Cammino sinodale adolescenti. Il segreto del nostro cammino

La scheda è stata pensata per essere condivisa anche sui social

Il Cammino sinodale non può lasciare ai margini i più giovani, anzi sono i primi a dover essere coinvolti in una Chiesa che oggi costruiamo anche in vista di un domani, dove loro saranno totalmente protagonisti.

Queste schede introducono i ragazzi nel Sinodo, con il suo significato di “camminare insieme” che li accompagnerà nelle varie tappe, condotti dai due simpatici personaggi TEO & KERY.

Le schede sono a cura di Agostino Spolti (educatore – sociologo della comunicazione)

La scheda è stata pensata per essere condivisa anche sui social

Tutto il materiale per i ragazzi:

https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-che-cammina-insieme-proposta-formativa-per-i-ragazzi/




Com’è nata e come si vive la proposta educativa del cammino sinodale per adolescenti

Ascoltare e cercare di capire come rispondere.
Avere orecchi, ascoltare, è il primo impegno.

Come nasce questa semplice proposta? Dall’ascolto di un animatore/catechista che mi chiedeva se per il Sinodo c’era qualche materiale adatto ai ragazzi. “Non ancora” avevo risposto.

Non nascondo che accogliere questo particolare ‘grido’ degli educatori, non mi ha lasciato indifferente ma ha creato in me quella sana inquietudine interiore che non mi lasciava tranquillo.

L’invito di Papa Francesco ad essere “Tutti sono protagonisti”, e a “non lasciate fuori o indietro nessuno”, non poteva escludere il pianeta adolescenti, loro sono accanto a noi, e spesso sono loro che ci spronano ad essere coerenti nel vivere da cristiani.

Gli anni vissuti a contatto con gli adolescenti mi hanno spesso interpellato a cercare di come rispondere. Capivo che sarebbe stato un lavoro straordinario, non nel senso che sarebbe stato un  capolavoro, ma che mi avrebbe richiesto un impegno che andasse fuori dall’ordinario. Non potevo stare fermo e cercavo di valutare cosa fosse stato meglio fare.

Riconosco che gli anni vissuti accanto agli adolescenti mi hanno allenato a mettermi in crisi e a coltivare quel seme che ha volte giace nel buio di un fallimento o di una difficoltà.

Dovevo creare qualcosa di nuovo per loro che presentasse il Sinodo, aprendo una nuovo modo di comunicare. Prima dovevo conoscerlo bene io, ho pensato a delle schede sintesi da inviare sui social. Il periodo che abbiamo vissuto ha sviluppato maggiormente questo linguaggio. Poi ho pensato che le Parole di Vita potevano essere da supporto in questo cammino. Così come la raccolta delle esperienze. Infine ho pensato che se i ragazzi ricevevano tale materiale, ci poteva essere un momento di feedback. Ecco allora la proposta di un riassunto a forma di quiz, attraverso un PowerPoint che poteva essere usato sia in un momento in presenza o sempre attraverso videochiamata.

Ho messo a punto una proposta formativa con l’aiuto di Teo e Kery, simpatici personaggi di fantasia, che stabiliscono dialoghi con gli adolescenti attraverso domande e risposte sul Sinodo.

L’obiettivo è quello di creare uno spazio per la formazione dei nostri adolescenti e giovani, affinché si sentano parte fondamentale del presente e del futuro della Chiesa.

Questa umile proposta vuole accompagnare gli adolescenti sulla un sentiero a mo’ di episodi in cui si mette in evidenza il camminare insieme, dove le Parole del Vangelo fanno da segnali stradali a tutti quei giovani, ma sappiamo che il materiale viene usato anche per gli adulti, che si rivolgono con attenzione e fede. La proposta di mettere in vita Parola di Dio fa così che essa sia la vera compagna di viaggio di ogni adolescente. Ogni mese quindi viene proposta una Frase della Sacra Scrittura, commentata e adattata ai ragazzi, e soprattutto arricchita dalle loro esperienze di come cercano di metterla in pratica.

Capivo anche che il bagaglio della mia esperienza era un dono ricevuto e dovevo donarlo.
Lo avvertivo non so se come vocazione ma come dono sì, questo lo sentivo molto. Un dono che è anche una responsabilità.

Il Papa parlava anche che il camminare insieme ci fa scoprire la linea orizzontale più che la verticale. Per questo i prossimi passi saranno introdurli al Coloriamo la Città con le Opere di Misericordia: “Ogni volta che non avete fatto queste cose a uno dei più piccoli tra questi, non l’avete fatto neppure a me”». Un aiuto ad aprire gli occhi a tutto ciò che ci circonda.

Sti sta usando in varie città in Italia ma non solo.

Le prime 4 Schede sono state tradotte in Inglese si stanno traducendo in Spagnolo, Portoghese, Ungherese e in Cinese.

Ecco alcuni pensieri che gli educatori hanno inviato dopo aver vissuto quanto alcune schede proponevano:

Camminare insieme non è facile da mettere in pratica con persone che ti appaiono nemiche

Leggere la Parola di Dio è più facile che a viverla

La pandemia ci ha cambiato spiritualmente

Con la pandemia è stato difficile mettersi in comunicazione perché non ci si vedeva

Camminare insieme per me vuol dire:

ricominciare, ripartire; ritrovarsi con gli amici con le persone per noi importanti, incontrare persone che ci incoraggiano anche se non sanno ciò che è capitato, per me vuol dire mettersi in gioco nella Comunità Parrocchiale prestando servizio, se c’è una persona che ha bisogno di parlare devi ascoltarlo interagire con lui perché l’amore reciproco illumina le menti

Capisco che non c’è nessuno che deve essere escluso

Volere bene a tutti, continuare ad interagire nonostante chi ti ha ferito

Parole chiave che danno significato al Logo del Sinodo:

Insieme, futuro, camminare, progetto, direzione, tutti, proprio noi!, adulti e ragazzi, di ogni terra del mondo…

Chiediamoci, chi sono i Cristiani?

