Città Nuova: operazione gabbiani




Dicembre 2021

«E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto» (Lc 1, 45).

Anche questo mese la Parola di vita ci propone una beatitudine. È il saluto gioioso e ispirato di una donna, Elisabetta, ad un’altra donna, Maria, che è andata da lei per aiutarla. Sì, perché entrambe sono in attesa di un figlio ed entrambe, profondamente credenti, hanno accolto la Parola di Dio e ne hanno sperimentato la potenza generatrice nella propria piccolezza.

Maria è la prima beata del vangelo di Luca, colei che sperimenta la gioia dell’intimità con Dio. Con questa beatitudine, l’evangelista introduce la riflessione sul rapporto tra la Parola di Dio annunciata e la fede accogliente, tra l’iniziativa di Dio e l’adesione libera della persona.

«E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Maria è la vera credente nella “promessa fatta ad Abramo e alla sua discendenza per sempre” (1). È talmente vuota di sé, umile e aperta all’ascolto della Parola, che lo stesso Verbo di Dio può farsi carne nel suo seno ed entrare nella storia dell’umanità.

Nessuno potrà sperimentare la maternità verginale di Maria, ma tutti possiamo imitare la sua fiducia nell’amore di Dio. Se accolta con il cuore aperto, la Parola con le sue promesse può incarnarsi anche in noi e rendere feconda la nostra vita di cittadini, padri e madri, studenti, lavoratori e politici, giovani e anziani, sani e malati.

E se la nostra fede è incerta, come è stato per Zaccaria (2)? Continuiamo ad affidarci alla misericordia di Dio. Egli non smetterà di cercarci, finché anche noi riscopriremo la sua fedeltà e lo benediremo.

«E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Tra le stesse colline della Terra Santa, in tempi molto più vicini a noi, un’altra madre profondamente credente, insegnava ai suoi bambini l’arte del perdono e del dialogo imparata alla scuola del vangelo. Racconta Margaret: «A noi figli, offesi da alcune espressioni di rifiuto da parte di altri bambini, vicini di casa, la mamma disse: “Invitate questi bambini a casa nostra”; lei stessa diede loro del pane appena cotto in casa, perché lo portassero alle loro famiglie. Da allora abbiamo costruito rapporti di amicizia con quelle persone» (3). Un piccolo segno profetico, in una terra culla di civiltà e icona della sofferenza dell’umanità, alla ricerca della pace e della fratellanza.

Anche Chiara Lubich ci sostiene in questa fede coraggiosa: «Maria, dopo Gesù, è colei che meglio e più perfettamente ha saputo dire “sì” a Dio. È soprattutto questa la sua santità e la sua grandezza. E se Gesù è il Verbo, la Parola incarnata, Maria, per la sua fede nella Parola è la Parola vissuta, ma creatura come noi, uguale a noi. […] Credere dunque, con Maria, che si realizzeranno tutte le promesse contenute nella Parola di Gesù e affrontare, come Maria, se occorre, il rischio dell’assurdo che alle volte la sua Parola comporta. Grandi e piccole cose, ma sempre meravigliose, accadono a chi crede nella Parola. Si potrebbero riempire dei libri con i fatti che lo provano. […] Quando, nella vita di tutti i giorni, nella lettura delle Sacre Scritture ci incontreremo con la Parola di Dio, apriamo il nostro cuore all’ascolto, con la fede che ciò che Gesù ci chiede e promette si avvererà. Non tarderemo a scoprire […] che Egli mantiene le sue promesse» (4).

«E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

In questo tempo di preparazione al Natale, ricordiamo la sorprendente promessa di Gesù di rendersi presente tra quanti accolgono e vivono il comandamento dell’amore reciproco: “Dove due o tre sono uniti nel mio nome – cioè appunto nell’amore evangelico – io sono in mezzo a loro”5. Fiduciosi in questa promessa, facciamo rinascere Gesù ancora oggi, nelle nostre case e nelle nostre strade, attraverso l’accoglienza reciproca, l’ascolto profondo dell’altro, l’abbraccio fraterno, come quello tra Maria ed Elisabetta.

Letizia Magri

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1 Cf. Lc 1, 55.
2 Cf. Lc 1, 5-22; 67-79.
3 Cf. Intervista a M. Karram, a cura di A. Nicosia, Cittanuovatv, 5 febbraio 2021.
4 C. Lubich, Parola di Vita agosto 1999, in eadem, Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi (Opere di Chiara Lubich 5; Città Nuova, Roma 2017) p. 611-612.
5 Cf. Mt 18,20.

ESPERIENZE #FOCOLARITALIAFRATERNITA’

AUDIO:

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Unity Conference 2021. Creare nuove strade per l’inclusione in un mondo diviso

https://www.focolare.org/news/2021/11/29/espanol-nace-nueva-global-foundation/

«Il mondo di Città Nuova è internazionale, e le varie edizioni devono essere più in rete, più interconnesse per essere in grado di parlare al mondo, capitalizzando gli sforzi, valorizzando contenuti e metodi di ogni azienda editoriale, che nella propria area del mondo è una vera azienda culturale».

La grande novità è che qui per la prima volta le Città Nuova si presentano al pubblico insieme, lavorano insieme in un unico progetto mediatico, multiculturale, ma unito ed impattante.

«Questo perché» – continua Stanislav – «la nostra sfida è la debolezza, sembra strano ma è così: in genere è vista come un fallimento, noi pensiamo che la nostra debolezza, che magari è l’essere piccoli, se vissuta insieme, tutti protesi verso un orizzonte ben chiaro, crea un bene, influenza e trascina altri e migliora il mondo».

LEGGI TUTTO: http://www.unitedworldproject.org/

SITO: NUOVA GLOBAL FOUNDATION




Il regalo di Natale del Gen Verde. Dio con Noi, Emmanuel… un nuovo testo tutto da cantare!

Pronti per festeggiare il Natale con doni e sorprese? Tra luci, addobbi e canzoni natalizie, il Gen Verde non resta indietro anzi, sempre in prima fila, questa volta presenta il suo ultimo regalo Dio con Noi, Emmanuel la versione italiana della canzone lanciata lo scorso anno, Child of Light.

“Vogliamo comunicare la gioia, la pace e la bellezza della nascita che festeggiamo a Natale”, spiega Colomba Bai. “Vogliamo celebrare questo Dio Bambino e farGli trovare casa nei nostri cuori perché si è fatto migrante, povero per stare con noi e per amarci fino a dare la vita”.

Dopo il successo di Chiamati per Nome – che ha superato le 400mila visualizzazioni su YouTube – il Gen Verde vuole donare alle parrocchie, ai cori e ai gruppi giovanili d’Italia, questa nuova canzone… giusto in tempo per impararla e poterla cantare a Natale!

“Abbiamo lavorato intensamente – spiega Alessandra Pasquali – sollecitate dalle richieste che giungevano da diverse parti d’Italia e siamo davvero felici di poter offrire questo nuovo testo. Si tratta per noi di stare accanto a tante persone mediante la musica, certe che ogni parola può giungere direttamente al cuore e questo è il più grande regalo che possiamo fare a tutti per Natale”.

Sarà possibile ascoltare la canzone attraverso tutte le piattaforme musicali digitali e anche su YouTube, dove abbiamo lanciato il video lyrics per poter imparare facilmente le parole. E non solo! Potete anche scaricare lo spartito! Non vediamo l’ora di ascoltare chi la realizzerà!

Click per ascoltare la canzone: https://iMusicianDigital.lnk.to/FT4J6N0r
Click per guardare il video-lyrics: https://youtu.be/9Ln9995JMYQ
Click per avere lo spartito: https://bit.ly/3DWd01v
Instagram: @genverdeofficial
Facebook: @GenVerdeOfficial
Youtube: https://www.youtube.com/user/GenverdeOfficial
Twitter: @GenVerdeMusic

https://www.genverde.it/track/dio-con-noi-emmanuel/




Made in Loppiano si è vestito con i colori del Natale!

