Convegno: “Nessuno solo”

Convegno: “Nessuno solo” – Appassionati del sociale

Casa per ferie Seraphicum, Via Serafico 1 – Roma
Metro Laurentina capolinea
GRA uscita 25
Roma 15/17 marzo 2019
Per maggior informazioni: umanitanuova.italia@gmail.com

NESSUNO SOLO 2

Dopo la data del 1/3 febbraio 2019 le iscrizioni si riaprono per un secondo appuntamento dal 15 al 17 marzo 2019, sempre nello stesso luogo. Questo secondo appuntamento si ripete per quanti non hanno potuto iscriversi nella precedente data.

Link di iscrizione: https://goo.gl/forms/pILMdm7XLi3efKff2

Scadenza iscrizioni 18 febbraio.

Il programma inizierà alle ore 20,00 del venerdì 15 marzo c.a. e si concluderà alle ore 13,00 della domenica 17 marzo c.a.
 
Il convegno è concepito come un lavoro di ricerca disteso nelle due giornate: un laboratorio in cui tutti – relatori e partecipanti – sono chiamati a dialogare, a leggere insieme le pratiche di “azione sociale” che ciascuno realizza nel suo mondo di relazioni.
Come indicato nella brochure 4 saranno i laboratori tematici a cui ci si potrà iscrivere. 
 
Costi e scadenze:
 
– il costo complessivo dell’appuntamento è di € 110,00, comprensivo dei pernotti di venerdì 15 e di sabato 16 marzo, con relative colazioni, vitto del sabato e tasse di soggiorno. 
 
– Per chi volesse cenare il venerdì e/o pranzare la domenica, si dovrà aggiungere al costo complessivo il prezzo di €15,00 a pasto, segnalandolo nel modulo di iscrizione.
Tale servizio sarà fornito dalla struttura se richiesto da un minimo di 10 persone, diversamente la segreteria organizzativa provvederà a darne notizia per tempo.
 
– La scadenza delle pre-iscrizioni è fissata al 18 febbraio 2019, mentre l’iscrizione potrà ritenersi completa all’arrivo del bonifico non oltre il 28 febbraio 2019.
 
Il bonifico del costo complessivo va effettuato a:
Framu Umanità Nuova
IT65Q0501803200000000240261
 
La segreteria organizzativa 

Brochure Nessuno solo

Non siamo in un’epoca di cambiamento, ma in un cambiamento d’epoca”.

Tale passaggio del discorso di Papa Francesco a Loppiano a maggio 2018, può essere il punto di partenza della nostra riflessione sulla realtà sociale.

Se guardiamo al mondo intorno a noi, con le relazioni che intercorrono fra singoli, famiglie e gruppi, possiamo riferire che la nostra quotidianità è profondamente cambiata negli ultimi 20 anni, e velocissimamente negli ultimi 10, e non poco per effetto dell’impatto della tecnologia sulle nostre relazioni, con le sue potenzialità smisurate di connetterci. Mediamente si passa più tempo in relazioni virtuali che in relazioni reali, in un crescendo di autismo e narcisismo. Soggiogati alle opportunità e alla velocità delle macchine, cresce la minaccia di una nuova marginalità: chi non tiene il ritmo o non è “on line” è fuori. L’essere umano vive così un paradosso: ritenere che tutto è possibile e a portata di mano e nello stesso tempo sperimentarsi insicuro e impaurito. Il corpo, la natura stessa, e il tempo si dissolvono e con essi ciò che è specificamente umano: l’esperienza dell’incontro autentico con l’altro, l’esperienza del limite.

Anche per quanto riguarda la lettura della stratificazione sociale in rapporto all’accesso alle risorse, sono in atto mutamenti che vedono crescere, accanto alle fasce tradizionalmente marginali e alle famiglie povere immigrate, un “ceto medio impoverito” che – laddove si possono disporre dati recenti, che tengono in considerazione non solo il reddito, ma anche la precarietà lavorativa, l’indebitamento e i disturbi psichici – può essere quantificato nel 30% della popolazione. E’ importante considerare questo fenomeno di impoverimento con fattori di tipo materiale e immateriale, per l’evaporazione delle reti sociali e familiari, in un clima culturale bulimico che induce a non voler rinunciare ad alcuna opportunità e nel diffuso risentimento anti-istituzionale. Occorrerà riprendere le misure della propria città, con le sue drammatiche e feconde periferie, per comprendere cosa sia oggi la povertà.

Il welfare tradizionale, i cui servizi sono calibrati per un numero di poveri non superiore al 5% per di più con dotazioni finanziarie in calo, ne è messo in crisi al pari della democrazia. La nuova vulnerabilità è emersa alla coscienza collettiva dopo la crisi del 2008 e rischia di essere percepita solo nei suoi elementi economico-monetari (“non si arriva a fine mese”) lasciando in ombra il venir meno dei legami sociali che ne è all’origine. Anche ilvolontariato e l’associazionismo tradizionali sono attraversati da un processo di lento, ma inesorabile declino, senza che ovviamente ne venga meno l’indispensabile funzione sociale. Occorre pensare ad iniziative che coinvolgano il 100% dei cittadini: un welfare di comunità, per tutti con la collaborazione di tutti. La comunità locale sa riconoscere e farsi carico di questa diffusa nuova povertà che l’attraversa, cambiando paradigma per guardare alla comune esperienza di fragilità la condizione esistenziale da cui ripartire.

A prestare attenzione alle molteplici manifestazioni del sociale, non è raro scoprire gente creativa, capace di gesti senza tornaconto, di impegno esemplare a mantenere vivi i legami sociali nei quartieri o nei gruppi. Agire agapico viene definito questo tipo di amore che unisce: lo si ritrova e lo si studia anche nell’economia civile e nella cittadinanza attiva per la tutela dei beni comuni. Vorremmo dare rappresentazione e spazio sufficiente a questa socialità del “noi” per cercare di leggere, descrivere e interpretare la ricchezza di molte pratiche – laboratori di comunità – che lasciano intravedere forme inattese di benessere comunitario. “Restare umani” ne è l’imperativo: solo nella vicinanza fisica dei corpi in relazioni faccia a faccia, in un nuovo sguardo e ascolto dell’altro, nella scelta di tempi distesi e conviviali contro le pressioni di una società tendenzialmente orwelliana, si abbassa la paura dell’altro e si ri costruisce quel “con-senso” che rivitalizza – con il welfare – la democrazia.




Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari

Azione Cattolica, Acli, Movimento dei Focolari, Comunità Papa Giovanni XXIII, Pax Christi. Importante appuntamento a Roma sul tema:“Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari” svoltosi sabato 26 febbraio 2022.

RIVEDI LO STREAMING:

«Quali sono oggi gli ostacoli che nella nostra società impediscono la presa di consapevolezza della reale minaccia dell’apocalisse nucleare denunciata da Papa Francesco? Quali percorsi e azioni credibili possiamo condividere per poter incidere sulle scelte strategiche di contrasto alla guerra da parte del nostro Paese?»

Sabato 26 febbraio 2022 saremo a Roma per cercare di dare una risposta condivisa a queste domande.

Ci ritroveremo, quindi, per riflettere sulle radici della pace alla luce della Parola di Dio e del Magistero della Chiesa, e per rinnovare l’impegno per scelte concrete di pace. Ci troveremo alla Domus Mariae, in va Aurelia 481, dalle ore 10 alle ore 13, per confrontarci assieme alle oltre 40 Associazioni cattoliche che la scorsa primavera hanno firmato il documento in cui si chiede al Governo italiano di aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari.

L’iniziativa si collega idealmente con lo storico evento che in contemporanea vedrà riuniti a Firenze vescovi e sindaci del Mediterraneo nel segno della profezia di pace di Giorgio La Pira, che invitava “a trasformare le armi distruttive in strumenti edificatori di pace e di civiltà” e ad “abbattere i muri per costruire ponti”.

L’incontro di Roma e l’appuntamento di Firenze assumono ancora più significato alla luce di quanto stiamo vivendo in questi giorni con angoscianti scenari di guerra che minacciano il cuore dell’Europa. Tale situazione interpella fortemente la coscienza di ognuno nell’essere autentico costruttore e artigiano di pace.

Papa Francesco non si stanca di denunciare la follia della guerra e l’immoralità non solo dell’uso ma anche del semplice possesso delle armi nucleari, richiamando l’urgenza di essere ‘artigiani’ di pace. “Come è triste quando persone e popoli fieri di essere cristiani vedono gli altri come nemici e pensano di farsi la guerra” (Angelus 20.02.2022).

 L’incontro di sabato 26 febbraio alla Domus Mariae a Roma vedrà il saluto iniziale del Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Giuseppe Notarstefano. Seguiranno gli interventi di mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura, Gravina, Acquaviva delle Fonti e presidente nazionale di Pax Christi; di Maria Bianco, del Coordinamento delle teologhe italiane; e di Maurizio Simoncelli dell’Archivio Disarmo di Roma.

Interverranno poi diversi responsabili di associazioni e realtà del mondo cattolico italiano, per rinnovare il proprio impegno per dire NO alla guerra e alle bombe nucleari. Un impegno che raccoglie l’appello di San Giovanni Paolo II il quale nel 1990 gridò: “Mai più la guerra, avventura senza ritorno!”. Un appello che ricordava a tutti l’accorato discorso di San Paolo VI all’ONU, il 4 ottobre 1965: “Non più la guerra, non più la guerra! La pace, la pace deve guidare le sorti dei Popoli e dell’intera umanità!”

Ed è preoccupante proprio l’assenza delle Nazioni Unite in questi giorni, sia nell’opera diplomatica per scongiurare un conflitto sia nella presenza sul terreno come forza di mediazione e di pace.

Al termine dell’incontro verrà rilanciato l’invito al Governo e al Parlamento italiano ad affrontare la questione dell’adesione al Trattato di proibizione delle armi nucleari come richiesto dalla società civile con la campagna “Italia ripensaci”. Si ribadirà inoltre che la guerra è sempre e comunque un fratricidio, un oltraggio a Dio e all’uomo, un’opzione che va tolta dalle agende della politica per fare spazio alla diplomazia e al confronto.

L’incontro, di cui alleghiamo il programma, sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale Youtube di Azione Cattolica Italiana.

