Gen Verde Tour Italia 2021: si riparte! Bergamo 3 ottobre

Dopo 18 mesi di lockdown, al via i concerti dal vivo.

È arrivato il momento tanto atteso dal Gen Verde e dal suo pubblico: dopo un anno sfidante per tutti e dopo tantissime attività online che ci hanno fatto sentire tutti più vicini, ritornano i concerti dal vivo! Si ricomincia con GEN VERDE TOUR ITALIA 2021: un’opportunità per condividere messaggi di speranza e ripartire insieme!

Si inizia dall’Italia con alcune date in settembre e ottobre in varie città da raggiungere, se siete vicini. Altrimenti potete seguire il tour sui social del Gen Verde dove troverete sempre foto, video e… tanti altri contenuti.

Noi non abbiamo mai dato per scontata la presenza del pubblico nei nostri concerti – spiega emozionata Marita – Il pubblico è il fattore più importante e, tutto quello che abbiamo da dire, si potenzia se abbiamo qualcuno davanti a noi… E allora, dopo questi quasi 2 anni ci sembra di riscoprire la bellezza di questo scambio prezioso che si genera tra noi e chi ci ascolta. I concerti online sono stati una potenza che ci ha permesso di raggiungere contemporaneamente tante persone nei 5 continenti, ma adesso non vediamo l’ora di incontrare di persona tutti quelli che erano davanti lo schermo”.

Ecco le date:

19 settembre ore 21.00 – Vicoforte (CN)

Casa Regina Montis Regalis, Piazza Carlo Emanuele I

25 settembre ore 20.45 – Luino (VA)

Via S. Pietro 59
@sanluigiluino

www.facebook.com/sanluigiluino

2 ottobre ore 21.00 – Sorbolo (PR)

Piazza della Libertà

3 ottobre ore 19.45 – Bergamo (BG)

Teatro Istituto delle Suore delle Poverelle

Via S. Bernardino, 56

Tel. 035-38.31.529

Per maggiori info: https://www.genverde.it/tour/




Verso uno stile sinodale

Al via da oggi una settimana di riflessione dal titolo “Sinodalità: perché?” promossa dal Movimento dei Focolari per quanti operano a livello ecclesiale e desiderano mettere in moto percorsi di “sinodalità”. Dal 23 al 27 agosto quartier generale a Cadine (Trento) e centinaia di partecipanti collegati online.

Centro Mariapoli Chiara Lubich – Cadine (TN)

“Il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio”, ha affermato Papa Francesco in occasione del 50° anniversario del Sinodo dei Vescovi il 17 ottobre 2015, ed è più volte tornato su questo tema fino ad indire il prossimo sinodo proprio su “Chiesa e sinodalità”. Francesco considera, infatti, vitale che la Chiesa non si comporti come “una società umana, un partito politico – maggioranza, minoranza – (…) una ditta”, ma che sia sempre in ascolto dello Spirito Santo, illuminata dalla preghiera e dall’Eucarestia, e dove sia vivo l’amore reciproco.

È in questa prospettiva che il Movimento dei Focolari in Italia è in cammino con la chiesa italiana per approfondire una riflessione e una condivisione di esperienze che mettano in luce quanto già esiste a livello delle varie realtà diocesane e provinciali e apra delle piste per crescere nella dimensione del cammino comunitario. L’introduzione dell’incontro di Cadine, la mattina del 24 agosto, è affidata infatti a mons. Stefano Russo, segretario generale della CEI, con una “Lettura della realtà della Chiesa italiana”.

Sono più di 300 i partecipanti provenienti da tutte le regioni e province autonome, 30 radunati in presenza al Centro Mariapoli di Cadine, e il resto online, collegati singolarmente o riuniti in piccoli gruppi.

La fondatrice dei Focolari ha sempre spronato i membri del Movimento a vivere per la Chiesa, e per attingere alle radici del carisma dell’unità sarà offerto l’ascolto di una conversazione di Chiara Lubich del 1966, intitolato proprio “La passione per la Chiesa.

La struttura del programma prevede due momenti comuni: al mattino un tema centrale, uno spunto di meditazione e l’introduzione ai lavori di gruppo (in presenza o online); al pomeriggio-sera, la conclusione.

Il 25 agosto è previsto l’intervento di mons. Piero Coda, teologo, sul “Discernimento comunitario nella luce del Carisma dell’Unità”; mentre la giornata del 26 agosto è dedicata ai “Percorsi concreti per un futuro sinodale” presentando interventi esperienziali di cammini in atto (della diocesi di Bolzano-Bressanone, Matera e del Piemonte). Nella giornata conclusiva, il 27 agosto, l’intervento di Gabriele Bardo e Cristiana Formosa, neodelegati del Movimento dei Focolari in Italia e Albania, con la condivisione delle piste di lavoro per il prossimo triennio.

Maria Chiara De Lorenzo

Vedi anche articolo su Città Nuova 




Udine Summer Campus 2021: “Tu molto bene”

21 giovani, 8 giorni e tanta voglia di donarsi: nel cuore del Friuli, presso l’Istituto Salesiano Bearzi di Udine, si è concluso il 31 luglio uno dei vari “summer campus” previsti in tutta la penisola per quest’estate 2021. Nati con il proposito di aprire cuore e mente ai bisogni degli altri, questi campus sono momento di riflessione personale e impegno concreto, dove i ragazzi d’oggi possono tradurre ciò che imparano ogni giorno (competenze linguistiche, tecniche e organizzative, capacità manuali, musicali e molto altro) in aiuto concreto a coloro i quali vivono ai margini della nostra società.

Noi di Udine abbiamo avuto modo di metterci in gioco, donandoci presso diverse realtà locali volte ad aiutare il prossimo: una casa famiglia, che ospita bambini allontanati dalle proprie famiglie, due strutture per minori stranieri non accompagnati (MSNA) della rotta balcanica (la città di Udine è il capolinea, considerata la “Lampedusa del Nord”),, un centro di recupero per tossicodipendenti e infine presso l’Emporio della Solidarietà e la mensa della Caritas locale. Tutte realtà spesso dimenticate o lontane dalla nostra quotidianità; ma niente di tutto ciò ha potuto nulla contro il nostro desiderio e la nostra volontà di rimboccarci le maniche ed “essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo” (Mahatma Ghandi).

“Tu molto bene”

Siamo arrivati al Campus dopo un lungo periodo di lockdown che ha limitato i nostri rapporti con il prossimo: concentrati sulla nostra quotidianità, affaccendati tra studio e lavoro, abbiamo dimenticato cosa significhi mettersi al servizio. Sentivamo quindi la necessità di aprirci di nuovo, di renderci utili al prossimo, ma come? Cosa dare a quelle persone con cui apparentemente non avevamo nulla in comune?

Niente di più bello è stato scoprire quanto invece il primo passo possa fare la più grande differenza. Nessuno di noi si sarebbe mai aspettato di poter imparare e scoprire tanto: abbiamo riscoperto l’importanza dei piccoli gesti, come una breve chiacchierata o, quando non era possibile capirsi in italiano, un sorriso, un abbraccio o un semplice gioco. Spesso le differenze linguistiche ci hanno costretto a ridurre all’osso l’uso della parola, semplificando al massimo il nostro modo di esprimerci, togliendo verbi, articoli e coniugazioni.

Il complimento che abbiamo ricevuto più spesso è stato “tu molto bene”, da intendersi come “tu sei molto bravo”. Questa espressione, che ormai abbiamo fatto nostra, racchiude l’essenza di questa nostra esperienza: a volte basta veramente poco per volersi bene. E così gli intenti di prossimità si sono subito trasformati in reciprocità.

“Ha un cuore grande. Dio è molto contento”

A fare da contorno alle attività di volontariato, numerosi sono stati i momenti di formazione: abbiamo potuto ascoltare le testimonianze di Jerome, il quale ha condiviso con noi la sua personale esperienza con gli immigrati nelle periferie parigine, e di Toriale, che ci ha raccontato il lungo viaggio intrapreso dall’Afghanistan per giungere in Italia, Paese dove attualmente risiede e lavora come mediatore culturale. Inoltre, molto profonda è stata la testimonianza di Nicolò (29 anni), a conclusione di una piacevole gita in barca con i ragazzi della comunità MSNA. Nicolò ha preso parte a numerose esperienze di volontariato nelle periferie della Bolivia, dove ha portato aiuto e felicità a tanti bambini abbandonati e ammalati.

Uno dei ragazzi, colpito da questa testimonianza, ha detto: “(Nicolò) ha un cuore grande, ha fatto bene al suo cuore. Dio è molto contento”. È stato toccante come, nonostante il suo personale vissuto, segnato da profondo dolore e grandi difficoltà, egli abbia trovato la forza per esternare le proprie emozioni.

Conoscere le loro esperienze e osservare la realtà dal loro punto di vista, anche se solo per poco, è stato un dono immenso, che ci ha permesso di condividere un piccolo scorcio del loro dolore, e al contempo di ingegnarci per trovare ogni modo possibile per stare loro accanto. Tra lezioni di italiano, informatica, lavori nell’orto o di riqualificazione delle strutture e momenti di svago, abbiamo ascoltato le loro storie, il viaggio che hanno intrapreso per arrivare fin qui e le difficoltà che devono affrontare ogni giorno. Insomma, un viaggio di umiltà che non solo ci ha resi consapevoli di quanto non sia scontato ciò che abbiamo, ma anche di quanto noi siamo responsabili verso coloro che sono meno fortunati.

