Mariapoli 2024 nel Lazio, 27-30 giugno.

Si terrà a Riano (Roma) la Mariapoli per le comunità dei focolari del Lazio da giovedì 27 a domenica 30 giugno 2024.

Cittadella Ecumenica Taddeide, Via Taddeide 42 Riano (RM)




Mariapoli Alto Adige: unità nella diversità

di Ferdinando Granziol

Passata la pandemia, finalmente abbiamo potuto ritrovarci in presenza per quattro giorni nel Centro “Chiara Lubich” di Cadine presso Trento. L’incontro prende il nome di Mariapoli, città di Maria, e ricorda di quando Chiara si ritirava in montagna durante l’estate dal 1949 al 1959.

Così anche noi ci siamo ritrovati, dal 28 aprile al 1° maggio, un centinaio di persone provenienti da Curon, dalla val Martello, dalla val di Vizze, dalla Pusteria fino a san Candido e poi ancora dalla Gardena e Badia. Erano presenti anche una quindicina di amici dall’Austria, una quarantina di persone tra Bolzano e Merano, una famiglia di tunisini di Bolzano e due giovani giunti dal lontano Afghanistan.  

La presidente del Movimento dei Focolari Margaret Karram, palestinese, ci aveva invitato ad approfondire quest’anno la preghiera. Così abbiamo scelto come titolo “Fermarsi, ascoltare, dialogare”, con spunti che ogni giorno ci illustravano come Chiara Lubich ha vissuto il suo rapporto con Dio. Tutta la sua vita era preghiera, in ogni ambiente in mezzo al mondo. 

Reinhard, del Vorarlberg, ci ha raccontato di come sia riuscito a perdonare l’uomo che lo aveva accoltellato durante una rapina nel suo ufficio postale e ora con l’aiuto della moglie e dei suoi amici può sperimentare l’amore di Dio anche se, in seguito alle gravi ferite subite, è su una sedia a rotelle. 

Karin di Bolzano ha condiviso il suo impegno nell’aiutare rifugiati e persone disagiate a inserirsi nel mondo del lavoro, a trovare un alloggio dignitoso, ma soprattutto a costruire con loro un rapporto di fraternità.

Margherita e Peter della val Gardena hanno avvertito una forte presenza di Gesù soprattutto durante un periodo di grave malattia, sperimentando l’amore concreto di tutta la comunità.

I bambini presenti hanno costruito con carte colorate “il dado dell’amore” sulle cui facce erano scritte frasi del Vangelo. Ad esempio: ama tutti, ama per primo, ama il tuo nemico…. Ogni mattina lo lanciavano e scoprivano come vivere la giornata.

I giovani hanno capito di dover dare speranza al mondo attraverso azioni concrete impegnandosi personalmente.

Un momento particolare è stato il saluto via zoom del vescovo Ivo, che ha sottolineato come il carisma del Movimento dei Focolari, Unità nelle diversità, dia un contributo molto importante alla vita della nostra Diocesi: “Non dimenticate mai la diversità dell’altro, apprezzate questa diversità, ascoltate l’altro e vivete per l’unità”. Questo invito è certamente una grande sfida, ma è la nostra vocazione di cristiani, soprattutto in Alto Adige.  

Molti partecipanti sono rimasti sorpresi dal clima di semplicità e fraternità che si è instaurato da subito in questa Mariapoli. Ci siamo salutati con una grande gioia nel cuore e il desiderio di diffondere questo stile di vita fraterno nelle nostre città e nelle nostre valli.

Ferdinando Granziol, del Movimento dei Focolari, per 12 anni Presidente della Consulta delle aggregazioni laicali

 Articolo pubblicato su Il Segno del mese di giugno 2023




Conclusa la Mariapoli a Mascalucia (Ct)

 Alla Mariapoli di Mascalucia (Catania), convegno estivo del movimento dei Focolari, erano presenti 150 persone che hanno vissuto momenti di riflessione, di svago e di fraternità