Sono speciali; hanno una marcia in più; speciali perché amano gli altri; credono e cercano di mettere in atto le Parole di Gesù; sono generosi e rispettosi; ascoltano la Parola di Dio.

 Ora chiediamoci: la Chiesa a cosa assomiglia?

Una città; il corpo umano; a tutto quello che ci circonda; ad un luogo in cui tutti si spendono per lo stesso obiettivo; un cerchio dove tutti ci si tiene per mano; un cuore; una famiglia; una casa che accoglie; tutte le persone del mondo.

Ora chiediamoci: il Papa, che farei io al suo posto?

Ascolterei giovani e ragazzi per conoscere le loro idee come ora stiamo facendo in questi incontri, aiuterei, amerei, accoglierei tutti, chiederei spesso consiglio agli altri, accoglierei il loro pensiero, mi farei tanti collaboratori, vorrei tutti i partecipi dei processi nella chiesa, farei come Papa Francesco!

Se tu avessi bisogno di aiuto lo chiederesti nella chiesa per esempio in parrocchia oppure nel tuo gruppo?

È importante per noi essere accolti, ascoltati con interesse, non essere giudicati ma capiti, che gli altri non sminuiscano o facciano sentire banali i nostri sentimenti o i nostri problemi.

Cosa pensi della Messa ci vai volentieri?

Ci piacerebbe che l’omelia non togliesse importanza al momento di accogliere Gesù eucarestia, ci piacerebbe essere coinvolti attivamente e avere uno scambio di opinioni.

La televisione la radio i social media parlano della Chiesa che tipo di cose trasmettono sui social persone di fede?

Ne parlano molto però sembrano quasi finte, non trasmettono nulla che ci tocchi davvero, raramente ci sono dei ragazzi normali che non hanno timore di dire tra le altre cose che credono in Dio, a scuola c’è timore a parlarne apertamente.

Per noi è stato bello parlare liberamente senza sentirsi giudicati, è importante avere occasioni come questa per dialogare su cose sulle quali in altri contesti non potremmo confrontarci.

Agostino Spolti




Emergenza Ucraina, il Centro Mariapoli di Frontignano (BS) si mobilita per l’accoglienza

Che siano solo in transito per altri Paesi o per più giorni, le persone in fuga dall’Ucraina hanno trovato un tetto presso la struttura del Centro Mariapoli di Frontignano in provincia di Brescia. Grazie agli accordi con la Caritas e con le autorità locali, già dall’emergenza di agosto con i profughi afghani, è stato possibile aprire subito le porte del centro per l’ospitalità. Abbiamo raccolto alcune testimonianze a caldo: Rosi Zorra e Attilio Gandelli, tra gli operatori del Centro, insieme ad una delle famiglie ospitate, ci raccontano cosa si vive.

È possibile donare online sui siti:
AMU: www.amu-it.eu/dona-online-3/
AFN: www.afnonlus.org/dona/
oppure attraverso bonifico sui seguenti conti correnti:

Azione per un Mondo Unito ONLUS (AMU)
IBAN: IT 58 S 05018 03200 000011204344 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: CCRTIT2T84A

Azione per Famiglie Nuove ONLUS (AFN)
IBAN: IT 92 J 05018 03200 000016978561 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: CCRTIT2T84A

Causale: Emergenza Ucraina

 




Veglia di preghiera per la pace a Lamezia Terme

Lamezia Terme. Domenica 6 marzo la comunità lametina dei Focolari ha animato nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo affollata di fedeli, tra cui anche membri di vari movimenti e associazioni, una commossa veglia di preghiera per impetrare la pace tra Russia e Ucraina.

Insieme al vescovo mons. Giuseppe Schillaci e al sindaco, l’avv. Paolo Mascaro, erano presenti anche due prelati della locale Chiesa ortodossa ucraina.

Filo conduttore della manifestazione il tema della pace e della fraternità, sviluppato attraverso testi di papa Francesco e di Chiara Lubich e sottolineato da brani musicali e canori.

Molto coinvolgenti le testimonianze che si sono alternate: quella telefonica (in diretta) di Donatella, una focolarina italiana della comunità del focolare in Ucraina, quella (letta) di Giovanni Guaita, monaco ortodosso italiano residente a Mosca da 36 anni, e quelle (in presenza) di Monica e Cristina, due giovani ucraine residenti a Lamezia.

Prima della benedizione finale del vescovo alcuni giovani del Movimento hanno lanciato ai partecipanti la proposta di un momento di silenzio e di preghiera quotidiano per la pace: il time-out.

Nel suo intervento conclusivo mons. Schillaci, appellandosi al «Quando sono debole è allora che sono forte» di san Paolo, ha ricordato che «la debolezza della preghiera in unità va dritta al cuore di Dio».

