22 aprile 2022: ritorna la maratona #OnePeopleOnePlanet

Festival dell’Educazione alla Sostenibilità

I BAMBINI E I RAGAZZI SULLA STRADA DELL’AGENDA 2030

Torna anche quest’anno, il 22 aprile, la Maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet. Earth Day Italia insieme al Movimento dei Focolari ed insieme alle centinaia di organizzazioni che ogni anno partecipano al Villaggio per la Terra, vogliono lanciare al mondo il forte messaggio di speranza di una sola famiglia umana nell’unica casa comune per promuovere la solidarietà universale. Scienza, Economia, Ambiente, Clima, Cultura, Sport, Arte, Scuola: collegamenti ed interconnessioni con diversi Paesi nel mondo, investigando e collegando tra loro fenomeni sanitari e climatici, fattori sociali, economici ed ambientali, tra i popoli.

Come ogni anno la Maratona #OnePeopleOnePlanet con la proposta di contenuti di alto valore culturale e di forte impatto mediatico, vuole dar voce ai ragazzi ed ai bambini con il Festival dell’Educazione alla Sostenibilità in occasione del 52° Earth Day. Il Festival nasce nel 2017 con l’obiettivo di aumentare la conoscenza e l’impatto positivo che l’Agenda 2030 ha e può avere nella nostra vita quotidiana, personale e collettiva:

  • favorendo in questa grande sfida per il futuro del Pianeta il coinvolgimento attivo del mondo dell’educazione formale e informale, e l’incontro con tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle istituzioni filantropiche, dalle università e centri di ricerca agli operatori dell’informazione e della cultura;
  • evidenziando l’interdipendenza dei problemi e delle soluzioni e creando appuntamenti ed eventi che danno spazio e voce a sensibilità ed esperienze differenti;
  • promuovendo nuovi stili di vita rispettosi dell’ambiente e di tutte le popolazioni del mondo, il pieno rispetto dei diritti umani, l’uguaglianza tra i popoli e le persone, una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale, l’innovazione sostenibile e la lotta alla povertà.

Il Festival è realizzato in collaborazione con il MIUR, al fine di dedicare le celebrazioni della Giornata Mondiale della Terra ai temi dell’educazione, e si inserisce anche tra i progetti del Patto Educativo Globale, promosso da Papa Francesco.

I principali eventi del Festival hanno accolto ogni anno milioni di studenti durante i giorni del Villaggio per la Terra a Roma. Anche quest’anno le scuole, dopo il grande successo e le esperienze significative degli scorsi anni, potranno partecipare alla maratona televisiva #OnePeopleOneplanet del 22 Aprile 2022.

Saranno 12 ore interamente dedicate alla Terra e agli obiettivi dell’Agenda 2030: la Maratona si aprirà con il Festival della Sostenibilità e per l’intera la mattinata si susseguiranno spazi dedicati alle storie dei ragazzi di tutto il mondo e al loro impegno per il Pianeta; ci saranno ospiti in studio, artisti, scuole collegate, laboratori didattici e apprendimenti scientifici.

 #OnePeopleOnePlanet: la partecipazione delle Scuole!

Le scuole avranno l’occasione di prendere parte attiva a questa iniziativa di dialogo e confronto ed essere protagonisti della Giornata Mondiale della Terra in queste due modalità:

  • Partecipazione alla maratona multimediale, direttamente dalla propria classe o in DAD, visibile da ogni device (lim, tablet, pc, smartphone ecc.), iscrivendosi attraverso il modulo di partecipazione al Festival che trovate su: www.earthdayitalia.org
  • Partecipazione al Contest #IOCITENGO. Il Contest #IOCITENGO cerca progetti, lavori artistici e reportage che testimoniano una meritevole opera di consapevolezza e partecipazione attiva dei bambini e dei giovani alla soluzione delle sfide globali intraprese con l’Agenda 2030 dalle nazioni del mondo. Gli studenti che hanno realizzato un progetto in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile possono partecipare al Contest scaricando il Regolamento e compilando Modulo di Adesione. Le scuole che parteciperanno al Contest diventeranno “Ambasciatori per la Terra”.

Per maggiori informazioni scrivere a: scuole@earthdayitalia.org

Info sul sito

Marina Placido

 




#Seguimi. VIENI: una proposta concreta

 

 

 




Com’è nata e come si vive la proposta educativa del cammino sinodale per adolescenti

Ascoltare e cercare di capire come rispondere.
Avere orecchi, ascoltare, è il primo impegno.

Come nasce questa semplice proposta? Dall’ascolto di un animatore/catechista che mi chiedeva se per il Sinodo c’era qualche materiale adatto ai ragazzi. “Non ancora” avevo risposto.

Non nascondo che accogliere questo particolare ‘grido’ degli educatori, non mi ha lasciato indifferente ma ha creato in me quella sana inquietudine interiore che non mi lasciava tranquillo.

L’invito di Papa Francesco ad essere “Tutti sono protagonisti”, e a “non lasciate fuori o indietro nessuno”, non poteva escludere il pianeta adolescenti, loro sono accanto a noi, e spesso sono loro che ci spronano ad essere coerenti nel vivere da cristiani.

Gli anni vissuti a contatto con gli adolescenti mi hanno spesso interpellato a cercare di come rispondere. Capivo che sarebbe stato un lavoro straordinario, non nel senso che sarebbe stato un  capolavoro, ma che mi avrebbe richiesto un impegno che andasse fuori dall’ordinario. Non potevo stare fermo e cercavo di valutare cosa fosse stato meglio fare.

Riconosco che gli anni vissuti accanto agli adolescenti mi hanno allenato a mettermi in crisi e a coltivare quel seme che ha volte giace nel buio di un fallimento o di una difficoltà.

Dovevo creare qualcosa di nuovo per loro che presentasse il Sinodo, aprendo una nuovo modo di comunicare. Prima dovevo conoscerlo bene io, ho pensato a delle schede sintesi da inviare sui social. Il periodo che abbiamo vissuto ha sviluppato maggiormente questo linguaggio. Poi ho pensato che le Parole di Vita potevano essere da supporto in questo cammino. Così come la raccolta delle esperienze. Infine ho pensato che se i ragazzi ricevevano tale materiale, ci poteva essere un momento di feedback. Ecco allora la proposta di un riassunto a forma di quiz, attraverso un PowerPoint che poteva essere usato sia in un momento in presenza o sempre attraverso videochiamata.

Ho messo a punto una proposta formativa con l’aiuto di Teo e Kery, simpatici personaggi di fantasia, che stabiliscono dialoghi con gli adolescenti attraverso domande e risposte sul Sinodo.

L’obiettivo è quello di creare uno spazio per la formazione dei nostri adolescenti e giovani, affinché si sentano parte fondamentale del presente e del futuro della Chiesa.

Questa umile proposta vuole accompagnare gli adolescenti sulla un sentiero a mo’ di episodi in cui si mette in evidenza il camminare insieme, dove le Parole del Vangelo fanno da segnali stradali a tutti quei giovani, ma sappiamo che il materiale viene usato anche per gli adulti, che si rivolgono con attenzione e fede. La proposta di mettere in vita Parola di Dio fa così che essa sia la vera compagna di viaggio di ogni adolescente. Ogni mese quindi viene proposta una Frase della Sacra Scrittura, commentata e adattata ai ragazzi, e soprattutto arricchita dalle loro esperienze di come cercano di metterla in pratica.

Capivo anche che il bagaglio della mia esperienza era un dono ricevuto e dovevo donarlo.
Lo avvertivo non so se come vocazione ma come dono sì, questo lo sentivo molto. Un dono che è anche una responsabilità.

Il Papa parlava anche che il camminare insieme ci fa scoprire la linea orizzontale più che la verticale. Per questo i prossimi passi saranno introdurli al Coloriamo la Città con le Opere di Misericordia: “Ogni volta che non avete fatto queste cose a uno dei più piccoli tra questi, non l’avete fatto neppure a me”». Un aiuto ad aprire gli occhi a tutto ciò che ci circonda.

Sti sta usando in varie città in Italia ma non solo.

Le prime 4 Schede sono state tradotte in Inglese si stanno traducendo in Spagnolo, Portoghese, Ungherese e in Cinese.

Ecco alcuni pensieri che gli educatori hanno inviato dopo aver vissuto quanto alcune schede proponevano:

Camminare insieme non è facile da mettere in pratica con persone che ti appaiono nemiche

Leggere la Parola di Dio è più facile che a viverla

La pandemia ci ha cambiato spiritualmente

Con la pandemia è stato difficile mettersi in comunicazione perché non ci si vedeva

Camminare insieme per me vuol dire:

ricominciare, ripartire; ritrovarsi con gli amici con le persone per noi importanti, incontrare persone che ci incoraggiano anche se non sanno ciò che è capitato, per me vuol dire mettersi in gioco nella Comunità Parrocchiale prestando servizio, se c’è una persona che ha bisogno di parlare devi ascoltarlo interagire con lui perché l’amore reciproco illumina le menti

Capisco che non c’è nessuno che deve essere escluso

Volere bene a tutti, continuare ad interagire nonostante chi ti ha ferito

Parole chiave che danno significato al Logo del Sinodo:

Insieme, futuro, camminare, progetto, direzione, tutti, proprio noi!, adulti e ragazzi, di ogni terra del mondo…

Chiediamoci, chi sono i Cristiani?

Sono speciali; hanno una marcia in più; speciali perché amano gli altri; credono e cercano di mettere in atto le Parole di Gesù; sono generosi e rispettosi; ascoltano la Parola di Dio.

 Ora chiediamoci: la Chiesa a cosa assomiglia?

Una città; il corpo umano; a tutto quello che ci circonda; ad un luogo in cui tutti si spendono per lo stesso obiettivo; un cerchio dove tutti ci si tiene per mano; un cuore; una famiglia; una casa che accoglie; tutte le persone del mondo.

