clima di fraternità. La comunità del Movimento dei Focolari oltre a gestire lo stand italiano è a servizio per tutte le necessità. Ci siamo detti che anche se non avessimo potuto parlare di Dio, lo avremmo potuto dare con il nostro amore reciproco. E ci sembrava che un legame invisibile unisse piano piano tutti; la festa rendeva visibile una rete di rapporti tessuti durante tutto l’anno con incontri numerosi e internazionali.

La stanza dei nostri incontri era un laboratorio di idee, proposte, per dirci quanto è importante conoscersi e riacquistare un senso di comunità, di appartenenza e di cittadinanza.  Presenti alla festa anche i bambini dell’Istituto Comprensivo coinvolti già da qualche anno: vivono già  un’ esperienza multietnica e regalano canzoni che ci commuovono. Sul palco viene premiato il disegno del concorso  che sarà la copertina del diario scolastico 2019 -2020 sul tema intercultura, ma tanti sono i disegni. Pure coinvolti i bambini della scuola di ballo “Passi di stelle”provenienti da diversi Paesi.

Prima di partire con le musiche e le danze di ogni Paese la piazza si è fatta attenta per ascoltare alcuni rappresentati delle Nazioni presenti nell’atto di donare a tutti l’esperienza personale che stanno facendo, fra questi alcuni ragazzi richiedenti asilo. Poi un altro momento forte, un minuto di silenzio per l’ambiente; per questo tutte le nostre stoviglie sono compostabili e Romagna acque ha fornito un erogatore di acqua fresca; è un evento plastica free. Ci teniamo per mano mentre viene letta preghiera di Ghandi sull’amore.

Il momento è profondo, tutti insieme un esempio di mondo unito: è visibile la gioia sui volti, segno tangibile dello star bene insieme. Poi la  musica, i ritmi, i balli catturano l’attenzione mentre le persone si affollano ai gazebo  e tornano con il piatto pieno di cibo proveniente dalla tipicità dei vari paesi presenti. Ogni nazione ci attrae e ci stupisce con la sua bellezza, la sua armonia. Non manca il laboratorio artistico per i bambini, i sarti africani.

Come ci sentiamo estranei alle notizie dei TG che vogliono metterci paura e preoccupazione verso gli stranieri! Saremmo veramente più poveri senza di loro! A sera rimettiamo a posto la piazza, non ci sono rifiuti sparsi, siamo stanchissimi e sudati ma su ogni volto spicca il sorriso. E’ festa di Pentecoste, abbiamo veramente sperimentato che l’amore ci può unire,  tante persone di religione, cultura, lingua diverse e sentirci una unica famiglia. Abbiamo toccato con mano la bellezza di un mondo unito e fatto un’esperienza di vera fraternità!

https://youtu.be/4KdZ1mQty_Q




Insieme per l’Europa: iniziative in Italia

Da Bruxelles, la capitale dell’Unione europea, a Praga, dalla Slovenia alla Svizzera, Francia, Germania all’Austria, Italia e tanti altri, migliaia di cittadini di più di 300 confessioni religiose hanno partecipato a convegni, seminari, momenti di preghiera, promossi da “Insieme per l’Europa” (IPE), un organismo internazionale formato da Comunità e Movimenti che agiscono insieme per scopi condivisi, portando ciascuno il contributo del proprio carisma.

Il cammino di sei settimane di preghiera, che dal 25 marzo ha portato tante comunità verso il 9 maggio, giorno dell’Europa, è stata un’occasione per approfondire i temi della fraternità e della convivenza di religioni e culture diverse.  

Alcuni appuntamenti importanti si sono tenuti a Roma, Palermo, Viterbo, Milano, Padova, Trento e Castel Gandolfo.

Puoi vedere quanto è stato vissuto in queste singole città italiane, accedendo al sito ufficiale di Insieme per l ‘Europa:

 

 

http://www.together4europe.org/europe-day-2019-palermo/

http://www.together4europe.org/europe-day-2019-trento/

http://www.together4europe.org/europe-day-2019-castel-gandolfo/

http://www.together4europe.org/europe-day-2019-padova/

http://www.together4europe.org/europe-day-2019-viterbo/

http://www.together4europe.org/europe-day-2019-milano/

http://www.together4europe.org/europe-day-2019-roma/




“Giornata Mondiale di Preghiera”: dalla Slovenia a Scoglitti, iniziativa ecumenica delle donne

Scoglitti ha ospitato la “Giornata Mondiale di Preghiera”, celebrazione liturgica promossa da donne di diverse confessioni religiose.