CHRISTMAS CARE – Un natale per prendersi cura di te e dell’altro!

Made in Loppiano si è vestito con i colori del Natale!

Quest’anno l’iniziativa che presenta avrà un unico comune denominatore: il “prendersi cura”. Come?

Per esempio, condividendo (Share to care), i pacchi di Natale Made in Loppiano: il tempo condiviso con le persone più care, in compagna di un bicchiere di buon vino e un pezzo di un delizioso dolce natalizio, ci sembra un’ottima idea per curare la gioia e i rapporti! Vuoi scoprire il contenuto di uno dei pacchi? Clicca qui.

L’ascolto sarebbe il secondo modo del “prendersi cura” natalizio di Made in Loppiano (Listen to care). Vogliamo metterci in ASCOLTO dei vari bisogni delle persone importanti per noi, proponendo una serie di prodotti idee regalo per tutti i gusti.

Poi, possiamo curare gli ambienti in cui viviamo, con Care about Harmony: l’arte natalizia creata a Loppiano rinnova, ispira e trasforma, porta bellezza nella tua casa!

Ecco lo spot dell’iniziativa:




Vacanze invernali al Centro Mariapoli di Cadine (TN)

Centro Mariapoli “Chiara Lubich”
www.centromariapolitrento.it



Tutore volontario, risorsa preziosa

Feedback del corso di sensibilizzazione alla figura del tutore volontario dei MSNA tenuto da AFN nell’ambito del progetto ‘Confido’.

Minori senza cittadinanza, privi di assistenza dei genitori o di altri adulti di riferimento, lasciano il loro Paese perché fuggono da guerre e persecuzioni oppure perché attirati o mandati dalle famiglie nella prospettiva di una vita migliore.

In Italia i minori stranieri non accompagnati (MSNA) provenienti da diversi Paesi sono 7080 (Report di monitoraggio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al 31.12 2020).  Il 94% di quelli che arrivano sono accolti presso strutture di accoglienza, ma numerosi sono quelli di cui si perdono le tracce.

Azione Famiglie Nuove, che pone al centro della propria mission la promozione dei diritti dell’infanzia svantaggiata, ha cominciato ad occuparsi di MSNA in particolar modo attraverso il progetto  “Casa Ismaele”, inserito nel più ampio programma Fare Sistema Oltre l’Accoglienza (FSOA), il cui obiettivo è quello di supportare le persone in stato di vulnerabilità da un punto di vista lavorativo e socio-relazionale, attraverso il rafforzamento di una rete di attori sociali, come aziende, associazioni, volontari e famiglie.  “Casa Ismaele”  situata nel comune di Rogliano (CS) è un progetto SAI (exSPRAR) gestito da tre enti: la cooperativa FoCo, AFN e la cooperativa MiFa, ed ospita minori stranieri non accompagnati. Al momento sono 14 i ragazzi ospitati provenienti da paesi diversi e seguiti da un’equipe multidisciplinare formata da educatori, mediatori culturali, una psicologa e la coordinatrice di progetto. I minori vengono seguiti da un punto di vista documentale, legale, di formazione linguistica, di supporto psicologico, di orientamento al lavoro e attivazione di tirocini e da un punto di vista socio relazionale. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, si è attivata una rete di volontari e famiglie nel territorio con l’obiettivo di allargare le amicizie e i punti di riferimento dei ragazzi.

Nel 2017 sono intervenute importanti novità legislative per quanto riguarda la protezione dei MSNA. In particolare la legge 47 del 7 aprile 2017 definisce le procedure a livello nazionale per l’accertamento dell’età dichiarata dal ragazzo; definisce il tempo massimo in cui i minori possono risiedere nelle strutture di prima accoglienza prima di essere trasferiti in strutture di seconda accoglienza nei progetti SIPROIMI (ex SPRAR); istituisce il SIM (Sistema Informativo Minori presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), che raccoglie a livello centralizzato tutte le informazioni  relative al minore; rafforza le tutele per il diritto alla salute e all’istruzione dei minori con procedure più semplici per l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale e al sistema scolastico. Soprattutto la legge introduce la figura del tutore volontario di minori stranieri non accompagnati col compito di vigilare e garantire la tutela dei diritti del minore straniero, agendo come suo legale rappresentante in tutti i procedimenti che lo riguardano. Il tutore, pur non avendo l’obbligo di farsi carico dell’accoglienza in casa del minore,  è chiamato a mantenere un rapporto costante con tutte le altre figure che si prendono  cura del ragazzo, in primis con gli operatori della struttura di accoglienza dove vive e dei servizi sociali. Per diventare tutore occorre fare domanda presso il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della regione di residenza, partecipare al corso formativo da questi organizzato e iscriversi nell’elenco dei tutori volontari di MSNA del Tribunale per i Minorenni del territorio di riferimento.

Dedicato ad approfondire questa figura, AFN ha tenuto nel mese di settembre 2021, nell’ambito del progetto Confido del Forum Ass. Familiari Lazioil  “Corso di sensibilizzazione alla figura del tutore volontario“. Relatori del corso: Flavia Cerino avvocato e tutore di MSNA; Isabella Oddo psicologa Rete SAI (Sistema accoglienza Rete e integrazione); Giacomo Anastasi esperto in politiche migratorie.

Rita Caserta, coordinatrice della sede AFN Lazio, ha presentato il lavoro svolto durante il corso nell’evento conclusivo del progetto  tenutosi il 6 novembre 2021 a Roma, con la  partecipazione di Alessandra Balsamo presidente Forum Associazioni Familiari Lazio; Margherita Plotti coordinatrice progetto Confido Lazio; Alida Montaldi, già presidente Tribunale per i  Minori di Roma; Monica Sansoni Garante Regionale infanzia; Luigina Vaccaro assistente sociale Municipio IV di Roma.

“Durante i 6  appuntamenti, ha evidenziato Rita Caserta, sono stati approfonditi vari argomenti:  chi è il minore straniero non accompagnato, quali sono i suoi diritti, il fenomeno migratorio; chi è il tutore,  il sistema di accoglienza in Italia, la legge 47/2017, gli  aspetti psicologici e antropologici implicati nella relazione col minore.  E’ stata un’ opportunità per approfondire questi temi. Un reale arricchimento per me personalmente  e un‘ulteriore occasione di occuparmi di infanzia svantaggiata. Se senti questa chiamata, le possibilità sono molteplici: non c’è solo adozione e affido, che coinvolgono tutta la realtà famigliare che accoglie. Il tutore volontario è un  impegno a tempo che consente di occuparsi personalmente di un minore e agire in équipe perché occorre relazionarsi col tribunale e  con le altre figure che ruotano  intorno al ragazzo affinché i suoi diritti siano rappresentati. Abbiamo avuto numerose adesioni al corso, segno di un grande interesse per questa realtà. Auspichiamo di poter continuare l’impegno riguardo a questi temi, rafforzando sempre più la rete sul territorio”.

 Giorgia Nigri, dottore di ricerca in economia civile, avendo partecipato al corso,  ne sottolinea il fatto di aver appreso  informazioni molto utili che attraverso i libri  magari non avrebbe potuto acquisire come l’importanza del contatto umano coi ragazzi:  “È solo tramite le storie condivise e lo scambio con gli altri, che si superano le difficoltà, la burocrazia, le falle del sistema, e si oltrepassano i propri limiti…  Il corso di sensibilizzazione alla figura del tutore  è stato un vero e proprio corso propedeutico per chi volesse poi approfondire e formarsi come tutore. Il mix dei relatori (un avvocato che è anche un tutore, una psicologa, e un esperto di politiche migratorie) ha spiegato bene il quadro legale e macroeconomico, i problemi derivanti dai paesi e governi di origine, e i fattori psico-emozionali legati a questo percorso. Hanno condiviso tanti spunti, materiale, e informazioni pratiche. Inoltre sono riusciti a generare scambi e network utili al processo. A me personalmente molte storie hanno toccato il cuore. Non esiste il ragazzo perfetto o la famiglia perfetta, sono relazioni che si co-creano insieme, e il bello del tutore è che è una figura che non esclude altre strade di accoglienza e amore”.

