Caro Papa Francesco

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GMG-Cracovia-2016

Un gruppo di ragazzi e giovani del Movimento dei Focolari, del Lazio e della Toscana, hanno vissuto la GMC insieme a tanti altri giovani di tutto il mondo a Cracovia.

Durante il viaggio di ritorno hanno raccolto le loro impressioni e scritto un diario di bordo, molto vissuto, che poi hanno fatto arrivare a Papa Francesco.

          Caro Santo Padre,

          a scriverLe siamo alcuni ragazzi del movimento dei Focolari del Lazio e della Toscana che qualche settimana fa abbiamo preso parte all’attesissima Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia.

                  Durante il nostro viaggio in autobus per arrivare in Polonia abbiamo deciso di scrivere un diario di bordo. Un quaderno dove “gettare giù” i nostri pensieri e le nostre riflessioni riguardo a questa magnifica e faticosa esperienza. Si, faticosa perchè molto spesso ci siamo ritrovati a dover affrontare grandi sfide contro noi stessi. La nostra forza di volontà è stata messa duramente alla prova. Non siamo stati molto fortunati, e abbiamo dovuto rinunciare a molte cose. Abbiamo mangiato poco e dormito quasi per niente (questo anche per colpa nostra). Inoltre le attese sono state lunghe (dalle 3 alle 9 Ore) e tanto altro lunghi sono stati i kilometri che abbiamo percorso a piedi.

                  Tuttavia tutte queste difficoltà che ci hanno messo alla prova ci hanno fatto comprendere cose che sul “divano” non si potevano capire.

                  Abbiamo capito la situazione degli immigrati, abbiamo capito la forza del unità e dell’ aiutarsi reciprocamente, condividendo il poco cibo e aiutando l’altro anche quando a mala pena si riusciva a sostenere noi stessi. Inoltre dopo tutti gli sforzi siamo stati capaci di apprezzare ancora di più l’arrivo alla veglia il sabato sera.

                  Abbiamo considerato la nostra una vittoria. Ci siamo detti: “Ce l’abbiamo fatta, siamo qui, insieme a altri 2 milioni di ragazzi che come noi hanno degli ideali in comune, hanno la voglia di cambiare il mondo. Non siamo soli”. E lì, fra tutta quella gente, abbiamo sentito fortissima la presenza di Gesù. L’abbiamo visto nei nostri sforzi, nell’altro, nella musica, nel cielo.

                   Caro Papa Francesco, il nostro non sarà un diario stupendo, scritto benissimo e profondissimo, ma nonostante questo glielo vogliamo inviare, perchè ci rappresenta e così rappresenta tutti i nostri sforzi, rappresenta la voglia di andare sempre avanti e la voglia di testimoniare ciò che abbiamo vissuto a più gente possibile.

                                              Santo Padre Le auguriamo buona lettura.

                               I “GEN” del movimento dei Focolari del Lazio e della Toscana.

Nota: Le impressioni dei ragazzi qui riportate, sono state scritte in pullman come “diario di bordo” per condividere tra loro impressioni ed esperienze vissute nel viaggio per la  GMG.

Rileggendole, i ragazzi hanno sentito il desiderio di condividerle con Lei, Santo Padre, sperando di darLe una gioia. La trascrizione è fedele al testo originale con la freschezza e la spontaneità del loro linguaggio.

Cracovia GMG

 Autobus Cracovia-Roma 1/2 Agosto 2016

DIARIO DI BORDO DELLA GMG

29/7/16 –Per scrivere un bell’ inizio, certe volte bisogna partire da un bel finale. E il finale che mi viene in mente è quello di uno dei miei film preferiti, “INTO THE WILD” in cui il protagonista dopo aver scelto di vivere in solitudine, capisce che sta per morire e allora scrive sul suo diario. “la felicità è vera solo quando è condivisa”. E se penso a queste lunghe giornate vissute in questo pullman, se penso a quanto stiamo condividendo in questi giorni; se penso ai sorrisi e alle risate che riusciamo a fare anche quando siamo stanchi, se penso alla disponibilità di ognuno di andare incontro all’altro; se penso che in questi due giorni siamo diventati tutti tifosi dell’Empoli, se penso che riusciamo a distaccarci sempre di più dai cellulari e che questo stesso pullman è diventato un gruppo whatsapp vivente…se penso a tutto questo e respiro la gioia di questo pullman, allora possiamo dire che la nostra felicità è proprio vera. Stay merciful. Stay polish. Stay GMG.