“Dall’IO al NOI, Verso la fraternità universale”: questo il tema della Mariapoli vacanze che si è svolta dal 2 al 5 giugno a Mascalucia, presso la sala dell’Istituto dei Padri Passionisti.
Vi hanno partecipato circa 150 persone, provenienti da varie città della Sicilia orientale: tra questi tantissimi i giovani. Sono stati giorni vissuti in un clima di gioia, nello spirito evangelico e nella fraternità. Il “ciak” è stato dato con il video messaggio del vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti, che ha auspicato un passaggio «dall’individualismo esasperato, in cui l’IO sembra essere al centro di tutto, ad un vero NOI. Siamo già, in qualche modo, uniti l’uno all’altro, ma bisogna scoprire questa unione, volere questa unione. Auguro a tutti voi di trovare vie concrete, quotidiane, semplici, di vita comune attraverso cui riscoprire l’“essere uno”». Anche l’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna ha fatto arrivare un messaggio di saluto e di sostegno.
Margaret Karram, presidente del Movimento dei Focolari ha scritto ai partecipanti: «La Spiritualità dell’Unità – – ha spiegato – ci conduce a scoprire l’immenso amore di Dio per ciascuno di noi, per ogni prossimo e per tutto il creato, con le sue bellezze e le sue ferite».
All’organizzazione della Mariapoli ha collaborato anche il Santuario della Madonna di Valverde. Padre Nei Simon, degli Agostiniani Scalzi, parroco del santuario, ha ripercorso così i giorni vissuti: «La preparazione della Mariapoli è stata un continuo “buttarsi”, fidandoci della Provvidenza, nelle tante incertezze di questi ultimi mesi… Ma il risultato è stato una vera “Città di Maria”, con la presenza di un folto gruppo di giovani e bambini (circa un terzo dei partecipanti avevano meno di 21 anni!). Ringraziamo Dio per averci chiamato a vivere questa esperienza di unità».
«Essere sempre famiglia» è stato il filo conduttore dei giorni che hanno preceduto la Mariapoli, una delle prime che si sono svolte in Italia dopo la pandemia. Il programma, leggero e giovane, si è snodato attraverso vari momenti: pochi nella sala convegni e tanti a contatto con la natura, con le passeggiate ai piedi del vulcano, con giochi per tutti che hanno facilitato le relazioni e la nascita di nuovi rapporti autentici e profondi, il senso di condivisione e di comunione.
I momenti di riflessione, molto partecipati, sono stati scanditi da alcune relazioni ed esperienze. Una delle riflessioni proposte ha trattato il tema del “rispetto del Creato” e del pianeta, casa comune di tutti noi. Partendo dall’enciclica “Laudato si’” è stata sottolineata la centralità dell’uomo che in quanto fulcro della creazione deve rispettare ed avere cura di sé stesso, dei fratelli e di tutto quello che Dio ha messo a disposizione. L’ambiente si rispetta se l’uomo riconosce che tutto è in DONO.
La Mariapoli ha dato a tutti slancio rinnovato nel vivere il vangelo in pienezza.
Il Movimento dei Focolari è presente in Sicilia fin dagli anni 50. Graziella De Luca, una delle prime compagne della fondatrice Chiara Lubich, arrivò a Siracusa nel giorno dell’Epifania 1950. Provengono dalla Sicilia alcuni focolarini che furono tra i primi collaboratori di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. Tra questi anche Giuseppe Maria Zanghì, sacerdote e teologo, Angelino Rodante, a lungo responsabile in Brasile, Nuzzo Maria Grimaldi, che ha operato a Loppiano, Sergio Infantino, Agata Tranchina e altri. A Siracusa, sorse il terzo focolare, dopo quelli di Trento e di Roma.
Oggi il Movimento dei Focolari, presente in moltissime città, è composto da una numerosa comunità che vede la presenza di giovani, bambini, ragazzi, famiglie, sacerdoti, religiose e religiosi.

Info
Loredana De Francesco: 3737165495
Salvo Licari: 3481432053
Aldo Urrata: 3296234733
mail: focfcatania@gmail.com, focctm@iol.it




Vacanze insieme 2020 – Arabba

Vacanza insieme 2020 – Arabba

Quest’anno la nostra vacanza si snoderà non più su due, ma su tre settimane:

         
  • Da sabato 04 luglio a sabato 11 luglio 2020
  • Da sabato 11 luglio a sabato 18 luglio 2020
  • Da sabato 18 luglio a sabato 25 luglio 2020

Le prime due settimane sono rivolte specialmente a coloro che abitano nelle province di Milano, Monza/Brianza, Lodi, Como, Lecco, Pavia, Varese, Sondrio, Novara e Verbania, la terza settimana alle province di Brescia, Mantova, Cremona, Bergamo, Liguria e Castelli Romani.

La Mariapoli si svolgerà ancora ad Arabba (BL) a 1600 metri di altitudine, all’hotel Porta Vescovo. Saremo quindi di nuovo al centro delle Dolomiti, circondati dai più bei gruppi dolomitici, con possibilità di passeggiate, gite ed escursioni di ogni genere.

Centrale nella Mariapoli sarà l’incontro con la figura di Chiara Lubich, ispiratrice, tra l’altro, di questa nuova modalità di vita insieme.

Ti aspettiamo!

Per maggior informazioni e prenotazioni:

www.focolaremilano.org




Echi dalla Mariapoli Europea 2019 (3)

Continua la pubblicazione di una serie di testimonianze arrivate in redazione da alcuni partecipanti alla Mariapoli Europea 2019, che si è tenuta durante questa estate a Tonadico, sulle Dolomiti.

  • Marco osserva uno strano fenomeno nella Mariapoli….

Mi è venuta in mente la parola di Gesù : “Da come vi amerete vi riconosceranno”.

Marco Giandini

 

  • A servizio della Mariapoli

Premesso che la Mariapoli Europea è stata un’esperienza bellissima, abbiamo sperimentato l’unità di spirito nella tensione sincera all’amore reciproco, in particolare quando ci siamo messi a servizio degli altri, soprattutto in due occasioni. Ci è stato chiesto infatti di raccogliere le adesioni dei mariapoliti per la gita a Trento sui luoghi di Chiara Lubich e abbiamo incontrato decine di persone, provenienti dai luoghi più disparati d’Europa, dalla Polonia all’Islanda (con cognomi incredibili da trascrivere…), di età e culture e atteggiamenti diversi, ma tutti pazienti, disponibili all’attesa, sorridenti e sereni, vivi nell’Ideale di Chiara che invita ad amare e costruire l’unità in ogni situazione; questo ci ha molto colpito, come una splendida caratteristica del popolo di Chiara, solida base per costruire rapporti al di là delle barriere. 

Un’altra volta siamo stati incaricati di fare da mediatori in un gruppo serale di scambio di esperienze,  costituito da alcune teenagers croate, da un lato, e persone di lingua tedesca (svizzere, austriache, tedesche) di una certa età, dall’altro. Una bella sfida, specialmente dal punto di vista linguistico! Ma le ragazze croate parlavano bene inglese e c’è stata anche la possibilità di tradurre in tedesco. Tuttavia, la vera bellezza, anche qui, è stata la profonda capacità di comunione, di ascolto da parte di tutti, al di là delle barriere di età e di cultura, e vedere queste giovani così educate all’Ideale di Chiara da potersi compiutamente esprimere, ma soprattutto essere capaci di accogliere il mondo degli altri così diverso e lontano.