 




Ucraina: situazione degli aiuti da parte dell’AMU e AFN – Video

5 marzo 2022
Aggiornamento sulla situazione degli aiuti in Ucraina con interventi di:
Francesco Tortorella – Referente dei progetti di Cooperazione internazionale dell’AMU Giovanna Pieroni – Addetta Stampa di AFN

La raccolta fondi continua . . .

Il Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari ha avviato una raccolta fondi straordinaria in sostegno della popolazione ucraina, attraverso le ONLUS Azione per un Mondo Unito (AMU) e Azione per Famiglie Nuove (AFN).

È possibile donare online sui siti: AMU: www.amu-it.eu/dona-online-3/

AFN: www.afnonlus.org/dona/

oppure attraverso bonifico sui seguenti conti correnti:

Azione per un Mondo Unito ONLUS (AMU) IBAN: IT 58 S 05018 03200 000011204344 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: CCRTIT2T84A

Azione per Famiglie Nuove ONLUS (AFN) IBAN: IT 92 J 05018 03200 000016978561 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: CCRTIT2T84A

Causale: Emergenza Ucraina

Ucraina: al via la raccolta fondi in sostegno alla popolazione




Cammino sinodale del Movimento dei Focolari in Italia. Trasmissione a TV 2000

Martedì 8 marzo su TV 2000 il programma “IN CAMMINO” ha presentato il percorso sinodale che si sta compiendo all’interno del Movimento dei Focolari in Italia. Patrizia Bertoncello è intervenuta in studio e Don Emilio Rocchi in collegamento. Sono state inoltre presentata due esperienze: una di cammino sinodale con risvolto ecumenico ed un’altra legata al materiale del sinodo preparato per gli adolescenti.

RIVEDI LA TRASMISSIONE

MATERIALE DEL SINODO PER GLI ADOLESCENTI

SITO UFFICIALE INTERNAZIONALE

VEDI QUI LA PROPOSTA FORMATIVA




Format Italia: un percorso formativo. Appuntamento a Verona il 27/29 maggio

ISCRIZIONI PER SEGUIRE ONLINE

FormaT è un innovativo percorso di formazione per formatori dei giovani dai 18 ai 30 anni. 

FormaT, attraverso un Core Team internazionale e una rete di formatori e di esperti sparsi in tutto il mondo, promuove un programma di formazione attiva, integrale e trinitaria

La prima edizione di FormaT Italia ha proposto 4 appuntamenti online, da marzo a giugno 2021, ed ha visto coinvolti nel complesso quasi un centinaio di formatori provenienti da diverse regioni italiane e da diversi ambiti formativi.

Ultimo appuntamento 2022 in presenza a Verona il 27/29 maggio. 

ORARI, COSTI, TEMI E TUTTI I DETTAGLI SUL SITO:

https://sites.google.com/view/formatitalia/home-page




“Gocce di spiritualità” al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo

A Castel Gandolfo, nei Castelli Romani, si riprendono i weekend di “Gocce di Spiritualità”, un’iniziativa per la conoscenza e approfondimento della spiritualità di comunione del movimento dei focolari, tramite week-end residenziali, con momenti di meditazione, esperienze di vita, scambio e conoscenza reciproca.

Per informazioni: infocmi@centromariapoli.org    Tel: 06 9359091    

WhatsApp: +39 331 9429 694




#Seguimi. VIENI: un incontro straordinario

 




Gen Rosso a Lampedusa ed in Colombia

Concerto a Lampedusa

L’attuale situazione mondiale ci richiama a una presa di coscienza che l’umanità è davvero una grande famiglia. In famiglia c’è accoglienza. Un’accoglienza che ci spinge a dedicarci a chi è più fragile e ha più bisogno. E ciò che vive la gente di Lampedusa, isola simbolo della migrazione.” Il Gen Rosso desidera perciò sostenere con la sua musica e con la sua presenza la popolazione locale che accoglie chi – per guerra, fame, violenza – è costretto a lasciare la sua terra.

In collegamento con migliaia di “Ragazzi e Ragazze per l’Unità” del Movimento dei Focolari di tutto il mondo con il progetto “Hombre Mundo”.

In Colombia con il musical Streetlight

Da diversi anni il Gen Rosso opera nel mondo dell’educazione tramite progetti di “Arte&Educazione”. Attraverso varie tipologie di workshop si arriva a portare sul palco, alcuni giovani “neo-artisti” per lanciare, insieme al Gen Rosso, messaggi importanti per i loro compagni di scuola (o Università) e per il più vasto pubblico della città. Quindi progetti CON i giovani e PER la città.

Anche in questo periodo prosegue, infatti, l’impegno della band in campo solidale ed educativo con un appuntamento speciale.Da tempo, gli artisti del Gen Rosso in collaborazione con Mosaico – Gen Rosso Local Project della Spagna, stanno accompagnando i ragazzi ospiti del Centro Educativo “Sol Naciente”, in Colombia, in un progetto che li porterà a mettere in scena lo storico musical “Streetlight”. Come è nata l’idea?

Dopo un fruttuoso concerto-meeting online con tutti i ragazzi del CENTRO EDUCATIVO “Sol Naciente” in Colombia, seriamente compromesso dalla situazione del Covid 19, già nel 2020 è nato il desiderio di continuare in qualche modo, in mezzo appunto al lockdown, l’esperienza artistica con il Gen Rosso. In maniera naturale la scelta è caduta sul musical Streetlight, più volte oggetto di progetti educativi del gruppo. L’idea principale era quella di offrire agli studenti la possibilità di diventare veri attori del musical.