Ora chiediamoci: il Papa, che farei io al suo posto?

Ascolterei giovani e ragazzi per conoscere le loro idee come ora stiamo facendo in questi incontri, aiuterei, amerei, accoglierei tutti, chiederei spesso consiglio agli altri, accoglierei il loro pensiero, mi farei tanti collaboratori, vorrei tutti i partecipi dei processi nella chiesa, farei come Papa Francesco!

Se tu avessi bisogno di aiuto lo chiederesti nella chiesa per esempio in parrocchia oppure nel tuo gruppo?

È importante per noi essere accolti, ascoltati con interesse, non essere giudicati ma capiti, che gli altri non sminuiscano o facciano sentire banali i nostri sentimenti o i nostri problemi.

Cosa pensi della Messa ci vai volentieri?

Ci piacerebbe che l’omelia non togliesse importanza al momento di accogliere Gesù eucarestia, ci piacerebbe essere coinvolti attivamente e avere uno scambio di opinioni.

La televisione la radio i social media parlano della Chiesa che tipo di cose trasmettono sui social persone di fede?

Ne parlano molto però sembrano quasi finte, non trasmettono nulla che ci tocchi davvero, raramente ci sono dei ragazzi normali che non hanno timore di dire tra le altre cose che credono in Dio, a scuola c’è timore a parlarne apertamente.

Per noi è stato bello parlare liberamente senza sentirsi giudicati, è importante avere occasioni come questa per dialogare su cose sulle quali in altri contesti non potremmo confrontarci.

Agostino Spolti




Ucraina: situazione degli aiuti da parte dell’AMU e AFN – Video

5 marzo 2022
Aggiornamento sulla situazione degli aiuti in Ucraina con interventi di:
Francesco Tortorella – Referente dei progetti di Cooperazione internazionale dell’AMU Giovanna Pieroni – Addetta Stampa di AFN

La raccolta fondi continua . . .

Il Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari ha avviato una raccolta fondi straordinaria in sostegno della popolazione ucraina, attraverso le ONLUS Azione per un Mondo Unito (AMU) e Azione per Famiglie Nuove (AFN).

È possibile donare online sui siti: AMU: www.amu-it.eu/dona-online-3/

AFN: www.afnonlus.org/dona/

oppure attraverso bonifico sui seguenti conti correnti:

Azione per un Mondo Unito ONLUS (AMU) IBAN: IT 58 S 05018 03200 000011204344 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: CCRTIT2T84A

Azione per Famiglie Nuove ONLUS (AFN) IBAN: IT 92 J 05018 03200 000016978561 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: CCRTIT2T84A

Causale: Emergenza Ucraina

Ucraina: al via la raccolta fondi in sostegno alla popolazione




Format Italia: un percorso formativo. Appuntamento a Verona il 27/29 maggio

ISCRIZIONI PER SEGUIRE ONLINE

FormaT è un innovativo percorso di formazione per formatori dei giovani dai 18 ai 30 anni. 

FormaT, attraverso un Core Team internazionale e una rete di formatori e di esperti sparsi in tutto il mondo, promuove un programma di formazione attiva, integrale e trinitaria

La prima edizione di FormaT Italia ha proposto 4 appuntamenti online, da marzo a giugno 2021, ed ha visto coinvolti nel complesso quasi un centinaio di formatori provenienti da diverse regioni italiane e da diversi ambiti formativi.

Ultimo appuntamento 2022 in presenza a Verona il 27/29 maggio. 

ORARI, COSTI, TEMI E TUTTI I DETTAGLI SUL SITO:

https://sites.google.com/view/formatitalia/home-page




Ucraina: accordo con Caritas-Spes per l’assistenza alla popolazione

I contributi raccolti dal Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari attraverso le ONLUS Azione per un Mondo Unito (AMU) e Azione per Famiglie Nuove (AFN), andranno a sostenere le attività di assistenza alla popolazione realizzate da Caritas-Spes Ucraina.

Non si fermano le azioni di guerra in Ucraina e tra la popolazione ci sono migliaia di sfollati in fuga e moltissimi che cercano di sopravvivere tra rifugi e ricoveri di emergenza, dove si può ricevere un primo sostegno. Con i contributi raccolti attraverso l’appello lanciato dal Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari, AMU e AFN stanno sostenendo anzitutto le azioni della Caritas-Spes Ucraina, che sta fornendo prima assistenza a migliaia di persone costrette ad abbandonare le proprie case per fuggire verso il confine o per rifugiarsi nei ricoveri sotterranei allestiti all’impronta dove possibile.

L’impegno di Caritas-Spes è quello di offrire un rifugio sicuro, cibo, medicinali e prodotti di igiene, oltre ad un supporto psicologico a circa 500 madri con bambini sfollate e ospitate nei propri centri. Più di 2500 persone stanno inoltre ricevendo aiuti attraverso le Caritas parrocchiali e 14 mense che rimangono attive nelle zone di Kiev, Lutsk, Berdiansk, Kamenets-Podolsky, Zhytomyr, Charkiv, Leopoli, Odessa, Vinnitsa, e in varie città della Regione della Transcarpazia.

 (leggi tutto l’articolo)

Per sostenere l’azione in Ucraina e l’assistenza alle famiglie sconvolte dalla guerra è possibile donare online sui siti:
AMU: www.amu-it.eu/dona-online-3/
AFN: www.afnonlus.org/dona/

oppure attraverso bonifico sui seguenti conti correnti:

Azione per un Mondo Unito ONLUS (AMU)
IBAN: IT 58 S 05018 03200 000011204344 presso Banca Popolare Etica
Codice SWIFT/BIC: CCRTIT2T84A

Azione per Famiglie Nuove ONLUS (AFN)
IBAN: IT 92 J 05018 03200 000016978561 presso Banca Popolare Etica
Codice SWIFT/BIC: CCRTIT2T84A

Causale: Emergenza Ucraina

Foto: © Caritas-Spes Ucraina




Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari

Azione Cattolica, Acli, Movimento dei Focolari, Comunità Papa Giovanni XXIII, Pax Christi. Importante appuntamento a Roma sul tema:“Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari” svoltosi sabato 26 febbraio 2022.

RIVEDI LO STREAMING:

«Quali sono oggi gli ostacoli che nella nostra società impediscono la presa di consapevolezza della reale minaccia dell’apocalisse nucleare denunciata da Papa Francesco? Quali percorsi e azioni credibili possiamo condividere per poter incidere sulle scelte strategiche di contrasto alla guerra da parte del nostro Paese?»

Sabato 26 febbraio 2022 saremo a Roma per cercare di dare una risposta condivisa a queste domande.

Ci ritroveremo, quindi, per riflettere sulle radici della pace alla luce della Parola di Dio e del Magistero della Chiesa, e per rinnovare l’impegno per scelte concrete di pace. Ci troveremo alla Domus Mariae, in va Aurelia 481, dalle ore 10 alle ore 13, per confrontarci assieme alle oltre 40 Associazioni cattoliche che la scorsa primavera hanno firmato il documento in cui si chiede al Governo italiano di aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari.

L’iniziativa si collega idealmente con lo storico evento che in contemporanea vedrà riuniti a Firenze vescovi e sindaci del Mediterraneo nel segno della profezia di pace di Giorgio La Pira, che invitava “a trasformare le armi distruttive in strumenti edificatori di pace e di civiltà” e ad “abbattere i muri per costruire ponti”.

L’incontro di Roma e l’appuntamento di Firenze assumono ancora più significato alla luce di quanto stiamo vivendo in questi giorni con angoscianti scenari di guerra che minacciano il cuore dell’Europa. Tale situazione interpella fortemente la coscienza di ognuno nell’essere autentico costruttore e artigiano di pace.

Papa Francesco non si stanca di denunciare la follia della guerra e l’immoralità non solo dell’uso ma anche del semplice possesso delle armi nucleari, richiamando l’urgenza di essere ‘artigiani’ di pace. “Come è triste quando persone e popoli fieri di essere cristiani vedono gli altri come nemici e pensano di farsi la guerra” (Angelus 20.02.2022).

 L’incontro di sabato 26 febbraio alla Domus Mariae a Roma vedrà il saluto iniziale del Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Giuseppe Notarstefano. Seguiranno gli interventi di mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura, Gravina, Acquaviva delle Fonti e presidente nazionale di Pax Christi; di Maria Bianco, del Coordinamento delle teologhe italiane; e di Maurizio Simoncelli dell’Archivio Disarmo di Roma.

Interverranno poi diversi responsabili di associazioni e realtà del mondo cattolico italiano, per rinnovare il proprio impegno per dire NO alla guerra e alle bombe nucleari. Un impegno che raccoglie l’appello di San Giovanni Paolo II il quale nel 1990 gridò: “Mai più la guerra, avventura senza ritorno!”. Un appello che ricordava a tutti l’accorato discorso di San Paolo VI all’ONU, il 4 ottobre 1965: “Non più la guerra, non più la guerra! La pace, la pace deve guidare le sorti dei Popoli e dell’intera umanità!”

Ed è preoccupante proprio l’assenza delle Nazioni Unite in questi giorni, sia nell’opera diplomatica per scongiurare un conflitto sia nella presenza sul terreno come forza di mediazione e di pace.

Al termine dell’incontro verrà rilanciato l’invito al Governo e al Parlamento italiano ad affrontare la questione dell’adesione al Trattato di proibizione delle armi nucleari come richiesto dalla società civile con la campagna “Italia ripensaci”. Si ribadirà inoltre che la guerra è sempre e comunque un fratricidio, un oltraggio a Dio e all’uomo, un’opzione che va tolta dalle agende della politica per fare spazio alla diplomazia e al confronto.

L’incontro, di cui alleghiamo il programma, sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale Youtube di Azione Cattolica Italiana.