Silvia, operatrice della Caritas, ha detto “Non si possono capire le persone con la razionalità, ma con le emozioni. La razionalità è ciò che serve per trovare le soluzioni.”

“La prossima volta che ci vedremo parlerò italiano”

Se all’inizio pensavamo di essere solo noi a dover dare aiuto, via via abbiamo realizzato quanto invece stavamo ricevendo noi dagli ospiti delle strutture. Attraverso balli, giochi e risate, sono stati proprio loro a farci ritrovare l’entusiasmo di stare assieme e la gratitudine per ciò che abbiamo.

Negli occhi di molti abbiamo visto il desiderio sincero di imparare l’italiano assieme a noi e agli insegnanti. Le relazioni costruite hanno dato valore all’apprendimento, tanto che uno di loro ci ha detto: “La prossima volta che ci vedremo parlerò italiano”. L’obiettivo ora è rivedersi presto.

Ci ha colpito sapere che questa è stata la prima volta che le due strutture per MSNA  hanno aperto le porte ad un gruppo così numeroso di giovani coetanei degli ospiti. Per noi, è stato un valore aggiunto all’esperienza e alle relazioni.

Ognuno di noi si è sentito parte fondamentale del campus: ora ci impegneremo, insieme, a trasmettere alle nostre famiglie, amici e compagni questa nuova sensibilità. Torniamo a casa consapevoli, responsabili, ma soprattutto più grati per aver trovato un angolo di paradiso per quanto amore abbiamo ricevuto da questa fetta di umanità che il mondo chiama “scarto”.

Leggi le esperienze:

Cosa è stato per me

 




Summer Campus 2021

Anche l’estate 2021 è stata caratterizzata dai Campus Estivi dei giovani del Movimento dei Focolari in diverse città dell’Italia.

Vedi maggior notizie e foto sulla

Pagina Facebook Giovani per un Mondo Unito – Italia

L’esperienza del Summer Campus di Prato. Il servizio su TV Prato




Come posso coniugare l’Ideale dell’Unità con la concretezza della vita e della cultura?

Da questa domanda, sintomo di una nuova esigenza, è partito il lavoro di un team intergenerazionale che sta dando nuova vita al progetto dell’Istituto Superiore di Cultura, nato nei primi anni 2000 e voluto dalla fondatrice del Movimento dei Focolari Chiara Lubich.  Un’esperienza fondata sul dialogo tra discipline diverse, illuminate dal metodo del Carisma dell’unità, volto a farle fiorire sotto una luce nuova, all’interno di un contesto fortemente intergenerazionale.

La stessa Lubich, nel suo discorso inaugurale, introduceva così quell’esperienza: “La Scuola che sta per iniziare ha un compito: insegnarvi la Sapienza.  Ma cos’è la Sapienza? […] Essa scruta la profondità di Dio e ne scorge la fulgida bellezza […]. Ma, scoperto e quasi assaporato Dio, con quella luce negli occhi può ora guardare il mondo, e vederci bene […] tutto giudicando secondo ragioni divine, quasi proiettando – ecco il compito della Scuola – su tutto la luce dell’infinito sguardo di Dio” (1).

Alcuni studenti e studentesse, oggi professionisti, che hanno avuto la possibilità di fare quella prima esperienza dal 2000 in poi, la descrivono come “un’esperienza di condivisone e di relazione ad un livello di profondità impressionante, che non ho più trovato nella vita. Si scendeva talmente nel profondo della mistica del Paradiso ’49 – attraverso la vita e lo studio – che si ribaltava completamente la prospettiva sulle singole discipline. Era una conversione quotidiana. Sono stati i giorni più vivi della mia prima giovinezza”; oppure: “Era un intreccio tra vita del Vangelo condivisa e studio delle varie discipline alla Luce del Paradiso del ’49. Strumenti e motivo di coraggio per fare la nostra parte lì dove operiamo”.

Oggi, a distanza di 20 anni da quella prima esperienza, grazie alla partnership dell’Istituto Universitario Sophia, parte la Summer School ISC Italia dal titolo “Sguardi interdisciplinari per una cultura dell’Unità”; Questa scuola rinasce, anche in Italia dopo diverse esperienze in altre parti del mondo (2), grazie ad una rinnovata sinergia tra l’esigenza delle generazioni più giovani di pensare in modo diverso, di fare propria una cultura nuova, e la risposta di adulti attenti e capaci di ascoltare.

Non solo lezioni, ma una vera e propria esperienza di vita evangelica: dieci giorni di dialogo e riflessioni a tu per tu tra docenti e giovani studenti delle varie discipline, immersi nella natura di Loppiano e accolti dalle strutture dell’Istituto Universitario Sophia, per confrontarsi su temi come politica, economia e giustizia, antropologia e teologia, matematica e nuove forme di tecnologia, comunicazione… Il tutto alla luce dell’esperienza fatta da Chiara Lubich e le sue compagne nell’estate del ’49.

Equipe organizzativa ISC Italia

Quando? 21-31 agosto 2021

Dove? Loppiano (FI)

PER I GIOVANI A PARTIRE DA 22 ANNI

Affrettati! Le iscrizioni sono aperte fino al 20 luglio!

Tutte le informazioni: https://sites.google.com/view/iscitalia/home?authuser=0

1 Chiara Lubich, Discorso inaugurale della Summer School Sophia “Per una cultura dell’unità”, Sophia, N°0/2008

2 https://www.focolare.org/news/2013/09/30/sudamerica-verso-la-escuela-de-verano-2014/




Up2MeProject

Nato nell’ambito del Movimento dei Focolari ad oggi Up2Me si è sviluppato in ventotto nazioni e risponde ad una richiesta ben chiara da parte di bambini e adolescenti che si trovano ad affrontare grandi temi (vita, salute, sessualità, stili di vita moderni, emozioni, scelte per il proprio futuro…) e non dispongono di strumenti adeguati.

I genitori spesso si sentono impreparati nel rispondere a queste richieste. Di conseguenza i social media diventano la fonte principale, non formando al valore della persona nella sua interezza. “Queste cose non le ho mai trovate su Internet” è stato lo “sbotto” di una ragazzina al termine di una sessione di Up2Me sulla conoscenza della bellezza e delicatezza del proprio corpo.

Up2Me intende rispondere a queste sfide e aiutare i genitori in questa fase di accompagnamento ai bambini e agli adolescenti in un percorso di formazione integrale.

Quali sono i temi principali affrontati?

Per i bambini: emozioni; corporeità; amicizia; vita e morte…

Per i preadolescenti e adolescenti: la bellezza e delicatezza del proprio corpo; la meraviglia della nascita della vita; rispetto della vita umana e del pianeta; igiene personale; aborto; contraccezione; tecniche di riproduzione assistita; dipendenze; pornografia; gender studies; stili di vita salubri (sport, alimentazione, riposo…); opportunità e problemi di internet; importanza dell’aspetto spirituale per l’essere umano; mass media; bullismo; amicizia; emozioni; innamoramento; il progetto di vita…

Per i genitori dei preadolescenti e adolescenti: educare in tempi di crisi; autorità e autorevolezza; comunicare bene; l’adolescenza, età di opportunità; come parlare coi figli di sessualità, dipendenze (sostanze, pornografia, smartphone…), stili di vita (alcol, fumo, alimentazione…), new media…

Il percorso formativo si rivolge anche a coloro che vogliono diventare “tutor Up2Me” attraverso la partecipazione ad una Scuola internazionale con formazione teorica e sperimentazione pratica.

Up2Me è coordinato a livello internazionale da un’equipe centrale collegata con vari team locali. È attivo un Comitato Scientifico internazionale multidisciplinare, con professori di psicologia, pedagogia, medicina, teologia e diritto.

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“E’ una grande lezione per me”

Loppiano, dal workshop di teatro col Gen Verde al palco di “A Time for Change”

L’utilizzo dello spazio, l’ascolto delle proprie e delle altrui emozioni anche nel silenzio, la gestualità: tutto per capire cosa esprimiamo di noi e come lo facciamo. Benvenuti a teatro. O, per meglio dire, ad un workshop di teatro.

Siamo a Loppiano. Il Gen Verde continua a reinventarsi e a proporre i propri ideali. I tour sono ancora sospesi, così nasce l’idea di mettere sempre più a frutto le proprie competenze: Alessandra Pasquali, attrice e membro del Gen Verde, propone alle altre componenti di fare workshops di teatro con i giovani delle scuole di formazione. “Potrebbe essere un’occasione di crescita umana per chiunque desideri conoscere le proprie emozioni ed entrare a contatto con la propria interiorità”, dice Alessandra.

Inizia così l’avventura ed Alessandra rispolvera tutti quegli esercizi svolti negli anni di accademia a Roma. Alcuni diventano dei giochi educativi, altri l’occasione per fermarsi e provare ad ascoltarsi senza timore. Non manca poi la sua esperienza personale che dona a piene mani, senza paura, perché può essere un dono per i tanti giovani che le sono dinanzi.

Un primo workshop, e poi un altro e così via in un susseguirsi di originalità e conoscenza profonda. Lo testimoniano i feedback giunti al Gen Verde al termine di queste attività. Eccone uno: “Dopo questa lezione di teatro non sarò più lo stesso; mi ha insegnato l’importanza di scegliere, sempre, spronandomi ad avere coraggio e disponibilità. Il lavoro di gruppo ci stimola tanto anche perché incontreremo dei giovani con i quali bisogna sapersi rapportare”.