Giovanna Pieroni

Fonte: https://www.afnonlus.org




Il libro “La setta divina”: la posizione del Movimento dei Focolari

Rocca di Papa, 9 novembre 2021

Dichiarazione del Movimento dei Focolari in merito alla pubblicazione del libro:“La setta divina” di Ferruccio Pinotti (PIEMME Edizioni)

Il Movimento dei Focolari ha appreso della pubblicazione del libro “La setta divina” del giornalista Ferruccio Pinotti (PIEMME Ed.), uscito oggi nelle librerie italiane.

Il volume giunge in un momento difficile e cruciale della storia del Movimento dei Focolari: quello del passaggio dal periodo della fondazione alla fase post-fondativa. È questo un tempo che, lungo la storia della Chiesa, ha spesso messo a dura prova ordini religiosi, movimenti e comunità, nati da una ispirazione carismatica. Il libro di Ferruccio Pinotti intende dimostrare che, anche nel Movimento dei Focolari, lo zelo iniziale ha portato talvolta ad interpretazioni errate del carisma di Chiara Lubich e/o ad azioni fuorvianti.

Da documenti che Pinotti ha reperito e pubblicato nel libro relativamente ad alcuni dibattiti interni al Movimento dei Focolari, emerge, tuttavia, la sempre maggior consapevolezza nei membri di queste ed altre deviazioni nella sua storia e la necessità di porvi rimedio.

Il volume non pare comunque offrire una presentazione oggettiva e ponderata di tale carisma, riconosciuto dalla Chiesa Cattolica, e non tiene conto dell’impegno di migliaia e migliaia di persone che, ispirate alla vita e all’insegnamento della fondatrice, si dedicano quotidianamente in tutto il
mondo, con generosità, a creare rapporti, a risanare ferite e a superare spaccature in ogni ambito della vita ecclesiale e sociale, per costruire un mondo più fraterno e più unito.

Riteniamo indiscutibile il dolore delle persone che in queste pagine raccontano le loro storie di grande sofferenza, delusione, inganno e abusi subiti, come anche quello di coloro che non hanno voluto rendere pubbliche le proprie testimonianze.

Il Movimento dei Focolari, nelle persone della Presidente Margaret Karram e del Copresidente Jesús Morán, esprime nuovamente la vergogna e il dolore nei confronti delle vittime e di quanti si sono comunque sentiti offesi, la propria vicinanza e il desiderio di continuare o intraprendere un percorso di dialogo con essi. Ribadisce l’impegno a combattere ogni forma di abuso, a continuare percorsi di prevenzione e di formazione dei membri e dei responsabili e ripete l’invito a tutte le persone che hanno da segnalare fatti o storie di abusi, di rivolgersi alla Commissione per il Benessere e la Tutela dei minori e degli adulti vulnerabili (CO.BE.TU.) oppure ai rispettivi organi ecclesiali.

Nonostante la lettura parziale, unilaterale, a volte inesatta o riduttiva della storia, della spiritualità e dell’attività del Movimento, guardiamo a questo libro come ad un’ulteriore spinta nella prosecuzione dei processi di conversione e rinnovamento in atto, in fedeltà al carisma di fondazione e nello sviluppo di un confronto aperto, libero e critico all’interno del Movimento e con chiunque desideri comprendere appieno la sua realtà e collaborare con esso.

Stefania Tanesini
Addetto Stampa Movimento dei Focolari – +39 338 5658244

Dichiarazione_Pubblicazione_libro_F._Pinotti

Fonte: www.focolare.org




La rivoluzione arcobaleno di Chiara Lubich

 
I primi due volumi della collana LA RIVOLUZIONE ARCOBALENO DI CHIARA LUBICH. Per uno stile di vita “a 7 colori” secondo la spiritualità dell’unità.
in libreria, negli store online e sul sito di Città Nuova:
 
Impegno partecipazione e dialogo

Lucia Fronza Crepaz – Marco Luppi
IMPEGNO, PARTECIPAZIONE E DIALOGO. La politica come amore
Una selezione di scritti o discorsi di Chiara Lubich propongono una visione evangelica della politica,
intesa come servizio, dialogo e ricerca del Bene comune oltre gli steccati della contrapposizione ideologica.
Segue poi l’esperienza politica di Lucia Fronza Crepaz, e la rielaborazione teorica del politologo Marco Luppi.
Alcune brevi ma significative esperienze nazionali e estere mostrano infine la forza edificante di un’azione politica così orientata.

Secondo volume della collana:
LA RIVOLUZIONE ARCOBALENO DI CHIARA LUBICH: La serie si propone di presentare
attraverso riflessioni ed esperienze personali, civili e sociali,
uno stile di vita cristianamente orientato che trae origine da una originale intuizione di Chiara Lubich.

Già DISPONIBILE:
Rosalba Poli, Andrea Conte
VITA, SALUTE, AMBIENTE: tra speranza e responsabilità
Uno stile di vita per i tempi presenti.

Vita, Salute, Ambiente




Novembre 2021

“Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,9).
Il vangelo di Matteo è stato scritto da un cristiano proveniente dall’ambiente giudaico del tempo; per questo contiene tante espressioni tipiche di quella tradizione culturale e religiosa.

Nel capitolo 5, Gesù è presentato come il nuovo Mosè, che sale sul monte per annunciare l’essenza della Legge di Dio: il comandamento dell’amore. Per dare solennità a questo insegnamento, il vangelo ci dice che egli è seduto, come un maestro.

Non solo: Gesù è anche il primo testimone di ciò che annuncia. Questo risalta con grande evidenza quando proclama le Beatitudini, programma di tutta la sua vita. In esse si rivela la radicalità dell’amore cristiano, con i suoi frutti di benedizione e pienezza di gioia. Beatitudine, appunto.

“Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”.

Nella Bibbia, la pace, Shalom in ebraico, indica la condizione di armonia della persona con se stessa, con Dio e con ciò che la circonda; ancora oggi, si fa saluto tra persone, come augurio di vita piena. La pace è prima di tutto dono di Dio, ma è anche affidata alla nostra adesione.

Fra tutte le beatitudini, questa risuona infatti come la più attiva, che ci invita ad uscire dall’indifferenza per farci costruttori di concordia a partire da noi stessi e intorno a noi, mettendo in moto intelligenza, cuore e braccia. Chiede l’impegno a prendersi cura degli altri, a sanare ferite e traumi personali e sociali provocati dall’egoismo che divide, a promuovere ogni sforzo in questa direzione.

Come Gesù, il Figlio di Dio, che ha compiuto la sua missione quando ha dato la vita sulla croce per riunire gli uomini al Padre e riportare la fraternità sulla terra. Per questo, chiunque sia costruttore di pace assomiglia a Gesù ed è riconosciuto, come Lui, figlio di Dio.

“Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”.

Sulle orme di Gesù, anche noi possiamo trasformare ogni giornata in una “giornata della pace”, ponendo fine alle piccole o grandi guerre che quotidianamente si combattono intorno a noi. Per realizzare questo sogno è importante costruire reti di amicizia e solidarietà, porgere la mano per dare aiuto, ma anche per accettarlo.