Di fatto, il Gen Rosso per più di un anno ha seguito nei vari particolari i preparativi che stanno entrando nella fase finale. Sono stati inviati agli studenti i video-tutorial, assieme a diversi appuntamenti online, per aiutare ad imparare coreografie e canzoni del musical.

Nelle prossime settimane, una rappresentanza del Gen Rosso e Mosaico, raggiungerà il Paese per preparare la rappresentazione finale. La prima sarà trasmessa in diretta streaming il 12 marzo prossimo.




Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari

Azione Cattolica, Acli, Movimento dei Focolari, Comunità Papa Giovanni XXIII, Pax Christi. Importante appuntamento a Roma sul tema:“Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari” svoltosi sabato 26 febbraio 2022.

RIVEDI LO STREAMING:

«Quali sono oggi gli ostacoli che nella nostra società impediscono la presa di consapevolezza della reale minaccia dell’apocalisse nucleare denunciata da Papa Francesco? Quali percorsi e azioni credibili possiamo condividere per poter incidere sulle scelte strategiche di contrasto alla guerra da parte del nostro Paese?»

Sabato 26 febbraio 2022 saremo a Roma per cercare di dare una risposta condivisa a queste domande.

Ci ritroveremo, quindi, per riflettere sulle radici della pace alla luce della Parola di Dio e del Magistero della Chiesa, e per rinnovare l’impegno per scelte concrete di pace. Ci troveremo alla Domus Mariae, in va Aurelia 481, dalle ore 10 alle ore 13, per confrontarci assieme alle oltre 40 Associazioni cattoliche che la scorsa primavera hanno firmato il documento in cui si chiede al Governo italiano di aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari.

L’iniziativa si collega idealmente con lo storico evento che in contemporanea vedrà riuniti a Firenze vescovi e sindaci del Mediterraneo nel segno della profezia di pace di Giorgio La Pira, che invitava “a trasformare le armi distruttive in strumenti edificatori di pace e di civiltà” e ad “abbattere i muri per costruire ponti”.

L’incontro di Roma e l’appuntamento di Firenze assumono ancora più significato alla luce di quanto stiamo vivendo in questi giorni con angoscianti scenari di guerra che minacciano il cuore dell’Europa. Tale situazione interpella fortemente la coscienza di ognuno nell’essere autentico costruttore e artigiano di pace.

Papa Francesco non si stanca di denunciare la follia della guerra e l’immoralità non solo dell’uso ma anche del semplice possesso delle armi nucleari, richiamando l’urgenza di essere ‘artigiani’ di pace. “Come è triste quando persone e popoli fieri di essere cristiani vedono gli altri come nemici e pensano di farsi la guerra” (Angelus 20.02.2022).

 L’incontro di sabato 26 febbraio alla Domus Mariae a Roma vedrà il saluto iniziale del Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Giuseppe Notarstefano. Seguiranno gli interventi di mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura, Gravina, Acquaviva delle Fonti e presidente nazionale di Pax Christi; di Maria Bianco, del Coordinamento delle teologhe italiane; e di Maurizio Simoncelli dell’Archivio Disarmo di Roma.

Interverranno poi diversi responsabili di associazioni e realtà del mondo cattolico italiano, per rinnovare il proprio impegno per dire NO alla guerra e alle bombe nucleari. Un impegno che raccoglie l’appello di San Giovanni Paolo II il quale nel 1990 gridò: “Mai più la guerra, avventura senza ritorno!”. Un appello che ricordava a tutti l’accorato discorso di San Paolo VI all’ONU, il 4 ottobre 1965: “Non più la guerra, non più la guerra! La pace, la pace deve guidare le sorti dei Popoli e dell’intera umanità!”

Ed è preoccupante proprio l’assenza delle Nazioni Unite in questi giorni, sia nell’opera diplomatica per scongiurare un conflitto sia nella presenza sul terreno come forza di mediazione e di pace.

Al termine dell’incontro verrà rilanciato l’invito al Governo e al Parlamento italiano ad affrontare la questione dell’adesione al Trattato di proibizione delle armi nucleari come richiesto dalla società civile con la campagna “Italia ripensaci”. Si ribadirà inoltre che la guerra è sempre e comunque un fratricidio, un oltraggio a Dio e all’uomo, un’opzione che va tolta dalle agende della politica per fare spazio alla diplomazia e al confronto.

L’incontro, di cui alleghiamo il programma, sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale Youtube di Azione Cattolica Italiana.

Roma, 21 Febbraio 2022

Giuseppe Notarstefano

Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana

Emiliano Manfredonia

Presidente nazionale delle Acli

Giovanni Paolo Ramonda

Responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII

Cristiana Formosa e Gabriele Bardo

Responsabili nazionali del Movimento Focolari Italia

Mons. Giovanni Ricchiuti

Presidente nazionale di Pax Christi

Info:

Per qualsiasi informazione in merito all’appuntamento di sabato 26 febbraio 2022 a Roma ci si può rivolgere alla referente organizzativa, Laila Simoncelli, della Comunità Papa Giovanni XXIII (lailaita@libero.it cell. 3313063098) o agli altri componenti della segreteria organizzativa:

Michele Tridente, Segretario Generale dell’Azione cattolica italiana m.tridente@azionecattolica.it

Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale delle Acli stefano.tassinari@acli.it

Carlo Cefaloni, del Movimento dei Focolari, componente la redazione della rivista “Città Nuova” carlo.cefaloni@gmail.com

Don Renato Sacco, componente il Consiglio nazionale di Pax Christi renatosacco1@gmail.com

Anselmo Palini, saggista, palini.anselmo@gmail.com

Comunicato stampa _26 febbraio 2022




Marzo 2022

“Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori” (Mt 6,12).

