A tu per tu con il Gen Verde

Dalle Marche un’idea per coinvolgere i giovani italiani

Tempo di pandemia e l’occasione è buona per pensare ad un programma alternativo per coinvolgere i giovani al sabato sera. Tra un incontro virtuale e una telefonata tra amici, nasce così la proposta di usare una piattaforma come quella di Zoom per proporre un appuntamento col Gen Verde.

Un momento semplice tra domande e risposte, canti e balli insieme. Non mancano risate così come tanta sincerità e, in un vortice, i giovani si trovano a dialogare con le artiste della band internazionale su quali siano le opportunità della multiculturalità, ma anche sulla scoperta di Dio come Amore. Non si nascondono i momenti di crisi e di buio ma questi – racconta Alessandra “li ho solamente affrontati buttandomi ad amare chi avevo attorno e facendo piccole cose che però avevano il sapore del sacro”.

Una serata che nasce con l’idea di coinvolgere i ragazzi e giovani marchigiani, proprio perché se non ci fosse stato il Covid-19 il Gen Verde ieri sera sarebbe stato a Montecosaro per un concerto in piazza, ma grazie alla rete si allarga a macchia d’olio e in meno di 24 ore gli inviti giungono a Torino, Bari, Trento, Latina, Milano… insomma in tutta Italia.

“Sono stracontento” commenta David, ma la gioia è ben visibile anche sui volti radiosi di Chiara e Giorgia: tutti insieme hanno presentato questo momento semplice e l’occasione per preparare dal di dentro questa serata è stata un’opportunità per conoscersi.

A distanza di mesi dal progetto Start Now del Gen Verde a Senigallia, Riccardo dinanzi ad un pubblico di oltre 800 persone con tutta la sua energia ricorda quei momenti “è stata un’esperienza indimenticabile, che mi ha cambiato la vita. In quei giorni ero così felice che addirittura ho chiesto a mia madre di prendere un giorno di ferie pur di non rinunciare a tutti i singoli momenti con le artiste e con gli altri giovani. Ancora oggi quei ricordi sono vivi in me”.

Insomma dalle piccole idee nascono grandi cose e un virus invisibile non riesce a fermare i grandi ideali e i giovani.

Tiziana Nicastro




Un vero festival della fraternità

Il Gen Verde incontra 50mila giovani durante la Settimana Mondo Unito.

Uno zoom, una diretta su YouTube, o su Facebook o su instagram. Sono questi oggi gli strumenti per mantenere vivi i rapporti, le relazioni anche… a migliaia di chilometri di distanza. Si abbattono così muri e barriere, basta tener sotto controllo il fuso orario e capire in quale lingua si parla.

Sembra strano, ma è questa la vita del Gen Verde in tempo di pandemia. Una vita apparentemente isolata, invece più che mai immersa nel mondo, a contatto con la gente.

E ancor di più negli ultimi giorni che hanno scandito ora dopo ora la Settimana Mondo Unito, un vero festival della fraternità. “Abbiamo incontrato migliaia di giovani dalla Francia al Messico, dall’India all’Argentina, dall’Italia al Portogallo senza tralasciare tutti i paesi dell’America Latina – racconta Marita -; dal rapporto con ciascuno abbiamo riscoperto che ce la facciamo se rimaniamo uniti, vivendo insieme per ideali grandi come la pace e la fraternità universale. Insieme possiamo essere costruttori di una grande famiglia che ha le dimensioni del mondo”.

E veramente la famiglia ha oggi nuove dimensioni. Il Gen Verde ha incontrato in una sola settimana oltre 50mila persone dei 5 continenti. Può sembrare impossibile parlare oggi di aspetti positivi del COVID-19 e invece no, il mondo sta correndo verso la fraternità e lo testimoniano anche le tante, tantissime impressioni che arrivano sulle piattaforme digitali del Gen Verde:

  • “La verità è che non avrei mai immaginato di poter fare qualcosa con il Gen Verde, è qualcosa di incredibile tutto ciò che ci sta succedendo, è il momento giusto!!!”
  • “E’ così bello sentirsi come una famiglia e così vicini”

E il Gen Verde oramai riceve le richieste più diverse: “un giorno ci hanno contattato dalla comunità Shalom della Svizzera italiana – racconta Alessandra -; sentiamo che non possiamo e non vogliamo tirarci indietro perché le nostre canzoni ed esperienze vengono seguite e condivise e così nel giro di poco abbiamo organizzato una diretta con loro ed è stato bellissimo, soprattutto perché abbiamo avuto la possibilità di conoscerci e di scoprire il dono che siamo gli uni per gli altri”.

E quali i prossimi passi? Le dirette streaming continueranno e non si tralasceranno nemmeno tutte le possibilità d’incontro con giovani di tutto il mondo e… in cantiere ci sono anche videolezioni con alcuni studenti di scuole italiane che hanno già avuto modo, attraverso i loro professori, di riflettere sulle canzoni e sui testi del Gen Verde.

Insomma, cambiano i contesti e i modi, ma la pandemia sta spronando tutti a puntare al mondo unito, alla fraternità universale.

Tiziana Nicastro




Rivedi: “NOW Loading” Edizione online del primo maggio di Loppiano 2020

RIVEDI GLI STREAMING SUL CANALE YOUTUBE

“NOW Loading”, LA SPECIALE EDIZIONE ON-LINE DEL PRIMO MAGGIO DI LOPPIANO 2020, PERCHÉ NIENTE PUÒ FERMARE LA FRATERNITÀ, ANCHE AL TEMPO DEL COVID-19. 1° maggio 2020 – ore.15.00
Su www.primomaggioloppiano.it

“Now!”, l’appuntamento 2020 del Primo Maggio di Loppiano, il tradizionale meeting organizzato da oltre 40 anni, dai giovani dei Focolari nella cittadella internazionale vicino Firenze, a causa della pandemia da Covid-19, è stato rimandato al 2021. Tuttavia, i giovani dei Focolari della Penisola non si arrendono e portano on-line la loro manifestazione: «La pandemia da Covid-19, come ha fatto notare più volte Papa Francesco, ci sta insegnando a vedere e a far circolare una solidarietà comune, oltre l’egoismo dell’indifferenza. Solo insieme, perché siamo tutti sulla stessa barca, “possiamo vincere le sfide globali” e prenderci cura degli ultimi. Così, abbiamo pensato di cominciare con “NOW Loading” un viaggio all’insegna dell’impegno per il bene comune, di cui “Now”, il 1° maggio 2021, sarà espressione e culmine».

Mentre ovunque, nel mondo, si combatte contro un nemico invisibile, parallelamente si moltiplicano le esperienze di solidarietà, di speranza, di vicinanza tra persone di Paesi diversi, di impegno concreto. Così, questa speciale edizione on-line del Primo Maggio di Loppiano sarà un giro del mondo per non dimenticare nulla e nessuno, soprattutto quei popoli che l’”emergenza” la vivono da sempre, perché feriti dalle tante povertà, da altre epidemie, dalle emergenze umanitarie e climatiche.

«NOW Loading sarà una maratona di testimonianze dall’Italia e dal mondo, con approfondimenti tematici e musica, esperienze nell’ambito dei diritti umani, della pace, dell’ecologia. Un laboratorio di fraternità che possiamo poi portare in ogni ambito della nostra vita, per interrogarci e riflettere su ciò che ci accade intorno, agire senza fermarci al nostro “piccolo orto”, ma allargando il nostro orizzonte alle domande globali» spiegano gli organizzatori.