Come raccontano Denise e Alessandro: «Quando ci siamo conosciuti, stavamo bene insieme. Ci siamo sposati e l’inizio è stato molto bello, anche per la nascita dei figli. Con il passare del tempo sono cominciati gli alti e bassi; non c’era più alcuna forma di dialogo tra noi, ma ogni cosa era oggetto continuo di discussioni. Abbiamo deciso di rimanere insieme, ma continuavamo a ricadere negli stessi errori, rancori e contrasti. Un giorno, una coppia di amici ci ha proposto di partecipare ad un percorso di sostegno per coppie in difficoltà (1). Abbiamo trovato non solo persone competenti e preparate, ma una “famiglia di famiglie”, con cui abbiamo condiviso i nostri problemi: non eravamo più soli! Una luce si è riaccesa, ma è stato solo il primo passo: una volta a casa non è stato facile e ogni tanto cadiamo ancora. Quello che ci aiuta è prenderci cura l’uno dell’altro, con l’impegno a ricominciare e rimanere in contatto con questi nuovi amici, per andare avanti insieme».

“Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”.

La pace, quella di Gesù, come dice Chiara Lubich «esige da noi cuore e occhi nuovi per amare e vedere in tutti altrettanti candidati alla fratellanza universale». E aggiunge: «Ci possiamo chiedere: “Anche nei condòmini litigiosi? Anche nei colleghi di lavoro che intralciano la mia carriera? Anche in chi milita in un altro partito o in una squadra di calcio antagonista? Anche nelle persone di religione o di nazionalità diverse dalla mia?” Sì, ognuno mi è fratello e sorella. La pace inizia proprio qui, dal rapporto che so instaurare con ogni mio prossimo. “Il male nasce dal cuore dell’uomo”, scriveva Igino Giordani, e “per rimuovere il pericolo della guerra occorre rimuovere lo spirito di aggressione e sfruttamento ed egoismo dal quale la guerra viene: occorre ricostruire una coscienza” (2). Il mondo cambia se cambiamo noi, […] soprattutto, mettendo in rilievo ciò che ci unisce, potremo contribuire alla creazione di una mentalità di pace e lavorare insieme per il bene dell’umanità. […] E’ l’amore che, alla fine, vince perché è più forte di ogni cosa. Proviamo a vivere così in questo mese, per essere lievito di una nuova cultura di pace e giustizia. Vedremo rinascere in noi e attorno a noi una nuova umanità» (3).

Letizia Magri

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1 – cfr. 10 anni di “Percorsi di luce” in https://www.focolare.org/famiglienuove.
2  – I. Giordani, L’inutilità della guerra, Roma 2003, p. 111.

3  – C. Lubich, Parola di Vita gennaio 2004, in eadem, Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi (Opere di Chiara Lubich 5; Città Nuova, Roma 2017) pp. 709-712.

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Focolari e migranti: famiglie aperte verso l’accoglienza

Una rete di persone del Movimento dei Focolari in Italia, a vario titolo (per volontariato, professione e impegno sociale e civile), opera nel mondo dell’immigrazione. Tra di loro Maria Cristina, avvocato a Piacenza, si sta impegnando a contattare alcune famiglie dei Focolari che tra i mesi di agosto e settembre 2021 hanno offerto la propria disponibilità a ospitare minori afgani in fuga dal Paese, giunti in Italia con il ponte aereo. “Hanno sentito questo desiderio, quindi ci hanno contattati. Il gruppo si è messo subito a disposizione per comprendere, formarsi e informare”, racconta, spiegando come l’accoglienza in Italia per chi arriva senza nulla sia disciplinata da normative stratificate negli anni, di derivazione internazionale, comunitaria e nazionale.

Un aspetto che ha colpito Maria Cristina è che le famiglie che si sono offerte per accogliere sono già numerose al loro interno, con figli in età scolare con i quali hanno condiviso questa scelta, nella misura in cui i bambini hanno l’età sufficiente per comprenderla. Due famiglie hanno uno dei due genitori di origine straniera. In un altro caso un genitore ha fatto esperienza di affido di un minore straniero nella propria famiglia di origine. Questi elementi fanno pensare che si tratti di famiglie aperte alla vita. Maria Cristina le ha invitate a riflettere, frenando l’iniziale entusiasmo e spiegando loro che per accogliere un minore è necessario un provvedimento del Tribunale per i Minorenni e prima ancora un percorso da intraprendere in famiglia. Per accogliere un giovane in una situazione così delicata occorre una formazione che si acquisisce frequentando incontri organizzati dai servizi sociali nei territori di residenza. 

Il Movimento  non offre in modo diretto questo tipo di formazione, sebbene proprio nelle scorse settimane un altro avvocato immigrazionista del gruppo, tramite una rete di associazioni rivolte all’infanzia tra cui Azione per Famiglie Nuove Onlus, abbia coordinato un corso on line per sensibilizzare alla figura del tutore di minori stranieri non accompagnati. Le famiglie vengono comunque indirizzate e sostenute, è infatti importante che dietro al nucleo familiare ci sia una comunità che faccia da contorno.

Altro aspetto rilevante che spiega Maria Cristina: al momento non possono essere presi in affidamento bambini afgani perché la loro accoglienza è gestita dal Ministero dell’Interno, ma ci sarà la possibilità di una “seconda accoglienza”, anche di nuclei familiari.  Prima i bambini vengono inseriti nella società, iscritti a scuola e imparano la lingua italiana. Si tratta di una fase gestita a livello istituzionale, che non garantisce che poi i ragazzi siano in grado di camminare da soli. Inoltre una volta che si dà la disponibilità ad accogliere si rimane aperti a tutti i giovani che possano avere bisogno, non è una questione di nazionalità. C’è tanta necessità di porte aperte soprattutto per quei minori che raggiungono la maggiore età, per i quali termina il percorso di accoglienza. A diciotto anni è difficile che un ragazzo abbia dove stare e possa guadagnarsi da vivere, perciò è alta la probabilità che rimanga privo di supporto, soprattutto se non ha vicino reti solidali di riferimento. Maria Cristina riflette: “Penso che quello che sia scattato in queste famiglie sia stata una spinta a donarsi e a mettersi in gioco, ma anche il desiderio di sentirsi accompagnati in questa disponibilità”. È un’occasione per unire quanti vivono la spiritualità dell’unità in Italia attraverso la cultura dell’accoglienza. Una delle coppie contattate ha maturato il proposito di condividere con la propria comunità questa scelta, sensibilizzando a collaborare con le realtà di volontariato e sociali nel territorio, per portare calore e vicinanza. “Accogliere non è niente di romantico: è impegnativo e sfidante. Queste persone vivono la sofferenza, magari anche rabbia e vulnerabilità. Chi è arrivato non ha studiato a tavolino la partenza dal proprio Paese, e quasi mai ha scelto il momento e il modo di giungere in Italia. Dovremmo chiudere gli occhi un attimo e pensare come ci sentiremmo noi in un Paese straniero, soli e con tante difficoltà e paure da affrontare”.

Miriana Dante

 




Bando di concorso nazionale. Una città non basta. Chiara Lubich, cittadina del mondo – seconda edizione – a.s. 2021-2022

 

A seguito del successo riscosso dalla prima edizione, torna nelle scuole il Concorso Nazionale “Una città non basta”. Chiara Lubich cittadina del mondo.

Nonostante le difficoltà provocate dall’inizio della pandemia, il Concorso, promosso dal Ministero dell’Istruzione con il Centro Chiara Lubich, New Humanity e la Fondazione Museo storico del Trentino, ha visto per l’anno scolastico 2019/2020 la partecipazione di numerose scuole di tutta Italia. La premiazione dei vincitori, che ha avuto luogo presso l’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma nel febbraio 2021, ha messo in luce la creatività e lo spessore delle riflessioni suscitate dalla figura di Chiara Lubich e dalla sua testimonianza di vita.

