Sulla via della comunione

Dal 26 al 30 dicembre, nell’accogliente Centro Mariapoli di Castel Gandolfo, si è svolto l’incontro internazionale per seminaristi, diaconi e sacerdoti giovani dal titolo Sulla via della comunione.

Una trentina i presenti, da diversi paesi d’Europa e anche dall’Africa e dal sud America (presenza possibile perché attualmente in formazione nei collegi romani e nella cittadella di Loppiano); collegati online, molti altri punti di ascolto, fra cui un gruppo di seminaristi della Romania con il loro vescovo.

Il tema, “La spiritualità dell’unità a servizio della sinodalità” ha portato i partecipanti nel cuore della chiesa e dell’esperienza spirituale del Movimento dei Focolari.

Nel cuore della chiesa: il tema del sinodo è approfondito con due interventi chiave Francisco Canzani In ascolto del presente, l’oggi della chiesa e della società, luci e ombre, e mons. Piero Coda sulla Formazione al discernimento comunitario, che preparano all’incontro con papa Francesco nell’udienza del mercoledì.

Una spiritualità al servizio della sinodalità: la dimensione personale e comunitaria della spiritualità dell’unità emerge come un dono per vivere una chiesa sinodale: la chiamata ad una santità comunitaria, che coinvolge l’intero popolo di Dio, e l’annuncio di Gesù crocifisso e abbandonato come chiave dell’unità fra Cielo e terra, fra gli uomini e le donne del nostro tempo.

Margaret Karram, la presidente dei focolari partecipa personalmente al convegno, assieme al copresidente Jesus Moran, in collegamento dalla Spagna; in un dialogo con i presenti emerge la bellezza del sacerdote “servo per amore”, per questo capace di “informare del divino” ogni relazione.

Da qui uno stile nel vivere il sacerdozio: di comunione perché radicato nell’amore al Crocifisso e testimone del Risorto vivo fra i suoi; mariano perché nutrito dalla Parola e impegnato a vivere un ministero di prossimità e servizio. Così emerge nell’esperienza di Silvano Cola, primo sacerdote diocesano focolarino, e risuona nella predicazione di mons. Lazzaro You Heung sik, prefetto della congregazione per il clero, che celebra la Messa per i partecipanti al congresso.

Uno stile mariano che illumina anche la vita di Chiara Lubich, incontrata attraverso la testimonianza delle focolarine che hanno vissuto con lei l’ultimo tratto della sua vita terrena. Nella sua cameretta, semplice e armoniosa, il testo dei quattro Vangeli, stampati a caratteri grandi: sapere che li aveva acquistati per rileggere la sua vita e verificare se aveva messo in pratica ogni parola del Vangelo, interpella profondamente ciascuno sulla sua personale scelta di Dio.

Un momento particolarmente atteso è quello della comunione pomeridiana a piccoli gruppi: il vissuto di ciascuno si intreccia con le sollecitazioni ricevute, nell’ascolto pieno si genera una profonda condivisione.

Ecco alcuni echi dei partecipanti:

Ringrazio per aver aggiunto un’esperienza alla mia vita e al mio cuore. Ringrazio soprattutto la figura di Gesù abbandonato, per poter vivere in maniera diversa, da un’ottica diversa le situazioni difficili e frustanti.

Sì, si può vivere nella comunione fraterna, profonda, dove l’unico nostro bene è Gesù, dove il sacerdozio non diventa clericalismo ma servizio di Lui nei fratelli.

Grazie a tutti voi per avermi accolto, amato e riportato al centro… Gesù tra noi, Gesù abbandonato anche alle nostre fragilità.

Sono stati i giorni pieni di grazia specialmente l’umiltà e la semplicità di Chiara mi hanno lasciato la bocca aperta, mi hanno disarmato (…). Ho incontrato Dio in voi, non tornerò indietro mai.

Emerge il desiderio di ritornare nei propri seminari e luoghi di ministero con un rinnovato impegno, assieme alla volontà di tener viva la rete dei rapporti e la formazione a questa spiritualità. Un’equipe è già al lavoro per proporre iniziative, per continuare a camminare “sulla via della comunione”.

Tommaso Danovaro




Cammino sinodale adolescenti. La sfida

La scheda è stata pensata per essere condivisa anche sui social

Il Cammino sinodale non può lasciare ai margini i più giovani, anzi sono i primi a dover essere coinvolti in una Chiesa che oggi costruiamo anche in vista di un domani, dove loro saranno totalmente protagonisti.

Queste schede introducono i ragazzi nel Sinodo, con il suo significato di “camminare insieme” che li accompagnerà nelle varie tappe, condotti dai due simpatici personaggi TEO & KERY.

Le schede sono a cura di Agostino Spolti (educatore – sociologo della comunicazione)

La scheda è stata pensata per essere condivisa anche sui social

Tutto il materiale per i ragazzi:

https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-che-cammina-insieme-proposta-formativa-per-i-ragazzi/




Convegno a Firenze: “Il Concilio Vaticano II e il carisma dell’unità di Chiara Lubich”

12 MARZO

11 MARZO

“Il Concilio Vaticano II e il carisma dell’Unità di Chiara Lubich”
Firenze, 11 e 12 marzo 2022
Facoltà di Teologia dell’Italia Centrale
Salone dei Cinquecento – Palazzo Vecchio

Il convegno riscopre la novità che il Concilio Vaticano II continua a rappresentare per la Chiesa universale, promuovendo la partecipazione dei laici alla vita e alla missione della Chiesa, cammino in cui si colloca anche il carisma dei Focolari, incentrato sulla fraternità.

Interverranno tra gli altri (vedi programma): Erio Castellucci, Vescovo di Modena-Nonantola, Vice-Presidente della Conferenza Episcopale italiana; Brendan Leahy, Vescovo di Limerick – Irlanda; Severino Dianich, Facoltà teologica dell’Italia Centrale; Piero Coda, Istituto Universitario Sophia; Angelo Maffeis (Facoltà Teologica dell’Italia  settentrionale);  Stefan Tobler (Università “Lucian Blaga” Sibiu –Romania).
Sarà presente per un saluto Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari. 

Il programma sarà trasmesso anche via streaming in italiano e inglese

“L’inizio di un nuovo inizio”: venne definita così la straordinaria novità del Concilio Vaticano II, che ha proiettato la Chiesa in un dialogo intenso quanto inedito con la cultura contemporanea, nella direzione di un maggiore avvicinamento alla società laica; imprimendo un’accelerazione al cammino ecumenico e con le grandi religioni del nostro tempo; ha valorizzato il ruolo del laicato e il contributo dei cristiani alla lotta contro le disuguaglianze sociali, le violenze e le guerre tra popoli. Argomenti di straordinaria attualità, soprattutto in queste settimane.
Un tempo, quello del Concilio in cui si colloca anche il carisma dell’unità di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, con oltre due milioni di membri nel mondo.

“Anche oggi – spiega il prof. Vincenzo Di Pilato (Università Teologica pugliese) – mentre tutto sembra nuovamente crollare sotto i colpi di una politica miope e smemorata, non ci resta altro di sicuro tra le mani che la Parola di Vita, la sola capace di rigenerare la Chiesa. Ed è su questa testimonianza che la Chiesa potrà diventare per il mondo intero Parola autorevole di pace e di unità”. Unità che anche è il nucleo carismatico della spiritualità di Chiara Lubich, estratto dal Vangelo, fin dagli albori dei Focolari.

Il convegno vuole mettere in luce le consonanze tra il cammino tracciato dalla Lubich ed i grandi temi affrontati dai lavori del Concilio Vaticano II. Si esaminerà inoltre come il messaggio del Concilio si sia innestato nell’esperienza nata dal carisma dell’unità, ma, nello stesso tempo, come la fioritura ecclesiale di esso sia stata possibile proprio grazie al Concilio.

