Ho amici in Paradiso

Come un film può ricordare il vissuto di Simonetta Magari, focolarina, psichiatra e psicoterapeuta

di Aurelio Molè

È raro che un film ricordi un’amica, non perché narra la sua storia personale, ma perché in quell’ambiente ha vissuto, lo ha permeato con il suo essere, cercando di comunicare i suoi ideali. Rivedendo su Raiplay, la pellicola Ho amici in Paradiso (2016), non può tornare in mente la testimonianza di Simonetta Magari, focolarina, psichiatra, psicoterapeuta e già direttrice del Centro Don Guanella di Roma. La storia nasce dall’esperienza reale del regista Fabrizio Maria Cortese che ha avuto un amico in cura nel noto centro di riabilitazione. A contatto con l’energia, la freschezza, l’assenza di filtri di persone diversamente abili Fabrizio Maria Cortese ha maturato l’idea della trama, non teorica, ma partendo da due anni di laboratorio teatrale con otto di loro che sono diventati i protagonisti del film. Era la prima volta che accadeva: un gruppo intero di persone diversamente abili che interpreta la loro vita reale, seppur in una trama di fantasia.

La vicenda narra la vicenda di Fabrizio Castriota, un commercialista salentino, attratto dal lusso e dai facili guadagni derivanti dal riciclaggio dei soldi della malavita. Colto in flagranza di reato, viene inviato al Centro Don Guanella, in affido ai servizi sociali, dove superando prove, crisi, conflitti potrà diventare una persona migliore guidato da una ricchezza, una bellezza incontrata per la prima volta fatta di relazioni autentiche, amicizia, amore e la scoperta che essere “privi di simmetria” è ciò che ci rende unici e irripetibili.

Divagando un po’, si può dire che in fondo ogni storia è il cammino di crescita di un eroe, un monomito – direbbe Joseph Campbell, saggista e storico delle religioni statunitense. Da uno stadio iniziale si passa ad uno successivo tramite il superamento di svariate prove. Il protagonista di ogni storia parte da un Mondo Ordinario – direbbe lo sceneggiatore Chris Vogler – ed entra in un Mondo Straordinario dove deve risolvere dei conflitti, con se stesso, con gli altri, con la società – direbbe Robert McKee, sceneggiatore. Ogni storia parte in media res, deve affrontare un evento dinamico iniziale, scavallare dei punti di svolta, fino al climax, con la risoluzione finale e il raggiungimento o meno di un obiettivo drammaturgico conscio e inconscio.

È anche la storia di tutti noi. Nella vita ci accade un fatto, un evento, un imprevisto che dobbiamo fronteggiare potenziando le nostre risorse, attuando, dalla crisi, un processo di cambiamento per diventare uomini e donne migliori.

Usando le metafore della montagna del Metodo Multisetting per leggere un film si potrebbe dire che la “valle” corrisponde al nostro passato e alla definizione delle coordinate essenziali della nostra storia che corrisponde grossomodo al primo atto del film, set up, l’ambientazione – direbbe lo sceneggiatore Syd Field. Attraversare un “guado” vuol dire percorrere la crisi fino ad un “crinale”, il momento delle ridecisioni, che accade nel punto di svolta alla fine del secondo atto di un film definito confrontation, il confronto. E si prosegue fino alla “vetta”, l’apice della storia dove realizziamo il nostro obiettivo nel terzo e ultimo atto di un film, chiamato resolution, la risoluzione.

Sarebbe interessante leggere il film Ho amici in Paradiso, secondo la struttura della sceneggiatura, secondo il monomito, secondo il viaggio dell’eroe, secondo il cammino di consapevolezza umana e di crescita psicologica del Metodo Multisetting, ma si può guardare il film partendo dal cuore, dai sentimenti, dalle emozioni che genera. Sarà la porta di accesso per entrare nel processo di cambiamento vissuto dal protagonista.

Quando è stato girato il film, la psichiatra Simonetta Magari, in una intervista a Città Nuova ha dichiarato: «Normalmente si affronta la disabilità in modo pietistico oppure sono attori che interpretano la disabilità, invece in questo caso sono i ragazzi che parlano di loro stessi e ne parlano per come sono. La disabilità intellettiva è un modo diverso di essere al mondo, non è una malattia o qualcosa da curare, ma semplicemente è un qualcosa da esprimere nella bellezza della diversità. Dal punto di vista riabilitativo, il film ci ha permesso di raccontare al grande pubblico quello che stiamo facendo da anni, allontanando lo stereotipo comune del disabile che non potrà mai fare nulla. Invece questi ragazzi possono fare molto e possono anche aiutarci. La trama del film è pensata proprio per mostrare quello che loro sono, cioè persone pronte, anche nella loro incoscienza, a voler bene a tal punto da rischiare tutto pur di salvare un amico».

Vedere il film è uno dei modi di ricordarla, per comprenderla in modo più profondo ed è stato uno dei modi di farlo durante il Congresso internazionale dal titolo Crossing the borders: psychological foundations of coexistence, organizzato da Psicologia e Comunione dei Focolari nel Centro Mariapoli di Castelgandolfo, realizzato in onore di Simonetta Magari, deceduta nell’ottobre 2021.

Tre attori diversamente abili protagonisti del film sono ora in Paradiso: con Simonetta Magari ne rideranno, ancora, a crepapelle.

Il link del film https://www.raiplay.it/video/2017/07/FILM-Ho-amici-in-paradiso-70021b84-b0e4-4dff-a32d-de8fd1526718.html




Comunicare bene in famiglia: a Loppiano da tutta Italia.

Si è svolto a Loppiano (Incisa Valdarno) dal 27 al 28 Gennaio 2024, “Formato Famiglia”, una breve “full immersion”  destinata alle famiglie, dal titolo: Comunicare (e litigare) bene per prevenire o superare le crisi familiari, condotto da Lucia Coco e Umberto De Angelis.

Hanno partecipato famiglie da tutta Italia, giovani e meno giovani, oltre ad alcune famiglie provenienti dai continenti che si trovano a Loppiano per partecipare alla Scuola Loreto.

Gli esperti hanno introdotto il tema della giornata, coinvolgendo tutti in un percorso alla scoperta della comunicazione della coppia, delle sue dinamiche e dei frequenti errori nei quali si può cadere.

Infatti, tramite la presentazione di alcune tecniche di comunicazione sono state eseguite delle esercitazioni di coppia e la condivisione in sala ha evidenziato quanto il tema della comunicazione marito/moglie sia strategico in qualunque momento storico ci si trovi.

La domenica mattina è iniziata con un dibattito molto ricco attraverso il quale gli esperti hanno approfondito il tema del conflitto. Nello stesso tempo, si è svolto un programma per una sessantina di bambini e ragazzi di età compresa tra i 0 ed i 14 anni che erano venuti con i genitori.

È stata un’occasione che ha coinvolto attivamente famiglie e membri delle diverse scuole di Loppiano, che hanno aiutato nell’organizzazione.

Con i più piccoli, il sabato si sono svolte attività di baby-sitting, laboratori di giochi motori, pasta sale, creazioni di mascherine, letture animate. La domenica i Gen4 del territorio hanno proposto il gioco del dado dell’amore, concludendo con la messa insieme ai genitori e alla cittadella.

Con i bambini dai 6 ai 12 anni si è svolto un laboratorio di falegnameria per la costruzione di casette per uccelli e un “Condominio per gli insetti”. Laboratorio, con attività manuali di tecniche di costruzione quali: smerigliatura, misura, assemblaggio con colla e chiodi, verniciatura.

Il programma si è concluso tramite un’attività di “percorso sensoriale” nel bosco, che ha fatto percepire ai ragazzi, suoni, rumori, profumi e nozioni sulla fauna e sulla natura. È stata anche l’occasione di posizionare nel bosco i manufatti costruiti il giorno prima.

Un momento artistico importante è stata la performance del Gen Verde che ha animato la serata del sabato, coinvolgendo tutti con canti, animazioni, esperienze di vita.

In tanti, nei ringraziamenti finali, hanno sottolineato l’importanza di questa esperienza per la loro coppia, sia per i contenuti sia per i rapporti di famiglia costruiti tra tutti.




Città Nuova cambia veste… e non solo

La grafica, le firme, la APP: la rivista accompagna i suoi lettori in un mondo che cambia

Diciamo che la camicia ormai ci andava un po’ stretta. Per Città Nuova, mensile di opinione del Movimento dei Focolari, c’era bisogno di una nuova visibilità, leggibilità e completezza di proposta.