La parola di vita di questo mese è tratta dalla preghiera che Gesù ha insegnato ai suoi discepoli, il Padre Nostro. È una preghiera profondamente radicata nella tradizione ebraica. Anche gli ebrei chiamavano e chiamano Dio “Padre nostro”.

Ad una prima lettura, le parole di questa frase ci inchiodano: possiamo chiedere a Dio di cancellare i nostri debiti, come suggerisce il testo greco, nello stesso modo con cui noi stessi siamo capaci di farlo con chi ha una mancanza verso di noi? La nostra capacità di perdono è sempre limitata, superficiale, condizionata.

Se Dio ci trattasse secondo la nostra misura, sarebbe una vera e propria condanna!

“Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”.

Sono invece parole importanti che esprimono prima di tutto la consapevolezza di essere bisognosi del perdono di Dio. Gesù stesso le ha consegnate ai discepoli, e dunque a tutti i battezzati, perché con esse possano rivolgersi al Padre con semplicità di cuore.

Tutto nasce dal nostro scoprirci figli nel Figlio, fratelli e imitatori di Gesù che per primo ha fatto della sua vita un cammino di adesione sempre più totale alla volontà amorosa del Padre.

È solo dopo aver accolto il dono di Dio, il suo amore senza misura, che possiamo chiedere tutto al Padre, anche di farci essere sempre più simili a Lui, persino nella capacità di perdonare i fratelli e le sorelle con cuore generoso, giorno dopo giorno.

Ogni atto di perdono è una scelta libera e consapevole, che va sempre rinnovata con umiltà. Non è mai un’abitudine, ma un percorso impegnativo, per il quale Gesù ci fa pregare quotidianamente, come per il pane.

“Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”.

Quante volte le persone con cui viviamo: in famiglia, nel quartiere, sul posto di lavoro o di studio, possono averci fatto un torto e ci è difficile riprendere un rapporto positivo. Che fare? È qui che possiamo chiedere la grazia di imitare il Padre:

«[…] Alziamoci al mattino con una “amnistia” completa nel cuore, con quell’amore che tutto copre, che sa accogliere l’altro così com’è, con i suoi limiti, le sue difficoltà, proprio come farebbe una madre con il proprio figlio che sbaglia: lo scusa sempre, lo perdona sempre, spera sempre in lui… Avviciniamo ognuno vedendolo con occhi nuovi, come se non fosse mai incorso in quei difetti. Ricominciamo ogni volta, sapendo che Dio non solo perdona, ma dimentica: è questa la misura che richiede anche a noi» (1).

È una meta alta, verso cui possiamo camminare con l’aiuto della preghiera fiduciosa.

“Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”.

Tutta la preghiera del Padre nostro ha poi la prospettiva del “noi”, della fraternità: chiedo non solo per me, ma anche per e con gli altri. La mia capacità di perdono è sostenuta dall’amore degli altri e, d’altro canto, il mio amore può in qualche modo sentire proprio l’errore del fratello: forse dipende anche da me, forse non ho fatto tutta la mia parte perché si sentisse accolto, compreso …

A Palermo, una città italiana, le comunità cristiane vivono un’intensa esperienza di dialogo, che richiede di superare alcune difficoltà. Biagio e Zina raccontano: «Un giorno un pastore amico ci ha invitati presso alcune famiglie della sua Chiesa, che non ci conoscevano. Noi avevamo portato qualcosa da condividere per il pranzo, ma quelle famiglie ci hanno fatto capire che questo incontro non era molto gradito. Con dolcezza, Zina ha fatto assaggiare loro alcune particolarità che aveva cucinato e alla fine abbiamo pranzato insieme. Dopo il pranzo, hanno cominciato a evidenziare i difetti che vedevano nella nostra Chiesa. Non volendo entrare in una guerra verbale, abbiamo detto: quale difetto o differenza fra le nostre Chiese può impedirci di volerci bene? Abituati a continue diatribe, sono rimasti meravigliati e disarmati da una risposta così ed abbiamo cominciato a parlare del Vangelo e di ciò che ci unisce, che è sicuramente molto di più di ciò che ci divide. Venuto il tempo di salutarci, non volevano più che andassimo via; a quel punto abbiamo proposto di pregare il Padre Nostro, durante il quale abbiamo avvertito forte la presenza di Dio. Ci hanno fatto promettere che saremmo ritornati perché intendevano farci conoscere tutto il resto della comunità e così è stato in tutti questi anni».

Letizia Magri
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1 C. Lubich, Parola di Vita dicembre 2004, in eadem, Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi (Opere di Chiara Lubich 5; Città Nuova, Roma 2017) p. 739.

ESPERIENZE #FOCOLARITALIAFRATERNITA’

AUDIO

EDIZIONE ANCHE PER TRASMISSIONI RADIOFONICHE, UTILIZZO LIBERO, COMUNICARNE L’UTILIZZO A:  focolaritalia@gmail.com

VIDEO:

Nuova Parola di Vita adolescenti 2022

 




È il nostro maestro!!