Oltre venti studiosi di vari Paesi europei approfondiranno il legame tra il carisma dell’unità e due delle quattro costituzioni emanate dal Concilio Vaticano II, la Lumen Gentium e la Dei Verbum. Il convegno si compone di tre sessioni: Un Concilio e un carisma; La Parola si fa Chiesa; La Chiesa si fa Parola.

L’appuntamento, inserito nell’ambito delle manifestazioni organizzate in occasione del centenario di Chiara Lubich (1920-2020) e rimandato a causa della pandemia, nasce dalla collaborazione del Centro Chiara Lubich con l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (Firenze), la cittadella internazionale dei Focolari. L’evento ha il patrocinio del Comune di Firenze ed è realizzato con la partecipazione della Facoltà teologica dell’Italia centrale, Associazione teologica italiana, Istituto Paolo VI, Centro internazionale studenti “Giorgio La Pira”, Movimento dei Focolari, Scuola Abbà, Città Nuova editrice.

NOTE TECNICHE PER STREAMING:
11 marzo 2022 – Facoltà di Teologia Italia Centrale – 15,00- 19,30
12 marzo 2022 – Salone dei Cinquecento – Palazzo Vecchio – dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00
Si può seguire il convegno in italiano e inglese su live.focolare.org/Firenze2022

 




Esperienza Parola di Vita ragazzi Gennaio 2022

 




Il Sinodo: un popolo che cammina insieme. Proposta formativa per adolescenti

Ti piacerebbe incontrare alcuni simpatici personaggi del Sinodo?

Avete pensato a come parlare agli adolescenti e ai giovani, e come infondere loro, in modo divertente e originale, gli elementi essenziali del processo sinodale?

Partendo dall’iniziativa del Movimento dei Focolari in Italia, Agostino Spolti, educatore e sociologo della comunicazione, ha messo a punto una proposta formativa con l’aiuto di Teo e Kery, simpatici personaggi di fantasia, che stabiliscono dialoghi con i giovani attraverso domande e risposte sul Sinodo.

“L’obiettivo è quello di creare uno spazio per la formazione dei nostri adolescenti e giovani, affinché si sentano parte fondamentale del presente e del futuro della Chiesa”, dice Spolti.

Le schede di formazione sono aggiornate, con materiali scaricabili e pronti per la diffusione sui social network.

Interessante, vero?

https://www.focolaritalia.it/2022/03/10/come-nata-e-come-si-vive-la-proposta-educativa-del-cammino-sinodale-per-adolescenti/

presentazione del progetto sul sito ufficiale del Sinodo: https://www.synodresources.org/resource_post/240529/

file Indesign (editabili) le prime 4 schede formative per ragazzi (per le traduzioni)
https://www.synod.va/it/resources/strumenti-di-comunicazione/speciale-bambini.html

Pubblicheremo regolarmente su questo nostro sito le schede (scaricabili e condivisibili sui social) sul cammino sinodale, rivolte in particolare agli adolescenti.

Le schede sono a cura di Agostino Spolti (educatore – sociologo della comunicazione).

APRILE

MARZO

FEBBRAIO 2022

GENNAIO 2022

DICEMBRE 2021




Papa Francesco scrive agli sposi: non dimenticate che il perdono risana ogni ferita.

Siamo ancora nello “stupore e contemplazione della nascita di Gesù bambino” e il Papa, il 26 dicembre 2021, giornata dedicata alla Sacra Famiglia, raggiunge ogni casa con questa lettera dedicata agli sposi in occasione dell’anno “famiglia amoris laetitia“. Possiamo gustare un distillato dell’amore del Papa per tutte le famiglie del mondo, un abbraccio universale a tutti gli sposi, i figli, i fidanzati, i nonni a famiglie in cammino, nella tempesta.
Con poche pennellate sapienti ritroviamo l’essenza dell’Amoris Laetitia e della Fratelli Tutti, ricondotte alla realtà di questo tempo ancora complesso e carico di timori per il futuro, per aiutarci a guardare in alto ed essere segno di speranza in cammino con le famiglie che abbiamo accanto.

Rosalba e Andrea Ponta

«Cari sposi e spose di tutto il mondo!

In occasione dell’Anno “Famiglia Amoris laetitia”, mi rivolgo a voi per esprimervi tutto il mio affetto e la mia vicinanza in questo tempo così speciale che stiamo vivendo. Sempre ho tenuto presenti le famiglie nelle mie preghiere, ma ancora di più durante la pandemia, che ha messo tutti a dura prova, specialmente i più vulnerabili. Il momento che stiamo attraversando mi porta ad accostarmi con umiltà, affetto e accoglienza ad ogni persona, ad ogni coppia di sposi e ad ogni famiglia nelle situazioni che ciascuno sta sperimentando.

[…]

Cari sposi, sappiate che i vostri figli – e specialmente i più giovani – vi osservano con attenzione e cercano in voi la testimonianza di un amore forte e affidabile. «Quanto è importante, per i giovani, vedere con i propri occhi l’amore di Cristo vivo e presente nell’amore degli sposi, che testimoniano con la loro vita concreta che l’amore per sempre è possibile!». [1] I figli sono un dono, sempre, cambiano la storia di ogni famiglia. Sono assetati di amore, di riconoscenza, di stima e di fiducia. La paternità e la maternità vi chiamano a essere generativi per dare ai vostri figli la gioia di scoprirsi figli di Dio, figli di un Padre che fin dal primo istante li ha amati teneramente e li prende per mano ogni giorno. Questa scoperta può dare ai vostri figli la fede e la capacità di confidare in Dio.

Certo, educare i figli non è per niente facile. Ma non dimentichiamo che anche loro ci educano. Il primo ambiente educativo rimane sempre la famiglia, nei piccoli gesti che sono più eloquenti delle parole. Educare è anzitutto accompagnare i processi di crescita, essere presenti in tanti modi, così che i figli possano contare sui genitori in ogni momento. L’educatore è una persona che “genera” in senso spirituale e, soprattutto, che “si mette in gioco” ponendosi in relazione. Come padri e madri è importante relazionarsi con i figli a partire da un’autorità ottenuta giorno per giorno. Essi hanno bisogno di una sicurezza che li aiuti a sperimentare la fiducia in voi, nella bellezza della loro vita, nella certezza di non essere mai soli, accada quel che accada.

D’altra parte, come ho già avuto modo di osservare, la coscienza dell’identità e della missione dei laici nella Chiesa e nella società è cresciuta. Avete la missione di trasformare la società con la vostra presenza nel mondo del lavoro e di fare in modo che si tenga conto dei bisogni delle famiglie.

[…]

La rottura di una relazione coniugale genera molta sofferenza per il venir meno di tante aspettative; la mancanza di comprensione provoca discussioni e ferite non facili da superare. Nemmeno ai figli è risparmiato il dolore di vedere che i loro genitori non stanno più insieme. Anche in questi casi, non smettete di cercare aiuto affinché i conflitti possano essere in qualche modo superati e non provochino ulteriori sofferenze tra voi e ai vostri figli. Il Signore Gesù, nella sua misericordia infinita, vi ispirerà il modo di andare avanti in mezzo a tante difficoltà e dispiaceri. Non tralasciate di invocarlo e di cercare in Lui un rifugio, una luce per il cammino, e nella comunità una «casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 47).