I più giovani chiedevano un modo di fruizione dei contenuti più al passo coi tempi, i meno giovani caratteri più leggibili (con o senza occhiali) e una grafica più sobria, i palati più esigenti aspettavano una proposta editoriale più completa e capace di riflettere la varietà di sensibilità esistente nella società di oggi, pur senza perdere il filo unitario di una precisa visione del mondo.

Dunque il processo di adeguamento della rivista al cambiamento tumultuoso della società, portato avanti dai due precedenti direttori, Michele Zanzucchi e Aurora Nicosia, fa un ulteriore passo avanti, in un contesto in continuo cambiamento.

Lo fa in varie direzioni: una grafica nuova di zecca, una riorganizzazione della scansione delle sezioni della rivista, un arricchimento dei contenuti offerti ai lettori con altre firme che entrano (o rientrano) a far parte del team di Città Nuova, una APP per sfogliare ed ascoltare la rivista sul cellulare (e sul sito).

Grafica e scansione della rivista

Dal numero di febbraio 2024, abbiamo riorganizzato le sezioni, per rendere più chiari e riconoscibili i contenuti: Italia, Mondo, Persona e così via. In particolare, abbiamo valorizzato le storie, ma anche i temi ambientali, dando risalto alle reti e ai progetti che nei territori fanno crescere le nostre comunità.

La nuova grafica, sobria ed elegante, ha dato il suo contributo migliorando la leggibilità, allo stesso tempo rafforzando l’identità della rivista con la copertina, le immagini e le illustrazioni, dando anche più spazio ai contenuti.

Contenuti

Per quanto riguarda gli autori, negli ultimi mesi hanno arricchito la rivista, solo per citare alcune firme, Luigino Bruni, Tommaso Bertolaso, Fernando Muraca, Patrizia Bertoncello, Leonardo Becchetti, Antonio Maria Baggio, Ana Cristina Montoya. Le inchieste su temi caldi hanno di solito coinvolto più sezioni della rivista, completando la riflessione sul tema in oggetto con esperienze ed interviste correlate.

Un altro aspetto da sottolineare è la forte attenzione a quello che vivono le comunità (del Movimento e non solo) nei territori. Questo è un aspetto da sviluppare ulteriormente, con l’obiettivo di valorizzarle, incoraggiarle, metterle in rete e diffondere al largo quello che fanno. Perché Città Nuova vuole essere la loro voce.

APP Città Nuova edicola

Uno dei problemi per la diffusione della rivista è sempre stata la necessità di parlarne, avendo però a disposizione solo una copia cartacea da offrire. Chi era interessato doveva “fidarsi” e fare un abbonamento quasi al buio.

Un altro aspetto da considerare è il fatto che i giovani sono ormai abituati ad una fruizione dei contenuti editoriali tramite il cellulare e i podcast.

Da febbraio 2024, la possibilità di sfogliare, leggere e ascoltare la rivista utilizzando una APP facilmente scaricabile, sia in ambiente Apple che Android, è quindi una vera svolta nel nostro modo di comunicare. Tra l’altro, molti articoli sono letti dagli stessi autori, che è tutto un altro modo di ascoltare!

In questo modo Città Nuova è sempre con noi, a casa ma anche in mobilità. Ovunque e sempre.

Impatto

Abbiamo cercato di rendere la rivista al passo con i tempi e con i gusti dei lettori, in un processo continuo di rinnovamento reso possibile dall’attenzione e dall’affetto col quale molti ci seguono. Perché, alla fine, in redazione possiamo farci venire tutte le idee possibili, ma quello che conta è se la rivista piace e i suoi contenuti soddisfano i lettori.

Quando penso a Città Nuova infatti mi chiedo: i lettori e le lettrici che oggi leggeranno la rivista, alla fine della lettura saranno più contenti e incoraggiati o più tristi di quando l’hanno cominciata? Passano i secoli, cambiano i gusti, si passa dalla tavoletta al papiro alla stampa al tablet, ma quello che conta è sempre il piacere di leggere e ascoltare. Città Nuovavuole accompagnare i suoi lettori.

E ora?

Non finisce qui. Ci siamo dati altri obiettivi per i prossimi mesi, ma ne parleremo solo quando avremo qualcosa di concreto da mostrarvi. Restate in contatto

Giulio Meazzini

Fonte: https://www.cittanuova.it

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Nuovo direttore della rivista e del quotidiano web cittanuova.it

In questi giorni la rivista Città Nuova, ha vissuto un cambio di guardia alla direzione: Aurora Nicosia ha terminato il proprio mandato, al suo posto è subentrato Giulio Meazzini.

A nome del Movimento dei Focolari in Italia, esprimiamo un sentito ringraziamento ad Aurora per questi anni di servizio, vissuti con grande dedizione e generosità, pur in mezzo a non poche difficoltà.

Auguriamo buon lavoro a Giulio, certi che il suo impegno appassionato lo accompagnerà anche nel nuovo ruolo ricoperto.

Auspichiamo infine che Città Nuova possa essere sempre più come Chiara Lubich l’ha pensata, una vera testimonianza dell’Ideale dell’unità vissuto al proprio interno e quindi trasmesso a tutti i lettori, vecchi e nuovi, che entreranno in contatto con la rivista, il sito internet, l’editrice.

Cristiana Formosa e Gabriele Bardo

Articolo di Aurora Nicosia

Articolo del nuovo Direttore Giulio Meazzini   




Benedetti dubbi: un podcast per esplorare le nostre domande

“Benedetti dubbi”, il nuovo podcast creato dai giovani del Movimento dei Focolari. Scopriamo insieme agli ideatori, Tommaso Bertolasi e Laura Salerno, come i dubbi possano essere davvero una “benedizione” per conoscere meglio noi stessi e gli altri.

A cosa siamo chiamati? Quale la strada migliore da seguire dinanzi a uno dei tanti bivi che la vita ci mette davanti? Conosciamo noi stessi e, soprattutto, dove hanno nascosto l’antidoto contro le paure? Sono le domande, quelle che sommergono la nostra quotidianità, le protagoniste di “Benedetti dubbi”, il nuovo podcast pensato per i giovani e dai giovani, in uscita il 23 maggio in lingua italiana. Per saperne di più abbiamo pensato di intervistare gli ideatori di questo progetto, amici tra loro da tempo, Tommaso Bertolasi, ricercatore in filosofia presso l’Istituto Universitario Sophia (Loppiano – Firenze), e Laura Salerno, giovane del Movimento dei Focolari, studentessa di lettere e autrice.

Leggi tutto au focolare.org

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Naviga sul nuovo sito delle Edizioni Città Nuova

Ora puoi navigare e trovare con più facilità i libri editi da Città Nuova Editrice . . . il nuovo sito, con le sue offerte, ci invoglia agli acquisti!!

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Appello campagna italiana di disinvestimento cattolico dalle fonti fossili

APPELLO a tutte le organizzazioni cattoliche italiane

A SOTTOSCRIVERE L’IMPEGNO A DISINVESTIRE DALLE FONTI FOSSILI LINK, quale testimonianza di prossimità verso i nostri fratelli e sorelle che resistono nei rifugi, sotto i bombardamenti, al fronte, senza elettricità al freddo in Ucraina.

«[…] Vorrei, con queste mio breve messaggio, ringraziarvi per avermi invitato a riflettere su un tema che considero centrale e non più rinviabile. L’ambiente rappresenta, infatti, la bussola del nostro agire e la chiave che tiene insieme tutto: dai cambiamenti climatici alle migrazioni, dalle sfide tecnologiche alle grandi questioni economiche e finanziarie. […] Oggi più che mai è necessario proteggere la nostra coesione, tutelare la nostra unità. La risposta è agire insieme, “prendersi cura” l’uno dell’altro e riscoprire l’importanza delle relazioni sociali nella comunità. Non è più accettabile uno sviluppo senza giustizia o una crescita senza diritti».

David Sassoli, 49a Settimana Sociale dei cattolici italiani, Messaggio del Presidente del Parlamento Europeo

OGGI 21 DICEMBRE 2022, ENTRANDO IN UN INVERNO CHE SI PREANNUNCIA TRA PIÙ FREDDI PER L’EUROPA DALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE.

