Saper cercare l’unità nella diversità

Alcune esperienze vissute durante il Sinodo della Diocesi di Bolzano-Bressanone.

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In dialogo fino a giungere all’unanimità

Ero anche coordinatore di una commissione di sedici membri che si occupava della pastorale vocazionale. Il lavoro è durato cinque mesi, con molto impegno per formulare e discutere i “provvedimenti”. Ci siamo presi tanto tempo, senza fretta, affinché ognuno potesse dire la sua opinione e soprattutto abbiamo cercato di arrivare assieme a testi che andassero bene per tutti i membri della commissione. Risultato: dei 27 provvedimenti preparati dai vari sottogruppi della commissione solo tre sono stati accantonati, perché il loro contenuto sembrava non rilevante. Tutti gli altri, non di rado dopo un ampio dialogo fra di noi e ripetute correzioni del testo, sono stati accettati all’unanimità e poi proposti al Sinodo. Il raggiungimento dell’unanimità mi è parso un miracolo. Nelle successive riunioni plenarie, tanti di questi provvedimenti sono stati accettati anche dal Sinodo, alcuni con qualche modifica.

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Alcuni spunti utili per vivere un Sinodo diocesano alla luce dell’esperienza fatta nella diocesi di Bolzano-Bressanone.

  • Premessa
  • Siamo chiamati da Dio a portare l’unità nella Chiesa
  • Amare tutti senza distinzione
  • Affrontare le difficoltà e accettarle, per superare ogni ostacolo e disunità
  • Per un dialogo fruttuoso
  • Ascoltare fino in fondo
  • Cercare e sottolineare il positivo nelle idee degli altri
  • Esporre il proprio pensiero. Prepararsi possibilmente per iscritto, soprattutto se si trattadi tematiche scottanti, per riuscire a parlare con maggiore oggettività
  • Essere espressione viva di una spiritualità sinodale
  • Incontrarsi con altri per confrontarsi sulle tematiche
  • Preparare insieme – e confrontare con altri – contributi da proporre
  • Contenuti
  • Approfondire, studiare bene le tematiche

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