Il Concorso viene così riproposto nella sua seconda edizione per l’anno 2021/2022, allargando la possibilità di partecipazione anche alla scuola primaria.

Il bando di Concorso promuove per quest’anno la riflessione sulle tematiche della “cultura del dare” e della sostenibilità ambientale, a cui Chiara Lubich ha sempre dedicato particolare impegno e attenzione.

Scadenza 31 marzo 2022

PER MAGGIOR INFORMAZIONI

MIUR

DEPLIANT CONCORSO




Sophia Web Academy – Sofia Miur/Carta del docente

L’UNIVERSITÀ IN UN MO(N)DO NUOVO

Sophia Web Academy è la piattaforma di e-learning che estende l’offerta accademica dell’Istituto Universitario Sophia. Il modo più semplice per entrare nella cultura dell’unità a diverse latitudini, a qualsiasi età.

Informative relative ai 2 corsi che trovate in allegato:
 
ID: 67965 – ID edizione: 99870
Le iscrizioni sulla piattaforma SOFIA rimarranno aperte fino al 03 gennaio 2022
L’iscrizione avverrà come profilo UDITORE.
L’iscrizione tramite piattaforma Sofia Miur dovrà successivamente essere perfezionata sul sito di Sophia Web Academy/profilo Uditore: https://swa.sophiauniversity.org/iscriviti/.
La partecipazione contempla il diritto all’esonero dal servizio nei limiti previsti dalla vigente normativa. Gli iscritti dovranno frequentare almeno il 75% del totale delle ore programmate (frequenza necessaria: n. 135 ore). Il personale scolastico che avrà effettuato la frequenza minima necessaria (n. 135 ore) potrà scaricare, al termine del corso, l’attestato di partecipazione tramite la piattaforma SOFIA del MIUR.
CALENDARIO INIZIATIVE

11. Istituto Universitario Sophia –  Sophia Web Academy

“Leadership dialogica”
on-line
dal 08 gennaio al 03 luglio 2022 

Iscrizione online su Sofia Miur fino al 03 gennaio 2022
Durata: 180 ore

10. Istituto Universitario Sophia –  Sophia Web Academy

“Cultura dell’unità”
on-line
dal 08 gennaio al 03 luglio 2022 

Iscrizione online su Sofia Miur fino al 03 gennaio 2022
Durata: 180 ore 

PRESENTAZIONE

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VEDI ARTICOLO https://www.loppiano.it/2021/11/12/per-costruire-unita-e-dialogo-innovativa-formazione-a-sophia/




Niscemi, la santità dei giovani: Chiara Luce Badano e Santa Scorese

Due “sante giovani” leader dei giovani a Niscemi. Una comunità parrocchiale in festa per ricordare Chiara Luce Badano e Santa Scorese, due giovani cristiane dalla vita esemplare: Chiara Luce Badano è già beata, per Santa Scorese, serva di Dio, il processo di beatificazione è già avviato.

Niscemi, in questi anni, ha dedicato un parco cittadino a Chiara Luce Badano e ogni anno la sua festa liturgica, che cade il 29 ottobre, è un momento importante.

La parrocchia Sacro Cuore di Gesù, guidata dal parroco, don Giuseppe Cafà, ha organizzato la festa, giunta alla sua 10^ edizione, per ricordare la Beata Chiara Luce Badano, con un triduo che inizierà il 26 ottobre per terminare il 29, giorno dedicato dalla chiesa alla memoria liturgica a lei dedicata. Da qualche anno, ascoltando le parole di Papa Francesco sulla “santità della porta accanto”, hanno pensato di “affiancare” alla figura della Beata Chiara Luce, alcune figure di “santi” giovani, talvolta bambini, per fare risaltare la “santità di tutti i giorni”.

Quest’anno hanno invitato a Niscemi Rosamaria Scorese, sorella della Serva di Dio, morta per mano del suo persecutore con 14 coltellate, la notte del 16 marzo 1991 a Palo del Colle in provincia di Bari: per la sua storia, per la sua vita, è in corso la causa di beatificazione. Rosamaria Scorese è a Niscemi per offrire la sua testimonianza.

Il triduo è affidato alla predicazione di don Angelo Galioto, sacerdote della diocesi di Siracusa.

Approfittando della presenza di Rosamaria Scorese e del messaggio forte che la sua testimonianza lanciato dalla sua testimonianza, la parrocchia Sacro Cuore di Gesù, il Comune di Niscemi, i club service femminili, FIDAPA, Inner Wheel, Soroptmist International club di Niscemi, e la comunità del Movimento dei Focolari di Niscemi, hanno organizzato una giornata contro violenza sulla donna presso il Centro Socio Culturale “Totò Liardo” di Niscemi il 26 ottobre. Il programma prevede l’incontro di Rosamaria Scorese con gli studenti del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Niscemi e la sera, un incontro/dibattito aperto alla città, moderato da Paola Sbirziola, psicologa e psicoterapeuta. Partecipano l’attore Nunzio Bonadonna e gli allievi del laboratorio teatrale.

Continuiamo a presentare la figura della Beata Chiara Luce Badano, come modello di Santità “giovane” la quale si affida a Dio in modo completo, totale, ponendo in Lui piena fiducia, accettando la Sua volontà su di lei, nonostante sia stata dolorosissima, dimostrando una maturità superiore alla sua età, quella maturità che coglie l’essenziale del cristianesimo. Lei stessa, dirà che si preparava alla festa per l’incontro con Gesù, scelto come “Suo” sposo, felice di correre tra le sue braccia. La storia della vita della Beata Chiara, lascia dietro di se, una scia “Luminosissima”.

Giovanni Lionti (comunità del Movimento dei Focolari – Parrocchia Sacro Cuore di Gesù Niscemi)

Programma: Chiara Luce Badano 2021- Festa




Città Nuova: formazione agile

Prende il via la formazione agile di Città Nuova, con il corso online dal titolo “L’incontro è un’arte. Dialoghi in ambito interculturale”. Sarà possibile partecipare gratuitamente alla diretta del primo appuntamento, che si terrà mercoledì 27 ottobre 2021, dalle 20.30 alle 21.45, sulla pagina Youtube di Città Nuova. In allegato il pdf con le locandine riferite alla formazione agile e al corso sul dialogo.

La formazione agile di Città Nuova prende il via con il primo corso “L’incontro è un’arte. Dialoghi in ambito interculturale”, a cura del docente dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano Roberto Catalano. Il primo appuntamento dal titolo “Incontro e identità” è in programma per il 27 ottobre 2021, dalle 20.30 alle 21.45, sulla pagina Youtube di Città Nuova. Sarà aperto a tutti, per permettere a quanta più gente possibile di comprendere le potenzialità di questo nuovo metodo formativo.

Non saranno tradizionali lezioni frontali, «ma saranno più che altro dialoghi – spiega Catalano in occasione del Cnday 2021 –. A una mia iniziale riflessione, risponderanno gli esperti che avremo chiamato in “aula” per poi aprirci tutti insieme in un dialogo». In occasione dell’appuntamento di apertura del corso del 27, sono stati invitati due esperti: Rabbina Silvina Chemen (Argentina, ebrea) e Cenap Aidyn (Turchia, musulmano). A legare tutti gli interventi, in qualità di moderatrice, sarà presente la giornalista Tamara Pastorelli.