29 luglio—Day no. 2 Wadowice

Il secondo giorno è stato il giorno di GPII. Dopo pranzo, abbiamo vissuto il primo momento difficile, divisi fra le proposte di restare o andare subito a Cracovia. Menomale che siamo restati! Perché quando siamo entrati nel Museo della sua casa natale, ho avuto la netta sensazione che lui, GPII, volesse darci il benvenuto alla GMG! Dopo la visita al museo, ho avuto la sensazione che fossimo ancora più felici e ancora più gruppo! E quando, la sera, ci siamo ritrovati in quella lunga attesa fuori la tendopoli, ho visto che nessuno si è scoraggiato. Sempre pronti a condividere quei pochi brandelli di cibo per sostituire una cena che non è mai arrivata. Cioccolato al latte e salatini sbriciolati…cena collettiva!

30 luglio—Day no. 3

Nei giorni precedenti alla partenza, ho letto un Tweet di Papa Francesco che diceva: Offrite pellegrinaggi e preghiere per la GMG. E ho sentito che il lungo cammino fatto da Cracovia a Campus Misericordiae è stato il momento più bello. Quattro ore di passi, cammini, risate, lacrime, disperazione, sconforto, entusiasmo, amicizia. Se dovessi raccontare tutti gli atti d’amore fatti e ricevuti, non basterebbe un quaderno come questo.

31 luglio—Day no. 4

La gioia per essere finalmente in anticipo rispetto al programma ufficiale della GMG non ha prezzo. La messa con Papa Francesco è stato il premio delle tante disavventure subite. Con quella gioia nel cuore possiamo affrontare tutto, anche la pioggia. Stay merciful. Stay GMG.

Pensieri…

E’ la mia prima GMG. Sono partita da casa con la mente piena di pensieri… Sono partita senza conoscere nessuno, con l’ansia e l’angoscia di rimanere sola. Invece qui, io ho trovato 50 amici, uno più speciale dell’altro.  Sono fermamente convinta di essere stata chiamata dal Signore a vivere questo cammino. Lo prendo come un dono da custodire come lezione di vita, la GMG non è solo un cammino ma amore, fratellanza, altruismo, gioia, sacrifici, e tanto altro… Ho imparato moltissime cose da applicare nella mia quotidianità. Nonostante i ritardi e le sventure, tutti quanti siamo rimasti uniti come una famiglia, pronti a sorreggere l’altro nel momento del bisogno, pronti a sorridere nonostante la stanchezza fisica e psicologica. Non ho mai visto tanta forza e volontà d’animo tutta insieme. La GMG è la cura più efficace che esista capace di stravolgerti la vita e farti cambiare idea sulle cose. Dio è sempre stato con noi in questa avventura, non ci ha mai lasciati: Ho potuto trovare Dio in ognuno di noi e ciò mi da una gioia infinita. C’è una clausola però: la GMG prima o poi finisce e tutto torna come prima. Tu però sei diverso, sei cambiato, sei pieno di speranza e positività. Ripercorrerei altre mille volte tutte quelle strade pur di rivivere questa esperienza che mi ha aiutata a crescere.

Pensieri…

Oggi è “finita” la nostra GMG, e scrivo tra virgolette finita perché come ha detto il papa nella messa finale “la GMG comincia oggi”…ed io ci credo! Ci credo perché nel momento che stiamo vivendo tra terrore, paura e ansia solo noi giovani possiamo far “calmare le acque” con le parole sia nostre, sia di Dio.
Nella messa finale ho vissuto molto probabilmente uno dei momenti più belli della mia vita, con l’omelia del papa. Mi sono sentito l’onore e il dovere di dire a tutti la mia esperienza e far capire anche alle generazioni del futuro che la paura non prenderà mai posto nel nostro cuore.