Non dimenticate che il perdono risana ogni ferita. Perdonarsi a vicenda è il risultato di una decisione interiore che matura nella preghiera, nella relazione con Dio, è un dono che sgorga dalla grazia con cui Cristo riempie la coppia quando lo si lascia agire, quando ci si rivolge a Lui. Cristo “abita” nel vostro matrimonio e aspetta che gli apriate i vostri cuori per potervi sostenere con la potenza del suo amore, come i discepoli nella barca. Il nostro amore umano è debole, ha bisogno della forza dell’amore fedele di Gesù. Con Lui potete davvero costruire la «casa sulla roccia» (Mt 7,24) ».

[…]

Leggi il testo integrale della lettera agli sposi

 




Per una Chiesa sinodale. Mons. Piero Coda

PER UNA CHIESA SINODALE: PARTECIPAZIONE—COMUNIONE—MISSIONE

Intervento di: Mons. Piero Coda (Segretario Generale della Commissione Teologica Internazionale)

Moderaratrice: Maddalena Pievaioli (Segretaria della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali)

Proposta formativa della CNAL in preparazione del Sinodo della Chiesa Universale

PER GENTILE CONCESSIONE DELLA CNAL

Per info: cnal@chiesacattolica.it

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/Consulta-Naz…

Il secondo appuntamento sarà giovedì 27 gennaio, sempre dalle ore 19.00 alle 20.30 con il Card. Mario Grech, l’ultimo a febbraio in data da concordare con Mons. Stefano Russo.

 




Saper cercare l’unità nella diversità

Alcune esperienze vissute durante il Sinodo della Diocesi di Bolzano-Bressanone.

[ . . .]

In dialogo fino a giungere all’unanimità

Ero anche coordinatore di una commissione di sedici membri che si occupava della pastorale vocazionale. Il lavoro è durato cinque mesi, con molto impegno per formulare e discutere i “provvedimenti”. Ci siamo presi tanto tempo, senza fretta, affinché ognuno potesse dire la sua opinione e soprattutto abbiamo cercato di arrivare assieme a testi che andassero bene per tutti i membri della commissione. Risultato: dei 27 provvedimenti preparati dai vari sottogruppi della commissione solo tre sono stati accantonati, perché il loro contenuto sembrava non rilevante. Tutti gli altri, non di rado dopo un ampio dialogo fra di noi e ripetute correzioni del testo, sono stati accettati all’unanimità e poi proposti al Sinodo. Il raggiungimento dell’unanimità mi è parso un miracolo. Nelle successive riunioni plenarie, tanti di questi provvedimenti sono stati accettati anche dal Sinodo, alcuni con qualche modifica.

[ . . .]

Alcuni spunti utili per vivere un Sinodo diocesano alla luce dell’esperienza fatta nella diocesi di Bolzano-Bressanone.

  • Premessa
  • Siamo chiamati da Dio a portare l’unità nella Chiesa
  • Amare tutti senza distinzione
  • Affrontare le difficoltà e accettarle, per superare ogni ostacolo e disunità
  • Per un dialogo fruttuoso
  • Ascoltare fino in fondo
  • Cercare e sottolineare il positivo nelle idee degli altri
  • Esporre il proprio pensiero. Prepararsi possibilmente per iscritto, soprattutto se si trattadi tematiche scottanti, per riuscire a parlare con maggiore oggettività
  • Essere espressione viva di una spiritualità sinodale
  • Incontrarsi con altri per confrontarsi sulle tematiche
  • Preparare insieme – e confrontare con altri – contributi da proporre
  • Contenuti
  • Approfondire, studiare bene le tematiche

Leggi tutto su Ekklesía – trimestrale: Chiesa sinodale: come?




Giovani consacrati in comunione

«Sentiamo la sfida di scoprire e trasmettere la mistica di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio, di appoggiarci”» (Evangeli Gaudium, 87)

Secondo appuntamento di “SANTI INSIEME”, mercoledì 29 dicembre 2021 dalle ore 20.30 alle 22.00, per crescere in un cammino di comunione tra giovani consacrate e consacrati, uniti da quest’esperienza dal sapore ecclesiale: la comunione tra i diversi carismi, vissuta alla luce della spiritualità dell’unità.

Si tratta di occasioni per condividere esperienze vissute e costruire ponti di fraternità, formandosi insieme al vangelo illuminato attraverso ogni carisma.

Questo invito è rivolto in modo particolare a tutti i giovani consacrati e consacrate, che stanno vivendo le prime tappe della formazione, (noviziato, juniorato), oppure a professe/i perpetue/i che stanno ultimando gli studi.

Indicazioni pratiche:

L’incontro sarà ONLINE utilizzando la piattaforma Zoom

La partecipazione è gratuita.

Iscrizione on-line entro il 26 Dicembre, compilando questo modulo: https://bit.ly/consacrati4-2021 gli iscritti riceveranno una mail di conferma con il link per il collegamento Zoom

Contatti:

Francesca – 333 4516 515 – francesca.fse@gmail.com

Fra Franz – 388 9047111 – santi.insieme@gmail.com

Prossimi appuntamenti:

  • 26 Febbraio 2022 – on line
  • 29 Aprile 2022 in collaborazione con il movimento C4U     

leggi il comunicato

 




Cammino sinodale adolescenti. La preghiera

 

La scheda è stata pensata per essere condivisa anche sui social.

Il Cammino sinodale non può lasciare ai margini i più giovani, anzi sono i primi a dover essere coinvolti in una Chiesa che oggi costruiamo anche in vista di un domani, dove loro saranno totalmente protagonisti.

Le schede sono a cura di Agostino Spolti (educatore – sociologo della comunicazione).

https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-che-cammina-insieme-proposta-formativa-per-i-ragazzi/

PIANO DI PUBBLICAZIONE

  • INTRODUZIONE
  • PREGHIERA
  • SFIDA

1 – COMUNIONE

2 – COMUNITA’

3 – PARTECIPAZIONE

4 – ASCOLTO

5 – MISSIONE

6 – CREARE

 




Cammino sinodale adolescenti. Introduzione

La scheda è stata pensata per essere condivisa anche sui social

Iniziamo su questo nostro sito la pubblicazione di alcune schede (scaricabili) sul cammino sinodale, rivolte in particolare agli adolescenti. Questa prima scheda introduce i ragazzi nella parola Sinodo, con il suo significato di “camminare insieme” che li accompagnerà nelle varie tappe, condotti dai due simpatici personaggi TEO & KERY. Il Cammino sinodale non può lasciare ai margini i più giovani, anzi sono i primi a dover essere coinvolti in una Chiesa che oggi costruiamo anche in vista di un domani, dove loro saranno totalmente protagonisti.

Le schede sono a cura di Agostino Spolti (educatore – sociologo della comunicazione).

La scheda è stata pensata per essere condivisa anche sui social.

https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-che-cammina-insieme-proposta-formativa-per-i-ragazzi/

PIANO DI PUBBLICAZIONE

  • INTRODUZIONE
  • PREGHIERA
  • SFIDA

1 – COMUNIONE

2 – COMUNITA’

3 – PARTECIPAZIONE

4 – ASCOLTO

5 – MISSIONE

6 – CREARE




Maria modello per le donne. Cristiane e musulmane insieme a Palermo

A Palermo la ricorrenza dell’Immacolata Concezione è una festa molto sentita e partecipata. È la festività che prepara al Natale e in tutte le famiglie del capoluogo siciliano si percepisce in questa giornata l’aria del sacro. E, quest’anno, l’Arcivescovo di Palermo, Mons. Corrado Lorefice, durante il solenne Pontificale celebrato nella Cattedrale di origine arabo-normanna, sottolinea come «il  di Maria a Dio non è quello di una schiava in preda alla paura, ma quello di una donna libera che può decidere di fare della sua vita una dimora disponibile, accogliente, autenticamente umana per il Dio che desidera prendere dimora in mezzo all’umanità e ricostruire con essa l’amicizia e l’armonia infranta».