La Giornata Mondiale di Preghiera, le cui radici risiedono alla fine dell’Ottocento ma celebrata per la prima volta in America nel 1927, è il movimento ecumenico laico internazionale più grande del mondo e viene celebrata in circa 170 paesi ogni anno il primo venerdì di marzo. La GMP è organizzata con la presenza di donne cristiane di varie confessioni che preparano e festeggiano questa giornata insieme. La liturgia viene proposta ogni anno da un comitato ecumenico di donne di un paese diverso: questo permette anche di conoscerne le usanze e la cultura.  La celebrazione nella diocesi di Ragusa è stata organizzata da un gruppo di donne che, negli ultimi anni, hanno lavorato per costruire “ponti” tra le diverse confessioni cristiane, imparando a conoscersi, a stimarsi, ad amarsi, a camminare insieme.

L’iniziativa è approdata in Sicilia 25 anni fa, grazie ad Annette Schittenhelm-Gauss, moglie del pastore Gebhardt Gauss che, per alcuni anni, guidò la Chiesa Luterana in Sicilia. A Scoglitti, l’iniziativa è stata sostenuta da Gisela Salomon, della Chiesa Luterana, da Carmela Vespertino e Francesca Spitale, della Chiesa Pentecostale, da alcune donne della parrocchia e del Movimento dei Focolari. L’accoglienza del nuovo parroco, don Robert Dynerowicz, sacerdote polacco da 23 anni in Sicilia, ha accresciuto il clima di gioia e di condivisione.

Quest’anno la liturgia è stata preparata dalle donne della Slovenia, paese con cui la Polonia ha condiviso l’oppressione del regime comunista. Il tema di quest’anno era “Venite, è tutto pronto” (Lc 14,15-24). Simbolicamente, erano state allestite in chiesa due tavole: una con degli oggetti tipici e dei prodotti sloveni come il miele e il sale, e una tavola elegantemente apparecchiata con una candela accesa.

Francesca Spitale, della Chiesa Pentecostale di Scoglitti, ha presentato l’iniziativa ed il paese che la preparato la liturgia del 2019, la Slovenia: stato indipendente dal 1991, piccolo (appena due milioni di abitanti), con profonde tradizioni. Tra le produzioni di rilievo il vino ed il preziosissimo “tombolo”. «La Giornata Mondiale di Preghiera in Slovenia è stata celebrata per la prima volta nel 2001 – ha detto –  il comitato è stato fondato nel 2003 ed ha costituito una rete con grande impegno così che oggi si celebra la Gmp in sei diverse regioni del Paese».

Un importante momento è la colletta, un atto di concreta solidarietà. Quest’anno finanzierà un progetto rivolto alle donne vittime della tratta che hanno vissuto esperienze di prostituzione coatta, in Slovenia. Saranno offerte cure mediche, consulenza psicosociale, corsi di formazione professionale come parrucchiera, sarta e aiutate a richiedere un permesso di soggiorno di lungo periodo.

Il garofano rosso, uno dei simboli della giornata, è stato distribuito a tutte le donne presenti. Il fiore ha un forte valore simbolico per le donne slovene, è un fiore che cresce anche nel freddo, veniva regalato alle donne l’8 marzo, ma era anche uno dei simboli del socialismo.

Un momento molto toccante, quello musicale, era affidato al coro della parrocchia ospitante, a un cantante e un musicista della chiesa pentecostale e a Christiane Bader, violinista tedesca luterana che vive a Santa Croce Camerina. Christiane Bader ha tradotto in italiano dei canti della Slovenia e li ha proposti ed eseguiti durante la celebrazione. Christiane ripete questa iniziativa ogni anno, con i canti della nazione che, di volta in volta, prepara la liturgia: è la “nota” in più che caratterizza la celebrazione che si svolge, ogni anno, nella zona di Ragusa.

La GMP è un modo geniale di lavorare nella comunità: un momento di vita autentica, di responsabilità delle donne nella comunità, sia sotto il punto di vista spirituale e ecumenico, ma anche globale, personale e generazionale. La liturgia, spesso, viene adattata anche per i più piccoli.