Roma, 21 Febbraio 2022

Giuseppe Notarstefano

Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana

Emiliano Manfredonia

Presidente nazionale delle Acli

Giovanni Paolo Ramonda

Responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII

Cristiana Formosa e Gabriele Bardo

Responsabili nazionali del Movimento Focolari Italia

Mons. Giovanni Ricchiuti

Presidente nazionale di Pax Christi

Info:

Per qualsiasi informazione in merito all’appuntamento di sabato 26 febbraio 2022 a Roma ci si può rivolgere alla referente organizzativa, Laila Simoncelli, della Comunità Papa Giovanni XXIII (lailaita@libero.it cell. 3313063098) o agli altri componenti della segreteria organizzativa:

Michele Tridente, Segretario Generale dell’Azione cattolica italiana m.tridente@azionecattolica.it

Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale delle Acli stefano.tassinari@acli.it

Carlo Cefaloni, del Movimento dei Focolari, componente la redazione della rivista “Città Nuova” carlo.cefaloni@gmail.com

Don Renato Sacco, componente il Consiglio nazionale di Pax Christi renatosacco1@gmail.com

Anselmo Palini, saggista, palini.anselmo@gmail.com

Comunicato stampa _26 febbraio 2022




Cammino sinodale adolescenti. Aperti alle sorprese

 

PROGETTO COMPLETO




#Seguimi. Adolescenti con Papa Francesco il 18 aprile: un cammino di preparazione

Papa Francesco: il 18 aprile 2022 incontrerà gli adolescenti italiani.

L’evento vedrà coinvolti tutti i ragazzi della Chiesa italiana dai 12 ai 17 anni e per tutti s’intende provenienti da diocesi, parrocchie, movimenti e associazioni.

Per maggior informazioni: https://giovani.chiesacattolica.it/seguimi/

Anche noi vogliamo contribuire alla preparazione di un evento così importante ed educativo. Lo faremo con 5 schede, una per settimana, curate da Agostino Spolti (ormai conosciuto con precedenti lavori per il Cammino sinodale degli adolescenti), educatore e sociologo della comunicazione.

https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-che-cammina-insieme-proposta-formativa-per-adolescenti/




Loppiano e il progetto giovani

Loppiano è un posto dove si può vivere un’esperienza di fraternità, insieme ad altri giovani provenienti da tutto il mondo, appartenenti a diverse culture, credenti o non credenti.

Come funziona?
Non c’è un programma prestabilito. E’ un’esperienza personalizzata, basata sui bisogni e le necessità che ognuno esprime e desidera affrontare. È un percorso sia individuale che collettivo. Vivere assieme, in una realtà multiculturale come Loppiano non è semplice e ci sono molte sfide da affrontare quotidianamente ma l’esperienza di fraternità ci porta a superarle mettendoci in gioco. Attraverso il lavoro, l’arte, la musica, la natura, il dialogo, la formazione personalizzata e molto altro abbiamo l’opportunità di conoscere gli abitanti e la vita di Loppiano, dove si prova a vivere un’ambiente di famiglia.

Per i giovani dai 18 ai 30 anni.
  

Info: https://www.loppiano.it/progetto-giovani/

https://www.loppiano.it/wp-content/uploads/2020/06/progettogiovanivideo.mp4




Un ponte per il Libano: intervista a Elisabetta Mei

In Italia numerosi gruppi di persone, alcuni aderenti al Movimento dei Focolari, cooperano per raccogliere medicinali per malattie croniche e altri elementi di prima necessità in Libano. È un’iniziativa in continua evoluzione chiamata “Un ponte tra Italia e Libano”, che crea reciprocità e incontro tra persone lontane sia geograficamente che culturalmente. Tutto nasce dall’amicizia tra Elisabetta Mei e Danièle Richa, una donna Libanese.

Elisabetta Mei, docente, coordinatrice del progetto “Un ponte per il Libano”, la conosce nel ‘99 quando la ospita un anno a Firenze. Danièle diventa parte della sua famiglia. Oltre che conoscere la bellezza del popolo libanese, Elisabetta inizia a cogliere  le sue contraddizioni: “Prima il Libano era considerato la Svizzera del Medio Oriente, poi la situazione è peggiorata e ho sofferto con Danièle per le problematiche politiche, economiche…”, racconta.

Nel 2020 la pandemia arriva in una realtà già molto delicata. Un giorno, durante il lockdown, Elisabetta chiede a Danièle in videochiamata: “Se fosse possibile inviarti qualcosa, cosa desidereresti?”. La donna dopo una riflessione risponde che la cosa più utile sono le medicine. Attualmente infatti i medicinali scarseggiano, persino il paracetamolo. Spedire delle medicine al pari di qualsiasi altra cosa è molto difficile. Danièle comunque invia una lista di medicinali impossibili da procurarsi in Libano, principalmente per malattie croniche, destinati a persone umili o di ceto medio, molte costrette ad abbandonare le cure.

Elisabetta cerca di capire come raccogliere le medicine in Italia, chiamando farmacie, chiedendo a medici e amici. Capisce che diversi medicinali si possono acquistare, così con una sua amica italiana raccolgono dei fondi e nell’estate 2020 sono pronte a procurarsi le medicine. Per superare il problema della spedizione viene l’idea di intercettare persone che vanno a Beirut ed affidargli i pacchettini di medicinali, secondo le regole vigenti.

Grazie all’aiuto di Carlo Ambrosini, un amico di Viareggio che aveva rapporti con il Banco Farmaceutico, la rete di reperimento delle medicine diventa sempre più efficiente. L’incontro con Anna Ward, amica italiana volontaria del Movimento dei Focolari, sposata con un libanese ma che abitava provvisoriamente a Roma, è stato poi provvidenziale: la sua conoscenza della realtà italiana e libanese ha permesso di contattare tante persone che venivano e tornavano in Libano. Così si cominciano ad organizzare staffette in modo che le medicine arrivino a Roma da Anna, che ne cura l’impacchettamento e l’affidamento a persone che partono per il Libano.

La rete in Libano come quella in Italia si allarga e diventa necessario un coordinamento più ampio. A Beirut sia con associazioni che sostengono pazienti cronici, sia con gruppi di volontari, che censiscono nei quartieri i bisogni dei pazienti fragili e poveri, assumendosi la responsabilità della distribuzione dei farmaci raccolti. In Italia, dopo l’appello del Vicario Apostolico di Beirut Mons. Cesar Essayan per la richiesta di farmaci e latte, con l’aiuto del medico Luigi Triggiano di Arezzo, nascono e si intensificano i rapporti tra la fondazione Giovanni Paolo II e il Movimento dei Focolari, alla cui operatività si è aggiunta la disponibilità solidale dell’Aeronautica militare (dell’UNIFIL) per il possibile trasporto aereo. Una prima spedizione è partita il 16 dicembre 2021 con un carico di medicinali, seguita da un secondo invio il 23 dicembre 2021, contenente alcune tonnellate di latte in polvere per i bambini. L’Aeronautica militare ha garantito 4 voli nell’arco di un anno, il primo a inaugurare il 2022 dovrebbe avvenire entro febbraio. Il contributo dell’APS Nuove Vie Per Un Mondo Unito è stato importante perché l’associazione ha curato gli aspetti organizzativi e tecnici delle spedizioni, fornendo al gruppo una tutela legale e amministrativa.

Si cercano nuove collaborazioni (singoli cittadini, medici, farmacisti, banchi del farmaco ecc..) per la raccolta dei farmaci in altre regioni. Oggi sono dodici quelle coinvolte. Nel frattempo è cresciuta anche la lista dei farmaci richiesti, circa trecento principi attivi, che vengono stoccati a Loppiano con il latte, in attesa di essere spediti.

È un’esperienza comunitaria, ognuno potrebbe raccontare il proprio vissuto. Un’iniziativa di arricchimento reciproco, per i suoi protagonisti in Libano così come in Italia. Le persone dal Libano ringraziano per le medicine ma anche perché non ci si dimentica di loro. “Impossibile per me scordare che Danièle non possa avere delle medicine, così come non lo concepisco per una persona della mia famiglia”, riflette Elisabetta. Attorno a questa iniziativa si sono innescate una serie di azioni pro-Libano: in Campania i gen3 fanno dei gemellaggi o ci sono incontri tra le famiglie via zoom, camminate, giornate di informazione sul Libano. In Piemonte è in preparazione uno spettacolo in piazza sul tema. “Bello il filo diretto nelle regioni – dice Elisabetta – c’è una vitalità incredibile, l’Italia si sta attivando”. Alla mia affermazione, “avete creato una cosa molto grande”, risponde: “Non ci penso che sia grande, penso soprattutto che siamo insieme, c’è unità per lo stesso obiettivo e mi affido”.

Miriana Dante

Leggi gli altri articoli:

Conclusa la campagna di solidarietà per il Libano

Un “Ponte per il Libano”

DAL COLLEGAMENTO DEL 29/01/2022




Migranti: iniziative dei focolari in Veneto per i Balcani

Nella comunità locale di Treviso, due anni fa, un gruppo di persone del Movimento dei focolari vogliono rispondere ad alcune esigenze avvertite in modo particolarmente forte nel territorio. All’inizio, il gruppo nasce per coinvolgere i giovani: la prima azione è recarsi a Mestre, nella struttura denominata San Raffaele, dove è accolto un numero contenuto di immigrati, che hanno condiviso le loro esperienze di vita. Un pomeriggio di festa e conoscenza!