Constatare quanto siano straordinari gli adolescenti, mi sorprende sempre!
Insegno alla scuola elementare, la mia classe è una realtà veramente speciale. Ogni volta essa si compone come un caleidoscopio, infatti, in base a chi e quanti arrivano a scuola, organizzo le ore di lezione. ( Sono di sostegno ai ragazzi/e di Culture Rom e Sinti).
Avevo finito le mie ore mattutine, quando, incamminandomi verso l’uscita, ho visto venirmi incontro i ragazzi della IV. Mi sono fermato per salutarli; ‘batti 5’ e altri modi con i quali ognuno preferisce manifestare il suo originale saluto.
Le due maestre, sorprese di quel siparietto, rivolgendosi a loro chiedono chi fosse questo signore. “È il nostro maestro!” esclamarono in coro. Rimasi sorpreso da quella loro dichiarazione.
Proprio la settimana prima, avevo sostituito una loro maestra, in classe o nel campetto a giocare, quelle poche ore del pomeriggio a loro erano bastate per annoverarmi tra i loro maestri. Basta veramente poco per far sentire l’altro amato, e i più piccoli lo sanno fare da veri… maestri!!!
Grazie, affiderei il mondo a voi!
Agostino Spolti



Cammino sinodale adolescenti. Aperti alle sorprese

 

PROGETTO COMPLETO




#Seguimi. Adolescenti con Papa Francesco il 18 aprile: un cammino di preparazione

Papa Francesco: il 18 aprile 2022 incontrerà gli adolescenti italiani.

L’evento vedrà coinvolti tutti i ragazzi della Chiesa italiana dai 12 ai 17 anni e per tutti s’intende provenienti da diocesi, parrocchie, movimenti e associazioni.

Per maggior informazioni: https://giovani.chiesacattolica.it/seguimi/

Anche noi vogliamo contribuire alla preparazione di un evento così importante ed educativo. Lo faremo con 5 schede, una per settimana, curate da Agostino Spolti (ormai conosciuto con precedenti lavori per il Cammino sinodale degli adolescenti), educatore e sociologo della comunicazione.

https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-che-cammina-insieme-proposta-formativa-per-adolescenti/




Comunità di Sant’Egidio. Sì alla pace, no alla guerra

Di nuovo il fantasma della guerra torna ad affacciarsi in Europa.

Non si può accettare che nel nostro continente, già devastato nel corso del Novecento da due guerre mondiali, si possa ancora ricorrere allo strumento militare per risolvere problemi e contese. Ma non è ugualmente accettabile che la società civile resti indifferente di fronte a questa minaccia. È da troppo tempo che non si scende in piazza per la pace, lasciandola decidere solo nei palazzi.

“La guerra è sempre una pazzia”, ha detto papa Francesco. Occorre mobilitarsi subito per respingere la follia e il rischio dell’aggressione armata ma scegliere con decisione la via del dialogo e della pace.

Per questo la Comunità di Sant’Egidio promuove una manifestazione per la pace in Ucraina che si terrà in

Piazza SS. Apostoli giovedì 17 febbraio alle ore 17.30

La Comunità di Sant’Egidio fa appello a tutte le forze politiche, alle organizzazioni sindacali e della società civile, ad unirsi a questa mobilitazione: un raduno senza bandiere, con la sola appartenenza della pace, per chiedere che si continui a parlare e a negoziare e non si ricorra alle armi.

Roma, 15 febbraio 2022

Per aderire scrivere a segreteriagenerale@santegidio.org




Il momento presente

Del film tv su Chiara Lubich L’amore vince tutto mi aveva colpito soprattutto come lei, a causa della guerra, aveva imparato a vivere in pienezza il tempo presente, l’unico realmente suo. Viceversa, il mio modo di vivere era diventato una corsa continua; impaziente con i figli quando dovevo attenderli per accompagnarli a scuola, lo ero anche con mia moglie quando perdeva tempo a prepararsi prima di uscire. Ed ecco – imprevedibile e disturbatore dei miei ritmi – arrivare il Covid-19!

Per giorni ero stato nervoso e agitato, mentre vedevo mia moglie approfittare delle limitazioni dovute alla pandemia per fare ciò che non era riuscita a fare in tempi normali, come riprendere contatti con amiche e compagni di università. Insomma, sembrava felice. Una ulteriore spinta l’ho avuta dal parroco, che in una riunione via Internet ha proposto di sfruttare questo tempo come un’occasione per “fermarsi” con sé stessi e vivere le azioni della vita, anche se ripetitive, come se fossero un capolavoro da compiere

(Tratto da Il Vangelo del giorno, Città Nuova, anno VIII, n. 1, gennaio-febbraio 2022)

 




Il positivo del cambiamento

Mentre passo in rassegna la vita di un intero anno segnato dall’imprevisto della pandemia, ho l’impressione di assistere a un film d’azione che ha ci scombussolato un po’ tutti, genitori e figli. Dover cambiare programmi e ritmo di vita è stato spesso duro, faticoso, ma è anche vero che ha portato una ventata di novità nella nostra famiglia. Ci siamo accorti, infatti, di nuove possibilità di rapportarci fra noi, di bisogni ai quali prima non facevamo caso.