«Il modo in cui le donne vivono questi momenti con le altre chiese, in grande amicizia – afferma Gisela Salomon, luterana – viene (ancora) spesso sottovalutato dai teologi e dai sacerdoti, mentre contribuiscono molto alla reciproca conoscenza e alla convivenza pacifica tra le chiese. È molto importante anche l’aspetto solidale e le centinaia di progetti che vengono portati avanti a favore di donne e bambine in tutto il mondo: con i soldi della colletta, puntiamo i riflettori su tante situazioni di bisogno». Poi aggiunge: «Da più di due decenni prepariamo questo momento nella Diocesi di Ragusa. Ora è arrivato il momento di un cambio generazionale, affidando questa esperienza alle giovani donne. Ne vale veramente la pena: questa Giornata di preghiera deve essere sempre più diffusa!»

Per Gianna Ruggieri Iaquez «aver potuto ospitare questa giornata a Scoglitti è stato un dono. Tante persone e gruppi hanno aderito, anche di altre città. La nota più bella è stata la gioia, presenti in tutte. La città è un’esperienza che viviamo insieme ad altre donne in varie città d’Italia».

«Sono passati 25 anni da quando abbiamo avviato questa esperienza – ha aggiunto Cettina Zafarana – e abbiamo visto che l’”ecumenismo di popolo” ha dato dei frutti che ci consentono di continuare. È un’esperienza che, anno dopo anno, consolida sempre di più la fraternità vera tra noi ed il dialogo “della vita”».

Whatsapp ha permesso fitti collegamenti in tutta Italia; sono così arrivate tante foto da Genova, Milano, Parma, Firenze, Reggio Calabria, Palermo, quasi una rete di preghiera dispiegata su tutto il paese ed unita, idealmente, con le donne di tante altre nazioni nel mondo.

Francesca Cabibbo




Riviviamo lo Spirito di Assisi. A Catania le Religioni Unite per la Pace

In occasione  della ricorrenza del 32° anniversario dell’Incontro Interreligioso di Assisi, il 2 dicembre  2018, a Catania presso il  Teatro  dell’Istituto San Filippo Neri,  la Consulta delle Aggregazioni laicali , l’Ufficio per la Pastorale delle migrazioni e il Coordinamento delle Religioni in Dialogo  hanno programmato e  realizzato un evento unitario di testimonianza e  preghiera interreligiosa in continuità con  quanto già vissuto due anni prima in città in occasione del trentesimo anniversario .

“Quest’occasione – affermano Donata e Pippo Amore, incaricati del Dialogo interreligioso del Movimento dei Focolari  nel territorio –  ha permesso di condividere spazi di fraternità concreta, di ascolto e conoscenza reciproci per essere, in questo particolare momento storico, segno tangibile della cultura dell’incontro ,  dell’accoglienza e dell’inclusione.  L’ abbiamo voluta e costruita insieme anche con i rappresentanti di altre religioni con i quali  da alcuni anni  facciamo una concreta esperienza di dialogo  volta a vivere e ad affermare i principi della fraternità universale e della pace”.

Un momento di preghiera e di condivisione a cui ciascuno ha contribuito secondo il proprio credo e le proprie tradizioni. Il titolo “Le nuove Frontiere del convivere , quali strade?”  è l’espressione di un’esigenza comune che tutti  sentono e che hanno voluto rendere visibile attraverso momenti di preghiera, riflessioni, canti , danze e recitazioni.

Maria Carmen e Marcello Sambataro della comunità locale del Movimento dei Focolari , così  scrivono: “E’ stato molto bello partecipare all’incontro che si è tenuto domenica scorsa. Una pluralità, una ricchezza, una risorsa per la città! Importante l’intenzione di continuare a lavorare insieme nel rispetto della propria identità! Si respirava un clima di famiglia”.

A conclusione è stata letta e consegnata a tutti i partecipanti La preghiera non semplice (una rivisitazione contestualizzata nella realtà di oggi della “Preghiera semplice” di San Francesco) con l’ impegno da parte di tutti di costruire l’unità e seminare la speranza per la realizzazione della civiltà della Pace.




