Presentazione a Genova del libro: “Le Ragioni del Dialogo”

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Sabato 24/09/2022 presso la “ Sala parrocchiale”  della Chiesa di S. Francesco  a Genova Pegli è stato presentato il  nuovo volume:

 “ LE RAGIONI DEL DIALOGO”   ( Possiamo dirci cristiani se escludiamo dal nostro orizzonte chi non lo è)

  di Armando Siciliano editore, Messina- Civitanova Marche, 2022

Questo lavoro realizzato in maniera condivisa da Renato Algeri, Roberto Catalano, padre Andrea Mandonico, che è stato presentato a Genova- Pegli, e che ha registrato una numerosa partecipazione di pubblico (più di settanta persone), nonostante si svolgesse in una piovosa  giornata , è il frutto di un’idea scaturita due anni e mezzo fa, quando si manifestarono in Italia, come nel resto del mondo, i primi segni della pandemia da Coronavirus ( Covid). L’idea che mi venne in quel momento riguardava il fatto che questo nuovo, inaspettato, evento pur nella sua drammaticità, come si è avuto modo di constatare nei due anni successivi, potesse favorire la comprensione che era veramente giunto il momento di porre le basi per un tipo di convivenza nuova, in cui si capisse e si facesse propria una consapevolezza diversa. La consapevolezza di come molte sicurezze, sulle quali è stata costruita la nostra civiltà, non fossero poi tali e di come  il nuovo evento facesse emergere un generale senso di fragilità. E, a partire da questa presa d’atto, di come fosse importante cercare di costruire, anche attraverso la maggiore conoscenza e accettazione delle diversità presenti nel nostro mondo, rapporti più amichevoli e fraterni.  Dunque, partendo da queste considerazioni concludevo, credo insieme con non pochi altri, che la pandemia fosse, non solo, come di fatto era, un evento drammatico a livello mondiale, ma anche  “ un’occasione”  per sviluppare una nuova visione dei rapporti umani.

Questa idea è stata condivisa da Roberto Catalano, che si occupa da molti anni, sia a livello di approfondimento teorico che di costruzione  di relazioni concrete, di dialogo interreligioso; come, anche, da padre Andrea Mandonico, religioso dello SMA ( Società delle Missioni Africane), che da anni si è occupato della figura e dell’opera di Charles de Foucauld, sul quale ha realizzato uno scritto pubblicato alcuni mesi fa, e della cui causa di canonizzazione è stato il vice-postulatore (la canonizzazione è avvenuta  per mano di papa Francesco nel maggio scorso in P.zza S. Pietro).

La presentazione è stata organizzata dal CUP ( Centro Universitario del Ponente – genovese) e dal Serra Club, con il sostegno attivo del Movimento dei Focolari di Genova.

Erano presenti due degli autori, Padre Andrea Mandonico e Renato Algeri, mentre il terzo, Roberto Catalano, ha realizzato un collegamento online. Ha moderato l’avvocato Paolo Aiachini, del Serra Club di Ge-Pegli, affiancato dalla prof.ssa Angela Delfino, responsabile della commissione cultura del CUP, e Laura Della Casa, presidente del circolo Serra Club di Ge-Pegli. Era presente il parroco di S. Francesco, don Pietro Cattaneo, che ha aperto il convegno con un contributo personale ricco di spunti desunti dalla lettura del nuovo libro

Al termine degli interventi degli autori, si sono avuti altri contributi, portati da esponenti di altre fedi: Salah Husein per l’Islam, Maria Valeggi ( Savitri, nome induista) per l’Induismo, Mauro Anastasi, per la comunità buddista del Sokka Gokai. Ognuno di loro ha colto degli spunti positivi dal ns. libro, ed ha confermato l’attenzione e l’importanza del dialogo, come un momento che possa davvero contribuire a una migliore e costruttiva convivenza, anche nel contatto quotidiano – nel lavoro, nel vicinato, o anche nel tempo libero –  con chi vive una spiritualità ed ha un retroterra culturale diversi dai nostri. In ogni intervento è stato  sottolineato come sia importante conoscere meglio ciò che sta alla base delle diverse fedi, quindi come questo libro possa offrire un contributo di conoscenza e approfondimento in questo senso.  Hanno, poi, portato un contributo una esponente del movimento dei Focolari, Daniele Bignone, ed una della Comunità di S. Egidio, presentando esperienze in cui si è mostrato come sia stato e sia possibile portare avanti un incontro amichevole e costruttivo con persone di fedi differenti.