Se con i figli la fede s’era rivelata un tabù (meglio evitare di parlarne!), eccoci ora davanti alle nostre fragilità, a paure di dimensioni planetarie, a interrogativi prima sopiti…

Il vero cambiamento però è iniziato quando ci siamo chiesti il senso di quello che stava accadendo. Abituati ad avere risposte ad ogni domanda, stavolta rimanevamo interdetti davanti al mistero, all’ignoto. In breve, ci siamo trovati più solidali non solo fra noi in famiglia ma abbiamo allargato lo sguardo sugli altri, oltre la nostra cerchia ristretta. Ci siamo ritrovati a considerare l’umanità come una sola famiglia

(Tratto da Il Vangelo del giorno, Città Nuova, anno VIII, n. 1, gennaio-febbraio 2022)

 




L’azzardo dell’unità. Dal libro L’UNITA’. Diretta online 3 marzo

Piste di riflessione per comprendere e vivere l’unità secondo il carisma di Chiara Lubich.

Dal libro L’UNITA’, Uno sguardo dal Paradiso 49 di Chiara Lubich (Città Nuova – Centro Studi Scuola Abbà.

RIVEDI LO STREAMING DEL 24 FEBBRAIO

 

Diretta online su di Città Nuova: cittanuovatv www.youtube.com/user/cittanuovatv

 




Chiamati a dare il nostro contributo al Sinodo

In atto il percorso del Sinodo 2021-2023 dal titolo “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”. In questa prima fase, oltre il coinvolgimento di ognuno nella propria comunità parrocchiale o diocesana, siamo invitati a dare un contributo anche come Movimento dei Focolari.

Il perché della nostra partecipazione
“Considerando che le Associazioni dei fedeli sono ‘palestra di sinodalità’ (…) sono un partner particolare in questa fase di consultazione, all’inizio di questa avventura ecclesiale desidero mettermi vicino a tutti voi per incoraggiarvi e sostenervi in questo cammino insieme con il popolo di Dio”, diceva il Card. Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, nella lettera indirizzata a Margaret Karram nel maggio del 2021, convocando il Movimento dei Focolari a vivere con tutta la Chiesa il percorso verso il Sinodo dei Vescovi 2023

Come risposta a quest’invito della segreteria del Sinodo dei Vescovi, la Presidente dei Focolari ha nominato un équipe internazionale per preparare la prima tappa, ossia il tempo dell’ascolto. Come Movimento siamo invitati quindi a cercare occasioni di confronto sul tema della sinodalità nella prospettiva del carisma dell’unità.

Per facilitare il cammino di riflessione, condivisione e ascolto, l’équipe ha iniziato il “cammino sinodale” da luglio 2021. Oltre ad un video di interviste, pubblicato sul canale YouTube del Movimento dei Focolari, è stato realizzato un sussidio di approfondimenti  per aiutare gli appartenenti al Movimento a vivere il processo sinodale, raccogliere ed elaborare contributi da offrire alla segreteria del Sinodo.

   Link al vademecum in italiano

Fonte: focolare.org

Prosegue inoltre anche il Cammino sinodale delle Chiese in Italia.

Il Cammino sinodale si articolerà in tre fasi. La prima è quella narrativa che si svilupperà nell’arco di un biennio dedicato all’ascolto (2021-2023): nel primo anno si raccoglieranno i racconti, i desideri, le sofferenze e le risorse di tutti coloro che vorranno intervenire.

https://camminosinodale.chiesacattolica.it/

Video di presentazione ed attuazione del cammino sinodale alle comunità del Movimento dei Focolari:

 

https://www.focolaritalia.it/2021/12/02/cammino-sinodale-italiano/

Il Cammino sinodale non può lasciare ai margini i più giovani, anzi sono i primi a dover essere coinvolti in una Chiesa che oggi costruiamo anche in vista di un domani, dove loro saranno totalmente protagonisti. Pubblicheremo regolarmente su questo nostro sito alcune schede (scaricabili e condivisibili sui social) sul cammino sinodale, rivolte in particolare agli adolescenti, saranno accompagnati nelle varie tappe da due simpatici personaggi TEO & KERY. Vedi il materiale, cliccando sul link qui sotto:

https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-che-cammina-insieme-proposta-formativa-per-i-ragazzi/

 




Esperienza Parola di Vita ragazzi Febbraio 2022




Un artista e la pandemia

In quanto musicista, questo periodo di pandemia risultava particolarmente disastroso per la mia attività artistica. L’annullamento degli spettacoli e l’insicurezza del domani erano diventati l’unico argomento di cui discutere in famiglia. Mia moglie invece, donna di grande fede, si rivelava in questa situazione più forte di me, al punto che più volte mi sono sentito come il suo quinto “figlio”.

Su questa base, anche i nostri discorsi hanno cominciato a prendere un tono più aperto alla speranza; affrontare un futuro pieno di incognite non mi è sembrato più una mostruosità da cui fuggire, ma una reale opportunità. Quando poi mi è stato offerto di occuparmi in un supermercato, più che la novità del tipo di lavoro mi ha colpito subito la diversa qualità dei rapporti.

Ero stato un uomo applaudito, ammirato, ora ero uno qualunque, come gli altri. Che dire? È cresciuta la mia fede, un tempo quasi appendice ad una vita di successo. Anche il rapporto con i figli è cambiato. Insomma la tragedia che ci ha colpiti è diventata occasione per un nuovo inizio

(Tratto da Il Vangelo del giorno, Città Nuova, anno VIII, n. 1, gennaio-febbraio 2022)

 




Papà a casa da noi

Quando la salute di papà è peggiorata, è stato necessario accoglierlo da noi. Per mio marito e per i nostri figli era la soluzione più ovvia. Le mie sorelle comunque facevano la loro parte per agevolarci le cose. Volevamo ricambiare tutto l’amore che lui aveva sempre avuto per noi figli. Per non disorientarlo abbiamo trasferito a casa nostra il suo letto, la sua poltrona, i suoi quadri; abbiamo perfino applicato lo stesso linoleum nella sua nuova stanza affinché non si rendesse conto del trasloco.