Per partecipare a “NOW Loading”, basta sintonizzarsi alle ore.15.00 del 1° maggio 2020 sul sito www.primomaggioloppiano.it

L’evento aderisce alla Settimana Mondo Unito 2020, una settimana di iniziative e manifestazioni globali dedicate alla promozione della cultura della fraternità. Lanciata dai giovani dei Focolari nel maggio del 1995, è promossa dal Movimento dei Focolari in collaborazione con movimenti, associazioni, comunità che, nei cinque Continenti, operano per la pace e la fraternità fra i popoli. L’edizione 2020, intitolata “In time for Peace”, si svolgerà, per forza di cose, on-line, dal 1 al 7 maggio. Si può partecipare agli eventi principali dal sito web www.unitedworldproject.org .

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Per info:
Riccardo Mauro riccardo.mauro@gmail.com
Margherita Vignola margherita.vignola@gmail.com




The four priest singers. Canto a Maria: “Mira il tuo popolo”




Ballare e cantare a ritmo di pace

Gen Verde: un 1° maggio scoppiettante via streaming

 Migliaia di giovani da tutta Italia. Un programma effervescente con esperienze da tutto il mondo. Balli folcloristici. Incontri inaspettati. Gioia palpabile e contagiosa. Sono questi gli ingredienti alla base del 1° maggio, evento che ogni anno si ripete a Loppiano (Firenze) da decenni. E il Gen Verde di anno in anno protagonista al fianco dei giovani per cantare e ballare a ritmo di fraternità e pace.

E quest’anno? Cosa ha fatto il Covid-19?

Un virus che non si vede ma si percepisce e continua a distruggere… non ha fermato l’entusiasmo dei giovani e così il grande anfiteatro all’aperto di Loppiano si trasferisce nelle case di quanti si collegheranno da casa propria. Niente palco, niente scarpe comode o k-way pronto all’occorrenza. Bastano pochi click collegandosi alle 15 in punto sul canale YouTube del Gen Verde.

“Anche quest’anno i giovani ci hanno invitato a partecipare a questo grande appuntamento del 1° maggio – spiega Adriana Garcia del Messico -, e noi abbiamo subito aderito con entusiasmo e ci siamo subito messe in gioco. In ogni cosa che realizziamo, infatti, cerchiamo di promuovere la giustizia sociale, d’impegnarci per la pace e per la salvaguardia dei diritti umani. Poter promuovere tutto questo a fianco di ragazzi e ragazze di tutto il mondo è quello che ci auguriamo sempre”.

E infatti il Gen Verde anche in questo tempo di pandemia non si è mai fermato e le tournée si sono trasformate in dirette streaming dal salotto di casa: “la prossima – spiega Sally McAllister, manager del gruppo – sarà venerdì 1° maggio alle 21 collegandosi sul nostro canale YouTube; sarà una serata speciale dedicata tutta ai giovani, al lavoro che svolgiamo con loro, ai rapporti profondi che costruiamo con loro, al comune impegno per essere protagonisti di un mondo più fraterno”. Un’edizione dunque speciale perché il Gen Verde ha aderito alla Settimana Mondo Unito, un’intera settimana dedicata a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi che mai come oggi sono così attuali: la pace, la fraternità, i diritti umani, il disarmo. “E proprio perché è un’edizione speciale – continua Sally – avremo il contributo dei giovani di Matera con i quali lo scorso anno abbiamo avuto l’occasione di vivere una settimana indimenticabile grazie al progetto Start Now”.

E i prossimi giorni vedranno il Gen Verde impegnato anche in diversi collegamenti con ragazzi del Portogallo, dell’India, della Francia e dell’America Latina (dal Messico all’Argentina e al Brasile). Insomma aderire alla Settimana Mondo Unito non è una questione di etichetta, ma di impegno nella vita di tutti giorni h24. E nessun virus, anche invisibile, può distruggere i semi piantati giorno dopo giorno in cammino verso la fraternità universale.

Tiziana Nicastro




Lettera al Presidente Conte. L’arte ci fa stare bene!

Papa Francesco ha presieduto la Messa a Casa Santa Marta nel lunedì della terza settimana di Pasqua, nell’introduzione ha rivolto il suo pensiero agli artisti. Francesco pensa agli artisti e alla via della bellezza e della creatività che possono aiutare in questo momento difficile caratterizzato dalla pandemia:

“Preghiamo oggi per gli artisti, che hanno questa capacità di creatività molto grande e per la strada della bellezza ci indicano la strada da seguire. Che il Signore ci dia a tutti la grazia della creatività in questo momento”. 

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Riportiamo qui sotto l’esperienza di una coppia di nostri amici di Roma

Immagina una domenica pomeriggio di fine marzo, rigorosamente in casa, in tempo di Covid-19. Tu sei nel tuo studio, seduto davanti al cavalletto, tutto preso dal quadro che stai dipingendo. Tua moglie arriva con il computer e si siede accanto.

Di sottofondo la musica del nostro amico Paolo Vergari al pianoforte. Tu dipingi e lei scrive. Dopo mezz’ora ti chiede di dedicargli cinque minuti per ascoltare quanto ha scritto.
Una lettera al Presidente Conte. Sì! Una lettera al Presidente Giuseppe Conte. Non nascondo che il primo pensiero che ho avuto è che Covid-19 si fosse impossessato di lei!!

La lettera sta facendo il suo percorso. Intanto, se vuoi spendere 5 minuti, ti invito alla lettura. Fino in fondo, però. Se, invece, hai 9 minuti da dedicarle, ti invito a guardare il video che un caro amico ha realizzato. Sempre fino in fondo. Se ami l’arte, e se l’arte anche in questo tempo ti ha donato il Bello, ti chiedo di rilanciare, rilanciare e ancora rilanciare, con tutti i mezzi che riterrai opportuni… perché pure questa è una sfida che si può vincere solo insieme!

Grato prima di tutto per l’ascolto, ma anche per quanto sentirai di fare. Credo che pure nei momenti difficili, come quello storico che stiamo vivendo, sia possibile rinascere con una vita nuova.Perché dal letame possono nascere i fiori e, soprattutto, perché… insieme a tanti altri, io credo nel NOI!

Rocco e Ale 

Lettera al Presidente Conte – Coronavirus




Una sorpresa nell’uovo di Pasqua. Triduo Pasquale in compagnia del Gen Verde

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SABATO SANTO

 

Resto con te

Seme gettato nel mondo, Figlio donato alla terra,

Il tuo silenzio custodirò

In ciò che vive e che muore

Vedo il tuo volto d’amore:

Sei il mio Signore e sei il mio Dio.

Io lo so che Tu sfidi la mia morte io

Lo so che Tu abiti il mio buio

Nell’attesa del giorno che verrà

Resto con Te.

Nube di mandorlo in fiore dentro gli inverni del cuore

è questo pane che Tu ci dai.

Vena di cielo profondo dentro le notti del mondo

è questo vino che Tu ci dai.