Si è creata una tale atmosfera di fiducia che una delle ragazze ha detto: “Ci possiamo esprimere perché è un posto sicuro”, tanto da far loro prendere il coraggio di chiederci: “Possiamo far parte del vostro Concerto del Primo Maggio (A Time for Change) per la Settimana Mondo Unito?”. Che felice sorpresa ricevere questa domanda! La scaletta era pronta, ma abbiamo stravolto tutto molto volentieri! Di nuovo sul palco con i più giovani dopo i workshop di danza, percussione e teatro: un’emozione unica. Una ragazza: “Ho imparato tanto ad avere fiducia in me stessa qui e anche nella vita”.

E così, dapprima si cerca di vivere il Vangelo, poi si prova a testimoniarlo attraverso l’arte: è la vita del Gen Verde che prende dentro tanti altri.  È un esercizio che richiede tanta voglia di ricominciare in ogni momento e che può valere per tutti. Buon allenamento!

Dal sito www.genverde.it
Facebook: @GenVerdeOfficial
Youtube: https://www.youtube.com/user/GenverdeOfficial
Twitter: @GenVerde_music
Instagram: @gen_verde_officia

Gen Verde – Perfomance OnLine
 
18 luglio 2021
Gen Verde – YouTube Channel (Link: https://www.youtube.com/user/GenverdeOfficial )
 
Prossimamente maggiori informazioni

 




Come un’unica famiglia, al di là del mare

L’impegno di Lorenza, un’infermiera in pensione e della comunità del Trentino a sostegno dei progetti di AFN in Libano e Siria non si arresta nonostante la pandemia. L’ultima recente iniziativa è la raccolta dei fiori di Sambuco.

«Nel nostro territorio, a Rovereto, ci sono persone di provenienza araba. Vivendo vicino a queste famiglie mi sono resa conto delle difficoltà che incontrano ogni giorno, non avendo padronanza della lingua italiana. Le affianco, ad esempio, nella prenotazione di un esame specialistico, nel leggere i referti online, nell’iscrizione dei figli a scuola, nel custodire i bambini quando c’è la necessità se nonne e zie sono rimaste nei Paesi d’origine… Le varie persone con cui sono in contatto sono contente di poter aiutare chi ha bisogno e così condividiamo le necessità di tutti. Una famiglia siriana arrivata in città attraverso i corridoi umanitari ad esempio cercava uno stenditoio e una borsa carrello per la spesa. Ho scritto queste richieste sul gruppo Whats’App e già la sera ho potuto consegnare tali cose, con sorpresa degli amici. Sto facendo questa esperienza, che Dio interviene nella vita di ognuno, dando una risposta attraverso la vicinanza dei fratelli.

Con amici del Trentino seguivamo le vicende del popolo siriano sul sito di AFN e quello di  AMU. Ci chiedevamo cosa potevamo fare per aiutare concretamente in questa situazione veramente drammatica. Da qualche anno organizziamo delle cene per fare qualcosa di concreto per quel popolo così provato, cene che non solo permettevano di raccogliere denaro per i progetti ma erano anche un’occasione per stare insieme e coinvolgere persone cristiane e  musulmane. Ricordo alcune signore arabe che hanno dato un contributo, preparando vassoi con i dolci tipici del loro paese. Ho cominciato a dialogare con loro e  farmi vicina alla sofferenza di questa comunità di siriani musulmani.

Ultimamente sul sito di AFN è stata pubblicata una lettera di Robert Chilaud (referente progetto in Siria)  venuto a Trento qualche mese fa e con cui avevamo fatto in precedenza un incontro attraverso la modalità on line.

Quando ho letto la lettera di Robert che raccontava della situazione attuale in Siria e che umilmente chiedeva aiuto, mi ha colpito quando diceva che la gente sta perdendo speranza, forza, ma, lui faceva un esempio di un momento dove la Provvidenza aveva risollevato e ridato coraggio a una persona.

Non abbiamo potuto più fare le cene in questi due anni però anche l’estate scorsa un bel gruppo di famiglie si è ritrovato in Valle di Non per il quarto anno consecutivo per l’operazione “Succo di mela solidale” grazie al supporto del Consorzio Melinda che ha donato le mele per la produzione di ottimi succhi, venduti poi per sostenere i progetti in Siria. Ora era urgente pensare a qualcos’altro.

Così ci è venuto in mente  di realizzare e proporre ai conoscenti lo sciroppo di sambuco, una bevanda rinfrescante molto apprezzata in Trentino durante l’estate. Una ditta locale venendo a sapere  che l’iniziativa era per un’opera di solidarietà, ha pensato di fare questo lavoro gratuitamente. Noi paghiamo le bottiglie e ci attrezziamo per la raccolta dei fiori di questa pianta che nasce spontanea lungo il fiume Adige e nelle campagne.

Una prima raccolta l’abbiamo fatta  con una ventina di persone la settimana scorsa nella nostra valle e altrettante  persone in una zona sopra Trento. La ditta ci aveva chiesto almeno 10 kg di fiori per la produzione ma io non avrei scommesso neanche un caffè che avremmo potuto raccogliere questa quantità perché la fioritura era indietro. Quando abbiamo pesato le borse di carta dove li abbiamo disposti, erano in tutto 32 kg! Tra due settimane sarà completa anche la fioritura nei boschi submontani ed allora faremo un’altra raccolta. Ognuno di noi si farà promotore della vendita dello sciroppo di sambuco tra i propri conoscenti dato che ancora al momento non possiamo fare banchetti e il ricavato sarà destinato all’ Emergenza in Siria».

Giovanna Pieroni

Leggi l’articolo completo sul sito di AFN ONLUS




Una boutique per le detenute

La Boutique, attiva dall’aprile 2011, garantisce alle donne, soprattutto a
quelle che non possono contare sull’aiuto dei familiari, di riceve generi di prima
necessità.

La casa circondariale femminile di Pozzuoli è un edificio risalente storicamente al quindicesimo secolo, quando l’intero complesso era un convento fondato dai frati minori. Nel 900 fu trasformato in manicomio criminale femminile e, infine, in carcere nel corso degli anni ottanta. Oggi è una struttura di detenzione tra le più sovraffollate d’Italia.

Maria Clara si traferisce di abitazione nei pressi dell’Istituto e dalla sua casa riesce a sentire il grido di dolore che arriva dalle finestre sbarrate. Si fa promotrice di una iniziativa mettendo insieme un numeroso gruppo di persone dei Focolari che, insieme con la Caritas diocesana e con altri Movimenti (Rinnovamento dello Spirito,  Gioventù francescana, ecc.), si attiva  per portare avanti un’esperienza non facile, che porta ad affinare, nel segno della misericordia, ogni gesto e parola per essere davvero quella vicinanza d’amore che quel mondo aspetta. Ognuno diventa sempre più consapevole che non va lì per giudicare, assolvere, o fare assistenzialismo ma soltanto per amare, puntando alla ricostruzione della persona. Ed è forse per questo atteggiamento che ben presto si vede  emergere in ciascuna il  lato positivo.

“Quando uscirò da qui voglio essere una persona nuova”, confida una di loro. E un’altra: “Adesso che so cosa vuol dire essere cristiana, voglio vivere secondo il Vangelo, amando le mie compagne di cella, anche se mi rendono la vita impossibile”. Questo fluire di luce e di grazia è il frutto di una continua attenzione ai bisogni delle detenute, sostenendole nel ritrovare la propria dignità in una discreta e perseverante testimonianza di vivere il Vangelo. È chiedere e ottenere il permesso dalla direzione del carcere di organizzare, nella Casa famiglia “Donna Nuova” che ospita donne a regime di detenzione alternativo, tutta una serie di laboratori di educazione sanitaria, corsi di cucina, yoga, cucito, ecc.

Una delle necessità delle detenute – non detta, ma subito rilevata – è la cura della propria immagine. Ed è così che è nata la “Boutique rosa”, un luogo ospitale all’interno del carcere,  in netto contrasto con il grigiore e l’austerità delle celle, dipinto di rosa e arredato con mensole e tende colorate, ed offre un ambiente adatto ad un’accoglienza calda e familiare, un punto in cui le recluse, spesso abbandonate o lontane dalla propria famiglia, settimanalmente possono ricevere prodotti per l’igiene e la cura della persona, vestiario, biancheria, ecc. . Tutto ciò che serve per migliorare il look ed aumentare la propria autostima. E intanto si ascoltano le loro difficoltà con le altre detenute o con gli agenti, si dà conforto al loro dispiacere di non potersi occupare dei figli a casa, costruendo rapporti sempre più stretti. È anche l’occasione per condividere piccole o grandi gioie, come ad esempio uno sconto di pena, una visita inattesa, i passi fatti nel ricominciare, dopo aver compreso in profondità  il danno provocato alla vittima.

Tante di loro sono di etnie e culture diverse e appartengono a varie Chiese cristiane o ad altre religioni. Una donna ortodossa, che nella settimana di preghiere per l’unità dei cristiani ha voluto partecipare con un suo canto-preghiera, dopo, piangendo, ha detto che offriva l’immenso dolore della detenzione per l’unità delle Chiese. Siamo poi andati a Napoli a conoscere il marito e i cinque figli, portando loro degli aiuti.