Per tutto ciò abbiamo anche ricevuto critiche da qualcuno secondo il quale la presenza del papà ammalato avrebbe potuto avere conseguenze negative per la famiglia. Io invece replicavo: «Certo si tratta di dare tanto, ma ciò che si riceve è incalcolabile». Tante persone, venendo a trovarci, hanno capito che lui, nonostante le condizioni nelle quali si trovava, occupava un posto importante nella nostra famiglia. Dopo la morte di papà, una signora incontrata per strada mi ha detto: «Vorrei ringraziarla per ciò che ho visto e sentito: questo è cristianesimo»

(Tratto da Il Vangelo del giorno, Città Nuova, anno VIII, n. 1, gennaio-febbraio 2022)

 




Operazione 1-2-5- nella libertà

È stato nell’aprile del 2013. Passeggiavamo quando io e mia moglie Lucia abbiamo notato per terra una monetina di 5 centesimi; ma ci siamo vergognati di chinarci per raccoglierla.
Percorso un altro tratto di strada, un signore con estrema delicatezza avvicinandosi ai passanti mostrava una monetina di 5 centesimi come a voler far intendere che si accontentava di quell’importo.
Non sappiamo dirla bene: ci siamo sentiti arrossire.

Qualche giorno dopo, ripensando a quell’episodio, abbiamo sentito affiorare una scintilla ispiratrice: lanciare nel nostro piccolo una iniziativa: “Operazione 1-2-5- nella libertà”, così l’abbiamo voluta chiamare.
Consiste nel considerare liberamente come superfluo 1. 2. o 5 centesimi che riceviamo come resto in occasione delle nostre spese giornaliere da investire in gesti di fraternità a sostegno di situazioni di povertà a noi vicine e in nazioni povere tramite l’Associazione per un Mondo Unito (www.amu-it.eu) e l’’Associazione Famiglie Nuove (www.afnonlus.org) organismi espressione del Movimento dei Focolari.

Una prima conferma che l’Operazione era frutto di una profonda esigenza di amare, è arrivata quando, timidamente, abbiamo portato le prime monetine al titolare di un super mercato per ottenerne il cambio in cartaceo, il quale, incuriosito, ci ha chiesto la provenienza spiegata la quale ci siamo sentiti dire che anche lui voleva fare qualcosa per le tante necessità. Da quel giorno il signor Antonio ha cominciato a donare il doppio delle monetine che gli portavamo.

Incoraggiati da questo gesto, oltre che in famiglia e nel condominio, abbiamo cominciato a diffonderla tra più amici, così l’Operazione ha coinvolto diverse persone e famiglie di Andria e presto ne ha varcato i confini.

Attualmente l’Operazione viene attuata in diverse Città italiane e, tradotta in sette lingue – compreso il cinese – in alcune nazioni dove sono presenti appartenenti al Movimento dei Focolari. Ma l’amore concreto, quello di raccogliere monetine, si è dimostrato “bello”, così riceviamo le monetine raccolte in sacchettini di tulle bianco a forma di cuore o legate con nastrini colorati. A oggi, a circa otto anni dalla nascita dell’Operazione, i centesimi raccolti sono pari a dodicimila e cinquecento euro (contati uno per uno con le mani) e già tutti donati. I centesimi che umanamente possono essere ritenuti insignificanti, li “sentiamo sacri”: ci ricordano “l’obolo della vedova, i cinque pani e due pesci, le briciole che la donna Cananea elemosinava da Gesù.

A noi sembra di cogliere che un passettino alla volta, questa dell’1-2-5-, al di là di ogni cifra, possa contribuire alla crescita di una comunione tra persone, di talenti, di capacità …
E a proposito di comunione, ci ha colpito profondamente – in coincidenza dell’avvio dell’Operazione – ritrovare in un vecchio quaderno di appunti risalente al 1991, un pensiero del nostro amico focolarino e sociologo Professor Tommaso Sorgi che – parlando dell’Economia di Comunione – così si esprimeva: “Il concetto di comunione è qualcosa di più profondo del concetto di solidarietà. La rende viva, la illumina, la mette in movimento e la rende anche possibile, perché se non c’è questa comunione di anime, anche la comunione delle economie non si farà mai”.

In conclusione, sentiamo una gioia speciale: oggi “l’Operazione 1-2-5- nella libertà”– fatta propria dal Centro Igino Giordani di Andria – sempre di più ha come movente soltanto l’amore. Quell’amore che, come un piccolo raggio di luce passando attraverso un prisma si rifrange nei colori dell’Iride, così l’Operazione 1-2-5- lo fa nei colori della Fraternità e della Comunione.

L’OPERAZIONE– iniziata nell’aprile 2013, ad oggi ci ha consentito di donare “DODICIMILACINQUECENTO EURO”!
L’Operazione continua . . .

Per informazioni:
Gennaro e Lucia Piccolo
Centro Igino Giordani – Via dell’Indipendenza, 69, 70031 Andria (BT)
Cell. 339/4484917 mail gennaro.piccolo41@gmail.com