Noi, realtà cattoliche nazionali italiane che abbiamo già deciso di non avere fondi investiti nelle compagnie di estrazione delle fonti fossili lanciamo questo Appello affinché altre istituzioni cattoliche si uniscano a noi impegnandosi a disinvestire nei prossimi cinque anni.

«Alzati in fretta» è l’invito, rivolto da papa Francesco in occasione della scorsa Festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, che risuona oggi ed interpella la nostra responsabilità NEL PRESEPE, contemplando con Gesù tutti i bambini che stanno soffrendo per il freddo e la guerra, quest’anno ponete significativamente la sottoscrizione del vostro impegno a disinvestire dalle fonti fossili quale segno:

• che vi siete “spogliati” da i vostri investimenti in un’economia estrattiva e del saccheggio, i cui interessi geopolitici stanno provocando conflitti in tutto il mondo e in particolare in Ucraina;

• che fate la vostra parte per accelerare la transizione ecologica verso energie rinnovabili, liberando dal peso di finanziare, ogni giorno che accendiamo la luce, il gas di cucina, il riscaldamento, perché dipendenti dal gas russo, un’economia di guerra.

***

Come Chiesa italiana stiamo vivendo la nostra “conversione ecologica” e stiamo facendo la nostra parte nel cambiare rotta verso un’economia di pace ogni volta che portiamo le nostre comunità a pregare ed a contemplare il dono della Creazione per sentirci parte di essa, ogni volta che assumiamo stili di vita personali e comunitari sostenibili e sobri, ogni volta che cerchiamo di rispondere all’invito a costituire Comunità energetiche, ogni volta che sosteniamo con responsabilità politiche lungimiranti e rispettose della giustizia anche verso le generazioni future.

L’adesione al prossimo annuncio globale di disinvestimento dai combustibili fossili, rendendo pubblica questa notizia, darebbe una risonanza a tutto il più ampio impegno della Chiesa italiana su questi temi prima e dopo Taranto.

«Nella Laudato si’ papa Francesco parla di uscire progressivamente dalle fonti fossili. Le nostre diocesi e parrocchie devono essere “carbon free” nelle loro scelte di gestione del risparmio».

Mons. Filippo Santoro, Conclusioni 49a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, Taranto 2021

Questa del risparmio responsabile verso il Creato è, infatti, una delle proposte di impegno delineate da mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e Presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani nelle conclusioni della Settimana Sociale.Nel documento Mensuram Bonam. Misure coerenti con la fede per investitori cattolici: un punto di partenza e un invito ad agire, pubblicato il 10 novembre scorso dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, viene fornita una griglia, dettagliata in appendice, di 24 criteri di esclusione, su questioni che richiedono un discernimento di fede tra cui si legge a pag 43 la tutela ambientale ed i cambiamenti climatici:

«La civiltà richiede energia, ma l’uso dell’energia non deve distruggere la civiltà […]. C’è la necessità urgente di sviluppare politiche che consentano, nei prossimi anni, di ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica e di altri gas altamente inquinanti, ad esempio sostituendo i combustibili fossili e sviluppando fonti di energia rinnovabile».

Francesco, Discorso su La transizione energetica e la cura della nostra casa comune, Città del Vaticano, 14 giugno 2019

Nelle sue linee guida, dopo il 5° anniversario della Laudato si’, il Tavolo Interdicasteriale della Santa Sede sull’Ecologia Integrale ha invitato tutti i cattolici a «promuovere investimenti sociali e ambientalmente responsabili, valutando ad esempio il progressivo disinvestimento dal settore dei combustibili fossili».

Alla Settimana Sociale pensavamo di uscire dalla pandemia ed è arrivata la tragica guerra in Europa che come italiani ed europei ci interpella in modo particolare perché, come ha scritto Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, il 1° settembre 2022, «Ascoltando queste grida amare, dobbiamo pentirci e modificare gli stili di vita e i sistemi dannosi».

Anche nella proposta di undici ex commissari e presidenti della Commissione europea, tra cui Romano Prodi, nella lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al vicepresidente Frans Timmermans, si legge che la «risposta alla crisi Ucraina» va di pari passo con una «attuazione audace del Green Deal» e serve un «Patto Verde di Emergenza» per ridurre la dipendenza dell’Europa dalle fonti fossili «che finanziano la guerra». E il gruppo chiede una «mobilitazione» economica da «tempo di guerra» che aumenti l’ambizione dei target clima su edifici, trasporti, efficienza e rinnovabili ed eviti di creare nuova dipendenza da combustibili fossili, grazie alla creazione di un fondo sociale di emergenza, e alla creazione di maggiore «spazio fiscale» per gli investimenti degli Stati (allentare le regole di bilancio).

SOTTOSCRIVENDO L’IMPEGNO A DISINVESTIRE

UNENDOSI ALL’ANNUNCIO ECUMENICO GLOBALE DI DISINVESTIMENTO, CHE VERRÀ RESO PUBBLICO ALL’INIZIO DEL 2023, ANNUNCIAMO AL MONDO CHE NOI QUESTO CAMBIO DI ROTTA
LO VOGLIAMO E LO VOGLIAMO ACCELERARE ORA!

SIAMO QUI INSIEME A RILANCIARE CON CONVINZIONE

IL PROGRAMMA CATTOLICO MONDIALE
PER IL DISINVESTIMENTO DAI COMBUSTIBILI FOSSILI
per accelerare una giusta transizione ecologica ed il cambio di rotta per uscire migliori dalla pandemia e dalla guerra, risollevando i nostri fratelli e sorelle più vulnerabili dalle conseguenze della crisi climatica.

Oltre a noi, in Italia hanno già compiuto questo passo: sei arcidiocesi (Arcidiocesi di Palermo, Arcidiocesi di Salerno – Campagna – Acerno, Arcidiocesi di Vercelli, Arcidiocesi di Napoli, Arcidiocesi di Siracusa, Arcidiocesi di Ancona-Osimo); sette diocesi italiane (Diocesi di Pescara, Diocesi di Caserta, Diocesi di Gubbio, Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia, Diocesi di Savona – Noli, Diocesi di Padova); le Suore Salesiane di Don Bosco Figlie di Maria Ausiliatrice a Milano e Napoli, la Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita, Comunità monastica di Siloe, il Dialogo Greenaccord onlus, Fondazione MAGIS, Lega consumatori, Nomadelfia, l’Istituto Serafico di Assisi, il Sacro Convento di Assisi, Pro Civitate Christiana di Assisi.

È il momento favorevole per dare in modo sinodale testimonianza di voler cambiare rotta ed essere pronti a farlo per accelerare la transizione energetica ed ecologica sostenibile e la libertà da un’economia estrattiva.
Al termine della Settimana Sociale di Taranto abbiamo celebrato la Santa Messa, nella Giornata Missionaria Mondiale «Testimoni e Profeti». È stato un segno forte.

In questa nuova fase del cammino sinodale, abbiamo bisogno urgente di una Chiesa che testimoni con i fatti di saper fare la propria parte per accelerare ora la transizione ecologica, una Chiesa che sia – come ha chiesto papa Francesco ai fedeli della città di Roma (18/9/2021) – sacramento di cura, in missione per offrirsi ed amare come lui ci ha amato.

MAGGIORI INFORMAZIONI SULLA CAMPAGNA MONDIALE DISINVESTIMENTO CATTOLICA SONO DISPONIBILI AL SEGUENTE LINK

Appello disinvestire fonti fossili_2022

https://www.avvenire.it

https://www.agensir.it

 




Calendario Parola di Vita 2023

Il calendario Parola di Vita di quest’anno in continuità con quello degli anni precedenti offre al lettore una frase del Vangelo mensile, commentata da Mons. Michele Fusco, con le bellissime foto di Lello Orefice e altri fotografi. Si arricchisce di frasi di personaggi famosi, filosofi, musicisti, scrittori, artisti…, che ci invitano ad una riflessione sui grandi temi della vita.

Da quest’anno abbiamo riservato un’attenzione particolare all’Ecologia, il nostro impegno a salvaguarda del Mondo, l’immagine di copertina e alcune frasi ne sottolineano la scelta, così come la carta che utilizziamo è di pura cellulosa ECF ecologica, certificata FSC.

Con la vendita di questo calendario continuiamo ad aiutare le popolazioni martoriate dalle guerre e dalla fame, soprattutto in Medioriente, destinando una percentuale del ricavato delle vendite, alle Associazioni AMU e AFN impegnate da anni a sostenere i bisogni di queste popolazioni.