Esperienza…

1/09/16

L’esperienza ti fa crescere, ed è questo quello che mi è successo in questa GMG16 Cracovia. Le aspettative c’erano, nonostante si cerchi in ogni modo di evitare, per non essere delusi per l’amarezza. Il viaggio per noi è stato un’avventura piena di ostacoli, che insieme tra risate, desiderio di morire, ravanelli, e cibo, Polonia e Manzo mi ha fatto conoscere i miei limiti e la gioia di stare insieme, di vivere l’attimo presente. Ringrazio Dio per questo, non rimpiango nulla. Fiera della mia decisione, della mia scelta. Il dono più bello è stato la compagnia e spero che ognuno possa davvero aver imparato qualcosa.

#Stiamocercandodicapire! Come anche la vita, il viaggio è stato pieno di ostacoli, ma è questo che rende entrambi unici, indimenticabili e speciali.

1/08/16

Questa è stata la mia prima GMG e, sebbene mi fosse stato detto di non farmi troppe aspettative qualcosa in fondo mi aspettavo. Oggi posso invece dire con certezza che qualsiasi cosa io mi sia immaginata prima di partire è molto lontano da ciò che è successo! Anche se è stato un viaggio intenso, inaspettato e turbolento, l’ho vissuto con gioia. Non lo scorderò mai e sono contenta di poter tornare a casa con qualcosa da raccontare. Mi rimarrà sicuramente in cuore l’unità che si è creata che ci ha spinti ad andare avanti nonostante la fatica e il poncio fradicio.

Vorrei ringraziare ognuno di voi perché è stato bello condividere con voi questa estenuante, un po’ sfigata, ma bellissima esperienza!

Laura

Questa GMG è stata un’esperienza veramente molto bella. Sono stata benissimo con ognuno di noi. All’inizio non ero molto fiduciosa perché comunque conoscevo pochissime persone però nel giro di poche ore conoscevo già la metà di loro. Grazie per aver reso questa GMG una delle esperienze più importanti della mia vita.

1/8/2016

Per essere la mia prima GMG è stata molto bella, perché anche se all’inizio le cose non erano andate molto bene, sono riuscita a capire ciò che veramente significa vivere ed è lo stare insieme, scambiarsi sorrisi, conoscere altre persone e soprattutto imparare ad amare.

Ringrazio ognuno di voi per l’esperienza che siete riusciti a rendere bellissima nonostante le difficoltà avute. Chiara

1/8/2016

Se devo essere sincera, per questa GMG avevo chiesto di vivere un po’ di avventura e, beh, non posso certo dire di essere stata delusa. Non vorrei averla tirata… Però, se devo dire, a ripensarci ora mi è piaciuto ogni momento, tutto è servito a fare unità ed è stata questa la cosa più bella, la vera GMG.
Le difficoltà sono state tante, però nel cuore mi porto dei gesti bellissimi: il tipo che ci ha dato i ravanelli, quelli dell’acqua, i bambini con l’anguria, il parroco che ci ha accolti, la signora con il tè caldo. Ci vorrebbero tante altre parole per descrivere quello che abbiamo vissuto, però, sentendo tutto quello che ora stiamo ascoltando al microfono mi sto commovendo, e sento che è lo stesso per tutti. Volevo solo dirvi che come ha già detto qualcuno, questi giorni abbiamo dato la vita gli uni per gli altri e questo è il bellissimo risultato; sono pronta a farlo ancora. Il viaggio inizia ora. Alessandra

#WJD2016 #Cracow #ilpullmanunafamiglia

Se ci auguravamo di vivere una esperienza indimenticabile, non possiamo dire di essere stati delusi…
E se guardo ai ricordi impressi nei miei occhi e nel mio cuore, vedo Matteo e Giulia che alle 6 di mattina vengono con noi a prendere la colazione per tutti; vedo Riccardo e Adriano che portano l’acqua; vedo ancora Riccardo che distribuisce ogni briciola di quell’unica fetta di Sacher. Vedo Elisa, che oltre ogni limite fisico, raccoglie gli zaini di tutti, prende le bottiglie d’acqua, cerca i dispersi; vedo Paolo che gioca ogni singola carta e cerca gli assi nella manica; e Lela che non si lascia mai abbattere. Vedo un puzzle meraviglioso che si è composto sotto i miei occhi e provo un’infinita gratitudine per essere già quella FRATERNITA’ in atto che Francesco si è augurato come unico antidoto al male.
E allora #buonviaggiodellavita, ripartendo da qui, immensamente più ricchi di prima, pronti ad affrontare tutti gli ostacoli per continuare ed incontrare Gesù ogni giorno nella nostra vita, e a non SCAMBIARE LA FELICITA’ CON UN DIVANO. J MC