Il corso è scandito in quattro appuntamenti (gli ultimi 3 sono a pagamento al costo totale di 20 euro):

1. Incontro e identità – moderatrice Tamara Pastorelli, discussant: Rabbina Silvina Chemen (Argentina, ebrea) e Cenap Aidyn (Turchia, musulmano) – 27 ottobre ore 20.30 – 21.45

2. Pluralismo – moderatore Lorenzo Russo, discussant: Gaudia Li (Cina, cattolica) e Hamsananda Giri ( India, indù) – 24 novembre 2021, ore 20.30 – 21.45

3. Pensiero incompleto – moderatore Giulio Meazzini, discussant: Noemi Sanchez (Paraguay, cattolica) e Pietro Boschi (Italia, filosofo cattolico) – 22 dicembre 2021, ore 20.30 – 21.45

4. Incontro o Scontro? Moderatrice Daniela Bignone, discussant: Haifa (Yemen, mussulmana), e don Giuliano Savina ( Italia, Cei) – 26 gennaio 2022, ore 20.30 – 21.45

«Il percorso è strutturato per potersi porre, in occasione dell’ultimo appuntamento, la domanda sulla quale si confronta la società odierna: “Incontro o scontro?” – spiega Catalano. Abbiamo concluso il secolo scorso all’insegna dello scontro di civiltà, l’inizio del ventunesimo si è aperto con l’11 settembre, ma ci sono stati, negli ultimi 20 anni, forze positive che stanno spingendo verso l’incontro, grande deficit della nostra società».

Per rispondere a un mondo che cambia velocemente, l’unica risposta è la formazione agile. Per essere al passo con i tempi, il sistema formativo deve essere più versatile, a portata di tutti e, soprattutto, a portata di smartphone o pc. Per questo Città Nuova ha deciso di inserirsi in questo settore, con un linguaggio semplice, comprensibile e diretto che permette di andare in profondità nei grandi temi sociali di oggi.

Per abbonarsi è necessario andare sul sito www.cittanuova.it/abbonamenti (cercare il box “Percorsi formativi online”) e procedere per l’acquisto come un normale abbonamento.

Per coloro che desiderano abbonarsi a più di un percorso formativo, sono previsti degli sconti.

Tutti gli abbonati alla formazione agile riceveranno via email le istruzioni per accedere al percorso formativo scelto e avranno accesso in via riservata a tutta la documentazione relativa.

Per informazioni: rete@cittanuova.it tel. 06-96522201 – cell. 347.6400459

 




Università Popolare Mariana – Quinta lezione 2 aprile

Sarà possibile seguire le lezioni online a questo link

Dalle ore 16.00 alle 18.30 

2021_UPM_Locandina

La lezione  saranno trasmesse  in diretta  al seguente indirizzo: http://live.focolare.org/upm

e si potranno rivedere allo stesso indirizzo o nel Sito upm https://www.universitapopolaremariana.org/




“Il Dio vivente”. Il nuovo libro di Pasquale Ionata

Nel precedente volume di questo dittico (“Il Dio Morente”, pubblicato dalle nostre edizioni nel 2020), attraverso l’esperienza dolorosa della morte di Gesù in Croce, Pasquale Ionata ha approfondito ed evidenziato il superamento dello stato emotivo della “sofferenza”, con il proposito di capire, dal punto di vista psicologico, come sia possibile accogliere il dolore e quindi evitare la sofferenza, che scaturirebbe dall’inutile resistenza al dolore stesso. In questo volume l’autore cerca invece di evidenziare, attraverso l’esperienza straordinaria della resurrezione di Gesù, il raggiungimento dello stato esistenziale della “consapevolezza del Sé” che è la parte più vera di noi stessi, con l’obiettivo di capire, sempre dal punto di vista psicologico, come sia possibile coscientizzare con serenità se stessi attraverso una vigile accoglienza e attenzione alla realtà del momento presente. 
Ebbene, lungo tutto il libro, questa esperienza di consapevolezza continua del Sé viene continuamente accostata e ricercata attraverso diverse forme del fenomeno della “Resurrezione” in chiave psicologica, come: la “rinascita”, la “trasformazione”, il “risveglio”, l’ “illuminazione”, il “rinnovamento”, il “perdono”, la “guarigione” (quest’ultima in tutti i sensi, sia fisica che psichica), e questo perché l’obiettivo del libro, è proprio quello di arrivare a cogliere soltanto il significato psicologico o psicospirituale sottostante al fenomeno “Resurrezione” e non il suo consueto e scontato significato teologico o religioso. Nel fare ciò, infatti, Ionata si è avvalso innanzitutto del contributo dato dalla psicoanalisi di Sigmund Freud, attraverso le letture date da psicoanalisti come Wilhelm Reich, Francoise Dolto e Otto Rank, ed alla psicologia analitica di Carl Jung, con Toni Wolff, Aniela Jaffé e James Hillman. Per altri riferimenti si è rivolto anche alla psicoterapia consultando terapeuti come Irvin Yalom, Roberto Assagioli, Fritz Perls, fino a scomodare autori psicospirituali come Eckhart Tolle, Wayne Dyer, Ken Wilber e Deepak Chopra.

https://www.frateindovino.eu/prodotti-on-line/libri/il-dio-vivente

L’autore

Pasquale Ionata Laureato in Psicologia e Diplomato in Psicoterapia. Specialista in Training Autogeno, Logote- rapia, Counseling, Programmazione-Neuro-Linguistica, EMDR, Ipnosi Clinica e Sperimentale. Esercita l’attività privata di psicoterapeuta e ipnotista a Roma, conseguen- do particolare esperienza nel campo della Psicotrauma- tologia e dell’Ipnositerapia Metaforica. Già docente di Psicologia della Personalità presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma. Autore di diverse pubblicazioni, presso Città Nuova Editrice, tra cui: “Nati per amare”, 2006; “Diventa ciò che sei”, 2012; “Accogli ciò che è”, 2019 e, per le nostre edizioni, “Il Dio morente” (2020).




Una raccolta di esperienze di sacerdoti

Pubblichiamo una raccolta di esperienze di sacerdoti che hanno cercato di mettere in pratica le varie Parole di Vita di questi ultimi mesi, esperienze molto diverse tra loro ma vissute con lo stesso desiderio di rispondere con il proprio amore all’Amore di Dio, spesso questo si concretizza con il servire Gesù nel fratello o nella sorella che si incontra.

Sarà l’ultimo compleanno?

Oggi festeggio il mio 57° compleanno! Sembrerebbe la cosa più normale e più logica come ogni anno, invece posso affermare che così scontato non è. A causa di una importante complicazione del COVID-19 stavo per lasciare questo mondo, serenamente e accompagnato da una infinità di preghiere. Ho rinnovato le mie Promesse Sacerdotali nella massima intimità toccando quella soglia di interiorità che nemmeno nelle migliori Celebrazioni che ho preparato e vissuto mi sia potuto accadere, anche grazie alle migliaia di sinceri messaggi di stima e di affetto ricevuti; ho detto tranquillamente: “Gesù se è terminato il mio servizio di annunciare, testimoniare, donare, ricevere il Tuo Amore su questa terra, eccomi pronto a partire per il Cielo. Abbraccio Gesù Crocifisso e Abbandonato, prendo con me tutti i dolori possibili di questa umanità a partire da chi è nel letto qui a fianco al mio, fino all’ultimo sofferente della terra, di questa umanità e vengo, accoglimi! Lascio un corpo fragile e povero per arrivare a te ricco solo di un’Anima che Tu hai nutrito e plasmato costantemente di Te e per Te”. Oggi mi fa piacere condividere questa straordinaria esperienza, che è solo un minimo stralcio di tante meditazioni vissute durante il mio ricovero in ospedale quando ero in rianimazione: “vigile e collaborativo”, come mi definiva ogni giorno la cartella clinica. Festeggiare allora il compleanno sulla terra, dopo essere stato a meno di un passo dalla partenza per il Cielo, così tanto scontato non è! Oggi festeggio colmo di gratitudine a Dio per avermi voluto donare ancora del tempo per annunciarLo e testimoniarLo; grato ad una infinità di persone: parenti, amici, conoscenti e non conoscenti che si sono lasciati coinvolgere in una preghiera, accorata e perseverante, che ho sentito personalmente nella maniera più totale ed assoluta. Era come un oceano di Spirito Santo che mi sosteneva e mi concedeva di vivere in pienezza, con fede e fiducia totale, quell’attimo presente, che era la Volontà di Dio che mi piaceva scegliere e riscegliere come tale per me.