Docenti e Studenti dell’Istituto Universitario Sophia dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I

Dall’8 al 12 gennaio 2019, una nutrita delegazione di Docenti e Studenti dell’Istituto Universitario Sophia, composta di oltre 30 persone di diversi Paesi e guidata dal Preside Prof. Piero Coda, renderà visita al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. L’iniziativa è promossa dalla “Cattedra Ecumenica Internazionale Patriarca Athenagoras – Chiara Lubich”, istituita a seguito del dottorato h.c. conferito al Patriarca Bartolomeo il 26 ottobre 2015 per far memoria e rilanciare lo spirito profetico che animò la straordinaria sintonia di cuore e di mente tra il Patriarca Athenagoras I e Chiara Lubich, a ridosso del Concilio Vaticano II e dello storico incontro del Patriarca con Papa Paolo VI. La Cattedra, intensamente voluta dall’Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta, il Metropolita Gennadios Zervos, che l’ha inaugurata con un’importante prolusione il 14 dicembre 2017, si è concentrata, lo scorso anno accademico, nella presentazione dell’ecclesiologia in prospettiva ortodossa, con le lezioni tenute dal Metropolita Maximos di Selyvria a Loppiano, e in prospettiva cattolica, alla luce del dialogo teologico svolto in questi ultimi decenni. Il programma si arricchisce quest’anno dell’incontro diretto con la Chiesa di Costantinopoli nella figura del Patriarca Bartolomeo, che ha voluto curare personalmente lo svolgimento della visita. La trasferta accademica prevede tra l’altro, insieme all’udienza col Patriarca, l’incontro col Metropolita Gennadios Zervos, presente in quei giorni a Istanbul per il Santo Sinodo, e col Metropolita Elpidophoros di Bursa presso il Monastero della Santa Trinità nell’isola di Halki. La visita assume particolare rilievo nel delicato momento di tensione che attraversa oggi il mondo ortodosso, perché intende riproporre l’impegno a percorrere con tenacia la via della reciproca conoscenza e del reciproco scambio di doni per promuovere la fraternità e la comunione. 




Verso il 2020, centenario di Chiara Lubich

Il 2020, centenario di Chiara, è ormai alle porte: sarà un’occasione davvero straordinaria per la città di Trento, città natale, per la comunità dei focolari presente ed attiva in questa terra e per il Movimento in tutto il mondo.  
 
Proprio a Trento Chiara aveva usato la parola “occasione” per indicare tutte le circostanze esterne legate a date particolari che possono diventare una chance per contribuire all’ut omnes.
L’evento potrà certamente assumere molteplici caratteristiche, ma alcune, già oggi, appaiono evidenti: la centralità della comunità di Trento che in questo evento vede la possibilità di rendere più vicino il sogno di Chiara di fare di Trento (come di tutte le città) una città, una “cittadella” dove si vive la fraternità universale; la possibilità concreta di progettare eventi e opere per la città di Trento, in stretta collaborazione tra Movimento dei Focolari e realtà presenti sul territorio, istituzioni civili e ecclesiali, associazioni sociali, culturali, storiche, Università; la presenza in Trentino di molte migliaia di persone, cattolici, cristiani delle diverse denominazioni, buddisti, indù, mussulmani, persone con un’ispirazione non religiosa, che da tutto il mondo verranno a visitare i luoghi dove il carisma dell’unità è scaturito, dove tutto ha avuto inizio.
 
Significativo il luogo in cui si terrà, dal 7 dicembre 2019 al 20 settembre 2020, la mostra permanente su Chiara e la sua storia, voluta ed organizzata dal Museo Storico Trentino, con il supporto culturale del Centro Chiara Lubich: la “galleria di Piedicastello”, unLe gallerie di Piedicastello manufatto in disuso, in periferia, recuperato come luogo di riscoperta e conoscenza della nostra storia. Una mostra analoga, ma con diversa prospettiva, sarà allestita a Primiero, luogo delle prime Mariapoli e di particolare ispirazione spirituale per Chiara e le sue prime compagne ed i primi compagni. La mostra trentina diverrà, lo si annuncia già da ora, itinerante e troverà repliche in molte città del mondo.
 
Per questi valori, che sono vivi in questa ricorrenza, il centenario non sarà una commemorazione fine a sé stessa, ma un’occasione per Trento di riscoprire le proprie radici, le radici di una città che ha dato i natali non solo a Chiara, ma a figure come don Guetti, iniziatore delle cooperative, come Alcide De Gasperi, Cesare Battisti, grandi politici italiani, don Dante, un prete per i poveri e tanti altri, mostrando nei fatti la sua vocazione di città di frontiera e di dialogo ecumenico e culturale. Vogliamo che la città di Trento possa essere fiera di Chiara, come Chiara lo è sempre stata della sua città natale.
 
La comunità di Trento si prepara quindi ad un cammino che la vedrà collaborare con tutti, singoli e associazioni, fondazioni, mass media, personalità della cultura, università… Le diverse realtà della comunità si stanno già organizzando da tempo, secondo i diversi aspetti, per affrontare questa sfida.
 