Sosteniamo iniziative a favore delle popolazioni in difficoltà grazie ai progetti di AMU e AFN, con aiuti alle famiglie per una vita dignitosa, supporto scolastico per i bambini e ragazzi, assistenza sanitaria a malati oncologici e cronici, fisioterapia per disabili e l’avvio di attività generatrici di reddito per aiutare le popolazioni a ricostruire il proprio futuro.

Il nostro contributo non risolverà tutti i problemi…”ma tante piccole gocce d’acqua formano un oceano”

Spedizioni per ordini cumulativi non singole copie. Minimo 25 calendari.

Scrivere a: info@grades.it




Conferenza Stampa di presentazione della seconda tappa del processo sinodale

Conferenza Stampa di presentazione della seconda tappa del processo sinodale: la Tappa Continentale.

Per l’occasione, i cardinali Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo, e Jean Claude Hollerich, Relatore Generale per il prossimo Sinodo, hanno fornito alcuni dati relativi alle Sintesi giunte alla Segreteria Generale del Sinodo e realizzate a partire dalla consultazione mondiale senza precedenti del Popolo di Dio svoltasi nei mesi precedenti.

Vedi anche articolo Città Nuova




Sostieni l’informazione libera: ad aprile Città Nuova (pdf) in regalo

Aurora Nicosia, direttrice della rivista Città Nuova, è stata invitata a un’iniziativa, presenti alcune centinaia di persone riunite nel bresciano, interessate a conoscere il dietro le quinte di Città Nuova. La domanda “se in redazione ricevessero pressioni da forze politiche” le ha dato l’occasione di spiegare che «Città Nuova non è assoggettata ad alcun partito, né dipende dal Governo di turno, ma risponde ad un ideale alto, quello dell’unità e della fraternità. È per questo che con i colleghi della redazione non lesiniamo sforzi e fatiche, con un impegno che va ben oltre i confini del semplice dipendente di un’azienda, ma che assume i contorni di una missione in cui crediamo con tutti noi stessi».  (Leggi tutto l’articolo).

Aurora Nicosia

«Città Nuova nasce nel 1956 per diffondere una cultura legata ai valori del dialogo e dell’inclusione, in vista dell’edificazione di una società basata sul rispetto, sulla condivisione e sull’unità», si legge nella pagina promozionale dell’iniziativa. Per poter meglio conoscere il mensile Città Nuova, il numero di Aprile 2022, in formato pdf, eccezionalmente è offerto in regalo a tutti i lettori. È il modo scelto dalla redazione per augurare Buona Pasqua (di pace).

Scarica il numero di Aprile 2022

 




Il Sinodo: un popolo che cammina insieme. Proposta formativa per adolescenti

Ti piacerebbe incontrare alcuni simpatici personaggi del Sinodo?

Avete pensato a come parlare agli adolescenti e ai giovani, e come infondere loro, in modo divertente e originale, gli elementi essenziali del processo sinodale?

Partendo dall’iniziativa del Movimento dei Focolari in Italia, Agostino Spolti, educatore e sociologo della comunicazione, ha messo a punto una proposta formativa con l’aiuto di Teo e Kery, simpatici personaggi di fantasia, che stabiliscono dialoghi con i giovani attraverso domande e risposte sul Sinodo.

“L’obiettivo è quello di creare uno spazio per la formazione dei nostri adolescenti e giovani, affinché si sentano parte fondamentale del presente e del futuro della Chiesa”, dice Spolti.

Le schede di formazione sono aggiornate, con materiali scaricabili e pronti per la diffusione sui social network.

Interessante, vero?

https://www.focolaritalia.it/2022/03/10/come-nata-e-come-si-vive-la-proposta-educativa-del-cammino-sinodale-per-adolescenti/

presentazione del progetto sul sito ufficiale del Sinodo: https://www.synodresources.org/resource_post/240529/

file Indesign (editabili) le prime 4 schede formative per ragazzi (per le traduzioni)
https://www.synod.va/it/resources/strumenti-di-comunicazione/speciale-bambini.html

Pubblicheremo regolarmente su questo nostro sito le schede (scaricabili e condivisibili sui social) sul cammino sinodale, rivolte in particolare agli adolescenti.

Le schede sono a cura di Agostino Spolti (educatore – sociologo della comunicazione).

APRILE

MARZO

FEBBRAIO 2022

GENNAIO 2022

DICEMBRE 2021




Città Nuova: operazione gabbiani




Calendario della Parola di Vita 2022

Anche quest’anno è in stampa il Calendario della Parola di Vita 2022, è uno strumento che ci accompagna tutti i giorni dell’anno, con la frase mensile del Vangelo. Quest’anno arricchito di 4 pagine e con il prezioso contributo, di un breve commento alle frasi del Vangelo, di Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona-Valva.

Spedizioni per ordini cumulativi non singole copie. Minimo 25 calendari.

Scrivere a: info@grades.it

https://grades.it




Tommaso Sorgi è stato un uomo che ha incontrato l’Amore di Dio passando per l’Amore per il prossimo

Tommaso Sorgi è stato un uomo che ha incontrato l’Amore di Dio passando per l’Amore per il prossimo. E’ questa una delle riflessioni, tra le tante impresse nella memoria di chi lo ha conosciuto, che hanno segnato gli eventi per la celebrazione del centenario della nascita di Tommaso Sorgi.

A Teramo il 18 e 19 settembre 2021 è stata dedicata una due giorni alla celebrazione del Centenario della nascita di Tommaso Sorgi (nato il 12 ottobre 1921), evento promosso dall’Associazione Culturale” Il Raggio”, in collaborazione con il Comune di Teramo che ha inserito la manifestazione nell’ambito del programma “Teramo natura indomita”.

L’evento si è sviluppato in tre momenti, ben integrati tra loro:

– sabato 18 settembre l’inaugurazione di un’interessante mostra fotografica (aperta fino al 25 settembre 2021 dalle 17,00 alle 20,00) con immagini e foto della vita di Tommaso Sorgi nei vari ambiti della famiglia, della sua formazione, dell’impegno nel campo sociale ed ecclesiale

– domenica 19 settembre, nella mattinata, la presentazione del libro di autori vari dal titolo Tommaso Sorgi, Sulle orme di un uomo che ha segnato il suo tempo

nel pomeriggio dello stesso giorno un convegno organizzato presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Teramo, di cui Tommaso è annoverato tra i fondatori, e dove ha insegnato Sociologia dal 1966 al 1990.

Personaggio ecclettico, coerente, indomito ma umile, capace di realizzare tante opere sociali per la sua Teramo e, nel suo impegno in Parlamento, di essere firmatario di proposte di legge innovative per il periodo, anticipando i temi di riforme che vedranno la luce solo negli anni seguenti, come ad esempio quella per gli ospedali psichiatrici.

La presentazione del libro su Tommaso Sorgi di fronte ad una platea attenta che ha riempito la sala polifunzionale della Provincia di Teramo, ha avuto un’approfondita relazione da parte di Flavio Felice, professore ordinario di Storia delle Dottrine Politiche all’Università del Molise. “E’ un uomo che ha dato tanto alla cultura teramana, italiana ed internazionale, ha esordito Felice, evidenziando che Sorgi non è “solo” teramano. Il “prossimo” da amare per Sorgi, ha sottolineato Felice, soprattutto dopo l’incontro con il carisma dell’unità di Chiara Lubich, è diventato da un’entità astratta una persona concreta, vicina. Diversi i punti trattati su Tommaso Sorgi: dalla politica come impegno dell’anima, alla teoria sociologica del personalismo metodologico al rapporto, per Sorgi, tra religione e società alla luce del carisma dell’unità, alla persona umana artefice del sociale.

Sono seguiti brevi interventi di alcuni degli autori del volume, con riflessioni a margine della relazione introduttiva: Antonio Lo Presti, Giulia Paola Di Nicola, Attilio Danese, Pietro Cocco, Gianguido D’Alberto, Marcello Mazzoni, Claudio Appicciafuoco, Roberto Ricci, Sandro Melarangelo artista e membro del Partito Comunista perciò “avversario politico” per antonomasia, che, raccontando con emozione la fine della guerra a Teramo, ha avuto per Tommaso espressioni di grande stima.

E’ seguito il saluto di Donna Kempt, focolarina, delegata da Margaret Karram, presidente dell’Opera di Maria, a rappresentarla in occasione dell’evento.