Maurizio e Manuela Giuggioli – Siena

Echi dalla Mariapoli Europea 2019 (2)

Un pre-giudizio nascosto…

Tutto passa così velocemente che davvero resta solo l’amore dato o ricevuto, che ti costruisce dentro e dunque rimane, come mattone dell’anima, della personalità propria e del legame interpersonale!

Mariapoli Europea: in mezzo a 300 persone in albergo, 600 partecipanti dislocati nella valle di Primiero in maggioranza sconosciuti provenienti da tanti Paesi europei e altrettante lingue e fisionomie, sei bombardata quotidianamente da impressioni e sentimenti che sorgono istintivi: quello ti attira, quell’altro ti incuriosisce o ti irrita, uno ti stupisce per la gentilezza ed apertura, un altro per la serietà e chiusura; ti infastidisce la confusione, ti devi adattare al ritmo diverso ed entrare nella comprensione del programma, con le sue diverse opzioni e scegliere in armonia con le esigenze di mio marito. Ma sono tutte occasioni per metterti in gioco e devi superare la tentazione di giudicare, la pigrizia nel metterti in gioco, gli imbarazzi, la sicurezza di stare sempre nello stesso posto a tavola o con le stesse persone. Con mio marito Alberto abbiamo fatto scoperte bellissime e tante conoscenze nuove, ci siamo sentiti sempre più fratelli nella grande famiglia europea!

L’altitudine gioca lo scherzo ad Alberto di procurargli un po’ di fatica nel respirare durante i primi due giorni, siamo sempre sul chi va là per i dolori che lo assalgono e lo limitano, ma è anche stimolato a stringere i denti, offrire, andare avanti, a cogliere come un dono tanti momenti: un panorama, una passeggiata portata a termine, il buon cibo, una chiacchierata intima, una meditazione o l’esempio senza parole di chi sta visibilmente peggio nel fisico di lui e che fa con fatica e dignità quello che può per partecipare a tutto.

La visita ai luoghi dove ha vissuto Chiara Lubich è stata commovente e si è incisa nell’anima, come l’esser presenti allo storico momento di intitolazione della Via Chiara Lubich a Tonadico. Molto arricchente il momento di dialogo con gli amici, i  gruppi di condivisione per lingua, il dare un passaggio a chi ne aveva bisogno!

In particolare mi resta impresso l’aiuto che mi hanno dato i partecipanti alla Mariapoli provenienti dalla Romania nel superare in me uno stupido pregiudizio, inespresso ma ben annidato, verso le persone di quel paese che identificavo con i badanti conosciuti e gli zingari. A cena, malgrado la difficoltà della lingua, abbiamo fatto conoscenza con una bella famiglia giovane. Mamma e figlia sembravano sorelle, belle, gioiose e nello stesso tempo serie, ciò che altre volte avrei visto come chiusura lo vedevo ora come innata regalità! Il papà, un giovane imprenditore che era nel mio gruppo il primo giorno, aveva chiesto come poteva fare per restare in contatto per essere nutrito dalla spiritualità dell’unità nella vita quotidiana di lavoro. Che sete e semplicità nell’esprimersi! Ora prego sempre per questi miei fratelli, rimasti nel mio cuore.

Elisabetta Recami – Firenze

 




Echi dalla Mariapoli Europea 2019 (1)

Pubblichiamo la prima di una serie di testimonianze arrivate in redazione da alcuni partecipanti alla Mariapoli Europea, che si è tenuta durante questa estate a Tonadico, sulle Dolomiti.

Dal 14 al 21 luglio 2019, un gruppo di seminaristi da tutta Italia, con i loro formatori ed alcuni altri sacerdoti, hanno deciso di partecipare insieme alla prima settimana della Mariapoli Europea. Ecco la testimonianza di G., un giovane seminarista in cammino verso il sacerdozio.

“Non è semplice spiegare cosa sia l’esperienza di una Mariapoli Europea, cosa si è vissuto e scoperto. Sono venuto a conoscenza della Mariapoli durante un incontro organizzato dal Movimento di Focolari a Loreto a gennaio 2019. Pur non avendo chiaro cosa fosse una Mariapoli ho deciso di aderire alla proposta di parteciparvi per conoscere e approfondire meglio la spiritualità di Chiara. È stata un’esperienza totalmente nuova, trasformante e rivitalizzante. C’erano persone da tutta Europa e ciascuna parlava la propria lingua… Ciononostante questo non è stato un impedimento, anche per me che parlo solo italiano, per creare momenti di dialogo, fraternità e amicizia con tutti. Le giornate erano scandite da un programma che lasciava grande margine nella scelta delle attività proposte. 

Si è avuto modo di approfondire l’esperienza di Chiara avuta nel 1949 e di come questa esperienza non abbia cambiato semplicemente la sua vita, ma abbia dato vita ad un movimento e abbia contribuito a far nascere una nuova realtà nella chiesa. Uno dei momenti comunitari più belli è stato pregare insieme il giovedì: eravamo cristiani di tante confessioni diverse che pregavano insieme lo stesso Signore! Se dovessi definire l’esperienza della Mariapoli la definirei come unità e gioia, fede e cultura, semplicità e famiglia. Io ero alloggiato presso la baita Don Bosco più esattamente in una struttura autonoma proprio sotto le montagne. Ogni mattina aprendo la finestra lo spettacolo della natura toglieva il respiro con i suoi alberi e le sue alte montagne, con gli animali e i profumi della natura. Scendere per colazione e poi recarsi al luogo dell’appuntamento per dare inizio alla giornata era altrettanto bello. Ho avuto modo di conoscere altri seminaristi e subito si è creato un clima di fraternità, di condivisione semplice e di amicizia. La maggior parte di loro era alloggiata in un appartamento autonomo che è diventato il piccolo focolare dove ritrovarci per momenti di condivisione e di approfondimento, di risate e di scherzi. Essere uniti nelle cose semplici e quotidiane, come del resto essere uniti in molte attività, ci ha fatto scoprire la bellezza di essere insieme, ma ancor di più è stato sorprendente scoprire che in questa semplicità Gesù era realmente presente e quasi si percepiva. Ogni attività proposta nei vari workshop avveniva in un clima di fraternità e di gioia.