La motivazione del gruppo diventa poi sempre più forte nell’impegnarsi nel concreto, inizialmente con la comunità di Sant’Egidio, attraverso contributi per le famiglie povere e i senza tetto. Poi emerge in maniera preponderante il problema dei Balcani. “Noi da soli non avevamo le possibilità per spedire gli aiuti, perciò abbiamo pensato di unirci a qualcuno”, racconta Laura Rigo, un membro del gruppo. “Con Maurizio Tonet abbiamo sempre lavorato insieme, fa parte del Movimento politico per l’unità. Inizialmente mi sono rivolta a lui per capire come potevamo muoverci. Maurizio allora è venuto in contatto con un gruppo di Thiene, in provincia di Vicenza, e ci siamo uniti a loro”. La rete dei contatti si allarga e Il rapporto costruito con la comunità di S. Egidio permette loro di collaborare per una spedizione per i Balcani. Il gruppo si procura delle coperte e le dona, contribuendo al riempimento di un camion di materiale, portato poi al gruppo di Thiene, che ha iniziato a spedire.

Poi una nuova opportunità di fornire aiuto: due coniugi di Vicenza fanno conoscere un gruppo, “Energia e sorrisi”, che unisce lo sport della motocross con attività di beneficenza.  “Pensiamo di sostenerli economicamente nell’invio dei pacchi, – continua Laura – verso il campo di  Lipa. È molto difficile accedere ai campi in Bosnia, i loro tir sono sempre accompagnati dai soldati. Recentemente due associazioni ci hanno messo a disposizione grandi quantità di vestiario dai loro magazzini, per i migranti. Questi beni verranno poi inviati grazie a “Energia e sorrisi”.

Il campo profughi di Lipa si trova in Bosnia, vicino alla frontiera croata. In questi campi ai confini ci sono forme di tortura e umiliazione profonde, come quelle che hanno visto sui corpi dei migranti due coniugi di Trieste, che il gruppo di Treviso contatterà per definire come poter essere loro di aiuto.

Tra le altre iniziative quella di raccogliere dei soldi devoluti a una scuola nel Libano, per i bambini. Ancora il gruppo ha collaborato nel 2020, nel periodo natalizio, a una raccolta di pacchi dono per i carcerati, promossa dalla parrocchia di S. Bartolomeo a Treviso. È stata un altro tipo di iniziativa nei confronti dei bisognosi che ha riscosso grande partecipazione, tra cui anche i ragazzi di un Istituto Salesiano a Castelfranco e il Centro della Famiglia a Treviso, che si occupa delle famiglie bisognose in situazioni di difficoltà, sostenendole sia psicologicamente sia economicamente. La parte più importante sono stati i biglietti personali inviati ad ogni carcerato, piccole lettere di speranza e vicinanza a cui loro hanno risposto commossi.

“Dopo Natale siamo rimasti in contatto con il cappellano del carcere – racconta Laura – procurandogli asciugamani e ciabatte per la doccia. Quest’anno ci ritroveremo a sostenere la parrocchia di S. Bartolomeo per rinviare i pacchi dono e i biglietti natalizi!”.

Oltre che al gruppo di Vicenza e Venezia, collaborano alle iniziative anche le comunità di Castelfranco e Conegliano. “La comunità è importante, ci si muove insieme. Ci spinge il desiderio di fare per le persone. Siamo fortunati: di quel tutto che abbiamo siamo anche debitori nei confronti degli altri”, conclude Laura Rigo.

Miriana Dante




Dare una rete all’ambiente – 13 maggio 2022

“Dare una rete all’ambiente” è la festa finale dell’anno scolastico 2021-2022 del progetto “Dare per salvaguardare l’ambiente in rete” (DPSAR) che si terrà presso l’Aula Magna dell’Università Sapienza Roma I.  Ragazzi e ragazze di 50 scuole del Lazio e quindicimila collegati in streaming dall’estero festeggeranno e condivideranno i risultati di un anno di lavoro. Si alterneranno video, quiz, canzoni, teatro ed approfondimenti con esperti, ma soprattutto la condivisione delle azioni legate al Patto di risparmio energetico.

Durante l’anno, 8.000 studenti di 39 scuole dell’Italia e di altri 12 Paesi, educati al risparmio energetico, hanno firmato un patto e l’hanno concretizzato con 200 azioni personali di risparmio.

13 maggio 2022 Diretta Youtube a partire dalle ore 10.30 a questo link: https://youtu.be/yD6jgF7yWOY
DPSAR_CAMMINO EDUCATIVO
È ormai da qualche giorno in rete “Dare per salvaguardare l’ambiente”, un progetto che nel 2012 ha vinto il prestigioso “Premio Green Scuola” del Consorzio interuniversitario di Chimica per l’ambiente. È soprattutto un cammino educativo per uno sviluppo globale sostenibile. Un progetto di educazione al risparmio energetico e all’ecologia integrale per la salvaguardia dell’ambiente. Si parte dal riconoscimento dello stretto legame tra salute dei sistemi naturali e sfide economico-sociali in tutti i Paesi. Alla rete aderiscono alcune scuole che promuovono una miriade di iniziative in tutta Italia.
La proposta è quella di fare un patto di risparmio energetico con le alunne e gli alunni delle scuole. Un percorso di educazione per la salvaguardia dell’ambiente che ha anche l’obiettivo di sostenere progetti di solidarietà al fine di contrastare la povertà e le disuguaglianze, attraverso un gioco educativo in cui i ragazzi e le ragazze si adoperano per avviare azioni di risparmio energetico. Per ognuna di queste ricevono un piccolo compenso di 10 centesimi dal loro sponsor (un genitore, un nonno, una zia…). Tanti 10 centesimi andranno a costituire il bottino di una classe. Poi di una scuola. Poi di tante scuole. Fondi che saranno utilizzati per progetti solidali e socio – ambientali decisi dagli stessi studenti.
La monetizzazione di tali “atti di risparmio”, finanziata da sponsor familiari, è andata a sostenere progetti di solidarietà in contesti di povertà e degrado ambientale come conseguenza dei cambiamenti climatici. Ogni classe ha identificato una di queste azioni locali o internazionali, che generalmente coinvolgono scuole e ragazzi del territorio. E sono, ad esempio, contribuire a realizzare un orto sociale a Nairobi oppure promuovere la piantumazione di alberi in un quartiere alla periferia di Mumbai, ma anche di vivai nella Carice haitiana.

Questo percorso di educazione per la salvaguardia dell’ambiente è stato ideato a Roma dalla docente Elena Pace, membro dell’associazione Nuove Vie Per Un Mondo Unito.

Con la partnership del Dipartimento di Scienze della terra – Sapienza Università di Roma e il patrocinio del Ministero dell’Istruzione (Programma Rigenerazione Scuola), del Ministero della Transizione Ecologica, dell’Agenzia Spaziale italiana e del Municipio Roma II, il progetto DPSAR ha contribuito a diffondere la sensibilità dei più giovani in merito al risparmio energetico attraverso un innovativo gioco educativo.

Interverranno: la Rettrice dell’Università La Sapienza Antonella Polimeni, la Presidente del II Municipio di Roma Capitale Francesca Del Bello. Possibile la presenza del Sindaco Roberto Gualtieri

Risponderanno alle domande dei ragazzi professori e ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra di Sapienza Università di Roma, diretto dal professor Maurizio Del Monte e la PhD in Ingegneria Aerospaziale Maria Libera Battagliere, dell’Agenzia Spaziale Italiana.

L’anno che si sta per concludere ha visto il progetto estendersi a nuovi istituti in 5 regioni italiane (Sicilia, Calabria, Lazio, Abruzzo, Emilia-Romagna). Delle 39 scuole oggi coinvolte, 14 sono in Italia, e 4 in Repubblica Domenicana e i restanti in Benin, Brasile, Burundi, Colombia, Haiti, India, Kenya, Madagascar, Pakistan, Sudafrica e Congo.

  • 3500 progetti locali
  • 9 progetti di solidarietà in regioni con problemi socio-ambientali, di cui 8 progetti in Africa, Asia, America Centrale e Meridionale, e 1 progetto per le Madonie (Palermo) in collaborazione con la locale Forestale

Agenda 2022 del Progetto DPSAR:

  • 18 febbraio: Videoconferenza: “Effetti farfalla”, Grammenos Mastrojeni (diplomatico esperto in cambiamenti climatici) e Lancio del Patto di risparmio energetico con la      possibilità di scaricare l’app dai cellulari.
  • 22 febbraio – 22 aprile: 2 mesi per la realizzazione degli atti di risparmio energetico.
  • 22 aprile: Giornata della Terra, partecipazione con video-clip alla Maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet.it su RaiPlay
  • 13 maggio: Evento finale, Aula Magna Università Sapienza di Roma, in presenza ed online,  con le testimonianze più significative di tutte le scuole ed i gruppi partecipanti.
  • Giugno-luglio: Pubblicazione sulla rivista Teens “Atti dell’Evento”.

Si possono seguire le iniziative sulla pagina Instagram e Facebook 

Leggi Comunicato Stampa – DPSAR

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Conclusa la campagna di solidarietà per il Libano

Dall’ 11 dicembre al 15 gennaio 2022  si è svolta la Campagna “Sosteniamo le famiglie del Libano con una cassetta della Salute”, promossa da  Movimento Famiglie Nuove, Focolari Italia e AFN onlus.

Tante gocce formano il mare. Questa celebre frase di Madre Teresa è stata il senso di questa esperienza che ha visto la partecipazione generosa di tanti, anche a partire da piccole donazioni,  che ha consentito di raccogliere la somma di euro 12.460,00.

La Campagna era stata lanciata lo scorso 11 dicembre 2021 durante il collegamento on line con il progetto AFN in Libano quando nel dialogo con la referente Nicole Helou e la sua collaboratrice Maricris Devrel erano emerse le condizioni molto difficili della popolazione libanese a causa della crisi economica e le numerose necessità delle famiglie, bisognose di tutto, in primis generi alimentari. L’iniziativa ha puntato a sostenere le famiglie libanesi fornendo loro alimenti freschi ricchi di nutrienti per una alimentazione bilanciata quale presupposto per salvaguardare un buono stato di salute. Durante il periodo natalizio, numerose sono state le persone che “hanno aggiunto” ai regali sotto l’albero la cassetta della Salute per le famiglie libanesi cogliendo del Natale una dimensione autentica ed universale. “In tanti hanno aderito al progetto e sentito la spinta a dare a chi è nel bisogno – ci scrivono.- Nonostante il periodo di incertezza e di crisi, le famiglie non si sono lasciate scoraggiare e hanno risposto ai bisogni di questo territorio martoriato”.