Roma, 21 Febbraio 2022

Giuseppe Notarstefano

Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana

Emiliano Manfredonia

Presidente nazionale delle Acli

Giovanni Paolo Ramonda

Responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII

Cristiana Formosa e Gabriele Bardo

Responsabili nazionali del Movimento Focolari Italia

Mons. Giovanni Ricchiuti

Presidente nazionale di Pax Christi

Info:

Per qualsiasi informazione in merito all’appuntamento di sabato 26 febbraio 2022 a Roma ci si può rivolgere alla referente organizzativa, Laila Simoncelli, della Comunità Papa Giovanni XXIII (lailaita@libero.it cell. 3313063098) o agli altri componenti della segreteria organizzativa:

Michele Tridente, Segretario Generale dell’Azione cattolica italiana m.tridente@azionecattolica.it

Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale delle Acli stefano.tassinari@acli.it

Carlo Cefaloni, del Movimento dei Focolari, componente la redazione della rivista “Città Nuova” carlo.cefaloni@gmail.com

Don Renato Sacco, componente il Consiglio nazionale di Pax Christi renatosacco1@gmail.com

Anselmo Palini, saggista, palini.anselmo@gmail.com

Comunicato stampa _26 febbraio 2022




Premio Bontà

Vedi anche il recente articolo su Città Nuova Online

PREMIO BONTÀ DON NANDO NEGRI (Fondatore della Città del Ragazzo)

settima edizione 2016
a  VERONICA PODESTÀ (una giovane del Movimento dei Focolari)

“Veronica Podestà, giovane infermiera di Graveglia di Carasco, piccolo paese del levante ligure ha ricevuto il premio “Bontà 2016” in ricordo di don Nando Negri, fondatore del “Villaggio del Ragazzo”, opera fondata dal sacerdote ligure e che ancora oggi promuove e gestisce servizi educativi, socio-sanitari, assistenziali, per il lavoro, per la formazione e l’aggiornamento professionale. Una vita spesa interamente per le periferie e per gli ultimi quella di don Nando. Verso chi è stato messo dalle circostanze dalla vita ai margini e per i diseredati. E alla cui memoria, dopo la sua morte, è stato intitolato un premio destinato a quanti in diversi modi si spendono ancora oggi per i più bisognosi.

Per l’edizione 2016 è stata premiata Veronica, di 25 anni, giovane del Movimento dei Focolari che lavora al Centro Benedetto Acquarone di Chiavari, un’altra delle opere di don Nando. Grazie alla sua tenacia e al suo coraggio, infatti, è riuscita a dare a Daniel, un bimbo della Costa d’Avorio affetto da tetralgia di Fallop, la possibilità si essere operato (con successo) all’Ospedale di Massa.

Nel marzo del 2013 Veronica si laurea come infermiera con un sogno nel cassetto: andare in Africa. Tramite Carlo, un amico genovese del Movimento che vive ormai da molti anni in Africa, riesce a trovare il modo per realizzare il suo sogno e mettersi a servizio professionalmente di una realtà molto diversa da quella che avrebbe potuto affrontare in Italia presso il dispensario di Man, in Costa d’Avorio.

Parte per 3 mesi, che poi diventano 6, 10, un anno. Un’ esperienza forte e bella, sia dal punto di vista lavorativo, dove ha potuto imparare tante cose, ma soprattutto dal punto di vista umano. Perché come racconta, “si parte con l’idea di andare a dare ed invece si torna avendo ricevuto, si parte con l’idea di cambiare il mondo e ci si accorge che per farlo bisogna incominciare a cambiare in sé stessi il modo di stare con gli altri”.

Mentre è in Africa conosce Daniel, la cui storia la colpisce subito per via di una malformazione cardiaca presente dalla nascita, che richiede una cura particolare da fare almeno 2 volte alla settimana al dispensario dove Veronica presta servizio. Ciò che la colpisce di quel bambino è il sorriso che le regala ogni volta che mette piede al dispensario, e di quel suo interessarsi a come sta lei prima ancora di poterlo fare lei con lui. La dimostrazione di una forza d’animo fuori dal comune, nonostante quel continuo andi-rivieni dal dispensario che deve fare insieme alla sua famiglia e le cure da fare per la sua malattia.

La sera in cui cui Veronica torna a casa trova tutti gli amici che aveva lasciato un anno prima nel giardino di casa ad attenderla per una festa. Alla fine della serata qualcuno le chiede: “Che cosa ti porti dentro da questa esperienza?”. Il pensiero va al sorriso di Daniel il giorno in cui si sono saluti in Africa. Nei mesi in cui si trova in Africa l’avevano raggiunta per un periodo altre due amiche, Stefania e Letizia. E’ proprio quest’ultima che tornando aveva incominciato a prendere contatti con l’ospedale di Massa per un’eventuale operazione. Intanto l’entusiasmo di Veronica contagia chi le sta attorno, e un mese dopo il suo ritorno con una nutrita squadra di amici della mamma organizzano un apericena per raccogliere dei fondi per permettere a Daniel di venire in Italia ad operarsi.

Da lì ad un mese Daniel arriva a Genova accompagnato dal papà e da Carlo, il focolarino che li aveva aiutati dall’Africa in tutte le pratiche burocratiche e dove rimane fino alla data dell’intervento a Pisa. Sono due mesi intesi, alla scoperta del mare, della neve e dell’incontro e scambio arricchente tra due culture. Daniel viene operato con successo e il papà, che aveva promesso al figlio una bicicletta in caso di superamento dell’operazione, si trova in difficoltà perché è un regalo molto costoso. Giusto il tempo di confidarlo che, senza saperlo, un’amica di Veronica per la sua festa di compleanno raccoglie dei soldi e decide di destinarli a Daniel, ormai conosciuto da tutta la comunità: quella busta contiene giusti i soldi per poter comprare la bicicletta desiderata da Daniel! Il seme lanciato da Veronica, che con la sua caparbietà è riuscita a dare la possibilità a Daniel di “vivere” una seconda volta attraverso l’operazione, si è trasformato in una solidarietà contagiosa”.

Daniela Baudino

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IL PREMIO E’ STATO CONSEGNATO IL  9 LUGLIO CON QUESTE MOTIVAZIONI:

“Il “Premio Bontà Don Nando Negri” 2016 a Veronica Podestà vuole riconoscere in lei, nel suo impegno, nella sua giovanile dedizione, nella sua capacità di “arricchirsi” donando se stessa agli ultimi, quello stesso spirito che guidò don Nando nella sua opera terrena”.

 

 




FROM NOW ON – video dei quattro appuntamenti

Esperienze e condivisioni per le sfide che noi giovani siamo chiamati ad affrontare nel mondo civile e professionale. Come trovare il senso nel proprio studio e nel proprio lavoro? Possiamo sentirci realizzati in ciò che facciamo quotidianamente? E se scoprissimo di poter mettere le mani in pasta andando oltre il nostro ambito di interesse?

“From now on” è un percorso pensato dai giovani e per i giovani e che unisce generazioni diverse per capire insieme come affrontare le sfide quotidiane. Il percorso sarà in quattro tappe, con un confronto iniziale su come vivere il valore della relazione nel mondo del lavoro o nelle nostre passioni, a cui seguirà un momento di dialogo tra discipline diverse, sui loro punti di incontro e sulle sfumature che riescono a dare a vari argomenti.

Nel secondo appuntamento del 13 febbraio si è parlato di Diritto, Sport e Sociologia.

Il 10 Aprile, si è parlato di Educazione, Architettura, Economia.

In quello del 6 maggio sarà la volta dell’Ecologia, Medicina e Psicologia.

Ti aspettiamo!

Il Team di FROM NOW ON

Volantino From now on #4

PER INFO fromnowongiovani@gmail.com

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e rimarrai aggiornato/a sui prossimi video ed eventi.

Breve video sulle inondazioni

Le “inondazioni” del Movimento dei focolari

Le “inondazioni” sono il dialogo con la cultura contemporanea; dove cultura ha il significato ampio di tutto quanto è riflessione sul fare e sul pensare umano, sulla sua storia e sulle prospettive del suo futuro. Un dialogo non fine a se stesso, ma che vuole condividere con uomini e istituzioni del nostro tempo i valori in cui crediamo e che viviamo. Perché ciò sia possibile, bisogna riuscire a cogliere e interpretare le attese e le sfide della società di oggi. Fin dagli inizi della sua esperienza, Chiara intuì che il carisma ricevuto era una risposta anche per questo periodo storico: nella sua universalità e profezia, avrebbe potuto influenzare e risanare le varie realtà umane, compresa la cultura nelle sue diverse espressioni e discipline. Il primo passo è accendere una possibilità di dialogo con tutti: con chi crede come noi o diversamente da noi; e anche con chi dice di non credere, ma vive e lavora per valori che sono comunque codici di riferimento per gli uomini d’oggi. Il 7 maggio 1998 è considerata la data di nascita ufficiale di questa realtà, perché in quel giorno, Chiara, durante un viaggio in Argentina e Brasile, scrisse come Presidente una lettera all’intero Movimento sparso nel mondo. In essa specificava che le due realtà sociali nate fino ad allora, l’Economia di Comunione (1991) e il Movimento Politico dell’Unità (1996) erano azioni sociali e politiche, dalle quali stava nascendo una cultura nuova, capace (una volta formulata e consolidata) di mettersi in dialogo con la società contemporanea, e alle quali sarebbero seguite altre spontanee aggregazioni, fiorenti dai vari mondi professionali. Quella profezia si realizzò in breve. Nel 1999 nacque l’inondazione dell’Arte, nel 2000 quella della Comunicazione, e poi via di seguito quella della Psicologia, della Pedagogia, della Sociologia, della Medicina, del Diritto, dell’Ecologia, dell’Architettura e quella dello Sport… Consigliamo di consultare i loro siti internet che trovate sito internazionale dei Focolari https://www.focolare.org/vivi-per-unita/ 




Siracusa, prima città siciliana ad accogliere l’ideale della fraternità. Il ricordo della Mariapoli

Le Mariapoli. Laboratori di fraternità e di dialogo. Esperienze di condivisione e di comunione. Bozzetti di convivenza temporanea, capaci di mostrare come sarebbe una città se la sua norma di vita fosse l’amore vicendevole. Se ne svolgono innumerevoli, ogni anno, pressocchè in tutti gli angoli del mondo, anche nei più periferici del pianeta.

Una opportunità da vivere anche a Siracusa dove, dal 2 al 4 giugno 2017, si è tenuita la Mariapoli (la quarta dal 2012 promossa dalla Comunità locale del Movimento dei Focolari).

Siracusa fu la prima città siciliana che, nel lontano 1951, vide nascere un primo nucleo di quella spiritualità, allora agli albori che, in breve tempo, ancor prima del Concilio Vaticano II, avrebbe rappresentato quella “primavera della Chiesa” che, ancora oggi, si esplica attraverso i tanti movimenti ecclesiali suscitati dal soffio dello Spirito. Fu Graziella De Luca, una delle prime compagne della fondatrice, Chiara Lubich, ad arrivare per prima a Siracusa, dove era stata invitata da un sacerdote. E’ a quei giorni del 1951 che si deve l’incontro con alcuni giovani, divenuti poi i primi focolarini di Siracusa: Giuseppe (Peppuccio) Zanghì, Nuzzo Maria Grimaldi, Angelino Rodante…

La Mariapoli di quest’anno ha avuto come titolo “Finestra di Dio, finestra dell’umanità” ed è stata incentrata su Gesù crocifisso ed abbandonato, la “pupilla” attraverso cui Dio guarda l’umanità nel suo insieme ed anche ciascuno di noi quando attraversa il tunnel buio che nasconde e custodisce ogni interrogativo, apparentemente senza risposta, come il grido di Gesù sulla croce. Gli oltre 160 “mariapoliti” partecipanti, attraverso proposte di riflessioni, stimoli a vivere la Parola, occasioni di dialogo e di condivisione di esperienze in plenaria e per gruppi, hanno avuto l’opportunità di riscoprire ciò (o meglio Colui) che solo dà un senso compiuto ad ogni dolore, prova, sofferenza.

Il focus del giorno conclusivo, che cadeva nella festa di Pentecoste, è stato incentrato sulla gioia, non quella effimera, ma quella vera, che fiorisce dal dolore amato per Gesù, frutto dello Spirito Santo, che abbiamo sperimentato nella misura piena da Lui promessa.