Nulla sembrava artificiale! Personalmente sono stato toccato soprattutto dai momenti di approfondimento della spiritualità di Chiara che hanno generato in me molte domande, ma hanno anche fatto luce su alcuni aspetti della mia vita. Torno a casa da questa Mariapoli con un desiderio rinnovato di impegnarmi in quello che già vivo, nella fraternità del mio presbiterio e nel desiderio di essere sempre più unito a Gesù. Torno a casa con il legame con nuovi fratelli. Un legame che spero possa continuare al di là della distanza. Torno nella mia diocesi avendo intuito che la via che Gesù ci propone e che la sua chiesa ci propone passa attraverso l’esperienza “dell’essere uno”. Non ho raccontato delle passeggiate, non ho spiegato in ogni dettaglio il workshop e neppure i programmi di ogni singola giornata, ma spero che sia passata la bellezza e la ricchezza di un’esperienza umanizzante che almeno dal mio punto di vista è stata fondamentale per ricentrarmi sul mio “sì” detto a Gesù, alla chiesa, alla mia diocesi e a tutti i fratelli il giorno della mia ordinazione diaconale”.

E alcune righe di A., seminarista indiano studente in Italia:

“La mia esperienza di Mariapoli Europea.  in questi brevi giorni posso dire che non sono solo, ma ho una grande famiglia di Focolari con me. Mi sono piaciuti molto i membri del comitato organizzativo nel modo in cui hanno organizzato le cose. Vorrei far conoscere questo Movimento nel mio Stato perché nessuno nel mio Stato conosce questo movimento. Questa esperienza della Mariapoli rimane sempre  rimane sempre nella mia vita”.

 




Calabria: la novità della Mariapoli 2019 a Mormanno

La Mariapoli di Mormanno, nel Nord della Calabria al confine con la Basilicata è stata – possiamo dire – un evento programmato e portato avanti da Qualcuno più grande di noi!

Nei primi giorni del novembre scorso, erano state presentate ai giovani e al paese di Mormanno le figure di Carlo Grisolia (che aveva radici mormannesi) e Alberto Michelotti: due giovani del Movimento dei Focolari che, nella loro seppur breve vita, avevano puntato in alto: Il racconto della loro esperienza ha lasciato nel cuore dei giovani del posto il desiderio di conoscere più in profondità la loro vita e la spiritualità dell’unità che li animava.

Un incontro casuale poi di questi giovani di Mormanno con il loro Vescovo ha suscitato il desiderio di programmare la Mariapoli nel loro paese. Con loro abbiamo gioito e affidato a Maria questo progetto. Si trattava di capire se c’erano le premesse per un’accoglienza di un centinaio di persone.  Si sono iniziate le ricerche e verso la fine di aprile abbiamo visto la possibilità di rendere concreta l’idea.

Il tempo stringeva… ma insieme ci abbiamo creduto e in particolare la comunità di Cosenza si è fatta carico di tutta la parte logistica, dei rapporti con le autorità civili del Paese, con il Vescovo e con il parrocco, che hanno sostenuto e messo le basi a tutto l’evento.

Sicuramente dal cielo Carlo e Alberto hanno fatto il tifo per questa Mariapoli. È stato immediato il titolo “Puntare in Alto“, alla luce della loro breve vita radicata nel Vangelo.

Preparata in poco tempo (una quarantina di giorni), questa Mariapoli ci è sembrata davvero un frutto dell’amore reciproco, costruito giorno per giorno con tutte le persone coinvolte nei vari aspetti.

Il programma voleva aiutare i mariapoliti, attraverso storie di vita, esperienze, stralci di interventi di Chiara (sull’Arte di amare e sullo Spirito Santo), a fare un cammino insieme e scoprire con la vita il significato del titolo dato alla Mariapoli.

Ideato da un architetto di Cosenza e con l’aiuto di guide del posto, si è voluto anche conoscere le radici e le bellezze del paese che ci avrebbe ospitato per alcuni giorni: “Curiosando per Mormanno” ha suscitato in tutti i presenti tanto entusiasmo e tanto interesse.

Il primo giorno si è concluso con la presenza del Vescovo di quella Diocesi (Cassano), del Sindaco e di alcuni assessori di Mormanno. Nelle sue risposte alle domande dei giovani, Mons. Francesco Savino ha voluto condividere con tutti tratti della sua esperienza di fede.

È stato forte sentirlo dire con forza al Sindaco, Giuseppe Regina, e agli assessori presenti cosa avrebbe generato nel territorio la Mariapoli: “Vi lasceranno la gioia”, diceva tra l’altro. E ai giovani: “Non sprecate la Mariapoli, è un’opportunità, vivetela intensamente”. In un passaggio ha definito Chiara Lubich la “folle dell’Amore di Dio”.

Il secondo giorno ci si è suddivisi per gruppi di interesse: Ambiente ed Economia, La città , L’arte del dialogo. Momenti di confronto aperti e costruttivi.

L’ultimo giorno, altro momento forte: la testimonianza di Marta Chierico, Antonio Topi e Paolo Grisolia, su Alberto e Carlo. Con loro si è toccato il divino. E poi una carrellata di esperienze di impegno concreto su vari fronti in varie città della Calabria, che hanno dato speranza e gioia.

Alla fine Don Francesco, il parroco, nel ringraziare si è commosso. Mentre l’assessore, Giuseppe Fasano, salutandoci ci diceva: “Ho costatato che venite da città diverse ma siete una cosa sola”. 




