A Castel Gandolfo Chiesa, comunione e quotidianità

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Dal 26 al 30 dicembre 2022 si è svolto al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo un incontro- ritiro per seminaristi, aperto anche a giovani sacerdoti e diaconi. I partecipanti in presenza erano di 15 nazionalità diverse, altri collegati via Zoom. Riportiamo qui l’esperienza di Stefano che ha partecipato per la prima volta.

Non conoscevo quasi nulla del Movimento dei Focolari, pertanto partecipare al Convegno per seminaristi a Castelgandolfo dal 26 al 30 dicembre 2022 è stata una scoperta e un dono.
Siamo partiti da Torino in sei (due preti e quattro seminaristi) e ci siamo diretti verso Genova per andare a prendere un altro prete e due seminaristi. Il viaggio verso il Centro Mariapoli è stato già una bella occasione per attendere con desiderio quello che avremmo vissuto, sperimentare momenti di fraternità e conoscersi ancora meglio.

Il titolo del Convegno era “Quale stile di vita per una Chiesa sinodale?”.
Provando a pensare come ripercorrere le giornate vissute mi vengono in mente tre parole: Chiesa, comunione, quotidianità.

La parola Chiesa vuole riassumere il respiro che mi è sembrato di avvertire partecipando al Convegno: persone provenienti da diverse parti del mondo ma radunate nello stesso luogo per vivere un’esperienza di fede insieme. È stato affascinante e bello ascoltare preghiere e canti in lingue diverse, poter dialogare su temi, che pur nella diversità dei luoghi in cui viviamo, toccano la vita di ciascuno di noi.

Chiesa, ancora, è l’esperienza che abbiamo potuto fare partecipando all’Udienza generale con il Papa, mercoledì 28 dicembre, e a seguire l’opportunità di celebrare l’Eucaristia nella Basilica di San Pietro.

Comunione è ciò che mi è sembrato di percepire innanzitutto della spiritualità vissuta in quei giorni. Il primo giorno, a questo proposito, ci è stata offerta una bella meditazione su Gv 17, in modo particolare sul v. 21: “perché tutti siano una sola cosa”, che poi concretamente abbiamo invocato e vissuto quella sera stessa nell’adorazione eucaristica. Alcune testimonianze ci hanno esortato ad accogliere la radicalità della proposta evangelica che in definitiva è comunione con il Signore e con i fratelli e le sorelle che incontriamo sul nostro cammino.

Attraverso altre testimonianze abbiamo potuto ascoltare come la comunione sia stata fondamentale in momenti di difficoltà: la preghiera degli altri è diventata un’ancora di salvataggio, una rete che sostiene.

La parola quotidianità racchiude la visita alla casa di Chiara a Rocca di Papa. In quel luogo si percepisce davvero un senso di famiglia, sembra davvero che ci sia lei ad accoglierti e ad accompagnarti alla scoperta dei luoghi che ha vissuto giorno dopo giorno.

Quotidianità infine è ciò che possiamo dire di aver sperimentato nei nostri giorni a Castelgandolfo, persino nei momenti più informali.

Quotidianità è quel luogo e quel tempo dove siamo ancora una volta chiamati a vivere e ad annunciare ciò che abbiamo vissuto e ci ha toccato il cuore!

Stefano

 

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