Si sono svolte anche iniziative creative a sostegno della Campagna, come l’incontro svoltosi nella sala comunale della città di Parma, dove persone di diversa nazionalità si sono radunate con l’obiettivo di trascorrere una serata all’insegna dello storytelling in inglese che ponesse il focus su messaggi positivi e che ispirassero la costruzione della fratellanza universale e la realizzazione di buone prassi.

“Per me partecipare a questa iniziativa, ci scrive una famiglia, è significato sentirsi più fratelli  con coloro che vivono questo momento di crisi in Libano. In un momento in cui soffriamo per il sussistere di distanze fisiche per la pandemia,  mi ha consentito di sentirmi vicina a questa parte di umanità e dilatare il cuore”.

Giovanna Pieroni

Leggi l’articolo “Un ponte per il Libano”




Studenti siciliani per il Myanmar

È nata in Sicilia un’azione per sostenere le popolazioni dell’ex Birmania, molte delle quali in fuga per la guerra che dura ormai da troppo tempo. Giovani delle scuole siciliane hanno voluto e continuano a dare il loro contributo per essere vicini alla sofferenza di questa gente.

Così è partita l’iniziativa “una candela per il Myanmar”, perché in quel martoriato Paese non mancano solo cibo e generi di prima necessità. Chi ha abbandonato la città spesso oltre ai beni primari, medicine e cibo, ha bisogno anche delle candele perché non c’è nessuna forma di illuminazione. Nel Paese manca l’energia elettrica e qualunque fonte energetica che possa consentire di vivere le ore più buie.

Nell’Istituto Superiore Curcio di Ispica è arrivata la proposta di una delle azioni previste da Living Peace, il progetto che punta a costruire una nuova cultura di pace, l’unica che possa rispettare e rispondere alle domande più vere e profonde di tutti e di ciascuno, nell’impervio cammino verso la fraternità universale. I progetti di Educazione alla Pace avviati in alcune scuole siciliane, che vedono come capofila il Liceo Galileo Galilei di Catania, sono approdati anche a Ispica e Rosolini.

A Ispica i ragazzi hanno avviato l’iniziativa “Una candela per il Myanmar” mettendo in vendita delle penne, del valore di un euro che riportano la scritta dedicata proprio all’azione di solidarietà internazionale. Ma l’azione non si ferma. Nei laboratori di scienza i ragazzi apprendono anche l’antica arte della realizzazione del “sapone di casa”, a base di olio di oliva, soda caustica e acqua che sono stati venduti destinando il ricavato proprio ai primi soccorsi per le popolazioni del Myanmar. All’iniziativa hanno preso parte anche alcuni gen 3, i ragazzi del Movimento dei Focolari. «I ragazzi si sono riuniti per preparare il sapone – spiega Carmela Muni – un’esperienza di condivisione che ha coinvolto anche gli adulti. In tutti c’è la gioia di donare». «L’iniziativa è nata dalla scuola – spiega Massimo Micieli, docente di Scienze all’Istituto Curcio – grazie alla sinergia con il Liceo Galilei di Catania ma si è allargata sempre di più. Abbiamo venduto il sapone davanti alla porta delle chiese. Tanti hanno voluto aderire e tanti ci hanno donato dell’olio per permetterci di produrre altro sapone: una catena virtuosa, l’amore che circola e che si intreccia producendo sinergie positive».

Questi oggetti stanno diventando pian piano il simbolo di una gara di generosità che si sta diffondendo anche a Catania e in altre città della Sicilia.

Melina Morana




Rotta balcanica: lanterne verdi a Pisa per i migranti

Un anno fa un numeroso gruppo della comunità focolarina di Pisa ha partecipato a un interessante incontro in modalità streaming promosso dal giornale Città Nuova sul dramma che migliaia di persone stavano vivendo ai confini dell’Europa, sulla rotta Balcanica: gelo, mancanza di tutto, ma soprattutto respingimenti anche violenti alle frontiere.

Potevamo come spesso succede rammaricarci e poi tornare alla nostra calda vita come niente fosse? Ci siamo accorti che attorno a noi in altri gruppi, associazioni, realtà pastorali sentivano la stessa urgenza. Ci siamo perciò più volte riuniti con le modalità permesse dalla pandemia, abbiamo creato il Coordinamento Provinciale per la Rotta Balcanica e cominciato a muoverci in due direzioni: la raccolta fondi e momenti di formazione/ informazione.

In quel momento serviva raccogliere soldi, che poi le organizzazioni a cui ci siamo affidati (Caritas e IpsiaAcli) avrebbero speso in loco per favorire anche l’economia locale: legna, indumenti, cibo… . Contemporaneamente abbiamo organizzato alcuni momenti formativi: con parlamentari europei, professori universitari, volontari, giornalisti per approfondire le questioni storiche e “strutturali” di ciò che stava e sta avvenendo.

In questi ultimi mesi ci siamo focalizzati su alcune azioni:

  • continuare la raccolta fondi per contribuire a Bijac, in Bosnia alla gestione di un “social corner”, luogo di accoglienza dentro il campo profughi dove le persone possono trovare amicizia, supporto psicologico, ma anche un tè caldo, oppure dove i bambini possono giocare, fare un po’ di compiti;
  • organizzare la possibilità per i giovani, con una adeguata preparazione, di andare “sul campo” nella prossima estate per dare un aiuto concreto ai volontari presenti;
  • portare nei consigli comunali della nostra Regione una mozione che abbiamo preparato, con relativa lettera di presentazione, per invitarli “ad intraprendere percorsi di conoscenza verso i Balcani, avviare possibili gemellaggi con le comunità di Bosnia Erzegovina, attivare percorsi di formazione ed educazione soprattutto nelle scuole e infine dare seguito a quanto disposto nel documento e trasmetterlo al Governo perché si faccia portavoce nei confronti degli altri Paesi europei per una nuova collaborazione sull’accoglienza dei profughi”;
  • Continuare localmente alla sensibilizzazione attraverso i nostri percorsi di formazione e informazione.

Mercoledì 5 gennaio abbiamo organizzato in un luogo di grande passaggio della città, una riuscitissima conferenza stampa che ha avuto eco anche su “Avvenire”, in cui illustrare e proporre l’iniziativa delle “lanterne verdi” in ogni casa, circolo, parrocchia, luogo di ritrovo; quelle lanterne verdi che al confine tra Polonia e Bielorussia sono diventate simbolo di accoglienza, solidarietà, fraternità.

Anche i Gen4 e le Gen4 hanno contribuito in un incontro del 6 gennaio a far vedere questa luce verde a tutti. Personalmente, la vigilia di Natale sono andata a “costruire” queste lanterne (barattoli di vetro rivestiti di carta velina verde!) con i ragazzi e le ragazze del campo Rom, vicino a Pisa. È stata un’esperienza per me molto bella e significativa che ha dato un valore ancora più forte al Natale.

Domenica 9 gennaio le abbiamo portate in una delle più grandi chiese di Pisa, dove anche la nostra comunità si è data appuntamento. Abbiamo presentato il coordinamento e le iniziative in programma, ma soprattutto ci sembra importante, con questi piccoli passi, contribuire a portare nella nostra città e nella nostra società quei valori di cui tutti abbiamo bisogno, perché, come ha scritto Papa  Francesco nella Fratelli tutti, “ Niente di questo mondo ci risulta indifferente”.

Rita Lucchi

 




On line il nuovo numero di “Casa Ismaele Magazine”

“Casa Ismaele Magazine” è un periodico a cura di Azione Famiglie Nuove.
La rivista semestrale racconta le storie e i sogni dei ragazzi ospitati, le attività e gli eventi organizzati, lo stile di operare e l’impegno dello staff e le reti sul territorio.

“Casa Ismaele” è un progetto SAI (Sistema Accoglienza Integrazione, nuova denominazione per gli Sprar) che accoglie minori stranieri non accompagnati, situato nel comune di Rogliano (CS)  e gestito in modo sinergico da Azione Famiglie Nuove, la cooperativa FoCo e la cooperativa MiFa.

Al momento sono 15 i ragazzi tutti provenienti da paesi diversi. Il lavoro che si svolge insieme a loro fa tesoro delle parole di Papa Francesco: “I migranti sono nostri fratelli e sorelle che cercano una vita migliore lontano dalla povertà, dalla fame, dallo sfruttamento e dalla ingiusta distribuzione delle risorse del pianeta che equamente dovrebbero essere divise tra tutti”. Un lavoro – scrive Mariella Rende nell’editoriale della rivista – non sempre facile, ma essenziale per contribuire in maniera piccola a far sì che tutti i minori possano avere gli stessi diritti, primo tra tutti quello di essere accolti”.

https://www.afnonlus.org/il-magazine-di-casa-ismaele/

 

https://www.afnonlus.org/il-magazine-di-casa-ismaele/




Il Sinodo: un popolo che cammina insieme. Proposta formativa per adolescenti

Ti piacerebbe incontrare alcuni simpatici personaggi del Sinodo?

Avete pensato a come parlare agli adolescenti e ai giovani, e come infondere loro, in modo divertente e originale, gli elementi essenziali del processo sinodale?

Partendo dall’iniziativa del Movimento dei Focolari in Italia, Agostino Spolti, educatore e sociologo della comunicazione, ha messo a punto una proposta formativa con l’aiuto di Teo e Kery, simpatici personaggi di fantasia, che stabiliscono dialoghi con i giovani attraverso domande e risposte sul Sinodo.