Tu sei Re di stellate immensità

E sei Tu il futuro che verrà

Sei l’amore che muove ogni realtà

E Tu sei qui

Resto con Te

VENERDI’ SANTO

 

 

SOLO CANZONE

 

AMORE ABBANDONATO
(Traduzione non letterale)
Giorno verrà
Del Tuo ritorno in festa
Un vino nuovo porterai
Ed io berrò con Te
Come il tralcio
Resto in Te
E accolgo in me
La vita
Dal Tuo ferito amore io
Non mi separerò
 
Canto per Te
Che doni la Tua vita
Nel sangue mi purifichi
Agnello immacolato
Del mio cuore
Arido
Tu spezzi le catene
Più nulla ci separerà
Un cuore nuovo avrò
 
Resta con me
La sera della vita
Nel segno della croce io
Ti riconoscerò
Nel mio amore
Fragile,
Tu accendi la speranza
Amore abbandonato, Tu
Non mi abbandonerai

Questa brano, “Morning Will Come”, è tratto dall’album “He’s Alive” (https://tinyurl.com/snbj75y). E’ disponibile anche la versione in italiano “Amore abbandonato” nell’album “Il mistero pasquale” (https://tinyurl.com/v6otmmo)

GIOVEDI’ SANTO

Tempo di Pasqua e, come sempre, tempo di uova di cioccolato e di sorprese. Tra le tante carte dai mille colori con sfumature raggianti e primaverili, a dir la verità quel che più interessa ai bambini non è l’uovo ma la sorpresa.

E quest’anno anche il Gen Verde, un po’ in punta di piedi, ma con la grinta di sempre ha pensato ad una sorpresa per tutti, grandi e bambini, vicini e lontani, ammalati e non.

“In tutto il mondo quest’anno – racconta Nancy degli U.S.A. – la Pasqua sarà particolarmente speciale: forse potremo seguire le celebrazioni attraverso uno schermo televisivo o uno smartphone, alcuni magari chiusi in una piccola stanza in isolamento o in ospedale. Col Gen Verde ci siamo chieste: come possiamo vivere questi giorni insieme a tutti e far sì che, pur lontani, la nostra fede non vacilli, anzi si rafforzi e cresca in profondità? E ci è venuta un’idea.

Qualche anno fa abbiamo realizzato la raccolta di canti liturgici “Il mistero pasquale” proprio a servizio delle celebrazioni della Settimana Santa. Così vogliamo fare un piccolo dono: ogni giorno del Triduo – a partire da domani Giovedì Santo – proponiamo uno dei nostri canti e raccontiamo qualcosa che possa servire come spunto di riflessione personale”.

Ancora una volta la musica sarà l’occasione per “avvicinare” chi si sente più solo, ma questa volta la sorpresa consiste proprio nel vivere assieme #distantimauniti i giorni così speciali che precedono la Pasqua.

E il Gen Verde non si lascia vincere in generosità e si mette in gioco fino in fondo raccontando qualcosa della propria vita di tutti i giorni, esperienze d’amore che partono da gesti quotidiani tante volte semplici e banali, ma mai scontati.

E se è chiaro cosa accadrà fino a sabato, ancora non si conosce la sorpresa per la domenica di Pasqua “non posso svelare nulla – spiega Raiveth –, ma aprite con noi l’uovo domenica mattina e seguiteci sui social e sulla pagina YouTube”. Insomma, di sorpresa in sorpresa tocca ogni giorno aprire un uovo e ammirare con stupore il dono che contiene. Le note, le parole, l’armonia faranno da sfondo ad un rapporto più intimo con Dio

Tiziana Nicastro

E-mail: press@genverde.it
Facebook: @GenVerdeOfficial
Youtube: https://www.youtube.com/user/GenverdeOfficial Twitter: @GenVerde_music




Un salotto spalancato per tutta l’umanità

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Il Gen Verde in diretta streaming da Loppiano… #distantimauniti

Riccardo, Anna, Cristian, Paola… e l’elenco non finirebbe più. Sono solo alcuni degli oltre 4mila fan che la scorsa settimana hanno seguito la diretta streaming del Gen Verde direttamente da casa loro.

Non è questo il tempo dei concerti, gli assembramenti pubblici sono proibiti e così alcune domande diventano un chiodo fisso: come far sentire il sostegno a chi è solo, a chi sta vivendo questa epidemia in prima linea sul fronte, come essere portatori di pace e di speranza in questo contesto?

Nasce così l’idea di “Live from Home Gen Verde”: le piazze e i palazzetti si trasformano nel salotto di casa. Gli strumenti ci sono: una chitarra, una tastiera, un flauto, i microfoni e… un computer per entrare in punta di piedi in tutte le case di coloro si collegano.

Ma non si tratta di un concerto, bensì di un appuntamento un po’ straordinario: si canta, si raccontano esperienze di vita, si presenta il frutto della creatività di questo momento e… come diceva Beethoven “Dove le parole non arrivano… la musica parla”.

In tempo reale ognuno da casa può esprimere un pensiero, lanciare un messaggio e letteralmente la chat esplode e non riesce a contenere la gratitudine e l’entusiasmo di tutti i collegati dai 5 continenti. All’appello non manca nessuno: dall’Argentina alla Corea, dal Canada all’Ungheria, dall’Italia all’Australia. Improvvisamente, quasi un miracolo frutto della tecnologia, il salotto aperto a tanti diviene contemporaneamente un luogo intimo dove cantare e pregare sono sinonimi, dove festeggiare un compleanno e ricordare chi ha perso la battaglia contro il COVID-19 hanno la stessa importanza e tutto è un dono d’amore.

In questo ultimo tempo – racconta Colomba – sento tante notizie, non solo dalla tv, ma anche dai nostri vicini, familiari, ecc. Sono purtroppo notizie dolorose. Provo dentro tanta paura, preoccupazione, e anche un forte senso di impotenza… di non poter fare nulla per chi soffre. 
Mi chiedo “perché?, fino a quando?” Nei giorni scorsi, una mattina, mentre pulivo casa ho sentito dentro una voce: “tranquilla, se tu fai bene le piccole cose con amore lì dove sei, questo darà un contributo per sostenere l’umanità
“.

Un’esperienza semplice quella di Colomba che come le altre ragazze del Gen Verde cerca un senso al suo stare a casa, a sbrigare le faccende domestiche come tante donne in tutto il mondo “Da quel giorno la situazione non è cambiata tanto – continua Colomba – ma io posso cambiare il mio atteggiamento credendo che questo può cambiare il mondo”.

Ecco allora la ricetta per trasformare le 4 mura di casa (che talvolta appaiono anche molto strette) in un salotto spalancato per tutta l’umanità, una ricetta tutta da provare e vivere.

E Colomba è già all’opera e tra una telefonata e un lavoretto di casa la sua esperienza è divenuta musica… pronta per essere condivisa durante la prossima diretta streaming di domani 3 aprile alle 16 (ora italiana). Un’occasione da non perdere. Basta collegarsi cliccando su https://youtu.be/NLsPTyuITu0

Tiziana Nicastro




Chiara Lubich: in primavera le riprese del film per Rai ed Eliseo Fiction.

Il 24 gennaio 2020, è stato dato l’annuncio da parte di Rai Fiction e di Luca Barbareschi, produttore per Eliseo Fiction, dell’avvio delle riprese del film su Chiara Lubich dal titolo “La vita si fa storia”, proprio nella giornata dedicata alla comunicazione, in cui Papa Francesco ci esorta a riflettere su “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2).