Abbiamo condiviso questa esperienza con alcune conoscenti appartenenti alla Chiesa Pentecostale e alla Chiesa Battista, proponendo loro di venire anch’esse in carcere per aiutare nella “Boutique rosa”. Non aspettavano altro! La loro presenza è una grande ricchezza per tutti noi. Insieme prepariamo tanti momenti di famiglia, di festa, come a Natale. Dopo “la festa dei poveri”, la responsabile degli agenti carcerari disse: “La vostra unità è una bella testimonianza anche per tutti noi che lavoriamo qui, spesso in “lotta” tra noi”. Inoltre, grazie  ad esse, i rapporti con le detenute di Chiese diverse diventano sempre più stretti e, talvolta, continuano anche quando escono dal carcere.

Testimonianza presentata da Irene Loffredo al Convegno di “Insieme per l’Europa”, 9 maggio 2021, Carismi e profezie al servizio di un’Europa solidale.

 

 




Campagna mondiale “A Vaccine for all – Vaccino per tutti”

Campagna mondiale “A Vaccine for all – Vaccino per tutti”

Ha preso il via il 20 maggio una campagna mondiale per promuovere l’accesso per tutti ai vaccini contro il Covid-19 insieme a un’azione-simbolo per portare cure alle popolazioni native dell’Amazzonia. Promotrice una rete internazionale di organizzazioni di diverse culture e religioni.

VISITA IL SITO per maggior informazioni e per donazioni 

COMUNICATO STAMPA_Vaccinopertutti

VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA DI AVVIO




Settimana Mondo Unito 2021

PROGETTO MONDO UNITO – SENTIERI DI AZIONE PER UN MONDO UNITO

#DARETOCARE, osare prendersi cura

TUTTI I VIDEO

Il vaccino anti Covid come bene comune universale, l’adesione al trattato ONU per la proibizione delle armi nucleari, la messa in atto di strategie globali per l’accoglienza dei migranti. Poi legalità, economia civile ed ecologia integrale saranno al centro della 25ma edizione della Settimana Mondo unito (1-9 maggio 2021), evento internazionale promosso dai giovani dei Focolari e trasmesso in streaming dalla piattaforma multilingua www.unitedworldproject.org.
L’evento centrale internazionale si svolgerà a Bruxelles (Belgio), dal 7 al 9 maggio, con una Convention internazionale in cui interverrà David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo.
La cura come azione politica e risposta alle sfide ecologiche
Al cuore di questa edizione c’è la “cultura della cura”, espressa dallo slogan #DARETOCARE, (osare prendersi cura). Si tratta di una campagna di sensibilizzazione e azione in cui i giovani hanno individuato nella capacità e nel coraggio di adottare la cura anche come paradigma politico, inteso come servizio ad ogni persona e ambito sociale, la strada da percorrere per costruire un futuro migliore.
La prima fase della campagna ha avuto l’obiettivo di orientare alla “cura” il nostro agire di cittadini e l’azione politica; la seconda, che partirà proprio con la Settimana Mondo Unito 2021, si concentrerà sulla “cura” del pianeta e sulle sfide dell’ecologia integrale.
Tra gli eventi di quest’anno:
Il 2 maggio il Movimento Politico per l’Unità, in occasione del 25° anniversario della sua nascita, propone un evento on-line con il lancio di un “Appello per una nuova qualità della politica”.
Dal 7 al 9 maggio una Convention internazionale in streaming da Bruxelles (Belgio), dove cittadini e politici, come in un’agorà on-line, potranno pensare, confrontarsi e lavorare insieme.
Interverrà David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, protagonista il 7 maggio di un faccia a faccia con alcuni giovani sui temi della pace, della politica, dell’accoglienza dei migranti e dell’ecologia.
Prenderanno parte agli eventi della Settimana Mondo Unito: gli economisti Jeffrey Sachs, Sir Partha Dasgupta e Luigino Bruni; Simone Borg, docente di diritto ambientale e delle risorse presso l’Università di Malta; Lorna Gold, docente di Ambiente, sostenibilità e giustizia sociale, presso la National University of Ireland Maynooth (Irlanda); Catherine Belzung, docente di neuroscienze presso l’università di Tour (Francia); Pasquale Ferrara, ambasciatore e diplomatico; Giuseppe Gatti magistrato della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo; Margaret Karram e Jesús Morán, Presidente e Copresidente del Movimento dei Focolari; don Luigi Ciotti, fondatore di Libera.
La Settimana Mondo Unito è un evento internazionale promosso dai giovani dei Focolari che dal 1996 coinvolge giovani e adulti, Istituzioni e associazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sui temi della pace, della fratellanza e promuovere azioni ed impegni concreti.

Info e contatti: Tamara Pastorelli – (+39)  347 0064403
Ufficio Comunicazioni Focolari – Stefania Tanesini – (+39) 338 5658244

PROGRAMMA

1 maggio
Ore 15.00: spettacolo “Primo Maggio di Loppiano”, in diretta dalla cittadella dei Focolari, un appuntamento fisso per migliaia di giovani provenienti da ogni regione italiana, ma anche del mondo.

Ore 21.00: il concerto della band internazionale Gen Verde.

2 maggio
Dalle ore 11.00 alle ore 12.00 di ogni fuso orario si correrà virtualmente “Run4unity”, una staffetta sportiva non stop con giochi, sfide, testimonianze e impegni, per simbolicamente sulla terra un arcobaleno di unità e di pace.
Ore 14.00: il Movimento Politico per l’Unità, in occasione del 25° anniversario della sua nascita, propone un evento on-line con il lancio di un “Appello per una nuova qualità della politica”.

4 maggio
Ore 17.00: “Storie di sport al femminile”, con Lucia Castelli, Maddalena Musumeci, Dona Neide, Patricia Furtado, organizzato dall’associazione Sportmeet;
5 maggio
Ore 16.00: “The Economy of Francesco”, giovani in dialogo con l’economista indiano Sir Partha Sarathi Dasgupta;

6 maggio
Ore 19.00: Città Nuova presenta “La legalità del Noi al tempo del COVID 19”, con Giuseppe Gatti, magistrato della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, l’economista Luigino Bruni, il giornalista Gianni Bianco e Don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera.

7 maggio
Ore 13.00: giovani in dialogo con David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo;

7-9 maggio da Bruxelles (Belgio) – Forum mondiale #daretocare

7 maggio
Ore 12.00 (UTC+1): da Bruxelles, “Dare To Care International Convention, Opening show. In collaborazione con la casa di produzione televisiva Sylvester Productions, con storie, buone pratiche, idee, ispirazioni per “osare prendersi cura” da tutto il mondo.
Ore 13.00: Giovani in dialogo con David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo;
Ore 14.00: The Economy of Francesco, Policies & Happiness and Care’s proposals

8 maggio
Ore 14.00: “A vaccine for all, a Common Good the whole world needs”, con Jeffrey Sachs, economista e saggista (USA), e Catherine Belzung, psicologa e professore in neuroscienze all’università di Tours (Francia).
Ore 21.00: il concerto della band internazionale Gen Rosso.
9 maggio
Ore 12.00 (UTC+1): da Bruxelles, lo show “#daretocare for People and the Planet”, in collaborazione con la casa di produzione televisiva Sylvester Productions, per lanciare la seconda fase della campagna #daretocare, che si concentrerà sulle sfide dell’ecologia integrale, con esperienze e azioni d’ispirazione da tutto il mondo.
Ore 15.00: “Care and COP26” con Simone Borg, docente di diritto ambientale e delle risorse presso l’Università di Malta; Lorna Gold, docente di Ambiente, sostenibilità e giustizia sociale, presso la National University of Ireland Maynooth (Irlanda); Pasquale Ferrara, diplomatico e ambasciatore.

COMUNICATO STAMPA_SettimanaMondoUnito

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA PER UN MONDO UNITO




Loppiano: cittadella del Movimento dei Focolari sulle colline Toscane

Per conoscere Loppiano

 

Vinea Mea Brochure 2020




Percorso vocazionale: “Find my way”. Video dei tre appuntamenti

Movimento dei Focolari Italia – tre serate alla ricerca del nostro posto del mondo

FIND MY WAY – per giovani dai 18 ai 30 anni

Primo appuntamento su: “Desiderio e dono” con Nicolò Terminio

VIDEO PRIMA SERATA

Secondo appuntamento su: “Ricerca ed ascolto” con la partecipazione di Inaki Guerrero Ostolaza (psicologo e psicoterapeuta)

VIDEO SECONDA SERATA

Secondo appuntamento su: “Percorsi di vita” con la partecipazione di Chiara D’Urbano (psicologa e psicoterapeuta)




Ripudio della guerra e riconversione economica: verso le Settimane Sociali

RIVEDI SU YOUTUBE  

Mercoledì 17 Febbraio 2021

Incontro on line promosso dal Movimento dei Focolari Italia
Un invito al dialogo verso le settimane sociali dei cattolici italiani 2021
Il nostro Paese rientra tra i primi 10 esportatori dei sistemi d’arma a livello mondiale e contende il primato internazionale relativamente alle armi cosiddette leggere.
Si tratta di una scelta strategica condivisa politicamente in maniera trasversale negli ultimi decenni.
L’adesione al programma dei caccia bombardieri JSF35, programmati anche per essere armati con ordigni nucleari, e la vendita di navi da guerra al governo egiziano e saudita, rappresentano, ad esempio, il risultato di politiche industriali che vedono in prima linea grandi società controllate dal capitale pubblico (Finmeccanica Leonardo e Fincantieri) e relativo indotto.