Presenze e contributi speciali hanno impreziosito la Mariapoli. La comunità di Siracusa ha potuto conoscere due focolarini siracusani – Cettina Bonfante e Pippo Poidimani – che, agli inizi degli anni ’60, furono tra i primi ad aderire all’ideale dell’unità, ed un focolarino di origine lombarda, Ezio Tancini, che in quegli stessi anni fu tra i primi responsabili del focolare di Siracusa. Motivo di particolare gioia anche la partecipazione sia dell’Arcivescovo metropolita Salvatore Pappalardo che dell’Arcivescovo emerito Giuseppe Costanzo.

Marco Fatuzzo e Adele Campisi




Maria Voce e Jesús Morán a Matera, Capitale europea della cultura

18 giugno 2019

Comunicato stampa

Abitare lo spazio e il tempo. La cultura dell’unità al servizio della città.
Matera, 22 giugno, ore 10
Sala Congressi Casa Sant’Anna, via Lanera, 14
Intervengono la presidente dei Focolari Maria Voce e il copresidente Jesús Morán

 In un momento storico in cui appare difficile costruire significative relazioni tra le persone e stabilire dialoghi costruttivi con le istituzioni, nella Capitale europea della cultura ci si confronterà su se e come si possa oggi abitare la città rendendola “comunità integrata”, in grado di coniugare la dimensione identitaria e l’apertura al nuovo.

All’evento – organizzato dalla comunità di Matera del Movimento dei Focolari e dall’Associazione l’Elicriso di Matera, e coordinato da Gianni Bianco, giornalista RAI – interverranno anche il Sindaco, avv. Raffaello De Ruggieri, l’Arcivescovo di Matera-Irsina S.E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, ed il dott. Giovanni Oliva segretario generale della Fondazione Matera Basilicata 2019. I diversi interventi si alterneranno con spazi di carattere artistico-musicale affidati al gruppo Freilach Ensemble.

Nella prima parte della mattinata sarà data voce alla comunità locale del Movimento dei Focolari che, attraverso alcuni suoi rappresentanti, delineerà il profilo di un percorso di vita di oltre 50 anni in cui il tragico evento del terremoto del 1980 rappresentò l’occasione per suscitare in ognuno dei suoi membri la spinta ad essere a fianco degli ultimi organizzando turni di assistenza per gli sfollati prontamente accolti presso la casa di riposo Mons. Brancaccio.

Seguirà l’intervento di Maria Voce, attuale presidente del Movimento, al suo secondo mandato, subentrata a Chiara Lubich dopo la sua morte avvenuta nel 2008. Calabrese di nascita, laureata in Giurisprudenza, primo avvocato donna del foro di Cosenza, lascia una promettente carriera per seguire Dio nella via del Focolare. In Turchia dal 1978 al 1988 matura importanti esperienze in campo ecumenico e interreligioso stabilendo proficui rapporti con il Patriarca di Costantinopoli e con leader di altre chiese e religioni. Nel 2008 partecipa al Sinodo dei Vescovi su La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesae nel 2009 è nominata da Benedetto XVI, unica donna tra i 15 nuovi consultori, membro del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Maria Voce lancerà da Matera Capitale europea della cultura, visitata ogni giorno da migliaia di persone provenienti da ogni continente del pianeta, la proposta di porsi come modello nel vivere e promuovere una cultura, decisamente controcorrente, orientata all’unità dei popoli attraverso l’Amore evangelico concretamente vissuto e cominciando da chi ci vive accanto e manifesta ed esprime un pensiero molto diverso dal nostro.          

Un dialogo – intessuto tra il giornalista Gianni Bianco e il copresidente Jesús Morán– su come la cultura dell’unità possa esprimersi con un respiro internazionale e in particolare europeo, concluderà la mattinata. Nato in Spagna, Morán, appena ventenne entra a far parte del Movimento dei Focolari e vive per lungo tempo in America Latina tra Cile, Bolivia, Messico e Cuba. Filosofo con un dottorato in teologia, si specializza in antropologia teologica e teologia morale.     

Tra i molteplici eventi artistico-culturali che nell’arco dell’intero anno si susseguiranno a ritmi incalzanti a Matera e dintorni, questo si configura come un momento importante per la città per il coraggio della proposta rivolta all’intera Europa, di promuovere l’unica cultura capace di superare le diversità e di unire i popoli: la cultura dell’Amore reciproco proclamata da quel Gesù di Nazareth che, nella finzione filmica, più volte ha percorso le strade di Matera trasformate in set cinematografico.

            L’evento sarà trasmesso in diretta streaming. Per seguirlo collegarsi a www.focolaritalia.itwww.focolaripugliamatera.it o alla pagina Facebook @focolaritalia

Vedi anche: www.focolaritalia.it/events/abitare-lo-spazio-e-il-tempo-matera-22-giugno-2019/

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“Spirito di Assisi” – Origine, sviluppi e prospettive

30 ANNI DI “SPIRITO DI ASSISI

assisi pace

Dépliant Assisi

Programma Assisi 2016

(Origine, tappe, sviluppi e prospettive)

Uno “spirito” che sta segnando il cammino dell’umanità

Nel secolo scorso le religioni hanno intrapreso un nuovo cammino: dopo secoli di diffidenze e di ostilità, hanno iniziato a incontrarsi, a dialogare, e soprattutto a operare insieme per la pace. Due in particolare gli eventi che hanno dato speciale impulso a tale processo.

Il primo la pubblicazione, il 28 ottobre 1965, della dichiarazione conciliare Nostra aetate, considerata la magna charta del dialogo fra le religioni. Il secondo, promosso da San Giovanni Paolo II, l’incontro ecumenico e interreligioso del 27 ottobre 1986, cui hanno offerto uno speciale contributo la Chiesa di Assisi, le Famiglie francescane unite, la Città, chiamate ad animare e a fare da sfondo a quello storico incontro.

Il 1986 era l’anno dedicato dall’ONU alla pace. Il metodo proposto, accolto favorevolmente da tutti i rappresentanti religiosi, fu quello del pellegrinaggio, del digiuno e della preghiera per la pace. Tale evento è stato all’origine dello “spirito di Assisi”. A coniare tale espressione fu San Giovanni Paolo II che, rientrato in Vaticano, due giorni dopo ricevette in udienza i rappresentanti delle religioni non cristiane. Rivolgendosi ad essi, formulò un auspicio, quasi una consegna: «Continuiamo – disse – a vivere lo “spirito di Assisi”»! In seguito, riferendosi allo stesso evento, precisò: «Quell’incontro ha una forza spirituale dirompente: come una sorgente a cui tornare per rinsaldare l’ispirazione; una fonte capace di sprigionare sempre nuove energie di pace!».

Nello “spirito di Assisi”: dal 1986 ad oggi

La Santa Sede, la Città di Assisi, i Francescani e altri Enti e Movimenti ecclesiali, le varie religioni stesse, in questi 30 anni, si sono fatti promotori di numerosi incontri ecumenici e interreligiosi per la pace, proponendo azioni comuni in favore del dialogo, dell’incontro e della preghiera per la pacifica convivenza fra i popoli.

San Giovanni Paolo II ha nuovamente convocato in Assisi le religioni mondiali il 9 gennaio 1993, a seguito della grave crisi scoppiata nei Balcani. Il Papa presagì che ancora una volta solo Dio poteva porre fine a quella assurda strage e convocò nella città di Francesco le tre religioni coinvolte: Cattolici, Ortodossi e Musulmani.

Fu poi la volta del grave attentato alle torri gemelle di New York. Le religioni ancora una volta, il 24 gennaio 2002, si ritrovarono ad Assisi, sollecitate dall’anziano Pontefice, per innalzare a Dio una speciale invocazione affinché fosse scongiurata una ulteriore crisi mondiale.

A 25 anni dall’evento del 1986, anche Papa Benedetto XVI volle essere in Assisi, con i rappresentanti delle religioni, per attingere nuovamente allo “spirito di Assisi”, cioè – come affermò – a quella “fonte ispiratrice”. Ciò avvenne il 27 ottobre 2011: anch’egli, sulle orme del predecessore, si fece pellegrino alla città serafica invitando i credenti delle varie fedi a farsi “Pellegrini della verità, Pellegrini della pace”. In quella occasione estese l’invito anche a 4 persone di cultura che non avevano riferimenti religiosi nella loro vita. In quel giorno Benedetto XVI definì l’iniziativa di Giovanni Paolo II: “audace e profetica”.

Lo “spirito di Assisi” e la comunione nella Chiesa Cattolica

Assisi, nel trentennio, è diventata città-icona di un ulteriore dialogo: quello all’interno della Chiesa cattolica. Giovanni Paolo II, agli albori del nuovo millennio, propose alla Chiesa di essere “comunione” e che questa dovesse “rifulgere nei rapporti fra i Vescovi, fra i Presbiteri e i Diaconi, fra Pastori e intero Popolo di Dio, fra Clero e Religiosi, fra associazioni e movimenti ecclesiali, ecc.”.

Dopo l’incontro dei Movimenti ecclesiali avvenuto in piazza San Pietro nel 1998 alla vigilia del Giubileo, ad Assisi, il 26 ottobre del 2000 si è svolto, nello “spirito di Assisi”, uno speciale incontro fra la grande Famiglia Francescana e una nuova famiglia ecclesiale: il Movimento dei Focolari. L’allora Custode del Sacro Convento, P. Giulio Berrettoni, invitò nella città serafica Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, per condividere un’esperienza di comunione: fra una “spiritualità antica” e una “spiritualità nuova”. 10 anni dopo, il 27 ottobre 2010, l’incontro si è ripetuto e allargato con la partecipazione di 14 Movimenti ecclesiali e oltre 40 Istituti religiosi antichi con la presenza di alcuni Superiori Generali e della Presidente del Movimento dei Focolari. Insieme hanno sottoscritto un patto di comunione ed si sono assunti l’impegno di diffondere nel mondo i “quattro dialoghi”, attraverso la spiritualità della comunione e il dialogo della vita.

San Francesco: “celeste patrono dei cultori dell’ecologia” e Papa Francesco

Lo “spirito di Assisi” in questi ultimi anni ha acquisito anche un’altra accezione: quella della difesa e della custodia del creato. Già il 29 novembre 1979 san Giovanni Paolo II aveva riconosciuto in Francesco d’Assisi un singolare cantore e difensore del creato. E con lettera motu proprio, aveva proclamato il Santo “celeste patrono dei cultori dell’ecologia”.

Tuttavia è stato Papa Francesco, fin dall’inizio del suo ministero petrino, a lanciare alla Chiesa e al mondo il tema della custodia del creato. Disse: “La vocazione del custodire non riguarda solamente noi cristiani, riguarda tutti. É il custodire l’intero creato, la bellezza del creato, come ci viene detto nel Libro della Genesi e come ci ha mostrato san Francesco d’Assisi: è l’avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo” (19 marzo 2013).

Papa Francesco poi sì è pronunciato ulteriormente nel 2015, nella forma solenne della lettera Enciclica “Laudato si’’”, che fin dalle sue prime battute si ispira alla visione del mondo del Santo di Assisi. Una lettera indirizzata non solo alla Chiesa cattolica ma a tutti i membri della famiglia umana.