“L’obiettivo è quello di creare uno spazio per la formazione dei nostri adolescenti e giovani, affinché si sentano parte fondamentale del presente e del futuro della Chiesa”, dice Spolti.

Le schede di formazione sono aggiornate, con materiali scaricabili e pronti per la diffusione sui social network.

Interessante, vero?

https://www.focolaritalia.it/2022/03/10/come-nata-e-come-si-vive-la-proposta-educativa-del-cammino-sinodale-per-adolescenti/

presentazione del progetto sul sito ufficiale del Sinodo: https://www.synodresources.org/resource_post/240529/

file Indesign (editabili) le prime 4 schede formative per ragazzi (per le traduzioni)
https://www.synod.va/it/resources/strumenti-di-comunicazione/speciale-bambini.html

Pubblicheremo regolarmente su questo nostro sito le schede (scaricabili e condivisibili sui social) sul cammino sinodale, rivolte in particolare agli adolescenti.

Le schede sono a cura di Agostino Spolti (educatore – sociologo della comunicazione).

APRILE

MARZO

FEBBRAIO 2022

GENNAIO 2022

DICEMBRE 2021




Progetto accoglienza Afghanistan: un grazie ai sostenitori

profughi. La risposta non si è fatta attendere e  in pochi giorni sono stati raccolti oltre 40.000 euro a cui si aggiungono alcune migliaia di euro che AMU sta raccogliendo per sostenere un progetto specifico nei pressi di Roma. Alla data odierna abbiamo in carico 16 persone, tra cui una giovane donna al settimo mese di gravidanza: il suo bambino nascerà qui e troverà una grande e calorosa comunità pronto ad accoglierlo.

Con queste poche righe desideriamo dire GRAZIE a tutti i sostenitori di questa iniziativa. Senza il vostro contributo fattivo non avremmo potuto sostenere chi è fuggito da guerra e persecuzione e qui non ha più nulla.

Grazie grazie grazie e auguri per il Santo Natale e per questo nuovo anno.

Per informazioni e aggiornamenti sul progetto potete scrivere a umanitanuova.italia@gmail.com

I contributi possono essere versati su un apposito C/C del Movimento dei Focolari con la causale ACCOGLIENZA AFGHANISTAN:

CONTO CORRENTE su BANCA ETICA intestato a P.A.M.O.M:
IBAN IT13K0501803200000016932816
CAUSALE versamenti: ACCOGLIENZA AFGHANISTAN

ALTRI ARTICOLI APPARSI SUL NOSTRO SITO:

https://www.focolaritalia.it/2021/09/06/focolari-al-lavoro-per-accogliere-i-profughi-afghani/

https://www.focolaritalia.it/2021/08/31/afghanistan-guerra-e-diritti-umani-sostegno-ai-profughi/




Cultura del dare: due città per un progetto comune

Montopoli in Val d’Arno e Torella dei Lombardi. Due paesi distanti, uno in provincia di Pisa, l’altro in Provincia di Avellino, ma uniti in un progetto comune.

Tutto è cominciato 20 anni fa quando Raffaele di Lorenzo ha inviato una lettera ai suoi concittadini spronando l’avvio del sostegno a distanza tramite Azione Famiglie Nuove di 50 bambini della favela di Recife (Brasile). Un luogo allora assolutamente malsano e disagiato, dove i minori vivevano in uno stato di degrado, senza servizi e la garanzia della tutela dei loro diritti.

“Siamo partiti con circa 300 famiglie poi abbiamo coinvolto istituzioni e associazioni, – afferma Raffaele Di Lorenzo. – Non neghiamo che con il tempo, abbiamo avuto difficoltà a mantenere l’impegno preso, così ci siamo inventati lotterie, cene e iniziative per diffondere la cultura del dare. In poche persone non è possibile sorreggere questi progetti, si deve chiedere aiuto e sensibilizzare chiunque. Per i bambini nostro futuro, non possiamo fermarci.”

In tutti questi anni, Raffaele insieme alla Associazione Culturale Capannese (ASCA) di cui è Presidente e i comuni di Montopoli e di Torella non si sono mai fermati, sono andati avanti nonostante le sfide e le difficoltà per mantenere l’impegno nella cooperazione e questi bambini sono ormai giovani con un futuro, anche grazie al loro contributo.  Oggi la favela è la comunità dell’Isola di Santa Terezinha dove la popolazione usufruisce di illuminazione, strade, fognature, un centro medico ed centro educativo dell’AACA.  (clicca qui per conoscere IL PROGETTO SAD)

In segno di riconoscimento per questa collaborazione l’Associazione Azione Famiglie Nuove, sabato 20 novembre ha conferito una pergamena di ringraziamento ed elogio all’amministrazione comunale di Montopoli in Val d’ Arno e Torella dei Lombardi. L’evento a cui anche la stampa locale ha dato visibilità (clicca qui) si è inserito nell’ambito della 16ma edizione del Premio Letterario Renato Fucini , tenutasi presso il Cinema Teatro Nuovo Don Terreni a Montopoli in Val d’Arno. Gli elaborati artistici (poesie e racconti) sono stati raccolti in un’antologia che può essere acquistata sempre a sostegno dei bambini dell’Isola di Santa Terezinha.

La “cultura del dare” in antitesi con la “cultura dell’avere” e dello scarto fondandosi sulla realtà della comunione, non è assistenzialismo, ma si apre all’altro nel rispetto della sua dignità e lo considera capace di dare a sua volta, all’insegna della reciprocità. Ne è vitale testimonianza la diretta con i bambini e lo staff del progetto dell’ Isola Santa Terezinha in Brasile. Uno dei momenti più toccanti della serata, durante la quale Lenira (segretaria) Jose Claudio (coordinatore) e Maria Jose (Presidente) dell’AACA, partner locale di Azione Famiglie Nuove, hanno espresso  la loro riconoscenza e il sincero legame di fratellanza costruito nel tempo. D’altra parte il coro di chi ha preso parte all’iniziativa in questi anni comunica una pari gratitudine per l’arricchimento scaturito con questa esperienza di valore.

“La nostra collaborazione è nata come un semplice lavoro, come ne capitano molti. Ci era stato chiesto di realizzare degli Attestati di partecipazione per il Concorso Letterario.– Racconta Manuela titolare dell’azienda del Rag. Marinai & C. S.A.S. – Da lì, anno dopo anno evento dopo evento, è cresciuto il rapporto di stima e amicizia con i membri dell’Associazione portandoci a contribuire con convinzione alle attività per aiutare, nel nostro piccolo, agli alti scopi che l’Associazione stessa si pone”.

“Bisogna essere proattivi e non dire va tutto male e poi non fare niente per cambiare. Quando si fa qualcosa col cuore avrà sempre un ritorno positivo”.  – Afferma Francesca Frediani della Fattoria Varramista di Castelbosco (Montopoli) che collabora nell’offrire oggetti Premio come confezioni di vino della loro produzione e nel diffondere biglietti della lotteria.

Anche la Pescheria L’Era Glaciale e l’Alimentari Nencioni aderiscono al progetto, in particolare contribuiscono alla cena annuale che viene fatta sulla piazza principale di Capanne, a cui di solito partecipano centinaia di persone: “Noi offriamo gratuitamente la materia prima e siamo anche felicissimi di servire a tavola. Si può toccare con mano che le offerte vanno direttamente a buon fine, come testimoniano i numerosi contatti diretti con i bambini sostenuti”.

L’entusiasmo è contagioso. Chiunque si lascia coinvolgere diventa protagonista in questa azione collettiva. “La mia decisione di aderire non è tardata nemmeno un attimo, – afferma il Luogotenente Pio D’Addio in servizio presso la Stazione Carabinieri San Romano che aderisce al progetto sin dal 2000. – Ho sempre dato il mio modesto apporto per la bontà dell’operazione, la serietà delle persone con dati di fatto concreti, che chiunque può andare a verificare”.

Per Giacomo Martelli, presidente ACLI Regione Toscana, questa azione è un esempio di raccolta fondi in cui per grandissima parte sono devoluti in beneficenza. Viene ridistribuito benessere partendo dal basso: “L’impressione è che l’associazionismo di questo tipo sia un bene prezioso per la nostra società, per la nostra regione e per le comunità locali”.

Questo impegno di lungo periodo da parte dell’amministrazione comunale di Montopoli in val d’Arno per i bambini e le bambine del progetto di AFN in Brasile va al di là dei sindaci e coinvolge un’intera comunità:  “Questa iniziativa che ci coinvolge ormai da vent’anni non fa altro che rafforzare il nostro spirito di appartenenza e la nostra voglia di fare del bene, con sempre maggior impegno e dedizione. Per Montopoli e i montopolesi, la solidarietà non conosce confini. – Dichiara il sindaco, Giovanni Capecchi – Anche se dal Brasile ci dividono migliaia e migliaia di chilometri, non possiamo rinunciare alla chiamata di questi giovani alla ricerca di un futuro migliore in un ambiente complicato… La solidarietà tra cittadini e cittadine ha reso ancor più coesa la nostra comunità, continuamente impegnata nel non lasciare indietro nessuno”.

Un’esperienza davvero toccante assistere ai miracoli della trasformazione sulle persone e sulle comunità che compie la cultura del dare. “Vedere un paese intero coinvolto in un’esperienza di solidarietà così seriamente, afferma  Rosa Romano (Ufficio Sostegno a distanza AFN ), che insieme al Vicepresidente Francesco Mandalari e Lucy Pastana (AFN Firenze) erano presenti all’evento in rappresentanza dell’Associazione Azione Famiglie Nuove, ci fa capire quanto sia importante continuare ad operare quotidianamente con “umanità”, avendo sempre davanti il nostro obiettivo: la fraternità”.