L’attenzione generata dall’opposizione alla produzione in Italia, da parte di una azienda controllata da una multinazionale estera, di bombe destinate ai Paesi coinvolti nel conflitto in Yemen, ha fatto emergere l’elusione sistematica della legge 185/90 che vieta l’invio e il transito di armi verso Stati in guerra e/o che violano i diritti umani.  Una normativa, è bene ricordare, nata per applicare il principio costituzionale del ripudio della guerra e approvata grazie alla testimonianza dei lavoratori obiettori alla produzione bellica e all’impegno della società civile con il contributo decisivo dell’associazionismo cattolico.

Il tempo di pandemia ci impone di liberarci da logiche recessive e di corto respiro nella consapevolezza che “tutto è connesso”. La scelta dell’ecologia integrale è incompatibile con la logica di Caino (“a me che importa?”) che papa Francesco ci ha invitato a ripudiare nel 2014, a 100 anni del primo conflitto mondiale.

Come credenti e come cittadini ci sentiamo impegnati a cogliere l’occasione della Next Generation Eu per investire, in maniera lungimirante, nei settori strategici orientati all’ambiente e al “lavoro libero, creativo e solidale” e riscattare l’Italia da ogni ricatto occupazionale.

Carlo Cefaloni e Cinzia Guaita, Movimento dei Focolari Italia
Gianni Alioti, The Weapon Watch, Osservatorio sulle armi nei porti europei e del Mediterraneo

Marco Tarquinio, direttore Avvenire
Marco Piccolo, Fondazione Finanza etica
Gaetano Quadrelli, Commissione Regionale PSL Piemonte/Valle D’Aosta
Sr. Francesca Fiorese Ufficio PSL Padova
Stefano Biondi, Ufficio PSL Pisa
Oliviero Bettinelli, Ufficio PSL Roma
+ Giovanni Ricchiuti, Vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti
Presidente di Pax Christi – Italia
Alessio Lanfaloni, Villaggio Peace and business, The Economy of Francesco
don Bruno Bignami, direttore Ufficio nazionale PSL

«Anche oggi le vittime sono tante… Come è possibile questo? È possibile perché anche oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi, che sembra essere tanto importante!».
Papa Francesco davanti al Sacrario Militare di Redipuglia (13 settembre 2014)

Transizione ecologica e politica delle armi, tutto è connesso

Il programma di transizione ecologica del governo Draghi e la missione delle grandi società pubbliche. Da Leonardo a Fincantieri. Incontro pubblico sul web il 17 febbraio 2021 verso le settimane sociali di Taranto

Transizione ecologica, Recovery plan e Green new deal.  Sono questi i giorni decisivi in cui il governo guidato da Mario Draghi deciderà come utilizzare i 209 miliardi di euro che arriveranno dall’Unione europea. Non sono una vincita alla lotteria che ciascun stato può spendere come vuole. Esistono dei vincoli ben precisi, finalità da rispettare, che verranno controllate con precisione, passo dopo passo, prima di erogare le rate di una massa di denaro che in parte (127, 4 miliardi di euro) non sarà concesso a fondo perduto ma andrà restituito, seppure a tassi molto bassi e nel lungo periodo, caricando di un ulteriore onere le future generazioni di italiani che partono già con circa 2.600 miliardi di debito pubblico.

In questi anni ci siamo mossi come una macchina col freno a mano tirato, non abbiamo potuto, ad esempio, investire in maniera adeguata su settori emergenti, mettere in sicurezza il territorio, fare le bonifiche necessarie e spendere il necessario sulla sanità e molto altro ancora perché parte delle entrate statali se ne sono andate per pagare gli interessi sul debito pubblico: 707 miliardi tra il 2010 e il 2019, 727 miliardi nel decennio 2000-2009. Nello scenario ipotizzato per il prossimo decennio ( 2020-2029) da Unicredit, prima dell’insorgenza della crisi pandemica,  si prevedeva una oscillazione tra 563 e oltre mille miliardi di euro.

Il debito buono

Dall’alto della sua competenza economico e finanziaria, maturata in incarichi di grande responsabilità e prestigio (a livello istituzionale e della finanza privata), Mario Draghi ha dettato, nel marzo 2020, in un intervento pubblico sul Financial Times, una nuova linea di condotta, seguita dall’Unione europea, che distingue il debito buono (che fa ripartire l’economia) da quello cattivo (che porta al dissesto).

La nuova direttiva è stata tracciata poco dopo la dichiarazione dello stato di pandemia, cioè, come ha precisato Draghi, davanti ad «una tragedia di proporzioni potenzialmente bibliche»,alle conseguenze di una inevitabile recessione che può disegnare le stesse condizioni che, nel ventennio novecentesco, hanno provocato un conflitto mondiale.

Tanto per rendersi conto del problema, nel redigere il Piano nazionale di ripresa e resilienza ( Pnrr), Roberto Gualtieri, ministro dell’economia del secondo governo Conte, aveva dichiarato di voler usare prima le risorse a fondo perduto e dopo quelle a debito.  Adesso che l’ex governatore della Bce si trova al vertice dell’azione di governo, con una vasta maggioranza parlamentare trasversale richiesta dal Quirinale, ha costituito un vero e proprio ministero al Recovery plan che ha definito della “transizione ecologica”. Il Next Generation Eu, infatti, considera la svolta ambientale, assieme a quella digitale, la chiave di volta per una vera e duratura ripartenza dell’economia.

In Francia è accidentato il percorso già avviato del ministero della “transizione ecologica e solidale” a causa dello scontro di idee tra i diversi titolari del dicastero e il presidente Macron. In Italia l’incarico del ministero non è stato affidato ad un esponente del vasto mondo ambientalista, neanche ai realisti che parlano di “sviluppo sostenibile”, ma a Roberto Cingolani,uno scienziato che proviene dall’incarico di responsabile per l’innovazione tecnologica della Leonardo Spa. L’ex Fimeccanica, rientra tra le  grandi controllate dallo Stato che sono tenute a perseguire una finalità di politica economica e industriale e non solo a distribuire dividendi tra gli azionisti.

Il governo, come hanno ripetuto due economisti autorevoli come Fabrizio Barca e Enrico Giovannini (ora neo ministro dei Trasporti e infrastrutture), è tenuto a dare alle aziende pubbliche «un mandato esplicito a realizzare innovazione e sostenibilità».

LEGGI TUTTO L’ARTICOLO SU CITTA’ NUOVA




Progetto: “Prendersi cura dell’Italia”

DIRETTA SULLA PAGINA FACEBOOK DI CITTA’ NUOVA

https://www.facebook.com/cittanuova.it

Il Movimento dei Focolari promuove il progetto “Prendersi cura dell’Italia”. Ne parliamo, in diretta sulla pagina Facebook di Città Nuova, lunedì 22 febbraio alle 17.30 con Marilena D’Alfonso (Umanità Nuova), Silvio Minnetti (Movimento politico per l’unità), Michele Durante (Centro di cultura per lo sviluppo “Giuseppe Lazzati” di Taranto) e Marco Provenzale (Pathways #Daretocare).

Nell’ambito dei Lunedì di Città Nuova, il 22 febbraio alle 17.30, sulla pagina Facebook del Gruppo Editoriale, si parlerà del progetto “Prendersi cura dell’Italia” promosso dal Movimento dei Focolari.

Marilena D’Alfonso (Umanità Nuova) e Silvio Minnetti (presidente del Movimento politico per l’unità Italia) presenteranno la “Carta degli impegni” di questa iniziativa, in cui si evidenzia la necessità di «cambiare radicalmente il nostro stile di vita personale e collettivo, aiutando chi è in difficoltà e collaborando attivamente con le istituzioni pubbliche che devono perseguire il bene comune e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini».

Prendersi cura dell’Italia è un impegno civico che comprende la cura delle persone, dell’ambiente, del corpo sociale, delle istituzioni, della pace, facendosi carico delle ferite e delle fratture di diversa natura che lacerano i nostri contesti di vita. «Questi molteplici livelli interpellano cittadini e istituzioni, formazioni politiche e associazioni, organizzazioni della società civile ed organismi internazionali».

Alla diretta parteciperanno anche Michele Durante, del Centro di cultura per lo sviluppo “Giuseppe Lazzati” di Taranto, che presenterà un progetto di rinascita di questa martoriata cittadina pugliese, e Marco Provenzale, di #Daretocare. Un punto di ancoraggio del progetto Prendersi cura dell’Italia, infatti, «è il legame con il progetto “Pathways for a United World”, lanciato dai giovani dei Focolari per costruire un mondo più fraterno e sostenibile. Con l’iniziativa #daretocare ha preso avvio un percorso che mira ad animare la sfera pubblica, l’esercizio della cittadinanza e la vita politica attorno a cinque assi: ascolto e dialogo, uguaglianza ed equità, fraternità e bene comune, partecipazione e co-governance, cura del pianeta».

Per coloro che non potessero seguire la diretta, dal 23 febbraio sarà possibile rivedere la presentazione sul nostro quotidiano web.