Mariapoli Acerno 2019: semplicità, leggerezza e profondità!

“Ho sognato un mondo diverso;
un punto azzurro nell’universo.
Quel mondo piccolo mi è parso immenso
perché l’amore generava il resto”.

Le parole di questa canzone – “Il mio miglior difetto” dei The Sun,  cantata con passione ed entusiasmo dalla mitica band dei Ragazzi per l’Unità – esprime meglio di tutto la realtà della Mariapoli 2019!

Dopo l’incoraggiante esperienza dello scorso anno, ci si è lanciati con gioia a preparare quella di quest’anno e finalmente dal 5 al 7 luglio ci siamo ritrovati, provenienti da varie località del Salernitano, del Casertano e dalla provincia di Napoli. La cornice era la stessa dell’anno scorso, il periodo più o meno lo stesso, la gente (in buona parte) anche… eppure la Mariapoli 2019 è stata “un’altra cosa”!  Sorprese dello Spirito Santo che ’fa nuove tutte le cose’?  Speriamo proprio di sì, visto che fin dall’inizio avevamo affidato a Lui ogni passo, ogni dettaglio e per tutta la preparazione abbiamo puntato a lasciarGli spazio, mettendo a Sua disposizione il tempo, le energie, le idee.

I tre giorni trascorsi ad Acerno, nei Monti Picentini della provincia di Salerno, sono stati all’insegna della semplicità, della leggerezza e della profondità.

I circa 200 partecipanti hanno portato un guizzo di vitalità – ed anche un po’ di sano chiasso con le loro musiche e balli – al tranquillo paesino che ci ha accolti con la sua aria fresca ed invitante; in particolare non sono passati inosservati i 70 ragazzi e ragazze dai 14 ai 18 anni che hanno intrecciato il loro programma con la Mariapoli dando a tutti una nota di freschezza e di speranza.

Il filo conduttore dei giorni era uno sguardo a IERI per scoprire o ritrovare le radici di un Ideale grande, secondo i ripetuti inviti di papa Francesco a far tesoro di una memoria viva; radicati nell’OGGI per vivere al meglio il presente in cui varie sfide ci interpellano e ci chiamano ad un contributo di radicalità e di autenticità; per costruire insieme il DOMANI donando all’umanità la possibilità di un nuovo stile di relazioni fra singoli, gruppi e popoli.

Momenti insieme – ragazzi, giovani ed adulti – per approfondire il carisma dell’unità nei suoi capisaldi più che mai attuali e coinvolgenti; momenti distinti in laboratori e gruppi di interesse; testimonianze di ogni età e interventi qualificati come quello di Iñaki Guerrero (focolarino psicologo), un vero mix di competenza e vita; attività aperte al territorio come la serata di musica e danze in piazza (con enorme gratitudine di don Pasquale, parroco del paese, che lo aveva espressamente richiesto!);  momenti di relax e divertimento, occasioni uniche di rapporti liberi e veri. Passeggiate, qualche puntatina al bar per un gelato insieme, colloqui, giochi con i piccoli delle famiglie più giovani… il mondo diverso non era soltanto un sogno, ma un bozzetto credibile di una umanità nuova.

La canzone continuava infatti:

“…per  fare un nuovo mondo
ci crederei comunque;
È più forte di me”.




Una vacanza “speciale”: Arabba 2019

240 persone, (di cui moltissimi bambini, ragazzi e giovani, tante famiglie) hanno partecipato dal 6 al 13 luglio alla VACANZA INSIEME 2019 dal titolo: “PUNTARE IN ALTO: Mettere in relazione persone, culture e storie” che si è svolta ad Arabba, nel cuore delle Dolomiti.
Una settimana di vacanza secondo un programma ormai consolidato e che ha visto negli anni aumentare sempre più il numero dei partecipanti anche molto diversi tra loro per età, provenienza, professione…. : attratti dalla possibilità di vivere rapporti veri e accogliendo la sfida di una vera esperienza di fraternità.

E proprio le relazioni sono state alla base dell’esperienza di questa vacanza speciale che ha avuto ,nei vari giorni, delle parole chiave a cui ognuno era invitato ad aderire: dal “mescolarci” andando incontro a chi non si conosce o è diverso da noi, all’ “incontrarci” donando all’altro qualcosa di sè, dall’ “ascoltare l’altro” in profondità al non spaventarsi delle difficoltà, saper ricominciare e camminare insieme.

Ognuno ha potuto dare il proprio contributo con semplicità, nel riposo, nel camminare insieme ,nell’aiutarsi concretamente in un clima che faceva intravedere la bellezza della famiglia umana quando i rapporti sono basati sull’amore reciproco.

Non sono mancati, la sera, dei momenti culturali ed artistici. Il tema della solidarietà è stato presente con la proiezione del film documentario “Straniero io?” e con la presentazione dei progetti internazionali di Azione per un Mondo Unito (AMU). Una serata è stata dedicata all’arte contemporanea nel suo anelito per le relazioni sociali. Molto intensa anche la serata in cui tre sacerdoti si sono messi in gioco raccontando la loro vita in comune a servizio di una grossa parrocchia dell’hinterland milanese.

In definitiva sette giorni nei quali si è sperimentata la gioia di stare insieme nelle varie diversità,avendo come riferimento la legge dell’amore concreto.

Equipe Vacanze Insieme

www.focolaritalia.it/2019/03/14/arabba-mariapoli-vacanza-insieme/




Mariapoli Europea: a Tonadico una testimonianza di unità per l’Europa.

Intervista di Radio Vaticana a Emmaus Maria Voce e Viliam Karas, della Slovacchia, uno dei membri del comitato internazionale di coordinamento della Mariapoli Europea.
 