Giovanna Pieroni




Focolari e migranti: l’esperienza della comunità di Trieste

“Il nostro obiettivo è far trovare loro l’affetto. Tanti mi dicono: ‘Sei come la mia mamma’, io rispondo che potrei essere anche la nonna! Diamo il calore della famiglia a chi ha vissuto la sofferenza, non c’è nulla di più ammirevole”. Così racconta Giovanna Luglio che con altre amiche, dal settembre del 2015, sostengono i migranti nella zona del triestino. Sono un gruppo di circa 6 persona della comunità dei Focolari di Trieste, che hanno deciso di unirsi alla causa dopo la sollecitazione di papa Francesco ad aprire non solo i cuori, ma anche le strutture. Tante le donazioni che arrivano alla comunità per chi viene accolto. Tra i nuovi progetti: collaborare con una struttura della Caritas per le ragazze madri.

La loro esperienza inizia grazie alla Caritas di Trieste, che affida loro un servizio presso la “Casa di Accoglienza Teresiano”. Qui vengono ospitati circa un’ottantina di profughi provenienti dal Pakistan, Afghanistan, Egitto, Camerun, Nigeria, Kosovo, Croazia, Romania…

Alcune persone, come quelle di etnia rom, in genere si fermano per poco tempo, ma vengono aiutate al pari degli altri. La struttura ha un piano in cui risiedevano solo famiglie. È qui che il gruppo inizia a dare il proprio contributo un giorno ogni settimana, stando con i bambini nel doposcuola, tenendo corsi di italiano per i genitori e attività ricreative.

Nel marzo del 2020 la casa viene chiusa per il Covid a tutti gli esterni, tranne che agli operatori della Caritas. Le famiglie vengono dislocate in altre strutture e la casa viene poi adibita solo all’accoglienza di profughi uomini. “Il nostro impegno però è continuato,- spiega Giovanna – ritrovandoci all’aperto, spesso al giardino pubblico di Trieste. Molti rapporti si sono mantenuti, alcuni anche evoluti in amicizia e reciprocità. Ora sono le famiglie, integrate nel tessuto sociale di Trieste, a chiamarci”.

Giovanna racconta di una donna di 34 anni originaria del Kosovo, con 5 figli: “L’abbiamo accompagnata in ospedale quando doveva partorire. È stata una delle prime famiglie che abbiamo conosciuto”. Questa ragazza era un’adolescente durante la guerra nei Balcani. Ha vissuto episodi spiacevoli, il padre ha subito persecuzioni così sono fuggiti in Italia. Lei, confidandosi con le sue nuove amiche, ha raccontato di aver scoperto che in classe dei figli ci fossero bambini di origine serba. Era rigida nei confronti di quelle famiglie, ma poi con il tempo le ha conosciute e si è trovata bene. Non ha avuto più remore verso di loro. Questo episodio fa riflettere su quanto sia possibile una convivenza pacifica. Ci sono però situazioni in cui il processo di integrazione fa difficoltà. A volte i giovani vogliono ritornare nel loro paese d’origine, altre volte le famiglie partono per l’estero senza preavviso. Un episodio spiacevole è avvenuto quando la comunità, dopo aver deciso di sostenere un nucleo famigliare attraverso l’Associazione Famiglie Nuove, ha trovato l’appartamento per la famiglia solo al quinto tentativo perché i proprietari, vedendo che erano di colore, si tiravano indietro”.

Tanti gli episodi che Giovanna e le amiche rivivono con gioia, molti più di quelli negativi. Ad esempio i doni che consegnano ai bambini durante la festa di San Nicolò, o le torte del Teresiano per i compleanni. Ancora il primo maggio, dedicato a delle gite. Altro momento di aggregazione è la giornata dei poveri, istituita da papa Francesco e rinominata dalla comunità “festa dell’amicizia” o “castagnata”, perché cade in pieno autunno. “Abbiamo sempre organizzato un pranzo di 80 persone circa… Riscuote molta partecipazione, è un momento di unità e vicinanza”, spiega Giovanna con un sorriso.

Miriana Dante

 




Un ponte per il Libano e Progetti AMU (Associazione Mondo Unito) AFN (Azione Famiglie Nuove)

Da una piccola idea di condivisione – inviare farmaci per i malati cronici – è nata una catena di solidarietà che ha coinvolto numerose associazioni in Italia e in Libano. Le testimonianze dei protagonisti.

Elisabetta Mei, docente, coordinatrice del progetto Un ponte per il Libano

“Conosco Danièle Richa dal 1999, quando la ospitai per un anno a Firenze. È diventata parte della mia famiglia e spesso, negli anni successivi, è venuta a trovarmi. La nostra è un’amicizia che mi ha permesso di conoscere le bellezze del popolo libanese, così come le sue contraddizioni. Ho sofferto con lei per le problematiche politiche ed economiche, e poi è arrivata la pandemia ad aggravare tutto. Un giorno le chiedo, come ad una sorella: “Se fosse possibile inviarti qualcosa, cosa desidereresti?”. Dopo una profonda riflessione risponde che la cosa più utile sono le medicine. I medicinali infatti scarseggiano, persino il paracetamolo, ma spedirli, al pari di qualsiasi altra cosa, è molto difficile; possono esserci delle complicazioni alla frontiera, non è sicuro che i pacchi raggiungano effettivamente i destinatari. Danièle mi manda una lista di medicinali e da lì comincia un passaparola: farmacie, medici, conoscenti. Siamo ormai pronti all’acquisto dei farmaci, quando il 4 agosto 2020 scoppia il deposito del porto di Beirut. Impossibile inviare i medicinali. Procediamo a piccole dosi, in valigia, secondo il limite consentito dalla legge per singoli viaggi. La rete si amplia, il lavoro diventa più organizzato e strutturato. Fino al luglio 2021 quando abbiamo organizzato un incontro on line tra chi stava aiutando in Italia e i referenti delle associazioni che fino a quel momento avevano ricevuto e distribuito le medicine in Libano. Viene spontanea l’idea di costruire un vero e proprio ponte tra Italia e Libano costituito da due reti, una italiana ed una libanese, connesse da un gruppo di raccordo costituito da persone di entrambe le reti. Adesso siamo in attesa del via libera per il decollo di un container con un grande carico”.

Osvaldo Garcia, Responsabile Ufficio Progetti e Sviluppo Sociale del Vicariato Apostolico di Beirut

“La pesante carenza di medicinali, aggravata sempre di più dalla crisi politica, economica e finanziaria del nostro Paese, ha costretto molte persone, affette da malattie croniche, ad abbandonare le cure. Dalla condivisione di questo dolore con alcuni di loro è nata la prima scintilla. Potrei dire, è nato tutto. Alcuni amici dall’Italia avevano iniziato a sostenerci con piccole quantità di farmaci, approfittando di qualche volo per il Libano. Poi grazie ad un incontro on line con questi amici italiani, a luglio, è nata l’idea di costruire una vera e propria rete di solidarietà. Sono in gioco sia le associazioni che qui a Beirut si occupano di sostegno a pazienti cronici (Aventure de la Charité (ADLC), LIBan-AMItié/Libami, Epsilon, Barbara Nassar for Cancer Patient Support, IRAP, Vicariat Apostolique-Social Service), sia gruppi di volontari che hanno iniziato a censire nei quartieri i bisogni dei pazienti fragili e più poveri, assumendo la responsabilità della ricognizione dei bisogni e della distribuzione dei farmaci raccolti. Abbiamo creato allora un gruppo permanente whatsapp, una rete con l’Italia, chiamata “Un ponte per il Libano” ed una in Libano, la rete “Fraternité” nella quale, abbattendo differenze confessionali e sociali, abbiamo iniziato a mettere in comunione sia bisogni, sempre crescenti, che risorse. Oggi i gruppi sono otto ed altri se ne vanno aggiungendo”

Luigi Triggiano, medico di famiglia, già coordinatore del progetto della Regione Toscana di sviluppo delle cure primarie in Libano.

“Il grido di dolore dei nostri amici libanesi e la risposta solidale che stavano costruendo sui loro territori ci hanno fortemente motivato nel tentativo di dare una risposta efficiente ed appropriata ai loro bisogni. La rete costituita inizialmente da tre regioni, si è arricchita ulteriormente dopo l’appello del Vicario Apostólico di Beirut Mons. Cesar Essayan per la richiesta di farmaci e latte. Oggi sono 12 le regioni coinvolte con una rete crescente di volontari (singoli cittadini, medici, farmacisti, banchi del farmaco ecc..). L’appello ha generato e intensificato i rapporti tra la fondazione Giovanni Paolo II e il Movimento dei Focolari, alla cui operatività si è aggiunta la disponibilità solidale dell’UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) per il trasporto aereo e di altre agenzie. Tre sono le aspettative che accompagnano il progetto, operativo lato Focolari attraverso l’APS “Nuove vie per un Mondo Unito”: la prima è che la solidarietà di tanti cittadini italiani possa permettere l’invio di maggiori quantitativi di latte in polvere e medicinali per garantire la continuità delle cure e recare così un po’ di sollievo e speranza. La seconda è che, con l’aiuto solidale di tanti fratelli, le risposte, seppur piccole, alle ferite profonde che affliggono il popolo libanese facciano crescere una coscienza civica e comunitaria solidale, che concorra ad una rinascita politica, economica e sociale del Paese. Infine, che la solidarietà diffusa e consapevole che si sviluppa dal basso tra i cittadini di paesi diversi, costituisca un esempio ed una spinta per i vari governi, a partire dalla Unione Europea, a rivedere responsabilmente le regole della cooperazione e quelle economiche che caratterizzano le relazioni tra i popoli ed i governi”.