Iniziative per rivivere e consegnare lo “spirito di Assisi” alle nuove generazioni

Nel 2016 sono state programmate molteplici iniziative per celebrare i 30 anni dello “spirito di Assisi”. Già nel mese di gennaio 2016, in India, il “Franciscan Centre for Peace and Dialogue” fondato dai Conventuali in Kerala 20 anni fa, ha dato particolare solennità all’assegnazione del Premio Nazionale “spirito di Assisi”, invitando una delegazione di Frati della Basilica di San Francesco di Assisi.

Ad Assisi è stata poi allestita una elegante mostra che raccoglie le immagini più significative degli incontri e giornate di preghiera per la pace che si sono succeduti nella città serafica in questi 30 anni. La mostra, inaugurata lo scorso 7 maggio, sarà visitabile fino a novembre nel chiostro superiore Sisto IV della Basilica di San Francesco.

Anche a Marsala (TP), il 22 maggio 2016 (vedi comunicato stampa) si è tenuto un convegno sulle tematiche dello “spirito di Assisi” in particolare sui temi del dialogo interreligioso, sulla solidarietà a famiglie povere del territorio, sull’educazione alla legalità e sull’accoglienza dei rifugiati. Il convegno è stato promosso dalla Fondazione Francesco d’Assisi e dal Sacro Convento, in accordo con la Chiesa locale.

Quest’anno inoltre, la Comunità di Sant’Egidio, che in questi trent’anni ha lanciato le celebrazioni dello “spirito di Assisi” nelle capitali del mondo, con le Famiglie francescane ha scelto di realizzare l’evento commemorativo in Assisi. Una commissione allargata alla Diocesi e ad altri Enti e Movimenti ecclesiali è al lavoro per la programmazione dell’incontro per la pace che vedrà uniti ancora una volta i rappresentanti delle religioni mondiali in Assisi nei giorni da18 al 20 di settembre 2016.

Infine, il prossimo 27 ottobre, sempre in Assisi avrà luogo l’incontro annuale di preghiera per la pace.

L’obiettivo di tutte queste commemorazioni è quello di tenere vivo lo “spirito di Assisi”, ma soprattutto, dopo 30 anni, di consegnare tale “spirito” alle nuove generazioni. È quasi una bandiera che una generazione consegna a quella successiva perché i giovani si sentano interpellati e decisi a intraprendere ulteriori cammini di incontro e di dialogo fra le religioni e offrire all’umanità nuove prospettive di pace e di speranza.

L’impegno dei Francescani e di tutti

Frate Francesco, la spiritualità sgorgata dal suo carisma, il messaggio che i francescani sono chiamati a vivere e a diffondere con decisione anche oggi, lo “spirito di Assisi” che da ormai tre decenni sta percorrendo le strade del mondo: tutto si muova in sinergia per recare all’umanità un rinnovato messaggio di pace, occasione di dialogo e di fraternità, difesa e custodia del creato. Ne va del futuro del pianeta e dell’umanità.

Ci auguriamo che tanti uomini e donne di tutte le fedi, o anche privi di riferimenti religiosi nella loro vita, si sentano coinvolti nel farsi promotori di dialogo, di giustizia, di pace, di difesa e custodia del creato e di fraternità degli uomini fra loro e degli uomini con l’intero creato!

Assisi, 1 giugno 2016

P. Egidio Canil OFM Conv Delegato per lo “SPIRITO DI ASSISI” Sacro Convento – Assisi

Vedi anche: Articolo su città Nuova online Sete_di_Pace_Ad_Assisi_30_anni_di_religioni_e_culture

 




Vacanze insieme 2017 – Falcade (BL)

 

Invito 2017 vacanza insieme

Sito Vacanza Insieme 2017




Percorso vocazionale: “Find my way”. Video dei tre appuntamenti

Movimento dei Focolari Italia – tre serate alla ricerca del nostro posto del mondo

FIND MY WAY – per giovani dai 18 ai 30 anni

Primo appuntamento su: “Desiderio e dono” con Nicolò Terminio

VIDEO PRIMA SERATA

Secondo appuntamento su: “Ricerca ed ascolto” con la partecipazione di Inaki Guerrero Ostolaza (psicologo e psicoterapeuta)

VIDEO SECONDA SERATA

Secondo appuntamento su: “Percorsi di vita” con la partecipazione di Chiara D’Urbano (psicologa e psicoterapeuta)




Mariapoli Europea 2019

Conclusione della Mariapoli Europea:

In marcia verso l’unità!

 
Un tuffo nei luoghi d’origine del Movimento dei Focolari per ripartire per i propri Paesi con il marchio della fraternità. Questo è stata la Mariapoli Europea 2019 che ha visto alternarsi per un mese 2800 persone provenienti da tutti i Paesi europei e anche da nazioni di altri contenenti.

L’ultimo giorno alcuni appuntamenti speciali. La mattina del sabato 10 agosto ha visto alcune centinaia di partecipanti radunarsi davanti a Palazzo Scopoli per l’intitolazione della nuova “Via Chiara Lubich” a Tonadico, alla presenza del Sindaco Daniele Depaoli, dell’Arcivescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, e di Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari.

Quello che è avvenuto qui per Chiara nel 1949 – ha sottolineato l’arcivescovo – è stata una vera esperienza mistica: ha visto come vive Dio e ha consegnato agli uomini la vita di Dio. Questo è un luogo che ha visto il passaggio di Dio in maniera importante. Chiediamo per i nostri popoli di poter essere uomini e donne che vedono Dio e raccontano Dio, la Sua bellezza, la Sua bontà”.

“A noi è piaciuto in particolar modo il titolo di questa Mariapoli “Puntare in alto”, ma anche il fatto di far incontrare, nel segno e nel nome di Chiara, diversità culturali europee – ha affermato il sindaco Depaoli -. Come amministrazione volevamo dare un segno di vicinanza a Chiara e al Movimento, per questo ci è parso naturale dedicare alla sua persona la via sulla quale si affaccia Baita Paradiso, ma anche Palazzo Scopoli, uno degli edifici simbolo della nostra comunità e della nostra storia”.

Subito dopo, alla Pieve di Fiera di Primiero, la Messa presieduta dall’arcivescovo di Trento, durante la quale, come avvenuto durante l’ultima Mariapoli svoltasi nel Primiero, i presenti hanno espresso in diverse lingue una preghiera di affidamento dei popoli a Maria.

Maria Voce: “Un rinnovato impegno, sia al livello personale che comunitario”

Il messaggio lanciato dalla Presidente dei Focolari Maria Voce, durante il programma conclusivo del pomeriggio, è stato accolto con grande attenzione e partecipazione: “I processi globali in corso mostrano l’interdipendenza planetaria di Stati, nazioni, comunità – ha sottolineato la presidente -. È sempre più evidente che c’è un comune destino per tutti i popoli della Terra e che i grandi temi dell’attualità riguardano questioni vitali per tutti: la cura dell’ambiente, le vecchie e nuove povertà, i conflitti invisibili e le guerre conclamate, le migrazioni su scala globale (spesso frutto proprio della povertà, delle guerre e dei cambiamenti climatici), la redistribuzione delle ricchezze, l’accesso alle risorse naturali, il riconoscimento dei diritti umani… Sono questioni trasversali alle differenze culturali, civili e politiche. Dunque immettono i popoli in un circuito di costante confronto, al fine di maturare processi di integrazione politica e di convergenza decisionale.

(…) Anche oggi, proprio come sessant’anni fa, possiamo pregare Dio per l’unità fra i popoli della Terra. Il mio augurio è che questa preghiera sia accompagnata da un rinnovato impegno, assunto sia al livello personale che comunitario, di vivere per il mondo unito. Diffonderemo quei germi del cambiamento utili a trasformare il presente e a scrivere pagine sempre nuove della storia della famiglia umana in marcia verso l’unità”.

Messaggio del Presidente del Parlamento Europeo

In un messaggio inviato ai partecipanti alla Mariapoli, il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, ha ricordato: “In un tempo segnato da divisioni, muri e fili spinati, è fondamentale rispondere con la logica dell’incontro e della comunità. Saluto pertanto gli amici provenienti da tutta Europa che, sull’esempio di Chiara Lubich, hanno condiviso questa straordinaria esperienza umana e spirituale basata sulla fraternità e sul rispetto reciproco”.

Questa esperienza forte di fraternità ha abbattuto muri e incomprensioni tra le persone provenienti dai diversi Paesi, e le testimonianze comunicate sabato 10 agosto pomeriggio, giorno delle conclusioni e della festa di chiusura della Mariapoli, all’Auditorium di Primiero non lasciano spazio a chiusure ed egoismi.

 

 

 

 

Per rivedere le dirette, cliccare qui

Per la prima volta insieme da tutta l’Europa, una vacanza speciale nelle Dolomiti per tornare nei luoghi dove l’esperienza della Mariapoli, ispirata dal carisma dell’ unità, è cominciata 70 anni fa.

Sullo sfondo di un continente europeo sempre più frammentato, il movimento dei Focolari
promuove per l’estate 2019 la sua prima Mariapoli europea dal titolo “Puntare in alto”.
Dal 14 luglio, per quattro settimane di seguito, si alterneranno persone provenienti da tutta Europa, a Tonadico, sulle Dolomiti, dove si è tenuta la prima “Mariapoli” settant’anni fa. La Mariapoli (Città di Maria), è un raduno in cui le persone che abitano questa “città temporanea” cercano di costruire un nuovo tipo di società basata sulla fraternità e il rispetto reciproco. Questa vacanza originale è aperta a persone di tutte le fedi, le estrazioni sociali e le culture.

Vedi il sito: www.mariapolieuropea.org

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PROGRAMMA DELLA MARIAPOLI

scarica la locandina

Mariapoli Europea – Comunicato Stampa n.1 

Mariapoli-Europea – Comunicato n.2

Mariapoli Europea – Comunicato n. 3

Mariapoli-Europea-Comunicato-4

Mariapoli-Europea-Comunicato-5

 Indirizzo mail: mariapolieuropea.italia@gmail.com




“Economia disarmata”: gruppo di riflessione e azione

Gruppo di riflessione e azione su disarmo, riconversione e cammino della pace   promosso dal Movimento dei Focolari Zona Italia

Dopo la prima assemblea generale del Movimento dei Focolari in Italia, tenutasi a Castel Gandolfo dal 23 al 25 ottobre 2015, si è costituito un gruppo di lavoro per dare attuazione alla direttiva di seguire l’impegno per la costruzione della pace a partire dalle scelte nel campo della finanza e dell’industria del nostro Paese.

Il gruppo, che si è autodefinito, perciò, con il nome di “Economia Disarmata

  • Esercita un’attività di riflessione a servizio di azioni coerenti e consapevoli
  • Promuove direttamente e sostiene le attività di formazione e di impegno che si intende intraprendere in tal senso in Italia
  • Esprime posizioni nel dibattitto pubblico in concorso e condivisione con i responsabili nazionali del Movimento dei Focolari.

L’impegno per la pace è coessenziale al carisma dell’unità del Movimento nato storicamente con Chiara Lubich, sotto il bombardamento della città di Trento, e che ha come cofondatore Igino Giordani, che si definiva “deputato di pace” e perciò segno di contraddizione. Un tratto mantenuto ben saldo nel servizio svolto da Città Nuova con riferimento ai ricorrenti scenari di guerra.

Il primo compito da affrontare è quello dell’educazione integrale capace di alimentare una coscienza in grado di ribellarsi sempre verso la menzogna e la violenza.