Servizio di Radio Vaticana
Si terrà sulle montagne del Trentino, tra luglio e agosto, la prima Mariapoli europea organizzata dal Movimento dei Focolari. A 70 anni dall’esperienza di Vangelo vissuto nella quotidianità di un periodo di ferie, da Chiara Lubich e l’iniziale comunità dei Focolari, l’evento vuol inviare un messaggio di fraternità in un tempo segnato da divisioni.
 
Leggi tutto e ascolta le interviste
 
di Adriana Masotti – Città del Vaticano



Mariapoli vacanze – Abbadia San Salvatore (SI)

Abbadia San Salvatore (SI)

dal 28 luglio al 4 agosto 2019


La Mariapoli è un’esperienza che, iniziata nel 1949 sulle Dolomiti di Primiero, si rivive oggi in tanti paesi del mondo. Un’opportunità di vacanza, di incontro e di dialogo alla luce della spiritualità del Movimento dei Focolari. Quest’anno la nostra Mariapoli si svolgerà a Abbadia San Salvatore (SI) dal 28 luglio al 4 agosto 2019.


Contributi di partecipazione (pensione completa)

Adulti  € 325
Giovani 16-25 anni compiuti € 260
Ragazzi 12-15 anni compiuti € 225
Bambini 4-11 anni compiuti  € 160
Bebè 0-4 anni non compiuti: portando lettino da campeggio gratis oppure con culla o lettino fornito dall’albergatore € 25
Supplemento Stanza Singola € 100

Tassa di soggiorno, a partire dai 14 anni, € 1,20 a persona al giorno, da versare in contanti direttamente all’albergatore.
Acconto € 100 per adulti e € 50 per giovani-ragazzi.

L’IBAN del conto su cui versare è IT74Y0501803200000012416988

intestato a NUOVE VIE PER UN MONDO UNITO

con la causale Acconto/Saldo Mariapoli 2019 – Cognome e Nome dell’intestatario della scheda

L’acconto non è rimborsabile.

La scheda di prenotazione va compilata da ogni partecipante (una solo scheda nel caso di nuclei familiari con l’indicazione dei componenti) completa in ogni campo e va consegnata firmata, unitamente all’acconto, entro il 9 giugno 2019.

Considerato il limitato numero di posti, oltre tale data, e comunque fino al loro esaurimento, le prenotazioni saranno ricevute con riserva e si aprirà una lista di attesa.

In caso di esaurimento posti l’acconto sarà restituito.

Il saldo deve essere versato non oltre il 30 giugno 2019.


Contatti per informazioni e prenotazioni

E-mail mariapoli.roma@gmail.com
Anna Maria Filice 331-5876140
Marco Alfano 349-5786093
Giancarlo Amurri 328-3322053


Prenotazioni

online: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSc1fYzWsVO0AF3lh4mrqeUq7W-12OD0TUG6oVDBpIEDHYuibQ/viewform

oppure utilizzando la scheda di prenotazione




Mariapoli ad Acerno (Sa)

Da Venerdì 5 luglio 2019 dalle ore 10:00 a domenica 7 luglio – Ex-Seminario di Acerno

Viale S. Donato 12 – 84042 Acerno (SA) – Tel 089 869470

Inizio venerdì 5 luglio mattina, termina domenica 7 luglio ore 17:00.

Testimonianze, riflessioni, approfondimenti, meditazioni, momenti ludici, caccia al tesoro in città, programma specifico per ragazzi e bambini.

Si consiglia di partecipare per tutta la durata della Mariapoli.




Mariapoli a Napoli

Mariapoli: IncontriAmo la città
21/22/23 Giugno 2019 , Piazza Carlo III, Napoli (NA)
Entrata da Via A. Minichini 20

Orari delle tre giornate:

Venerdì 21 Gugno dalle 16:00 alle 19.30

Sabato 22 Giugno dalle 9:00 alle 19:30

Domenica 23 Giugno dalle 9:30 alle 17:30

per iscriversi




Mariapoli 2019 – Bedonia (PR)




Mariapoli 2019 a Corniolo (FC)

Per maggior informazioni e prenotazioni:

Mariapoli Corniolo 2019_web




Mariapoli 2019 a Serrada

Il Movimento dei Focolari del Lazio in collaborazione con l’Associazione “Una città non basta” organizza dal 25 agosto all’1 settembre una Mariapoli vacanza a Serrada di Folgaria.

Info: Maria Grazia Tenti – 348 8064931

Scarica invito




Conclusa la Mariapoli a Pedalino (RG): una proposta per la fraternità

Mariapoli a Pedalino. La cultura del noi, la sfida dell’oggi

Una lunga carrellata di esperienze, tasselli di vita che costruiscono un nuovo modello di società. Si è svolta, l’11 e 12 maggio, a Pedalino, la Mariapoli, convegno organizzato dal Movimento dei Focolari. La Mariapoli (letteralmente: “Città di Maria”) aveva come titolo «La cultura del noi … la sfida dell’oggi».

