Prima Assemblea internazionale delle donne di Religions for peace

Si è riunita per la prima volta a Lindau in Germania dal 10 al 13 novembre 2020  l’Assemblea di donne di fede di Religions for Peace, la rete multi-religiosa internazionale che vede la presenza di centinaia i leader delle varie fedi impegnati alla ricerca del bene comune. Promossa da Religions for Peace Internazionale, in collaborazione con la Fondazione Ring for Peace e il Ministero degli Affari Esteri tedesco, l’Assemblea delle donne aveva come titolo “Donne, Fede e Diplomazia – Mantenere la Fede e Trasformare il Futuro”. Alla convention, hanno partecipato in video conferenza oltre 1.000 rappresentanti di induismo, buddismo, ebraismo, cristianesimo, islam e altre religioni. I lavori sono stati aperti da Azza Karam, segretario generale di Religions for Peace, dal rev. Kosho Niwano, presidente designato del movimento buddista Rissho Kosei-Kai, e dal metropolita Emmanuel di Francia (Patriarcato ecumenico). La cancelliera tedesca Angela Merkel e il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres hanno inviato i loro saluti attraverso due video messaggi.

Riceviamo e pubblichiamo un estratto inviatoci dalla dott.ssa Chiu Yuen Ling Stella, che collabora con Religions for Peace Internazionale e con la sezione italiana, in rappresentanza del Movimento dei Focolari, presente all’evento che si è tenuto in modalità streaming.

“Se ancora oggi in diverse parti del mondo le donne subiscono in modo sproporzionato le conseguenze di conflitti violenti, povertà, mancanza d’istruzione e restrizioni alla loro libertà di pensiero, coscienza e religione, eppure spesso sono le donne per prima a rispondere a situazioni di disordini sociali e politici, nelle crisi della salute pubblica, negli uffici comuni e nelle microimprese. Per oltre un terzo di tutte le famiglie le donne costituiscono la maggior parte di coloro che forniscono i servizi necessari, nonché l’educazione, sanitaria e la resilienza all’interno delle comunità.

Molte di queste donne sono motivate e rafforzate dalla loro fede e lavorano a fianco di leader uomini. Forse le loro storie, conoscenze e competenze sono poco conosciute dai media di mainstream, dai governi e negli spazi in cui vengono prese le decisioni e il contributo specifico delle donne di fede rimane spesso sottorappresentato e persino invisibile nella diplomazia e nella definizione delle politiche.

Un nuovo modello di presenza nella diplomazia lo hanno trovato le donne della Religions for Peace, che costruiscono la pace attraverso la fede, con un approccio efficace e inclusivo, costituendo relazioni sostenute e ispirate dalle religioni, per conseguire soluzioni alle sfide più urgenti e trasversali del mondo. E’ un modello di presenza riconosciuta disperatamente necessaria proprio in questo momento di pandemia globale, poiché le crisi più urgenti e le risposte del mondo diventano sempre più interconnesse.

In questi tre giorni, circa 60 persone hanno preso la parola secondo il programma. Dopo la Cerimonia di Apertura, sono seguite le sessioni Plenarie, le interviste, le Heart Talk, i laboratori Breakout Sessions, con ampia scelta di argomenti, offrendo opportunità di dialogo.

I temi principali trattati sono stati molteplici, tra i quali “Ridefinire la Leadership, Donne in Diplomazia, Combattere il Linguaggio di Odio per la Prevenzione dei Conflitti, Educazione Ispirata dai Valori, Salvaguardia dell’Ambiente” e altri. Il contenuto e il linguaggio dei discorsi non sono stati strettamente di tipo accademico, teologico o teorico, ma piuttosto hanno potuto porgere una riflessione profonda con toni sereni, in coerenza ciascun partecipante con la propria fede.

Un fatto rilevante è stato che molti relatori e partecipanti si trovano alla guida o appartengono ad una comunità, una associazione, un movimento, enti religiosi, civili, umanitari o educativi. Questo ha fatto sì che nessuno ha parlato per se stesso, ma sono stati voce e espressione di una moltitudine di gente comune.

E’ incoraggiante e stimolante rendersi conto che abbiamo intrapreso un cammino comune sul percorso iniziato da nostri pionieri. Loro hanno nutrito il sogno e la missione per un mondo unito, un mondo di pace e fraternità, e ora si raccolgono i frutti”.

Chiu Yuen Ling Stella

Per conoscere il programma e tutti relatori vedi i siti:

https://wfd2020.ringforpeace.org/

https://www.rfp.org/

(foto del sito di rfp)