Come osserviamo abitualmente, la consapevolezza dell’ingiustizia può produrre, invece, solo un’indignazione temporanea perché prevale l’accettazione della sconfitta, l’inutilità dell’azione secondo giustizia.

La diffusione più efficace del messaggio con i social media o la presenza agognata sui maggiori mezzi di informazione non risolvono la questione principale di trovare un soggetto umano capace di prendere posizione, anche da solo se necessita. Ce ne accorgiamo con molti dei nostri compagni di viaggio, anche e soprattutto credenti, che, pur bravi e sensibili, hanno interiorizzato una sconfitta profonda, fino a percepire l’impossibilità di poter fare qualcosa per cambiare il mondo.

Esiste una frattura molto profonda nel vissuto personale conseguente alla fine di ogni mito rivoluzionario. Il campo educativo, non solo per giovani, va quindi pensato a partire da questo stato di cose trovando il modo efficace per andare alle radici della coscienza con percorsi di interiorizzazione della vicenda di Milani, Mazzolari, La Pira, Giordani, Capitini, ecc.

Tra le tappe del percorso di questo gruppo di lavoro si segnala il sostegno all’iniziativa sulla politica di pace e disarmo promossa il 16 marzo 2016 presso la Camera dei deputati dai Giovani per un mondo unito e dalle scuole di partecipazione del Movimento politico per l’unità.  Il dialogo avviato con alcuni parlamentari e pezzi della società civile ha condotto i responsabili del Movimento dei Focolari in Italia a prendere esplicita posizione sulla violazione della legge 185/90 che vieta l’invio di armi nei Paesi in guerra.

Di Economia civile e disarmata si è parlato, in maniera sempre più approfondita, e creando sinergie, con l’istituto universitario Sophia , il Polo Lionello per l’economia di comunione e Banca Etica a Loppiano il 19 aprile 2016.

Sempre a Loppiano, l’11 maggio si è svolta un’intera giornata seminariale promossa da Made in the world (associazione di riflessione per l’impegno sindacale), dove è stata affrontato il nodo della politica industriale di Finmeccanica e il ruolo dei lavoratori nelle aziende di armi.

Per dare continuità all’impegno e all’esplicita presa di posizione del Movimento dei Focolari in Italia, si è stimolato un confronto aperto in sede parlamentare con un seminario promosso dal Movimento politico per l’unità il 5 luglio 2016 presso la Camera dei Deputati su “Guerre, scelte di pace e riconversione industriale”. L’incontro è stato promosso assieme a numerose associazioni e reti civili con la partecipazione, oltre di deputati senatori diversi parlamentari delle commissioni industria e difesa, di due relatori di prestigiosi centri di ricerca: l’istituto Archivio Disarmo, con il quale è già iniziato un rapporto di collaborazione, e l’istituto Affari internazionali.

Alla questione dell’Economia disarmata è stata dedicata una parte significativa del programma della scuola estiva promossa a Siracusa dal 2 al 12 agosto 2016 dai Giovani per un mondo unito.

Il Movimento dei Focolari ha aderito e invitato alla partecipazione della Marcia Perugia Assisi 2016 per la pace e la fraternità del 9 ottobre, facendo precedere tale gesto, che ha coinvolto come sempre un centinaio di migliaia di persone di diverse culture, da un convegno svoltosi il 5 ottobre presso il Centro La Pira di Firenze assieme a  diverse associazioni (Fondazione Balducci, Rete Disarmo, Fondazione don Milani, Dialogo interreligioso).

In questa occasione i presenti, hanno ricevuto l’invito a continuare nella strada intrapresa da Michele Gesualdi, uno dei ragazzi della scuola di Barbiana che resta l’esperienza feconda di formazione delle coscienze alla pace senza sconti e compromessi fino alla necessaria disobbedienza alle leggi ingiuste.

Nell’ottica di andare alle radici di una scelta di pace è stato avviato un percorso di confronto tra la scuola del pensiero del realismo politico che giustifica la guerra giusta (Niebuhr), il centro La Pira di Firenze e l’associazione italiana Thomas Merton.

In vista della settimana mondo unito a Firenze del maggio 2017 si vuole offrire, tra l’altro, una conoscenza sempre più diretta dell’esperienza di don Milani andando alle radici del ripudio della guerra espressa nella lettera ai cappellani militari.

Nel più lungo termine, si vuole proporre  a cominciare dall’estate 2017, nel pieno del triennio di rievocazione del primo conflitto mondiale, un percorso di approfondimento sui luoghi dove si è consumata “l’inutile strage” che, secondo una certa retorica, avrebbe forgiato l’unità nazionale, ma che, in effetti, rappresenta la rottura epocale, spesso rimossa, che continua a segnare la nostra epoca avvolta da quella che papa Francesco invita a riconoscere come una guerra mondiale a pezzi alimentata da un’insensata economia delle armi.

Vedi anche articolo su Città Nuova

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Loppiano: “cittadella” dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine “made in Loppiano”

 

MADE IN LOPPIANO – ACQUISTO MASCHERINE

Coronavirus Covid-19: “cittadella” dei Focolari impegnata nella produzione di mascherine “made in Loppiano”

Fonte articolo – AGENSIR

“Un’occasione per fare qualcosa di concreto per l’altro e in aiuto al nostro Paese, in questo momento di incertezza e sospensione”. Così Luisa Colombo spiega al Sir le ragioni che hanno spinto il marchio “Fantasy”, fabbrica che da oltre 50 anni produce prodotti tessili per l’infanzia, a riconvertirsi passando dalla produzione di oggetti alla fabbricazione di mascherine di protezione individuale anti Covid-19.

La fabbrica si trova nel cuore della cittadella del Movimento dei Focolari, a Loppiano: 260 ettari di terreno immersi nel verde delle colline di Incisa Valdarno, a meno di 20 chilometri da Firenze. Qui oggi vivono quasi un migliaio di persone: arrivano da tutto il mondo aderendo alla proposta fatta agli inizi degli anni ’60, dalla fondatrice Chiara Lubich, di “incarnare in una città la legge evangelica dell’amore reciproco, unendola ad elementi di una città moderna in cui vivere, istruirsi, lavorare”.

Due anni fa, Papa Francesco visitò Loppiano e chiese agli abitanti della cittadella di mettersi in ascolto delle “urgenze spesso drammatiche che ci interpellano da ogni parte e non possono lasciarci tranquilli”. Occorrono – disse in quell’occasione  – uomini e donne “capaci di tracciare strade nuove da percorrere insieme” per dar vita ad “una civiltà globale dell’alleanza”.

”Fantasy, come gli altri brand che operano all’interno della Cittadella, aderisce da sempre a questo “stile di vita”, ritagliandosi un posto importante nel mercato dei prodotti tessili per l’infanzia. “A fine febbraio però – racconta Luisa Colombo, che insieme a Marco Barlucchi, è responsabile del progetto “mascherine” – ci siamo resi conto che la crisi del settore stava peggiorando. L’epidemia e subito dopo il blocco della Cina hanno cominciato ad avere un impatto molto forte che si è fatto subito sentire sul calo delle commissioni e degli ordini”. È a quel punto che a Loppiano arriva una richiesta insolita da parte della Regione Toscana: la disponibilità a fabbricare mascherine. Fantasy aderisce subito, riconvertendo, nel limite del possibile, i laboratori di cucito e stoccaggio.

Alla produzione – racconta sempre Colombo – partecipano gli abitanti della cittadella, in particolare gli oltre 100 giovani che si trovano qui come ospiti per un periodo di tempo, provenienti da tutto il mondo. Divisi in due turni da 35 persone, vengono realizzate dalle 3mila alle 5mila mascherine al giorno. “L’idea è quella di offrire mascherine made in Loppiano” che la Regione Toscana distribuisce soprattutto agli operatori e a chi lavora nelle case di cura per anziani. “Ci siamo messi in questo progetto – aggiunge Colombo – coscienti di vivere in un momento di grande incertezza, dove nessuno ha ancora le idee chiare di come da qui a qualche mese evolveranno la situazione e le nostre vite, ma abbiamo accolto questa richiesta perché ci è sembrata subito un’attività che può coniugare da una parte il desiderio di dare un contributo al nostro Paese e dall’altra le necessità, in questo tempo di crisi, di trovare uno sbocco economico e di lavoro”.

Fonte: SIR Agenzia d’informazione

https://www.madeinloppiano.com/it/




“Viaggiando il Paradiso di Chiara”. Video dei 4 appuntamenti

19 Marzo 2021 – Video del 4° appuntamento 


Mostra dei quadri dipinti da Michel Pochet a illustrazione del Paradiso di Chiara Lubich.

In occasione del Centenario della nascita di Chiara Lubich fondatrice del Movimento dei Focolari si è pensato di dedicarle una mostra di opere di Michel Pochet intitolata “Viaggiando il Paradiso di Chiara”.

A causa dell’emergenza sanitaria la mostra sarà inaugurata il 28 aprile 2021 a Napoli e terminerà il 12 Maggio 2021. Per meglio gustare il contenuto delle opere abbiamo pensato a degli appuntamenti via Zoom durante il quale Michel Vandeleene, Teologo, illustra alcune tele, e Tatiana Falsini, critica d’arte offre una sua chiave di lettura. Presente l’autore Michel Pochet.

Sul nostro canale YouTube Focolaritalia trovate anche il video del primo appuntamento.

Guarda/Rivedi il secondo appuntamento: clicca qui

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Ti puoi iscrivere al nostro canale YouTube ed attivare la campanella delle notifiche, così saprai quando i video dei prossimi appuntamenti saranno disponibile.

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“Le sfide esistono per essere superate”. Percorso on-line per educatori pastorali

PER RIVEDERE LE RELAZIONI SU YOUTUBE VAI A QUESTO CANALE

MATERIALE DEL CORSO A QUESTO LINK

CENTRO EVANGELII GAUDIUM
“Le sfide esistono per essere superate” (Evangelii gaudium, 109).

Percorso on-line internazionale per educatori pastorali con relazioni, workshop, condivisioni e “tirocinio” virtuale in alcune comunità diocesane e parrocchiali.

29 giugno – 4 luglio 2020

A quanti sono impegnati nei diversi ambiti della pastorale diocesana e parrocchiale si offre un percorso alla luce della spiritualità dell’unità e guidato dalle indicazioni dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium.

Le lezioni, tra relazioni e laboratori interattivi, si svolgeranno online.

Il corso sarà in lingua italiana, con traduzioni in lingua inglese, portoghese e spagnola.

Contatto: ceg@sophiauniversity.org

PROGRAMMA:

VOLANTINO Corso online EducatoriPastorali




Il nuovo concerto di Natale del Gen Verde

Sabato 11 dicembre concerto online speciale di Natale, “Together at Christmas”.

Natale è il presepe, l’albero con le luci, i profumi che inondano la casa e… il concerto del Gen Verde che ti coinvolge e trascina in quella tipica atmosfera che dice festa speciale. Dopo un anno dal concerto Gen Verde Christmas Concert vogliamo ritrovarci ancora una volta con tante sorprese e regali per tutti voi!

Non solo festa, ma anche un momento di riflessione e di gioia da vivere insieme: nonostante la pandemia da covid-19, sembra non fermarsi la stella che ci guida verso una vita nuova perché un Dio bambino ci invita a rinascere.