1.8.2016
Per me è la 1° GMG. Dopo che il papa nel 2013 ha dichiarato che la GMG del 2016 sarebbe stata in Polonia, più precisamente a Cracovia, il cuore mi si è riempito di gioia e ho detto “io ci devo andare”. E infatti eccomi qui, con altre persone, a vivere un’esperienza indimenticabile; e come scordarsi le colazioni, pranzi, e cene saltate, l’emozioni vissute durante l’omelia del papa durante la messa finale, la delusione e sofferenza nell’aspettare l’autobus o una semplice tenda per dormire. Ecco questa è la nostra GMG i ricordi, saranno Andrea che ha portato lo zaino per la via della veglia a tutti, Marco che ha animato l’autobus nel momento di maggior noia, Gioele che ci riusciva a far ridere anche sotto il diluvio, Silvia che mi ha prestato il poncio durante il diluvio, Elisa con la sua parlantina ci teneva compagnia, Max che con la sua risata coinvolgente ci ascoltava anche solo per un segno di conforto o anche una battuta per il “suo” amato Napoli. Paolo che non ha mai perso la speranza e tanti altri compagni che non si possono scordare.
#inthecuore#StayGMG
Matteo

Pensieri  1/8/2016

Eh già, questa GMG è già finita. E’ stata un’esperienza che custodirò gelosamente nel mio cuore. In fondo si sa, per ogni cosa la prima volta è sempre la migliore. Voglio ringraziare dalla prima all’ultima persona che è salita su questo pullman in particolare Francesca, le Toscane, Adriano, e i miei tre cari compagni che se stanno leggendo sanno di esserlo. Un grazie speciale anche a Max: anche se ci siamo conosciuti solo per questi giorni credo che Max sia l’educatore che ognuno desideri, e l’ho capito soprattutto quando la sera della veglia ha avuto la forza di accompagnarmi fino al C12 in cerco del mio zaino… Fortuna che c’era: al contrario di ciò che pensano molti di noi, per me la giornata migliore è stata quella di ieri. In questa situazione “critica” si sono visti il vero spirito di gruppo e il cuore che le persone ancora hanno… D’altronde è questo che Dio vuole da noi, amare il prossimo come sé stesso. Beh che altro dire, sono fierissimo di avere aiutato chiunque ne avesse bisogno ed essere stato sempre ricambiato. Il nostro è un gruppo forte, solido, unico. Probabilmente la maggior parte di voi non la rivedrò ma vi porterò sempre con me. Vi voglio un bene infinito a tutti, buon rientro e auguri per tutto!