Anche nelle piccole cose

Un sabato pomeriggio stavo esponendo gli avvisi in bacheca e una signora della parrocchia si è avvicinata per parlarmi. Avevo i tempi piuttosto ristretti e volevo quasi dirle che ero occupato. La Parola di Vita, che mi invitava a dare la vita, mi ha aiutato a fermarmi e ad ascoltarla. Mi ha condiviso la sua gioia per il fatto di partecipare a degli esercizi spirituali online con un movimento ecclesiale che frequenta. Inoltre ha espresso il suo apprezzamento per alcune attività svolte in parrocchia, come il gruppo della Parola, sempre ricco di spunti. Sono rimasto edificato dalla sensibilità e dalla profonda vita spirituale di questa persona e il suo entusiasmo mi è stato di aiuto e di stimolo per affrontare i miei impegni quotidiani con lo stesso slancio.

Amore “oblativo”

La levata del mattino: quando la sveglia puntualmente comincia a strillare (l’ora è alquanto mattiniera) in quel suono cerco sempre di cogliere una precisa volontà di Dio. Non nego che mi piacerebbe attardarmi un po’ più a lungo sotto il caldino delle coperte, però il primo pensiero che di norma mi balza nella mente è che anche una levata brusca, in ultima analisi, è un atto d’amore, da affrontare senza titubanza; inoltre mi si affianca spesse volte un secondo pensiero, quella parola che mi si è affidata: “Fa’ questo e vivrai…” (Lc 10, 28). Fa’ “questo”, anche se costa, anzi appunto perché costa, vale di più.  È una “misura dell’amore”. E questo mi basta per darmi… una buona spinta.

Una piccola esperienza semplice, semplice. . .

L’altro giorno ero in macchina. Mi telefona un confratello per comunicarmi la partenza per il cielo di un altro sacerdote. Accosto con la macchina a bordo strada per rispondere al telefono. Mentre sto conversando, una macchina mi accosta e mi chiede informazioni circa il centro vaccinale del paese. Intuisco che il tale non è della zona, e così, gli propongo di seguirmi che gli avrei fatto strada. Riprendo la telefonata che nel frattempo avevo messo in pausa e gli racconto l’episodio. Bellissimo il monito che mi viene dall’altra parte del telefono: “Ricordati: è Gesù che ti chiede di accompagnarlo”. Arrivo al centro vaccini e quel tale mi ringrazia infinitamente. Ripenso a quelle parole: “E’ Gesù che ti chiede” che mi riscaldano il cuore. A volte basta veramente poco.

Basta poco… meno male!

Spesse volte durante il giorno, mi chiedo cosa Dio vuole da me oggi, in questo momento. La risposta più ovvia, in questa mia precisa stagione, è la seguente: “Fa’ quello che puoi”. Per esempio nella giornata di ieri era prevista la Messa celebrata nel parco, con annessa la benedizione della nuova edicola dedicata a Gesù misericordioso (molto bella e significativa). Questo ha richiesto un bel po’ di manovalanza sia per rendere il luogo accogliente, meglio possibile, sia per la celebrazione. Ovvio anch’io ho dato una mano, ma mi sono limitato a poche cose, apparentemente marginali ma sono egualmente convinto che non conta quanto ho fatto, ma quanto ho amato. È il solito discorso del: “Non chi dice …”. 

È giusto ciò che sto facendo? 

Sono in spiaggia, leggo mentre prendo il sole. A un certo punto sospendo la lettura e passeggio sulla sabbia da solo e penso: ma è giusto star qui a far niente, prendere il sole, leggere quello che ti interessa, mentre a casa hai lasciato il lavoro agli altri? Risposta interiore: sì, è giusto, sto semplicemente facendo la volontà di Dio che adesso è proprio quella di stare tranquillo, senza i problemi, prendere il sole senza produrre niente. A pranzo e a cena sono su un tavolo, solo, anche per il distanziamento, non ho nessuno vicino con cui parlare, posso però amare: osservo e gioisco per i responsabili di vari tavoli con disabili, dell’amore di quella mamma e di quel padre con due piccoli di cui uno in braccio che imbocca con pazienza, della badante di colore, molto premurosa con la sua giovane, emiplegica e istruita e chiedo per queste persone la luce e la pace che Gesù può dare.

“Rispondere” alle critiche

Alcuni mesi fa una persona molto impegnata in parrocchia mi aveva telefonato per parlarmi della sua contrarietà in merito ad una decisione che avevamo preso in novembre, di celebrare la prima Comunione. Lui aveva mandato in giro alcune mail criticando fortemente la decisione. Aveva concluso la telefonata dicendo che lui non sarebbe più venuto in parrocchia e che ne stava cercando un’altra dove andare ad aiutare. Io mi ero confrontato con il Vicario generale che mi aveva suggerito di tentare di ricucire. Questo signore poi ha partecipato ad alcuni incontri ma con un atteggiamento piuttosto distaccato. In maggio, durante una riunione uno dei presenti ha proposto di chiedere a questo signore di venire a controllare l’impianto audio della chiesa, offrendosi di accompagnarlo. Io ho sostenuto la cosa e una sera sono arrivati in chiesa. Ho cercato di essere gentile e di dare una mano per la prova dei microfoni. Abbiamo parlato anche della situazione di salute di un suo parente e ci siamo lasciati in armonia. Ho informato anche il Vicario che ha apprezzato la soluzione del problema. Mi è sembrato un piccolo frutto dell’aver cercato di accogliere con disponibilità le indicazioni dei superiori.

“Ho qualcosa da dirti …”

Ogni settimana un intero giorno viene riservato all’adorazione privata, con l’esposizione eucaristia dalla messa del mattino alla messa serale. Ai fedeli è offerta anche la possibilità del sacramento del perdono, a tal scopo noi sacerdoti anziani ci teniamo disponibili. Comunque anche se non si presentasse nessuno, io ci trovo molto spazio prezioso da dedicare alla preghiera o all’adorazione. A volte mi sembra di non avere nulla da dirgli. Eppure quel silenzio, spesso prolungato, parla più di mille parole. Ma in genere qualcosa da dirgli lo trovo o comunque (questo è quanto di più bello) è Lui che ha tante cosa da dire a me. Nascono allora riflessioni inattese, a volte autentiche contemplazioni. Oggi ad esempio mi chiedevo che cos’è il “mistero” di quella Presenza, non solo qui ma ovunque, in ogni persona e in quel “l’hai fatto a me”. Se da un lato non mancano i margini di una “nebulosa” (questo è tipico del mistero) tuttavia vi trovo evidente tanta luce. È il Presente che dona infinita serenità, gioia e pace nel mio vivere quotidiano.

Cercare “collaboratori”

Attraversando il cimitero di una mia parrocchia vedevo da lontano una signora che stava sistemando la tomba di sua madre. Il sentiero che percorrevo era alle sue spalle. Inizialmente ero tentato di andare avanti senza dire niente, visto che non mi aveva neanche notato. Ma poi mi son detto: “No, saluto Gesù in lei”. E così ho fatto. Mi sono fermato, l’ho salutata e abbiamo fatto una piccola chiacchierata. È rimasta molto contenta e poi mi diceva: “Se la parrocchia una volta ha bisogno di una persona che debba curare il cimitero, io lo farei volentieri, perchè ci sono qui ogni giorno”. Anche se in questo momento non ho bisogno per questo servizio, sono rimasto molto contento, perchè normalmente si cerca dei collaboratori e difficilmente se ne trova.