Sabato 11 dicembre sul nostro canale ufficiale di YouTube!

Link del concerto: https://youtu.be/n6DgBWRUS2A




Progetto DialogUE: praticare l’arte del dialogo

Immergersi nel senso del dialogo e confrontarsi per poterlo vivere concretamente ogni giorno. È questo l’obiettivo principale degli 8 webinar promossi dal progetto “DialogUE: Diverse identità alleate aperte per generare un’Europa unita”. Un percorso per approfondire e cogliere la bellezza di questa arte, aperto a tutti.

Ci si può capire tra cristiani, musulmani e altre religioni? Si può lavorare insieme a chi, pur dello stesso credo, lo vive con espressioni d’avanguardia o al contrario ancorato alle tradizioni? Ci si può capire tra chi crede in un Dio eterno, e chi non ha aldilà? Come possiamo costruire un’Europa unita fra Paesi dell’est e dell’ovest così diversi in storia, cultura, sviluppo, tradizione?

Sono questi i quesiti che muovono il progetto DialogUE – Diverse Identities Allied Open to Generate a United Europe, un progetto nato in Europa in particolare attraverso l’Associazione Internazionale New Humanity,  espressione del Movimento dei Focolari che, fin dalla sua nascita, ha fatto del dialogo uno stile di vita; una missione per la quale si impegna quotidianamente a vari livelli insieme a tante organizzazioni che sentono la stessa passione per edificare società più fraterne.

Dopo avere ricevuto un riconoscimento e finanziamento dal programma CERV della Commissione Europea, l’obiettivo di questo progetto che mette al centro persone e valori, è quello di raccogliere nell’arco di due anni i frutti che nascono  dal dialogo spesso sfidante fra gruppi diversi, per plasmare un’Europa che sia sempre più espressione di quell’”unità nella molteplicità” che è il suo motivo di essere

Su questa base, e in collaborazione con Fondazione per Sophia, dal 18 febbraio 2023 sarà possibile partecipare ad un approfondimento sul dialogo attraverso un corso online articolato in 8 appuntamenti; dei webinar aperti a  tutti da poter seguire in lingua italiana con traduzione in inglese, francese, ungherese. I primi quattro ci permetteranno di immergerci nel senso del dialogo e saranno condotti da Roberto Catalano,  esperto internazionale di dialogo. Seguiranno 4 approfondimenti in ambiti specifici, offerti a più voci ed espressione di altrettanti laboratori in corso sul territorio nonché fra persone e cittadini di vari Paesi in Europa. Il calendario, con le varie tematiche da affrontare, sarà articolato in questo modo:

18/02/2023 dalle ore 15 alle 17  – La necessità dell’identità

21/02/2023 dalle ore 19 alle ore 21 – Al di là dell’impossibile. Esperienza di 2 anni di dialogo online tra est-ovest Europa

25/02/2023 dalle 15 alle 17  –  L’inevitabilità dell’ ‘altro’

03/03/2023 dalle ore 19 alle 21 –  Insieme per l’Europa

04/03/2023 dalle 15 alle 17 –   Il segreto del vero rapporto: la Regola d’oro

11/03/2023 dalle 15 alle 17 –    Dialogo e fraternità o fraternità e dialogo

23/03/2023 dalle ore  17 alle 19 –  Secolarità contro religione? Imparare dagli opposti. L’esperienza fra Cristiani e Marxisti

25/03/2023 dalle  ore 15 alle -17 – Dialogo Interreligioso:  nascita, sviluppi e profezia

Un vero e proprio cammino che risponde al bisogno di comunicare e di scoprire le ricchezze di ognuno, valorizzando nello specifico ciò che unisce e guardano alle differenze come un terreno fecondo per crescere pazientemente nel rispetto di tutti.

È possibile partecipare gratuitamente compilando il modulo di iscrizione al seguente link: https://forms.gle/mhvoaTkdrfdqc9kV9

Per ricevere maggiori informazioni rivolgersi all’indirizzo: dialogue@new-humanity.org.

Fonte: https://www.focolare.org

 




Mariapoli Falcade

Le comunità del Movimento dei focolari della Lombardia e della Liguria organizzano questa Mariapoli vacanze in Trentino Alto Adige.

Vedi locandina: Mariapoli vacanze Falcade

Sito web:https://vacanzainsieme.wordpress.com/

Località: FALCADE (BL)

2 – 9 LUGLIO

Contatto: Famiglia Matarazzo 0289500774 (Milano) Famiglia Tommasini 0321956821 (Novara)

9 – 16 LUGLIO

contatto: Famiglia Giorgini 0302180728 (Brescia)

9 – 16 LUGLIO

Contatto: Focolare maschile 0103761731 (Genova) Focolare femminile 0108687080 (Genova)




Verso uno stile sinodale

Al via da oggi una settimana di riflessione dal titolo “Sinodalità: perché?” promossa dal Movimento dei Focolari per quanti operano a livello ecclesiale e desiderano mettere in moto percorsi di “sinodalità”. Dal 23 al 27 agosto quartier generale a Cadine (Trento) e centinaia di partecipanti collegati online.

Centro Mariapoli Chiara Lubich – Cadine (TN)

“Il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio”, ha affermato Papa Francesco in occasione del 50° anniversario del Sinodo dei Vescovi il 17 ottobre 2015, ed è più volte tornato su questo tema fino ad indire il prossimo sinodo proprio su “Chiesa e sinodalità”. Francesco considera, infatti, vitale che la Chiesa non si comporti come “una società umana, un partito politico – maggioranza, minoranza – (…) una ditta”, ma che sia sempre in ascolto dello Spirito Santo, illuminata dalla preghiera e dall’Eucarestia, e dove sia vivo l’amore reciproco.

È in questa prospettiva che il Movimento dei Focolari in Italia è in cammino con la chiesa italiana per approfondire una riflessione e una condivisione di esperienze che mettano in luce quanto già esiste a livello delle varie realtà diocesane e provinciali e apra delle piste per crescere nella dimensione del cammino comunitario. L’introduzione dell’incontro di Cadine, la mattina del 24 agosto, è affidata infatti a mons. Stefano Russo, segretario generale della CEI, con una “Lettura della realtà della Chiesa italiana”.

Sono più di 300 i partecipanti provenienti da tutte le regioni e province autonome, 30 radunati in presenza al Centro Mariapoli di Cadine, e il resto online, collegati singolarmente o riuniti in piccoli gruppi.

La fondatrice dei Focolari ha sempre spronato i membri del Movimento a vivere per la Chiesa, e per attingere alle radici del carisma dell’unità sarà offerto l’ascolto di una conversazione di Chiara Lubich del 1966, intitolato proprio “La passione per la Chiesa.

La struttura del programma prevede due momenti comuni: al mattino un tema centrale, uno spunto di meditazione e l’introduzione ai lavori di gruppo (in presenza o online); al pomeriggio-sera, la conclusione.

Il 25 agosto è previsto l’intervento di mons. Piero Coda, teologo, sul “Discernimento comunitario nella luce del Carisma dell’Unità”; mentre la giornata del 26 agosto è dedicata ai “Percorsi concreti per un futuro sinodale” presentando interventi esperienziali di cammini in atto (della diocesi di Bolzano-Bressanone, Matera e del Piemonte). Nella giornata conclusiva, il 27 agosto, l’intervento di Gabriele Bardo e Cristiana Formosa, neodelegati del Movimento dei Focolari in Italia e Albania, con la condivisione delle piste di lavoro per il prossimo triennio.

Maria Chiara De Lorenzo

Vedi anche articolo su Città Nuova 




Concorso per le scuole sul tema: «Una città non basta». Chiara Lubich cittadina del mondo

La ricorrenza del Centenario della sua nascita diventa per gli studenti una prima occasione per approfondire il pensiero di Chiara Lubich alla luce degli eventi nazionali e internazionali che hanno caratterizzato la storia del Novecento.

Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca in Italia è stato pubblicato il bando del Concorso Nazionale per le scuole superiori di primo e secondo grado sul tema:  «Una città non basta». Chiara Lubich cittadina del mondo. Conoscere la sua figura, il suo impegno e la sua testimonianza nel Centenario della sua nascita per la costruzione della Fraternità e dell’Unità fra i popoli

Il concorso è promosso dal Centro Chiara Lubich/New Humanity e dalla Fondazione del Museo storico del Trentino, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca, per il Centenario della nascita di Chiara Lubich.

 A chi è rivolto?

É rivolto agli studenti e alle studentesse di tutte le Scuole italiane medie e superiori, che potranno partecipare con la realizzazione di un elaborato (in forma di testo scritto o multimediale) scegliendo una delle seguenti aree tematiche:

  • Chiara Lubich nel contesto della Seconda Guerra mondiale
  • Chiara e il crollo del muro di Berlino
  • Chiara “cittadina del mondo”, in dialogo con popoli e culture

Gli studenti e le studentesse possono inoltre – e questa è una quarta area tematica – narrare esperienze positive vissute, producendo testi di “cronaca bianca”, ispirati al messaggio trasmesso dagli scritti della Lubich.

 Quali sono le finalità del Concorso?

Il concorso si pone come obiettivo quello di sviluppare lo spirito di iniziativa creando situazioni di confronto didattico su autori e autrici ancora inesplorati dai libri di testo standard; vuole far conoscere Chiara Lubich come significativa protagonista del Novecento approfondendo il suo sogno di “un mondo unito”; vuole anche accompagnare le nuove generazioni in attivi percorsi di pace e fratellanza tra culture, lingue, religioni e popoli diversi.

A quali fonti possono attingere per affrontare i temi proposti?

Chiara Lubich è figura già molto nota. Tuttavia, sia i docenti che gli studenti potranno anche contattare, se lo desiderano, il Centro Chiara Lubich  tramite il sito suo proprio o scrivendo a:  concorso.studenti@centrochiaralubich.org

La Fondazione Museo storico del Trentino inaugurerà anche una Mostra internazionale multimediale su «Chiara Lubich Città Mondo» (apertura dal 7 dicembre 2019 fino a novembre 2020), che prevede percorsi specifici rivolti alle Scuole.

 Quali sono i termini di partecipazione al concorso?

Gli elaborati, rigorosamente inediti, dovranno essere inviati entro il 31 marzo 2020. Il bando di concorso dà indicazioni precise sulle modalità di trasmissione dei lavori.

La commissione di valutazione sarà composta da membri del MIUR, del Centro Chiara Lubich/New Humanity e della Fondazione del Museo storico del Trentino.

E la premiazione?

I premi saranno consegnati alle Scuole vincitrici nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà entro la fine dell’anno scolastico 2019/2020, presumibilmente a Roma.

Maria Caterina Atzori (Docente referente del progetto – Centro Chiara Lubich/New Humanity)

Scarica il regolamento

Scarica la scheda di partecipazione

 




Loppianolab 2016

POWERTA’
La povertà delle ricchezze e la ricchezza delle povertà

30 settembre – 2 ottobre 2016 (Loppiano – FI)

Loppianolab 2016 programma generale

Sito Loppianolab

Pagina Facebook

Twitter @LoppianoLab

Le prenotazioni a Loppianolab sono chiuse, è comunque ancora possibile partecipare: in che modo?