Il vostro Baggy

01/08/2016
All’inizio del viaggio è stato detto: la cosa migliore è non avere aspettative, e per fortuna che è stato detto, perché se no adesso sarei qui a lamentarmi di non aver potuto vivere al massimo questa esperienza e di averla, in qualche modo, “sprecata.” Invece non sono qui per questo. Il motivo per cui sto scrivendo queste righe è per ringraziare Gesù per questo “dono” che mi ha dato. L’esperienza vissuta mi ha fatto provare un grande senso di unità. Ha messo alla prova le mie forze, spingendomi a non mollare per nessun motivo, anche quando non ce la facevo più. Il dormire per terra, i pranzi e la cena saltati, i bisognini nei bagni chimici, i chilometri percorsi, le ore di attesa mi hanno fatto apprezzare ancora di più l’arrivo, il raggiungere dell’obiettivo: ripenso al sabato. Era stata una giornata stancante e quando alle sette di sera ero ancora molto lontano dal Campus Misericordiae, il mio punto di arrivo, e ripenso a come ero distrutto e amareggiato, quasi rimasto senza speranze; nonostante ciò, io e i miei compagni non ci siamo arresi, siamo andati avanti superando la disperazione. Proprio questa disperazione però ci ha permesso di apprezzare ancora di più il momento in cui mi sono sdraiato per terra sul materassino alla veglia. Mi sono buttato sull’erba e mi sono detto “Ce l’ho fatta. Ho raggiunto il mio obiettivo.” La sensazione è stata come quella di una vittoria, una grande vittoria. “E’ finita, Marco, sei arrivato.” Così sono rimasto a contemplare la musica intorno a me, a riflettere sulla bellezza di vedere i milioni di giovani riuniti lì per qualcosa in comune e sotto il cielo di stelle ho sentito Dio proprio accanto a me, a tutti. Devo dirlo, non è stata la GMG che mi aspettavo, anzi alla GMG vera e propria non abbiamo quasi partecipato causa i molti disguidi. Tuttavia l’esperienza della giornata mondiale della gioventù sento di averla vissuta al massimo. Ho apprezzato il poco che avevamo, ho spinto la mia forza di volontà al massimo, ho sopportato pesi su di me fisici e interiori. Ho capito meglio la situazione dei immigranti, ho imparato ancora di più a immedesimarmi nell’altro, aiutarlo anche quando io stesso avevo bisogno di essere aiutato, ho condiviso il poco cibo che avrei tenuto per me. Ho conosciuto ancora di più Gesù. Per questi motivi sono felice dell’esperienza fatta e ora non mi resta che metterla in pratica anche nel post GMG.

Marco

Aggiornamento Diario di Bordo: L’orologio del pullman segna l’1:44 e stiamo di ritorno a casa ed è il momento di tirare le conclusioni di questo viaggio.

Non racconterò delle nostre disavventure sia perché se n’è già scritto tanto, sia perché non ne le ricordo più… E’ come se le memorie dei disastri affrontati siano svanite per fare spazio alle gioie che mi sono rimaste di questa esperienza. Quando tornerò a casa mi porterò nel cuore i gesti di fraternità e cristianità, le parole di speranza del papa e la consapevolezza che sono più fortunato di tante persone che vivono perennemente nelle condizioni disagiati che ho vissuto in questi giorni. Finisco con il ringraziare i miei compagni di viaggio, in particolare Adriano che è stata la persona con cui ho condiviso più cose in quest’avventura, Matteo e Davide che sono state la spinta che mi hanno fatto scendere dal mio divano-felicità e mi hanno permesso di venire, Marta che è stata la prima persona che nei momenti di solitudine è venuta a darmi compagnia, i focolarini che sono stati l’esempio da seguire con la loro pazienza e la loro gioia e Don Marco che con le sue parole ci ha dato la forza per andare avanti. Vi ringrazio a tutti e vi auguro che questa esperienza vi abbia fatto fare quel salto di qualità della fede che serve ad ognuno di noi, e grazie a questa GMG è successo anche a me.

Riccardo

Aggiornamento Diario di Bordo: Questi giorni sono stati molto intensi, sia del punto di vista fisico che emotivo. In effetti mi aspettavo un’esperienza faticosa, anche se non fino a questo punto, ma nonostante le fatiche e lo stress non ho mai sentito l’assenza dell’unità tra noi.

Tutti i miei “compagni di viaggio” sono stati fino all’ultimo giorno gentile con me, nonostante li conoscessi da poco e nonostante io sia stata in molti momenti LA DEPRESSIONE. E’ stato questo a darmi le forze di continuare il cammino “cercando di capire” come resistere. Ho stretto un bellissimo rapporto con quasi tutti e sono sicura che l’unità creatasi in questi giorni non farà altro che aumentare.
Caterina

1-8-16 GMG Cracovia

Non sapevo cosa aspettarmi… Questa GMG è stata un’avventura continua. In diversi momenti ho sentito  forte lo sconforto, ogni volta però, sono (siamo!) riuscite a superarle e a vedere oltre…
Ricordo benissimo quando al ritorno dal Campus, bagnati e stanchi, siamo stati invitati da quel sacerdote a riposare e a mangiare qualcosa nella sua parrocchia. E’ stata per me l’immagine della Provvidenza come se il Signore dicesse “ecco, sono con voi, non vi ho abbandonato.” Voglio ringraziare tutti i miei compagni di viaggio e me stessa (per essermi date questa possibilità!) Ciao a tutti! Grazie Francesca