In questo inizio d’anno, in cui tutto il Movimento dei Focolari celebra il centenario della nascita della sua fondatrice, risulta particolarmente significativa la proposta di un TV movie su Chiara Lubich, che verrà realizzato in primavera nelle città di Trento e Roma, per la regia di Giacomo Campiotti

Riportiamo il comunicato stampa:

Rai Fiction presenta

Chiara Lubich

Una coproduzione Rai fiction – Casanova Multimedia

COMUNICATO STAMPA

Cento anni fa, il 22 gennaio 1020, nasceva a Trento Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. Chiara è giovanissima quando, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, sente di essere chiamata a costruire un mondo migliore, un mondo più unito. Da allora si è posta l’obiettivo di costruire ponti tra gli uomini, a qualunque razza, nazione o fede religiosa appartenessero. La forza di una figura come quella di Chiara oggi è di farci guardare l’altro come possibilità, dono, portatore di un seme di verità da valorizzare e amare, per quanto distante possa essere. La fratellanza universale come presupposto di dialogo e pace. Il messaggio di Chiara non appartiene soltanto al mondo cattolico e la sua figura ha contribuito a valorizzare la donna e il suo ruolo anche e soprattutto al di fuori dell’istituzione ecclesiastica. Luca Barbareschi, produttore di Eliseo Fiction, e Rai Fiction sono orgogliosi di annunciare che sarà realizzato un tv movie su Chiara Lubich. La regia è affidata a Giacomo Campiotti. Le riprese si svolgeranno nella prossima primavera tra Trento e Roma.

Roma, 24 gennaio 2020




Trento – Inaugurazione della Mostra internazionale “Chiara Lubich città mondo”

Aperte a Trento le celebrazioni dei 100 anni dalla nascita della fondatrice dei Focolari. La Provincia autonoma ha assegnato a Maria Voce il “Sigillo di San Venceslao”

Chiara Lubich, Città Mondoè il titolo della mostra che il 7 dicembre, è stata inaugurata alle “Gallerie” di Trento, un evento che ha aperto il Centenario della nascita della fondatrice del Movimento dei Focolari. La mostra, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica italiana, è promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con il Centro Chiara Lubich.

Il Direttore della Fondazione Museo storico, Giuseppe Ferrandi, ha introdotto e coordinato gli interventi della giornata inaugurale dalla quale è emersa la figura di Chiara Lubich, quale personalità di grande respiro, con profonde radici in terra trentina, nella sua storia, cultura e tradizioni, ma che, attraverso il suo carisma, ha saputo parlare un linguaggio universale; ha superato ogni frontiera, geografica e culturale, per portare un messaggio di pace e fraternità. La mostra offre un percorso coinvolgente e interattivo, che accompagna il visitatore a conoscere Chiara Lubich, con l’invito ad impegnarsi nell’oggi per continuare a concretizzare quei valori che hanno contrassegnato la sua vita.

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Copyright – Domenico Salmaso

Siti Web:
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Twitter:
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Youtube:
https://www.youtube.com/channel/UCpYsNQddFrQiF4vHcedSdpA




Gen Verde: “Come una ventata che risveglia le braci”

Ultime tappe di Gen Verde Acoustic in Italia, a Busca (CN)– con anche un workshop-lampo con giovani in gambissima – vicino al paese della nostra violinista Annalisa, e Saronno (VA); un passaggio veloce ma intensissimo.

Le note comuni? Una grande partecipazione del pubblico, espressa a tratti con silenzi e ascolti densissimi, a tratti con una vera esplosione di gioia, sempre con una vibrazione sorprendente o con applausi interminabili che dicevano adesione al messaggio ascoltato ma anche cantato e ballato da tutti. Era difficile dover dire: “questa è l’ultima canzone…”.

Stando a chi era presente, i concerti hanno portato una valanga di emozioni capaci di toccare l’anima; e si sono colte bellezza, intensità, gioia e speranza, limpidezza, tenerezza, testimonianza di fraternità e pace. Qualcuno ha apprezzato “il linguaggio musicale per tutti, ma chiaro e controcorrente”; qualcun altro ha avuto l’impressione che il concerto fosse “come una ventata che riaccende le braci presenti nel cuore della gente”.

E a noi resta nel cuore un grazie immenso per tutti.

Gen Verde




Loppiano – Alcuni eventi dell’anno

LINK PER IL CALENDARIO COMPLETO




Insieme per fare goal!

“Sono sorpreso e curioso. Ieri ho visto come il rumore di alcuni tamburi può diventare ritmo e musica. Oggi non so cosa aspettarmi eppure so che quella di stasera sarà una profonda esperienza spirituale, perché con la musica si fa sempre un’esperienza spirituale”. A pronunciare queste parole è il vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovanni D’Ercole. Sul palco dopo pochi minuti entreranno in scena le artiste del Gen Verde con uno spettacolo acustico. Quasi due ore di musica e danza che spaziano dal ritmo latino americano ad una dolce ninna nanna per ricordare tutte le persone che perdono la vita nelle acque del Mediterraneo.

Quello di Ascoli Piceno potrebbe essere uno dei tanti concerti del Gen Verde. La differenza questa volta la fa il pubblico con un ascolto attento e profondo. “Tutto merito del rapporto costruito ieri durante i workshop”, spiega l’artista coreana Beatrice facendo riferimento all’attività svolta il giorno precedente con i giovani del Movimento diocesano della città marchigiana.

E infatti oltre 100 giovani hanno avuto modo di conoscere e lavorare per un giorno intero con il GenVerde: un’occasione speciale per esprimere la propria creatività e i propri talenti e in alcuni casi scoprirne anche dei nuovi. Un solo giorno eppure eccezionale il lavoro finale presentato nella parrocchia Santi Simone e Giuda. I laboratori di danza, canto, teatro e percussione hanno permesso di vivere in prima persona una delle esperienze più forti che vive il Gen Verde e che ha tramutato inmusica con la canzone “Io credo nel noi”.

E questa è stata la grande sfida lanciata al mattino spronando i ragazzi presenti a non fermarsi dinanzi alle difficoltà che avrebbero incontrato durante la giornata, ma credendo profondamente che la performance finale sarà frutto di una squadra, di un gruppo dove tutti insieme, ognuno col proprio talento, si arriva a fare goal.

E sembra che la partita col Gen Verde sia stata assolutamente vincente. Entusiasta Dina Amici, presidente della cooperativa Melograno che ha promosso la presenza Gen Verde ad Ascoli: “il nostro obbiettivo è cercare di offrire un luogo e uno spazio ai tanti giovani della nostra città che spesso non sanno dove andare e cosa fare. Ci sembra che l’arte sia lo strumento per eccellenza per veicolare messaggi positivi da indirizzare ai tanti adolescenti in difficoltà nel nostro territorio e per questo abbiamo pensato che un valido contributo alla nostra proposta educativa potesse arrivare dal lavoro svolto assieme al Gen Verde”.

A sostenere questo progetto con entusiasmo e laboriosità anche i tanti giovani e non del Movimento diocesano di Ascoli che promuovono nel loro agire quotidiano esperienze di fraternità in parrocchia e in tutta la società civile.

Il concerto termina, le luci si spengono e resta stampata una realtà: la fraternità universale è possibile. Come sostiene monsignor D’Ercole la musica ha permesso a tutti di fare una profonda esperienza spirituale. Le aspettative allora non sono state deluse, anzi. Ora c’è solo da portare questa esperienza nella realtà di tutti i giorni, anche quando l’entusiasmo sarà scemato.