 




Progetto Ambiente Accessibile, Società Inclusiva

Il progetto intende contribuire alla diffusione di una cultura dell’accessibilità dell’ambiente.
L’idea di un ambiente accessibile non può più essere confinata nell’utopia. Oggi, all’alba del terzo millennio, questo sogno deve diventare realtà: è un prerequisito per la realizzazione di una società inclusiva.

La prima fase del Progetto (visita il sito) prevede la ricerca e la raccolta in varie parti del mondo di esperienze nate da persone con disabilità, o da persone coinvolte nella disabilità a vari livelli, che oltre a risolvere determinati specifici problemi sono anche riuscite a depositare un “seme di mondo unito” nel proprio ambiente, segnando un passo di sviluppo verso una comunità più inclusiva.
Queste esperienze costituiranno il filo conduttore di quattro Seminari online internazionali, aperti al pubblico, che si svolgeranno nella prima parte del 2021 in date che verranno comunicate per tempo.

  • Scarica il modello di segnalazione delle esperienze da inviare entro il 28 febbraio 2021

Per informazioni e contatti
Segreteria del progetto:
Renzo Andrich (Belluno, Italia) renzo@andrich.cloud
Rita Bersch (Porto Alegre RS, Brasile) rita@assistiva.com.br

Sito Web
Sito Progetto Mondo Unito

 

 




Bando Premio Chiara Lubich per la fraternità 2020/2021

PREMESSA

Il 4 Dicembre 2008 nasce a Rocca di Papa (Roma) l’Associazione “Città per la Fraternità”.

L’Associazione vuole essere un’esperienza di dialogo e confronto ed una rete tra Comuni ed altri Enti Locali che intendono promuovere, nell’ambito del più vasto e complesso lavoro di tipo politico-amministrativo, un laboratorio permanente di esperienze positive da mettere in rete e moltiplicare, dove vengano in rilievo la pace, i diritti umani, la giustizia sociale e specialmente la fraternità universale.

Vi possono aderire Comuni italiani di ogni dimensione. In qualità di membri onorari, possono richiedere l’iscrizione anche Comuni e municipalità di ogni parte del mondo. Altresì possono richiedere l’iscrizione anche altri Enti Locali quali Province e Regioni.

L’Associazione Città per la Fraternità vuole essere innanzitutto un punto di riferimento, autonomo ed indipendente, una “rete”; non una semplice organizzazione, ma luogo agile e flessibile di idee, verifica e progettazione comune.

L’Associazione vuole favorire la conoscenza reciproca, lo scambio di informazioni e lo sviluppo della collaborazione tra quanti intendono lavorare per la fraternità.

L’Associazione vuole essere anche luogo d’unità, dove l’insieme delle città per la fraternità possa definire un programma di attività e un’agenda comune, attivare e alimentare processi, non solo realizzare eventi.

L’articolo 4 dello Statuto dell’Associazione riferisce l’istituzione del Premio internazionale “Chiara Lubich per la fraternità”. Il Premio verrà selezionato da una giura composta dal Comitato dei Garanti, organo dell’Associazione, e da eventuali altri esperti individuati annualmente dal Presidente dell’Associazione, e consegnata in data e luogo da destinarsi, nel corso della Giornata Nazionale.

 

REGOLAMENTO DEL PREMIO

Art. 1

Il premio

Il Premio, consistente in una originale scultura artistica raffigurante un simbolo di fraternità, è assegnato ad un Ente Locale (o a più amministrazioni che presentino un progetto unico, individuandone, comunque, uno capofila), valutando l’attuazione di un progetto che, lungo il suo ciclo di vita, rappresenti la declinazione di uno o più aspetti del principio della fraternità applicato alle politiche pubbliche, realizzato in sinergia tra Amministrazione Comunale, Comunità locale e società civile organizzata (associazioni, gruppi, comitati, ecc.) con ricadute in tali realtà.

Il progetto può essere presentato con:

  1. a) elaborati di testo
  2. b) elaborati ipertestuali e/o multimediali
  3. c) elaborati audiovisivi

Riconoscimenti Speciali o Menzioni D’onore

La giuria potrà attribuire uno o più riconoscimenti speciali e/o menzioni d’onore ad altri progetti che si siano particolarmente distinti come esperienze di fraternità universale nella comunità cittadina.

Art. 2

Partecipanti e caratteristiche

Al concorso possono partecipare Enti Locali (Province, Regioni, Comunità Montane, ecc.) italiani e di qualunque altra parte del mondo e dimensione.

Sono ammesse anche candidature provenienti da Enti Locali, Organismi o persone singole che segnalassero Amm.ni territoriali.

Progetti e iniziative possono concorrere se:

  • Istituiscono e/o diffondono, nel territorio principalmente locale, ma anche nazionale e internazionale, pratiche di fraternità universale secondo le diverse accezioni di tale principio ed in particolare, in questa edizione, nel settore sanitario e socio-assistenziale.
  • Stimolano i cittadini a impegnarsi per il bene comune e a partecipare alla vita della comunità civile.
  • Favoriscono la crescita di una cultura della cittadinanza attiva e inclusiva.

In quest’anno segnato dalla Pandemia, il progetto deve essere rappresentativo di questa particolare situazione dove sia centrale il principio della fraternità universale.

Le segnalazioni possono arrivare da Amministrazioni pubbliche, ma anche da Soggetti sociali, economici, culturali, ed ancora da cittadini singoli o associati sia via mail associazionecittafraternita@gmail.com; info@cittaperlafraternita.org sia via WhatsApp ai numeri 3404182127; 3474573988 entro e non oltre il 27 febbraio 2021

Art. 3

La giuria

Tra le segnalazioni pervenute, la giuria, composta dai membri del Comitato dei Garanti dell’Associazione, e da eventuali altri esperti individuati annualmente dal Presidente dell’Associazione, sceglierà il miglior progetto.

La decisione della giuria è inappellabile e insindacabile dai partecipanti, che ne accetteranno senza condizioni i contenuti.

Ai vincitori sarà data comunicazione ufficiale via posta e/o posta elettronica, con anticipazione per via telefonica.

Art. 4

Proclamazione dei vincitori e premiazione

I vincitori saranno proclamati in un evento streaming, presumibilmente nel mese di marzo 2021.

Art. 5

Modifiche al regolamento

La presidenza dell’Associazione si riserva il diritto di integrare il presente regolamento.

Per ogni informazione, contattare la segreteria organizzativa ai numeri: 3474573988; 3404182127 o per e-mail: associazionecittafraternita@gmail.com info@cittaperlafraternita.org

 




“EDUCARE INSIEME”: bando del ‘Ministero per le politiche della famiglia’

L’avviso pubblico “Educare Insieme” sostiene il finanziamento di progetti di contrasto della povertà educativa e delle disuguaglianze socio-economiche fra bambini e ragazzi, acuiti dalla pandemia, attraverso l’attivazione o consolidamento della comunità educante. Le proposte progettuali potranno essere inviate a partire dal 29 gennaio 2021 e fino al 30 aprile 2021. 

Una dotazione finanziaria di 10 milioni per promuove la realizzazione di progetti che prevedono azioni sperimentali e innovative, educative e ludiche, per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza, in grado di favorire il benessere psico-fisico, l’apprendimento e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, soprattutto di quelli che si trovano in condizione di svantaggio e vulnerabilità. 

Chi può partecipare

Sono ammessi a presentare proposte progettuali in qualità di soggetto proponente esclusivamente i seguenti soggetti che, alla data di pubblicazione, risultino costituiti da almeno due anni con atto pubblico o scrittura privata autenticata o registrata:

  1. a) organizzazioni senza scopo di lucro nella forma di enti del Terzo settore, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n.117, imprese sociali, enti ecclesiastici ed enti di culto dotati di personalità giuridica, operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
  2. b) scuole statali, scuole non statali paritarie e scuole non paritarie di ogni ordine e grado, ai sensi della legge 10 marzo 2000, n.62, e servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia pubblici e privati, ai sensi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65. 4.2

Le proposte progettuali potranno essere presentate individualmente o in partnership da una associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato.

N.B. Le risorse finanziarie sono assegnate ai progetti ritenuti ammissibili e valutati positivamente sulla base dell’ordine cronologico di presentazione, secondo la procedura a sportello

 Durata

I progetti ammessi a finanziamento dovranno avere una durata di 12 mesi.

 Ambiti di intervento:

  • Cittadinanza attiva
  • Non-discriminazione
  • Dialogo intergenerazionale
  • Ambiente e sani stili di vita

Le risorse finanziarie

da  35 mila ad un limite di euro 200.000,00 (duecentomilaeuro/00).

Il finanziamento messo a disposizione dal Dipartimento per ciascuna iniziativa progettuale garantirà l’intero costo della proposta

scarica il Bando




Il Liceo Rosmini di Trento vincitore del Concorso “Chiara Lubich”

Gli alunni della classe IVUD del Liceo delle scienze umane “A. Rosmini” di Trento hanno ricevuto una graditissima sorpresa quando sono venuti a conoscenza che il loro lavoro è risultato vincitore del concorso indetto dal Miur,  “Una città non basta: Chiara Lubich cittadina del mondo“. 

Conoscere la sua figura, il suo impegno e la sua testimonianza erano la finalità che si poneva il Concorso, indetto proprio nel centenario della nascita e molte scuole italiane hanno accolto l’invito partecipando con numerosi lavori.

