A Catania, presentato il dado della pace in Braille.

Il 13 dicembre scorso è stato presentato a Catania il “Dado della pace” in Braille, in  occasione della memoria di Santa Lucia, protettrice della vista e Giornata del Cieco, nella sede dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Catania. Erano presenti il Prefetto Maria Carmela Librizzi, il questore Giuseppe Bellassai e il prof. Carlos Palma, ideatore del Dado della pace. “Siamo felici di poter ospitare questa anteprima mondiale”, aveva dichiarato alla vigilia, la presidente Uici di Catania, Rita Puglisi.

il Dado in Braille sarà anche nelle lingue inglese, portoghese e arabo.

L’idea del Dado in Braille prende spunto dal “Dado dell’amore” di Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei focolari alla luce dei conflitti presenti nel mondo. “Il dado può essere considerato come una proposta ludica, didattica e educativa (…) destinata a tutti: famiglie, scuole e gruppi di qualsiasi genere. L’obiettivo principale è quello di promuovere relazioni positive negli ambienti che lo adottano potenziando le capacità pro-sociali dei bambini e rinforzando quelle degli adulti.” (Le origini e la storia del dado e dell’arte di amare – Josep M.C.I. Arxer)

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