Tiziana Nicastro




Danza e arte per l’Armonia tra i Popoli

Costumi, colori e passi preparati con cura, tutta l’emozione e la gioia dell’esibirsi su un palcoscenico, o a mezz’aria sulle funi, davanti a parenti e amici. Non serve saper dire molte parole in una lingua straniera per ballare, e ballare bene, insieme: ciò che spinge più in là gli insegnanti dell’associazione italiana Dance Lab Armonia e i bambini arabi che partecipano ai loro campi estivi in Palestina è la danza e l’arte.

PRANVERA ZERELLARI Ballerina “Con loro abbiamo una grande difficoltà, la difficoltà linguistica: loro non parlano l’italiano e noi non parliamo l’arabo. Però grazie all’arte riusciamo a comunicare: è questo che ci portiamo dietro, i loro sorrisi e il capirsi con l’arte.” E’ ormai il quarto anno che i volontari di questa associazione italiana, di Montecatini Terme vicino a Firenze, raggiungono la Terra Santa. Lo fanno per “Armonia tra i popoli”, un campo estivo che organizzano per bambini e ragazzi tra i 3 e i 13 anni, al centro del quale c’è soprattutto la danza.

ALESSANDRA SPINETTI Ballerina “Io per esempio sono stata con i bambini più piccolini, abbiamo fatto un po’ di propedeutica, di danza classica, poi c’era il corso di hip hop, di moderno. Poi facciamo arte, laboratorio coreografico e prepariamo lo spettacolo. Siamo giovani, comunque, ed è estate, quindi era normale magari andare al mare, e invece noi sentiamo proprio che dobbiamo venire qua.” In sole due settimane nonostante le difficoltà di questa terra, 14 giovani ballerine sono state le insegnanti di oltre 200 bambini, tra Gerusalemme, Betlemme e Beit Hanina. Insieme, si sono preparati per il grande spettacolo finale. In cui si racconta dell’incontro tra San Francesco e il sultano Malik Al-Kamel…ma soprattutto si mette in scena la bellezza dello stare insieme e dell’amicizia.

ANTONELLA LOMBARDO Direttrice Dance Lab Armonia “L’arte ha un linguaggio superiore, un linguaggio che va al di là di tutte le nostre divisioni, di tutti i nostri muri, che riesce a farci incontrare e a farci diventare una cosa sola, una sola famiglia.”

Fonte: CHRISTIAN MEDIA CENTER

https://www.cmc-terrasanta.com/it/media/terra-santa-news/17938/danza-e-arte-per-l’armonia-tra-i-popoli




Gen Verde – Progetto Start Now

GEN VERDE

Video Progetto Start Now (sottotitoli italiano)




Gen Rosso, è uscito l’album live del tour LIFE 2019  

I grandi successi di sempre e le hit degli ultimi anni

1° luglio è uscito l’album live del Tour “LIFE”. Si chiama “Gen Rosso LIFE Tour”, disponibile già su tutte le piattaforme digitali, e raccoglie 12 canzoni live delle ultime tournée in Italia.

La musica diventa un contributo importante per migliorare la società se riesce a parlare ai cuori delle persone di quel tempo e di quel luogo. Il Gen Rosso, fin dai suoi esordi, ha sempre voluto immergersi nelle gioie e nei dolori delle migliaia di persone che di volta in volta andava ad incontrare nelle nazioni di tutto il mondo.

Le sfide tipiche della società di oggi hanno origine da una politica di morte: individualismo, relativismo, disumanizzazione, disuguaglianza, violenza, razzismo. Il nuovo spettacolo del Gen Rosso vuole scendere fino al cuore di queste problematiche rimettendo al centro la vita, proponendo spunti di riflessione e speranza. 

Il GR LIFE tour è una celebrazione alla vita, attraverso un nuovo sound pop/rock, con un fil rouge che caratterizza il concerto: l’Amore è il DNA di ogni uomo. Il concerto è stato ideato per soddisfare le numerose richieste arrivate da ogni parte d’Italia. Gen Rosso LIFE propone un mix di brani classici e alcune novità particolarmente apprezzate negli ultimi anni dal pubblico di sempre, ma anche dalle nuove generazioni.

Ecco un link per ascoltare alcuni brani.




“Chiara e il suo Sposo”: la scelta di Chiara Lubich raccontata in un musical

L’ultimo lavoro del cantautore Daniele Ricci è composto da canzoni arrangiate insieme a Gregorio Puccio che raccontano l’esperienza spirituale di Chiara Lubich e il suo amore per il suo Sposo, Gesù Crocifisso e Abbandonato che ha conosciuto e vissuto nel suo abbandono il dolore umano in tutte le sue espressioni. Il musical è già stato presentato in occasione di alcuni appuntamenti promossi dalle comunità dei focolari in vista anche del centenario della nascita della fondatrice dei Focolari che si terrà nel 2020. Composto da dieci scene, il Cd è stato prodotto in collaborazione con il Centro Chiara Lubich. Lo si può richiedere al seguente indirizzo mail: cd.chiara@libero.it 

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«Chiara Lubich-Rimini: un dono, una sfida»

La risposta della Città di Rimini all’evento del 10 marzo 2019 presso il Teatro degli Atti è stata particolarmente generosa: il teatro, che nella platea ha la capienza di 200 posti, risultava quasi pieno. Gli organizzatori e molti loro amici manifestavano la propria meraviglia: “mettere insieme, una domenica pomeriggio così bella, tanta gente e Rimini sa di prodigioso!” Ma ciò che maggiormente ha qualificato la presenza di tante persone è stato il profondo silenzio e la generale accoglienza dei contenuti e dei momenti artistici: si son viste in diversi momenti persone piangere di commozione.

Il teatro, discreto nelle sue linee architettoniche, si presenta però alquanto spartano al momento della consegna. Le commissioni artistiche della Parrocchia di S. Agata di Santarcangelo, de La Ginestra e della Comunità locale di Rimini, l’hanno reso non solo bello e accogliente ma addirittura stimolante per lo sviluppo del pensiero. Un rappresentante delle istituzioni nel suo intervento ha appoggiato le carte sul tavolo e ha improvvisato il discorso lasciandosi ispirare dall’arredo stesso: la figura di Chiara Lubich che sembrava una fonte luminosa e la città di Rimini contemplata con occhi artistici «erano più eloquenti che non le nostre statistiche». 

Chiara Lubich-Rimini: un dono, una sfida

L’evento si è sviluppato in tre momenti:

  • Canto e musica eseguiti dagli Swingeneris, un gruppo locale, e da Padre Elijah accompagnato dal sax di Anacleto Gambarara e dall’arpa ed il canto di Annalisa Cancellieri. I due gruppi hanno scandito i tempi dell’evento, conferendo un senso appropriato ad ogni particolare. 
  • Esperienze in atto di fraternità presenti nella nostra Città. Rimini è definita «capitale europea del volontariato» per l’alto numero di associazioni e gruppi (laici e di ispirazione religiosa) che operano nel Territorio.
  • Una tavola rotonda, guidata da Giorgia Salvatori e Luca Casadei (una presentata dal Movimento dei Focolari e l’altro dall’Associazione La Ginestra, entrambi impegnati nel mondo dell’economia e delle istituzioni): suo obiettivo scoprire l’incidenza della fraternità, esaminata non come valore in sé, ma quale paradigma globale di sviluppo politico, relativamente al mondo del turismo, dell’habitat, dell’economia e della qualità della vita sociale.