Ore 23:20 01.08.2016

Prima di partire mio padre mi ha detto “Sono stato anche io alla GMG da giovane e mi ricordo ancora tutto, è stata una delle esperienze più belle della mia vita” Io non ci credevo perché, okay può essere bella, ma non conoscevo quasi nessuno, ed essendo la più piccola credevo che sarebbe stato carino ma niente di più. Bene, dopo le prime giornate volevo gridare perché in così poco tempo la sfiga ci aveva tormentato. Ero scoraggiata e triste perché non ci potevo credere a tutta quella “jella” che più passava il tempo e più ci perseguitava. Però poi durante la messa con il papa ad un certo punto mi sono guardata intorno e ho sentito una gioia immensa, perché ripensando ai giorni passati mi rendevo conto che non ero stata sola e allora ho capito cos’era veramente la GMG: amare incondizionatamente. Io ci ho provato, forse non ci sono riuscita ma tutti i miei nuovi amici sì, perché l’ho sentito, ho sentito il loro amore. Ora quando torno a casa so quale sarà la prima cosa che dirò: “E’ stata l’esperienza più bella della mia vita.” Vi voglio bene.  Francesca

Dopo un’esperienza simile le parole sono solo superflue: mille avventure, fortunate e non hanno contribuito a formare una famiglia bellissima, a cui devo tutto. Esperienze di questo tipo sono rare nella vita e sono fiero di aver avuto la possibilità di vivere una così fantastica con persone emozionanti e meravigliose! Francesco è riuscito a comunicare l’ideale con parole uniche ed irrepetibili, che rimarranno nel mio, nei nostri cuori per sempre. Ringrazio Dio per avermi concesso questa fortuna e per avermi regalato una famiglia in più, con la quale rimarrò legato per sempre. Semplicemente grazie. Filippo

Al contrario di Filippo le mie parole pronunciate a poche ore dalla partenza non si sono dimostrate per nulla profetiche, colpa sicuramente della magnifica esperienza argentina* che speravo si ripetesse. Ogni volta che accadeva un imprevisto pensavo a quanto fossero lontane le due esperienze e mi sembrava non potesse andare peggio, come se si fosse toccato il fondo. Immediatamente dopo, però, riflettevo su come tutti noi in gruppo affrontavamo le avversità mastodontiche una dopo l’altra, spinti da una forza d’animo stra abbondante e coinvolgente con l’amore incondizionato che fungeva da carburante. Capivo solo allora quanto unico è stato questo viaggio e quanto le mie parole alla partenza fossero sbagliate e la gioia provata a capire ciò è stato un insegnamento indimenticabile. Grazie Gabriele

*Si riferisce al Cantiere Hombre Mundo vissuto a O’Higgins (Mariapolis Lia) nel 2014

Ricordo che all’inizio ero un po’ deluso perché mi sembrava che si girasse semplicemente la Polonia in bus con un male al sedere mai sentito prima. Poi pero quando abbiamo iniziato a conoscerci tutti meglio e a rafforzare il gruppo allora anche camminare fino ad avere le gambe rotte non risultavo più tanto male. Questa esperienza è stata sicuramente bellissima e molto utile e farò tesoro di tutto ciò che mi è capitato. Penso che un legame così forte come quello che si è creato in questi giorni sia molto raro da trovare e sono contento di aver conosciuta tutta sta’ banda di Romani. Grazie a tutti per l’esperienza. Pietro.

Ore 2:27 02.08.2016

Tutto ha inizio con un autobus. E’ stata un’esperienza bellissima piena di avventure anche se in alcuni momenti ho quasi perso la speranza grazie ai vostri sorrisi, al vostro aiuto, al vostro incoraggiamento sono riuscita ad andare avanti. Vorrei ringraziare Francesca e Chiara per avermi ascoltato nei miei momenti di difficoltà, poi Davide per essermi stato vicino e anche Max perché è stato la mia salvezza nei momenti che avevo perso la speranza lui c’era. Concludo ringraziando tutti voi di cuore per la bellissima esperienza. Maria