Dopo una visita al bellissimo Duomo di Teramo, con la guida attenta del parroco don Adamo Varanesi, nel pomeriggio il convegno all’Università ha concluso il trittico di eventi nel cuore dell’istituzione formativa della città di Teramo, nell’aula magna della facoltà di Giurisprudenza una platea varia per provenienze sociali e culturale.

E’ toccato a Gino Mecca, curatore del libro, aprire il convegno. “In ogni ambito in cui Tommaso Sorgi è stato impegnato, ha esordito il giornalista teramano, ha lasciato delle tracce importanti: come cristiano, politico e cattedratico. L’elemento unificante delle iniziative realizzate per ricordare Tommaso Sorgi è stato il tempo che ciascuno è chiamato ad attraversare e durante il quale ciascuno costruisce la sua storia. Tommaso Sorgi”, ha sottolineato Gino Mecca, “ha vissuto il suo tempo dall’inizio alla fine, guardando sia Cielo che Terra, due dimensioni mai disgiunte. La sua memoria ci interpella e chiede gesti di amore concreti”. Toccanti gli interventi del Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto per il quale ci sono persone che possono essere ricordate, e altre che devono essere ricordate e tra queste c’è Tommaso Sorgi, come aveva già espresso con vigore durante la conferenza stampa ai giornalisti, il 10 settembre “in un momento storico nel quale mancano i punti fermi, solidi, stabili, che consentono di abbracciare tutti gli aspetti del vivere civile e del vivere sociale (…). Di Tommaso Sorgi (…) l’aspetto fondamentale (…)aver mantenuto la coerenza dell’essere, dei comportamenti, del vivere quotidiano,(…) in ogni aspetto del suo agire”

Anche per Diego Di Bonaventura, Presidente della Provincia di Teramo, Tommaso Sorgi è un esempio di politico da seguire…”Uno che ha vissuto la politica come atto d’amore; che ha lavorato concretamente per l’altro” ed a cui si è ispirato per le sue candidature e prassi politica.

Il vescovo di Teramo-Atri, Mons. Lorenzo Leuzzi, ha invitato il Movimento dei Focolari a fare un passo in avanti: il mondo ha bisogno di un cristianesimo protagonista, individuando (cfr.Paolo VI) nella politica la forma più alta di carità. Dobbiamo rispondere alle domande della società di oggi a partire dall’esperienza di essere battezzati.

Moderati da Maria Chiara Ferro, docente di Lingua e Letteratura Russa all’Università Gabriele d’Annunzio Chieti-Pescara, i relatori hanno tracciato alcuni aspetti del profilo umano, cristiano, sociale e politico di Tommaso Sorgi. Pietro Cocco, con lo sguardo acuto dell’esperto cronista ha letto la storia del nostro Tommaso sin dalla sua fanciullezza, dalla vocazione ad entrare in seminario a quella di impegnarsi nella vita politica e sociale. Marcello Mazzoni, medico teramano, ha portato in evidenza l’impegno concreto e controcorrente di Sorgi nel settore medico durante i quattro anni in cui è stato presidente della più grande istituzione medica della città abruzzese, con forti innovazioni soprattutto nell’ospedale psichiatrico, segno della forte attenzione per i più deboli.

Iole Teresa Mucciconi, giurista, ha tratteggiato le principali attività di Sorgi nei 19 anni di impegno politico parlamentare, dalla commissione istruzione a quella della sanità, nelle quali ha speso il suo impegno per quanti sono più nel bisogno e per la sua terra. Teresa Serra, docente di filosofia politica e collega di Sorgi per alcuni anni all’università di Teramo, ha colto nella coerenza e nella capacità di saper dialogare con tutti le più grandi virtù di Tommaso, anche nel periodo degli anni settanta in cui la contestazione infervorava gli animi di studenti e docenti. Sorgi ha lasciato un’eredità viva nella società sui temi della democrazia partecipativa. “E’ stata una di quelle persone, ha concluso nel suo intervento la Serra, che è ho avuto il privilegio di conoscere”.

Alberto Lo Presti, docente di dottrine politiche alla LUMSA, nonché collaboratore di Sorgi al Centro Igino Giordani e suo successore alla guida del centro, ha affermato come Tommaso, alla fine del suo percorso lavorativo non si è messo a riposo, come spesso avveniva all’epoca per i grandi uomini politici, ma, con passione e tenacia, ha invece portato avanti tante attività nell’ambito politico nazionale e internazionale, ed ha lavorato al percorso di beatificazione di Igino Giordani. “Sorgi, ha concluso Alberto Lo Presti, è la testimonianza di come si possa far politica attiva, ed ad alto livello, senza alcun attaccamento, pronto a lasciar tutto per “seguire la volontà di Dio”. In ultimo Vitek Vltr, in rappresentanza del Movimento dei Focolari, ha partecipato alla vasta platea come il lascito di Tommaso Sorgi sia immenso: il patto eletto-elettori ha generato, e genera tuttora, esperienze piccole e grandi in tutto il mondo, così come anche il suo contributo alla nascita dell’Economia di Comunione, di cui si presume abbia suggerito a Chiara Lubich il nome, quale espressione imprenditoriale e civile della cultura del dare vissuta da grandi e bambini del Movimento dei Focolari ed oltre. Il seme di Tommaso continua nella vita di tante persone impegnate nell’economia, nella politica, nel sociale.

Come segno evidente dell’impegno concreto per gli ultimi e i poveri, al termine del convegno l’associazione il Raggio, dalle mani del suo presidente Amedeo Lisciani, ha consegnato alla responsabile della Caritas cittadina Anna Di Eustachio, un primo assegno per contribuire alla costruzione della Cittadella della Carità, un luogo dove poter accogliere le persone con difficoltà, creare una nuova mensa ed ospitare coloro che sono più fragili.

A conclusione del convegno, a nome della famiglia Sorgi, la figlia Chiara ha raccontato come il centenario abbia permesso anche alle figlie di riscoprire l’uomo Tommaso, padre, politico, studioso, focolarino. Sorgi aveva la sua città nel cuore tanto da far stampare un timbro Ter-Amo, amore da triplicare e moltiplicare, segno dell’innata vocazione comunitaria della città di Teramo all’impegno sociale per i poveri e gli ultimi. Le celebrazioni per il centenario della sua nascita non potevano concludersi che con un atto concreto, d’amore per la città.

Vedi anche:

https://www.cittanuova.it/tommaso-sorgi-uomo-segnato-suo-tempo/?ms=002&se=005

https://abruzzoweb.it/teramo-centenario-nascita-tommaso-sorgi-luomo-il-suo-mondo-il-suo-tempo-in-una-mostra/




L’Italia ratifichi il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari: appello delle associazioni cattoliche

Appello congiunto di Acli, Azione Cattolica Italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari Italia e Pax Christi.

Il 22 gennaio 2021, al termine dei 90 giorni previsti dopo la 50esima ratifica, il “Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari” è diventato giuridicamente vincolante per tutti i Paesi che l’hanno firmato.

Questo Trattato, che era stato votato dall’Onu nel luglio 2017 da 122 Paesi, rende ora illegale, negli Stati che l’hanno sottoscritto, l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, l’installazione o il dispiegamento di armi nucleari.

Il nostro Paese non ha né firmato il Trattato in occasione della sua adozione da parte delle Nazioni Unite, né l’ha successivamente ratificato. Tra i primi firmatari di questo Trattato vi è invece la Santa Sede.

In Italia, nelle basi di Aviano (Pordenone) e di Ghedi (Brescia), sono presenti ordigni nucleari (B61), una quarantina circa. E nella base di Ghedi si stanno ampliando le strutture per poter ospitare i nuovi cacciabombardieri F35, ognuno dal costo di almeno 155 milioni di euro, in grado di trasportare nuovi ordigni atomici ancora più potenti (B61-12).

Il nostro Paese si è impegnato ad acquistare 90 cacciabombardieri F35 per una spesa complessiva di oltre 14 miliardi di euro, cui vanno aggiunti i costi di manutenzione e quelli relativi alla loro operatività.

Le armi nucleari sono armi di distruzione di massa, dunque, in quanto tali, eticamente inaccettabili, come ci ha ricordato anche papa Francesco in occasione della sua visita in Giappone domenica 24 novembre 2019, a Hiroshima:

 «Con convinzione desidero ribadire che l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche, come ho già detto due anni fa. Saremo giudicati per questo. Le nuove generazioni si alzeranno come giudici della nostra disfatta se abbiamo parlato di pace ma non l’abbiamo realizzata con le nostre azioni tra i popoli della terra».