Il saluto della Vice Sindaco Gloria Lisi ha dato l’intonazione a questo pomeriggio di fraternità. La presentazione della figura di Chiara Lubich, tramite un video, ha avuto un impatto spirituale, emotivo e culturale rilevante. Voluto dagli organizzatori è risultato inatteso per la ricchezza e profondità dei contenuti: è venuto fuori un profilo di Chiara universale. Libero da ogni forma di appartenenza religiosa, politica e scevra da ogni forma di ideologia, ha potuto evidenziare il volto di Chiara in relazione al cammino dell’umanità verso il suo dover essere. 

Si sono quindi passati in rassegna alcuni soggetti portatori di fraternità del e nel Territorio, come ad esempio il Movimento di Comunione e Liberazione: ne ha illustrato, anche con esperienze, alcuni profili Cristian Lami, responsabile di CL a Rimini.

Il «già» della fraternità nel Territorio

Si è passati ad evidenziare gli aspetti più vivi della Cittadinanza Riminese tramite esperienze di persone che in diversi modi vivono l’augurio di Chiara alla «sua Città»: “Che Rimini e i suoi cittadini conoscano la gioia di una fraternità perfetta che irradi luce e amore tutt’intorno”.

I messaggi inviati per l’occasione sono stai quello di Emmaus Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, che è stato molto applaudito soprattutto perché ha messo a fuoco il significato dell’iniziativa in rapporto alla vita sociale di Rimini e del suo Territorio, e quello di Salvatore Martinez, che ha ricordato l’intensa stima e collaborazione sua e del Rinnovamento Nello Spirito con Chiara, particolarmente a Rimini: è apparsa la stretta unità fra i due Movimenti, alimentata dalla stessa fede, dall’adesione ai medesimi valori e reciprocante sostenuti nel perseguimento degli stessi obiettivi.

Testimonianze

Hanno poi singolarmente manifestato il loro contributo alla fraternità i sindaci Giuseppe Chicchi e Alberto Ravaioli.

Giuseppe Chicchi concesse la Cittadinanza Onoraria e nel suo intervento ne ha spiegato le motivazioni: “Rimini sempre aperta per la via del mare con l’altra costa dell’Adriatico si sentiva in dovere di dare una risposta alla guerra appena iniziata nell’ex Yugoslavia; Chiara con la sua presenza ha dato vigore e universalità a questa volontà di pace della Municipalità”.

Alberto Ravaioli è il sindaco che per dare continuità all’azione di pace e sviluppo umano alla città iniziata dal suo predecessore ha accolto Chiara nel 2002.

In quella data Chiara ha espresso in maniera molto forte l’esigenza di fraternità fra i popoli per una nuova convivenza di pace. L’ex sindaco ha voluto mettere in luce quanto sia benefico per una città che i suoi amministratori abbiano rispetto uno dell’altro accogliendo in successione e portando a compimento i progetti e le iniziative prese dall’antecessore. Ha voluto inoltre evidenziare come questa presenza di Chiara a Rimini unitamente a quelle precedenti sia stata ancora una risposta al male che ha sparso tanto sangue innocente: possiamo intravedere in queste parole il riferimento che fece Chiara nel 2002 alla tragedia delle Torri Gemelle.

Gli organizzatori hanno inserito una delle tante esperienze di fraternità in atto che fioriscono come per incanto nel tessuto economico del Territorio. Fabrizio Moretti e Vincenzo Colonna, due imprenditori, dirigenti di aziende che producono gli stessi articoli e perciò sono concorrenti fra di loro hanno raccontato come si articola il loro rapporto di fraternità: nel rifornirsi di materie prime quando per qualche motivo vengono a mancare a uno dei due, nell’aiuto nella ricerca del Know How, nello scambiarsi informazioni utili nella cura dei clienti, nel sostegno anche umano, nelle non piccole difficoltà che non possono non mancare a chi è posto in ruoli di responsabilità sociale. Hanno voluto mettere in evidenza quanto questo aiuto reciproco sia favorevole al funzionamento delle rispettive imprese e quanto il loro rapporto acquisti in umanità per il beneficio degli imprenditori stessi e di tutto il personale.

La testimonianza proveniente dalla Comunità Papa Giovanni XXIII attraverso Valerio Giorgis, responsabile della Comunità Riminese, ha evidenziato come la risonanza che ogni cittadino dà all’operato di don Oreste Benzi non sia motivata da cosa ha fatto, ma dall’aver valorizzato la solidarietà come necessaria espressione di vita umana e sociale. 

Tavola rotonda

Il vescovo di Rimini, Monsignor Francesco Lambiasi, ha messo in evidenza un rapporto collaborativo fra la Chiesa e la Società Civile. Ha parlato di un «noi» non statico, ma in cammino: una realtà che può essere espressa con una parola di recente coniata «sinodalità». La Chiesa vive nella carità che la anima e perciò diviene fermento anche per la socialità. Tale identità della Chiesa viene espressa da Chiara attraverso la fraternità. Il «noi» ha radici in Cielo, trova il suo modello nella Trinità Celeste e informa di nuovi contenuti la nostra convivenza.  

La Professoressa Gabriella Baldarelli, docente di Economia civile all’università di Bologna sede di Rimini, con esempi molto semplici ha messo in luce come da Chiara è scaturita l’Economia di Comunione, una espressione dell’economia civile. Ha chiarito in tal modo il perno attorno a cui ruota una economia a misura d’uomo. 

Sara Donati, Presidente del Consiglio Comunale di Rimini, abbandonando le carte precedentemente preparate, si è lasciata ispirare dall’arredo del teatro e dal clima che si respirava nella sala per legare in un’unica visione il grande impegno profuso dalla Municipalità Riminese nella ricostruzione prima (Rimini dalla guerra venne distrutta per il 92% – come anche Chiara notò nel suo discorso del 23 Settembre 1997) e nell’adattamento alla vita e alle sue esigenze nel presente. La necessità di curare l’habitat secondo criteri più umani, custodire come un dono l’acqua, il patrimonio artistico, l’accoglienza dell’ospite, ci offrono stimoli e la fraternità, come anelito profondo dell’uomo, sviluppa pensieri e suscita energie per formulare e portare avanti i progetti.

Il dottor Sergio Brasini Presidente del Campus universitario di Rimini, l’istituzione che permette l’esistenza che accompagna lo sviluppo dell’università a Rimini ha evidenziato come viene coniugata la fraternità nell’impianto educativo della università Riminese.

Alessandro Giovanardi, scrittore, docente d’iconografia e iconologia, storico e critico d’arte, ci ha condotto in un clima alto di contemplazione della verità. Egli ha evidenziato il percorso di riappropriazione della grande ricchezza artistica della nostra Città e delle antiche radici, ancora vive di tale ricchezza. Questo lavoro viene portato avanti dalla Chiesa Riminese in collaborazione con la Municipalità ed altre istituzioni: concorso che rende vivace e fecondo il recupero artistico e la riscoperta del suo valore come stimolo di crescita per la cittadinanza e dono per l’ospite che vive un momento significativo della sua esistenza, nella nostra città. Si è soffermato particolarmente sulle peculiarità artistiche del Tempio Malatestiano così come emergono nei recenti studi che hanno rivalutato la figura di Sigismondo Malatesta e l’équipe artistica che ha collaborato nella costruzione.