…Pensieri…

Sto scrivendo e intorno a me ci sono amici che cantano, suonano, giocano! Siamo tutti molto stanchi si, ma non ci pensiamo perché l’unica cosa che pervade la nostra anima adesso è la gioia. E proprio mentre guardo gli occhi stanchi e felici dei miei compagni di viaggio ho come un’illuminazione: tutte le disavventure, i mille ostacoli, la pioggia, il fango, i kilometri infiniti, le ore insonne…be insomma tutto ciò che ho accolto come una “maledizione” è stata in realtà una “benedizione”. Già, perché intanto ho potuto provare per un breve lasso di tempo quello che persone più sfortunate di me vivono quotidianamente, donne e bambini che tutti giorni stanno affrontando una sfida enormemente maggiore di quella affrontata da me: sopravvivere. Quindi in fondo perché lamentarsi:) Ma sicuramente, la benedizione migliore che questa GMG potesse donarmi è stato comprendere il valore della misericordia, al di là della parola. Ci siamo aiutati, siamo rimasti sempre uniti anche nei momenti più bui, non mollando mai un centimetro, abbiamo avuto una battuta pronta e una parola di conforto per il compagno in difficoltà, sempre. Una forza potente e inesauribile ci guidava e univa verso la stessa meta! E sarà proprio questo il più bel ricordo che porterò per sempre nel cuore: siamo stati FRATELLI, offrendo “preghiere e pellegrinaggio” al prossimo. Ringrazio di cuore tutti per questa fantastica esperienza!

Vi Voglio Bene Ragazzi! Adriano

#stay#gmg

2 agosto 2016

Quest’esperienza si potrebbe descrivere in due modi: che ci sono state tante avventure, oppure che niente è andato come previsto! Io scelgo il primo: visto però con una lente positiva, infatti tutti gli imprevisti sono state avventure edificanti e sorprendenti.

Sorprendenti perché, nonostante il mio voler essere aperta e non avere aspettative, proprio non mi aspettavo che l’esperienza della GMG sarebbe stata così difficile! Nelle difficoltà: stanchezza, rimpianto di aver perso alcuni momenti con il Papa, delusione per la disorganizzazione (anche nostra), ho visto la mano di Dio che mi ha fatto fare un’esperienza importante. Infatti, quel clima di amore reciproco e unità fra noi che abbiamo sperimentato non ci sarebbe stato se tutto fosse stato più facile. Per esempio, quando ho aiutato qualcuno a rialzarsi, sorridendo nonostante la stanchezza, o quando qualcuno mi ha offerto una merenda o un sorso d’acqua, o quando ho visto qualcuno offrirsi per portare lo zaino dell’altro, questi sono stati i momenti preziosi che ci hanno legato come famiglia. Poi, non ci sarebbe stata quella gioia pazza nel vedere il pullman arrivare se non avessimo preso un po’ di pioggia o se fosse andato tutto liscio.

Forse più che vedere ed ascoltare il Papa insieme agli altri giovani, Dio mi ha voluto donare un piccolissimo assaggio della sofferenza che sperimentano i profughi: le lunghe camminate con tutto quello che hanno sulle spalle, le poche ore di sonno in tenda o all’aperto, le lunghe attese senza sapere quando o perché o cosa succederà. Mi sono sentita più vicina ai rifugiati ed ho sentito il desiderio di offrire questa sofferenza per loro. Ho sentito che Dio mi aveva donato questa esperienza e dovevo prenderla dalle sue mani per viverla fino in fondo. Rialzarmi, quindi, rimettere lo zaino sulle spalle e camminare ancora, cosa che non avrei potuto fare se non per amore di chi mi era accanto.

Mi ha colpito anche la storia di Santa Jadwiga, regina della Polonia negli anni 1300, le cui spoglie si trovano nella cattedrale Wawel di Cracovia. Lei mi ha conquistato con questi numeri: è diventata regina all’età di 10 anni, si è sposata a 12, ed è diventata santa a 26 quando è morta. Amava ed aiutava i poveri, lavorava per la pace in tutto il suo regno e aveva un rapporto così stretto con Gesù che la tradizione dice che una volta il Crocifisso le ha parlato. Questa santa mi ha dato la spinta di vivere bene l’unica vita che ho e la GMG fino in fondo: scarpe bagnate e tutto quanto!  (Claire)

2-08-2016 cosa dire …

Mi ricordo quando prima di partire ci siamo trovate con le ragazze del gruppo di Roma per metterci nella disposizione giusta per vivere quello che sarebbe stata la GMG. Ho detto che sentivo che l’Eterno Padre mi avrebbe fatto in questi giorni un bel regalo ed infatti è stato proprio cosi.