Prenotazioni Pass Ingresso: scrivere direttamente all’accettazione loppianolab.accoglienza@loppiano.it specificando il punto di ricezione a cui si preferisce rivolgersi per il ritiro dei pass:

  • Polo Lionello Bonfanti dal 30/09/16
  • Auditorium di Loppiano dal 28/09/16

Nota: La Performance  “Gen Verde + Giovani… In Action!” richiede specifica prenotazione via mail sempre all’indirizzo loppianolab.accoglienza@loppiano.it. o prenotazione telefonica 055-9051102.   I pass  prenotati verranno rilasciati  fino ad esaurimento posti.

Prenotazioni per vitto e alloggio: rivolgersi direttamente a

Alberghi e strutture recettive:

  • Hotel Michelangelo – www.hotelmichelangelovaldarno.com/

Indirizzo: Via Poggilupi, 580A, 52020 Terranuova Bracciolini AR

Telefono: 055 973 8557

  • Hotel Masaccio –  hotelmasaccio.com/

Indirizzo: Lungarno Don Minzoni, 38, 52027 San Giovanni Valdarno AR

Telefono: 055 912 3402

Pasti:

  • Polo Lionello Bonfanti

– Presso “Terre di Loppiano” pasti caldi a prenotazione  o snack a buffet a tutte le ore.  Per prenotazione o informazioni tel. 055-8330888 email: info@terrediloppiano.com

  • Auditorium di Loppiano

– Punti Ristoro e Snack veloci da consumare a buffet sono sempre disponibili, con pagamento sul posto.

Vi segnaliamo che è stato pubblicato su www.loppianolab.it una clip del Gen Verde che come sapete animerà cinque workshop e una performance tutti dedicati ai giovani.

Questo il link: http://www.loppianolab.it/#loppianolab-giovani

Quest’anno LoppianoLab pone un’attenzione particolare alla partecipazione delle famiglie. Vi ricordiamo qui il programma per le nuove generazioni:

LOPPIANOLAB GIOVANI & GEN VERDE

Laboratori artistici per ragazzi e giovani dai 14 ai 25 anni:

I laboratori costituiscono un percorso artistico. È vivamente consigliata la partecipazione a tutto il programma. È necessario prenotarsi indicando il workshop prescelto: adriana.martins@genverde.it

LOPPIANOLAB KIDS Per bambini e ragazzi da 4 a 13 anni:

E’ TEMPO DI DARE. La felicità non dipende da quello che hai. Laboratori sui temi:

– Povertà (la felicità non dipende da quello che hai)

– Cultura del dare (C’è più gioia nel dare)

– Ecologia (curiamo la nostra terra)

Per i più piccoli: servizio di baby sitter a pagamento

Venerdì:14:00-18:00; sabato: 9:00-13:00 /15:00-18:00; domenica: 9:00-11:30.

la scheda di prenotazione è on line http://www.schedaprenotazione.it/ll.asp

Per informazioni relative agli alloggi potete rivolgervi all’ufficio accoglienza di Loppiano: mail: loppianolab.accoglienza@loppiano.it – tel. 055.9051102.

Loppianolab GenVerde2016




Corso per operatori pastorali dal 30 giugno al 6 luglio 2019

Le iscrizioni sono chiuse – Il Corso è al completo

Programma Corso Operatori Pastorali_2019

La proposta del Corso per Operatori pastorali è maturata da una coscienza nuova dell’importanza di una formazione pastorale adeguata all’oggi della Chiesa e della società nel Movimento dei Focolari.

Papa Benedetto XVI il 21 gennaio 2008, in una lettera alla Diocesi e alla città di Roma, aveva ben espresso l’emergenza educativa che caratterizza la nostra epoca ed il nostro contesto culturale. Il suo appello è stato poi accolto, ampliato e rilanciato[1]all’interno degli Orientamenti Pastorali per il primo decennio del Duemila: “Educare alla vita buona del Vangelo.” In questo Documento così prezioso per la Chiesa che è in Italia al n. 43 a proposito della funzione formativa che Movimenti ed Associazioni ecclesiali possono esercitare si legge:

“…fedeli di ogni età e condizione sperimentano la ricchezza di autentiche relazioni fraterne; e si formano all’ascolto della Parola e al discernimento comunitario; maturano la capacità di testimoniare con efficacia il Vangelo nella società”.

Questo ci ha molto stimolato e incoraggiato, unitamente all’aver accolto la proposta di Papa Francesco ai Delegati delle Diocesi Italiane convocate a Firenze, di trarre cioè dalla Evangelii gaudium i principi ispiratori per l’agire della Chiesa. L’attuazione di questa scuola ci è sembrata perciò un modo di rispondere alle molteplici sollecitazioni che lo Spirito Santo sta facendo alla nostra Chiesa.

Per questi motivi si è svolto a Loppiano, dal 15 luglio al 21 luglio 2018, un corso ad experimentum, per operatori inseriti nelle strutture delle Chiese locali per individuare contenuti e metodo di una rinnovata azione pastorale; Scuola promossa dal CEG dell’Istituto universitario Sophia[2]. Il titolo che abbiamo individuato per questo primo Corso è: “Chiesa locale: comunione e missione – Percorsi pastorali alla luce della Evangelii gaudium”.

L’esperienza vissuta con una settantina di operatori pastorali provenienti da varie regioni italiane, ci ha incoraggiati a precisare e rilanciare in una modalità più ampia di partecipazione quanto si è vissuto, e questa scuola si svolgerà dal 30 giugno al 6 luglio 2019, sempre al Centro di spiritualità “Vinea Mea” nella Cittadella di Loppiano (FI).

Vorremmo indicarvi alcuni obiettivi che motivano questa proposta formativa:

  • Essere per alcuni giorni in una vita di comunione tra vari soggetti del popolo di Dio per approfondire l’intelligenza della fede così da rispondere come “Chiesa-in-uscita” alle sfide dell’attuale cambiamento d’epoca;
  • Offrire strumenti teorici e pratici tratti dall’Evangelica gaudium a quanti sono impegnati nelle articolazioni della Chiesa valorizzando le prassi in atto;
  • Preparare figure qualificateche, con competenza, possano mettersi al servizio delle parrocchie e delle diocesi accogliendo lo specifico contributo della spiritualità di comunione.

Il metodo del Corso, così come quelli promossi dal CEG, è caratterizzato da alcuni atteggiamenti fondamentali.

  • Prima di tutto creare un luogo in cui non soltanto si pensa e si organizza, ma ci si pone insieme in ascolto dello Spirito, lasciandosi sorprendere dalla sua azione e dalla sua luce che apre nuove possibilità di comprensione alla scuola dell’Unico Maestro.
  • Altro fattore determinante è che, sia chi offre degli approfondimenti sia chi partecipa, sia animato da una sincera “passione per la Chiesa”e da uno stile sinodale. Questa passione è essenziale per “gustare” i contenuti, comprendere la portata e le prospettive di una ecclesiologia del popolo di Dio.
  • Infine, è luogo di libertà in cui sperimentare un dialogo a tutto campo e senza preclusione alcuna valorizzando gli apporti di tutti, per quanto possibile.

In apertura al Corso stesso ci sarà una introduzione al metodo trinitario di mons. Piero Coda, direttore dell’Istituto universitario Sophia, e un tema programmatico di S.Em. card. Giuseppe Petrocchi, Presidente del CEG, dal titolo: “Protagonisti nella vita della diocesi e delle parrocchie”.

Nei giorni seguenti, mons. Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, entrerà nello specifico della formazione offrendo spunti per la formazione ecclesiologica dei singoli e delle comunità.

Nelle giornate successive si proseguirà con altri temi di approfondimento proposti da don Vincenzo Di Pilato (Direttore del Corso) su: “La vita della Parola” e “Il dialogo”. Mentre don Sergio Pellegrini darà delle prospettive di attuazione del Discernimento Comunitario, così da sperimentare la presenza del Risorto che guida la Chiesa. Don Alessandro Clemenzia approfondirà alcune tematiche fondamentali per una Pastorale in conversione.

Queste riflessioni faranno tesoro dei quattro principi enunciati dall’EG: la realtà è più importante dell’idea, il tempo è superiore allo spazio, l’unità prevale sul conflitto, il tutto è superiore alla parte.

 In conseguenza di quanto detto, si può capire che ogni giornata avrà, insieme a comunicazioni, momenti dedicati al dialogo e ampio spazio per dei laboratori, dove applicare concretamente quanto ascoltato nelle relazioni.

Successivamente si proporranno dei Tirocini Pastorali di alcuni giorni – se ne individueranno i luoghi nel mese di giugno – per vivere in alcune diocesi o parrocchie che cercano di applicare ed elaborare quanto presentato al Corso.

 In questo momento in cui siamo chiamati ad essere “Chiesa in uscita” e ad imparare ad operare con stile sinodale tra membri del popolo di Dio, ci sembra strategico formare persone impegnate nell’azione pastorale in scuole come questa.

Siamo certi, anche per quanto sperimentato, che la presenza di Gesù Maestro ha molto da illuminare e da dire all’agire pastorale nei suoi concreti percorsi di attuazione.

[1]Cfr n. 3 del documento “Educare alla buona vita del Vangelo”: “Il Santo Padre ci incoraggia in questa direzione, mettendo in evidenza l’urgenza di dedicarsi alla formazione delle nuove generazioni. Egli riconosce che l’educare, se mai è stato facile, oggi assume caratteristiche più ardue: siamo di fronte ad una grande emergenza educativa” confermata dagli insuccessi a cui troppo spesso vanno incontro i nostri sforzi di formare persone solide, capaci di collaborare con gli altri e di dare un senso alla propria vita”.
[2]Il Centro Evangelii Gaudium è un laboratorio di formazione, studio e ricerca promosso dall’Istituto Universitario Sophia che trae ispirazione e nome dall’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium.

 

INVITO CORSO OPERATORI PASTORALI 2019




La Salute: un equilibrio dinamico … nelle relazioni, nell’alimentazione, nelle arti e nello sport”

Comunicato stampa

“La Salute: un equilibrio dinamico … nelle relazioni, nell’alimentazione, nelle arti e nello sport”: questo il titolo del convegno in programma, dal 25 al 27 maggio, all’Hotel Selene & Selene Sporting, a Pomezia (Roma). Il  convegno è organizzato dal Movimento dei Focolari (Movimento Umanità Nuova).

Un congresso sul tema della “salute”, rivolto non solo agli addetti ai lavori, ma a tutti: non si parlerà solo di medicina, ma anche di tutto ciò che contribuisce a determinare la salute e che ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio della vita di ogni persona. Il convegno porrà il focus sugli elementi fondanti per la tutela della salute e la promozione del benessere delle persone,  informando e educando ai sani stili di vita, a partire dalle abitudini alimentari. Le riflessioni e gli approfondimenti tematici inseriti nel programma offriranno ai partecipanti un approccio multidisciplinare ed esperienziale al fine di mantenere in equilibrio le diverse parti della persona. 

Parteciperanno singole persone e professionisti interessati a confrontarsi e dialogare sulle esperienze professionali relative ai diversi ambiti di appartenenza. Il convegno offrirà occasioni di confronto e dialogo, con l’obiettivo di costruire una “rete” stabile, che permetta a tutti di interagire e di avviare un percorso interdisciplinare, convergente verso una meta comune.