Ha un sapore nuovo questa celebrazione perché, al suo termine, alcune donne musulmane offrono anche loro un omaggio all’Immacolata, leggendo quelle Sūre del Corano dove si fa riferimento a Maria, a Mariem. «Un gesto di amore e di fratellanza – ha sottolineato l’Arcivescovo – che arricchisce la Chiesa di Palermo e rafforza la sua devozione a Maria».

Sono donne che hanno intrapreso un percorso insieme ad altre donne cristiane e non credenti che vogliono fare la differenza proprio a Palermo, città ospitale per denominazione e di grande accoglienza. Vi era un tempo in cui in questa città le varie fedi convivevano pacificamente e anche adesso continuano a farlo, con una consapevolezza in più, perché in questi tempi convivere e donarsi reciprocamente le ricchezze delle varie culture non è affatto scontato.

foto tratta dal sito dell’Arcidiocesi di Palermo

Il testo letto nella splendida cornice della Cattedrale di Palermo in onore di Mariem, offre tanti spunti di riflessione. «Per noi – si legge nella preghiera -, Mariem è una delle figure più affascinanti narrate nel Corano. È stata ed è davvero una grande fonte di forza, onore, dignità e perseveranza. La Vergine è da sempre ponte di dialogo tra cristiani e musulmani e via di reciproca comprensione, Maria è parte e compimento della stirpe di profeti che “guardano l’essenza di questo mondo” ed è venerata come la creatura femminile prediletta di Allah, mondata da ogni possibile macchia di peccato e ricolma della presenza del Suo Spirito e della grazia dei Suoi doni».

La pace si prepara praticando gesti di fraternità ogni giorno.

Patrizia Mazzola


Di seguito il testo della preghiera:

Maria per le donne musulmane

Ecco cosa dice il Corano della concezione di Maria, Pace su di lei, alla quale è dedicato un capitolo intero al suo nome «Surat Mariem» e un altro è dedicato alla sua famiglia « Al Imrān » (famiglia di Gioacchino).

33. “In verità Allah ha eletto Adamo e Noè e la famiglia di Abramo e la famiglia di ‘Imrân al di sopra del resto del creato,

34. [in quanto] discendenti gli uni degli altri. Allah è audiente, sapiente.

35. Quando la moglie di Imrân disse: «Mio Signore, ho consacrato a Te e solo a Te quello che è nel mio ventre. Accettalo da parte mia. In verità Tu sei Colui che tutto ascolta e conosce!».

36. Poi, dopo aver partorito, disse: «Mio Signore, ecco che ho partorito una femmina»: ma Allah sapeva meglio di lei quello che aveva partorito. «Il maschio non è certo simile alla femmina! L’ho chiamata Maria e pongo lei e la sua discendenza sotto la Tua protezione contro Satana il lapidato.»

37. L’accolse il suo Signore di accoglienza bella, e la fece crescere della migliore crescita. L’affidò a Zaccaria e ogni volta che egli entrava nel santuario trovava cibo presso di lei. Disse: «O Maria, da dove proviene questo?». Disse: «Da parte di Allah». In verità Allah dà a chi vuole senza contare.

Quindi era una concezione consacrata a Dio, e da Lui protetta contro ogni male.

Al di là della lingua, il credo o l’apparenza Lei ci unisce nella preghiera. Madri, figlie o semplicemente “Donne” da Lei ogni ispirazione per il nostro impegno al femminile e la ricerca della Grazia di Dio in ogni nostro gesto.

In questo momento di una pandemia mortale e destabilizzante, la storia di Maria, pace su di lei, è esempio per tutti della necessità di amore per tutti le creature e del prendersi cura del creato. È “Luce” da oriente ad occidente, speranza per tutti noi.

Scarica la preghiera

nb: la foto è tratta dal sito dell’Arcidiocesi di Palermo

 




Cammino sinodale italiano

LE TAPPE DELL’ITINERARIO ITALIANO

Il Cammino sinodale si articolerà in tre fasi. La prima è quella narrativa che si svilupperà nell’arco di un biennio dedicato all’ascolto (2021-2023): nel primo anno si raccoglieranno i racconti, i desideri, le sofferenze e le risorse di tutti coloro che vorranno intervenire.

Seguirà una fase sapienziale (2023-24), nella quale l’intero Popolo di Dio, con il supporto dei teologi e dei pastori, leggerà in profondità quanto sarà emerso nelle consultazioni capillari.

Nella fase profetica, che culminerà in un momento assembleare nel 2025 (ancora da definire) si assumeranno alcuni orientamenti profetici e coraggiosi, da riconsegnare alle Chiese nella seconda metà del decennio.

Tutti gli eventi – dalla Settimana Sociale di Taranto al Congresso Eucaristico di Matera – sono parte integrante del Cammino sinodale, in quanto espressione di una Chiesa che si mette in ascolto, che dialoga e che trae dall’Eucaristia il proprio paradigma sinodale.

https://camminosinodale.chiesacattolica.it

Video di presentazione ed attuazione del cammino sinodale alle comunità del Movimento dei Focolari in Italia:

https://www.focolaritalia.it/2022/02/09/chiamati-a-dare-il-nostro-contributo-al-sinodo/

 




Niscemi, la santità dei giovani: Chiara Luce Badano e Santa Scorese

Due “sante giovani” leader dei giovani a Niscemi. Una comunità parrocchiale in festa per ricordare Chiara Luce Badano e Santa Scorese, due giovani cristiane dalla vita esemplare: Chiara Luce Badano è già beata, per Santa Scorese, serva di Dio, il processo di beatificazione è già avviato.

Niscemi, in questi anni, ha dedicato un parco cittadino a Chiara Luce Badano e ogni anno la sua festa liturgica, che cade il 29 ottobre, è un momento importante.

La parrocchia Sacro Cuore di Gesù, guidata dal parroco, don Giuseppe Cafà, ha organizzato la festa, giunta alla sua 10^ edizione, per ricordare la Beata Chiara Luce Badano, con un triduo che inizierà il 26 ottobre per terminare il 29, giorno dedicato dalla chiesa alla memoria liturgica a lei dedicata. Da qualche anno, ascoltando le parole di Papa Francesco sulla “santità della porta accanto”, hanno pensato di “affiancare” alla figura della Beata Chiara Luce, alcune figure di “santi” giovani, talvolta bambini, per fare risaltare la “santità di tutti i giorni”.

Quest’anno hanno invitato a Niscemi Rosamaria Scorese, sorella della Serva di Dio, morta per mano del suo persecutore con 14 coltellate, la notte del 16 marzo 1991 a Palo del Colle in provincia di Bari: per la sua storia, per la sua vita, è in corso la causa di beatificazione. Rosamaria Scorese è a Niscemi per offrire la sua testimonianza.

Il triduo è affidato alla predicazione di don Angelo Galioto, sacerdote della diocesi di Siracusa.

Approfittando della presenza di Rosamaria Scorese e del messaggio forte che la sua testimonianza lanciato dalla sua testimonianza, la parrocchia Sacro Cuore di Gesù, il Comune di Niscemi, i club service femminili, FIDAPA, Inner Wheel, Soroptmist International club di Niscemi, e la comunità del Movimento dei Focolari di Niscemi, hanno organizzato una giornata contro violenza sulla donna presso il Centro Socio Culturale “Totò Liardo” di Niscemi il 26 ottobre. Il programma prevede l’incontro di Rosamaria Scorese con gli studenti del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Niscemi e la sera, un incontro/dibattito aperto alla città, moderato da Paola Sbirziola, psicologa e psicoterapeuta. Partecipano l’attore Nunzio Bonadonna e gli allievi del laboratorio teatrale.