La stessa Chiara Lubich aveva frequentato l’allora Istituto Magistrale “Antonio Rosmini”, per cui si coglie proprio il passaggio di testimone dal secolo scorso ai giorni odierni, a cent’anni esatti dalla sua nascita.

Il lavoro degli studenti del “Rosmini” è partito con un progetto di alternanza scuola-lavoro, guidato dalle insegnanti Ilaria Pasqualini e Silvia Peraro, che ha permesso loro di incontrare studiosi ed esperti di varie tematiche: dalla storia della loro città a percorsi di conoscenza di didattica e di economia. Molto interessante è stata anche la visita guidata alla mostra “Chiara Lubich città mondo” che si tiene presso il Museo Storico “Le Gallerie” di Trento, che ha prorogato le visite fino al 21 febbraio 2021.

Nel gennaio 2020 una parte della classe, accompagnata dal dirigente scolastico, ha partecipato a un incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Centro Mariapoli di Trento, in occasione di una giornata dedicata al centenario della nascita di Chiara Lubich e allestito un’aula del liceo dedicata a Chiara Lubich.

L’anno scolastico ha subito però un drastico cambiamento con l’arrivo della pandemia. Scrivono gli studenti: “Con i mesi di lockdown della primavera i momenti critici e di dolore non sono mancati. L’aver conosciuto l’esperienza di Chiara e delle sue compagne durante i bombardamenti su Trento nella Seconda guerra mondiale ci ha permesso di guardare da una nuova prospettiva gli eventi degli ultimi mesi. Abbiamo cercato come classe di restare uniti, di non perdere nessuno in questo nuovo modo di fare scuola, di sostenerci e aiutarci nelle difficoltà che subentravano. Ciascuno di noi ha messo in campo nuove energie che ci hanno fatto crescere e maturare”.

Una bella esperienza che rappresenterà decisamente una tappa importante nel percorso di studio e di vita di questi ragazzi.

Patrizia Mazzola




 “ITALIA GENEROSA”, Italia che (r)esiste.

UNA COMUNIONE DEI BENI STRAORDINARIA PER UNA VITA DI FRATERNITA’

Claudio, Vittorio, Anna Maria e Marco, Cinzia e Antonello hanno lavorato in questi mesi per fare da punto di riferimento dell’iniziativa dei Focolari “Italia generosa”. Il devastante impatto economico della crisi dovuta alla pandemia ha messo in moto cuore, testa, mani, facendo leva sull’elemento di prossimità garantito dalla rete dei Focolari. Sul sito abbiamo iniziato a pubblicare tantissime esperienze e testimonianze di quanti si sono attivati per portare solidarietà e voler aiutare concretamente le persone prossime in difficoltà.

Col passare del tempo abbiamo visto che sarebbe stato utile un passaggio in più: è per questo che abbiamo pensato di accompagnare alla solidarietà spontanea e travolgente di questo periodo, anche una solidarietà organizzata che, a partire dal locale, abbia come orizzonte una dimensione nazionale e alzi lo sguardo anche oltre i nostri confini”, hanno scritto Rosalba Poli e Andrea Goller, responsabili dei Focolari in Italia, in una lettera pubblicata on line. Così è nata l’iniziativa “Italia generosa” e, tramite un conto corrente dedicato, tantissime persone hanno aderito e continuano a condividere anche il poco che hanno in quanto si sentono parte dell’unica famiglia umana.

I componenti del gruppo di lavoro scrivono: “Le esperienze che arrivano, se da una parte ci toccano il cuore, perché si capiscono i disastri che questa pandemia sta causando, dall’altra parte ci danno gioia, perché è un modo concreto di attuare l’Amore scambievole e portandoci a vivere il vangelo come i primi cristiani. È stato bello poter dialogare fra di noi in maniera libera e serena, dividerci i compiti e cercare contatti per capire come era meglio fare perché il nostro servizio fosse amore per le persone e non una gestione economica di fondi. Abbiamo sperimentato la risposta immediata di Dio che subito ha aperto le mani con la sua ‘provvidenza’ dipanando situazioni complesse ma anche rispondendo subito a quel poco che condividevamo con il centuplo evangelico, esperienza che fin dai primi tempi ha sperimentato Chiara Lubich e i primi focolarini”.

Particolarmente significativa è stata la risposta ottenuta anche in termini economici: alla data del 20 novembre 2020 si sono avute donazioni per un totale di € 256.677,00. Come previsto dalle tre finalità della raccolta, una parte è stata già donata per sollevare le famiglie e le persone in difficoltà, sia nell’immediato che con aiuti mensili che continueranno fino al superamento della crisi pandemica, una seconda parte per sovvenire alle serie problematicità createsi nelle strutture per la formazione alla cultura dell’unità e alla cultura del dare e per le persone che vi lavorano; una terza parte sarà presto destinata a una comunione dei beni mondiale straordinaria per l’emergenza Covid in altri paesi.Nel frattempo continuano le azioni di sostegno anche a livello locale e regionale che hanno raggiunto tante persone e famiglie in difficoltà.

 




“Patto educativo globale: un appello a costruire insieme”

https://www.facebook.com/100457651605283/videos/403379214342819

Educare i giovani alla fraternità, per imparare a superare divisioni e conflitti, promuovere accoglienza, giustizia e pace: Papa Francesco invita chiunque abbia a cuore l’educazione delle giovani generazioni a sottoscrivere un Patto Globale, per generare un cambiamento di mentalità su scala planetaria attraverso l’educazione. L’evento, promosso dalla Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali, viene trasmesso sulla piattaforma zoom ed è promosso dalla “Global Compact on Education” il 10 dicembre 2020 alle ore 17.30. Sarà presente Monsignor Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione cattolica, incaricato dal Papa di seguire e promuovere tutto il processo che, da settembre 2019, si è messo in moto al fine di rendere concreto il sogno di un patto educativo globale, condiviso a livello planetario. Il tema che svilupperà sarà “Patto educativo globale: un appello a costruire insieme”.

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Loppianolab 2020, terzo appuntamento del 7 novembre 2020: il tempo della speranza

POMERIGGIO

Il terzo ed ultimo appuntamento di Loppianolab 2020, “Tessere relazioni, abitare la città, curare il Pianeta” ospita l’appello dei sindaci ad una maggiore coesione e collaborazione sociale per fronteggiare la seconda ondata della pandemia e la risposta del Movimento dei Focolari in Italia con la proposta di un patto per il Paese che coinvolga il tessuto di associazioni, movimenti e istituzioni che operano per il bene comune, per cambiare le regole del gioco del sistema economico e sociale, mettendo al centro misure per il sostegno della famiglia, della salute e della cura, per la transizione ecologica, chiedendo la revoca delle concessioni sull’azzardo e misure che mettano fine al traffico di esseri umani e che regolamentino l’accoglienza dei migranti.

Sabato 7 novembre si è tenuto il terzo appuntamento di Loppianolab 2020, il laboratorio per l’Italia di politica, economia, cultura, con sede a Loppiano (FI), cittadella internazionale dei Focolari, promosso dall’Istituto Universitario Sophia, dal Polo Lionello Bonfanti, e dalla stessa cittadella internazionale, in collaborazione con il Gruppo Editoriale Città Nuova.

Anche nell’ultimo webinar del 2020, intitolato “Tessere relazioni, abitare la città, curare il Pianeta”, Loppianolab attinge al patrimonio della cultura dell’unità e della vita di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, per trarne riflessione, ispirazione, metodo e speranza, per il presente e il futuro del nostro Paese. Al centro del seminario online: l’attualità delle città italiane, costrette a confrontarsi con l’emergenza sanitaria; la crisi economica e sociale; e le scelte della politica.

Le città

È Giulia Mugnai, sindaco di Figline e Incisa Valdarno, a dare simbolicamente il benvenuto al pubblico che segue in diretta YouTube, con la regia che è partita dall’auditorium di Loppiano: «Anche se siamo in un luogo virtuale, mi fa piacere darvi il benvenuto: Loppiano è Figline e Incisa, è un pezzo di cuore della nostra comunità.  Ogni anno, l’occasione di Loppianolab, è un modo per abbattere qualche muro e aprire gli occhi su un pezzo di mondo diverso da quello che conosciamo e che siamo: uno sguardo, una lente di ingrandimento sul mondo e sulla capacità di costruire reti, relazioni e dialogo». Stimolata dalle domande di Carlo Cefaloni, giornalista di Città Nuova e moderatore del webinar, la sindaca ha poi condiviso l’esperienza della crisi Covid che, sul territorio del Valdarno, ha contribuito ad aggravare una situazione già compromessa a causa della chiusura dello stabilimento della multinazionale Bekaert. Tuttavia, ha precisato, nelle crisi occorre cogliere le opportunità: «Abbiamo retto la prima ondata e abbiamo continuato a lavorare con uno spirito comunitario. Quello che purtroppo leggo nella seconda ondata è una maggiore difficoltà a richiamarsi “comunità”, attorno agli elementi della coesione, della solidarietà. Questo è il mio auspicio e quello su cui si sta cercando di lavorare mettendo in rete e in relazione anche soggetti che non si erano mai incontrati prima… ritornando a un senso dell’umano, che ci può far sentire più vicini e più solidali».