Il 22 gennaio 2021 autorevoli esponenti della Chiesa cattolica di tutto il mondo, tra i quali il cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e mons. Giovanni Ricchiuti, arcivescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e presidente di Pax Christi Italia, hanno sottoscritto a loro volta un appello in cui «esortano i governi a firmare e ratificare il Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari», sostenendo in questo «la leadership che papa Francesco sta esercitando a favore del disarmo nucleare». Altri vescovi italiani si sono espressi pubblicamente in questa direzione e anche numerose sedi locali delle nostre associazioni e dei nostri movimenti.

A tutti questi appelli, unendoci convintamente alla Campagna nazionale “Italia ripensaci”, che ha registrato una vasta e forte mobilitazione su questo argomento, aggiungiamo ora il nostro e chiediamo a voce alta al Governo e al Parlamento che il nostro Paese ratifichi il Trattato Onu di Proibizione delle Armi Nucleari.

La pace non può essere raggiunta attraverso la minaccia dell’annientamento totale, bensì attraverso il dialogo e la cooperazione internazionale.

«La pandemia è ancora in pieno corso; la crisi sociale ed economica è molto pesante, specialmente per i più poveri; malgrado questo – ed è scandaloso – non cessano i conflitti armati e si rafforzano gli arsenali militari. E questo è lo scandalo di oggi»

(Papa Francesco, messaggio Urbi et Orbi 4 aprile 2021, giorno di Pasqua).

Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale Acli
Matteo Truffelli, Presidente nazionale di Azione Cattolica
Giovanni Paolo Ramonda, Presidente nazionale dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Rosalba Poli e Andrea Goller, Responsabili nazionali Movimento dei Focolari Italia
Don Renato Sacco, Coordinatore nazionale di Pax Christi

Questo documento è aperto alle adesioni dei responsabili delle associazioni e dei movimenti del mondo cattolico italiano.

Le adesioni possono essere inviate entro il 23 maggio 2021 a:

Carlo Cefaloni  carlo.cefaloni@gmail.com

Laila Simoncelli lailaita@libero.it




#DareToCare-Vaccino: accesso globale alla fratellanza

 

In questo momento storico eccezionale in cui viviamo una inimmaginata crisi pandemica che minaccia la vita delle persone e la tenuta sociale delle comunità e Paesi, si rende necessaria una strategia lungimirante ed ugualmente eccezionale, che consideri la comunità mondiale come un’unica realtà.

La vita umana è il bene primario da cui derivano gli altri beni, profitto compreso, ed è per questo che il vaccino (ed ogni altro presidio sanitario) che rappresenta una soluzione efficace a questa pandemia diviene un bene comune globale.

Ed ora che il vaccino per sconfiggere la SARS-CoV-2 è realtà, frutto di una collaborazione e cooperazione tra pubblico e privato, non possiamo attuare strategie miopi, nazionaliste ed in particolare dirette alla principale salvaguardia di diritti di natura privatistica. Le conseguenze su scala mondiale sono evidenti ed evitabili:

  • anche un solo Paese non immunizzato può determinare il blocco mondiale dei traffici, dei commerci, dello spostamento delle persone (ne abbiamo avuto un esempio con la Cina all’inizio della pandemia) con danni ingenti in tutti i settori.
  • Il ritardo nell’immunizzazione globale di popolazione permetterà lo sviluppo di varianti del virus non trattabili con le attuali cure, cioè il vaccino, perché il virus continuerà a circolare e mutare e che incideranno anche sulla salute dei cittadini dei Paesi già “vaccinati” e sulla tanto amata sicurezza nazionale.

Serve pertanto e con urgenza una produzione del vaccino adeguata e sostenibile in tutto il mondo, un prezzo equo e accessibile a tutti i Paesi, compresi quelli a minor reddito, una distribuzione simultanea e coordinata per ridurre nel più breve tempo possibile la circolazione del virus, evitando sacche di resistenza e varianti del virus più mortali e resistenti alle cure.

Siamo tutti sulla stessa barca e nessuno si salva da solo! Solo insieme ce la possiamo fare guardando agli avvenimenti e alle soluzioni dalla prospettiva della Fraternità.

Gli strumenti esistono sono già attuabili e sono già stati sperimentati:

  • Non dimentichiamo che il primo a farlo è stato il dott.Sabin che del suo vaccino contro la polio non ne ha fatto un business, ma un bene comune, rinunciando al brevetto e rendendolo disponibile a tutti, a prezzi accessibili, e a diffusione mondiale.
  • Gli stessi accordi TRIPS (accordi di gestione e protezione dei diritti di proprietà intellettuale) dell’Organizzazione Mondiale del Commercio permettono in periodo di eccezionalità e quindi di pandemia la sospensione del brevetto, con possibilità degli Stati di produrre direttamente i farmaci salva vita, oltre all’accesso alle tecnologie complesse, coperte anch’esse da brevetto, che sono di supporto  ed indispensabili alla produzione del vaccino (mRna e capsula lipidica). Non si tratta di disconoscere le garanzie della proprietà intellettuale, ma di riconoscere che la logica del profitto deve cedere il passo alla tutela del bene pubblico globale.
  • La realizzazione del progetto Covax, il fondo che dovrebbe prevedere 2 miliardi di dosi di vaccino per 92 Paesi a medio e basso Reddito, garantendo più equità nella distribuzione e approvvigionamento del vaccino.

Chiediamo a Lei Presidente Draghi di agire non solo in rappresentanza ed interesse dell’Italia, ma con lo sguardo e la consapevolezza che la nostra azione può realizzare un bene maggiore all’interno dei nostri confini ed anche oltre gli stessi.

Pertanto chiediamo:

  • all’Organizzazione mondiale del Commercio la sospensione del brevetto, del diritto di proprietà intellettuale come previsto dalla normativa interna e come già richiesto da altri Paesi come India e Sudafrica. E rilanciamo questa richiesta dopo la recentissima bocciatura di qualche giorno fa del WTO, purtroppo grazie al parere sfavorevole dei Paesi Europei e dell’Italia. Chiediamo che venga in qualche modo riproposta.
  • alle Istituzioni dell’Unione Europea la modifica della legislazione europea affinché vengano garantiti trasparenza in tema di finanziamenti pubblici alla ricerca  (che sono stati cospicui alle aziende farmaceutiche nel 2020 ed essenziali per la produzione in tempi davvero brevi del vaccino ma nessuno ne conosce l’ammontare), costi reali ed efficacia (tossicità) dei vaccini, nonché la possibilità della concessione di licenze obbligatorie in casi eccezionali come la pandemia definendo chiaramente in via normativa gli standard di qualità adeguati della produzione conseguente.
  • all’Organizzazione Mondiale della sanitàl’implementazione di COVAX, fondo attualmente non sufficiente a coprire il fabbisogno di gran parte dei Paesi a medio e basso reddito.

Egregio Presidente,

Coltiviamo un sogno, che non è utopia né fantasia, ma poggia su una ragionevolezza adeguata alla condizione umana di questo tempo e che possiamo realizzare insieme a tanta parte della società civile della cittadinanza nazionale, europea e mondiale; questa pandemia può diventare un’opportunità nella consapevolezza che nessuno può affrontare la vita in modo isolato (e si legga in questo ogni aspetto – economia, cultura, formazione, innovazione, salute, felicità, benessere) ed è importante sognare insieme.

Movimento dei Focolari Italia

FIRMA LA PETIZIONE: http://bit.ly/PETVACC

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Nessuna illusione, solo condivisione. Il Gen Verde si racconta ad un anno dalla pandemia

Sospendere un tour appena iniziato, trovare un modo per ritornare in Italia dalla Spagna con i camion e con tutti gli strumenti, capire come affrontare la quarantena una volta rientrate a casa e come proseguire con il lavoro. Proviamo a rimandare indietro la pellicola, come se fosse un film, e vedremo che un anno fa erano queste le sfide che viveva il Gen Verde.

Tra dolore, incertezze, paure e sospensioni, a condire tutto c’è sempre stata una grande speranza, e non è mai mancata la fede in Dio Amore: “Nella giornata di oggi esattamente un anno fa – ricorda Annalisa – partivamo da Barcellona a bordo di una nave. Una soluzione trovata in 24 ore per tornare a Loppiano dove viviamo. Come dimenticare quegli sguardi tra di noi che dicevano stanchezza, apprensione, incredulità; e poi attimo dopo attimo messaggi di amici che non stavano bene, le nostre famiglie in giro per il mondo senza le necessarie cure sanitarie per fronteggiare la pandemia, insomma tutto sembrava crollare e i programmi fatti da mesi o anni crollavano velocemente”. 