Continuiamo a presentare la figura della Beata Chiara Luce Badano, come modello di Santità “giovane” la quale si affida a Dio in modo completo, totale, ponendo in Lui piena fiducia, accettando la Sua volontà su di lei, nonostante sia stata dolorosissima, dimostrando una maturità superiore alla sua età, quella maturità che coglie l’essenziale del cristianesimo. Lei stessa, dirà che si preparava alla festa per l’incontro con Gesù, scelto come “Suo” sposo, felice di correre tra le sue braccia. La storia della vita della Beata Chiara, lascia dietro di se, una scia “Luminosissima”.

Giovanni Lionti (comunità del Movimento dei Focolari – Parrocchia Sacro Cuore di Gesù Niscemi)

Programma: Chiara Luce Badano 2021- Festa




Percorsi sinodali per l’Italia

Lo Spirito al centro e i tre binomi per un discernimento comunitario. Gli interventi del Segretario Generale della CEI, Stefano Russo e del teologo Piero Coda al convegno sulla sinodalità promosso dai Focolari

Più che un convegno potremmo definirlo un laboratorio. I lavori nei gruppi sono infatti importanti come le relazioni in plenaria, e gli strumenti per la collaborazione online sono ormai rodati dai 18 mesi di pandemia. Le stanze di lavoro in zoom si affiancano ai gruppi in presenza al Centro Mariapoli “Chiara Lubich” di Cadine, ma tutti insieme i 300 partecipanti hanno ascoltato le letture complementari offerte da due importanti esponenti della chiesa italiana: il Segretario Generale della CEI, Stefano Russo, che ha aperto i lavori ieri mattina, 24 agosto, e Piero Coda, teologo e membro della commissione teologica internazionale, che è intervenuto questa mattina, 25 agosto. La realtà della Chiesa italiana in cammino verso il Sinodo, e il “discernimento comunitario” alla luce del carisma dell’unità: l’istituzione e il carisma. Efficaci solo se insieme.

S.E.Mons. Stefan Russo-foto da chiesacattolica.it

Nel suo intervento mons. Russo ha ripercorso con i partecipanti le varie tappe del cammino delle Chiese in Italia, a partire dal Convegno ecclesiale di Firenze e all’intervento di Francesco che ha voluto spingere con forza la chiesa italiana ad un’uscita più concreta verso i bisogni reali della gente annunciando la gioia del Vangelo. Questo cammino di comprensione e attuazione è già in atto nel nostro Paese, e va ad inserirsi adesso in quello del Sinodo universale che rovescia le prospettive: si comincia dal basso. Come? Seguendo lo Spirito Santo. È questo il vero sconvolgimento, e mons. Russo lo riprende più volte, spiegando come la Chiesa italiana si trovi a passare dai piani decennali degli “orientamenti” che dovevano essere applicati a cascata nelle diocesi e nelle parrocchie, a modalità più snelle, e soprattutto al “rischio” di non programmare tutto. Di aprirsi alla creatività dello Spirito e all’ascolto del popolo di Dio. Una sintesi di queste idee è riflessa nella Carta d’Intenti (vedi articolo di Silvio Minnetti a riguardo) e Russo non ha mancato di sottolineare il riferimento all’urgenza «di una nuova stagione di solidarietà e carità, per venire incontro all’aumento prevedibile e drammatico delle povertà materiali e della solitudine spirituale; la forza dell’impegno civile attraverso i corpi intermedi della società che è stato il collante nel momento della crisi; e, non da ultimo, la pratica di una cittadinanza e di un servizio politico all’altezza della ripresa auspicata». Prossimo appuntamento, infatti, è proprio la Settimana sociale dei cattolici italiani a Taranto dal 21 al 24 ottobre prossimi.

Fatto il quadro del cammino che attende l’Italia, la riflessione oggi si è spostata sul come vivere queste tappe. L’intervento di Piero Coda sul discernimento comunitario non ha fatto sconti. Occorre una conversione personale e una vita cristiana autentica, facendo vivere il profilo mariano nella Chiesa, “un profilo generativo”. Il discernimento comunitario, infatti, precisa Coda, «non è una tecnica di gestione di un’organizzazione: si tratta di vivere per generare Cristo in mezzo a noi». Stando nel continuo ascolto dello Spirito, «di fronte al quale siamo sempre degli apprendisti», può cominciare il cammino insieme, «mettendo in moto l’attenzione pedagogica e la gradualità (=pazienza) che il cammino esige». Con questa premessa, Coda spiega poi tre binomi necessari perché si possa attuare questo discernimento, tre coppie di atteggiamenti: intenzione/umiltà; obbedienza/parresia; sentire nello Spirito/pensare sinodale.

Piero Coda – foto da sophiauniversity.org

Un approfondimento di alcuni di questi aspetti si può trovare nel documento “La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa”, redatto dalla commissione teologica internazionale, ma un cenno va fatto al nodo tra autorità e consenso, che viene al pettine nei processi di decision making e decision taking che vogliono essere sinodali. In questo la via maestra, afferma Coda, è «continuare a lasciarsi educare dallo Spirito», ad ogni livello, quale sia la responsabilità che si ricopra. E conclude citando papa Francesco a Loppiano, che a braccio, parlando della gestione dei conflitti, aggiunge: «Come avrebbe reagito Maria a questo? Questa è una vera scuola per andare avanti. Perché lei è la donna della fedeltà, la donna della creatività, la donna del coraggio, della parresia, la donna della pazienza, la donna del sopportare le cose. Guardate sempre questo, questa laica, prima discepola di Gesù, come ha reagito in tutti gli episodi conflittuali della vita del suo figlio. Vi aiuterà tanto».

Maria Chiara De Lorenzo

Fonte: Città Nuova

Video Intervento Piero Coda




La parola allo Spirito Santo

La parola allo Spirito Santo: è l’invito del Segretario Generale della CEI, Stefano Russo, per riassumere la disposizione d’anima e di mente con cui affrontare il cammino sinodale come Chiese in Italia.

S.E.Mons. Stefano Russo-foto da chiesacattolica.it

Mons. Stefano Russo è intervenuto il 24 agosto, con una lettura della realtà della Chiesa italiana, in apertura del convegno “Verso uno stile sinodale: sinodalità perché?”, promosso dal Movimento dei Focolari Italia, in modalità ibrida da Cadine (23 -27 agosto 2021).

Il Segretario Generale della CEI fa eco al ripetuto invito di papa Francesco a intraprendere un cammino di sinodalità per la Chiesa, a partire dal suo discorso al Convegno di Firenze, definito da mons. Russo “una vera e propria profezia per la Chiesa che è in Italia”. Russo esorta i partecipanti non solo ad andare a rileggerlo, ma anche a riascoltarlo e rivederlo su youtube (https://www.youtube.com/watch?v=tcUmKMXB57k) per cogliere tutta la forza del suo discorso, “uno dei più lunghi pronunciati durante tutto il pontificato”, strettamente legato all’attuazione della Evangelii Gaudium.

È da lì che comincia il nostro cammino, e in cui si inserisce anche l’approfondimento del percorso ecclesiale avviato dai Focolari in Italia da alcuni anni. E dal 2015 ad oggi un po’ di strada si è percorsa. Intanto con il passaggio dai piani decennali stabiliti dagli “orientamenti”, a programmi più snelli a cadenza quinquennale. Ma il grande salto è nel progressivo abbandono della programmazione a tavolino verso un ascolto sempre più attento dei suggerimenti dello Spirito Santo, vera anima del cammino sinodale. Afferma Russo: “La sinodalità è un convenire – ci ricorda papa Francesco – un trovarsi, un fare momenti di incontro, ma non basta fare tutto ciò anche nel modo più organizzato possibile; non può bastare se non mettiamo al centro lo Spirito Santo e non lo invochiamo attraverso la preghiera. È solo lo Spirito Santo, ci ricorda il Papa, che può rendere significativo il nostro convenire. Questa dimensione non va mai data per scontata, altrimenti rischia di diventare un convenire sterile”.

