Educazione chiama politica, un patto per le giovani generazioni

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A Bergantino i candidati sindaco stringono un patto di collaborazione a favore delle nuove generazioni. Qualunque sia l’esito del voto elettorali

È festa nella sala consigliare del Comune di Bergantino in provincia di Rovigo. È quando i due candidati sindaco stringono un vero e proprio Patto di reciproca collaborazione per i futuri progetti formativi a favore del mondo giovanile ed adulto. Passi da sviluppare dopo le elezioni, ma che oggi qui, in questa sala, assumono valore simbolico che va oltre il rito delle elezioni stesse. Chiunque vinca. Perché quel che conta è credere che un modo diverso di aver cura del bene comune e di far politica è possibile.

Commovente il momento delle firme su un documento che richiama alla collaborazione, all’unità di intenti nella consapevolezza che le nuove generazioni sono il bene più prezioso da valorizzare e da custodire, il vero tesoro dell’umanità.

Ad una settimana dal voto, in pieno clima di campagna elettorale con le sue diverse prospettive politiche, il 3 giugno 2024 a Bergantino è una giornata controcorrente per la firma di un Patto per l’educazione. Un obiettivo tenacemente voluto dai due candidati sindaco, Adriano Stefanoni e Gianni Fortuna. Un atto non solo simbolico ma di rottura nei confronti di certe sterili prassi consolidate dove gli schieramenti devono per forza opporsi su tutto, screditandosi a vicenda.

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