Patrizio Bianchi, assessore regionale alla scuola e alla formazione, ha fatto un intervento molto apprezzato iniziando con queste parole: «Mi sono domandato: cosa mi ha detto Chiara oggi; ho imparato che bisogna essere profeti nel proprio tempo […] Essere profeti vuol dire avere il coraggio di alzare la voce altissima, per seguire una visione del mondo in un tempo il nostro nel quale le risposte che vengono date non sono risposte ispirate all’amore». Ha proseguito per tutto l’incontro declinando la profezia di Chiara e l’accoglienza, la formazione in rapporto all’istruzione con chiarezza ed entusiasmo.

Liliana Cosi, étoile, ha saputo raccogliere le tonalità degli interventi di tutti i relatori armonizzandole al significato dell’arte che è profezia e augurio per la città di Rimini. Molto interessante è il rilievo che ha dato al coraggio e al desiderio di fraternità per la città, un desiderio orientato al futuro che non nega le difficoltà e la fatica del lavoro di ogni giorno ma che anzi sa orientarsi alla bellezza per la città, nella normale ordinarietà che ciascuno di noi è.

Nel susseguirsi sul palco di persone di associazioni diverse, di relatori che hanno coniugato il messaggio di Chiara, nel rispettivo ambito, è emerso un filo d’oro che ha legato i vari momenti e i vari contenuti, mettendo in risalto a più riprese proprio il carisma di Chiara: “l’Unità”, che è il vivere sociale mettendo alla base la fraternità, tanto nella politica quanto nell’economia, nell’arte quanto nel turismo, nella cultura.

Nella gioia generale per quel filo d’oro che parte dal Cielo e collega tutti gli attori di questo evento gli organizzatori hanno tentato una considerazione finale. Cos’è tutto questo di fronte al dilagare di corruzione sociale e indifferenza etica che si coglie un po’ ovunque quasi fosse un costume? Eppure tra i presenti vibrava un gran senso di ripresa e voglia di ridire un sì ad ogni possibilità di intervento ci possa capitare.

Don Giancarlo Moretti – Associazione culturale La Ginestra
Paolo Maroncelli – Comunità del Movimento dei Focolari di Rimini




Il Gen Verde a Bressanone (Bz)

Cinque giorni con i giovani in Alto Adige per il Progetto “Start Now”. 

“Abbiamo trascorso insieme solo cinque giorni, ma sembrava ci conoscessimo da tantissimo tempo”. Questa è la convinzione comune a tutti noi: Gen Verde, ragazzi che hanno partecipato al Progetto, organizzatori, tutti. Giorni di famiglia, di condivisione, di lavoro sodo, di progetti concreti, di gioia, di divertimento!”.

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Concorso fotografico “La fraternità in un click”

I Giovani per un Mondo Unito di Cuneo organizzano il concorso fotografico “La fraternità in un click” per sostenere il progetto “Amicizie tra famiglie dell’Italia e del Medio Oriente”, un ponte di solidarietà che permette di aiutare alcune famiglie con difficoltà in Libano.

L’iniziativa invita i partecipanti a sviluppare il tema della fraternità lasciandosi ispirare da queste parole pronunciate da Maria Emmaus Voce, presidente del Movimento dei Focolari al Genfest svoltosi a Manila nel luglio 2018:

(…) se cambia il cuore dei presenti, allora il mondo comincia a cambiare. E il cuore cambia se si lascia penetrare dall’unico valore che tutti i giovani di ogni latitudine riconoscono come il più importante: l’amore!
Cominciate quindi ad amare concretamente. Il primo passo non è quello delle azioni grandi, ma quello dei piccoli atti d’amore che fanno grande la vita e hanno il potere di cambiare il mondo e di incidere sulla società. Senza paura di dover fare chissà cosa, ma renderci vicini alla persona che ci passa accanto. Ciò vuol dire amare la cassiera del supermercato, prenderci cura del povero che ci chiede del nostro, imparare a farci
il letto per amore del compagno di stanza, lavare i piatti per amore di chi ci mangerà dopo…

Come partecipare

La partecipazione al concorso è aperta a tutti i fotografi non professionisti e senza limiti d’età. Ogni partecipante potrà inviare tramite email un massimo di una fotografia per ogni sezione in concorso ( a colori – bianco/nero) da allegare unitamente alla scheda di iscrizione debitamente compilata.

Il costo d’iscrizione al concorso è di € 10,00 e come anticipato, parte del ricavato andrà a sostegno del progetto “Amicizie tra famiglie dell’Italia e del Medio Oriente”.

Il pagamento potrà avvenire tramite Satispay (specificare come causale “Concorso fotografico fraternità”, nome e cognome del partecipante) al numero +393488464294 o consegnati in contanti a “Mobili Viale” – Via Roma 22 Cuneo oppure ad HobbyFoto –Corso Nizza 45 – Cuneo. La stampa delle fotografie è a carico dell’organizzazione.

La consegna delle opere dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2018 all’email info@hobbyfotocerato.it e per conoscenza all’organizzazione babyii@hotmail.it specificando nell’oggetto “concorso fotografico  fraternità” e il nome e cognome del partecipante.

Maggiori informazioni, il regolamento e la scheda di iscrizione si trovano sul sito dell’Associazione Obiettivo Fraternità, che sostiene il concorso. 




Approdo: 10 anni dopo Chiara Lubich

Venerdì 20 aprile sera, nella collegiata dello S.Santo a Ischia Ponte, una serata artistica ha voluto ricordare Chiara Lubich a dieci anni dalla scomparsa. La serata, frutto dell’incontro fra l’esperienza dello scenografo casertano Enzo Gagliardi, del regista Valter Pesce con alcune realtà isolane nel campo del canto e della musica, è stata un momento dedicato alla “bellezza”. Quella stessa bellezza che scaturisce dal Carisma dell’unità di cui Chiara è stata portatrice. 

Dalla chitarra di Sasà Ferraiuolo e dalle voci dei giovani cantanti della sua Mediterraneo Music School, alla Corale del Buon Pastore, dalle note della pianista Franca Volpicelli accompagnata dal violino di Pina Trani , dalla recitazione di alcuni brani al clarinetto di Marco Cocule e ancora alla voce di Alessandro Riff per ritornare alla musica leggera, in quasi un’ora e mezza si è costruito un mosaico di stili e di arrangiamenti che legava ed esprimeva quello che di vero è in ogni esperienza artistica. Quasi un laboratorio, all’interno del quale anche due pittori, Annamaria Di Meglio e Francesco Mazzella, nello scorrere della serata hanno dato forma ai lineamenti del volto di Chiara. Il tutto incastonato nella cornice barocca della chiesa e sostenuto dalla disponibilità del parroco Don Carlo Candido e del Borgo di Ischia Ponte.

“Non immaginavo che stili tanto diversi ed esperienze artistiche così distanti potessero armonizzarsi come stasera”, è stata l’impressione di alcuni dei presenti e forse anche il messaggio più naturale che l’esperienza di Chiara poteva suggerire. 

E due dei giovani cantanti, Concetta e Ivan, che si erano coinvolti nella serata pur senza conoscere Chiara Lubich, hanno scritto:“Nonostante i problemi credo che sia stata una bellissima serata… Credevo fosse una di quelle solite cose noiose, ma non è stato affatto così. In tempi ridotti si è riuscito a fare tutto e, cosa più importante, a raccontare al meglio la vita di Chiara”.