Per quanto riguarda la presentazione, padre Andrea Mandonico, Roberto Catalano ed io abbiamo sintetizzato, ognuno per la propria parte del lavoro realizzato,  alcuni aspetti di fondo.

Personalmente,  ho fatto riferimento allo storico incontro delle religioni, per la pace nel mondo, ad Assisi, voluto dal papa S. Giovanni Paolo II nell’ottobre 1986, al quale- ho ricordato- ebbi la fortuna di partecipare.  UN incontro che rimarcava come , dopo il Concilio Vaticano II, la Chiesa cattolica avesse scelto la via del dialogo, dell’accettazione e comprensione delle diversità. Ho sottolineato come mi sono soffermato sulla Dottrina Sociale della Chiesa, dedicando un approfondimento ad alcune encicliche sociali (Populorum progressio – Centesimus annus) successive al Concilio; ultima delle quali, ma non certo per importanza la “Fratelli tutti” ( 2020) di papa Francesco. Ho, quindi, richiamato le pagine in cui presento sinteticamente il “Personalismo”, espressione rilevante del pensiero filosofico cristiano del ‘900 e quelle sulle testimonianze di dialogo da parte del mondo cattolico: una con non credenti l’altra con la cultura

Roberto Catalano ha evidenziato, nel suo intervento, come  ha curato, l’ esposizione di fonti e principi delle due principali fedi presenti nel continente asiatico, Induismo e Buddismo.  Anche nella sua esposizione grande rilievo è stato dato al Concilio Vaticano II. Ha, infatti, chiarito come con il documento “Notra Aetate”   sui rapporti con le altre religioni, le assise conciliari  hanno avviato una stagione, di cui ora possiamo sempre più cogliere i frutti, in cui si è passati,  dalla concezione “ extra ecclesia nulla salus” (al di fuori della Chiesa non c’è alcuna salvezza), ad una in cui  si riconosce – pur senza negare l’autenticità del patrimonio della fede cristiana – che, in ogni altra fede religiosa, vi sono “semi di verità” e che Dio è un Padre misericordioso per ogni uomo, a qualunque fede, cultura, etnia, sesso, appartenga.

Ha, poi, documentato come si sia realizzato, a partire dal secolo XX, un mutamento che ha  definito “ assiale”; il passaggio da una tendenza “ centrifuga”, in cui ognuna delle grandi fedi aveva sviluppato la propria identità differenziandosi dalle altre, ad una epoca nuova in cui è emersa una tendenza opposta “ centripeta”, di avvicinamento, in cui si rimarcassero più gli aspetti che avvicinano di quelli che distinguono le fedi presenti al mondo, pur senza “ rinnegare” la propria tradizione ed il proprio patrimonio

Nel suo intervento p. Andrea Mandonico, ha posto in rilievo la figura  e l’opera di San Charles de Foucauld, cui è stato dedicato l’ultimo capitolo del volume, proprio come esempio di una “ fraternità universale” ( riprendendo una definizione che del nuovo santo aveva già dato papa Paolo VI, nella “Populorum progressio” – 1967-  e che è stata riproposta da papa Francesco nella “Fratelli tutti” ). Dall’esempio di “fratel Charles”, che operò, all’inizio del ‘900, nel deserto algerino tra il popolo dei Tuareg di fede musulmana, ponendosi come amico senza pretese di proselitismo, ha ricordato come sono nate nel mondo numerose fraternità che si ispirano al suo carisma. Ha, inoltre, posto in evidenza quale fu il “ metodo” da lui adottato. Un metodo che si basava  sul dialogo fondato sul presupposto della conoscenza, condizione essenziale per  creare amicizia e dell’ essere buoni, soprattutto con i più poveri.

Il convegno si è concluso con alcune domande poste dal pubblico presente.

  A cura di Renato  Algeri 

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Video 1a Parte: dai Saluti e Presentazioni sino agli interventi degli autori del Libro:

Video 2a Parte: interventi dei Rappresentanti delle Religioni e dei Movimenti Ecclesiali + dialogo finale:

Fonte: https://focolareliguria.altervista.org/presentato-a-genova-pegli-il-libro-le-ragioni-del-dialogo/

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