«La “salute” – spiega Maria Carmela Perrotta, medico di Napoli, una degli organizzatori – non è solo “assenza di malattia”. Lo star bene, il cosidetto “benessere”, è determinato da un insieme di fattori: le relazioni sociali, l’alimentazione, la pratica sportiva, ma anche l’arte giocano un ruolo importante nella costruzione del benessere dell’uomo. Ciascuno di noi può contribuire, in modo diverso, a costruire il vivere sociale e collettivo: l’equilibrio della società, comporta il coinvolgimento di tutti noi. Ognuno è responsabile degli altri. Il nostro convegno mira a rendere evidenti, a far tesoro ed a far conoscere tutte le esperienze di vita, sia in campo medico, sociale e relazionale, ma anche in campo artistico, che contribuiscono a determinare lo “star bene”».

«Oggi – spiegano Rosanna Bianco e Manuel Comazzi, responsabili di Umanità Nuova in Italia – c’è una ricerca esagerata di salute, fatta spesso attraverso vie distorte, senza tener conto che il nostro benessere dipende da vari fattori, non solo dall’assenza di malattia. Si può star bene anche se ammalati, se si è in equilibrio con se stessi e con ciò che ci circonda. Ciò che mangiamo, le relazioni che abbiamo, la musica che suoniamo o ascoltiamo, l’ambiente in cui viviamo, incidono sullo stato di salute, di cui ognuno è responsabile per se stesso e per gli altri. Quando vi è disordine e irregolarità fra gli aspetti della nostra vita, non c’è armonia, quindi non c’è “salute».

Info:umanitanuova.italia@gmail.com| 371 – 16.25.999 | 338 – 86.38.284

Vedi evento: www.focolaritalia.it/events/la-salute-un-equilibrio-dinamico/




#DareToCare-Vaccino: accesso globale alla fratellanza

 

In questo momento storico eccezionale in cui viviamo una inimmaginata crisi pandemica che minaccia la vita delle persone e la tenuta sociale delle comunità e Paesi, si rende necessaria una strategia lungimirante ed ugualmente eccezionale, che consideri la comunità mondiale come un’unica realtà.

La vita umana è il bene primario da cui derivano gli altri beni, profitto compreso, ed è per questo che il vaccino (ed ogni altro presidio sanitario) che rappresenta una soluzione efficace a questa pandemia diviene un bene comune globale.

Ed ora che il vaccino per sconfiggere la SARS-CoV-2 è realtà, frutto di una collaborazione e cooperazione tra pubblico e privato, non possiamo attuare strategie miopi, nazionaliste ed in particolare dirette alla principale salvaguardia di diritti di natura privatistica. Le conseguenze su scala mondiale sono evidenti ed evitabili:

  • anche un solo Paese non immunizzato può determinare il blocco mondiale dei traffici, dei commerci, dello spostamento delle persone (ne abbiamo avuto un esempio con la Cina all’inizio della pandemia) con danni ingenti in tutti i settori.
  • Il ritardo nell’immunizzazione globale di popolazione permetterà lo sviluppo di varianti del virus non trattabili con le attuali cure, cioè il vaccino, perché il virus continuerà a circolare e mutare e che incideranno anche sulla salute dei cittadini dei Paesi già “vaccinati” e sulla tanto amata sicurezza nazionale.

Serve pertanto e con urgenza una produzione del vaccino adeguata e sostenibile in tutto il mondo, un prezzo equo e accessibile a tutti i Paesi, compresi quelli a minor reddito, una distribuzione simultanea e coordinata per ridurre nel più breve tempo possibile la circolazione del virus, evitando sacche di resistenza e varianti del virus più mortali e resistenti alle cure.

Siamo tutti sulla stessa barca e nessuno si salva da solo! Solo insieme ce la possiamo fare guardando agli avvenimenti e alle soluzioni dalla prospettiva della Fraternità.

Gli strumenti esistono sono già attuabili e sono già stati sperimentati:

  • Non dimentichiamo che il primo a farlo è stato il dott.Sabin che del suo vaccino contro la polio non ne ha fatto un business, ma un bene comune, rinunciando al brevetto e rendendolo disponibile a tutti, a prezzi accessibili, e a diffusione mondiale.
  • Gli stessi accordi TRIPS (accordi di gestione e protezione dei diritti di proprietà intellettuale) dell’Organizzazione Mondiale del Commercio permettono in periodo di eccezionalità e quindi di pandemia la sospensione del brevetto, con possibilità degli Stati di produrre direttamente i farmaci salva vita, oltre all’accesso alle tecnologie complesse, coperte anch’esse da brevetto, che sono di supporto  ed indispensabili alla produzione del vaccino (mRna e capsula lipidica). Non si tratta di disconoscere le garanzie della proprietà intellettuale, ma di riconoscere che la logica del profitto deve cedere il passo alla tutela del bene pubblico globale.
  • La realizzazione del progetto Covax, il fondo che dovrebbe prevedere 2 miliardi di dosi di vaccino per 92 Paesi a medio e basso Reddito, garantendo più equità nella distribuzione e approvvigionamento del vaccino.

Chiediamo a Lei Presidente Draghi di agire non solo in rappresentanza ed interesse dell’Italia, ma con lo sguardo e la consapevolezza che la nostra azione può realizzare un bene maggiore all’interno dei nostri confini ed anche oltre gli stessi.

Pertanto chiediamo:

  • all’Organizzazione mondiale del Commercio la sospensione del brevetto, del diritto di proprietà intellettuale come previsto dalla normativa interna e come già richiesto da altri Paesi come India e Sudafrica. E rilanciamo questa richiesta dopo la recentissima bocciatura di qualche giorno fa del WTO, purtroppo grazie al parere sfavorevole dei Paesi Europei e dell’Italia. Chiediamo che venga in qualche modo riproposta.
  • alle Istituzioni dell’Unione Europea la modifica della legislazione europea affinché vengano garantiti trasparenza in tema di finanziamenti pubblici alla ricerca  (che sono stati cospicui alle aziende farmaceutiche nel 2020 ed essenziali per la produzione in tempi davvero brevi del vaccino ma nessuno ne conosce l’ammontare), costi reali ed efficacia (tossicità) dei vaccini, nonché la possibilità della concessione di licenze obbligatorie in casi eccezionali come la pandemia definendo chiaramente in via normativa gli standard di qualità adeguati della produzione conseguente.
  • all’Organizzazione Mondiale della sanitàl’implementazione di COVAX, fondo attualmente non sufficiente a coprire il fabbisogno di gran parte dei Paesi a medio e basso reddito.

Egregio Presidente,

Coltiviamo un sogno, che non è utopia né fantasia, ma poggia su una ragionevolezza adeguata alla condizione umana di questo tempo e che possiamo realizzare insieme a tanta parte della società civile della cittadinanza nazionale, europea e mondiale; questa pandemia può diventare un’opportunità nella consapevolezza che nessuno può affrontare la vita in modo isolato (e si legga in questo ogni aspetto – economia, cultura, formazione, innovazione, salute, felicità, benessere) ed è importante sognare insieme.

Movimento dei Focolari Italia

FIRMA LA PETIZIONE: http://bit.ly/PETVACC

GUARDA IL VIDEO DI PRESENTAZIONE SU YOUTUBE




Corso online per Formatori: “La dignità della persona, per contrastare e prevenire ogni tipo di abuso”

 

«Lo scandalo di pochi è la conseguenza della mediocrità di molti». Giovedì 7 luglio il Centro Evangelii Gaudium di Loppiano (Firenze) proporrà un corso online sulla necessità di contrastare e prevenire ogni tipo di abuso. Uno spazio per riflettere come popolo di Dio su una delle piaghe che affliggono il corpo sociale ed ecclesiale.

L’iniziativa promossa dal Centro Evangelii Gaudium è stata avviata un anno fa con riferimento in particolare ai formatori. Viste le notevoli richieste provenienti da più parti si è arrivati ora ad una seconda tappa.

Tutti i soggetti del popolo di Dio potrebbero essere interessati anche se ci si rivolge, principalmente – ma non unicamente –, a quanti sono coinvolti nella formazione permanente dei presbiteri e dei diaconi, dei religiosi e delle consacrate, come anche dei fedeli laici.

Significative le tematiche proposte e qualificati i relatori coinvolti dal responsabile del corso, prof. don Alessandro Clemenzia, e dal moderatore prof. Stefano Lassi: suor Tosca Ferrante, padre Amedeo Cencini, don Gottfried Ugolini, don Marco Baleani, prof. Vincenzo Corrado.

L’obiettivo? Offrire uno spazio per riflettere come popolo di Dio su una delle piaghe che affliggono il corpo sociale ed ecclesiale: abusi di potere, di coscienza, di autorità che lasciano aperte ferite dilanianti quanto le violenze sessuali. Come non ricordare l‘appello di papa Francesco nell’Udienza generale del 6 ottobre 2021:

«Sorelle e fratelli. Ieri la Conferenza episcopale e la Conferenza dei religiosi e delle religiose francesi hanno ricevuto il rapporto della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa, incaricata di valutare l’ampiezza del fenomeno delle aggressioni e delle violenze sessuali compiute sui minori dal 1950 in poi. Ne risultano, purtroppo, numeri considerevoli.

Desidero esprimere alle vittime la mia tristezza e il mio dolore per i traumi che hanno subito e la mia vergogna, la nostra vergogna, la mia vergogna, per la troppo lunga incapacità della Chiesa di metterle al centro delle sue preoccupazioni, assicurando loro la mia preghiera. E prego e preghiamo insieme tutti: “A te Signore la gloria, a noi la vergogna”: questo è il momento della vergogna. Incoraggio i vescovi e voi, cari fratelli che siete venuti qui a condividere questo momento, incoraggio i vescovi e i superiori religiosi a continuare a compiere tutti gli sforzi affinché drammi simili non si ripetano. Esprimo ai sacerdoti di Francia vicinanza e paterno sostegno davanti a questa prova, che è dura ma è salutare, e invito i cattolici francesi ad assumere le loro responsabilità per garantire che la Chiesa sia una casa sicura per tutti. Grazie»[1].

Concluso facendo riferimento al discorso di Francesco ai Membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori del 29 aprile 2022. Vi ha affermato infatti che se non ci dovessero essere progressi nella trasparenza e nella responsabilizzazione «i fedeli continuerebbero a perdere fiducia nei loro pastori, rendendo sempre più difficile l’annuncio e la testimonianza del Vangelo».

L’azione di Francesco si pone in continuità con l’azione dei precedessori[2]; ha istituito la Pontificia Commissione per la tutela dei minori (22 marzo 2014) e per evitare che ci si fermasse alla condanna, ha invitato a stare dalla parte delle vittime e a sollecitato più volte a promuovere una cultura della dignità della persona, coinvolgendo l’intera comunità ecclesiale chiamata a conversione e a maggiore trasparenza.

don Emilio Rocchi

Leggi tutto su Città Nuova online

[1]Cf. M. Uwineza, Una teologia della memoria in tempi di abusi sessuali commessi dal clero, in “La Civiltà Cattolica” 2021 IV 169-179 | 4112 (16 ott/6 nov 2021). Si offre una riflessione sull’appello del 6 ottobre 2021.

[2]Cf. A. Cencini, È cambiato qualcosa? La Chiesa dopo gli scandali sessuali, Dehoniane, Bologna 2015.

CEG.2022_invito

https://www.sophiauniversity.org/it/centro-evangelii-gaudium/