Un gruppo di coordinamento è punto di riferimento per tutta la comunità e tiene i fili delle diverse iniziative. Il Centro Culturale TrentUno si è assunto il compito di curare gli aspetti economici e i rapporti con le istituzioni. Trento Ideale Accoglie, la realtà che accompagna singoli e gruppi a visitare i luoghi che hanno visto la nascita dell’ideale dell’unità a Trento e Fiera di Primiero, si impegna per l’accoglienza e per tutti i servizi utili per visitare e conoscere la città ed il luoghi legati alla storia di Chiara. Il Centro Mariapoli di Cadine ha affidata la gestione dell’accoglienza e del soggiorno delle migliaia di persone che saranno a Trento da qui al 2020 ed ha già predisposto, tra l’altro, assieme a Trento Ideale Accoglie, un numero unico di prenotazione per l’accoglienza e le visite.
 
Il gruppo di persone impegnate nel sociale e nel dialogo con la cultura contemporanea, chiamato Trento-Lab, ha in mano gli aspetti più strettamente culturali ed i rapporti con le diverse realtà esterne. Un gruppetto di persone si occupa del rapporto con i mass media e della elaborazione e della diffusione di notizie e comunicati in merito alla ricorrenza.
Ultima, ma non per importanza, la “banca delle preghiere”, l’organizzazione delle preghiere attivata da chi soffre o non può collaborare fisicamente che pensa… ad “ottenere i miracoli” necessari.
 
In questo tempo, poco più di un anno, che sta davanti a noi, la famiglia di Chiara, è impegnata ad offrire a tutta la città, e non solo, il dono che Dio, attraverso il carisma dell’unità, ha elargito: in concreto si pensa ad un percorso di formazione alla cittadinanza attiva per la comunità del movimento, e per gli amici che vogliono aderire, ed un percorso di conoscenza e collaborazione con le realtà cittadine impegnate nella costruzione del bene comune.  
L’anno del centenario prenderà il via il 7 dicembre, data della inaugurazione della mostra, e continuerà con l’organizzazione di eventi e manifestazioni in coincidenza delle date più significative della vita di Chiara.
Il Centro Mariapoli di Cadine sarà in tutto questo tempo a disposizione di tutta l’OperaCentro Mariapoli Chiara Lubich - Cadine nel mondo ed in particolare dei vari Centri Internazionali e delle diverse diramazioni del Movimento che apriranno, in momenti definiti, la loro realtà anche alla città. Così sarà, ad esempio, per l’incontro dei vescovi, per la scuola di impegno sociale e per i vari eventi promossi nell’ambito del dialogo con la cultura contemporanea che vedranno collaborare la comunità di Trento con tutte queste realtà e con le istituzioni locali.
 
Fonte: http://www.trentoardente.it/
 



I giovani e la fede nel Cristianesimo e nell’Islam

Cammini di fraternità – Alleanza fra le generazioni

Mentre in Vaticano era ancora in corso il Sinodo dedicato ai giovani, a Brescia circa 200 fra giovani e adulti, ma soprattutto giovani, di diverse etnie e culture, di religione cristiana cattolica e musulmana, si sono interrogati sulla scelta di fede.

Con una fase preparatoria di un mese e mezzo fatta di appuntamenti settimanali, i giovani sono stati protagonisti di questo evento. 

Il titolo, il programma, gli spot, gli inviti, i video, le domande ai relatori sono stati pensati e scelti nei minimi particolari con un grande e corale coinvolgimento.

Domenica 21 ottobre, nella incantevole scenografia naturale, del Centro Mariapoli Luce di Frontignano, si è svolto il settimo incontro del ciclo “Cammini di fraternità”.

Sono stati i giovani stessi a guidare l’intero pomeriggio, introdotto dal coro dei Murid con un canto dedicato alla Vergine Maria e seguito da una serie di interviste flash di giovani e meno giovani che hanno testimoniato che cosa è per loro la fede: è eredità o esperienza?

Il video di Chiara Lubich, che ad un Convegno di Musulmani racconta l’esperienza del condividere i propri beni spirituali e materiali per aiutare i più poveri, ha dato l’orizzonte e l’invito a porsi un obiettivo comune: lavorare per la pace partendo dagli ultimi.

Il profondo e articolato momento della preghiera prima dei musulmani e poi dei Cristiani, questa volta è iniziato con una breve spiegazione da parte dei presentatori del significato delle rispettive preghiere.