Con Russo i partecipanti ripercorrono alcune tappe fondamentali in cui papa Francesco ritorna costantemente su questo punto: con i catechisti italiani il 30 gennaio, e con l’Azione Cattolica italiana il 30 aprile. Tra un evento e l’altro c’è stata la consegna al Papa da parte della presidenza CEI, il 26 febbraio, di una bozza di proposta per aprire il cammino sinodale italiano. Un cammino, spiega Russo “che vuole armonizzarsi con il percorso del Sinodo universale” e che “non vuole generare nuovi eventi, ma far sì che quei momenti forti già previsti dalle Chiese particolari, siano inseriti in modo chiaro nel cammino sinodale”. Il primo di questi momenti, ricorda Russo, sarà la Settimana sociale dei cattolici che sono in Italia (Taranto, 21-24 ottobre 2021) con al centro l’ecologia integrale.

Il Segretario Generale della CEI invita inoltre i partecipanti a conoscere quanto già reso pubblico circa il cammino della Chiesa in Italia, e in particolare quanto emerso dall’Assemblea Generale del 24-27 maggio: l’introduzione del card. Bassetti, l’introduzione alla Carta degli Intenti, la Carta degli Intenti, il comunicato finale. Documenti che possono apparire tecnici a molti, ma che dimostrano lo sforzo arduo di recepire, cioè tradurre in vita, la profezia di Francesco, a partire dalla dimensione dell’ascolto, del rovesciamento del percorso: dal basso verso l’alto, dalla periferia al centro. Si riuscirà in quest’impresa?

I trecento partecipanti al Convegno di Cadine se lo sono chiesti, organizzati in 26 gruppi di lavoro, con alcune tracce tematiche, e cercando di condividere soprattutto prassi ed esperienze. Ne avremo un assaggio nei prossimi giorni, con alcune voci dal territorio. E intanto, l’augurio del Segretario Generale per la prosecuzione dei lavori è che “lo Spirito Santo si renda presente e possa trovare i vostri cuori aperti affinché continui a indicarci il cammino”.

Maria Chiara De Lorenzo

Leggi anche:

Contributi di un partecipante in presenza a Cadine (Carlos Garcia Andrade cmf.)

Carlos Andrade Sinodalità, quale portata?

Un viaggio attorno la sinodalità. IL dono da dare

Sinodo: entrare nel travaglio del momento presente Fonte: Città Nuova

Verso uno stile sinodale Fonte: Focolaritalia.it




Verso uno stile sinodale

Al via da oggi una settimana di riflessione dal titolo “Sinodalità: perché?” promossa dal Movimento dei Focolari per quanti operano a livello ecclesiale e desiderano mettere in moto percorsi di “sinodalità”. Dal 23 al 27 agosto quartier generale a Cadine (Trento) e centinaia di partecipanti collegati online.

Centro Mariapoli Chiara Lubich – Cadine (TN)

“Il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio”, ha affermato Papa Francesco in occasione del 50° anniversario del Sinodo dei Vescovi il 17 ottobre 2015, ed è più volte tornato su questo tema fino ad indire il prossimo sinodo proprio su “Chiesa e sinodalità”. Francesco considera, infatti, vitale che la Chiesa non si comporti come “una società umana, un partito politico – maggioranza, minoranza – (…) una ditta”, ma che sia sempre in ascolto dello Spirito Santo, illuminata dalla preghiera e dall’Eucarestia, e dove sia vivo l’amore reciproco.

È in questa prospettiva che il Movimento dei Focolari in Italia è in cammino con la chiesa italiana per approfondire una riflessione e una condivisione di esperienze che mettano in luce quanto già esiste a livello delle varie realtà diocesane e provinciali e apra delle piste per crescere nella dimensione del cammino comunitario. L’introduzione dell’incontro di Cadine, la mattina del 24 agosto, è affidata infatti a mons. Stefano Russo, segretario generale della CEI, con una “Lettura della realtà della Chiesa italiana”.

Sono più di 300 i partecipanti provenienti da tutte le regioni e province autonome, 30 radunati in presenza al Centro Mariapoli di Cadine, e il resto online, collegati singolarmente o riuniti in piccoli gruppi.

La fondatrice dei Focolari ha sempre spronato i membri del Movimento a vivere per la Chiesa, e per attingere alle radici del carisma dell’unità sarà offerto l’ascolto di una conversazione di Chiara Lubich del 1966, intitolato proprio “La passione per la Chiesa.

La struttura del programma prevede due momenti comuni: al mattino un tema centrale, uno spunto di meditazione e l’introduzione ai lavori di gruppo (in presenza o online); al pomeriggio-sera, la conclusione.

Il 25 agosto è previsto l’intervento di mons. Piero Coda, teologo, sul “Discernimento comunitario nella luce del Carisma dell’Unità”; mentre la giornata del 26 agosto è dedicata ai “Percorsi concreti per un futuro sinodale” presentando interventi esperienziali di cammini in atto (della diocesi di Bolzano-Bressanone, Matera e del Piemonte). Nella giornata conclusiva, il 27 agosto, l’intervento di Gabriele Bardo e Cristiana Formosa, neodelegati del Movimento dei Focolari in Italia e Albania, con la condivisione delle piste di lavoro per il prossimo triennio.

Maria Chiara De Lorenzo

Vedi anche articolo su Città Nuova 




Rivedi la diretta di “Papa Francesco, segno di contraddizione”

Rivedi la diretta su Youtube:




8 giugno 2021, ore 13: un minuto per la pace

L’ 8 giugno 2014 si è svolto nei Giardini Vaticani l’incontro “Invocazione per la pace” promosso da Papa Francesco insieme al Presidente di Israele (Simon Peres), al Presidente dell’Autorità Palestinese (Maḥmūd ʿAbbās – Abu Mazen), con il Patriarca di Costantinopoli (Bartolomeo I).

Durante questo incontro, Margaret Karram ha recitato la preghiera per la pace di San Francesco d’Assisi.

Margaret Karram durante la lettura della Preghiera di San Francecsco

Con UN MINUTO PER LA PACE 2021 invitiamo tutti: cattolici, cristiani delle diverse confessioni, credenti di tante religioni, uomini e donne di buona volontà a unirsi per pregare e lavorare insieme” per la pace in tutto il mondo, in particolare a Gerusalemme, tra israeliani e palestinesi e in Myanmar. Ci fermiamo quindi martedì 8 giugno alle ore 13 (italiane), per pregare per la pace.

Anche il Movimento dei Focolari ha aderito all’iniziativa promossa dall’Azione Cattolica. Coinvolgiamo e diffondiamo questa iniziativa per contare in tutto il mondo un numero sempre più grande di MINUTI PER LA PACE.

Leggi l’iniziativa sul sito dell’Azione Cattolica




Convegno Internazionale per l’Unità dei Cristiani – 28/29 maggio

Programma del 28 maggio 2021

Programma del 29 maggio 2021

UNITA’ DEI CRISTIANI OGGI: “AMATEVI COME IO HO AMATO VOI”

Convegno internazionale online 28-29 maggio 2021 – ore 13,30 -17

60 anni di dialogo tra fedeli di molte Chiese: un contributo, quello del Movimento dei Focolari per l’unità dei cristiani che genera accoglienza, giustizia e pace tra comunità e popoli. Al convegno si approfondirà il “dialogo della vita” che viene dalla prossimità e dalla condivisione tra cristiani di Chiese diverse.