A cominciare per esempio già dal giorno del ritorno a Roma,  il 2 agosto di mattina,quando  arrivando a casa, anche se ero molto stanca, ho pensato che sarei stata pronta a ripartire di nuovo.

Per me la giornata mondiale della Gioventù è stata una lezione di vita. È la prima volta che ho partecipato a questo importante evento. Abbiamo vissuto delle vere avventure, ne cito solo alcune: da un momento all’altro sembrava che restassimo senza i pass per entrare nell’aria riservata, per mangiare, per dormire. Inoltre ore di cammino sotto il sole, la pioggia abbondante, ore di attesa aspettando l’autobus … e tante altre cose.

Mentre camminavo mi sono venute in mente tutti i rifugiati, tutte quelle persone che per la guerra escono dal loro paese senza sapere dove andranno, magari in mezzo alla pioggia,al caldo, senza mangiare, i soldati che camminano ore e ore con l’equipaggiamento militare. A volte ci fa bene sperimentare questo tipo di cose per mettersi nei panni di chi soffre.

Eravamo un gruppo di 49 ragazzi, però io ne conoscevo solo alcuni, questa non è stata una difficoltà perchè da subito siamo entrati in rapporto come se  ci conoscessimo da tanto.

Più le ore passavano, più cresceva questo rapporto tra tutti, questa è stata una delle chiavi per aiutarci nei momenti più difficili, abbiamo come superato delle curve, a volte si scendeva per lo scoraggiamento, la delusione, l’incertezza, però si risaliva subito con la forza dell’Amore, cercando di non mollare e di andare comunque avanti. Camminando c’era chi si prendeva lo zaino pesante dell’altro o chi incoraggiava gli altri a non mollare.

In questa scuola di vita ho sentito l’Amore di Dio per noi perché, anche se in tanti momenti siamo rimasti senza i pasti, comunque non è mancato mai il cibo. Una volta mi sono avvicinata a salutare un gruppo di Colombiani che giusto avevano delle mele in più che volevano regalare, non so, il cibo spuntava da qualunque parte perché se condivideva il poco che si aveva.

Finita la messa con il Papa ci siamo incamminati lungo la strada, ad un certo punto, penso dopo 4 km, ci siamo fermati, mi ha colpito moltissimo vedere tanti ragazzi  lungo la strada, c’era chi cantava, chi giocava, chi gridava viva Papa Francesco, c’erano anche delle persone sulle sedie a rotelle. Era commovente! Ho pensato la Chiesa è vivissima.

L’amore ha fatto sì che la GMG fosse solo vita!

8-08-2016. È stata un’avventura incredibile, fatta di mille sfide e imprevisti, e mi sono chiesta più volte: ma chi me lo ha fatto fare, ho pure sborsato 500€

E poi le parole dell’omelia della domenica mi hanno ribaltato la situazione illuminando tutto…mi hanno fatto capire il vero senso della gmg: incontrare Gesù

E con certezza posso affermare che alla fine lo abbiamo incontrato (anche se all’inizio poteva non sembrare così, visto le ore interminabili ad aspettare che ci assegnassero un posto a dormire, oppure i ticket per mangiare) …in ciascun compagno di viaggio quando stanchi ed affamati ci offriva un sorriso, una battuta per spezzare la tensione,  un incoraggiamento, un sorso d’acqua oppure allo stremo delle forze ci alleggeriva del peso del bagaglio per caricarlo insieme al proprio.

Tutto questo mi ha aiutato a ricordare che l’importante non è tanto il programma e le catechesi, che si hanno il loro valore, ma più di ogni cosa conta la costruzione dei rapporti amandosi vicendevolmente, e mettendo in pratica le parole di Gesù siamo stati protagonisti della gmg, vivendola fino in fondo, e non semplice spettatori di qualcosa fatto da altri.

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