Soggetto accreditato dal Movimento dei Focolari Italia :

ASS.NE NUOVE VIE PER UN MONDO UNITO APS
Via Carlo Spinola 18 – 00154 Roma, tel 06/5110354
IBAN : IT42X0501803200000017108218
Causale : donazione progetto Un ponte per il Libano
Se si desidera la ricevuta, per la detrazione fiscale, nel bonifico indicare il proprio Codice Fiscale ed inviare la richiesta all’email: nuoveviemondounito@gmail.com

Vedi articolo su Città Nuova: https://www.cittanuova.it/dallitalia-un-ponte-libano/?ms=001&se=013

Vedi articolo su Loppiano.it: https://www.loppiano.it/2021/12/03/un-ponte-di-farmaci-per-il-libano/

Articolo AGENSIR del 15 dicembre 2021


 

ll progetto Un ponte per il Libano, nato in maniera spontanea e diventato operativo attraverso una rete di cittadini attivi, si aggiunge a quanto il Movimento dei Focolari sta operando in Libano attraverso AMU e AFN.

Nel 2020/2021, in seguito allo scoppio della bomba nel porto di Beirut, grazie alla generosità di tanti, AMU (Associazione Azione Per Un Mondo Unito – Onlus) e AFN (Associazione Azione Per Famiglie Nuove Onlus) hanno potuto aiutare 68 famiglie a rientrare nelle proprie abitazioni e luoghi di lavoro sinistrati dall’esplosione e sostenere le famiglie del centro per bambini audiolesi IRAP. Al seguente indirizzo potete trovare informazioni, immagini, aggiornamenti e le esperienze di chi ha partecipato a questo primo intervento concluso: https://www.amu-it.eu/progetti-int/emergenza-libano/

Attualmente è in corso un secondo intervento a sostegno di:

  • 900 famiglie che ricevono ogni due mesi una cassa di prodotti alimentari ed una cassa di prodotti per l’igiene personale, per un anno intero;
  • 250 alunni di una scuola rurale gratuita, alla periferia di Beirut, che ricevono un kit di materiale didattico per l’anno scolastico.Al seguente indirizzo potete trovare informazioni, immagini, aggiornamenti ed esperienze periodicamente aggiornate, su questo secondo intervento in corso: https://www.amu-it.eu/progetti-int/emergenza-libano-2022/ Per questi interventi sono stati raccolti e stanziati circa 400.000 euro.

 

Mentre la situazione economica e politica in Libano è sempre più difficile e secondo le Nazioni Unite almeno tre quarti della popolazione libanese vive sotto la soglia di povertà, Nicole Helou (referente del progetto Sostegno a Distanza di AFN in Libano) e Maricris Devrel (sua collaboratrice), durante un collegamento in diretta con il Libano nell’ambito di un evento on line organizzato l’11 dicembre 2021 da Focolari Italia, il Movimento Famiglie Nuove e Azione Famiglie Nuove, raccontano la realtà di questo momento e le necessità della popolazione.

Manca la corrente, i medicinali non si trovano, i trasporti sono molto costosi e tanti bambini non vanno a scuola per questo motivo. Un pieno di benzina corrisponde a più della metà di uno stipendio. Poi l’altra metà va per il generatore. Noi a volte ci chiediamo come fa la gente a vivere!”

Il progetto SAD Libano di AFN comprende varie realtà: la “Maison Notre Dame” una casa che da 30 anni accoglie i bisogni del quartiere Ain nella periferia di Beirut; l’ asilo nido “Petit Jardin” per i più piccoli, il Club dei giovani; il Centro Medico sociale e l’Atelier “Ayadina” dove si svolgono anche corsi di formazione per le giovani donne di cucito e ricamo. Si sostengono numerose famiglie, alcune delle quali sono veramente molto povere. C’è chi non può mandare i figli a scuola perché il pulmino è costoso. Chi  non riesce a trovare la cura per suo marito che è molto malato. Chi ha contratto il Covid e presenta conseguenze importanti. Chi ancora  ha cercato di fuggire clandestinamente con la sua famiglia. “Quello che cerchiamo di fare e abbiamo fatto sempre sin dall’inizio è essere per il quartiere un punto di riferimento.  – Afferma Maricris – Appena bussano alla porta di Ayadina per chiedere aiuto, apriamo sempre la porta non solo dell’Atelier ma anche quella  del cuore per accogliere tutti quelli che sono in necessità”.

Siamo alle porte dell’inverno e per una famiglia poter riscaldarsi, è quasi impossibile poiché il costo della nafta è aumentato tantissimo, continua a raccontare Maricris.  “Molte persone hanno cominciato ad abbattere alberi per riscaldarsi con la legna. Certo la cosa principale è dare da mangiare! Ma c’è tanta solidarietà tra famiglie. Alcune di loro hanno cominciato a coltivare qualcosa, altre aiutano chi è nel bisogno. Grazie agli aiuti che ci arrivano da AFN riusciamo a sovvenire a questi bisogni principali. Altre ong danno pacchi alimentari comprensivi di alimenti base, come la pasta, il riso, i ceci, le lenticchie che sono diventati carissimi. Noi vorremmo offrire alle famiglie soprattutto alimenti freschi come frutta, verdura, perché le vitamine sono necessarie, e poi latte, olio, pane, il timo e awarma (un concentrato di carne a lunga durata che si usa per condire per quanti non riescono più a comprare la carne). Abbiamo chiamato questo pacco: la cassetta della salute”.

Durante l’evento in collegamento con il Libano, si lancia l’iniziativa invitando tutte le persone desiderose di partecipare a sostenere 80 famiglie libanesi attraverso la donazione di una cassetta della salute dal costo di 44 euro. “L’idea è di aiutare più famiglie possibili in questo periodo dell’inverno che sta cominciando. La sfida è dare ai bambini e alle loro famiglie un’alimentazione più bilanciata”.  – Afferma  Giovanni Lucchese che con la moglie Miriam hanno coordinato e presentato l’evento. “Possiamo offrire un contributo anche minimo di 5 euro o in vista del Natale riuscire a metterci insieme e regalare una cassetta della salute a più famiglie. –  Continua Miriam – Siamo piccoli ma siamo tanti! E dunque anche il piccolo contributo è importante”.
L’azione rimarrà aperta per tutte le festività natalizie. Fino al 6 gennaio abbiamo la possibilità di donare per questa causa. Passaparola!

Giovanna Pieroni

DONA ORA attraverso il sito Clicca qui

Causale: Progetto SAD Libano Pacco Salute
zione per Famiglie Nuove ONLUS (AFN)
IBAN: IT 92 J 05018 03200 000016978561
Codice SWIFT/BIC: CCRTIT2T84A
presso Banca Etica – filiale 1 di Roma – Agenzia n. 04

Vedi presentazione Progetto: https://youtu.be/L6HMdDfx3LI



Bando di concorso nazionale. Una città non basta. Chiara Lubich, cittadina del mondo – seconda edizione – a.s. 2021-2022

 

A seguito del successo riscosso dalla prima edizione, torna nelle scuole il Concorso Nazionale “Una città non basta”. Chiara Lubich cittadina del mondo.

Nonostante le difficoltà provocate dall’inizio della pandemia, il Concorso, promosso dal Ministero dell’Istruzione con il Centro Chiara Lubich, New Humanity e la Fondazione Museo storico del Trentino, ha visto per l’anno scolastico 2019/2020 la partecipazione di numerose scuole di tutta Italia. La premiazione dei vincitori, che ha avuto luogo presso l’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma nel febbraio 2021, ha messo in luce la creatività e lo spessore delle riflessioni suscitate dalla figura di Chiara Lubich e dalla sua testimonianza di vita.

Il Concorso viene così riproposto nella sua seconda edizione per l’anno 2021/2022, allargando la possibilità di partecipazione anche alla scuola primaria.

Il bando di Concorso promuove per quest’anno la riflessione sulle tematiche della “cultura del dare” e della sostenibilità ambientale, a cui Chiara Lubich ha sempre dedicato particolare impegno e attenzione.

Scadenza 31 marzo 2022

PER MAGGIOR INFORMAZIONI

MIUR

DEPLIANT CONCORSO




Sophia Web Academy – Sofia Miur/Carta del docente

L’UNIVERSITÀ IN UN MO(N)DO NUOVO

Sophia Web Academy è la piattaforma di e-learning che estende l’offerta accademica dell’Istituto Universitario Sophia. Il modo più semplice per entrare nella cultura dell’unità a diverse latitudini, a qualsiasi età.

Informative relative ai 2 corsi che trovate in allegato:
 
ID: 67965 – ID edizione: 99870
Le iscrizioni sulla piattaforma SOFIA rimarranno aperte fino al 03 gennaio 2022
L’iscrizione avverrà come profilo UDITORE.
L’iscrizione tramite piattaforma Sofia Miur dovrà successivamente essere perfezionata sul sito di Sophia Web Academy/profilo Uditore: https://swa.sophiauniversity.org/iscriviti/.
La partecipazione contempla il diritto all’esonero dal servizio nei limiti previsti dalla vigente normativa. Gli iscritti dovranno frequentare almeno il 75% del totale delle ore programmate (frequenza necessaria: n. 135 ore). Il personale scolastico che avrà effettuato la frequenza minima necessaria (n. 135 ore) potrà scaricare, al termine del corso, l’attestato di partecipazione tramite la piattaforma SOFIA del MIUR.
CALENDARIO INIZIATIVE

11. Istituto Universitario Sophia –  Sophia Web Academy

“Leadership dialogica”
on-line
dal 08 gennaio al 03 luglio 2022 

Iscrizione online su Sofia Miur fino al 03 gennaio 2022
Durata: 180 ore

10. Istituto Universitario Sophia –  Sophia Web Academy

“Cultura dell’unità”
on-line
dal 08 gennaio al 03 luglio 2022 

Iscrizione online su Sofia Miur fino al 03 gennaio 2022
Durata: 180 ore 

PRESENTAZIONE

SCOPRI DI PIU’

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