“La serata, come anche la mattina di preparazione, mi ha trasmesso tanto calore, quel calore sempre meno scontato per chi come me vive il suo rapporto col divino nella sua intimità e non appartiene a realtà comunitarie. Ebbene mi sono sentito accolto ed ho amato quell’aria quanto l’idea romantica che la luce riesca a sopravvivere ancora e forse mai smetterà di brillare…”

Dunque un’occasione di festa, di incontro e anche di gratitudine, come ha precisato nel suo saluto il Vescovo Padre Pietro Lagnese, gratitudine per ciò che questa vita del Vangelo ha prodotto dappertutto e anche sulla nostra isola. Perché l’incontro con lei – come qualcuno ha detto, – con il suo Carisma, è stato in qualche modo un Approdo, è stato come entrare in un porto dopo la navigazione, ritrovando senso e prospettiva al viaggio.




Giovani e Gen Verde a Crotone, un cocktail spumeggiante

Tra sfide, scoperte e sorprese, echi di un’autentica scuola di vita e di fraternità

video del Gen Verde

video da WeSud news




Gen Verde: dopo Start Now cosa cambia?

Una zoomata su com’è andata dopo il progetto a Palermo, La Spezia . . .

Tanto lavoro per preparare il progetto, giorni intensissimi nel viverlo, ma poi cosa resta? Rimane solo qualche flash per l’album dei ricordi o ci sono tracce più profonde?

L’abbiamo chiesto ai protagonisti di alcune fra le ormai tantissime tappe toccate dall’iniziativa in molti paesi del mondo. 

Da quello che ci hanno raccontato emergono alcune note comuni.

La prima? Start Now dà il la (è proprio il caso di dirlo!) a un modo diverso di vivere e di rapportarsi con gli altri, basato sulla fiducia, sull’apertura, sul mettere al primo posto il bene comune e non più il proprio piccolo particolare. E questo stile continua nel quotidiano. “Quello che abbiamo vissuto è per tutti, è profondo e ti cambia la vita. È proporre una cultura diversa, quella della fraternità, della tolleranza, del rispetto”.

La seconda: il principale effetto è un clima del tutto speciale, che fa sentire in famiglia, dà coraggio, spinge ad agire cominciando per primi per cambiare il mondo intorno a sé, fa scoprire che “è insieme che siamo forti, non isolati. Possiamo sognare in grande se facciamo le cose insieme”. Qualcuno l’ha chiamato “spirito di fratellanza” e assicura che “non c’è nulla di più bello e di più vero che un legame tra persone che mettono il bene degli altri prima del proprio”.

La terza nota potremmo chiamarla condivisione: è la spinta, il desiderio di comunicare ad altri l’esperienza vissuta, di contagiarli con la gioia sperimentata, di coinvolgerli nell’impresa di migliorare il mondo lì dove si è.

“Siamo riusciti a rapportarci meglio con la gente e a volte influenzare anche altre persone a fare come noi”, ci ha raccontato un ragazzo.

E un’insegnante, parlando dei suoi alunni con cui ha partecipato al progetto: “Li sento insieme a me costruttori di un mondo migliore perché hanno saputo dimostrare di avere un’umanità profonda che io ho forse sottovalutato negli anni. Non li vedo più come ragazzi a volte immaturi, ma come persone capaci di mettersi in gioco e con cui possiamo provare a cambiare il mondo”.

 Il desiderio di vivere nel quotidiano e diffondere questa nuova cultura fa fiorire diverse iniziative.

A Palermo ad esempio stanno già lavorando a una seconda edizione di Start Now 2018, per offrire ad altri questa esperienza “profonda, che cambia la vita”.    

E a La Spezia per guadagnare qualcosa da condividere con persone in necessità si sono inventati un pomeriggio di “lavaggio auto” a favore della Nigeria, e un fantasioso “Ballo in maschera anni Sessanta” con tanto di quote di partecipazione girate poi a un dispensario a Man, in Costa d’Avorio. A far “sentire” la fraternità, prima della festa, un collegamento via Skype con gli amici del paese africano.

Per finire, è preziosa anche un’altra sottolineatura corale: “tutto quello che possiamo fare può avere un respiro universale. È importante iniziare da noi, con quel poco che noi possiamo fare per costruire un mondo molto più unito”.

Insomma, piccoli passi ma immensi orizzonti. Sentendosi parte di un coro dove non può mancare la voce di nessuno.

E chissà quanti altri effetti, qua e là per il mondo, suscitati dalla condivisione del progetto Start Now. Non un bellissimo fuoco d’artificio che si spegne lasciando solo ricordi e nostalgia, ma una scintilla che accende, contagia, dilaga.       




Il 12° Festival e 7° Campus di Armonia fra i Popoli: “Identità”

Nel mese di settembre 2017, a Montecatini Terme, il Festival di Armonia fra i Popoli è arrivato alla sua 12° edizione ed al 7° Campus: il titolo era “Identità”, progetto organizzato dall’Associazione Culturale Dancelab Armonia.

La rassegna che vede la direzione artistica di Antonella Lombardo ed è curata da Elisa Catolfi, è un progetto sostenuto dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Pistoia,
da tutti i Comuni della Valdinievole e dalla Diocesi di Pescia, e vede il coinvolgimento di molti altri soggetti pubblici e privati, come Unico Firenze e Libera all’arte, in particolare alla danza, come strumento universale e trasversale di armonia fra i popoli.

Il 27 agosto, i giovani provenienti da Israele, Palestina, Argentina, Colombia, Camerun, Francia, Germania e Italia sono arrivati per partecipare al Campus Internazionale di Alto Perfezionamento nella Danza. Il progetto è andato avanti con diverse iniziative nei vari comuni coinvolti: la proiezioni di un film, una cena multietnica, forum, l’inaugurazione di una mostra fotografica; ma anche con due eventi davvero importanti.

Il 1° settembre a Montecatini, nella Sala Consiliare del Municipio, alla presenza del Sindaco di Montecatini, del Vescovo di Pescia, di vari assessori dei comuni vicini, di Massimo Toschi della Regione Toscana e di tutti i ballerini del Campus è stato consegnato il premio “Armonia fra i popoli 2017” al Sindaco di Trento Alessandro Andreatta, per l’impegno profuso nella realizzazione del progetto “Trento, città per educare“, rivolto a costruire processi partecipati per una comunità inclusiva e solidale.

Molto soddisfatto il sindaco Andreatta, che ha ricevuto il premio “che conferma la validità del lavoro che abbiamo intrapreso da anni a Trento, dalla prima volta in cui realizzammo un’aiuola come simbolo di pace, proseguendo poi nel realizzare tutti i progetti, penso all’ultimo percorso di educazione alla pace e ai suoi valori che ha avuto come parola-chiave l’«accoglienza». Un evento che ha portato in piazza Duomo a Trento 1.500 studenti in una giornata memorabile per il capoluogo trentino.

Il 6 settembre a Monsummano Terme, presso il teatro Yves Montand si è svolto lo spettacolo finale del campus: erano presenti, oltre al Vescovo di Pescia, il presidente della Provincia e il sindaco di Monsummano. Massimo Toschi della Regione Toscana, Padre Ibrahim Faltas della Custodia della Terra Santa, e il sindaco di Betlemme, Anton Saltan. Il premio “Armonia fra i Popoli” è stato consegnato al sindaco di Betlemme: il ringraziamento del sindaco è stato sincero e profondo. In tutto il teatro era palpabile la gioia ed il desiderio di costruire la pace e l’atmosfera che si respirava faceva veramente pensare a “Cieli nuovi e terra nuova”.