Stefania Proietti, sindaco di Assisi, ha condiviso alcune esperienze positive messe in atto nel suo Comune, dove malgrado le strade svuotate dei turisti, è vivo e resiliente un tessuto sociale che collabora per i più fragili e soli: l’emporio solidale cofinanziato e gestito con la Caritas locale, che assiste in termini alimentari circa 650 famiglie; e la richiesta a parrocchie e proloco di costituire una rete capillare di “sentinelle” sul territorio, che possano aiutare il Comune ad intercettare le necessità dei più bisognosi. E ha concluso, facendo eco al titolo del webinar: «È attraverso la relazione che troviamo, penso, quella strada, quella motivazione, anche noi sindaci, che ci fa essere più forti che mai nella necessità del momento della pandemia».

Da Genova, comune che nel 2001 ha conferito la cittadinanza onoraria a Chiara Lubich, l’assessore Laura Gaggero ha sottolineato con forza la tempra e la forza genovese nel gestire le situazioni di emergenza già dimostrata in passato e ultimamente anche dopo il crollo del Ponte Morandi. «Ci siamo sempre rialzati tutti insieme e anche in questa situazione di emergenza sanitaria ci siamo compattati tutti, ogni assessorato ha attivato dei tavoli di lavoro con associazioni e stakeholder, con la cittadinanza, i più ampi possibili, proprio per andare a comprendere fino in fondo tutte le necessità. Ora, c’è forse più rabbia rispetto alla prima ondata. Però, io credo che noi amministratori dobbiamo saper gestire questa rabbia e anche ricompattare le persone magari attivando nuove modalità di dialogo e di intervento».

Franco Ianeselli, sindaco neo eletto a Trento, ha suggerito di guardare alla città e alla crisi dal punto di vista della piazza, “dove c’è il mercato (l’economia); c’è il municipio (la politica) e c’è la chiesa (la religione)”, luoghi simbolo verso cui incanalare anche l’azione politica con uno sguardo di speranza che consenta di tenere unite le comunità oltre la stanchezza e la fatica generata dalla seconda ondata della pandemia. «Mi permetto di consegnare agli altri sindaci che ci ascoltano questa frase che per noi non può che essere riserva di speranza: – ha concluso citando la sua concittadina Chiara Lubich – “[…] il Comune è la più importante delle istituzioni, perché più vicina alle persone, di cui incontra direttamente tutti i tipi di bisogni. Ed è attraverso il rapporto con il Comune nelle sue varie articolazioni che il  cittadino sviluppa la gratitudine  – o il rancore –  verso l’insieme delle istituzioni, anche quelle più lontane, quali lo Stato”[1] ». L’ultima testimonianza è quella di Fabrizio Brignolo, già sindaco di Asti, che ha ricordato la scelta fatta dal Consiglio comunale della sua città, il 21 febbraio 2015, di inserire nel proprio Statuto, ispirandosi al pensiero della Lubich, il principio di “fraternità”, quale condizione dell’agire politico: “nella condivisa consapevolezza che la diversità è una ricchezza e che ogni persona eletta in questa istituzione è soggetto a cui riconoscere pari dignità e rispetto ed è quindi chiamata ad anteporre il bene della comunità agli interessi di parte, sia personali, che di gruppo e di partito”.

Il messaggio del Presidente del Parlamento Europeo

Dalla politica italiana alle scelte della politica in Europa. David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, ha voluto inviare il suo videomessaggio nel quale ha sottolineato l’attualità del messaggio di fraternità portato da Chiara Lubich: «Dobbiamo valorizzare ancora di più quell’idea di cittadinanza globale, di cittadinanza solidale che sta alla base di una società aperta e inclusiva. Non è accettabile un’economia senza morale, uno sviluppo senza giustizia, una crescita a scapito delle generazioni future. In questo senso credo che l’Europa possa essere utile non solo ai nostri paesi ma ai cittadini e anche al mondo intero. Chiara Lubich che è anche cittadina onoraria di Firenze ci ricorda che le città possono rappresentare un luogo privilegiato di incontro e condivisione ma soprattutto, ci possono aiutare a lavorare bene insieme ad essere persone capaci di creare relazioni, di accogliere l’altro, senza pregiudizi e senza schemi».

Un patto per il Paese

Raccolgono la proposta Rosalba Poli e Andrea Goller, responsabili del Movimento dei Focolari in Italia, che si inseriscono nel laboratorio con una proposta d’impegno per la fraternità fondata su esperienze già in atto per il bene comune e fondate sulla cultura dell’unità. Come quella del Movimento Politico per l’Unità, impegnato fin dal suo nascere nel costruire ponti di dialogo e collaborazione tra cittadini e istituzioni, tra persone di orientamento politico diverso, e che ha avviato tavoli di co-progettazione tra istituzioni e terzo settore a Macerata, Castelli Romani, Palermo e Taranto, come ha spiegato il presidente Silvio Minnetti (MPPU in Italia). Oppure, l’iniziativa ecologica in atto in Veneto, delle “Mamme NoPfas”, che lottano per avere acqua pulita, raccontata da Cristina Guarda, Consigliere della Regione Veneto. O l’esperienza ricordata dal fisico Luca Fiorani, per la cura del pianeta operata dall’iniziativa culturale EcoOne.

Siamo di fronte ad un kairos, proseguono Rosalba Poli e Andrea Goller, ad un tempo propizio per lavorare insieme, per stringere un patto fra tutti, per metterci in rete con altri movimenti, associazioni e istituzioni e riscrivere le regole globali della convivenza, della politica, dell’economia: «Questo è il tempo della speranza e, allora, sfruttiamolo questo tempo. Davanti all’“economia che uccide” (Evangelii Gaudium), come ci ha detto papa Francesco, “bisogna puntare a cambiare le regole del gioco del sistema economico-sociale”. Ad esempio, con misure che prevedano: il sostegno alla famiglia; lo spostamento di risorse pubbliche dal settore delle armi a quello della salute e della cura; l’avvio di una transizione ecologica in grado di superare il conflitto ricattatorio tra ambiente e lavoro; la revoca delle concessioni dell’azzardo alle grandi società per una gestione pubblica, responsabile e disincentivante, senza timore di toccare interessi consolidati e prevalenti; l’accoglienza ai migranti, con ingressi regolamentati e in sicurezza, mettendo fine ai lager libici e al traffico di esseri umani».

The Economy of Francesco

E parte di questo percorso di speranza è il movimento dei giovani economisti, imprenditori e change makers di “The Economy of Francesco”, che nemmeno la pandemia ha potuto fermare. Sono state le loro storie di impegno creativo per un’economia più giusta ed equa, le protagoniste del webinar del mattino di Loppianolab 2020, a cui hanno partecipato anche il responsabile scientifico di EoF, Luigino Bruni, Maria Gaglione e Francesca Giglio del comitato organizzatore, intitolato “I giovani di The Economy of Francesco: segni di fraternità e proposte di una nuova economia”. È a questa iniziativa, fortemente voluta da Papa Francesco, che si è tenuta ad Assisi, dal 19 al 21 novembre, che Loppianolab ha dato appuntamento al suo pubblico. Per rivedere l’evento, andare al sito: www.francescoeconomy.org 

RIVEDI STREAMING

[1] Chiara Lubich, Discorso al convegno “Mille città per l’Europa” (2001).

E qui di seguito i video integrali degli webinar:

VIDEO COMPLETO APPUNTAMENTO “I giovani di The Economy of Francesco”: segni di fraternità e proposta di una nuova economia”

VIDEOMESSAGGIO del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli

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Retinopera, a servizio della comunità ecclesiale

Retinopera nasce nel 2002, per iniziativa di un gruppo di laici del mondo dell’associazionismo cattolico, che si incontrano attorno ai temi dell’impegno sociale e stilano un Documento dal titolo: “Prendiamo il largo”.

Il documento viene sottoscritto da circa 100 persone, tra cui i Presidenti e i Responsabili delle maggiori aggregazioni laicali italiane. L’obiettivo dichiarato è quello di approfondire i temi della Dottrina Sociale della Chiesa, come forma di impegno dei credenti di fronte alla società. Da quell’anno e nel corso del tempo Retinopera è diventata una realtà composita, nella quale si ritrovano più di 20 Organizzazioni del mondo cattolico italiano.

Dieci motivi per essere Retinopera.

Stiamo vivendo un momento nuovo con conseguenze difficili da affrontare sia nelle quotidianità che nelle prospettive. In un periodo di forte consapevolezza che siamo sulla stessa barca, che è importante unire le forze la realtà di Retinopera costituita nel 2002 acquista ancor più senso e validità per ciascuno dei movimenti che lo compongono e per il loro insieme. L’esplicitazione dei 10 motivi è un esercizio concreto per manifestare le ragioni di fare sistema, del progetto culturale condiviso, del voler costruire collegialità e comunione.

Retinopera Annuario 2022




Città Nuova Day 2020 – la diretta del 24 ottobre

Tantissime le comunità che hanno partecipato al Cn Day o lo hanno seguito attraverso i social network su Facebook, Instagram e Twitter di Città Nuova. E la partecipazione alla festa di Città Nuova continua…

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Il Cn Day 2020 è stato caratterizzato dal formato multimediale: collegamenti da diverse località italiane, come Bologna, Liguria e Roma; contributi video e interviste. Inoltre, tutti questi contenuti sono stati rilanciati sui social: Twitter, Instagram e Facebook con diversi hashtag e locandine preparati accuratamente dai nostri giovani collaboratori, con la proposta interattiva del contest #daretocare.

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