La storia del Gen Verde è la storia di tanti di noi, di tutti coloro che hanno dovuto fermarsi dinanzi ad una pandemia mai vissuta prima provando a ricominciare in ogni momento, magari dopo aver combattuto il Covid-19 o non aver potuto nemmeno dare l’ultimo saluto ad un proprio caro: “Pensando ai tanti amici che ci scrivevano – racconta Marita – e alcuni che ci dicevano di sentirsi molto soli, tutto ha ritrovato un senso… stare a casa, è stata l’occasione per incontrare virtualmente persone di tutto il mondo, giovani e adulti, lanciare a tutti un seme di speranza nonostante le infinite sfide tecnologiche”.

Nessuna illusione, ma certamente una condivisione: “Con un cellullare o un tablet – spiega Sally – ci siamo avvicinate a chi era ammalato o a chi faceva fatica a respirare o abbiamo incoraggiato alcuni dei giovani isolati in casa per mesi senza possibilità di incontrare amici e parenti”.

Si snoda così un anno diverso dal solito – senza i tanti e tanti concerti dal vivo – ma ricco di incontri e appuntamenti che di giorno in giorno hanno arricchito il calendario del Gen Verde: “Possiamo dire – sostiene Mileni – che il mondo è venuto a casa nostra e che ci siamo messe in gioco con i nostri talenti, ma anche raccontando le nostre storie… ad esempio ci siamo cimentate nel creare vari tutorial: io per insegnare a suonare con la chitarra uno dei nostri brani più amati mentre Raiveth, insieme alle altre, hanno insegnato alcuni passi di una coreografia. Per non parlare delle canzoni nuove che sono nate e che sono in cantiere”.

Un anno, dunque, per reinventarsi o per dar spazio alla creatività come nel caso di Alessandra che nel pieno della prima ondata di pandemia ha composto un monologo che ben sintetizza lo stato d’animo vissuto da tanti italiani in quel periodo e che, purtroppo, è ancora più attuale che mai.

Insomma, un anno difficile, ma anche sorprendente: “Non avremmo mai immaginato prima – racconta Colomba – di fare un concerto di Natale in diretta su Youtube, con traduzioni simultanee in più lingue, che ad oggi ha ricevuto quasi 70mila visualizzazioni… per noi è stata un’occasione speciale per testimoniare che la fraternità universale è possibile anche in piena pandemia”.

E dopo un anno? I concerti in giro per il mondo sono ancora sospesi e rimandati a nuove date e il Gen Verde ancora non sa quando potrà ritornare su un palcoscenico, tuttavia questo resta un tempo prezioso per mettersi in discussione, formarsi e creare qualcosa di nuovo: “Vi possiamo svelare – racconta Adriana – che stiamo lavorando per il lancio del nostro nuovo sito, così come abbiamo messo a fuoco la nostra posizione su nuovi e vecchi social… insomma, per la comunicazione questo è un tempo quasi profetico”.

E poi la pandemia non è terminata e in alcuni Paesi l’arrivo del vaccino sembra pura utopia: “Ci sembra fondamentale – spiega Nancy – restare accanto alle persone più fragili e che più soffrono in questo momento: che sia una canzone, o un messaggio o una telefonata… tutte noi del Gen Verde vogliamo prenderci cura di quanti ci stanno accanto senza badare ai chilometri che ci separano. Quest’anno appena passato abbiamo imparato il vero significato della parola prossimità, ovvero esser vicini a qualcuno non solo con le braccia, ma anche col cuore e con la mente”. Una sfida più attuale che mai che non lascia spazio a nessuna illusione, ma chiede un’ampia condivisione.

Tiziana Nicastro




“Fratelli in Terra Santa”: intervista a Margaret Karram

Sulla via di Damasco – Fratelli in Terra Santa Puntata del 03/06/2017

In questa puntata la testimonianza di Margaret Karram, unica donna ad aver dato voce all’invocazione della pace, nello storico incontro in Vaticano tra Papa Francesco, Abu Mazen e Shimon Peres.

RaiPlay: accedi al video attraverso questo link




Eletta la nuova Presidente del Movimento dei Focolari: è Margaret Karram

Eletta il 31 gennaio, è la terza Presidente a guidare il Movimento dopo la fondatrice, Chiara Lubich e dopo Maria Voce che ha appena concluso due mandati.

COMUNICATO STAMPA – 1 febbraio 2021

Margaret Karram, della Terra Santa, è stata eletta ieri Presidente dei Focolari con oltre due terzi delle preferenze degli aventi diritto al voto tra i partecipanti all’Assemblea generale del Movimento, composta da 359 rappresentanti di tutto il mondo. Succede alla fondatrice Chiara Lubich e a Maria Voce che è rimasta in carica per 12 anni (due mandati).

Margaret Karram ha 58 anni ed è araba, cristiana-cattolica. È nata ad Haifa e si è laureata in Ebraismo all’Università ebraica di Los Angeles (USA). Ha ricoperto vari incarichi di responsabilità per i Focolari a Los Angeles e a Gerusalemme. Ha collaborato anche in diverse commissioni e organizzazioni per la promozione del dialogo tra le tre religioni monoteiste, come la Commissione Episcopale per il dialogo interreligioso, nell’Assemblea dei Cattolici Ordinari della Terra Santa e l’organizzazione ICCI (Interreligious Coordinating Council in Israel). Ha lavorato 14 anni al Consolato generale d’Italia a Gerusalemme. Dal 2014 è al Centro internazionale dei Focolari come consigliera per l’Italia e l’Albania e corresponsabile per il Dialogo tra Movimenti ecclesiali e nuove Comunità cattoliche. Parla arabo, ebraico, italiano, inglese. Nel 2013 è stata insignita del premio “Mount Zion Award” per la riconciliazione, attribuitole insieme alla studiosa e ricercatrice ebrea Yisca Harani, per l’impegno nello sviluppo del dialogo tra culture e religioni diverse. Nel 2016 ha ricevuto il Premio internazionale S. Rita per aver favorito il dialogo tra cristiani, ebrei, musulmani, israeliani e palestinesi, partendo dalla quotidianità della vita vissuta.

Le elezioni si sono svolte ieri, 31 gennaio 2021, ma la sua nomina è divenuta effettiva solo oggi, in seguito alla conferma da parte del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, come previsto dagli Statuti generali dei Focolari. Nel documento si auspica infine che la nuova Presidente possa assolvere il proprio compito “con fedeltà, spirito di servizio e senso ecclesiale, per il bene dei membri dell’Opera e della Chiesa universale”. I compiti della Presidente dei Focolari In base agli Statuti generali del Movimento, la Presidente, è scelta tra le focolarine (consacrate, a voti perpetui) e sarà sempre una donna. Lei – vi si legge – è “segno dell’unità del Movimento”; ciò significa che rappresenta la grande varietà religiosa, culturale, sociale e geografica di quanti aderiscono alla spiritualità dei Focolari nei 182 Paesi in cui il Movimento è presente e si riconoscono nel messaggio di fraternità che la fondatrice, Chiara Lubich, ha tratto dal Vangelo “Padre, che tutti siano una cosa sola”. (Gv 17, 20-26) Sono molti gli impegni e le sfide che attendono Margaret Karram nei prossimi anni: compiti di governo e indirizzo di un Movimento di dimensione mondiale come i Focolari, profondamente immerso nelle realtà e nelle sfide locali e globali dell’umanità, a partire da questo tempo di pandemia. Gli Statuti indicano inoltre lo “stile” che deve contraddistinguere l’operato della Presidente: “La sua sarà soprattutto una presidenza della carità – si dice – perché dovrà essere la prima ad amare e cioè a servire i propri fratelli, ricordando le parole di Gesù “(…) chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti” (Mc 10, 44). L’impegno primario della Presidente, dunque è quello di essere costruttrice di ponti e portavoce del messaggio centrale della spiritualità dei Focolari, pronta a praticarlo e diffonderlo, come si legge più avanti, anche a costo della propria vita. Prossime tappe dell’Assemblea generale dei Focolari sono l’elezione del Copresidente, oggi pomeriggio, e dei consiglieri il 4 febbraio prossimo.