Recensione di “Happy planet, guida ai grandi temi dell’ambiente”

“Happy planet, guida ai grandi temi dell’ambiente” di Luca Fiorani, Città Nuova, 2021, 138 pp.
https://www.cittanuova.it/libri/9788831175630/happy-planet/

I disastrosi eventi meteorologici estremi che hanno dominato le cronache recenti dovrebbero aver ormai convinto tutti che il riscaldamento globale è un problema. Sarebbe però fuorviante considerare questo problema isolatamente. L’approccio corretto è invece quello di considerare il cambiamento climatico come una delle conseguenze del comportamento di una società che sfrutta le risorse naturali senza tener conto delle conseguenze a lungo termine. È l’approccio adottato dall’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, che propone un’ecologia globale, secondo la quale il principio fondamentale sul quale basare le politiche sovranazionali e i comportamenti individuali deve esse essere quello della cura appassionata dell’ambiente, considerato parte integrante dell’umanità.

Che fare quindi? Occorre una corretta informazione che alimenti la consapevolezza ecologica. È importante quindi saper distinguere le fonti serie dalle opinioni di sedicenti esperti e soprattutto avere a disposizione testi chiari e autorevoli. In questo ambito si colloca l’encomiabile fatica di Luca Fiorani “Happy Planet – Guida ai grandi temi dell’ambiente”.

Il libro ha molti pregi, primo tra questi il rigore scientifico, ma l’autorevolezza scientifica non sarebbe però sufficiente a rendere questo libro speciale. L’Autore ha scelto un formato innovativo, componendo un mosaico di brevi note, caratterizzate da titoli accattivanti che incuriosiscono. Lo stile di scrittura è colloquiale, arricchito da esempi, illustrazioni e paragoni che rendono accessibili anche gli argomenti più complessi. Il lettore viene così condotto lungo un percorso che non si ferma ai soli aspetti scientifici, ma correla quest’ultimi alle politiche sociali, alle dottrine economiche, in altre parole al fragile futuro dell’umanità.

Il merito principale di questo libro è di convincere il lettore che “tutto nel mondo è intimamente connesso: per la scienza l’universo naturale emerge da un pullulare di interazioni e la società umana è ormai una rete globale.” La nostra esistenza è emersa dalla storia cosmica e si regge ancor oggi grazie ad una serie incredibilmente complessa di relazioni tra entità fisiche, biologiche e psichiche, tanto che sia in fisica che in filosofia ci si sta orientando a considerare come elementi fondanti non più le “entità” ma le “relazioni”. In questo senso, come sottolinea con forza l’Autore, il riscaldamento globale è strettamente collegato alla fame del mondo: non possiamo sperare di invertire l’aumento della temperatura del pianeta, se contemporaneamente non modifichiamo le politiche economiche che continuano ad aumentare il divario tra i bambini obesi e i loro fratelli che muoiono d’inedia.

Solamente costruendo la consapevolezza del necessario coinvolgimento di tutti, in una rete relazionale che includa ogni cosa, dalle montagne agli oceani, dalle foreste ai cianobatteri (!), ma soprattutto i “fratelli tutti”, riusciremo a ricondurre l’evoluzione della nostra Terra entro i binari della storia cosmica che ci ha resi capaci di conoscere e di amare. È questo l’augurio accorato del libro che l’Autore affida alle parole illuminate di Chiara Lubich: «l’uomo dotato d’intelligenza, con la sapienza che penetra nel mistero, dovrebbe inserirsi e collaborare alla realizzazione del disegno unitario di Dio sull’universo. La sua creatività, il suo lavoro lo devono rendere partecipe dell’opera del creatore. Ma bisogna essere l’Amore per tessere il filo d’oro fra gli esseri». L’Autore quasi si scusa per aver introdotto un elemento che sembrerebbe tradire il metodo scientifico. Ma vogliamo rincuorarlo: Galilei non avrebbe voluto che il suo metodo entrasse in contrasto con il pensiero umanistico: dopo quattro secoli è tempo ormai che scienza e filosofia si riavvicinino cosicché la conoscenza, grazie all’Amore, si trasformi in sapienza.

Piero Benvenuti

Professore emerito di astrofisica, consultore del Pontificio consiglio della cultura e già presidente INAF, commissario ASI e segretario IAU




Calendario della Parola di Vita 2022

Anche quest’anno è in stampa il Calendario della Parola di Vita 2022, è uno strumento che ci accompagna tutti i giorni dell’anno, con la frase mensile del Vangelo. Quest’anno arricchito di 4 pagine e con il prezioso contributo, di un breve commento alle frasi del Vangelo, di Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona-Valva.

Spedizioni per ordini cumulativi non singole copie. Minimo 25 calendari.

Scrivere a: info@grades.it

https://grades.it




Come bambini

Come ogni mattina, sono uscito di casa per passare dalla mamma a vedere come stava e a fare colazione con lei. Mi ferma un ragazzo che mi chiede una sigaretta. Gliela do, ma poi lui, un po’ imbarazzato, mi chiede se posso offrirgli la colazione: aveva dovuto pagare il posto dove aveva dormito e non gli bastavano i soldi.

E’ stato spontaneo per me andare subito al bar e fare colazione con lui. Questa semplice esperienza mi ha dato gioia, perché ho potuto farmi “piccolo con i piccoli”.




La natura condivide, condividiamo anche noi!

Il periodo della vendemmia e della raccolta delle olive ci ha spinto a fare una riflessione su natura, ambiente ed ecologia. Tanti sono i benefici e le ricchezze che la natura porta. Tanti sono gli insegnamenti che la natura dà. Tanti sono i gridi che la natura pronuncia…

Potremmo andare avanti all’infinito tentando di identificare i legami stretti tra la nostra vita e il suo impatto sull’ambiente più vicino a ciascuno di noi … Ma forse quello che in questo momento vorremmo evidenziare è: la natura non fa niente di inutile! E non l’abbiamo detto noi….l’ha detto Aristotele. La natura quello che produce, lo condivide; quello che scarta, lo trasforma. Proviamo a prendere sul serio questa lezione!

Abbiamo raccolto tanti frutti durante la vendemmia e li vogliamo condividere. Per questo, nel mese di ottobre, vogliamo farvi assaggiare il vino Eletto: ad ogni acquisto che supera 50€ noi ve ne regaliamo una bottiglia. Dateci un feedback!

In più, nel mese di ottobre vorremmo scoprire insieme l’arte della trasformazione. Perché tutto quello che si addormenta può essere svegliato… Insieme a Ciro vorremmo scoprire i segreti dello scarto che diventa arte…

Da dove viene la sua ispirazione? Ecco il video in cui Ciro stesso lo racconta:

Vai al sito di Made in Loppiano 




#EoF2021: il 2 ottobre ad Assisi

Global Event EoF 2021: incontri e workshop in oltre 30 città nel mondo e in collegamento streaming.

Grande attesa per il videomessaggio di Papa Francesco per l’appuntamento internazionale The Economy of Francesco che si terrà il prossimo 2 ottobre ad Assisi, in diretta streaming con i giovani collegati dai 5 continenti. Ad oggi sono oltre 30 le città in tutto il mondo che ospiteranno contemporaneamente un evento EoF. Iniziative che culmineranno nell’incontro online globale dalla città di san Francesco sul canale YouTube di EoF. È il secondo appuntamento per imprenditori, economisti e changemakers ideato per condividere percorsi nuovi in attesa di incontrare Papa Francesco ad Assisi nell’autunno del 2022.




Collegamento CH del 2 ottobre 2021

Torna l’appuntamento mondiale delle comunità dei Focolari.
Segui qui in lingua italiana: https://youtu.be/5IyFGg2KIr0