Sul palco del Centro Culturale Esperia, a Pedalino, la proposta della nuova cultura della “fraternità”, lanciata dalla fondatrice del movimento, Chiara Lubich, fin dai primi anni del dopoguerra , oggi diffusa in più di 180 nazioni in tutto il mondo. Ha partecipato Aurora Nicosia, direttore del mensile “Città Nuova”, giornale edito dal Movimento dei Focolari, nato negli anni 50 per diffondere una cultura legata ai valori del dialogo. Aurora Nicosia è originaria di Vittoria, vive e opera a Roma. La proposta della fraternità è direttamente connessa con la “cultura del noi”, vero antidoto contro ogni individualismo. La Mariapoli è stata una piccola expò di esperienze e proposte nate da questa nuova vita e di tante testimonianze di chi ha provato a scommettersi in questa direzione, ciascuno nel proprio ambito di vita e di lavoro. Nella sala del Centro Culturale Esperia sono state presentate testimonianze su quattro tematiche: nella chiesa locale, nel dialogo ecumenico, nella famiglia e nella città. Per l’ecumenismo, di rilievo la presenza dei pastori pentecostali  Antonio Stallone, Giuseppe Decorato, Giuseppe Micieli, di Gisela Salomon, della chiesa luterana in Italia, di Gianna Iaquez, di Scoglitti e di don Salvatore Converso, che hanno raccontato l’esperienza di comunione che si prova a vivere a Vittoria, Scoglitti, Santa Croce Camerina.

È seguito un pomeriggio dedicato ai temi del “dialogo in famiglia” con alcuni membri del movimento Famiglie Nuove, Maurizio Bruno e Gina Oliveri, Leda Russo e Angelo Fidone, l’approfondimento dei temi dei rapporti di coppia e dei rapporti con i figli, proposto da Annalisa Burrasca, psicologa e psicoterapeuta, che si occupa di relazioni di coppia. Di particolare rilievo la testimonianza di Domenico Leggio, direttore della Caritas diocesana di Ragusa, di Mariuccia Fazzina, responsabile della casa di accoglienza “Io sono con te” di Comiso (per donne sole o vittima di violenza), di Rosa Perupato che ha fondato l’associazione “Il Filo di Seta”, anch’essa impegnata a Vittoria a favore delle donne vittime di violenza. Altre testimonianze sono state proposte da don Stefano Trombatore, di Rosolini e da Giovanni Lionti, con un gruppo di giovani di Niscemi (Alessia Camagna, Giorgia Cannia, Alessia Lionti, Dalila Di Giovanni), che hanno promosso una mensa per i poveri, insieme alla comunità avventista.

Nel pomeriggio conclusivo, dedicato alla città ed alle sfide del sociale, di rilievo le esperienze di Lucia Mallo e Carmela Lo Monaco, che hanno organizzato a Comiso una serie di incontri dedicati ai temi della politica amministrativa, partendo dalla cultura del dialogo e della fraternità, di Lino Pantano, già consigliere comunale a San Cataldo, che ha promosso alcune iniziative contro la ludopatia, aderendo alla campagna “Slotmob” confluite poi nell’approvazione di un regolamento comunale. Infine, Ida Carmina, sindaco di Porto Empedocle, ha raccontato il suo impegno di sindaco controcorrente, che non si è piegata alla logica dei favori e dei compromessi, fatta segno di numerose minacce e segnali intimidatori e mafiosi.  «Con la mia giunta non ci sono favori, non ci sono parenti. I miei parenti sono tutti i 18.000 empedoclini». Infine, Salvatore Brullo ha presentato l’Economia di Comunione, una delle proposte lanciate da Chiara Lubich, che ha introdotto nuove prospettive anche al complesso mondo dell’economia. Fabio Bruno, David Cutietti e Marco Bruno hanno presentato l’esperienza di Management Technologies, un’azienda di giovani consulenti aziendali, analisti e programmatori, che hanno creato un’impresa innovativa in Sicilia, con l’obiettivo di creare lavoro nell’isola ed evitare le fughe dei cervelli, ma soprattutto di proporre un nuovo tipo di azienda in cui il lavoro è dono per gli altri. L’azienda ha destinato una parte degli utili ad opere sociali, finanziando l’associazione “Vita21”, che si occupa di disabilità.

Le conclusioni sono state affidate ad Angela Guccione e Nicola Stracquadaini, con un messaggio finale ed una prospettiva, quella della nuova cultura del noi nella chiesa e nel mondo.

Alla Mariapoli hanno partecipato anche i bambini (gen 4) ed i ragazzi (gen 3) del Movimento dei Focolari con momenti peculiari a loro dedicati, in sale diverse.

Carmela Lo Monaco

cell. 3388985785




Mariapoli a Mormanno (CS) dal 7 al 9 giugno 2019

InvitoMariapoliMormanno




Mariapoli vacanze 2019 – Falcade (BL)

Mariapoli vacanze organizzata dalla comunità del Movimento dei Focolari dell’Emilia Romagna




Mariapoli 2019 a Pedalino (Ragusa)

La Mariapoli a Comiso. L’11 e il 12 maggio 2019, la città  ospiterà la Mariapoli, convegno del Movimento dei Focolari. La Mariapoli si svolgerà nei locali del centro culturale “Esperia”, nella frazione di Pedalino.

Essa coinvolgerà il territorio della Sicilia sud orientale, in particolare le diocesi di Ragusa, Piazza Armerina, Caltagirone.

In due intensi giorni si cercherà di vivere una esperienza viva di fraternità mettendo anche in luce  piccoli/grandi segni di una nuova cultura, la cultura “del noi”, quella che sgorga dalla spiritualità di comunione portata in luce da Chiara Lubich che avanza anche in Sicilia attraverso esperienze vissute nella chiesa, nel dialogo ecumenico, nella famiglia, nell’impegno per le proprie città.

Nelle stesse giornate in contemporanea si svolgeranno anche altri due programmi distinti per ragazzi e bambini: per i piccoli fino ai 10 anni e per gli adolescenti fino ai 16/17 anni. Tutti insieme si vivrà la stessa realtà di piccola città dove vige un’unica legge: quella del Vangelo!

Per info:

Comiso: 3384915810

Gela:  3490947854

Niscemi: 3668104236

Ragusa:  3331971892

Vittoria:  3931327314




Mariapoli 2019 a Messina: un solo popolo nell’amore

Mariapoli 2019 a Messina

Negli anni 50, nel cuore delle Dolomiti, iniziarono a ritrovarsi persone di varie età, culture, estrazioni sociali, per vivere la spiritualità dell’unità proposta da Chiara Lubich.