Interverranno:
Card. Kurt Koch, Presidente Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (Vaticano)
Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari
Rev. Prof. Dr. Ioan Sauca, Segretario generale ad interim Consiglio Ecumenico delle Chiese (Svizzera);
Prof. Dr. Piero Coda, Istituto Universitario Sophia (Italia)
Prof. Dr. Stefan Tobler, Università Sibiu (Romania);
Prof. Dr. Mervat Kelly, Pontificia Università Lateranense (Italia)
Mons. Juan Usma, Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (Vaticano)
Pastore Giovanni Traettino, Fondatore della chiesa evangelica della riconciliazione (Italia)
Pastore Joe Tosini, Fondatore del Movimento John 17 (USA)
Rev. Dr. Jesùs Moran, Copresidente del Movimento dei Focolari

“Concentrandosi sulla spiritualità dell’unità, Chiara Lubich ebbe un profondo impatto sul movimento ecumenico e diede un significativo contributo per alimentare autentici rapporti tra Chiese e tradizioni cristiane diverse”. Si esprime così Olaf Fykse Tveit, già Segretario Generale del Consiglio ecumenico delle Chiese. Sono migliaia i cristiani che si riconoscono nel carisma di Chiara Lubich e nel primato della parola evangelica in cui Gesù prega il Padre: “Che tutti siano uno” (cf Gv 17,21). “Unità” è la parola chiave del Carisma dei Focolari ed anche del percorso di dialogo in atto; una strada che non annulla le diversità, ma che sa riconoscere proprio lì una ricchezza.

Il convegno promosso dai Focolari, dal titolo “Amatevi come io ho amato voi” (cf. Gv 15,13) che si svolgerà online il 28 e 29 maggio prossimi non poteva arrivare in un tempo più propizio, in cui il riaccendersi di guerre e conflitti – oltre alla piaga della disuguaglianza sociale aggravata dalla pandemia – richiedono un contributo personale e globale per curare le fratture e le ferite che l’umanità sta affrontando oggi.

Sarà duplice il focus del convegno: si approfondiranno il “dialogo della vita” – lo straordinario punto di vista in base al quale Chiara Lubich iniziò nel 1961 a percorrere con cristiani di Chiese diverse un cammino di comunione – e lo scambio di “doni spirituali”.

Il “dialogo della vita” o “dialogo del popolo” come altresì lo definì Chiara Lubich, non si contrappone a quello dei responsabili delle Chiese, bensì lo accompagna e lo testimonia. Sono i cristiani stessi che vivono, operano e lavorano insieme nella quotidianità e, immersi nelle sfide della storia, alimentano un clima di fiducia reciproca, di stima e rispetto vicendevole che fa cadere barriere e pregiudizi di secoli.

Molte le testimonianze di questo dialogo che arricchiranno il convegno, come quella di Lina, cattolica, e Roberto della chiesa Pentecostale, entrambi di Agrigento (Italia), impegnati in un progetto di solidarietà comune nei confronti della loro città, basato sul Vangelo, valorizzando quello che unisce e non quello che divide. Oppure quelle dalle Filippine, dove cristiani di molte Chiese collaborano per sollevare insieme situazioni di emergenza scoprendo come siano occasioni fruttuose per camminare, lavorare e pregare insieme.

Nicole invece è della Chiesa greco-cattolica mentre Garo è armeno ortodosso; sono libanesi e collaborano con la Federazione Mondiale degli Studenti Cristiani (WSCF) presente in tutti i Paesi del Medio Oriente. Dalla loro partecipazione sta nascendo una rete di rapporti che crea comunione: “e di questa – spiegano Nicole e Garo – abbiamo tanto bisogno nei nostri Paesi”.

Il Convegno internazionale si colloca nel 60° anniversario del Centro “Uno” per l’unità dei cristiani la segreteria per il dialogo tra cristiani di diverse Chiese fondato da Chiara Lubich il 26 maggio 1961.
Si svolgerà dalle ore 13.30 alle ore 17.00 (ora italiana), verrà trasmesso dal Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (Roma, Italia) e tradotto in 20 lingue.

Per maggiori informazioni: Stefania Tanesini – (+39) 338 5658244
Via Frascati, 306 – 00040 ROCCA DI PAPA (Roma) – Italia – 0694798144

 




Una nuova primavera nella Chiesa: Chiara Lubich e i Movimenti ecclesiali

Diffondiamo qui il materiale dell’interessante percorso che la Comunità del Movimento dei Focolari di Jesi (nelle Marche) sta facendo per “Conoscere Chiara Lubich e il Carisma dell’Unità” con tre appuntamenti in streaming.

Il primo, una conversazione con Lucia Abignente, storica del Centro Chiara Lubich,  dal titolo: “Nella Chiesa, mia madre, sarò Maria”, si è svolto il 23 aprile. Il video si può vedere a questo link: https://youtu.be/QAiiDqOIPn8

Il secondo appuntamento si è svolto il 28 maggio con il titolo: “Una nuova primavera nella Chiesa: Chiara Lubich e i Movimenti ecclesiali”. Una conversazione con Patrizia Bertoncello che ha approfondito il dialogo tra i Movimenti ecclesiali nel pensiero e nella vita di Chiara Lubich, nella Chiesa oggi e nel contesto della grave crisi pandemica. Il video si può rivedere sul Canale YouTube Focolaritalia




Carismi e profezie al servizio di un’Europa solidale

Conclusa la Festa dell’Europa organizzata da Insieme per l’Europa Italia: più di 500 persone di varie Chiese collegate per costruire un’Europa al servizio dei popoli.

Domenica 9 maggio 2021 si è tenuto l’appuntamento annuale di Insieme per l’EuropaItalia  – Together For Europe, realtà che vede riunite circa 300 Comunità e Movimenti Cristiani di diverse Chiese diffusi in tutto il Continente.  Dal 7 al 9 maggio, infatti, Insieme per l’Europa si è presentato con una serie di eventi realizzati in Austria, Croazia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Francia, Germania, Belgio, Cechia e Svizzera, Olanda e Italia. Il Convegno, dal titolo Per la Terra e per l’Uomo” ha visto la partecipazione di oltre cinquecento persone collegate da tutta Italia e anche da altri Paesi europei.

I lavori sono stati aperti dal prof. Luigino Bruni, Ordinario di Economia politica alla LUMSA di Roma, che ha sottolineato come l’Europa abbia sviluppato un capitalismo diverso da quello degli altri Continenti per il grande peso che ha avuto il cristianesimo. L’Economia nata dall’Europa porta questa traccia cristiana, dando vita al più grande welfare del mondo. Monachesimo e carismi fioriti nella Chiesa hanno contribuito molto a edificare l’Europa anche dal punto di vista economico.

La riflessione viene portata avanti con l’intervento di Padre Ionut Radu, della Romania, in Italia da 12 anni, parroco e rappresentante della Chiesa Romeno-ortodossa nel Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano. Occorre che le Chiese diano una visione profetica dell’ecologia, che si prendano sempre più l’impegno di subentrare alla visione antropocentrica, razionalista e tecnologica, con la visione dell’uomo mediatore tra creato e increato, sacerdote della creazione, custode della terra.

