La carità che ci unisce

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Con il signor Walid, mussulmano, il rapporto è molto buono già da diversi anni. Giorni fa l’ho visto arrivare in parrocchia: desiderava lasciare un contributo in denaro per i bisogni della comunità e in quell’occasione mi ha chiesto di ricambiare il dono andando a cena a casa sua. Ho accettato con gioia.

Una cena semplice, quella offertami, in una casa piuttosto ricca. Ho conosciuto la moglie italiana e i quattro figli, che il papà vorrebbe fossero educati secondo la cultura del nostro Paese. Ho avuto modo, senza averlo neppure previsto, di raccontare qualcosa della mia vita, del distacco dalle ricchezze e specialmente l’esperienza della comunione dei beni che cerco di portare avanti insieme ad altri cristiani.

Ad un certo punto l’ho sentito commentare: «Dio è con voi». Al momento di salutarci, accompagnandomi al cancello, ha aggiunto: «Se conosce qualche famiglia che si trova in difficoltà, me lo dica. Anch’io posso impegnarmi a versare un contributo mensile»

(Tratto da Il Vangelo del giorno, Città Nuova, anno VIII, n. 1, gennaio-febbraio 2022)

 

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