Sei giovani si sono raccontati facendo vibrare le corde della nostra anima nell’ascolto di storie diverse, di percorsi a volte segnati dal dolore, dalla normalità di una vita accompagnata dalla presenza di testimoni significativi o da un incontro con persone che hanno illuminato la loro vita o semplicemente l’aver avvertito in cuore la gioia che nasce dal voler bene ad un compagno di scuola con lo stupore di vederlo cambiare.

In tanti hanno ricevuto la fede in eredità dalle famiglie, ma arriva il momento delle domande e allora tutto cambia, quando fai in prima persona un’esperienza, da lì viene la svolta, la scelta e la consapevolezza. Nel momento delle “domande di senso” è Dio a fare ancora una volta il primo passo.

Ma c’è anche il bisogno di porre domande ad adulti competenti per capire come muoversi in un’epoca di grandi trasformazioni in cui tutto è in movimento: questo è stato di grande aiuto per i giovani.

I relatori, persone competenti e vicine ai giovani hanno cercato di rispondere a delle domande impegnative che avrebbero avuto bisogno di più convegni e discussioni per essere affrontate, ma ugualmente hanno saputo invitare i giovani ad uno scambio fra le generazioni, ad essere occupati più che preoccupati.

Hanno riaffermato che senza radici solide non ci può essere vero dialogo per questo è importante porre domande agli adulti e agli anziani perché hanno scavato di più nelle vicende della vita e possono trasmettere questo desiderio di ricerca.

Hanno assicurato che, come dice papa Francesco, la fede si testimonia per contagio comunicando la sete di Dio che abita nel nostro cure e parlare dell’Amore è una delle vie che più coinvolge tutti.

Una grande gioia e la certezza che Dio ci accompagna nel nostro cammino: questa  l’esperienza che hanno fatto i giovani e gli adulti, tutti insieme in un cammino di fraternità ed in una alleanza fra le generazioni.

                                                                                            




“Camminare insieme verso COP24″ – preghiera ecumenica per il Creato

Il 31 agosto-1° di settembre si è tenuto ad Assisi l’incontro ecumenico di preghiera per il Creato “Camminare insieme verso COP24”, il primo organizzato dal direttivo ecumenico per gli eventi del Tempo del Creato, che include il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, il Consiglio Mondiale delle Chiese, la Rete per l’Ambiente della Comunione Anglicana, la Federazione Mondiale Luterana, A Rocha, Christian Aid,  Lausanne/World Evangelical Alliance Creation Care Network, Act Alliance e World Communion for Reformed Churches, con la partecipazione del Dicastero della Santa Sede per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

Durante la preghiera, i leader delle principali confessioni cristiane hanno fatto appello ai fedeli – circa un terzo della popolazione mondialeaffinché si prendano cura del pianeta, rinforzando la rete esistente di organizzazioni piccole e grandi, già attive in iniziative specifiche per contrastare il degrado ambientale.

La Preghiera Ecumenica per la cura del Creato è iniziata il 31 agosto  nella Sala della Spogliazione di San Francesco  per incoraggiare una riflessione sull’urgenza della necessità di una conversione ecologica. È proseguita poi con una veglia presso la Basilica di Santa Chiara, nella cappella del Crocifisso di San Damiano, per attualizzare il mandato di Gesù a San Francesco “… va e ripara la mia casa…”.  Il 1° di settembre, in occasione della quarta Giornata Mondiale di Preghiera per il Creato, sul Sagrato della Basilica Superiore di San Francesco i leader hanno letto a più voci una dichiarazione congiunta, chiedendo alle Nazioni Unite di impegnarsi coraggiosamente nei negoziati sul clima che si terranno a dicembre 2018 in Polonia. (in allegato l’ appello all’azione).

Dal Sagrato è poi partito il Pellegrinaggio Assisi/Gubbio “Il Sentiero di Francesco” con cui ci si è uniti simbolicamente al cammino verso la COP24.

L’evento è stato realizzato in collaborazione con la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino , la diocesi di Gubbio, il Sacro Convento di Assisi e l’Istituto Serafico. Il Movimento dei Focolari presente ad Assisi ha partecipato attivamente alla preparazione degli eventi, che si sono svolti in un forte clima di unità e armonia.  Presente anche un membro della Commissione nazionale di EcoOne, testimone dell’impegno di tutto il Movimento dei Focolari per l’ambiente.

SoC Declaration 2018 – IT