Nasceva così la prima Mariapoli.

Le comunità del Movimento dei Focolari di Acireale, Alì Terme, Catania, Messina e Milazzo, ti aspettano per vivere insieme la stessa esperienza di fraternità dal 26 al 28 aprile 2019 presso l’Oasi Azzurra Village,Via Lungomare S. Saba – Messina.

Insieme, grandi e piccoli, persone delle più varie provenienze, si ritrovano per più giorni, a vivere, alla luce dei valori universali del Vangelo, un’esperienza di fraternità nella quale riscoprire la bellezza del pensare e lavorare insieme, con il coraggio di affrontare le grandi domande per l’umanità.

Per informazioni e prenotazioni:

Alì Terme: tel. 339.4022751 – 338.6425428

Milazzo: tel. 313.8041503 – 349.1577645

Messina: tel. 338.7034371 – 320.4438120

Catania: tel. 333.4869336 – 333.5919300

Acireale: tel. 328.3066275 –  349.8122267

 




Arabba – Mariapoli vacanza insieme

Mariapoli vacanza organizzata dalla comunità del Movimento dei Focolari di Milano in Veneto, ad Arabba.

Per maggior informazioni:

http://www.focolaremilano.org/vacanzainsieme

VacanzaInsieme_2019




Mariapoli 2019 ad Alghero: “Mariapoli dei ponti”

“Mariapoli dei ponti”, così è stata definita da una degli oltre 400 partecipanti, l’evento che per 4 giorni, dal 25 al 28 aprile si è svolto tra il Palazzetto dello Sporte le piazze nel cuore di Alghero. “Ponti tra etnie, chiese, religioni, generazioni, tra nazioni. Come la città di Alghero che ci ha accolto, tra tradizione e innovazione, tra radici e nuovi germogli”.

L’intento pare riuscito: mostrare che una cultura di fraternità è possibile, se IN-SIEME, come recitava il titolo. Di fronte alle enormi sfide che si pongono oggi, il cambiamento è possibile “solo se si muovono i cuori, solo se ci si riscopre fratelli”. È questo un impegno di vita riproposto nei giorni della Mariapoli dalla voce (in videoregistrazione) di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, ente che ha promosso l’evento. Un impegno assunto inizialmente da un piccolo gruppo, 70 anni fa, a partire da quel primo viaggio di Chiara dell’aprile 1949 a Sassari e a Sanluri, gruppo poi cresciuto e di uso in tutta l’isola, che in questi giorni hadato vita alla Mariapoli. Coinvolgendo tutte le fasce di età, a cominciare dai più piccoli, dai ragazzi e dai giovani che hanno avuto un ruolo di protagonisti.

Ancora una volta, in questa originale convivenza, come avviene ogni anno da decenni in varie parti del mondo, si è realizzata la sua caratteristica: essere bozzetto di una società dove l’amore scambievole richiesto dal Vangelo diventa motore di trasformazione sociale.

Trasformazione che ad Alghero si è mostrata attraverso le molte vie alternative presentate in questi giorni, come: l’economia civile, antidoto alla cultura del consumo e dello scarto, il disarmo con l’impegno per la riconversione dell’industria bellica, l’accoglienza del diverso, la famiglia, inserita in una rete di famiglie che diventa cellula viva della società al di là di tutti gli attacchi e le sfide, la salvaguardia del creato avvertita in tutta la sua urgenza.Ed è stato questo il momento culmine che ha segnato nuovo impegno su questo fronte.

“L’ambiente è divenuto fonte di guadagno e di consumo e non più fonte di vita, ma di morte”. Un grido risuonato con forza che chiamava una risposta. Sul palco, dopo l’immersione nelle meraviglie della natura, il giorno precedente, con l’escursione al Parco di Porto Conte, si è resovisibile l’INSIEME di giovani e adulti di diverse confessioni cristiane e religioni, provenienti non solo dalla Sardegna, ma anche da Germania, Africa e Iran. Senza ombra di proselitismo, né di sincretismo, ma accomunati dall’impegno per la salvaguardia del creato. “L’ecologia viene definita “scienza della nostra casa comune” e “arte delle relazioni”, “dell’interdipendenza degli esseri viventi”. Così ne parla la pastora battista, Elisabeth Green. Si prende coscienza che il degrado ambientale, alla radice, è provocato da “una malattia dello spirito umano”. Se ne fa portavoce Gabriella Toselli, responsabile della comunità della religione Bahai di Sassari. La voce di un vescovo, Giovanni Dettori, risuona nella preghiera corale insieme ai giovani, con forti denunce. Viene invocato il perdono di Dio e “nuova energia per trasformare le idee in amore e l’amore in opere”. È l’assunzione collettiva di nuova responsabilità verso le generazioni del presente e del futuro. È un momento di intensa sacralità che interpella ciascuno e insieme, nel decidersi per un diverso stile di vita.

A conclusione della 4 giorni, domenica scorsa, la concelebrazione presieduta dal vescovo di Alghero, mons. Mauro Maria Morfino. Definisce l’amore scambievole “il primo sacramento”. Dà una forte sottolineatura all’INSIEME. “Il Risorto si fa vedere solo quando Tommaso ritorna nella comunità degli apostoli. Questo stare insieme è la grande possibilità di vedere Dio, quando tutti dicono che Dio è morto. Ed è del suo cuore che abbiamo bisogno: per vivere la vita umana, per ‘spezzarci’ per i fratelli. Ecco il perché dell’Eucarestia”. È il “viatico” per portare là dove ognuno vive la cultura della fraternità sperimentata in Mariapoli.

comunicato stampa finale Alghero