Stefania Tanesini

Cell. +39 338 5658244

Margaret-Karram-eletta-Presidente-dei-Focolari

Leggi anche articolo su città Nuova https://www.cittanuova.it/karram-neo-presidente-focolari-dialogo-lunica-soluzione

VIDEO DEL 1 FEBBRAIO 2021 SERVIZIO SU TV 2000 

VIDEO DUE DONNE VINCONO IL PREMIO MONTE SION 2013




Europa e Rotta Balcanica – Diretta Facebook del 5 gennaio

https://www.facebook.com/cittanuova.it/videos/501907560771486

il 5 gennaio 2021 dalle 18.30 sulla pagina di Città Nuova https://www.facebook.com/cittanuova.it

Volantino 5 Gennaio




Documentario: “Chiara di Trento: i primi passi”

In questo Documentario inedito, Marco Tecilla, il primo giovane che seguì Chiara Lubich fin dal 1945, ci conduce nei luoghi più significativi di Trento legati a Chiara e la nascita del Movimento dei Focolari. I siti visitati fanno da sfondo agli episodi fondanti, presentandoli nel contesto storico e geografico della Trento del tempo. I testimoni intervistati e i ricordi di Chiara, arricchiscono la narrazione degli eventi accaduti tra il 1920 e il 1944.L’itinerario si conclude con la visita virtuale in 3D del primo focolare di Piazza Cappuccini.

GUARDA IL VIDEO SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

I DVD si possono trovare: a Trento, al Centro Mariapoli di Cadine, al Centro Mariapoli di Castelgandolfo, al Centro del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa e nella cittadella di  Loppiano.



La fiction su Chiara Lubich diventa un racconto

CITTA’ NUOVA EDITRICE

Andrea Gagliarducci

CHIARA LUBICH.

L’amore vince tutto.  

 

 La fiction su Chiara Lubich

diventa un racconto.

IN LIBRERIA dopo il 3 gennaio

 Durante gli anni della Seconda Guerra mondiale, a Trento una giovane maestra dà inizio a un’esperienza di vita evangelica che, nella sua forma e modalità, non trova analogie nella storia della Chiesa. È la nascita dei Focolari. In un tempo brevissimo, e in un contesto drammatico, la scelta di vita della giovane Chiara coinvolgerà altre ragazze.

Quella che viene qui raccontata, a partire dalla sceneggiatura dell’omonima fiction, è la storia della loro avventura. E del modo in cui le loro vite, messe per amore al servizio del prossimo, porteranno la Chiesa a riconoscere che quanto stava accadendo era opera di Dio.

IL PERSONAGGIO – Chiara Lubich (1920-2008), grande figura carismatica dei nostri tempi, nota per la sua infaticabile azione in favore dell’unità e della pace. Lo spirito del Movimento dei Focolari da lei fondato si è diffuso in tutto il mondo, Le sue opere contano 58 titoli pubblicati, con oltre 220 edizioni e ristampe e traduzioni in più di venti lingue.

L’AUTORE – Andrea Gagliarducci lavora per il gruppo EWTN come Vatican Analyst per Catholic News Agency e vaticanista di ACI Stampa. Ha collaborato per i quotidiani La Sicilia, Il Tempo e Il Fatto Quotidiano ed è stato tra gli autori del portale online di informazione religiosa korazym.org. Gestisce il blog in lingua inglese www.mondayvatican.com e quello in lingua italiana VaticanReporting.




Una divina avventura: fiction su Chiara Lubich

PUOI VEDERE O RIVEDERE IL FILM SU  RAIPLAY
DOPO L’ISCRIZIONE GRATUITA

Si va verso la chiusura del centenario della nascita di Chiara Lubich ed è stata graditissima la sorpresa di poter concludere quest’anno un po’ speciale con una narrazione della vita di questo primo gruppo di ragazze che hanno testimoniato la presenza di Dio nell’umanità e l’ideale della fraternità universale. 

Lunedì 28 dicembre 2020 si è tenuta una conferenza stampa in modalità on line per presentare la fiction “Chiara Lubich, l’amore vince tutto”, che andrà in onda domenica 3 gennaio 2021 su Rai 1. Presenti i vertici di Rai Uno e Rai Fiction, Stefano Colletta e Maria Pia Ammirati, il produttore di Eliseo Multimedia Luca Barbareschi, il regista Giacomo Campiotti, la protagonista Cristiana Capotondi,  l’attrice Aurora Ruffino e Maurizio Fugatti, presidente della Provincia Autonoma di Trento dove è stato girato il film. 

Il film descrive l’inizio  per niente facile della grande avventura di Chiara perché per raccontare tutta la vita di Chiara ci sarebbero voluti due o tre film, e allora, ha sottolineato il regista  “abbiamo scelto di dedicarci alla parte più affascinante e cioè l’inizio, il momento in cui lei scopre la propria vocazione ed è una ragazza come tutti noi a cui a causa della guerra crolla tutto, ma lei ha fede e giorno dopo giorno decide di dedicare la sua vita a Dio e alle persone più indifese, quelli che non possono scappare nei rifugi, i poveri”.

Cristiana Capotondi ha sottolineato la forza di Chiara Lubich “di scardinare delle convenzioni, degli stereotipi, di aprire delle porte, di parlare con il mondo ebraico, di parlare con il mondo islamico, di parlare con la Chiesa ortodossa. È come se non avesse memoria, come se non avesse sovrastrutture. Io questo lo trovo molto giovane. Poi quando cresciamo ci strutturiamo, abbiamo paura, timori. Era una donna senza paure. In questo momento storico credo che il suo messaggio sia di una forza politica straordinaria”.

“Si tratta di un progetto fortemente legato al territorio – sono state le parole del Presidente Fugatti – il Trentino si riconosce nella figura di Chiara Lubich, il 2020 è stato l’anno del suo centenario e l’abbiamo celebrata con alcune iniziative fra cui una mostra promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino. Chiara è nata a Trento, ma ha toccato diversi luoghi del Trentino, siamo orgogliosi di lei e contenti per questo progetto che abbiamo sostenuto tramite la nostra Film Commission e la Fondazione; si tratta di un grande lavoro per il territorio trentino che farà conoscere, grazie alla messa onda su Rai 1, la vera essenza di Chiara Lubich”.

Patrizia Mazzola

Leggi anche l’articolo su focolare.org

Guarda il trailer

 

Vedi il backstage su Rai Play

Leggi Storia, Note di Regia, cast tecnico e artistico su News  Rai

ARTICOLI SU CITTA’ NUOVA:

https://www.cittanuova.it/cristiana-capotondi-la-modernita-chiara-lubich

https://www.cittanuova.it/multimedia/2020/12/28/chiara-lubich-lamore-vince/

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https://www.cittanuova.it/multimedia/2021/1/2/ascolta-lintervista-miriam-cappa-nel-ruolo-giosi-guella/

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Il 3 gennaio su Rai 1 la fiction su Chiara Lubich

In questi giorni sono disponibili su Rai Play tre brevi backstages nei quali la protagonista Cristiana Capotondi e il regista Giacomo Campiotti presentano in anteprima assoluta alcune scena del tv movie “Chiara Lubich – L’amore vince tutto” in onda domenica 3 gennaio su Rai 1 in prima serata. 

A fine agosto erano giunte al termine le riprese del tv movie scritto da Francesco Arlanch, Giacomo Campiotti, Luisa Cotta Ramosino, Lea Tafuri. Si tratta di una coproduzione Rai Fiction e Casanova Multimedia, prodotta da Luca Barbareschi, con la regia di Giacomo Campiotti. “Il gruppo delle giovani attrici che interpretano alcune delle prime focolarine è stato molto affiatato e hanno trovato un vero afflato. Non c’è somiglianza fisica, ma una grande sintonia spirituale. Mi ha impressionato il fatto che l’ultima stesura definitiva del piano delle riprese è stata fatta il 31 luglio e la scena della consacrazione della Lubich è stata fissata l’11 di agosto, il giorno in cui si festeggia la festa di santa Chiara”, ha sottolineato il produttore creativo Saverio D’Ercole in un’intervista rilasciata al periodico Città Nuova.

VEDI BACKSTAGE SU RAIPLAY

ARTICOLI SU CITTA’ NUOVA:

https://www.cittanuova.it/cristiana-capotondi-la-modernita-chiara-lubich

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