Mons. Marco Gnavi, Responsabile dell’Ufficio per il Dialogo ecumenico e interreligioso della Diocesi di Roma, Parroco della Basilica Santa M. in Trastevere e membro della Comunità di Sant’Egidio, invita tutti a riflettere sul tema dell’assistenza ai senza fissa dimora, della crescente povertà nelle città. Il tema della gratuità può dare grande frutto per una comunità sempre più sotto la morsa del disagio e della fame. Le migrazioni nel Mediterraneo con migliaia di morti interrogano la nostra coscienza così come l’isolamento di tanti anziani negli istituti scartati e allontanati dalle loro famiglie. “Vestire gli ignudi” è il grido che oggi ricorre perché la nudità è l’ultimo segno di molte spogliazioni precedenti, tessuto lacerato da divisioni, relazioni strappate. L’Europa è fragile e sfidata e noi dobbiamo rigenerarla con l’amore, vivendo le opere di misericordia e vivendo la nostra fede.

Sono seguite le testimonianze di Luca Maria Negro, Pastore delle Chiese Evangeliche Battiste di Albano Laziale e di Grosseto, Presidente della FCEI (Federazione delle Chiese evangeliche in Italia) ha testimoniato sull’impegno di alcune comunità nell’assistere alcune persone attraverso i corridoi umanitari, esperienze molto positive di integrazione di queste persone che adesso studiano e lavorano in Italia. Il progetto, sostenuto dalla Tavola Valdese, è stato avviato dalle Chiese evangeliche, Sant’Egidio, la Cei e la Comunità Papa Giovanni XXIII.

Catalina Hinojosa, dell’Ecuador, ha partecipato all’esperienza di Economy of Francesco. Il suo percorso di vita ha visto una forte esperienza con alcune comunità indigene, afroamericane e contadine, a Salinas de Guaranda, che vivono a 3550 m.s.l.m. dove il lavoro è basato sul cooperativismo e l’associazionismo. Da questa esperienza la scelta di specializzarsi, fuori dall’Ecuador, in Cooperazione Internazionale sui Diritti Umani; questo le ha aperto il cuore e la mente alle culture e alla diversità e spinta ad impegnarsi  per una maggiore giustizia sociale.

Maria Sole Moca racconta di varie iniziative a favore dei profughi sulla Rotta Balcanica. Ad es. a Trieste alcune persone del Movimento dei Focolari, in collaborazione con la Caritas,sono riuscite a trovare ospitalità a singoli e famiglie e, offrendo corsi di italiano, giochi e attività varie per i più piccoli; e in Piemonte in collegamento con la Fondazione Mamre della Croce Rossa e di alcune ONG, hanno attivato numerose operazioni per far arrivare nei campi profughi della Croazia e della Bosnia coperte, vestiti, medicine, cibo attraverso la Caritas Internazionale. Non accontentandosi di questo, i Ragazzi per l’unità hanno scritto alla Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, chiedendo che le Istituzioni intervengano per risolvere i gravi problemi di quei profughi.

Matteo Santini, della Comunità Papa Giovanni XXIII, Coordinatore del progetto “The green diary”, racconta come fin dalla sua nascita la Comunità fondata da don Oreste Benzi cerca di stare vicino ai poveri, agli “ultimi” della storia, per rimuovere le cause che generano ingiustizia, suggerendo la condivisione diretta della propria vita come stile del cammino. Oggi questa specifica vocazione si sta agganciando alle nuove sfide globali relative all’ecologia cercando di “ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”.

Alessandra e Mirko Buldrini della Comunità Nuovi Orizzonti hanno testimoniato sul prendersi cura dei tossicodipendenti nella città di Trento e Irene Loffredo del Movimento dei Focolari sull’esperienza di attivazione di volontariato, da parte di varie realtà associative di Chiese diverse, nell’Istituto penitenziario di Pozzuoli (Na).

Il convegno 

Patrizia Mazzola

Scarica il Comunicato Stampa




Grottaferrata (Roma): una chiamata speciale all’unità

Era un rapporto molto stretto quello che legava Chiara Lubich, la fondatrice dei Focolari, alla cittadina dei Castelli romani, Grottaferrata. Ella visse lì alcuni anni, a Villa Maria Assunta, prima di trasferirsi presso il Centro internazionale di Rocca di Papa. E il 29 aprile 2021 la comunità di Grottaferrata ha voluto mettere insieme due figure rappresentative della città, la beata Suor Maria Gabriella della Trappa e Chiara Lubich, in una iniziativa dal titolo “La nostra città di Grottaferrata: una chiamata speciale all’unità?”, proposta inserita all’interno di un ciclo di incontri promossi dalla comunità parrocchiale del “Sacro  Cuore”.

La riflessione è stata condotta da Margaret Karram, la neo-eletta Presidente dei Focolari, alla sua prima uscita pubblica, e da Suor Gabriella in diretta streaming dalla Trappa di Vitorchiano (VT).

Quest’ultima racconta come Suor Maria Gabriella, al secolo Maria Sagheddu (1914-1939) nata a Dorgali, in Sardegna da una famiglia di pastori, all’età di ventuno anni scelse di consacrarsi a Dio. Seguendo le indicazioni del suo padre spirituale, entrò nel monastero di Grottaferrata, comunità povera di mezzi economici e di cultura, governata allora da madre M. Pia Gullini, che aveva una grande sensibilità per l’ecumenismo. Suor Maria Gabriella si sentì subito coinvolta e fu spinta a offrire la sua giovane vita per l’unità dei cristiani. La comunità delle Trappiste è molto diffusa e ci sono ancora oggi parecchie vocazioni di giovani attirate da una vita interamente donata a Dio e ai fratelli.

Margaret Karram avvia la sua riflessione sottolineando come queste due figure, Chiara Lubich e Suor Maria Gabriella, abbiano dato la vita per l’unità e come la vita di Suor Maria Gabriella avesse tanto colpito la Lubich proprio nella sua immediatezza e spontaneità della sua offerta e nell’aver concluso la sua vita terrena, il “Santo Viaggio”, in pochissimi anni dalla conversione. La storia di Margaret, familiare, umana e spirituale, avvince le persone presenti della comunità di Grottaferrata. La sua scelta di Dio avviene proprio all’interno della comunità di Haifa, città nella quale è nata, e racconta della testimonianza della sua famiglia e in particolare di sua madre che sin da piccola l’ha indirizzata verso un grande amore per Dio, trasmettendole con l’esempio la certezza della fede e l’amore per i più fragili e i poveri. Una vita, quella di Margaret, dedicata e improntata al dialogo poiché è vissuta nella Terra Santa, terra di contraddizioni e di contrasti. Lei ringrazia Dio per essere nata lì, la terra di Maria, una donna che ha segnato la storia dell’umanità, nostro modello nell’ascoltare, nel sopportare i dolori per imitarla nel creare spazi di dialogo, di incontro e di fraternità. Margaret conclude il suo intervento con le parole di una meditazione di Chiara: «È il Vangelo che affascinando – perché Luce in amore – rapisce e trascina. Poi morrai magari su una croce per non esser dappiù del Maestro, ma morrai per chi ti crocifigge, e così l’amore avrà l’ultima vittoria. Ma la sua linfa – sparsa pei cuori – non morrà. Frutterà, fecondando, gioia e pace e Paradiso aperto. E la gloria di Dio crescerà. Ma tu sii quaggiù l’Amore perfetto».

Suor Gabriella della Trappa di Vitorchiano e Margaret Karram in un saluto affettuoso “a distanza” si ripromettono di incontrarsi perché tanti sono i punti che le due spiritualità hanno in comune: insomma, un dirompente desiderio di conoscersi e mettere al centro i rapporti e l’essere famiglia, innanzitutto all’interno della Chiesa.

Patrizia Mazzola

 




Loppiano: cittadella del Movimento dei Focolari sulle colline Toscane

Per conoscere Loppiano

 

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