San Lorenzo

Foto Pixabay
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San Lorenzo, Io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Giovanni Pascoli X agosto 1896

E’ una delle notti più famose dell’anno, quella in cui veniamo rapiti dalla magia del Cielo e guardiamo in alto per cogliere quel guizzo, quello scintillio che sembra solchi il firmamento solo per noi. Se l’occhio cattura questa immagine ci sentiamo privilegiati, unici. Abbiamo ricevuto un dono.

Non è sempre è necessario scrutare la notte per vedere una luce brillare. Ci sono lampi di luce fugaci che si accendono per un attimo ed esserne stata testimone è un regalo speciale.

Sei sempre immobile nel tuo letto, quasi accartocciata su te stessa, e il tuo viso sembra quasi di cera, come non fossi più in gradi di comunicare, di provare emozioni. Sono le 5 di mattina di una notte faticosa, giro tra le stanze e per caso sono nella tua quando entra un OSS. Io ti saluto sempre, quando entro, ma a volte, per la fretta o la stanchezza non sono capace di cogliere la tua risposta.

Lui si avvicina piano e sussurra: “Teacher, good mornig..” ecco il dono che ricevo oggi, un sorriso che distende i tratti del tuo viso. E’ vero, tu sei una professoressa di inglese e questo saluto, quasi una carezza, ti arriva dritto al cuore. Grazie collega OSS che dopo un turno di notte sei ancora in grado di trovare quel tocco personale che dice alla persona la sua unicità, è una stella che si accende e non importa la sua breve durata, il Cielo si è riversato sulla terra.

Paola Garzi

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